L'Egitto conobbe uno sviluppo culturale molto più lineare e continuo rispetto alle altre civiltà mediterranee, svoltosi senza rotture nette o bruschi mutamenti dalla fine del IV millennio a.C. al I secolo a.C. Quando, a partire dall’XI secolo a.C., diverse potenze straniere si avvicendarono nel controllo della regione, gli apporti delle culture esterne vennero assorbiti in misura ridotta e rielaborati senza tradire i caratteri fondamentali della civiltà egizia. L'arte in ogni sua espressione era principalmente al servizio del faraone, considerato un dio in terra, o destinata alla decorazione di edifici pubblici e religiosi. Fin dalle epoche più remote, la fede in una vita dopo la morte portò a seppellire i defunti con un corredo di beni materiali che assicurasse loro ogni agio anche nell'aldilà. I cicli naturali – le piene annuali del Nilo, il susseguirsi delle stagioni, l’alternarsi del giorno e della notte – venivano considerati espressione del volere degli dei (vedi Mitologia egizia); nel pensiero, nella morale e nella cultura era profondamente radicato un profondo rispetto per l'ordine e l'equilibrio. I cambiamenti e le innovazioni non erano incoraggiati; perciò anche lo stile e le convenzioni figurative dell'arte egizia, stabiliti agli albori di questa civiltà, rimasero pressoché inalterati per oltre tre millenni.
En 3 oraciones o menos:
El documento resume la historia de la Guerra de Troya según la epopeya La Iliada de Homero. Comenzó cuando Paris se llevó a Helena, esposa de Menelao, a Troya, lo que llevó a los griegos a sitiar Troya durante 10 años. La Iliada se centra en el décimo año, cuando Aquiles se retiró de la batalla debido a una disputa con Agamenón, lo que llevó a los troyanos a ganar terreno hasta que Héctor mató a Patro
L'Egitto conobbe uno sviluppo culturale molto più lineare e continuo rispetto alle altre civiltà mediterranee, svoltosi senza rotture nette o bruschi mutamenti dalla fine del IV millennio a.C. al I secolo a.C. Quando, a partire dall’XI secolo a.C., diverse potenze straniere si avvicendarono nel controllo della regione, gli apporti delle culture esterne vennero assorbiti in misura ridotta e rielaborati senza tradire i caratteri fondamentali della civiltà egizia. L'arte in ogni sua espressione era principalmente al servizio del faraone, considerato un dio in terra, o destinata alla decorazione di edifici pubblici e religiosi. Fin dalle epoche più remote, la fede in una vita dopo la morte portò a seppellire i defunti con un corredo di beni materiali che assicurasse loro ogni agio anche nell'aldilà. I cicli naturali – le piene annuali del Nilo, il susseguirsi delle stagioni, l’alternarsi del giorno e della notte – venivano considerati espressione del volere degli dei (vedi Mitologia egizia); nel pensiero, nella morale e nella cultura era profondamente radicato un profondo rispetto per l'ordine e l'equilibrio. I cambiamenti e le innovazioni non erano incoraggiati; perciò anche lo stile e le convenzioni figurative dell'arte egizia, stabiliti agli albori di questa civiltà, rimasero pressoché inalterati per oltre tre millenni.
En 3 oraciones o menos:
El documento resume la historia de la Guerra de Troya según la epopeya La Iliada de Homero. Comenzó cuando Paris se llevó a Helena, esposa de Menelao, a Troya, lo que llevó a los griegos a sitiar Troya durante 10 años. La Iliada se centra en el décimo año, cuando Aquiles se retiró de la batalla debido a una disputa con Agamenón, lo que llevó a los troyanos a ganar terreno hasta que Héctor mató a Patro
Omero, Iliade
di Alessandro Baricco
Libro primo - Criseide
Letto e rielaborato dagli alunni della I H
Liceo Scientifico Pitagora Rende (CS)
www.ilpitagora.it/blog
2. STRUTTURA
L’ Iliade è un poema epico scritto da
Omero,composto da 24 libri o canti. Narra le
vicende di un breve periodo della storia della
guerra di Troia,accadute nei cinquantuno
giorni dell’ultimo anno di guerra, di cui Achille
è l’argomento portante del poema.
3. OMERO E LA
“QUESTIONE OMERICA”
Omero (gr. Ὅμηρος) è il nome con cui è
storicamente identificato il poeta greco
autore dell'Iliade e dell'Odissea. Solo a
partire dalla seconda metà del Seicento si
iniziò a dubitare dell'esistenza stessa del
poeta, dando inizio alla cosiddetta "questione
omerica".
4. LA QUESTIONE OMERICA
La questione omerica si rifece a quel dibattuto confronto o scontro
letterario che interessa filologi e storici della lingua greca arcaica circa
l'attendibilità della composizione dell'Iliade e dell'Odissea da parte di
Omero, e sull'esistenza stessa di quest'ultimo.
- Il dibattito ha origini molto antiche, perché già in età classica si discuteva
sulla paternità dell'Odissea di Omero. Negli ultimi secoli del medioevo, e
nei primi del rinascimento, vi sarà uno sviluppo di questo dibattito, ma si
potrà parlare di questione omerica solo con Wolf e con la suddivisione
degli studiosi in unitari ed analitici.
- Essa è motivata, anzitutto, dall'interesse per la figura del poeta Omero,
di cui gli antichi non dubitavano ma, allo stesso tempo, di cui avevano
notizie insicure e che era al centro di vere e proprie rivendicazioni (per
esempio sul luogo di nascita); soprattutto, però, trae origine dai dubbi
testuali suscitati dagli stessi poemi omerici: in essi, infatti, vi si trovano
incongruenze (per esempio l'uso del duale nel libro IX dell'Iliade,
quando i membri dell'ambasceria sono in realtà tre), contraddizioni (per
esempio Pilemene, re dei Paflagoni, che muore in Iliade V 576 ma ritorna
in XIII 658), frequenti ripetizioni di espressioni e interi blocchi di
versi.
5. I PERSONAGGI
Greci
Achille: figlio di Peleo, re di Ftia, È il protagonista dell’Iliade ed è quasi
invulnerabile.
Agamennone: re di Micene; dimostra un carattere superbo e prepotente,
spessoin contrasto con quello di Achille. Aspira alla conquista di Troia,
motivo centrale per il quale accetta di aiutare il fratello Menelao nella
guerra contro Ilio.
Menelao: re di Sparta, marito di Elena e fratello di Agamennone.
Patroclo: amico di Achille mostra un carattere pieno di disponibilità,
gentilezza e comprensione, distaccandosi dai classici eroi greci, in cui
l'unica virtù posseduta è la forza.
Ulisse o Odisseo: è l’astuto e ingegnoso combattente che aiuta l’esercito
Greco a penetrare entro le mura di Troia attraverso il famosissimo
inganno del Cavallo di legno
Aiace Telamonio: cugino di Achille e valido combattente, distinto per
coraggio e forza.
Troiani
Ettore: figlio di Priamo, re di Troia, e fratello di Paride, sposato con
Andromaca, dalla quale ha ricevuto il piccolo figlio Astianatte. È
coraggioso, combatte per la patria e per il proprio orgoglio
Paride: anch’egli figlio di Priamo; è la causa principale della guerra
Elena: moglie di Menelao che fugge con il principe Paride a Troia.
6. IL TEMPO E LO SPAZIO
- La storia si colloca nel decimo e ultimo anno
della guerra di Troia e copre un arco di tempo
di circa cinquanta giorni.
- Il narratore si limita a presentare in modo
stilizzato lo scenario delle vicende.
Di troia sono citate le mura poderose con le
porte Scee,la rocca,il tempio di Atena e il
palazzo reale.