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Learning Objects


Tutor Prof.ssa Carrieri Maria Teresa
http://maestramariateresa.blogspot.it/
Stando alla
traduzione
terminologica un LO è
innanzitutto un
oggetto didattico
finalizzato a
migliorare e favorire il
processo di
insegnamento/
apprendimento
Un libro di testo è
lineare, un LO è
multimediale ed
interattivo.
I normali CD
didattici tendono
generalmente a
raggiungere
obiettivi molto
diversi, un LO è
incentrato su di
un unico
obiettivo,
delineato in
maniera chiara
ed univoca
   Un LO è
    autoconsistente,
    costituito da uno o più
    assets;
    modulare aggregabile
    con altri LO;
   granulare, ossia ha
    una sua dimensione
    funzionale e quindi una
    sua durata
    reperibile grazie alla
    marcatura dei metadati;
riusabile per la sua
autonomia in diverse
situazioni di
apprendimento;
interoperabile può
funzionare in diversi
contesti di apprendimento
( in presenza, blended, a
distanza) e con qualsiasi
piattaforma, o sistema
operativo o browser di
navigazione.
Su questo tema si dibatte ancora: c’è chi sostiene
  che i LO debbano durare dai cinque ai quindici
  minuti, chi invece sostiene che la durata media di
  un LO debba essere di un’ora.
 Alcuni possibili esempi:

 Granularità molto alta: un’immagine

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Un learning object è
 ogni risorsa digita
 le che può essere
 riutilizzata per
 supportare
 l’apprendimento
 (D. A. Wiley)
Corrado Petrucco
ricorre alla metafora
del Lego e
“tenderebbe a
considerare ciascun
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modo del tutto
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e di utilizzo ”
Secondo LTSC ( Learning
Technology Standard
Committee) i LO sono ogni
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dalle nuove tecnologie" (any
entity, digital or non-digital,
which can be used, re-used or
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supported learning).
Per Francesco
Leonetti un learning
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raggiungere un
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LO
Consente la massima personalizzazione
del processo di insegnamento/
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facile da raggiungere (Just in time) e
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Consente una certa
economia di tempo e di
energie grazie alla
modularità ed alla
riusabilità permettendo
di riadattare nel contesto
in cui si opera materiale
già disponibile.
Potenzia:
 la progettualità nel processo di
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 le capacità creative di docenti e discenti;

 la condivisione ed il confronto di
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 la verifica e la valutazione del proprio
  processo di apprendimento grazie alla
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  alle proprie prestazioni
Permette di
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lezione frontale a
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La classificazione di Wiley prevede cinque
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 singolarmente recuperabili.
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 didattiche complete.
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    combinati oggetti accessibili
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    verifica.
   Un esempio è costituito da “
    Storia ed evoluzione del
    Digital Storytelling” da me
    realizzato.
Un L.O.generative-
instructional(didattico) com
bina risorse fondamentali,
risorse combinate chiuse e
risorse espositive create a
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   Risorse digitali per studenti a cura di Indire
   Smart Exchange centro di risorse digitali
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   Il software di Ivana
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Learning objects

  • 1. Learning Objects Tutor Prof.ssa Carrieri Maria Teresa http://maestramariateresa.blogspot.it/
  • 2. Stando alla traduzione terminologica un LO è innanzitutto un oggetto didattico finalizzato a migliorare e favorire il processo di insegnamento/ apprendimento
  • 3. Un libro di testo è lineare, un LO è multimediale ed interattivo.
  • 4. I normali CD didattici tendono generalmente a raggiungere obiettivi molto diversi, un LO è incentrato su di un unico obiettivo, delineato in maniera chiara ed univoca
  • 5. Un LO è autoconsistente, costituito da uno o più assets; modulare aggregabile con altri LO;  granulare, ossia ha una sua dimensione funzionale e quindi una sua durata reperibile grazie alla marcatura dei metadati;
  • 6. riusabile per la sua autonomia in diverse situazioni di apprendimento; interoperabile può funzionare in diversi contesti di apprendimento ( in presenza, blended, a distanza) e con qualsiasi piattaforma, o sistema operativo o browser di navigazione.
  • 7. Su questo tema si dibatte ancora: c’è chi sostiene che i LO debbano durare dai cinque ai quindici minuti, chi invece sostiene che la durata media di un LO debba essere di un’ora.  Alcuni possibili esempi:  Granularità molto alta: un’immagine  Granularità alta: un testo ed un’immagine  Granularità media: una lezione  Granularità bassa: un’unità di apprendimento  Granularità molto bassa: un modulo
  • 8. Un learning object è ogni risorsa digita le che può essere riutilizzata per supportare l’apprendimento (D. A. Wiley)
  • 9. Corrado Petrucco ricorre alla metafora del Lego e “tenderebbe a considerare ciascun Learning Object in modo del tutto indipendente dal contesto di creazione e di utilizzo ”
  • 10. Secondo LTSC ( Learning Technology Standard Committee) i LO sono ogni entità digitale o non digitale che può essere utilizzata, riutilizzata o indicata come riferimento durante l’apprendimento supportato dalle nuove tecnologie" (any entity, digital or non-digital, which can be used, re-used or referenced during technology supported learning).
  • 11. Per Francesco Leonetti un learning object è una risorsa modulare, in formato digitale, fruibile via web, descritta da metadati ed usato e riusato in contesti di apprendimento per raggiungere un univoco e unico obiettivo didattico.
  • 12. LO
  • 13. Consente la massima personalizzazione del processo di insegnamento/ apprendimento. E’ modellato sulle esigenze di chi apprende (Just for you ) è facile da raggiungere (Just in time) e prende solo quello che serve (Just enough ), non bisogna leggere tante pagine per trovare ciò che si cerca.
  • 14. Consente una certa economia di tempo e di energie grazie alla modularità ed alla riusabilità permettendo di riadattare nel contesto in cui si opera materiale già disponibile.
  • 15. Potenzia:  la progettualità nel processo di insegnamento/apprendimento;  le capacità creative di docenti e discenti;  la condivisione ed il confronto di competenze ed idee;  la verifica e la valutazione del proprio processo di apprendimento grazie alla possibilità di ricevere un feedback immediato alle proprie prestazioni
  • 16. Permette di abbandonare l’ambiente cartaceo e la tradizionale lezione frontale a favore di un tipo di apprendimento interattivo e costruttivista.
  • 17. La classificazione di Wiley prevede cinque tipi di oggetti: 1. Fundamental (Di base) 2. Combined-closed (Combinati chiusi) 3. Combined-open (Combinati aperti) 4. Generative-presentation (Espositivi) 5. Generative-instructional (Didattici)
  • 18. risorsa digitale singola non combinata con altre, spesso usata come aiuto o esempio esplicativo, es un immagine.
  • 19. ristretto numero di risorse digitali combinate, ma difficilmente utilizzabili in modo separato (es. montaggio di risorsa audio + video);
  • 20. integrano risorse fondamentali e risorse combinate chiuse. Sono costituiti da un numero maggiore di risorse (es. testo, immagini, video, audio combinati insieme in una pagina web). Gli elementi costitutivi sono singolarmente recuperabili. Possono costituire unità didattiche complete.
  • 21. Integrano oggetti Fundamental e Combined- closed al fine di ottenere quesiti, simulazioni da sottoporre agli studenti. Per la loro realizzazione possono essere utilizzati e combinati oggetti accessibili in rete o creati ad hoc come presentazioni esplicative, esercitazioni, test di verifica.  Un esempio è costituito da “ Storia ed evoluzione del Digital Storytelling” da me realizzato.
  • 22. Un L.O.generative- instructional(didattico) com bina risorse fondamentali, risorse combinate chiuse e risorse espositive create a sostegno immediato di strategie formative (ad esempio: ricorda ed attua una serie di passaggi). Esempio: un’interfaccia con procedure didattiche eseguibili, che fornisce istruzioni ed esercitazioni per apprendere.
  • 23. Interaction with content ( attiva, espositiva, mista) per il recupero di conoscenze o competenze  Interaction with peer se inseriti in progettazioni con gruppi di apprendimento  Interaction with teacher se utilizzati dall’insegnante per guidare gli alunni verso precisi traguardi di apprendimento
  • 24. Individuazione del target di riferimento  Definizione dell’obiettivo in termini chiari, univoci e misurabili.  Scelta dell’argomento  Creazione dello storyboard  Produzione del LO  Metadatazione  Collaudo e verifica
  • 25. Per essere riutilizzabile nelle piattaforme didattiche il LO deve descritto attraverso metadati e trasformato in un pacchetto SCORM. Come? Reload o direttamente con i software di produzione, es eXelearning.
  • 26. Un LO completo deve includere:  definizione degli obiettivi di apprendimento;  definizione dei destinatari;  tipologia del LO;  modalità di fruizione;  indicazioni sui contenuti;
  • 27. indicazioni relative alle attività previste;  definizione relativa al tempo di fruizione;  bibliografie, approfondimenti, glossari, note e risorse aggiuntive per l'apprendimento;  esercitazioni, parti pratiche, prove di autovalutazione con feedback.
  • 28. Exe è un ambiente di authoring web- based che permette di realizzare Learning Objects in modo rapido e semplice e di inserirle in pagine web o in piattaforme di elearning.
  • 29. Può essere usato offline e con qualsiasi sistema operativo.  Permette l’esportazione di LO in formato html o come pacchetto SCORM, IMS format, file testo.
  • 30. Gli iDevice ( Interactive Devices) permettono la realizzazione di molti tipi di attività.
  • 31. Li possiamo distinguere in due gruppi. I dispositivi finalizzati a gestire ed organizzare le nostre attività didattiche, come: attività, attività di lettura, caso di studio, conoscenze preliminari, obiettivi riflessione.
  • 32. I dispositivi interattivi: attività cloze, domanda vero/falso, domanda a scelta multipla, multiselect, scorm quiz, applet java
  • 33. I Learning Object sono normalmente memorizzati su archivi chiamati “repository”  Merlot  Unitexas  Celebrate  Wisconsin  FreeLOms (sviluppato nel progetto SLOOP)  Ariadne
  • 34. In Italia RAI :Attingendo al suo grande catalogo televisivo, Mosaico, in collaborazione con il MIUR e INDIRE, lancia oggi una nuova offerta di risorse didattiche online dedicate al mondo della scuola ed organizzate intorno ad argomenti-chiave dei piani di studio.( da I minisiti di Mosaico: apprendere navigando col computer)
  • 35. Risorse digitali per studenti a cura di Indire  Smart Exchange centro di risorse digitali e community network.  Repository Matematica  Promethean Planet  Il software di Ivana  Maestra Antonella
  • 36. Il sito di Laura Properzi  Bibliolab di Patrizia Vayola  Dienneti suddiviso per argomenti