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LE DONNE NELLA
RIVOLUZIONE
OLYMPE DE GOUGES
• Olympe de Gouges pseudonimo di Marie
Gouze.
• Montauban, 7 Maggio 1748 .
• Giustiziata a Parigi il 3 Novembre 1793.
• Autrice della Dichiarazione dei diritti della
donna e della cittadina (1791).
• “Se si poteva uccidere una persona non si
poteva però spegnere un’idea”
• "Si vous pouviez tuer
une personne que vous ne
pouvait pas, cependant,
désactiver une idée"
Dichiarazione dei diritti della donna e della cittadina (1791).
«Uomo, sei capace d'essere giusto? È una
donna che ti pone la domanda; tu non la
priverai almeno di questo diritto. Dimmi? Chi ti
ha concesso la suprema autorità di opprimere il
mio sesso? La tua forza? Il tuo ingegno?
Osserva il creatore nella sua saggezza; scorri la
natura in tutta la sua grandezza, di cui tu sembri
volerti raffrontare, e dammi, se hai il coraggio,
l'esempio di questo tirannico potere. Risali agli
animali, consulta gli elementi, studia i vegetali,
getta infine uno sguardo su tutte le
modificazioni della materia organizzata; e rendi
a te l'evidenza quando te ne offro i mezzi;
cerca, indaga e distingui, se puoi, i sessi
nell'amministrazione della natura. Dappertutto
tu li troverai confusi, dappertutto essi
cooperano in un insieme armonioso a questo
capolavoro immortale. Solo l'uomo s'è
affastellato un principio di questa eccezione.
Bizzarro, cieco, gonfio di scienza e degenerato,
in questo secolo illuminato e di sagacia,
nell'ignoranza più stupida, vuole comandare da
despota su un sesso che ha ricevuto tutte le
facoltà intellettuali; pretende di godere della
rivoluzione, e reclama i suoi diritti
all'uguaglianza, per non dire niente di più.
Preambolo
Le madri, le figlie, le sorelle, rappresentanti della
nazione, chiedono di potersi costituire in Assemblea
nazionale. Considerando che l'ignoranza, l'oblio o il
disprezzo dei diritti della donna sono le cause delle
disgrazie pubbliche e della corruzione dei governi,
hanno deciso di esporre, in una Dichiarazione solenne, i
diritti naturali, inalienabili e sacri della donna, affinché
questa dichiarazione, costantemente presente a tutti i
membri del corpo sociale, ricordi loro senza sosta i loro
diritti e i loro doveri, affinché gli atti del potere delle
donne e quelli del potere degli uomini, potendo essere
paragonati ad ogni istante con gli scopi di ogni
istituzione politica, siano più rispettati, affinché le
proteste dei cittadini, fondate ormai su principi semplici
e incontestabili, si rivolgano sempre al mantenimento
della Costituzione, dei buoni costumi, e alla felicità di
tutti. In conseguenza, il sesso superiore sia in bellezza
che in coraggio, nelle sofferenze della maternità,
riconosce e dichiara, in presenza e sotto gli auspici
dell'essere supremo, i seguenti Diritti della Donna e
della Cittadina.
CHARLOTTE
CORDAY
• Nata il 27 luglio 1768.
•Charlotte propendeva per idee nuove
e moderne.
• Una sera si recò a casa di Marat, e qui
dopo un breve colloquio con “l’amico
del popolo” lo uccise squarciandogli la
carotide.
• Durante il processo Charlotte non
rinnegò mai il suo atto rivoluzionario e
infatti fu presto incarcerata.
• Il 17 luglio 1793 condannata a morte
dal Tribunale Rivoluzionario e
ghigiottinata.
Il 17 luglio venne condannata a morte dal Tribunale
Rivoluzionario, tuttavia prima di indossare la camicia da
condannata e salire sulla carretta chiese di farsi ritrarre.
Infatti il dipinto qui affianco raffigura la donna poco
prima della sua morte
“Ho ucciso un uomo
per salvarne altri
centomila”
MADAME ROLAND
• Marie-Jeanne Roland nasce in una famiglia
appartenente alla piccola borghesia parigina il
17 marzo del 1754 a Parigi.
• Nel 1765 si dà alla vita conventuale entrando
nell'ordine delle monache di Notre-Dame che la
introducono nei salotti letterari. Manon
partecipava alle riunioni facendosi notare per la
sua eloquenza, prendeva pubblicamente e
direttamente parola, nelle assemblee, in luoghi
prima esclusivamente riservati alla parola
maschile.
• Viene arrestata il 31 maggio del 1793 e
condannata a morte l’8 novembre.
« Oh Liberté, que de crimes
on commet en ton nom! »
« O Libertà, quanti delitti si
commettono in tuo nome! »
MARIA
ANTONIETTA
• Vienna, 2 novembre 1755, filglia degli imperatori d’Austria
• Sposa il re di Francia Luigi XVI
• ostile a ogni compromesso con le idee liberali e accesa
sostenitrice del diritto divino dei re, cercò di salvare la
monarchia assoluta
• fu ghigliottinata il 16 ottobre del 1793
• So che, specialmente in fatto di
politica, ho pochissima influenza sul
pensiero del re. È forse prudente da
parte mia fare scenate con il suo
ministro su argomenti per i quali può
essere quasi sicuro che il re non mi
appoggerebbe? Senza alcuna
ostentazione o bugie, ho fatto credere
agli altri che ho più influenza di quanto
in realtà ne abbia, perché se non gli
avessi lasciato credere ciò, ne avrei
avuta anche meno.

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  • 2. OLYMPE DE GOUGES • Olympe de Gouges pseudonimo di Marie Gouze. • Montauban, 7 Maggio 1748 . • Giustiziata a Parigi il 3 Novembre 1793. • Autrice della Dichiarazione dei diritti della donna e della cittadina (1791). • “Se si poteva uccidere una persona non si poteva però spegnere un’idea” • "Si vous pouviez tuer une personne que vous ne pouvait pas, cependant, désactiver une idée"
  • 3. Dichiarazione dei diritti della donna e della cittadina (1791). «Uomo, sei capace d'essere giusto? È una donna che ti pone la domanda; tu non la priverai almeno di questo diritto. Dimmi? Chi ti ha concesso la suprema autorità di opprimere il mio sesso? La tua forza? Il tuo ingegno? Osserva il creatore nella sua saggezza; scorri la natura in tutta la sua grandezza, di cui tu sembri volerti raffrontare, e dammi, se hai il coraggio, l'esempio di questo tirannico potere. Risali agli animali, consulta gli elementi, studia i vegetali, getta infine uno sguardo su tutte le modificazioni della materia organizzata; e rendi a te l'evidenza quando te ne offro i mezzi; cerca, indaga e distingui, se puoi, i sessi nell'amministrazione della natura. Dappertutto tu li troverai confusi, dappertutto essi cooperano in un insieme armonioso a questo capolavoro immortale. Solo l'uomo s'è affastellato un principio di questa eccezione. Bizzarro, cieco, gonfio di scienza e degenerato, in questo secolo illuminato e di sagacia, nell'ignoranza più stupida, vuole comandare da despota su un sesso che ha ricevuto tutte le facoltà intellettuali; pretende di godere della rivoluzione, e reclama i suoi diritti all'uguaglianza, per non dire niente di più.
  • 4. Preambolo Le madri, le figlie, le sorelle, rappresentanti della nazione, chiedono di potersi costituire in Assemblea nazionale. Considerando che l'ignoranza, l'oblio o il disprezzo dei diritti della donna sono le cause delle disgrazie pubbliche e della corruzione dei governi, hanno deciso di esporre, in una Dichiarazione solenne, i diritti naturali, inalienabili e sacri della donna, affinché questa dichiarazione, costantemente presente a tutti i membri del corpo sociale, ricordi loro senza sosta i loro diritti e i loro doveri, affinché gli atti del potere delle donne e quelli del potere degli uomini, potendo essere paragonati ad ogni istante con gli scopi di ogni istituzione politica, siano più rispettati, affinché le proteste dei cittadini, fondate ormai su principi semplici e incontestabili, si rivolgano sempre al mantenimento della Costituzione, dei buoni costumi, e alla felicità di tutti. In conseguenza, il sesso superiore sia in bellezza che in coraggio, nelle sofferenze della maternità, riconosce e dichiara, in presenza e sotto gli auspici dell'essere supremo, i seguenti Diritti della Donna e della Cittadina.
  • 5. CHARLOTTE CORDAY • Nata il 27 luglio 1768. •Charlotte propendeva per idee nuove e moderne. • Una sera si recò a casa di Marat, e qui dopo un breve colloquio con “l’amico del popolo” lo uccise squarciandogli la carotide. • Durante il processo Charlotte non rinnegò mai il suo atto rivoluzionario e infatti fu presto incarcerata. • Il 17 luglio 1793 condannata a morte dal Tribunale Rivoluzionario e ghigiottinata.
  • 6. Il 17 luglio venne condannata a morte dal Tribunale Rivoluzionario, tuttavia prima di indossare la camicia da condannata e salire sulla carretta chiese di farsi ritrarre. Infatti il dipinto qui affianco raffigura la donna poco prima della sua morte “Ho ucciso un uomo per salvarne altri centomila”
  • 7. MADAME ROLAND • Marie-Jeanne Roland nasce in una famiglia appartenente alla piccola borghesia parigina il 17 marzo del 1754 a Parigi. • Nel 1765 si dà alla vita conventuale entrando nell'ordine delle monache di Notre-Dame che la introducono nei salotti letterari. Manon partecipava alle riunioni facendosi notare per la sua eloquenza, prendeva pubblicamente e direttamente parola, nelle assemblee, in luoghi prima esclusivamente riservati alla parola maschile. • Viene arrestata il 31 maggio del 1793 e condannata a morte l’8 novembre. « Oh Liberté, que de crimes on commet en ton nom! » « O Libertà, quanti delitti si commettono in tuo nome! »
  • 8. MARIA ANTONIETTA • Vienna, 2 novembre 1755, filglia degli imperatori d’Austria • Sposa il re di Francia Luigi XVI • ostile a ogni compromesso con le idee liberali e accesa sostenitrice del diritto divino dei re, cercò di salvare la monarchia assoluta • fu ghigliottinata il 16 ottobre del 1793 • So che, specialmente in fatto di politica, ho pochissima influenza sul pensiero del re. È forse prudente da parte mia fare scenate con il suo ministro su argomenti per i quali può essere quasi sicuro che il re non mi appoggerebbe? Senza alcuna ostentazione o bugie, ho fatto credere agli altri che ho più influenza di quanto in realtà ne abbia, perché se non gli avessi lasciato credere ciò, ne avrei avuta anche meno.