Omero, Iliade
di Alessandro Baricco
Libro primo - Criseide
Letto e rielaborato dagli alunni della I H
Liceo Scientifico Pitagora Rende (CS)
www.ilpitagora.it/blog
Una lettura bella e interessante. Dal cuore dell’insegnamento/apprendimento uno sguardo al complesso della scuola, delle politiche scolastiche dal 2000 ad oggi, dei contesti sociali e culturali che caratterizzano il nostro tempo. Dall'anticipo scolastico, all'introduzione del voto numerico alla primaria, dall’invalsi al maestro unico, dal tempo scuola ridotto ad uno spezzatino di attimi alla carriera degli insegnanti, dall’ascolto dei bambini al non ascolto dei governi, dalla valutazione formativa all'apprendimento cooperativo, dalla scuola dei progetti alla scuola dell’apprendimento significativo, dall'autonomia vuota all'autonomia piena di responsabilità, libertà di ricerca e sperimentazione didattica e metodologica…e tanto altro ancora...
Omero, Iliade
di Alessandro Baricco
Libro primo - Criseide
Letto e rielaborato dagli alunni della I H
Liceo Scientifico Pitagora Rende (CS)
www.ilpitagora.it/blog
Una lettura bella e interessante. Dal cuore dell’insegnamento/apprendimento uno sguardo al complesso della scuola, delle politiche scolastiche dal 2000 ad oggi, dei contesti sociali e culturali che caratterizzano il nostro tempo. Dall'anticipo scolastico, all'introduzione del voto numerico alla primaria, dall’invalsi al maestro unico, dal tempo scuola ridotto ad uno spezzatino di attimi alla carriera degli insegnanti, dall’ascolto dei bambini al non ascolto dei governi, dalla valutazione formativa all'apprendimento cooperativo, dalla scuola dei progetti alla scuola dell’apprendimento significativo, dall'autonomia vuota all'autonomia piena di responsabilità, libertà di ricerca e sperimentazione didattica e metodologica…e tanto altro ancora...
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Appunti – Storia della pedagogia - Gabriella.docxgabriella793204
: l'educatore di tutta la Grecia
In Omero, definito da Platone «l'educatore di tutta la Grecia», abbiamo le più antiche testimonianze, talvolta con le stesse parole degli antichi insegnamenti egizi; e accanto a lui, Esiodo.
I due elementi dell'educazione dei dominanti sono anche qui le azioni e le parole: érga ed épea, o "ginnastica" e "musica". Ma che cosa sono propriamente musica e ginnastica? Musica è la conoscenza delle tradizioni patrie, quella che oggi diremmo la letteratura, che allora si tramandava cantando in coro; e ginnastica è l'addestramento alla guerra, attraverso vari sport e la danza pirrica o guerresca.
La vicenda del neoclassicismo inizia alla metà del XVIII secolo (1750), per concludersi con la fine dell’impero napoleonico nel 1815. Ciò che contraddistinse lo stile artistico di quegli anni fu l’adesione ai principi dell’arte classica. Quei principi di armonia, equilibrio, compostezza, proporzione, serenità, che erano presenti nell’arte degli antichi greci e degli antichi romani che, proprio in questo periodo, fu riscoperta e ristudiata con maggior attenzione ed interesse grazie alle numerose scoperte archeologiche.
Chi erano i lirici greci? Cos'é il canone? Come veniva considerata Saffo? Breve excursus per chiarire alcuni concetti chiave a proposito della lirica greca
2. Stavano per essere celebrate le nozze tra Teti, ninfa del
mare, e Peleo, entrambi genitori di Achille. A questo
banchetto però, parteciparono tutti gli dei tranne Eris, la
dea della discordia. Così ella, per vendicarsi, gettò sul
tavolo un pomo d'oro, con scritto "alla più bella".
Afrodite, Era e Atene cominciarono a discutere tra di loro
e chiesero al capo degli dei, Zeus, di scegliere la più
bella tra loro. Zeus prese la sua decisione; affidò il
compito a Paride, il più bel giovane del mondo troiano
che, dopo esser stato "comprato" dalle offerte delle 3
dee, scelse Afrodite, poiché il suo era stato il dono più
"abbondante": gli promise l'amore della donna più bella
del mondo, Elena (spartana).
3. Dopo il rapimento di Elena da parte di Paride, i greci, capitanati da
Achille e Agamennone, volevano riscattarsi. Dopo nove anni di un
lungo assedio, Agamennone non volle restituire a Crise, sacerdote di
Apollo, la figlia Criseide. Il dio mandò perciò una terribile pestilenza
nel campo greco, ed i troiani cominciarono a guadagnare terreno.
Agamennone è quindi costretto a restituirla, prendendosi però come
bottino di guerra, la schiava di Achille, Briseide. Egli prese ciò come
un affronto, e si ritirò dalla guerra. Senza di lui la Grecia era persa: i
troiani non facevano altro che guadagnare vittorie su vittorie, finché
un giorno, Patroclo, il miglior amico di Achille, non decise di scendere
in campo con i vestiti dell'amico. Ettore, capo dei Troiani, credendo
che fosse Achille, lo uccise. Quand'egli venne a sapere ciò, qualcosa
dentro gli cambiò all'istante: una furia immensa di vendetta cominciò
ad annebbiargli il cuore. Infatti, dopo una lunga guerra, riuscì ad
uccidere finalmente l'assassino del suo migliore amico, Ettore. Dopo
varie suppliche da parte del padre di quest'ultimo, Priamo, si decide
a restituirgli il cadavere del figlio. L'argomento centrale della storia è,
5. L'Iliade è articolata in 24 libri che raccontano 51 giorni
dell'ultimo anno della guerra di Troia. Il nucleo conduttore
della storia è l'ira d'Achille.Attorno alla sua ira si snodano
le varie narrazioni di gesta d'altri eroi.In questo caso
l'autore è Omero ritenuto vissuto nell'VIII secolo a.C. Sia
l'Iliade che l'Odissea, viaggio di Ulisse fino a casa, erano
parte di una raccolta chiamata Storie di Troia.I poemi del
ciclo troiano erano otto ed oltre
ad Odissea e Iliade comprendevano
anche: Cypria, L'Etiopide, La Piccola Iliade, La caduta di
Troia, I Ritorni, Telegonia, in gran parte andati perduti.
Nell'Iliade, oltre agli dèi e agli uomini, si trovano i semidei
antropomorfi,tra cui vi è anche Achille. Nei testi epici tali
personaggi si possono riconoscere dal fatto che hanno un
genitore divino e uno umano. Le ambientazioni della storia
sono meno realistiche rispetto all'Odissea.Le città sono
descritte in maniera insufficiente, a differenza delle navi
achee, descritte con molta più concentrazione ed impegno
STRUTTURA
6. L'opera, tradizionalmente datata al 750 a.C. circa, venne
composta probabilmente nella regione della Ionia Asiatica,seguì
un percorso di formazione, attraverso i secoli e i vari cambiamenti
politici e socio-culturali, che comprese principalmente tre fasi:
fase orale, nella quale i vari racconti mitici o concernenti racconti
eroici iniziarono a circolare in simposi e feste pubbliche durante il
1200- 800 a.C.;
fase aurale,nella quale i poemi iniziarono ad assumere organicità
grazie all'opera di cantori e rapsodi;
fase scritta, dopo la morte di Alessandro Magno,in cui l'opera
ottenne una forma scritta e divenne anche testo scolastico,
sottoposto a critica.Secondo uno studio effettuato di concerto tra i
biologi, dell'Università di Reading in Inghilterra i genetisti
dell'Università del New Jersey e i linguisti dell'Università di Santa
Fe nel Nuovo Messico, l'Iliade sarebbe stata scritta nel 762
7. Si sa che il poema era già noto nel VI secolo a.C.; la prima
testimonianza sicura è di Pisistratodi Atene.Il primo punto fermo è che
nella Grande Biblioteca di Atene di Pisistrato erano contenuti i libri di
Omero, ordinati.Sul modello di Atene ogni città probabilmente aveva
un'edizione “locale”, detta kata poleis. Le varie edizioni kata poleis non
erano probabilmente molto discordanti tra di loro.Le edizioni precedenti
all'ellenismo, dette polustikoiae, “con molti versi”; avevano sezioni
rapsodiche in più rispetto alla versione pisistratea.Si conosce anche
l'esistenza di edizioni kata andra: personaggi illustri si facevano fare
edizioni proprie.Si è arrivati, in seguito, a una sorta di testo base attico,
una vulgata attica.Teagene di Reggio, VI secolo a.C., fu il primo critico e
divulgatore dell'Iliade, che fra l'altro pubblicò.Gli antichi grammatici
alessandrinitra il IIIe il II secolo a.C.concentrarono il loro lavoro
di filologia del testo su Omero, sia perché il materiale era ancora molto
confuso, sia perché era universalmente riconosciuto padre della
letteratura greca. Un contributo fondamentale per arrivare ad un testo
definitivo fu quello di tre grandi filologi: Zenodoto di Efeso, Aristofane di
VARIE TRADUZIONI
8. Il testo dell'Iliade giunto all'età contemporanea è piuttosto diverso
da quello con le lezioni di Aristarco. Su 874 punti in cui egli scelse
una particolare lezione, solo 84 tornano nei nostri testi.I primi studi
sul testo furono effettuati tra il III e il II secolo a.C. dagli studiosi
alessandrini.L'Iliade di Omero tuttavia non riuscì a influenzare
tutte le zone dove era diffusa: anche in età ellenistica giravano più
versioni, probabilmente derivanti dalla vulgata ateniese di
Pisistrato del V secolo, che proveniva da varie tradizioni orali e
rapsodiche.Intorno alla metà del II secolo, dopo il lavoro di
Alessandria, giravano il testo alessandrino e residui di altre
versioni. Dal 150 a.C. sparirono le altre versioni testuali e si
impose un unico testo dell'Iliade.L'Iliade fu molto più copiata e
studiata dell'Odissea. Nel 1170 Eustazio di Salonicco contribuì
alla sua diffusione in modo significativo. Il più antico manoscritto
capostipite completo dell'Iliade è il Marcianus 454 A, presente
a Venezia; risalente al X secolo, fu ricevuto dal
cardinal Bessarione dall'oriente, da Giovanni Aurispa. I primi
manoscritti dell'Odissea sono invece dell'XI secolo.L'editio
princeps dell'Iliade è stata stampata
nel 1488 a Firenze da Demetrio Calcondila. Le prime edizioni
veneziane, dette aldine dallo stampatore Aldo Manuzio, furono
ristampate ben 3 volte, nel 1504, 1517, 1512.