Presentazione del Corso Anitel 2016
Applicazioni per una didattica digitale in classe.
Dida App come supporto alla didattica multidevice e multicanale in classe
La Flipped Classroom - Mettiamo la didattica tradizionale a testa in giùMichele Maffucci
Ma perché proprio la flipped classroom?
Insegno una materia tecnica, in cui il laboratorio è essenziale e mi sono accorto qualche anno fa, da quando incomincia a sperimentare l’uso della robotica in classe, che le metodologie che adottavo per recuperare competenze logiche matematiche o che mi servivano per insegnare ad imparare attraverso il fare, erano molto vicine alle azioni svolte nella metodologia “flipped classroom” la mia azione poteva essere paragonata ad una metodologia “almost flipped classroom”, in altro modo una “quasi classe rovesciata".
Alla mia azione mancavano alcune componenti di interazione on-line che non potevo effettuare in quanto qualche anno fa non tutti i miei allievi avevano un accesso ad internet.
Oggi (ultimi due anni) posso, senza alcun vincolo tecnologico, applicare la metodologia flipped.
La sperimentazione in laboratorio è un’attività che ho sempre svolto e ben si presta a sperimentazioni di flipped classroom in quanto ogni attività di sperimentazione necessita della componente di studio teorico che può essere strutturata attraverso strumenti di carattere tecnologico: video, lezioni on-line, esercizi, simulazioni a computer ed altro da svolgere a casa, mentre la parte di sperimentazione viene svolta in classe, sperimentazioni a livello di gruppo classe che strutturo seguendo il modello esposto nella presentazione: <a>Scienza ed automazione - modulo ROBOTICA</a> e che in questi anni ho migliorato.
Ogni attività di sperimentazione in classe ha una parte di discussione collettiva in cui si analizzano criticità della sperimentazione effettuata e molto spesso mettono in mostra carenze teoriche che devono essere spiegate anche in presenza, il processo iterativo di studio a casa, sperimentazione in classe e discussione e successivi approfondimenti da svolgere on-line porta, per “raffinamenti successivi” al raggiungimento della competenza.
Ritengo che l’attività del “fare” in classe inteso come laboratorio, certamente è la componente più importante, perché tende ad allontanare la passività di fruizione della lezione che si avrebbe in un classica lezione frontale.
Inoltre il confronto continuo tra pari, con l’azione guidata del docente consolidano abilità e competenze.
Progettare il proprio apprendimento a casa, sotto la guida del docente, rende consapevoli del proprio percorso di crescita ed allontana atteggiamenti di sfiducia.
Il docente diventa l’organizzatore di un processo di apprendimento, insegna ad imparare e ad organizzare.
Certamente attività che vanno al di fuori della tradizionale didattica vengono viste da alcuni colleghi come fantasiose o bizzarre e sicuramente sono difficili da sostenere da soli, ma i risultati positivi ottenuti, perseguendo strade “diverse”, incomincia ad essere accettate, ed in ogni caso se l’obiettivo è la felicità degli allievi perché non provarci? :-)
Apprendimento attivo secondo la filosofia PROFILES
(Professional Reflection-Oriented Focus on Inquiry-based Learning and Education through Science)
Il partner Italiano del progetto PROFILES è la Facoltà di Ingegneria dell’Università Politecnica delle Marche. Coordinatore Italiano del progetto è il Prof. Liberato Cardellini (libero@univpm.it)
Usare in Moodle risorse didattiche presenti su Slideshare, YouTube, TeacherT...Pierfranco Ravotto
Integrare la didattica rete con quella in presenza può permettere agli insegnanti di rispondere in un colpo solo a due questioni cruciali:
• la richiesta ministeriale di attivare forme di sostegno e di recupero durante tutto l'anno scolastico e nei mesi estivi (OD M 80 e CM 92),
• la presenza di studenti - nativi digitali - con caratteristiche diverse da quelli per cui le nostre scuole sono state pensate (Mark Prensky).
Usare in Moodle filmati provenienti da YouTube o presentazioni inserite in SlideShare può servire.
Presentazione del Corso Anitel 2016
Applicazioni per una didattica digitale in classe.
Dida App come supporto alla didattica multidevice e multicanale in classe
La Flipped Classroom - Mettiamo la didattica tradizionale a testa in giùMichele Maffucci
Ma perché proprio la flipped classroom?
Insegno una materia tecnica, in cui il laboratorio è essenziale e mi sono accorto qualche anno fa, da quando incomincia a sperimentare l’uso della robotica in classe, che le metodologie che adottavo per recuperare competenze logiche matematiche o che mi servivano per insegnare ad imparare attraverso il fare, erano molto vicine alle azioni svolte nella metodologia “flipped classroom” la mia azione poteva essere paragonata ad una metodologia “almost flipped classroom”, in altro modo una “quasi classe rovesciata".
Alla mia azione mancavano alcune componenti di interazione on-line che non potevo effettuare in quanto qualche anno fa non tutti i miei allievi avevano un accesso ad internet.
Oggi (ultimi due anni) posso, senza alcun vincolo tecnologico, applicare la metodologia flipped.
La sperimentazione in laboratorio è un’attività che ho sempre svolto e ben si presta a sperimentazioni di flipped classroom in quanto ogni attività di sperimentazione necessita della componente di studio teorico che può essere strutturata attraverso strumenti di carattere tecnologico: video, lezioni on-line, esercizi, simulazioni a computer ed altro da svolgere a casa, mentre la parte di sperimentazione viene svolta in classe, sperimentazioni a livello di gruppo classe che strutturo seguendo il modello esposto nella presentazione: <a>Scienza ed automazione - modulo ROBOTICA</a> e che in questi anni ho migliorato.
Ogni attività di sperimentazione in classe ha una parte di discussione collettiva in cui si analizzano criticità della sperimentazione effettuata e molto spesso mettono in mostra carenze teoriche che devono essere spiegate anche in presenza, il processo iterativo di studio a casa, sperimentazione in classe e discussione e successivi approfondimenti da svolgere on-line porta, per “raffinamenti successivi” al raggiungimento della competenza.
Ritengo che l’attività del “fare” in classe inteso come laboratorio, certamente è la componente più importante, perché tende ad allontanare la passività di fruizione della lezione che si avrebbe in un classica lezione frontale.
Inoltre il confronto continuo tra pari, con l’azione guidata del docente consolidano abilità e competenze.
Progettare il proprio apprendimento a casa, sotto la guida del docente, rende consapevoli del proprio percorso di crescita ed allontana atteggiamenti di sfiducia.
Il docente diventa l’organizzatore di un processo di apprendimento, insegna ad imparare e ad organizzare.
Certamente attività che vanno al di fuori della tradizionale didattica vengono viste da alcuni colleghi come fantasiose o bizzarre e sicuramente sono difficili da sostenere da soli, ma i risultati positivi ottenuti, perseguendo strade “diverse”, incomincia ad essere accettate, ed in ogni caso se l’obiettivo è la felicità degli allievi perché non provarci? :-)
Apprendimento attivo secondo la filosofia PROFILES
(Professional Reflection-Oriented Focus on Inquiry-based Learning and Education through Science)
Il partner Italiano del progetto PROFILES è la Facoltà di Ingegneria dell’Università Politecnica delle Marche. Coordinatore Italiano del progetto è il Prof. Liberato Cardellini (libero@univpm.it)
Usare in Moodle risorse didattiche presenti su Slideshare, YouTube, TeacherT...Pierfranco Ravotto
Integrare la didattica rete con quella in presenza può permettere agli insegnanti di rispondere in un colpo solo a due questioni cruciali:
• la richiesta ministeriale di attivare forme di sostegno e di recupero durante tutto l'anno scolastico e nei mesi estivi (OD M 80 e CM 92),
• la presenza di studenti - nativi digitali - con caratteristiche diverse da quelli per cui le nostre scuole sono state pensate (Mark Prensky).
Usare in Moodle filmati provenienti da YouTube o presentazioni inserite in SlideShare può servire.
17 Settembre 2014, Apprendimento attivo secondo PROFILES
Istituto Tecnico Industriale Statale “Eustachio Divini”
http://www.divini.net/
PROFILES (Professional Reflection-Oriented Focus on Inquiry-based Learning and Education through Science)
Facoltà di Ingegneria dell’Università Politecnica delle Marche.
Coordinatore Italiano del progetto Prof. Liberato Cardellini (libero@univpm.it)
http://www.profiles.univpm.it/
http://www.profiles-project.eu/
ambienti di apprendimento, dalla semplice compresenza alla relazione in rete - Proposta di sviluppo professionale ITIS Eustachio Divini, San Severino Marche
Creare una comunità di pratica di docenti per lo scambio e la condivisione delle esperienze di apprendimento e di insegnamento. Cloud-based eLearning companies.
Are you in trouble in designing and planning your educational projects? Are you in trouble in coordinating collaborations with other teachers?
Make it easy and chart progresses and changes!
La conversazione Educativa con gli strumenti del web 2.0Pierfranco Ravotto
L'educazione è conversazione. Basta pensare a Socrate che interrogava i passanti sulla piazza di Atene, alla scuola peripatetica, ...
Le classi sono luogo di monologo, mentre il web 2.0 ...
Ultima lezione del corso di formazione Flipped Classroom e nuovi ambienti di apprendimento realizzato nell'ambito delle attività di formazione del CTI di Verdellino
17 Settembre 2014, Apprendimento attivo secondo PROFILES
Istituto Tecnico Industriale Statale “Eustachio Divini”
http://www.divini.net/
PROFILES (Professional Reflection-Oriented Focus on Inquiry-based Learning and Education through Science)
Facoltà di Ingegneria dell’Università Politecnica delle Marche.
Coordinatore Italiano del progetto Prof. Liberato Cardellini (libero@univpm.it)
http://www.profiles.univpm.it/
http://www.profiles-project.eu/
ambienti di apprendimento, dalla semplice compresenza alla relazione in rete - Proposta di sviluppo professionale ITIS Eustachio Divini, San Severino Marche
Creare una comunità di pratica di docenti per lo scambio e la condivisione delle esperienze di apprendimento e di insegnamento. Cloud-based eLearning companies.
Are you in trouble in designing and planning your educational projects? Are you in trouble in coordinating collaborations with other teachers?
Make it easy and chart progresses and changes!
La conversazione Educativa con gli strumenti del web 2.0Pierfranco Ravotto
L'educazione è conversazione. Basta pensare a Socrate che interrogava i passanti sulla piazza di Atene, alla scuola peripatetica, ...
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Ultima lezione del corso di formazione Flipped Classroom e nuovi ambienti di apprendimento realizzato nell'ambito delle attività di formazione del CTI di Verdellino
Evidence: Describing my kitchen. ENGLISH DOT WORKS 2. SENA... ..
Evidence: Describing my kitchen. SENA.
ENGLISH DOT WORKS 2. SENA.
3. describing my kitchen. ENGLISH DOT WORKS 2.
activity 3 week 1. ENGLISH DOT WORKS 2.
actividad 3 semana 1. ENGLISH DOT WORKS 2.
2. describing cities and places. ENGLISH DOT WORKS 2. SENA. semana 4 acitivda..... ..
Evidence: describing cities and places.ENGLISH DOT WORKS 2. SENA. ENGLISH DOT WORKS 2.
semana 4 acitivdad 2.ENGLISH DOT WORKS 2.
week 4 acitivty 2. ENGLISH DOT WORKS 2.
3.Evidence: Getting to Bogota.ENGLISH DOT WORKS 2. SENA.semana 4 actividad 3... ..
vidence: Getting to Bogota / Evidencia: Llegando a Bogotá.
ENGLISH DOT WORKS 2. SENA.
ENGLISH DOT WORKS 2.
semana 4 actividad 3.ENGLISH DOT WORKS 2.
week 4 activity 3.ENGLISH DOT WORKS 2. SENA.
Evidence: Going to the restaurant . ENGLISH DOT WORKS 2. SENA... ..
Evidence: Going to the restaurant .
ENGLISH DOT WORKS 2. SENA.
actividad 2 Semana 1. Evidence: Going to the restaurant .
Activity 2 Week 1. Evidence: Going to the restaurant .
Primo incontro del corso organizzato da IMPARADIGITALE per IMIBERG (BG), per la formazione dei docenti del progetto Generazione Web sull'uso della didattica digitale in classi 3.0
UNO STUDIO DA R-INNOVARE: FACCIAMO SPAZIO ALLE NOVITA’ DIDATTICHEbonifai franca
Confronto metodologico tra la Flipped Classroom e gli EAS (Episodi di Apprendimento Situati) presentati negli aspetti didattici e tecnologici più vicini tra loro.
Secondo incontro del corso organizzato da IMPARADIGITALE, per la formazione dei docenti del progetto Generazione Web sull'uso della didattica digitale in classi 3.0
2. Laura Antichi
EAS – Episodi di Apprendimento
situati
• SONO UNA FILOSOFIA E UNA STRATEGIA DIDATTICA.
• CERCANO DI RISOLVERE I GAPS DELLA DIDATTICA
TRADIZIONALE.
• SI FONDANO SULL’INVERSIONE DELL’AGIRE DIDATTICO (FLIP),
SULLE ESPERIENZE, SULL’ AGIRE PRODUCENDO ARTEFATTI
CULTURALI ED APPRENDIMENTO MOBILE
http://www.scuolabook.i
t/pier-cesare-rivoltella-
fare-didattica-con-gli-eas-
la-scuola-3564.html
Rivoltella, P.C. (2013).
Fare didattica con gli EAS
(Episodi di Apprendimento
Situato), La Scuola
3. Laura Antichi
Momenti EAS – Episodi di
Apprendimento situati
Momenti
EAS
Design Azioni
didattiche
Apprendimento
Preparatorio Trasposizione,
mediazione
Fare esperienza,
concettualizzare,
analizzare
Per acquisizione, per ricerca
Operatorio Regolazione Analizzare,
applicare
Attraverso la pratica, per
collaborazione
Ristrutturativo Documentazione Discutere,
pubblicare
Attraverso discussione, per
collaborazione
6. Laura Antichi
ATTIVITÀ CHE LO STUDENTE
SVOLGE A CASA
Prevede che lo studente espliciti il
suo punto di vista su
sequenze/segmenti di conoscenza
nuovi, che hanno antefatti noti
(nell’esempio l’argomento è Epicuro
e l’antefatto la filosofia ellenistica).
Prevede un’attività e un’esplorazione individuale di
ricerca e di stimolare domande dello studente.
Viene chiesto allo studente di compilare una scheda
riflessiva predisposta dal docente.
7. Laura Antichi
Docente ipotesi momento
preparatorio
Lavora on line con la classe
su Edmodo.
Decide di usare una App,
implementabile in Edmodo, che
si chiama Blendspace, per
proporre l’attività domestica
allo studente.
9. Laura Antichi
Alert - cosa si fa Blendspace?
Si possono realizzare in soli 5 minuti
lezioni digitali multimediali.
Con la comoda funzione di drag-and-
drop si possono inserire video
youtube, documenti, siti web,
presentazioni.
Si possono creare quiz online.
20. Laura Antichi
Su iPad
È visibile il post,
realizzato con
Blendspace
anche su iPad,
sul quale ho
installato
l’applicazione
Edmodo
https://itunes.apple.com/it/app/edmo
do/id378352300?mt=8