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ATENE E LA SUA STORIA
•La capitale sorge su una pianura al centro
dell'Attica;
•Il territorio è montuoso, ma le sue strette pianure
erano adatte alla coltivazione;
• Le coste ricche di insenature che formavano• Le coste ricche di insenature che formavano
ottimi porti naturali;
• E’ una terra dalle grandi risorse minerarie;
•Grazie alle catene montuose, Atene venne
risparmiata dai Dori nel XII secolo.
LE ORIGINI
 LE ORIGINI
MITOLOGICHE
LE ORIGINI
STORICHE
LE ORIGINI MITOLOGICHE
POSEIDONE ATENA
DEI
GRECI
LITIGIO
(NOME DELLA CITTA’)
CHIESERO AI CITTADINI DI SCEGLIERE
POSEIDONE
ATENA
OFFRI’
-SALE
-UN TORO
-APPOGGIO IN
BATTAGLIA
OFFRI’
-UN ULIVO
-DONO DELLA
SAGGEZZA
-DELL’
INTELLIGENZA
-E DELLA PACEDOPO UNA LUNGA DISCUSSIONE,
SCELSERO ATENA.
ORIGI STORICHE
III millennio FONDAZIONE DI ATENE.
DIVENNE LA CITTA’
PIU’ IMPORTANTE
DELLA GRECIA
PER SINECISMO
DELLA GRECIA
COLONIZZAZIONE DELL’ASIA
INIZIA IL
GOVERNO
OLIGARCHICO
I CUI RAPPRESENTANTI
ERANO SCELTI DALLE
QUATTRO TRIBU’
EMERGENTI NELL’ATTICA
La polis
LA DIVISIONE DELLA POLIS
La città di Atene era divisa in tre
parti:
- La città alta (Acropoli), l’altura
dove erano situati i templi e la
maggior parte degli edifici pubblici.
ACROPOLI
CHORA
- La città bassa (Asty), cioè l’area
abitata dai cittadini, che aveva come
suo centro la piazza (Agorà).
- Il territorio agricolo circostante
(Chora), con le zone coltivate in
prossimità del centro urbano, e,
quelle più lontane, adibite al
pascolo.
AGORA’
ASTY
L’IMPORTANZA STORICA
La polis ateniese
UNO DEI
MAGGIORI CENTRI
DELLA GRECIA
FU LA PRIMA AD
ADOTTARE UN SISTEMA
POLITICO DEMOCRATICO
LASCIO’ UNA
TRACCIA PROFONDA
NELLA STORIA
EUROPEA
POLITICO DEMOCRATICO
CULLA DI MOLTE
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FRANCIA
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Pentacosiomedi
mni
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Cavalieri
Proprietari con
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almeno 200
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Teti
Proprietari con
meno di 200
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o nulatenenti
Prima classe Seconda classe Terza classe Quarta classe
Senza diritti politici: donne,stranieri,schiavi.
La Nascita del
Diritto Penale
Di questa fase della storia ateniese non conosciamo molto: dalle
scarse fonti emerge però la figura di un personaggio, Dracone che
nel 621-620 a.C. emanò una famosa legge sull’omicidio. Questa
legge stabiliva che la colpevolezza di colui che veniva accusato di
un omicidio doveva essere accertata da un pubblico processo, e
dopo si poteva procedere con la punizione. Inoltre, Dracone stabilì
l’entità della pena, distinguendo tra omicidio involontario e quello
volontario. Dunque, possiamo dire che con Dracone nacque il
codice penale: e ciò significò la fine della vendetta privata.
Spartiati. Guerrieri discendenti dei Dori
aristocratici. Essi vivevano dentro la città che
non era però circondata da mura; solo gli
Spartiati avevano i diritti politici: potevano
partecipare all’apella, l’assemblea di tutti i
cittadini (maschi di 30 anni).
Perieci cioè gli abitanti dei dintorni e
probabilmente discendenti dei Dori. Erano
liberi ma non avevano diritti politici, in caso di
necessità erano però obbligati a far parte
Costituzione di Licurgo la società spartana era divisa in classi.
necessità erano però obbligati a far parte
dell’esercito.
Iloti, discendenti delle popolazione conquistate,
privi di qualunque diritto.
L’apella poteva approvare o respingere le proposte che provenivano dalla
Gherusìa
cioè il consiglio degli anziani formato da membri di età superiore ai 60 anni, che
rimanevano in carica tutta la vita. Ogni anno l’apella eleggeva 5 sorveglianti che
avevano compiti esecutivi. Infine avevano 2 re, i discendenti delle due più
importanti famiglie di Sparta.
5 EFORI
Eletti ogni anno
dall’Apella, avevano
compiti esecutivi e
giudiziari
2 RE
Erano i generali
dell’esercito. La carica
era ereditaria
GHERUSIA
Formata da 28 spartiati di
età superiore ai 60 anni,
era il consiglio degli
anziani: preparava le
proposte che poi l’Apella
approvava o respingeva
APELLA
Era l’assemblea degli spartiati: aristocratici maschi, di età superiore ai 30 anni.
Approvavano o respingevano le proposte della Gherusia
SPARTIATI
Discendevano dai Dori aristocratici. Si dedicavano esclusivamente alle armi. Erano
liberi e avevano i diritti politici. Dominavano i perieci e gli iloti.
PERIECI
Discendevano dai Dori di umili origini. Abitavano in campagna dove praticavano
l’agricoltura, il commercio e l’artigianato. Erano liberi ma non avevano diritti politici.
ILOTI
Erano gli schiavi di Stato. Discendevano dalle popolazioni sconfitte dai Dori al loro
arrrivo in Grecia o negli anni successivi.
Politica e Democrazia
Per i Greci la politica era l’arte di governare la Polis.
PER I CITTADINI OCCUPARSI DI POLITICA E’ UN DOVERE
VERSO LA COMUNITA’
ED E’ L’UNICO MODO PER ESERCITARE LA SOVRANITA’:
“LA SOVRANITA’ APPARTIENE AL POPOLO CHE LA ESERCITA NELLE FORME E
NEI LIMITI DELLA COSTITUZIONE”NEI LIMITI DELLA COSTITUZIONE”
Nell’antica Grecia i cittadini
potevano riunirsi tutti insieme
nell’agorà per discutere e
votare
Le proposte di legge o
scegliere i governanti. E’,
questa, la prima forma di
Democrazia diretta
Della storia: i cittadini erano
chiamati a decidere
direttamente su alcune
questioni
Negli stati moderni la popolazione è molto
numerosa e sarebbe impensabile
consultare direttamente
Tutti i cittadini, convocandoli ogni volta
che c’è
da approvare una legge.
Oggi abbiamo esempi di Democrazia
Rappresentativa:
I cittadini eleggono i propri
rappresentanti, che diventano
I delegati del popolo a svolgere le funzioni
che competono alla sovranità
Clistene abolisce le 4 classi sociali introdotte da Solone
introduce il concetto di isonomia
I cittadini maschi maggiorenni potevano partecipare
alla vita politica del paese, votare ed essere eletti.
TUTTI I CITTADINI HANNO PARI DIGNITÀ SOCIALE E SONO
EGUALI DAVANTI ALLA LEGGE, SENZA DISTINZIONE DI
SESSO, DI RAZZA, DI LINGUA, DI RELIGIONE, DI OPINIONI
POLITICHE DI CONDIZIONI PERSONALI E SOCIALI.
E` COMPITO DELLA REPUBBLICA RIMUOVERE GLI OSTACOLI
DI ORDINE ECONOMICO E SOCIALE, CHE, LIMITANDO DIDI ORDINE ECONOMICO E SOCIALE, CHE, LIMITANDO DI
FATTO LA LIBERTÀ E L'EGUAGLIANZA DEI CITTADINI,
IMPEDISCONO IL PIENO SVILUPPO DELLA PERSONA UMANA
E L'EFFETTIVA PARTECIPAZIONE DI TUTTI I LAVORATORI
ALL'ORGANIZZAZIONE POLITICA, ECONOMICA E SOCIALE
DEL PAESE.
SE SIAMO MASCHI O FEMMINE, CON LA
PELLE GIALLA OPPURE NERA, POVERI
O RICCHI, CATTOLICI O MUSSULMANI, SIAMO
COMUNQUE TUTTI UGUALI
“LA GENTE È DIVERSA
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NON CE LA FA, CHE HA
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DEBOLE O ISOLATO, LA
GRANDE CASA SI
OCCUPA DI LUI, LO
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PROPRIO STATO”.
La condizione femminile in Grecia
La storia ci ha tramandato l’immagine della donna
greca poco inserita nella vita sociale e dedita
esclusivamente alla famiglia,ma non e` stato sempre
cosi’. La donna non godeva dei diritti politici e non
poteva partecipare alla vita sociale tanto cara ai
Greci.Le donne greche erano relativamente colte eGreci.Le donne greche erano relativamente colte e
riuscivano a influenzare le decisioni della famiglia.La
condizione femminile non era uguale in tutta la
Grecia.
La condizione della donna
ad Atene
Le donne non potevano esercitare diritti
politici o giuridici ed erano sottoposte
all’autorita` prima del padre poi del marito.
Le donne meno libere erano quelle di
buona famiglia,trascorrevano la vitabuona famiglia,trascorrevano la vita
perlopiu` nelle stanze a loro assegnate,il
Gineceo:uscivano da quello della casa
paterna solo per entrare in quello del
marito.Qui vivevano insieme ai figli piu`
piccoli e alle serve di famiglia. Vi erano
pero’,per quanto rare,alcune occasioni in
cui avevano modo di uscire dal Gineceo.
La condizione della donna a
Sparta
Le donne spartane, rispetto a quelle ateniesi erano
molto piu` libere. Non vivevano nel gineceo. Tutti i
lavori casalinghi erano svolti dalle schiave. Loro
praticavano molti sport. Lo scopo principale era di
formare madri vigorose e capaci di generare figli
robusti e sani. I maggiori storici greci scoprirono
l’esistenza di una tradizione agonistica femminile. Il’esistenza di una tradizione agonistica femminile. I
giochi olimpici erano l’occasione dei greci per
dimostrare il proprio valore sportivo. Le ragazze
praticavano la ginnastica e si esercitavano negli sport
solo nell’epoca ellenistica. Le donne ricche potevano
mantenere le scuderie partecipando alle gare ippiche.
L’amore per i figli
I genitori greci amavano molto i figli e provavano
per loro grande tenerezza, li accudivano e li
curavano. L’elevata mortalita’ infantile aveva
scoraggiato la donna dall` affezionarsi troppo al
figlio e quindi essa manteneva un certo distacco
affettivo nei confronti della prole. Il legislatore
doveva stabilire per legge l`età per avere figli,doveva stabilire per legge l`età per avere figli,
perché se la differenza di età con i figli fosse stata
troppa, i genitori non avrebbero potuto godere
della gratitudine dei figli diventati adulti. L`
accoppiamento dei giovani non era adatto alla
procreazione, era conveniente che la donna si
sposasse intorno ai 18 anni, l’uomo intorno ai 37.
IL MATRIMONIO
Il matrimonio costituiva un’istituzione
centrale nella polis greca: le leggi e
l’opinione pubblica lo imponevano e
appariva utile per avere figli legittimi, per
assicurarsi, tramite i figli, un sostegno in
vista della vecchiaia e avere un erede che
garantisse la continuita’ del patrimonio.Il
matrimonio non poteva scaturire dall’amore
tra due giovani, ma nasceva da un contratto
stipulato,di solito,tra il futuro sposo e ilstipulato,di solito,tra il futuro sposo e il
padre della sposa.Concluso l’accordo il
matrimonio veniva celebrato in forma
privata alla presenza di testimoni. A breve
distanza da questo atto, detto Engynesis, si
celebrava il Gamos, ossia il momento della
coabitazione e della consumazione del
matrimonio scandito da un momento rituale,
il bagno purificatore degli sposi e da una
festa, il banchetto tenuto nella casa del
padre, al quale uomini e donne
partecipavano in ambienti separati.
A tAvolA con i Greci
La mattina si iniziava con un pasto molto leggero, a base di focaccia, olive,
frutta e un po' di acqua. Anche il pranzo era leggero, era accompagnato da
verdure in insalata ecc. La cena infine, ultimo pasto della giornata, era un
momento di aggregazione sociale e poteva essere diviso in due parti.
Dal V secolo a.C. l’alimentazione greca si arricchì e divenne estremamente varia:
antipasti, pesce, crostacei, molluschi, verdure, insalate, frutta e dolci regnavano
sovrani sulla tavola. Ma in tutte le città della Grecia l’alimento base restò sempre il
pane, spesso piatto, molle e spugnoso che si mangiava inzuppato nel vino dolce.
MAGiA e divinAzione
• La magia era una pratica popolare,
avversata dalle persone colte, della
quale rimane un abbondante
materiale documentario, le cosiddette
‘’defixiones’’: tavolette che
contengono formule magiche.
• Nel mondo antico la divinazione è
legata prevalentemente alla religione
e assume un carattere pubblico e
ufficiale; i santuari hanno i loroufficiale; i santuari hanno i loro
oracoli ed esistono corporazioni di
indovini e aruspici, appartenenti alle
famiglie aristocratiche, che si
trasmettono di padre in figlio il
sacerdozio e le tecniche divinatorie.
• Si narra che, nell’antica Grecia, i
seguaci di Pitagora odiassero il
numero 17 perché si poneva in mezzo
ai numeri 16 e 18, che
rappresentavano perfettamente i
quadrilateri 4x4 e 3x6.
i Greci e lo sport
Le Olimpiadi
La lotta
Furono organizzate per laFurono organizzate per la
prima volta in Grecia nel 776prima volta in Grecia nel 776
a.C, in onore di Zeus. Glia.C, in onore di Zeus. Gli
atleti gareggiavano per essereatleti gareggiavano per essere
onorati come degli dei allaonorati come degli dei alla
fine dei giochi.fine dei giochi.
Il gioco più civile fra tutti eraIl gioco più civile fra tutti era
la Lotta; gli incontri venivanola Lotta; gli incontri venivano
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Il più sanguinoso dei giochi era ilIl più sanguinoso dei giochi era il
Pancrazio, che consisteva nel vincerePancrazio, che consisteva nel vincere
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Nel pugilato non c’erano regole,Nel pugilato non c’erano regole,
infatti i giochi erano moltoinfatti i giochi erano molto
sanguinosi e violenti.sanguinosi e violenti.
La corsa consisteva nel compiereLa corsa consisteva nel compiere
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La corsa consisteva nel compiereLa corsa consisteva nel compiere
ventiquattro giri dello stadio.ventiquattro giri dello stadio.
Il Pentathlon era il gioco piùIl Pentathlon era il gioco più
importante perché chi vincevaimportante perché chi vinceva
era considerato il miglior atletaera considerato il miglior atleta
dei giochi olimpici edei giochi olimpici e
comprendeva diversi giochi.comprendeva diversi giochi.
UNA CITTA’ DI GUERRIERI
SPARTA
SPARTA
UNA CITTA’ DI GUERRIERI
Sparta venne fondata dai Dori
attorno al X secolo. Era situata
in Laconia sulla riva destra del
fiume Eurota. In quello stesso
luogo, prima dell’arrivo dei
Dori, sorgeva la città di
Lacedemone. Per questo gli
Spartani erano anche detti
Lacedemoni. A ovest dellaLacedemoni. A ovest della
Laconia si trovava la Messenia,
una delle pianure più fertili
della Grecia. Tra l’VIII e il VII
secolo a.C. , gli Spartani la
conquistarono; al culmine della
loro potenza giunsero a
dominare gran parte del
Peloponneso.
 Originariamente Sparta era molto diversa da Atene ,
ed era la sola a rifiutare l’uso della moneta
mettendola fuori legge
 Platone nel suo libro “LA REPUBBLICA” immagina
uno Stato ideale fondato sulla giustizia ; è evidente il
ORIGINI DI SPARTA
SECONDO IL MITO
uno Stato ideale fondato sulla giustizia ; è evidente il
riferimento, come spunto iniziale, a Sparta
 Plutarco nella sua opera le “VITE PARALLELE” ci
trasmette una versione che può avere di Sparta un
uomo dell’impero romano vissuto tra il I e il II secolo
d.C.
 Le fonti di Plutarco contengono tutte un’immagine
eroica di Sparta
 Sparta venne fondata dai Dori attorno al X secolo
 Era situata in Laconia sulla riva destra del fiume
Eurota
 Tra l’VIII e il VII secolo a.C. gli Spartani
conquistarono la Messenia, una delle pianure più
ORIGINI DI SPARTA
SECONDO LA STORIA
conquistarono la Messenia, una delle pianure più
fertili della Grecia
 Gli Spartani, al culmine della loro potenza giunsero a
dominare gran parte del Peloponneso
S1
Diapositiva 34
S1 Studente; 07/04/2016
 Si trovava nella penisola del Peloponneso
 Lo Stato era organizzato da un’OLIGARCHIA
LA POLIS SPARTA
GUERRA
L’uomo greco era un forte guerriero. Colui
che non aveva coraggio era chiamato “fifone”
dagli Spartani. Venne attuato un nuovo
sistema chiamato “falange oplitica” e con esso
divenne importante l’insieme dei soldati a
piedi, la fanteria, anziché il valore del singolo
guerriero.
Ogni soldato era equipaggiato con uno scudo
rotondo (hoplon), un elmo che copriva ancherotondo (hoplon), un elmo che copriva anche
testa e viso, una corazza che lasciava le
braccia libere, una lancia di legno con una
punta di ferro e una spada corta.
I soldati così equipaggiati, chiamati opliti si
disponevano fianco a fianco in file compatte.
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Le Poleis greche

  • 1. Istituto omnicomprensivo Guglionesi, D. PaceIstituto omnicomprensivo Guglionesi, D. Pace Liceo linguistico, scienze umane, economicoLiceo linguistico, scienze umane, economico--socialesociale Classe 1^CClasse 1^C -- A.S 2015/2016A.S 2015/2016 -- GeostoriaGeostoria
  • 2. ATENE E LA SUA STORIA •La capitale sorge su una pianura al centro dell'Attica; •Il territorio è montuoso, ma le sue strette pianure erano adatte alla coltivazione; • Le coste ricche di insenature che formavano• Le coste ricche di insenature che formavano ottimi porti naturali; • E’ una terra dalle grandi risorse minerarie; •Grazie alle catene montuose, Atene venne risparmiata dai Dori nel XII secolo.
  • 3. LE ORIGINI  LE ORIGINI MITOLOGICHE LE ORIGINI STORICHE
  • 4. LE ORIGINI MITOLOGICHE POSEIDONE ATENA DEI GRECI LITIGIO (NOME DELLA CITTA’) CHIESERO AI CITTADINI DI SCEGLIERE POSEIDONE ATENA OFFRI’ -SALE -UN TORO -APPOGGIO IN BATTAGLIA OFFRI’ -UN ULIVO -DONO DELLA SAGGEZZA -DELL’ INTELLIGENZA -E DELLA PACEDOPO UNA LUNGA DISCUSSIONE, SCELSERO ATENA.
  • 5. ORIGI STORICHE III millennio FONDAZIONE DI ATENE. DIVENNE LA CITTA’ PIU’ IMPORTANTE DELLA GRECIA PER SINECISMO DELLA GRECIA COLONIZZAZIONE DELL’ASIA INIZIA IL GOVERNO OLIGARCHICO I CUI RAPPRESENTANTI ERANO SCELTI DALLE QUATTRO TRIBU’ EMERGENTI NELL’ATTICA
  • 6. La polis LA DIVISIONE DELLA POLIS La città di Atene era divisa in tre parti: - La città alta (Acropoli), l’altura dove erano situati i templi e la maggior parte degli edifici pubblici. ACROPOLI CHORA - La città bassa (Asty), cioè l’area abitata dai cittadini, che aveva come suo centro la piazza (Agorà). - Il territorio agricolo circostante (Chora), con le zone coltivate in prossimità del centro urbano, e, quelle più lontane, adibite al pascolo. AGORA’ ASTY
  • 7. L’IMPORTANZA STORICA La polis ateniese UNO DEI MAGGIORI CENTRI DELLA GRECIA FU LA PRIMA AD ADOTTARE UN SISTEMA POLITICO DEMOCRATICO LASCIO’ UNA TRACCIA PROFONDA NELLA STORIA EUROPEA POLITICO DEMOCRATICO CULLA DI MOLTE FORME D’ARTE E DELLA FILOSOFIA, STORIOGRAFIA, PEDAGOGIA E DELLA POLITICA PARTECIPAZIONE ATTIVA DEI CITTADINI
  • 8. L’EDUCAZIONE PAIDEIA (sistema educativo) PAIEDEIA FISICA PAIDEIA PSICHICA CURA DEL CORPO RAFFORZAMENTO SOCIALIZZAZIONE VALORI DEL POPOLO SPIRITO DI CITTADINANZA
  • 9. La colonizzazione SOTTO LA SPINTA DELL’AUMENTO DEMOGRAFICO I GRECI DIEDERO INIZIO ALLA PRIMA COLONIZZAZIONE DOPO LE RIVOLTE DEL DEMOS, CHE RECLAMAVA MAGGIORE AUTONOMIA INIZIA LA: SECONDA COLONIZZAZIONE FASCIA IONICA FASCIA DORICA FASCIA EOLICA ITALIA MERIDIONALE FRANCIA INSULARE COSTE DEL MAR NERO COSTE SPAGNOLE
  • 10. La costituzione di Solone AREOPAGO “custodi delle leggi” 9 ARCONTI annuali (cittadini di prima classe) BULE’ Consiglio dei 400 (cittadini delle prime tre classi) ELIEA Tribunale popolare (6000 cittadini di tutte le classi) Pentacosiomedi mni Proprietari con un reddito di almeno 500 medimni di grano . ECCLESIA assemblea dei cittadini Cavalieri Proprietari con almeno 300 medimni di grano Zeugiti Proprietari con almeno 200 medimni di grano Teti Proprietari con meno di 200 medimni di grano o nulatenenti Prima classe Seconda classe Terza classe Quarta classe Senza diritti politici: donne,stranieri,schiavi.
  • 11.
  • 12. La Nascita del Diritto Penale Di questa fase della storia ateniese non conosciamo molto: dalle scarse fonti emerge però la figura di un personaggio, Dracone che nel 621-620 a.C. emanò una famosa legge sull’omicidio. Questa legge stabiliva che la colpevolezza di colui che veniva accusato di un omicidio doveva essere accertata da un pubblico processo, e dopo si poteva procedere con la punizione. Inoltre, Dracone stabilì l’entità della pena, distinguendo tra omicidio involontario e quello volontario. Dunque, possiamo dire che con Dracone nacque il codice penale: e ciò significò la fine della vendetta privata.
  • 13. Spartiati. Guerrieri discendenti dei Dori aristocratici. Essi vivevano dentro la città che non era però circondata da mura; solo gli Spartiati avevano i diritti politici: potevano partecipare all’apella, l’assemblea di tutti i cittadini (maschi di 30 anni). Perieci cioè gli abitanti dei dintorni e probabilmente discendenti dei Dori. Erano liberi ma non avevano diritti politici, in caso di necessità erano però obbligati a far parte Costituzione di Licurgo la società spartana era divisa in classi. necessità erano però obbligati a far parte dell’esercito. Iloti, discendenti delle popolazione conquistate, privi di qualunque diritto. L’apella poteva approvare o respingere le proposte che provenivano dalla Gherusìa cioè il consiglio degli anziani formato da membri di età superiore ai 60 anni, che rimanevano in carica tutta la vita. Ogni anno l’apella eleggeva 5 sorveglianti che avevano compiti esecutivi. Infine avevano 2 re, i discendenti delle due più importanti famiglie di Sparta.
  • 14. 5 EFORI Eletti ogni anno dall’Apella, avevano compiti esecutivi e giudiziari 2 RE Erano i generali dell’esercito. La carica era ereditaria GHERUSIA Formata da 28 spartiati di età superiore ai 60 anni, era il consiglio degli anziani: preparava le proposte che poi l’Apella approvava o respingeva APELLA Era l’assemblea degli spartiati: aristocratici maschi, di età superiore ai 30 anni. Approvavano o respingevano le proposte della Gherusia SPARTIATI Discendevano dai Dori aristocratici. Si dedicavano esclusivamente alle armi. Erano liberi e avevano i diritti politici. Dominavano i perieci e gli iloti. PERIECI Discendevano dai Dori di umili origini. Abitavano in campagna dove praticavano l’agricoltura, il commercio e l’artigianato. Erano liberi ma non avevano diritti politici. ILOTI Erano gli schiavi di Stato. Discendevano dalle popolazioni sconfitte dai Dori al loro arrrivo in Grecia o negli anni successivi.
  • 15. Politica e Democrazia Per i Greci la politica era l’arte di governare la Polis. PER I CITTADINI OCCUPARSI DI POLITICA E’ UN DOVERE VERSO LA COMUNITA’ ED E’ L’UNICO MODO PER ESERCITARE LA SOVRANITA’: “LA SOVRANITA’ APPARTIENE AL POPOLO CHE LA ESERCITA NELLE FORME E NEI LIMITI DELLA COSTITUZIONE”NEI LIMITI DELLA COSTITUZIONE” Nell’antica Grecia i cittadini potevano riunirsi tutti insieme nell’agorà per discutere e votare Le proposte di legge o scegliere i governanti. E’, questa, la prima forma di Democrazia diretta Della storia: i cittadini erano chiamati a decidere direttamente su alcune questioni Negli stati moderni la popolazione è molto numerosa e sarebbe impensabile consultare direttamente Tutti i cittadini, convocandoli ogni volta che c’è da approvare una legge. Oggi abbiamo esempi di Democrazia Rappresentativa: I cittadini eleggono i propri rappresentanti, che diventano I delegati del popolo a svolgere le funzioni che competono alla sovranità
  • 16. Clistene abolisce le 4 classi sociali introdotte da Solone introduce il concetto di isonomia I cittadini maschi maggiorenni potevano partecipare alla vita politica del paese, votare ed essere eletti.
  • 17. TUTTI I CITTADINI HANNO PARI DIGNITÀ SOCIALE E SONO EGUALI DAVANTI ALLA LEGGE, SENZA DISTINZIONE DI SESSO, DI RAZZA, DI LINGUA, DI RELIGIONE, DI OPINIONI POLITICHE DI CONDIZIONI PERSONALI E SOCIALI. E` COMPITO DELLA REPUBBLICA RIMUOVERE GLI OSTACOLI DI ORDINE ECONOMICO E SOCIALE, CHE, LIMITANDO DIDI ORDINE ECONOMICO E SOCIALE, CHE, LIMITANDO DI FATTO LA LIBERTÀ E L'EGUAGLIANZA DEI CITTADINI, IMPEDISCONO IL PIENO SVILUPPO DELLA PERSONA UMANA E L'EFFETTIVA PARTECIPAZIONE DI TUTTI I LAVORATORI ALL'ORGANIZZAZIONE POLITICA, ECONOMICA E SOCIALE DEL PAESE.
  • 18. SE SIAMO MASCHI O FEMMINE, CON LA PELLE GIALLA OPPURE NERA, POVERI O RICCHI, CATTOLICI O MUSSULMANI, SIAMO COMUNQUE TUTTI UGUALI “LA GENTE È DIVERSA PER LA LINGUA, PER USI, FEDE, SESSO, “SE C’È QUALCUNO CHE NON CE LA FA, CHE HA USI, FEDE, SESSO, CONVINZIONI, MA NELLA GRANDE CASA, TUTTI QUANTI SONO UGUALI, SENZA DISTINZIONI”…. NON CE LA FA, CHE HA PROBLEMI CHE È DEBOLE O ISOLATO, LA GRANDE CASA SI OCCUPA DI LUI, LO AIUTA A MIGLIORARE IL PROPRIO STATO”.
  • 20. La storia ci ha tramandato l’immagine della donna greca poco inserita nella vita sociale e dedita esclusivamente alla famiglia,ma non e` stato sempre cosi’. La donna non godeva dei diritti politici e non poteva partecipare alla vita sociale tanto cara ai Greci.Le donne greche erano relativamente colte eGreci.Le donne greche erano relativamente colte e riuscivano a influenzare le decisioni della famiglia.La condizione femminile non era uguale in tutta la Grecia.
  • 21. La condizione della donna ad Atene Le donne non potevano esercitare diritti politici o giuridici ed erano sottoposte all’autorita` prima del padre poi del marito. Le donne meno libere erano quelle di buona famiglia,trascorrevano la vitabuona famiglia,trascorrevano la vita perlopiu` nelle stanze a loro assegnate,il Gineceo:uscivano da quello della casa paterna solo per entrare in quello del marito.Qui vivevano insieme ai figli piu` piccoli e alle serve di famiglia. Vi erano pero’,per quanto rare,alcune occasioni in cui avevano modo di uscire dal Gineceo.
  • 22. La condizione della donna a Sparta Le donne spartane, rispetto a quelle ateniesi erano molto piu` libere. Non vivevano nel gineceo. Tutti i lavori casalinghi erano svolti dalle schiave. Loro praticavano molti sport. Lo scopo principale era di formare madri vigorose e capaci di generare figli robusti e sani. I maggiori storici greci scoprirono l’esistenza di una tradizione agonistica femminile. Il’esistenza di una tradizione agonistica femminile. I giochi olimpici erano l’occasione dei greci per dimostrare il proprio valore sportivo. Le ragazze praticavano la ginnastica e si esercitavano negli sport solo nell’epoca ellenistica. Le donne ricche potevano mantenere le scuderie partecipando alle gare ippiche.
  • 23. L’amore per i figli I genitori greci amavano molto i figli e provavano per loro grande tenerezza, li accudivano e li curavano. L’elevata mortalita’ infantile aveva scoraggiato la donna dall` affezionarsi troppo al figlio e quindi essa manteneva un certo distacco affettivo nei confronti della prole. Il legislatore doveva stabilire per legge l`età per avere figli,doveva stabilire per legge l`età per avere figli, perché se la differenza di età con i figli fosse stata troppa, i genitori non avrebbero potuto godere della gratitudine dei figli diventati adulti. L` accoppiamento dei giovani non era adatto alla procreazione, era conveniente che la donna si sposasse intorno ai 18 anni, l’uomo intorno ai 37.
  • 24. IL MATRIMONIO Il matrimonio costituiva un’istituzione centrale nella polis greca: le leggi e l’opinione pubblica lo imponevano e appariva utile per avere figli legittimi, per assicurarsi, tramite i figli, un sostegno in vista della vecchiaia e avere un erede che garantisse la continuita’ del patrimonio.Il matrimonio non poteva scaturire dall’amore tra due giovani, ma nasceva da un contratto stipulato,di solito,tra il futuro sposo e ilstipulato,di solito,tra il futuro sposo e il padre della sposa.Concluso l’accordo il matrimonio veniva celebrato in forma privata alla presenza di testimoni. A breve distanza da questo atto, detto Engynesis, si celebrava il Gamos, ossia il momento della coabitazione e della consumazione del matrimonio scandito da un momento rituale, il bagno purificatore degli sposi e da una festa, il banchetto tenuto nella casa del padre, al quale uomini e donne partecipavano in ambienti separati.
  • 25. A tAvolA con i Greci La mattina si iniziava con un pasto molto leggero, a base di focaccia, olive, frutta e un po' di acqua. Anche il pranzo era leggero, era accompagnato da verdure in insalata ecc. La cena infine, ultimo pasto della giornata, era un momento di aggregazione sociale e poteva essere diviso in due parti.
  • 26. Dal V secolo a.C. l’alimentazione greca si arricchì e divenne estremamente varia: antipasti, pesce, crostacei, molluschi, verdure, insalate, frutta e dolci regnavano sovrani sulla tavola. Ma in tutte le città della Grecia l’alimento base restò sempre il pane, spesso piatto, molle e spugnoso che si mangiava inzuppato nel vino dolce.
  • 27. MAGiA e divinAzione • La magia era una pratica popolare, avversata dalle persone colte, della quale rimane un abbondante materiale documentario, le cosiddette ‘’defixiones’’: tavolette che contengono formule magiche. • Nel mondo antico la divinazione è legata prevalentemente alla religione e assume un carattere pubblico e ufficiale; i santuari hanno i loroufficiale; i santuari hanno i loro oracoli ed esistono corporazioni di indovini e aruspici, appartenenti alle famiglie aristocratiche, che si trasmettono di padre in figlio il sacerdozio e le tecniche divinatorie. • Si narra che, nell’antica Grecia, i seguaci di Pitagora odiassero il numero 17 perché si poneva in mezzo ai numeri 16 e 18, che rappresentavano perfettamente i quadrilateri 4x4 e 3x6.
  • 28. i Greci e lo sport
  • 29. Le Olimpiadi La lotta Furono organizzate per laFurono organizzate per la prima volta in Grecia nel 776prima volta in Grecia nel 776 a.C, in onore di Zeus. Glia.C, in onore di Zeus. Gli atleti gareggiavano per essereatleti gareggiavano per essere onorati come degli dei allaonorati come degli dei alla fine dei giochi.fine dei giochi. Il gioco più civile fra tutti eraIl gioco più civile fra tutti era la Lotta; gli incontri venivanola Lotta; gli incontri venivano fatti sia in piedi che a terra.fatti sia in piedi che a terra. Il pancrazio Il più sanguinoso dei giochi era ilIl più sanguinoso dei giochi era il Pancrazio, che consisteva nel vincerePancrazio, che consisteva nel vincere l’avversario utilizzando tutte lel’avversario utilizzando tutte le proprie forze, a mani nude.proprie forze, a mani nude.
  • 30. Il pugilato Nel pugilato non c’erano regole,Nel pugilato non c’erano regole, infatti i giochi erano moltoinfatti i giochi erano molto sanguinosi e violenti.sanguinosi e violenti. La corsa consisteva nel compiereLa corsa consisteva nel compiere La corsa Pentathlon La corsa consisteva nel compiereLa corsa consisteva nel compiere ventiquattro giri dello stadio.ventiquattro giri dello stadio. Il Pentathlon era il gioco piùIl Pentathlon era il gioco più importante perché chi vincevaimportante perché chi vinceva era considerato il miglior atletaera considerato il miglior atleta dei giochi olimpici edei giochi olimpici e comprendeva diversi giochi.comprendeva diversi giochi.
  • 31. UNA CITTA’ DI GUERRIERI SPARTA SPARTA UNA CITTA’ DI GUERRIERI
  • 32. Sparta venne fondata dai Dori attorno al X secolo. Era situata in Laconia sulla riva destra del fiume Eurota. In quello stesso luogo, prima dell’arrivo dei Dori, sorgeva la città di Lacedemone. Per questo gli Spartani erano anche detti Lacedemoni. A ovest dellaLacedemoni. A ovest della Laconia si trovava la Messenia, una delle pianure più fertili della Grecia. Tra l’VIII e il VII secolo a.C. , gli Spartani la conquistarono; al culmine della loro potenza giunsero a dominare gran parte del Peloponneso.
  • 33.  Originariamente Sparta era molto diversa da Atene , ed era la sola a rifiutare l’uso della moneta mettendola fuori legge  Platone nel suo libro “LA REPUBBLICA” immagina uno Stato ideale fondato sulla giustizia ; è evidente il ORIGINI DI SPARTA SECONDO IL MITO uno Stato ideale fondato sulla giustizia ; è evidente il riferimento, come spunto iniziale, a Sparta  Plutarco nella sua opera le “VITE PARALLELE” ci trasmette una versione che può avere di Sparta un uomo dell’impero romano vissuto tra il I e il II secolo d.C.  Le fonti di Plutarco contengono tutte un’immagine eroica di Sparta
  • 34.  Sparta venne fondata dai Dori attorno al X secolo  Era situata in Laconia sulla riva destra del fiume Eurota  Tra l’VIII e il VII secolo a.C. gli Spartani conquistarono la Messenia, una delle pianure più ORIGINI DI SPARTA SECONDO LA STORIA conquistarono la Messenia, una delle pianure più fertili della Grecia  Gli Spartani, al culmine della loro potenza giunsero a dominare gran parte del Peloponneso S1
  • 36.  Si trovava nella penisola del Peloponneso  Lo Stato era organizzato da un’OLIGARCHIA LA POLIS SPARTA
  • 37. GUERRA L’uomo greco era un forte guerriero. Colui che non aveva coraggio era chiamato “fifone” dagli Spartani. Venne attuato un nuovo sistema chiamato “falange oplitica” e con esso divenne importante l’insieme dei soldati a piedi, la fanteria, anziché il valore del singolo guerriero. Ogni soldato era equipaggiato con uno scudo rotondo (hoplon), un elmo che copriva ancherotondo (hoplon), un elmo che copriva anche testa e viso, una corazza che lasciava le braccia libere, una lancia di legno con una punta di ferro e una spada corta. I soldati così equipaggiati, chiamati opliti si disponevano fianco a fianco in file compatte. Il risultato era una poderosa falange (dal greco phàlanx) i cui lati erano occupati da altri soldati muniti di giavellotti, fionde, archi, e dalla cavalleria.