Il PPT illustra alcune modalità didattiche attraverso cui progettare possibili alleanze tra strumenti multimediali e non (on-line e off-line) partendo, sempre, dalla chiara esplicitazione dei bisogni, obiettivi, strategie e risorse a disposizione.
Lo stato dell'arte nella scuola italiana per l’introduzione delle nuove tecno...Pierfranco Ravotto
Trezzo d'Adda, 23 maggio 2012
Intervento nel seminario: "Le nuove tecnologie dell'informazione e della comunicazione nella scuola:
salpare per una navigazione a vista".
Lo stato dell'arte nella scuola italiana per l’introduzione delle nuove tecnologie
dell'informazione e della comunicazione
Lezione tenuta in data 28/XI/2008 "Glossario per l'e-leaning" all'interno dell'insegnamento del "Laboratorio di scrittura professionale" per il Corso di laurea di Informatica umanistica
Il PPT illustra alcune modalità didattiche attraverso cui progettare possibili alleanze tra strumenti multimediali e non (on-line e off-line) partendo, sempre, dalla chiara esplicitazione dei bisogni, obiettivi, strategie e risorse a disposizione.
Lo stato dell'arte nella scuola italiana per l’introduzione delle nuove tecno...Pierfranco Ravotto
Trezzo d'Adda, 23 maggio 2012
Intervento nel seminario: "Le nuove tecnologie dell'informazione e della comunicazione nella scuola:
salpare per una navigazione a vista".
Lo stato dell'arte nella scuola italiana per l’introduzione delle nuove tecnologie
dell'informazione e della comunicazione
Lezione tenuta in data 28/XI/2008 "Glossario per l'e-leaning" all'interno dell'insegnamento del "Laboratorio di scrittura professionale" per il Corso di laurea di Informatica umanistica
ePortfolio - Riflessioni e spunti operativiblueflavio
Negli ultimi anni si è molto parlato di ePortofolio come strumento didattico, per l’apprendimento attivo (active learning) e per la valutazione (assessment), e come strumento professionale (career development planning). Le esperienze iniziali, condotte soprattutto da università nordamericane e inglesi, hanno fatto emergere le potenzialità di uno strumento che non può essere inteso soltanto come trasposizione in digitale di un curriculum vitae. Contemporaneamente, la grande attenzione rivolta da un lato ai sistemi di social network, nell’ambito professionale come in quello del tempo libero, dall’altro ai sistemi di formazione permanente (lifelong learning), sia di tipo istituzionale sia di tipo informale, tende ad allargare e a sfumare il concetto di ePortfolio.
Programma
Corso di formazione sull'utilizzo di LMS (learning menagement system) in ambito scolastico - impiego di strumenti multimediali e con riferimenti alla didattica per l'integrazione
Lavorare con la LIM richiede una rivoluzione metodologica. Cambiano i punti di vista, cambia l'approccio alla didattica ed agli studenti, i nuovi 'barbari'
Tutte le premesse delineate fino a questo punto concorrono a creare la situazione ottimale per un progetto di e-learning. Esso, infatti, trova nel confronto esperienziale, nell’apprendimento collaborativo e nella gestione flessibile di tempi e modi dell’apprendimento la sua caratteristica unica e distintiva rispetto alla formazione tradizionale.
Schoolbook-Social network per la scuola superiore-Presentazione Didamatica-Al...Cettina Allegra
Contributo presentato a DIDAMATICA 2010
Dall’inizio di quest’anno scolastico, l’ITIS “S. Cannizzaro” di Catania ha adottato l’uso di un Social Learning Enviroment: SchoolBook.
SchoolBook è disponibile all'indirizzo www.cannizzaroct.org/socialnet.
SchoolBook è un Social Learning Environment (SLE) esso fornisce un’infrastruttura che supporta diversi tipi di apprendimento sociale e collaborativo, offre uno spazio sicuro personale di lavoro/apprendimento per i singoli individui, nonché spazi di gruppo per progetti e gruppi di apprendimento formale, ma soprattutto offre uno spazio comunitario per l'intera organizzazione scolastica. Integra le social media technologies fondamentali, e fornisce gli strumenti sociali necessari per la collaborazione e la condivisione delle informazioni, ad esempio, social networking, social bookmarking, condivisione di file, blogging e micro-blogging.
ANITEL: associazione nazionale Insegnanti e-Tutor.
Laboratorio di didattica capovolta. Sperimentare gli EAS (Episodi di apprendimento situati).
L'iniziativa è sostenuta dal Cremit, Centro di Ricerca sull’Educazione ai Media all’Informazione e alla Tecnologia dell’Università Cattolica del S. Cuore di Milano diretto dal Prof. Pier Cesare Rivoltella. Il corso è coordinato da Valerio Pedrelli (Presidente Anitel) e condotto dai Professori Gioachino Colombrita (ricerca innovazione didattica Anitel) e Laura Antichi, membro del Gruppo Cremit.
CHI SIAMO: ANITeL, associazione nazionale Tutor e-learning, attiva sul territorio dal 2002, si è sempre caratterizzata per una costante e innovativa ricerca nell'ambito metodologico-didattico pedagogico applicato alla prassi quotidiana in classe. I progetti formativi nascono dall'esperienza sul campo condivisa in rete dei soci ANITeL, appassionati da anni a riorganizzare la didattica tramite l'elaborazione di strategie protese a migliorare l’apprendimento. Dal 2007 è un ente formativo riconosciuto dal MIUR con conseguente valore legale degli attestati prodotti.
PAROLE CHIAVE: EAS, applicazioni multicanale, multimediali, classi 2.0, cloud, flipped classroom, augmented reality, mobile, multi devices (tablet, smartphone, iphone, winphone)
DESTINAZIONE: insegnanti di ogni ordine e grado di scuola, operatori scolastici, operatori privati, professionisti.
BREVE DESCRIZIONE: il Corso si articola in 10 MODULI settimanali (durata intero corso: 10 settimane, dal 4 marzo al 20 maggio) che prevedono l'alternanza di parti teoriche e di laboratorio sperimentale. La formazione è erogata interamente on-line su piattaforma Moodle: materiale di studio, consegna elaborati, raggiungimento crediti, forum, comunicazioni. Ogni MODULO settimanale sarà introdotto e successivamente rielaborato e sintetizzato da un incontro sincrono che si terrà al mercoledì dalle ore 21:00 alle 22:30 in Webconferencing e/o Mondi virtuali (Webinar e/o SecondLife. Gli incontri sincroni settimanali rappresentano la modalità "in presenza" del corso, durante i quali docenti e corsisti socializzano e si scambiano le informazioni necessarie per lo sviluppo del Modulo attivo. Hanno quindi la funzione di introdurre, guidare, supportare e approfondire le problematiche connesse alle attività previste. I Tutor utilizzeranno tutti gli strumenti interattivi (video, collegamenti, animazioni, ecc) per indirizzare le azioni dei corsisti in modo ottimale e per risolvere eventuali difficoltà incontrate.
I Tutor utilizzeranno tutti gli strumenti interattivi (video, collegamenti, animazioni, ecc) per indirizzare le azioni dei corsisti in modo ottimale e per risolvere eventuali difficoltà incontrate. Nel corso sono utilizzati strumenti multimediali, applicazioni Web 2.0, applicazioni per Mobile (Tablet e Smartphone). Si prevede un impegno settimanale di 10 ore, comprensivo di attività sulla piattaforma, lavoro individuale e di gruppo, parteci
Ecosistema: e-book ipermediale nella nuvola, autotracciante sul registro elettronico, INTERATTIVO SU TUTTE LE LIM. FLIPPED CLASSROOM, MOBILE, CLOUD, MULTIDEVICE, BYOD, AUTOTRACCIANTE
2. Stando alla
traduzione
terminologica un LO è
innanzitutto un
oggetto didattico
finalizzato a
migliorare e favorire il
processo di
insegnamento/
apprendimento
3. Un libro di testo è
lineare, un LO è
multimediale ed
interattivo.
4. I normali CD
didattici tendono
generalmente a
raggiungere
obiettivi molto
diversi, un LO è
incentrato su di
un unico
obiettivo,
delineato in
maniera chiara
ed univoca
5. Un LO è
autoconsistente,
costituito da uno o più
assets;
modulare aggregabile
con altri LO;
granulare, ossia ha
una sua dimensione
funzionale e quindi una
sua durata
reperibile grazie alla
marcatura dei metadati;
6. riusabile per la sua
autonomia in diverse
situazioni di
apprendimento;
interoperabile può
funzionare in diversi
contesti di apprendimento
( in presenza, blended, a
distanza) e con qualsiasi
piattaforma, o sistema
operativo o browser di
navigazione.
7. Su questo tema si dibatte ancora: c’è chi sostiene
che i LO debbano durare dai cinque ai quindici
minuti, chi invece sostiene che la durata media di
un LO debba essere di un’ora.
Alcuni possibili esempi:
Granularità molto alta: un’immagine
Granularità alta: un testo ed un’immagine
Granularità media: una lezione
Granularità bassa: un’unità di apprendimento
Granularità molto bassa: un modulo
8. Un learning object è
ogni risorsa digita
le che può essere
riutilizzata per
supportare
l’apprendimento
(D. A. Wiley)
9. Corrado Petrucco
ricorre alla metafora
del Lego e
“tenderebbe a
considerare ciascun
Learning Object in
modo del tutto
indipendente dal
contesto di creazione
e di utilizzo ”
10. Secondo LTSC ( Learning
Technology Standard
Committee) i LO sono ogni
entità digitale o non digitale
che può essere utilizzata,
riutilizzata o indicata come
riferimento durante
l’apprendimento supportato
dalle nuove tecnologie" (any
entity, digital or non-digital,
which can be used, re-used or
referenced during technology
supported learning).
11. Per Francesco
Leonetti un learning
object è una risorsa
modulare, in formato
digitale, fruibile via
web, descritta da
metadati ed usato e
riusato in contesti di
apprendimento per
raggiungere un
univoco e unico
obiettivo didattico.
13. Consente la massima personalizzazione
del processo di insegnamento/
apprendimento. E’ modellato sulle
esigenze di chi apprende (Just for you ) è
facile da raggiungere (Just in time) e
prende solo quello che serve (Just
enough ), non bisogna leggere tante
pagine per trovare ciò che si cerca.
14. Consente una certa
economia di tempo e di
energie grazie alla
modularità ed alla
riusabilità permettendo
di riadattare nel contesto
in cui si opera materiale
già disponibile.
15. Potenzia:
la progettualità nel processo di
insegnamento/apprendimento;
le capacità creative di docenti e discenti;
la condivisione ed il confronto di
competenze ed idee;
la verifica e la valutazione del proprio
processo di apprendimento grazie alla
possibilità di ricevere un feedback immediato
alle proprie prestazioni
17. La classificazione di Wiley prevede cinque
tipi di oggetti:
1. Fundamental (Di base)
2. Combined-closed (Combinati chiusi)
3. Combined-open (Combinati aperti)
4. Generative-presentation (Espositivi)
5. Generative-instructional (Didattici)
19. ristretto numero di
risorse digitali
combinate, ma
difficilmente
utilizzabili in modo
separato (es.
montaggio di risorsa
audio + video);
20. integrano risorse
fondamentali e risorse
combinate chiuse. Sono
costituiti da un numero
maggiore di risorse (es.
testo, immagini, video, audio
combinati insieme in una
pagina web). Gli elementi
costitutivi sono
singolarmente recuperabili.
Possono costituire unità
didattiche complete.
21. Integrano oggetti
Fundamental e Combined-
closed al fine di ottenere
quesiti, simulazioni da
sottoporre agli studenti. Per
la loro realizzazione
possono essere utilizzati e
combinati oggetti accessibili
in rete o creati ad hoc come
presentazioni esplicative,
esercitazioni, test di
verifica.
Un esempio è costituito da “
Storia ed evoluzione del
Digital Storytelling” da me
realizzato.
22. Un L.O.generative-
instructional(didattico) com
bina risorse fondamentali,
risorse combinate chiuse e
risorse espositive create a
sostegno immediato di
strategie formative (ad
esempio: ricorda ed attua
una serie di passaggi).
Esempio: un’interfaccia
con procedure didattiche
eseguibili, che fornisce
istruzioni ed esercitazioni
per apprendere.
23. Interaction with content ( attiva,
espositiva, mista) per il recupero di
conoscenze o competenze
Interaction with peer se inseriti in
progettazioni con gruppi di apprendimento
Interaction with teacher se utilizzati
dall’insegnante per guidare gli alunni verso
precisi traguardi di apprendimento
24. Individuazione del target di riferimento
Definizione dell’obiettivo in termini
chiari, univoci e misurabili.
Scelta dell’argomento
Creazione dello storyboard
Produzione del LO
Metadatazione
Collaudo e verifica
25. Per essere
riutilizzabile nelle
piattaforme didattiche
il LO deve descritto
attraverso metadati e
trasformato in un
pacchetto SCORM.
Come?
Reload o direttamente
con i software di
produzione, es
eXelearning.
26. Un LO completo deve includere:
definizione degli obiettivi di
apprendimento;
definizione dei destinatari;
tipologia del LO;
modalità di fruizione;
indicazioni sui contenuti;
27. indicazioni relative alle attività
previste;
definizione relativa al tempo di
fruizione;
bibliografie, approfondimenti, glossari,
note e risorse aggiuntive per
l'apprendimento;
esercitazioni, parti pratiche, prove di
autovalutazione con feedback.
28. Exe è un ambiente
di authoring web-
based che permette
di realizzare
Learning Objects in
modo rapido e
semplice e di
inserirle in pagine
web o in piattaforme
di elearning.
29. Può essere usato
offline e con
qualsiasi sistema
operativo.
Permette
l’esportazione di LO
in formato html o
come pacchetto
SCORM, IMS
format, file testo.
30. Gli iDevice ( Interactive Devices)
permettono la realizzazione di
molti tipi di attività.
31. Li possiamo distinguere in due
gruppi.
I dispositivi finalizzati a gestire
ed organizzare le nostre attività
didattiche, come: attività, attività
di lettura, caso di studio,
conoscenze preliminari, obiettivi
riflessione.
32. I dispositivi interattivi: attività
cloze, domanda vero/falso,
domanda a scelta multipla,
multiselect, scorm quiz,
applet java
33. I Learning Object sono normalmente
memorizzati su archivi chiamati “repository”
Merlot
Unitexas
Celebrate
Wisconsin
FreeLOms (sviluppato nel progetto SLOOP)
Ariadne
34. In Italia RAI :Attingendo al suo grande
catalogo televisivo, Mosaico, in
collaborazione con il MIUR e INDIRE,
lancia oggi una nuova offerta di risorse
didattiche online dedicate al mondo della
scuola ed organizzate intorno ad
argomenti-chiave dei piani di studio.( da I
minisiti di Mosaico: apprendere navigando
col computer)
35. Risorse digitali per studenti a cura di Indire
Smart Exchange centro di risorse digitali
e community network.
Repository Matematica
Promethean Planet
Il software di Ivana
Maestra Antonella
36. Il sito di Laura Properzi
Bibliolab di Patrizia Vayola
Dienneti suddiviso per argomenti