Primo incontro del corso organizzato da IMPARADIGITALE per IMIBERG (BG), per la formazione dei docenti del progetto Generazione Web sull'uso della didattica digitale in classi 3.0
Secondo incontro del corso organizzato da IMPARADIGITALE, per la formazione dei docenti del progetto Generazione Web sull'uso della didattica digitale in classi 3.0
Secondo incontro del corso organizzato da IMPARADIGITALE, per la formazione dei docenti del progetto Generazione Web sull'uso della didattica digitale in classi 3.0
Soluzioni per l'innovazione didattica nella scuola primariaMatteo Uggeri
Matteo Uggeri, autore de "Il manuale dell'e-Learning. Guida strategica per la scuola e la formazione aziendale", nonché genitore di una bimba a scuola in primaria, ha incontrato gli insegnanti di tale istituto per una presentazione incentrata su alcune metodologie e strumenti trattati all'interno del libro adatti al contesto.
Il focus sarà sulla relazione che è al centro del processo di apprendimento, verso un'ottica empatica che vede le tecnologie come strumenti a sostegno dello scambio tra i soggetti coinvolti: insegnanti, studenti, genitori, ma anche altri attori dell’ecosistema di apprendimento.
Tra e-collaboration e open education, nell'incontro vengono proposti alcuni esempi agili e utili a sostenere l'apprendimento in ottica collaborativa e creativa.
Una parte della presentazione è dedicata al tema centrale dello sviluppo delle competenze digitali (DigComp e DigCompEdu frameworks).
Presentazione della prima parte del progetto nella sessione delle Buone Prassi del Convegno Internazionale #Supereroi.FRAGILI 2017, tenutosi il 6 Maggio al PalaCongressi di Rimini, a cura del Centro Studi Erickson di Trento.
La Flipped Classroom - Mettiamo la didattica tradizionale a testa in giùMichele Maffucci
Ma perché proprio la flipped classroom?
Insegno una materia tecnica, in cui il laboratorio è essenziale e mi sono accorto qualche anno fa, da quando incomincia a sperimentare l’uso della robotica in classe, che le metodologie che adottavo per recuperare competenze logiche matematiche o che mi servivano per insegnare ad imparare attraverso il fare, erano molto vicine alle azioni svolte nella metodologia “flipped classroom” la mia azione poteva essere paragonata ad una metodologia “almost flipped classroom”, in altro modo una “quasi classe rovesciata".
Alla mia azione mancavano alcune componenti di interazione on-line che non potevo effettuare in quanto qualche anno fa non tutti i miei allievi avevano un accesso ad internet.
Oggi (ultimi due anni) posso, senza alcun vincolo tecnologico, applicare la metodologia flipped.
La sperimentazione in laboratorio è un’attività che ho sempre svolto e ben si presta a sperimentazioni di flipped classroom in quanto ogni attività di sperimentazione necessita della componente di studio teorico che può essere strutturata attraverso strumenti di carattere tecnologico: video, lezioni on-line, esercizi, simulazioni a computer ed altro da svolgere a casa, mentre la parte di sperimentazione viene svolta in classe, sperimentazioni a livello di gruppo classe che strutturo seguendo il modello esposto nella presentazione: <a>Scienza ed automazione - modulo ROBOTICA</a> e che in questi anni ho migliorato.
Ogni attività di sperimentazione in classe ha una parte di discussione collettiva in cui si analizzano criticità della sperimentazione effettuata e molto spesso mettono in mostra carenze teoriche che devono essere spiegate anche in presenza, il processo iterativo di studio a casa, sperimentazione in classe e discussione e successivi approfondimenti da svolgere on-line porta, per “raffinamenti successivi” al raggiungimento della competenza.
Ritengo che l’attività del “fare” in classe inteso come laboratorio, certamente è la componente più importante, perché tende ad allontanare la passività di fruizione della lezione che si avrebbe in un classica lezione frontale.
Inoltre il confronto continuo tra pari, con l’azione guidata del docente consolidano abilità e competenze.
Progettare il proprio apprendimento a casa, sotto la guida del docente, rende consapevoli del proprio percorso di crescita ed allontana atteggiamenti di sfiducia.
Il docente diventa l’organizzatore di un processo di apprendimento, insegna ad imparare e ad organizzare.
Certamente attività che vanno al di fuori della tradizionale didattica vengono viste da alcuni colleghi come fantasiose o bizzarre e sicuramente sono difficili da sostenere da soli, ma i risultati positivi ottenuti, perseguendo strade “diverse”, incomincia ad essere accettate, ed in ogni caso se l’obiettivo è la felicità degli allievi perché non provarci? :-)
Apprendimento attivo secondo la filosofia PROFILES
(Professional Reflection-Oriented Focus on Inquiry-based Learning and Education through Science)
Il partner Italiano del progetto PROFILES è la Facoltà di Ingegneria dell’Università Politecnica delle Marche. Coordinatore Italiano del progetto è il Prof. Liberato Cardellini (libero@univpm.it)
Soluzioni per l'innovazione didattica nella scuola primariaMatteo Uggeri
Matteo Uggeri, autore de "Il manuale dell'e-Learning. Guida strategica per la scuola e la formazione aziendale", nonché genitore di una bimba a scuola in primaria, ha incontrato gli insegnanti di tale istituto per una presentazione incentrata su alcune metodologie e strumenti trattati all'interno del libro adatti al contesto.
Il focus sarà sulla relazione che è al centro del processo di apprendimento, verso un'ottica empatica che vede le tecnologie come strumenti a sostegno dello scambio tra i soggetti coinvolti: insegnanti, studenti, genitori, ma anche altri attori dell’ecosistema di apprendimento.
Tra e-collaboration e open education, nell'incontro vengono proposti alcuni esempi agili e utili a sostenere l'apprendimento in ottica collaborativa e creativa.
Una parte della presentazione è dedicata al tema centrale dello sviluppo delle competenze digitali (DigComp e DigCompEdu frameworks).
Presentazione della prima parte del progetto nella sessione delle Buone Prassi del Convegno Internazionale #Supereroi.FRAGILI 2017, tenutosi il 6 Maggio al PalaCongressi di Rimini, a cura del Centro Studi Erickson di Trento.
La Flipped Classroom - Mettiamo la didattica tradizionale a testa in giùMichele Maffucci
Ma perché proprio la flipped classroom?
Insegno una materia tecnica, in cui il laboratorio è essenziale e mi sono accorto qualche anno fa, da quando incomincia a sperimentare l’uso della robotica in classe, che le metodologie che adottavo per recuperare competenze logiche matematiche o che mi servivano per insegnare ad imparare attraverso il fare, erano molto vicine alle azioni svolte nella metodologia “flipped classroom” la mia azione poteva essere paragonata ad una metodologia “almost flipped classroom”, in altro modo una “quasi classe rovesciata".
Alla mia azione mancavano alcune componenti di interazione on-line che non potevo effettuare in quanto qualche anno fa non tutti i miei allievi avevano un accesso ad internet.
Oggi (ultimi due anni) posso, senza alcun vincolo tecnologico, applicare la metodologia flipped.
La sperimentazione in laboratorio è un’attività che ho sempre svolto e ben si presta a sperimentazioni di flipped classroom in quanto ogni attività di sperimentazione necessita della componente di studio teorico che può essere strutturata attraverso strumenti di carattere tecnologico: video, lezioni on-line, esercizi, simulazioni a computer ed altro da svolgere a casa, mentre la parte di sperimentazione viene svolta in classe, sperimentazioni a livello di gruppo classe che strutturo seguendo il modello esposto nella presentazione: <a>Scienza ed automazione - modulo ROBOTICA</a> e che in questi anni ho migliorato.
Ogni attività di sperimentazione in classe ha una parte di discussione collettiva in cui si analizzano criticità della sperimentazione effettuata e molto spesso mettono in mostra carenze teoriche che devono essere spiegate anche in presenza, il processo iterativo di studio a casa, sperimentazione in classe e discussione e successivi approfondimenti da svolgere on-line porta, per “raffinamenti successivi” al raggiungimento della competenza.
Ritengo che l’attività del “fare” in classe inteso come laboratorio, certamente è la componente più importante, perché tende ad allontanare la passività di fruizione della lezione che si avrebbe in un classica lezione frontale.
Inoltre il confronto continuo tra pari, con l’azione guidata del docente consolidano abilità e competenze.
Progettare il proprio apprendimento a casa, sotto la guida del docente, rende consapevoli del proprio percorso di crescita ed allontana atteggiamenti di sfiducia.
Il docente diventa l’organizzatore di un processo di apprendimento, insegna ad imparare e ad organizzare.
Certamente attività che vanno al di fuori della tradizionale didattica vengono viste da alcuni colleghi come fantasiose o bizzarre e sicuramente sono difficili da sostenere da soli, ma i risultati positivi ottenuti, perseguendo strade “diverse”, incomincia ad essere accettate, ed in ogni caso se l’obiettivo è la felicità degli allievi perché non provarci? :-)
Apprendimento attivo secondo la filosofia PROFILES
(Professional Reflection-Oriented Focus on Inquiry-based Learning and Education through Science)
Il partner Italiano del progetto PROFILES è la Facoltà di Ingegneria dell’Università Politecnica delle Marche. Coordinatore Italiano del progetto è il Prof. Liberato Cardellini (libero@univpm.it)
Programma
Corso di formazione sull'utilizzo di LMS (learning menagement system) in ambito scolastico - impiego di strumenti multimediali e con riferimenti alla didattica per l'integrazione
Documentare progetti eTwinning per valorizzare il lavoro degli studenti, condividere il percorso con altri docenti e diffondere buone pratiche nell'istituto
AI, didattica e nuove sfide - Apprendimento, lavoro e societàVeronica Cavicchi
Come l’intelligenza artificiale può avere un impatto nella didattica, nell’apprendimento e nelle sfide sociali. Quale sarà il potenziale delle discipline STEM (Scienza, Tecnologia, Ingegneria e Matematica) nel contribuire a ridurre il gender gap nelle scienze, ponendo una domanda fondamentale: possono queste materie essere un veicolo per una maggiore equità di genere nel campo scientifico? Come sta l’IA rivoluzionando il modo in cui apprendiamo e insegniamo e quale impatto avrà nel settore dell’educazione, considerando le implicazioni etiche e le sfide che ciò comporta, con un focus particolare su come l’IA possa essere utilizzata per promuovere la sostenibilità.
Presentazione del seminario tenutosi il 20 marzo 2024 a Fiera didacta (Firenze) per Scientix, INDIRE - 12:30 - 13:30 Sala: Seminario S5- Palazzina Lorenese
Incontro presso la Scuola Secondaria di primo grado "Virgilio" di Mantova, in collaborazione con USR Mantova ed ImparaDigitale per la formazione sulla Didattica Inclusiva e le TIC
L’ICF propone un modello concettuale che enfatizza la nozione «universale» di funzionamento come fondamento dello stato di salute. Le persone con menomazioni possono trovare nel proprio ambiente sostegno oppure barriere. Questa interazione con l’ambiente, più ancora della diagnosi, è talvolta centrale per capire quali opportunità la persona potrà avere a disposizione per «fiorire», come scrivono, con una bella espressione i teorici della «capability».
L’ICF – CY ha un’applicazione universale: riguarda tutte le persone, non solo quelle con disabilità, perché considera il funzionamento umano e le sue restrizioni. Si riferisce a tutti gli aspetti della salute dell’uomo.
Quarto incontro del corso organizzato da IMPARADIGITALE, per la formazione dei docenti del progetto Generazione Web sull'uso della didattica digitale in classi 3.0
Un legame antico unisce arte e scienza. Dall’idea di armonia nell’architettura greca, basata sulla Sezione Aurea, al legame tra musica e matematica definito da Pitagora e, quando, secoli dopo, agli inizi della Rivoluzione Scientifica, l’arte offre gli strumenti per l’osservazione. Ha senso parlare di due culture?
L’esperienza si propone favorire la didattica della Matematica e della Fisica nella scuola da un punto di vista storico – riflessivo, in grado di portare gli alunni ad un più ampio coinvolgimento verso la storia della Scienza. Il progetto “Adotta Arte e Scienza nella tua classe”, promosso da Esplica – no profit, Laboratorio per la divulgazione culturale e scientifica nell’era digitale, si ripromette di far percepire agli studenti, a partire da alcune frasi di scienziati ed artisti famosi (100+1 frasi, corredate da approfondimenti), la dimensione di unitarietà e di circolarità che caratterizza il rapporto tra Arte e Matematica o tra Arte e Fisica. Ispirandosi ad una citazione prescelta, ogni studente realizza un’opera grafica creativa ed originale, associata ad un commento personale, che chiarisce il legame tra la rappresentazione data e la frase considerata, dopo un approfondimento sul contesto storico e sull’autore della frase stessa. L’iniziativa si integra con gli strumenti comunicativi del Web 2.0: email, FaceBook, Twitter, Google+, sito web, Skype, ambienti di apprendimento in SL. Nel progetto vengono inoltre incoraggiate le attività ancillari che ciascuna scuola può facoltativamente proporre per utilizzare “Adotta” come “Starting point” per una connessione con il territorio. Le opere degli studenti sono valutate in due modalità: in base al maggior numero di “mi piace” in Facebook e da una commissione di esperti. Le frasi commentate possono essere usate dal docente come esemplificazione di possibili approcci alla pratica di classe o date direttamente agli studenti per una selezione in base alla propria preferenza. La raccolta è stata realizzata in condivisione e co–partecipazione dai suoi autori in ogni fase: dalla scelta dei personaggi famosi, alla selezione delle frasi, al loro vaglio e alla pre–analisi delle possibili tracce di commento. I testi pubblicati sono opera degli specifici autori ed esprimono la loro personale interpretazione. Si è sempre cercato di conciliarle fornendo elementi di richiamo e comparazione all’interno dei commenti stessi, dando così al lettore le stesse tematiche, affrontate con approcci diverse. La raccolta presenta prospettive e mappe da cui ogni docente può trarre idee e suggerimenti per aprire la strada della Storia della Scienza in classe. L’unità di apprendimento progettata da un team di docenti di diverse scuole e realizzata all’Istituto San Bernardino è stata ideata sulla base dell’iniziativa “Adotta” si appoggia su un’iniziativa promossa dal Politecnico di Milano.
Presentazione del progetto "Adotta Arte e Scienza nella tua classe" alla Summer School NANOLAB 2013 dell'Università di Modena e al convegno AIF di Mondovì. Ricadute didattiche del progetto sugli alunni.
L’esperienza si situa all’interno del progetto “Il mondo dà i numeri”. Si è svolta in una terza superiore ad indirizzo acconciatura di un centro di formazione professionale ed è finalizzata a promuovere la ricerca in Fisica, con una didattica legata al Problem Solving in Ambito Disciplinare.
L’idea è nata all’interno di un corso di formazione promosso da CASIO Italia e in seguito alla mia partecipazione al Master di secondo livello IDIFO3 in “Innovazione Didattica in Fisica e Orientamento “ da cui ho preso spunto per l’elaborazione della prova di Ingresso/Uscita, del Questionario e per la didattica di Fisica e Musica. L’esperienza è stata promossa in collaborazione con il museo della Scienza e della Tecnica “Leonardo da Vinci” di Milano. L’esperienza è sviluppata all’interno di una unità di apprendimento di tipo trasversale, che coinvolge più discipline, come attività di potenziamento laboratoriale tesa a vedere la Fisica, in particolare l’utilizzo di modelli e tecnologie per realizzarli, nel quotidiano, con uno sguardo particolare all’area delle Scienze Forensi.
La situazione di partenza della classe era molto complessa. Gli alunni erano “deboli” in Fisica ed in generale verso le discipline non a carattere pratico. Vi erano diversi allievi demotivati, alcune delle quali con Bisogni Educativi Speciali. Il risultato è stato notevole. Un’alunna ha portato l’esperienza come tesina di qualifica e l’itinerario della ricerca è stato proposto come prodotto multimediale all’interno dell’iniziativa Policultura del Politecnico di Milano.
Adotta Arte e Scienza nella tua Classe: percorsi intrecciatiVeronica Cavicchi
Dopo l'introduzione sulla storia della prospettiva, è possibile analizzare alcuni strumenti divulgativi, che sono in grado di favorire la didattica della Matematica e della Fisica nella scuola da un punto di vista storico – riflessivo, in grado di portare gli alunni ad un più ampio coinvolgimento verso la storia della Scienza. Il progetto “Adotta Arte e Scienza nella tua classe, promosso da Esplica – no profit, Laboratorio per la divulgazione culturale e scientifica nell’era digitale (www.esplica.it) si ripromette di far percepire agli studenti, a partire da alcune frasi di scienziati ed artisti famosi (100+1 frasi, corredate da approfondimenti), la dimensione di unitarietà e di circolarità che caratterizza il rapporto tra Arte e Matematica o tra Arte e Fisica. Ispirandosi ad una citazione prescelta, ogni studente realizza un’opera grafica creativa ed originale, associata ad un commento personale, che chiarisce il legame tra la rappresentazione data e la frase considerata, dopo un approfondimento sul contesto storico e sull’autore della frase stessa. L’iniziativa si integra con gli strumenti comunicativi del Web 2.0.
1. L’Ipad ed il
Cloud nella
didattica
Veronica
Cavicchi
Introduzione
La
dimensione
multicanale
e multisen-
soriale
Il punto di
partenza
nel Cloud
Attività di
laboratorio
L’Ipad ed il Cloud nella didattica
Apprendere in ambienti condivisi e multicanale
dott.ssa Veronica Cavicchi
Imparadigitale
Corso Imiberg, 10 Febbraio 2014
Veronica Cavicchi (cveronic@tin.it) L’Ipad ed il Cloud nella didattica 10 Febbraio 2014 1 / 20
2. L’Ipad ed il
Cloud nella
didattica
Veronica
Cavicchi
Introduzione
La
dimensione
multicanale
e multisen-
soriale
Il punto di
partenza
nel Cloud
Attività di
laboratorio
Piano della presentazione
1 Introduzione
2 La dimensione multicanale e multisensoriale
3 Il punto di partenza nel Cloud
4 Attività di laboratorio
Veronica Cavicchi (cveronic@tin.it) L’Ipad ed il Cloud nella didattica 10 Febbraio 2014 2 / 20
3. L’Ipad ed il
Cloud nella
didattica
Veronica
Cavicchi
Introduzione
La
dimensione
multicanale
e multisen-
soriale
Il punto di
partenza
nel Cloud
Attività di
laboratorio
L’iPad in classe
Il modello della Flipped Classroom
L’Ipad in classe può essere uno strumento dispersivo.
È uno strumento mobile, personale e sempre connesso,
giocoso e giocabile che può essere sfruttato solo se ci
si pone nell’ottica di una didattica connettivista (che
sfrutti mappe concettuali e mentali, organizzatori
anticipati, attività cooperative, condivisione di
documenti e risorse) e in una dimensione della
ramificazione (come attività strutturate in EAS o in
Serious Game). Ci sono migliaia di applicazione ed i
social network sono sempre a disposizione. Occorre
quindi acquisire quella padronanza didattica che
consenta di sviluppare un metodo di lavoro utile per
tutti: l’iPad rende impossibile praticare il controllo
della classe, ma consente di sviluppare l’autocontrollo
degli alunni e la loro responsabilizzazione attraverso
attività sufficientemente strutturate ed impegnative.
Veronica Cavicchi (cveronic@tin.it) L’Ipad ed il Cloud nella didattica 10 Febbraio 2014 3 / 20
4. L’Ipad ed il
Cloud nella
didattica
Veronica
Cavicchi
Introduzione
La
dimensione
multicanale
e multisen-
soriale
Il punto di
partenza
nel Cloud
Attività di
laboratorio
L’iPad richiama attenzione.
Situazione
Spinge chi lo possiede a connettersi per buttare un’occhiata su
Facebook, per fare una ricerca su Google, per scaricare un’app, per
leggere notizie. Impone un’attenzione fluttuante a chi lo impiega.
Diventa più difficile riporre l’attenzione sul docente e sulla lezione.
L’attenzione fluttuante è simile a quella di una persona che ascolta la
radio, mentre sta facendo altro: non è concentrata sulla radio, lo
sarebbe se decidesse di cambiare canale, ma non è nemmeno
completamente focalizzata sull’azione che sta compiendo, perché sente
comunque i suoni che lo raggiungono.
Veronica Cavicchi (cveronic@tin.it) L’Ipad ed il Cloud nella didattica 10 Febbraio 2014 4 / 20
5. L’Ipad ed il
Cloud nella
didattica
Veronica
Cavicchi
Introduzione
La
dimensione
multicanale
e multisen-
soriale
Il punto di
partenza
nel Cloud
Attività di
laboratorio
L’iPad richiama attenzione.
Problema
L’attenzione dello studente che possiede un Ipad verso il suo insegnante
che spiega la lezione tende a diventare fluttuante e ad essere catturata
dall’Ipad, con l’insegnante che assume il ruolo della radio, cioè di un
medium secondario. Ciò accade perché l’Ipad è un medium a bassa
definizione che coinvolge più sensi: il tatto, la vista e l’udito (e richiede
quindi più attenzione) mentre l’insegnante è un medium ad alta
definizione che coinvolge l’udito. Per arricchire il numero di
sensi,occorre integrare la lezione con immagini ed elementi multimediali.
Soluzione
Non è, quindi, possibile confrontare una lezione classica con una
realizzata con un Ipad per studente e occorre cercare nuovi metodi per
conservare e migliore il processo di insegnamento/apprendimento.
L’ipad può inoltre essere una risorsa molto forte in presenza di alunni
con DSA: Applicazioni per Disturbi Specifici
dell’Apprendimento
Veronica Cavicchi (cveronic@tin.it) L’Ipad ed il Cloud nella didattica 10 Febbraio 2014 5 / 20
6. L’Ipad ed il
Cloud nella
didattica
Veronica
Cavicchi
Introduzione
La
dimensione
multicanale
e multisen-
soriale
Il punto di
partenza
nel Cloud
Attività di
laboratorio
L’iPad richiama attenzione.
Problema
L’attenzione dello studente che possiede un Ipad verso il suo insegnante
che spiega la lezione tende a diventare fluttuante e ad essere catturata
dall’Ipad, con l’insegnante che assume il ruolo della radio, cioè di un
medium secondario. Ciò accade perché l’Ipad è un medium a bassa
definizione che coinvolge più sensi: il tatto, la vista e l’udito (e richiede
quindi più attenzione) mentre l’insegnante è un medium ad alta
definizione che coinvolge l’udito. Per arricchire il numero di
sensi,occorre integrare la lezione con immagini ed elementi multimediali.
Soluzione
Non è, quindi, possibile confrontare una lezione classica con una
realizzata con un Ipad per studente e occorre cercare nuovi metodi per
conservare e migliore il processo di insegnamento/apprendimento.
L’ipad può inoltre essere una risorsa molto forte in presenza di alunni
con DSA: Applicazioni per Disturbi Specifici
dell’Apprendimento
Veronica Cavicchi (cveronic@tin.it) L’Ipad ed il Cloud nella didattica 10 Febbraio 2014 5 / 20
7. L’Ipad ed il
Cloud nella
didattica
Veronica
Cavicchi
Introduzione
La
dimensione
multicanale
e multisen-
soriale
Il punto di
partenza
nel Cloud
Attività di
laboratorio
Le tecnologie e gli strumenti utilizzati
Le App
Gli Ipad hanno a disposizione una serie di App che si possono scaricare
da AppStore. Alcune applicazioni sono gratuite, altre sono a
pagamento. Gli Ipad si collegano ad internet o in Wiifi o in 4G. Fra le
diverse app ce ne sono molte che riguardano lettori di ebook, quaderni
per gli appunti, strumenti di registrazione e archiviazione/condivisione
nel cloud. È possibile usare l’opzione condividi presente in ciascuna app
che si trova nello Store; utilizzare Evernote (come vedremo più avanti)
per condividere un taccuino con le note; condividere in Dropbox una
nota con elenchi di App; aprire una pagina Web o un Blog per inserire
commenti o recensioni di app; creare un file condiviso in Google Drive
con una tabella di confronto.
Veronica Cavicchi (cveronic@tin.it) L’Ipad ed il Cloud nella didattica 10 Febbraio 2014 6 / 20
8. L’Ipad ed il
Cloud nella
didattica
Veronica
Cavicchi
Introduzione
La
dimensione
multicanale
e multisen-
soriale
Il punto di
partenza
nel Cloud
Attività di
laboratorio
Le tecnologie e gli strumenti utilizzati
Il Cloud
Oggi ci occuperemo di quelle che permettono la condivisione dei files:
tra le maggiori ci sono Dropbox. Google Drive, CloudOn, Droptext,
Box, iDisk, SkyDrive. Le due più efficaci sono tuttavia Google Drive e
Dropbox.
Veronica Cavicchi (cveronic@tin.it) L’Ipad ed il Cloud nella didattica 10 Febbraio 2014 7 / 20
9. L’Ipad ed il
Cloud nella
didattica
Veronica
Cavicchi
Introduzione
La
dimensione
multicanale
e multisen-
soriale
Il punto di
partenza
nel Cloud
Attività di
laboratorio
Pratiche multicanali integrate
Significato ed applicazione
Per sviluppare delle lezioni servono atrtività multicanali, che occupino tutti i canali di
distribuzione possibili e siano integrate, tali da costituire un oggetto didattico che
combina tra loro in modo trasparente i contenuti provenienti dai diversi canali. Si
impiegano media diversi e diverse applicazioni per veicolare il medesimo contenuto. La
didattica si orienta verso esperienze multicanali integrate, perché:
1 Gli studenti e gli insegnanti impiegano già pratiche multicanali in diversi modi
(sms, social network, siti web, ecc.), formati (RTF, DOC,Pages, PDF, ePub, PPT,
KEY, MP4, ecc.) e confezioni (packaging come testo, brochure, appunti, disegni,
mappe, foto, album, video, animazioni multimediali)
2 L’Ipad è un connettore (hub) che stimola attività multicanali in chi lo usa: produce
contenuti collegandoli tra loro, in modo rapido attraverso le app e, quindi, per lo
studente progettare una distribuzione ed una confezione integrata dello stesso
contenuto multicanale è una pratica didattica rilevante che gli richiede competenze
in termini di comunicazione e spirito critico nell’accostarsi alla materia.
Veronica Cavicchi (cveronic@tin.it) L’Ipad ed il Cloud nella didattica 10 Febbraio 2014 8 / 20
10. L’Ipad ed il
Cloud nella
didattica
Veronica
Cavicchi
Introduzione
La
dimensione
multicanale
e multisen-
soriale
Il punto di
partenza
nel Cloud
Attività di
laboratorio
Pratiche multicanali integrate
Significato ed applicazione
Per sviluppare delle lezioni servono atrtività multicanali, che occupino tutti i canali di
distribuzione possibili e siano integrate, tali da costituire un oggetto didattico che
combina tra loro in modo trasparente i contenuti provenienti dai diversi canali. Si
impiegano media diversi e diverse applicazioni per veicolare il medesimo contenuto. La
didattica si orienta verso esperienze multicanali integrate, perché:
1 Gli studenti e gli insegnanti impiegano già pratiche multicanali in diversi modi
(sms, social network, siti web, ecc.), formati (RTF, DOC,Pages, PDF, ePub, PPT,
KEY, MP4, ecc.) e confezioni (packaging come testo, brochure, appunti, disegni,
mappe, foto, album, video, animazioni multimediali)
2 L’Ipad è un connettore (hub) che stimola attività multicanali in chi lo usa: produce
contenuti collegandoli tra loro, in modo rapido attraverso le app e, quindi, per lo
studente progettare una distribuzione ed una confezione integrata dello stesso
contenuto multicanale è una pratica didattica rilevante che gli richiede competenze
in termini di comunicazione e spirito critico nell’accostarsi alla materia.
Veronica Cavicchi (cveronic@tin.it) L’Ipad ed il Cloud nella didattica 10 Febbraio 2014 8 / 20
11. L’Ipad ed il
Cloud nella
didattica
Veronica
Cavicchi
Introduzione
La
dimensione
multicanale
e multisen-
soriale
Il punto di
partenza
nel Cloud
Attività di
laboratorio
Pratiche multicanali integrate
Significato ed applicazione
Per sviluppare delle lezioni servono atrtività multicanali, che occupino tutti i canali di
distribuzione possibili e siano integrate, tali da costituire un oggetto didattico che
combina tra loro in modo trasparente i contenuti provenienti dai diversi canali. Si
impiegano media diversi e diverse applicazioni per veicolare il medesimo contenuto. La
didattica si orienta verso esperienze multicanali integrate, perché:
1 Gli studenti e gli insegnanti impiegano già pratiche multicanali in diversi modi
(sms, social network, siti web, ecc.), formati (RTF, DOC,Pages, PDF, ePub, PPT,
KEY, MP4, ecc.) e confezioni (packaging come testo, brochure, appunti, disegni,
mappe, foto, album, video, animazioni multimediali)
2 L’Ipad è un connettore (hub) che stimola attività multicanali in chi lo usa: produce
contenuti collegandoli tra loro, in modo rapido attraverso le app e, quindi, per lo
studente progettare una distribuzione ed una confezione integrata dello stesso
contenuto multicanale è una pratica didattica rilevante che gli richiede competenze
in termini di comunicazione e spirito critico nell’accostarsi alla materia.
Veronica Cavicchi (cveronic@tin.it) L’Ipad ed il Cloud nella didattica 10 Febbraio 2014 8 / 20
12. L’Ipad ed il
Cloud nella
didattica
Veronica
Cavicchi
Introduzione
La
dimensione
multicanale
e multisen-
soriale
Il punto di
partenza
nel Cloud
Attività di
laboratorio
Pratiche multicanali integrate
. . . applicate all’attività svolta nell’ultimo incontro
Basandoci su quanto fatto nell’incontro precedente, dove era
stato progettato un itinerario in città, ad esempio, l’attività
poteva essere strutturata sotto forma di webquest, costruita
attraverso il software di Aula 21, dove i riferimenti per i
ragazzi per progettare i contenuti devono essere ampi ,
approfonditi e consistenti. Un esempio può essere una
webquest sul calcolo vettoriale. I ragazzi condividono poi i
loro prodotti in Google Drive e li valutano cooperativamente
durante l’esposizione in classe. Sono gli alunni stessi, quindi,
che svolgono lezioni e sintesi sui contenuti studiati. In un
secondo momento attraverso la programmazione vera e
propria si può realizzare un apparato di divulgazione che
comprende le diverse forme di comunicazione.
Veronica Cavicchi (cveronic@tin.it) L’Ipad ed il Cloud nella didattica 10 Febbraio 2014 9 / 20
13. L’Ipad ed il
Cloud nella
didattica
Veronica
Cavicchi
Introduzione
La
dimensione
multicanale
e multisen-
soriale
Il punto di
partenza
nel Cloud
Attività di
laboratorio
Pratiche multicanali integrate
. . . i passaggi fondamentali richiesti
Agli allievi è richiesto:
1 Trattamento delle fonti (ricerca, schedatura e condivisione)
2 Produzione della lezione e condivisione del quaderno
3 Creazione di un oggetto didattico
Tutto questo rinforzato da compiti per la partecipazione attiva dello
studente.
Veronica Cavicchi (cveronic@tin.it) L’Ipad ed il Cloud nella didattica 10 Febbraio 2014 10 / 20
14. L’Ipad ed il
Cloud nella
didattica
Veronica
Cavicchi
Introduzione
La
dimensione
multicanale
e multisen-
soriale
Il punto di
partenza
nel Cloud
Attività di
laboratorio
Google Drive
Caratteristiche generali
Google Drive sfrutta la nuvola per creare e condividere documenti dove
si vuole. Google drive consente di scaricare il software su PC e di
attivare la sincronizzazione della condivisione nel cloud con l’accesso da
diversi dispositivi. Il tasto Crea permette di creare un documento di
testo, una presentazione, un foglio di lavoro, un disegno, un modulo,
una cartella o altro (persino fusiontable). Si può usare la rete usando
dei modelli di documento già presenti. Al centro ci sono le cartelle o
documenti utilizzati che possono essere condivisi con altri utenti che
sfruttano google drive e sono ordinati per data di modifica, che possono
essere ordinati per vari criteri. La struttura a sinistra è simile ad
esplora risorse. È possibile anche condividere documenti di Google
drive che possono essere inviati con Gmail.
Veronica Cavicchi (cveronic@tin.it) L’Ipad ed il Cloud nella didattica 10 Febbraio 2014 11 / 20
15. L’Ipad ed il
Cloud nella
didattica
Veronica
Cavicchi
Introduzione
La
dimensione
multicanale
e multisen-
soriale
Il punto di
partenza
nel Cloud
Attività di
laboratorio
Google Drive
Punti di forza
Mettendo una stellina si indica che il file è speciale ed è un modo per
appuntarsi i documenti importanti. In Google Drive è possibile anche
cambiare la modalità di visualizzazione. Ci sono le impostazioni di
lingua ed orario e si può scegliere se aprire i contenuti nella stessa
scheda o in una scheda seguente. Google drive mette in grassetto i
contenuti modificati e si nota, soprattutto se ci sono altri utenti che ci
lavorano contemporaneamente. Le impostazioni sono, quindi, in alto a
destra. Cliccando crea documento Google Drive crea un documento di
testo ed è possibile creare anche molto altro come fogli di calcolo o
addirittura pagine di codice di programmazione. Per accedere a Google
Drive è necessario avere un account di tipo Google. Il punto di forza di
Google Drive è la co–creazione.
Veronica Cavicchi (cveronic@tin.it) L’Ipad ed il Cloud nella didattica 10 Febbraio 2014 12 / 20
16. L’Ipad ed il
Cloud nella
didattica
Veronica
Cavicchi
Introduzione
La
dimensione
multicanale
e multisen-
soriale
Il punto di
partenza
nel Cloud
Attività di
laboratorio
Dropbox
Caratteristiche generali
Dropbox sfrutta anch’esso la nuvola per la condivisione di documenti,
ma la sua filosofia è completamente diversa da quella di Google Drive.
Se si installa l’applicazione Dropbox desktop si installa una nuova
cartella sul proprio device. Tutto in quella cartella si sincronizza
automaticamente con quelle sul Web e con qualsiasi altro computer a
disposizione o dispositivo su cui è installato DropBox. Per sfruttare le
caratteristiche di Dropbox basta trattarlo come si farebbe con qualsiasi
altra cartella sul proprio computer. È anche possibile salvare i file nella
cartella di Dropbox da qualsiasi altra applicazione. L’uso è molto
semplice: si accede al sito web di dropbox , si utilizza il browser
facendo click sul tasto upload e nella finestra visualizzata si sceglie il
file da caricare nel cloud tra quelli presenti sul proprio computer o
dispositivo. Si conferma poi attraverso il tasto start upload.
Veronica Cavicchi (cveronic@tin.it) L’Ipad ed il Cloud nella didattica 10 Febbraio 2014 13 / 20
17. L’Ipad ed il
Cloud nella
didattica
Veronica
Cavicchi
Introduzione
La
dimensione
multicanale
e multisen-
soriale
Il punto di
partenza
nel Cloud
Attività di
laboratorio
Dropbox
Punti di forza
Dropbox permette di condividere le cartelle con gli altri attraverso la
creazione di una nuova cartella condivisa o la condivisione di una
cartella esistente. Una volta che si aggiungono agli altri membri della
cartella, apparirà in Dropbox degli studenti o colleghi un proprio
Dropbox come avviene nella propria cartella. Tutte le modifiche
apportate nella cartella condivisa appariranno contemporaneamente a
tutti gli utenti di quella cartella stessa. Per condividere una cartella
basta clicckare con il tasto destro sull’icona della cartella e scegliere i
destinatari della condivisione oppure può essere utile creare cartelle già
strutturate in modo condiviso. È anche possibile condividere il link alla
cartella stessa, senza rendere proprietario il destinatario in modo che
possa visualizzarne i contenuti, ma senza apporre modifiche ai files.
Veronica Cavicchi (cveronic@tin.it) L’Ipad ed il Cloud nella didattica 10 Febbraio 2014 14 / 20
18. L’Ipad ed il
Cloud nella
didattica
Veronica
Cavicchi
Introduzione
La
dimensione
multicanale
e multisen-
soriale
Il punto di
partenza
nel Cloud
Attività di
laboratorio
Dropbox
Punti di forza
In Dropbox non è possibile condividere una cartella all’interno di una
cartella pubblica o di una cartella già condivisa. Chiunque abbia stato
invitato un altro in una cartella può invitare altri utenti in quella stessa
cartella. Chiunque è in condivisione nella cartella può cancellare,
aggiungere o modificarne i files. Solo il creatore della cartella condivisa
può rimuovere le persone dalla cartella condivisa. Il punto di forza di
Dropbox è la condivisione.
Veronica Cavicchi (cveronic@tin.it) L’Ipad ed il Cloud nella didattica 10 Febbraio 2014 15 / 20
19. L’Ipad ed il
Cloud nella
didattica
Veronica
Cavicchi
Introduzione
La
dimensione
multicanale
e multisen-
soriale
Il punto di
partenza
nel Cloud
Attività di
laboratorio
Dropbox e Google Drive
Lavorare a più mani in un file condiviso contemporaneamente
Due ambienti a confronto.
Se due persone aprono e modificano un file in una cartella condivisa allo stesso tempo, a
differenza di Google Drive che crea un documento co creato e condiviso dagli utenti,
Dropbox salverà entrambi i cambiamenti, ma in file separati e non cerca di unire le
modifiche. Dropbox permette, a differenza di Drive, però di recuperare ogni cambiamento
prodotto nella cartella negli ultimi 30 giorni. Ciò è possibile attraverso il comando
visualizza le versioni precedenti dal menù contestuale oppure cliccando su mostra i file
eliminati, che visualizza tutti i file precedentemente eliminati in colore grigio. Una volta
visualizzato il file cancellato, se si clicca sulla freccia a fianco del nome è possibile
selezionarne il ripristino. Se qualcuno, quindi, fa delle modifiche accidentali o cancella i
file ne è possibile il ripristino. A differenza di Drive, inoltre, monitora gli accessi
identificando data e ora in cui i files sono stati caricati e permette quindi anche un
monitoraggio della consegna dei compiti degli studenti a livello individuale. ’.
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20. L’Ipad ed il
Cloud nella
didattica
Veronica
Cavicchi
Introduzione
La
dimensione
multicanale
e multisen-
soriale
Il punto di
partenza
nel Cloud
Attività di
laboratorio
Dropbox e Google Drive
Due ambienti a confronto
Dropbox
Spazio gratuito: 2GB
Sistemi operativi: Windows,
Mac, Linux
Mobile: iOS, Android,
Blackberry
Sync Selettivo: SI
Modifica dei documenti
online: NO
LAN Sync: SI
Upload automatico da
Mobile: SI (foto, video,
documenti)
Google Drive
Spazio gratuito: 5GB
Sistemi operativi: Windows,
Mac
Mobile: iOS, Android
Sync Selettivo: SI
Modifica dei documenti
online: SI
LAN Sync: NO
Upload automatico da
Mobile: NO
Veronica Cavicchi (cveronic@tin.it) L’Ipad ed il Cloud nella didattica 10 Febbraio 2014 17 / 20
21. L’Ipad ed il
Cloud nella
didattica
Veronica
Cavicchi
Introduzione
La
dimensione
multicanale
e multisen-
soriale
Il punto di
partenza
nel Cloud
Attività di
laboratorio
Dropbox e Google Drive
Due ambienti a confronto
Dropbox
Spazio gratuito: 2GB
Sistemi operativi: Windows,
Mac, Linux
Mobile: iOS, Android,
Blackberry
Sync Selettivo: SI
Modifica dei documenti
online: NO
LAN Sync: SI
Upload automatico da
Mobile: SI (foto, video,
documenti)
Google Drive
Spazio gratuito: 5GB
Sistemi operativi: Windows,
Mac
Mobile: iOS, Android
Sync Selettivo: SI
Modifica dei documenti
online: SI
LAN Sync: NO
Upload automatico da
Mobile: NO
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22. L’Ipad ed il
Cloud nella
didattica
Veronica
Cavicchi
Introduzione
La
dimensione
multicanale
e multisen-
soriale
Il punto di
partenza
nel Cloud
Attività di
laboratorio
Dropbox e Google Drive
Due ambienti a confronto
Dropbox
Spazio gratuito: 2GB
Sistemi operativi: Windows,
Mac, Linux
Mobile: iOS, Android,
Blackberry
Sync Selettivo: SI
Modifica dei documenti
online: NO
LAN Sync: SI
Upload automatico da
Mobile: SI (foto, video,
documenti)
Google Drive
Spazio gratuito: 5GB
Sistemi operativi: Windows,
Mac
Mobile: iOS, Android
Sync Selettivo: SI
Modifica dei documenti
online: SI
LAN Sync: NO
Upload automatico da
Mobile: NO
Veronica Cavicchi (cveronic@tin.it) L’Ipad ed il Cloud nella didattica 10 Febbraio 2014 17 / 20
23. L’Ipad ed il
Cloud nella
didattica
Veronica
Cavicchi
Introduzione
La
dimensione
multicanale
e multisen-
soriale
Il punto di
partenza
nel Cloud
Attività di
laboratorio
Dropbox e Google Drive
Due ambienti a confronto
Dropbox
Spazio gratuito: 2GB
Sistemi operativi: Windows,
Mac, Linux
Mobile: iOS, Android,
Blackberry
Sync Selettivo: SI
Modifica dei documenti
online: NO
LAN Sync: SI
Upload automatico da
Mobile: SI (foto, video,
documenti)
Google Drive
Spazio gratuito: 5GB
Sistemi operativi: Windows,
Mac
Mobile: iOS, Android
Sync Selettivo: SI
Modifica dei documenti
online: SI
LAN Sync: NO
Upload automatico da
Mobile: NO
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24. L’Ipad ed il
Cloud nella
didattica
Veronica
Cavicchi
Introduzione
La
dimensione
multicanale
e multisen-
soriale
Il punto di
partenza
nel Cloud
Attività di
laboratorio
Dropbox e Google Drive
Due ambienti a confronto
Dropbox
Spazio gratuito: 2GB
Sistemi operativi: Windows,
Mac, Linux
Mobile: iOS, Android,
Blackberry
Sync Selettivo: SI
Modifica dei documenti
online: NO
LAN Sync: SI
Upload automatico da
Mobile: SI (foto, video,
documenti)
Google Drive
Spazio gratuito: 5GB
Sistemi operativi: Windows,
Mac
Mobile: iOS, Android
Sync Selettivo: SI
Modifica dei documenti
online: SI
LAN Sync: NO
Upload automatico da
Mobile: NO
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25. L’Ipad ed il
Cloud nella
didattica
Veronica
Cavicchi
Introduzione
La
dimensione
multicanale
e multisen-
soriale
Il punto di
partenza
nel Cloud
Attività di
laboratorio
Dropbox e Google Drive
Due ambienti a confronto
Dropbox
Spazio gratuito: 2GB
Sistemi operativi: Windows,
Mac, Linux
Mobile: iOS, Android,
Blackberry
Sync Selettivo: SI
Modifica dei documenti
online: NO
LAN Sync: SI
Upload automatico da
Mobile: SI (foto, video,
documenti)
Google Drive
Spazio gratuito: 5GB
Sistemi operativi: Windows,
Mac
Mobile: iOS, Android
Sync Selettivo: SI
Modifica dei documenti
online: SI
LAN Sync: NO
Upload automatico da
Mobile: NO
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26. L’Ipad ed il
Cloud nella
didattica
Veronica
Cavicchi
Introduzione
La
dimensione
multicanale
e multisen-
soriale
Il punto di
partenza
nel Cloud
Attività di
laboratorio
Dropbox e Google Drive
Due ambienti a confronto
Dropbox
Spazio gratuito: 2GB
Sistemi operativi: Windows,
Mac, Linux
Mobile: iOS, Android,
Blackberry
Sync Selettivo: SI
Modifica dei documenti
online: NO
LAN Sync: SI
Upload automatico da
Mobile: SI (foto, video,
documenti)
Google Drive
Spazio gratuito: 5GB
Sistemi operativi: Windows,
Mac
Mobile: iOS, Android
Sync Selettivo: SI
Modifica dei documenti
online: SI
LAN Sync: NO
Upload automatico da
Mobile: NO
Veronica Cavicchi (cveronic@tin.it) L’Ipad ed il Cloud nella didattica 10 Febbraio 2014 17 / 20
27. L’Ipad ed il
Cloud nella
didattica
Veronica
Cavicchi
Introduzione
La
dimensione
multicanale
e multisen-
soriale
Il punto di
partenza
nel Cloud
Attività di
laboratorio
Dropbox e Google Drive
Due ambienti a confronto
Dropbox
Spazio gratuito: 2GB
Sistemi operativi: Windows,
Mac, Linux
Mobile: iOS, Android,
Blackberry
Sync Selettivo: SI
Modifica dei documenti
online: NO
LAN Sync: SI
Upload automatico da
Mobile: SI (foto, video,
documenti)
Google Drive
Spazio gratuito: 5GB
Sistemi operativi: Windows,
Mac
Mobile: iOS, Android
Sync Selettivo: SI
Modifica dei documenti
online: SI
LAN Sync: NO
Upload automatico da
Mobile: NO
Veronica Cavicchi (cveronic@tin.it) L’Ipad ed il Cloud nella didattica 10 Febbraio 2014 17 / 20
28. L’Ipad ed il
Cloud nella
didattica
Veronica
Cavicchi
Introduzione
La
dimensione
multicanale
e multisen-
soriale
Il punto di
partenza
nel Cloud
Attività di
laboratorio
Dropbox e Google Drive
Due ambienti a confronto
Dropbox
Spazio gratuito: 2GB
Sistemi operativi: Windows,
Mac, Linux
Mobile: iOS, Android,
Blackberry
Sync Selettivo: SI
Modifica dei documenti
online: NO
LAN Sync: SI
Upload automatico da
Mobile: SI (foto, video,
documenti)
Google Drive
Spazio gratuito: 5GB
Sistemi operativi: Windows,
Mac
Mobile: iOS, Android
Sync Selettivo: SI
Modifica dei documenti
online: SI
LAN Sync: NO
Upload automatico da
Mobile: NO
Veronica Cavicchi (cveronic@tin.it) L’Ipad ed il Cloud nella didattica 10 Febbraio 2014 17 / 20
29. L’Ipad ed il
Cloud nella
didattica
Veronica
Cavicchi
Introduzione
La
dimensione
multicanale
e multisen-
soriale
Il punto di
partenza
nel Cloud
Attività di
laboratorio
Dropbox e Google Drive
Due ambienti a confronto
Dropbox
Spazio gratuito: 2GB
Sistemi operativi: Windows,
Mac, Linux
Mobile: iOS, Android,
Blackberry
Sync Selettivo: SI
Modifica dei documenti
online: NO
LAN Sync: SI
Upload automatico da
Mobile: SI (foto, video,
documenti)
Google Drive
Spazio gratuito: 5GB
Sistemi operativi: Windows,
Mac
Mobile: iOS, Android
Sync Selettivo: SI
Modifica dei documenti
online: SI
LAN Sync: NO
Upload automatico da
Mobile: NO
Veronica Cavicchi (cveronic@tin.it) L’Ipad ed il Cloud nella didattica 10 Febbraio 2014 17 / 20
30. L’Ipad ed il
Cloud nella
didattica
Veronica
Cavicchi
Introduzione
La
dimensione
multicanale
e multisen-
soriale
Il punto di
partenza
nel Cloud
Attività di
laboratorio
Dropbox e Google Drive
Due ambienti a confronto
Dropbox
Spazio gratuito: 2GB
Sistemi operativi: Windows,
Mac, Linux
Mobile: iOS, Android,
Blackberry
Sync Selettivo: SI
Modifica dei documenti
online: NO
LAN Sync: SI
Upload automatico da
Mobile: SI (foto, video,
documenti)
Google Drive
Spazio gratuito: 5GB
Sistemi operativi: Windows,
Mac
Mobile: iOS, Android
Sync Selettivo: SI
Modifica dei documenti
online: SI
LAN Sync: NO
Upload automatico da
Mobile: NO
Veronica Cavicchi (cveronic@tin.it) L’Ipad ed il Cloud nella didattica 10 Febbraio 2014 17 / 20
31. L’Ipad ed il
Cloud nella
didattica
Veronica
Cavicchi
Introduzione
La
dimensione
multicanale
e multisen-
soriale
Il punto di
partenza
nel Cloud
Attività di
laboratorio
Dropbox e Google Drive
Due ambienti a confronto
Dropbox
Spazio gratuito: 2GB
Sistemi operativi: Windows,
Mac, Linux
Mobile: iOS, Android,
Blackberry
Sync Selettivo: SI
Modifica dei documenti
online: NO
LAN Sync: SI
Upload automatico da
Mobile: SI (foto, video,
documenti)
Google Drive
Spazio gratuito: 5GB
Sistemi operativi: Windows,
Mac
Mobile: iOS, Android
Sync Selettivo: SI
Modifica dei documenti
online: SI
LAN Sync: NO
Upload automatico da
Mobile: NO
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32. L’Ipad ed il
Cloud nella
didattica
Veronica
Cavicchi
Introduzione
La
dimensione
multicanale
e multisen-
soriale
Il punto di
partenza
nel Cloud
Attività di
laboratorio
Dropbox e Google Drive
Due ambienti a confronto
Dropbox
Spazio gratuito: 2GB
Sistemi operativi: Windows,
Mac, Linux
Mobile: iOS, Android,
Blackberry
Sync Selettivo: SI
Modifica dei documenti
online: NO
LAN Sync: SI
Upload automatico da
Mobile: SI (foto, video,
documenti)
Google Drive
Spazio gratuito: 5GB
Sistemi operativi: Windows,
Mac
Mobile: iOS, Android
Sync Selettivo: SI
Modifica dei documenti
online: SI
LAN Sync: NO
Upload automatico da
Mobile: NO
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33. L’Ipad ed il
Cloud nella
didattica
Veronica
Cavicchi
Introduzione
La
dimensione
multicanale
e multisen-
soriale
Il punto di
partenza
nel Cloud
Attività di
laboratorio
Dropbox e Google Drive
Due ambienti a confronto
Dropbox
Spazio gratuito: 2GB
Sistemi operativi: Windows,
Mac, Linux
Mobile: iOS, Android,
Blackberry
Sync Selettivo: SI
Modifica dei documenti
online: NO
LAN Sync: SI
Upload automatico da
Mobile: SI (foto, video,
documenti)
Google Drive
Spazio gratuito: 5GB
Sistemi operativi: Windows,
Mac
Mobile: iOS, Android
Sync Selettivo: SI
Modifica dei documenti
online: SI
LAN Sync: NO
Upload automatico da
Mobile: NO
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34. L’Ipad ed il
Cloud nella
didattica
Veronica
Cavicchi
Introduzione
La
dimensione
multicanale
e multisen-
soriale
Il punto di
partenza
nel Cloud
Attività di
laboratorio
Dropbox e Google Drive
In sintesi
Due ambienti a confronto.
I due servizi si comportano in modo molto simile: è quindi
possibile sincronizzare i file tramite il cloud con entrambi. Il
punto a favore di Dropbox è la LAN Sync: in presenza di
due PC da sincronizzare sulla stessa rete, Dropbox effettua
la sincronizzazione tramite rete locale, tagliando i tempi del
trasferimento di informazioni su Internet. Drive ha il
vantaggio di permettere la creazione, la collaborazione e
l’editing di documenti in modo collaborativo direttamente
nel cloud.
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35. L’Ipad ed il
Cloud nella
didattica
Veronica
Cavicchi
Introduzione
La
dimensione
multicanale
e multisen-
soriale
Il punto di
partenza
nel Cloud
Attività di
laboratorio
Un esempio di lavoro didattico
. . . per provare in prima persona!
Attività
Creare in dropbox una cartella condivisa con all’interno immagini,
testi, link e materiali da utilizzare, relativi alla visita guidata alla
città svolta nell’incontro precedente.
Creare una webquest con aula 21 sull’itinerario di visita alla città
precedentemente proposto nella scorsa lezione per formalizzare
meglio i contenuti.
Creare un documento condiviso in Google Drive con il file di visita
alla città, realizzato utilizzando i materiali presenti in Dropbox e
le indicazioni scritte nella webquest.
Veronica Cavicchi (cveronic@tin.it) L’Ipad ed il Cloud nella didattica 10 Febbraio 2014 19 / 20
36. L’Ipad ed il
Cloud nella
didattica
Veronica
Cavicchi
Introduzione
La
dimensione
multicanale
e multisen-
soriale
Il punto di
partenza
nel Cloud
Attività di
laboratorio
Un esempio di lavoro didattico
. . . per provare in prima persona!
Attività
Creare in dropbox una cartella condivisa con all’interno immagini,
testi, link e materiali da utilizzare, relativi alla visita guidata alla
città svolta nell’incontro precedente.
Creare una webquest con aula 21 sull’itinerario di visita alla città
precedentemente proposto nella scorsa lezione per formalizzare
meglio i contenuti.
Creare un documento condiviso in Google Drive con il file di visita
alla città, realizzato utilizzando i materiali presenti in Dropbox e
le indicazioni scritte nella webquest.
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37. L’Ipad ed il
Cloud nella
didattica
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Cavicchi
Introduzione
La
dimensione
multicanale
e multisen-
soriale
Il punto di
partenza
nel Cloud
Attività di
laboratorio
Un esempio di lavoro didattico
. . . per provare in prima persona!
Attività
Creare in dropbox una cartella condivisa con all’interno immagini,
testi, link e materiali da utilizzare, relativi alla visita guidata alla
città svolta nell’incontro precedente.
Creare una webquest con aula 21 sull’itinerario di visita alla città
precedentemente proposto nella scorsa lezione per formalizzare
meglio i contenuti.
Creare un documento condiviso in Google Drive con il file di visita
alla città, realizzato utilizzando i materiali presenti in Dropbox e
le indicazioni scritte nella webquest.
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38. L’Ipad ed il
Cloud nella
didattica
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Cavicchi
Introduzione
La
dimensione
multicanale
e multisen-
soriale
Il punto di
partenza
nel Cloud
Attività di
laboratorio
Un esempio di lavoro didattico
. . . per provare in prima persona!
Compiti per il prossimo incontro
Creare un foglio Excel condiviso in Google Drive con una tabella
di comparazione formattata che indichi i punti di forza e di
debolezza delle lavagne tradizionali in ardesia, delle LIM e della
didattica che utilizzi Tablet, proiettore e appleTV.
Strutturare in Dropbox un possibile portfolio di lavoro per gli
studenti, che sia condiviso dal gruppo.
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39. L’Ipad ed il
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La
dimensione
multicanale
e multisen-
soriale
Il punto di
partenza
nel Cloud
Attività di
laboratorio
Un esempio di lavoro didattico
. . . per provare in prima persona!
Compiti per il prossimo incontro
Creare un foglio Excel condiviso in Google Drive con una tabella
di comparazione formattata che indichi i punti di forza e di
debolezza delle lavagne tradizionali in ardesia, delle LIM e della
didattica che utilizzi Tablet, proiettore e appleTV.
Strutturare in Dropbox un possibile portfolio di lavoro per gli
studenti, che sia condiviso dal gruppo.
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