informazione, formazione addestramento all'uso delle attrezzature di lavoroCorrado Cigaina
alcune considerazioni in merito all'informazione, formazione ed addestramento all'uso delle attrezzature di lavoro: la presentazioneè stata utilizzata come momento di aggiornamento di RSPP - aggiornato al luglio 2015
sicurezza delle macchine e valutazione dei rischiCorrado Cigaina
principi generali per garantire attraverso il processo di valutazione dei rischi l'uso in sicurezza delle attrezzature di lavoro di cui al titolo III del D.Lgs 81/08. la presentazione può essere utilizzata per la formazione e l'aggiornamento dei lavoratori e/o degli specialisti di settore. aggiornato all'aprile 2015.
infortuni ed uso delle attrezzature di lavoroCorrado Cigaina
corso di formazione-aggiornamento per RLS ; concetti generali circa l'uso delle attrezzature di lavoro e le indagini conseguenti gli infortuni sul lavoro
informazione, formazione addestramento all'uso delle attrezzature di lavoroCorrado Cigaina
alcune considerazioni in merito all'informazione, formazione ed addestramento all'uso delle attrezzature di lavoro: la presentazioneè stata utilizzata come momento di aggiornamento di RSPP - aggiornato al luglio 2015
sicurezza delle macchine e valutazione dei rischiCorrado Cigaina
principi generali per garantire attraverso il processo di valutazione dei rischi l'uso in sicurezza delle attrezzature di lavoro di cui al titolo III del D.Lgs 81/08. la presentazione può essere utilizzata per la formazione e l'aggiornamento dei lavoratori e/o degli specialisti di settore. aggiornato all'aprile 2015.
infortuni ed uso delle attrezzature di lavoroCorrado Cigaina
corso di formazione-aggiornamento per RLS ; concetti generali circa l'uso delle attrezzature di lavoro e le indagini conseguenti gli infortuni sul lavoro
Rischi specifici sul lavoro- legge 81/2008
Istituto Paritario S. Freud, Scuola privata a Milano per: indirizzo Tecnico Tecnologico Informatico e indirizzo Tecnico Economico Turismo
Istituto Tecnico Informatico: una scelta vincente
Istituto Tecnico Turismo: uno sguardo al futuro
gli obblighi del preposto e le relavite responsabilità in caso di infortunio sul lavoro; presentazione utile come aggiornamento per preposti. aggiornato al dicembre 2015
corso di studi in Tecniche della Prevenzione -Università degli studi di Pavia -corso "la sicurezza nei cantieri e delle macchine" modulo 3 - sicurezza delle macchine
Corso art71 - Corso ponteggi mobili su ruote (TRABATTELLI) - ANTEPRIMA -SISTEMA SRL
Modello di corso su slide in formato Power Point con documenti di gestione del corso e test di verifica dell'apprendimento.
Il corso è realizzato in conformità al Decreto Legislativo 81/08 art. 37 e 71 comma 7 relativo alla formazione ed addestramento per attrezzature per le quali è richiesta specifica abilitazione degli operatori.
Le slides proposte sono ricche di immagini, foto ed elementi grafici al fine di rendere più piacevole ed interessante l’intervento formativo sia per il soggetto formatore che per i partecipanti.
- SLIDES (in formato Power Point) modificabili, stampabili ed integrabili dal docente;
- DOCUMENTI DI GESTIONE:
- dispensa stampabile per i partecipanti contenente le slides del corso con il relativo spazio note;
- programma del corso;
- registro presenze;
- test di verifica dell’apprendimento con correttore;
- modello di attestato per i partecipanti.
il corso si rivolge a 12 Volontari del Servizio Civile Nazionale che parteciperanno al progetto 1000 modi per crescere organizzato dal Comune di Bolognetta.
la formazione abilitante l'uso delle attrezzature di lavoroCorrado Cigaina
corso di aggiornamento ECM per tecnici della prevenzione.
Obbiettivo del corso è quello di uniformare le modalità ispettive relativamente ai contenuti dell'accordo stato regioni del 22/02/2012 relativo alla formazione abilitante l'uso di alcune attrezzature di lavoro . aggiornato al 01/12/2014
la gestione degli appalti privati secondo il D.lgs 81/08Corrado Cigaina
analisi delle principali problematiche inereti la gestione "in sicurezza" degli appalti secondo il D.Lgs 81/08. la presentazione può essere utilizzata come aggiornamento degli addetti alla sicurezza. agguiornato al maggio 2016
TEPALL - Modulo 2 - principali rischi di cantiereCorrado Cigaina
corso di studi in Tecniche della Prevenzione -Università degli studi di Pavia -corso "la sicurezza nei cantieri e delle macchine" modulo 2 -i principali rischi nei cantieri
Rischi specifici sul lavoro- legge 81/2008
Istituto Paritario S. Freud, Scuola privata a Milano per: indirizzo Tecnico Tecnologico Informatico e indirizzo Tecnico Economico Turismo
Istituto Tecnico Informatico: una scelta vincente
Istituto Tecnico Turismo: uno sguardo al futuro
gli obblighi del preposto e le relavite responsabilità in caso di infortunio sul lavoro; presentazione utile come aggiornamento per preposti. aggiornato al dicembre 2015
corso di studi in Tecniche della Prevenzione -Università degli studi di Pavia -corso "la sicurezza nei cantieri e delle macchine" modulo 3 - sicurezza delle macchine
Corso art71 - Corso ponteggi mobili su ruote (TRABATTELLI) - ANTEPRIMA -SISTEMA SRL
Modello di corso su slide in formato Power Point con documenti di gestione del corso e test di verifica dell'apprendimento.
Il corso è realizzato in conformità al Decreto Legislativo 81/08 art. 37 e 71 comma 7 relativo alla formazione ed addestramento per attrezzature per le quali è richiesta specifica abilitazione degli operatori.
Le slides proposte sono ricche di immagini, foto ed elementi grafici al fine di rendere più piacevole ed interessante l’intervento formativo sia per il soggetto formatore che per i partecipanti.
- SLIDES (in formato Power Point) modificabili, stampabili ed integrabili dal docente;
- DOCUMENTI DI GESTIONE:
- dispensa stampabile per i partecipanti contenente le slides del corso con il relativo spazio note;
- programma del corso;
- registro presenze;
- test di verifica dell’apprendimento con correttore;
- modello di attestato per i partecipanti.
il corso si rivolge a 12 Volontari del Servizio Civile Nazionale che parteciperanno al progetto 1000 modi per crescere organizzato dal Comune di Bolognetta.
la formazione abilitante l'uso delle attrezzature di lavoroCorrado Cigaina
corso di aggiornamento ECM per tecnici della prevenzione.
Obbiettivo del corso è quello di uniformare le modalità ispettive relativamente ai contenuti dell'accordo stato regioni del 22/02/2012 relativo alla formazione abilitante l'uso di alcune attrezzature di lavoro . aggiornato al 01/12/2014
la gestione degli appalti privati secondo il D.lgs 81/08Corrado Cigaina
analisi delle principali problematiche inereti la gestione "in sicurezza" degli appalti secondo il D.Lgs 81/08. la presentazione può essere utilizzata come aggiornamento degli addetti alla sicurezza. agguiornato al maggio 2016
TEPALL - Modulo 2 - principali rischi di cantiereCorrado Cigaina
corso di studi in Tecniche della Prevenzione -Università degli studi di Pavia -corso "la sicurezza nei cantieri e delle macchine" modulo 2 -i principali rischi nei cantieri
ESPOSIZIONE AD AGENTI BIOLOGICI TITOLO X D.LGS 81/08Monica Mazzoni
Il termine “rischio biologico occupazionale” definisce tutte quelle situazioni
nelle quali può essere presente un rischio per la salute in conseguenza
dell’esposizione a un agente biologico come un microrganismo
geneticamente (o non) modificato, coltura cellulare ed endoparassita
umano in grado di provocare non solo infezioni, ma anche allergie e
intossicazioni
Piccole scuole: esperienze e modelli sul territorio nazionalePrimariaLSantucci
Presentazione di Giusy Cannella in occasione del Convegno Orientamenti e disorientamenti negli usi didattici delle tecnologie, 28 maggio 2016, Castel del Piano (Gr)
Avanguardie Educative - Cambiare gli ambienti di apprendimento con le ICTPrimariaLSantucci
Presentazione di Elena Mosa, in occasione del Convegno Orientamenti e disorientamenti negli usi didattici delle tecnologie, 28 maggio 2016, Castel del Piano (Gr)
Presentazione di Giovanni Biondi in occasione del Convegno Orientamenti e disorientamenti negli usi didattici delle tecnologie, 28 maggio 2016, Castel del Piano (Gr)
I bambini della scuola primaria di Montenero hanno svolto nel corso dell’anno scolastico 2014-2015 numerosi laboratori. In questa presentazione gli alunni di classe III, IV e V hanno raccontato a modo loro le esperienze più significative.
1. Art. 37 D.Lgs. 81/08 e s.m.i.
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1
Accordo Stato-Regioni del 21/12/2011
Luogo
e
data
2. — NORMATIVA
SPECIFICA
— DESCRIZIONE
DEI
RISCHI
— MISURE
DI
PREVENZIONE
E
PROTEZIONE
— SITUAZIONI
CORRETTE/NON
CORRETTE
20/04/15
2
3. 20/04/15
3
Il rischio biologico
D. Lgs n. 81 del 9 aprile 2008
Titolo X
4. 20/04/15
4
Le norme del presente articolo si applicano a tutte
le attività lavorative nelle quali vi è rischio di
esposizione ad agenti biologici
E’ qualsiasi microrganismo che potrebbe provocare
infezioni, allergie, intossicazioni e tumori.
Si, ma
cos’è un
agente
biologico?
5. 20/04/15
5
L’esposizione agli agenti biologici si verifica ogni qual volta
un soggetto venga a contatto sul luogo di lavoro con:
Ø materiali naturali o di natura organica, quali terra, argilla,derivati da
piante (fieno, paglia, cotone);
Ø derivati di origine animale (pelo, cuoio, pelle, lana ecc);
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6
SORGENTI DI RISCHIO DI ESPOSIZIONE AD
AGENTI BIOLOGICI
Ø generi alimentari (formaggi, yogurt, zuccheri, insaccati,vino, birra ecc);
Ø rifiuti Ø acque di scarico
7. b) rischio biologico potenziale: deriva da una esposizione non intenzionale,
potenziale, ad agenti biologici; per esempio separazione dei rifiuti o attività
agricole.
a) rischio biologico deliberato: si manifesta quando una determinata attività
prevede l’uso deliberato, intenzionale, di agenti biologici, per esempio quando
si usa un microrganismo nella produzione di generi alimentari; in tal caso
l’agente biologico è ben noto e viene intenzionalmente introdotto nel ciclo
lavorativo per esservi trattato, manipolato, trasformato o per sfruttarne le
proprietà biologiche.
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7
Le modalità con cui avviene la trasmissione delle infezioni occupazionali sono
diverse a seconda della mansione svolta, delle caratteristiche dell’ambiente di
lavoro e dei microrganismi implicati.
E’ possibile individuare 2 diverse tipologie di rischio biologico in ambito
occupazionale:
• rischio biologico generico: presente in tutti gli ambienti di lavoro;
• rischio biologico specifico: proprio della mansione svolta, a sua volta
distinguibile in:
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8
LE FIGURE PROFESSIONALI ESPOSTE A RISCHIO
BIOLOGICO IN AMBIENTE NON SANITARIO
Agricoltori
Addetti ai servizi mortuari
e cimiteriali
Allevatori
Operatori ecologici ed
addetti agli impianti
di smaltimento rifiuti
Addetti alla depurazione
di acque di scarico
Addetti alla
macellazione delle
carni
Addetti alla produzione e
manipolazione degli alimenti
Veterinari
9. 20/04/15
9
L’ESPOSIZIONE A RISCHIO BIOLOGICO È POSSIBILE
INOLTRE NEI SEGUENTI COMPARTI LAVORATIVI:
• allevamento avicolo (il rischio biologico è
rappresentato dal contatto con agenti patogeni
presenti nelle deiezioni animali e dalla presenza di
insetti, possibili veicoli di microrganismi)
• impresa di pulizia (il rischio biologico deriva dalla
possibilità di contatto con materiali infetti di varia
provenienza)
• lavanderia (il rischio biologico è dovuto alla
manipolazione di indumenti sporchi e potenzialmente
infetti di varia provenienza ed uso)
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11
Patogenicità
Capacità di un
microrganismo di indurre
una malattia.
Tossicità
Capacità di un organismo di svolgere il suo
ruolo patogeno attraverso la produzione di
tossine che inibiscono le funzioni della
cellula o la uccidono.
Invasività
Capacità di un organismo di proliferare nei
tessuti fino a raggiungere numeri così
elevati da inibire le funzioni dell’ospite. Un
microrganismo, anche se non produce
tossine, può determinare una malattia
grazie alle sue proprietà invasive.
La maggior parte dei microrganismi patogeni utilizza
una combinazione di tossicità ed invasività.
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GLI AGENTI BIOLOGICI POSSONO PROVOCARE TRE
TIPI DI MALATTIE:
• INFEZIONI provocate da parassiti, virus o batteri
• ALLERGIE provocate dall’esposizione a muffe, polveri
di natura organica come polveri di farina, polveri
di origine animale, enzimi ed acari
• AVVELENAMENTO O EFFETTI TOSSICOGENICI.
QUALI CONSEGUENZE SULLA SALUTE?
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14
COSA PROTEGGERE ED IN CHE MODO
Ø All’inizio di ogni attività lavorativa a rischio occorre
proteggersi in modo adeguato.
Ø Il lavoratore deve essere correttamente informato e
formato sul corretto utilizzo di tutte le misure di prevenzione
e protezione in relazione alla mansione svolta.
Ø Ogni dispositivo risulta sicuro ed efficace nell’impedire il
contatto tra i microrganismi e l’uomo solo se possiede
determinate caratteristiche, definite da norme tecniche e dal
marchio
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15
QUALI DPI PER IL BIO-RISCHIO?
GUANTI :
L’uso dei guanti è importante in quanto riduce il rischio di
trasmissione dell’infezione da un soggetto all’altro e da
oggetti e strumenti contaminati alle persone.
I guanti non sostituiscono la necessità di lavarsi le mani,
perché le mani si possono contaminare durante la rimozione
dei guanti stessi. Le mani, dopo gli occhi, rappresentano la
porta principale d’ingresso dei patogeni nell’organismo umano.
La scelta dei guanti deve essere appropriata all’uso per il quale
sono stati costruiti.
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16
E’ BENE PERTANTO RICORDARSI CHE E’
FONDAMENTALE PER L’IGIENE
PERSONALE:
Lavarsi accuratamente le mani subito dopo ogni
possibile contaminazione…
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QUALI DPI PER IL BIO-RISCHIO?
MEZZI DI PROTEZIONE DELLE VIE RESPIRATORIE :
La protezione delle vie respiratorie va effettuata
tramite l’uso di respiratori o filtranti facciali.
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18
QUALI DPI PER IL BIO-RISCHIO?
OCCHIALI PROTETTORI A MASCHERINA AVVOLGENTE O VISIERA:
E’ opportuno utilizzare tali DPI per proteggersi da eventuali
schizzi di materiale biologico potenzialmente infetto. Le mucose
oculari rappresentano la principale via di ingresso dei patogeni nel
corpo umano.
19. 20/04/15
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QUALI DPI PER IL BIO-RISCHIO?
Tute intere con cappuccio e con chiusura lampo
anteriore e chiusura elasticizzata ai polsi ed alle
caviglie
Uso di stivali di gomma o
poliuretano
Sovrascarpe monouso
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COSA FARE ALLA FINE DELL’ATTIVITA’ A
RISCHIO?
Gli indumenti ed i dispositivi di protezione individuale al termine di ogni
attività lavorativa devono essere rimossi secondo l’ordine sottostante:
1. Stivali e/o sovrascarpe monouso
2. Guanti
3. Tuta
4. Occhiali protettivi
5. Maschera filtrante
Una volta rimossi, i DPI devono essere adeguatamente lavati e disinfettati
all’interno dell’azienda e riposti in armadi deputati alla loro conservazione o,
in caso di materiale monouso, smaltiti secondo le procedure raccomandate.