Quotidiano Giornale di Brescia del 4 agosto 2014. Articolo sulla interpretazione di Luca Zingarelli del "Il sorriso dell'obice", a cura di Dario Malini, Mursia editore
Quotidiano Giornale di Brescia del 4 agosto 2014. Articolo sulla interpretazione di Luca Zingarelli del "Il sorriso dell'obice", a cura di Dario Malini, Mursia editore
Gli Amortali vivono tra di noi. Negli anni della adolescenza sembrano precocemente invecchiati. Nella età adulta vogliono sembrare giovani (ricorrendo alla cosmetica, al Botox, alla chirurgia estetica, …) e vestono come i giovani.
I naturali-mortali, da giovani non intendono invecchiare con la chimica, da anziani non rifiutano l’invecchiamento. La ruga che solca il volto, è la muta testimone dell'esperienza che è la vita stessa.
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ZERO ZERO ZERO di Roberto Saviano
"Scrivere di cocaina è come farne uso. Vuoi sempre più notizie, più informazioni,
e quelle che trovi sono succulente, non ne puoi più fare a meno. Sei addicted.
Anche quando sono riconducibili a uno schema generale che hai già capito,
queste storie affascinano per i loro particolari. E ti si ficcano in testa, finché
un'altra - incredibile, ma vera - prende il posto della precedente. Davanti vedi
l'asticella dell'assuefazione che non fa che alzarsi e preghi di non andare mai in
crisi di astinenza. Per questo continuo a raccoglierne fino alla nausea, più di
quanto sarebbe necessario, senza riuscire a fermarmi. Sono fiammate che divampano
accecanti. Assordanti pugni nello stomaco. Ma perché questo rumore lo sento solo io? Più
scendo nei gironi imbiancati dalla coca, e più mi accorgo che la gente non sa. C'è un fiume che
scorre sotto le grandi città, un fiume che nasce in Sudamerica, passa dall'Africa e si dirama
ovunque. Uomini e donne passeggiano per via del Corso e per i boulevard parigini, si ritrovano
a Times Square e camminano a testa bassa lungo i viali londinesi. Non sentono niente? Come
fanno a sopportare tutto questo rumore?" (Roberto Saviano)
HANNAH E LE ALTRE di Nadia Fusini
È questo un libro sulla differenza femminile. Simone, Rachel, Hannah sono tre
donne, diversamente grandi, che con il loro sguardo hanno illuminato le tenebre
del Novecento e hanno saputo leggere il mondo. Tutte e tre hanno vissuto gli
stessi anni di guerre, totalitarismi e barbarie. Hanno affrontato le tempeste e i
momenti più bui senza mai sottrarsi alla riflessione, all'impegno e alla ribellione.
Simone e Rachel si sono sfiorate, Rachel e Hannah appena incontrate, eppure
un forte quanto esile filo rosso ha intessuto la trama dei loro destini. Tutte e tre
si sono confrontate con i grandi temi della violenza e del potere, ognuna
secondo la propria indole e mettendo in campo la propria biografia. Simone, Rachel, Hannah
hanno scritto e trattato i propri testi come se fossero sogni, scritture della mente e del cuore,
personalissime elaborazioni dell'atto di vivere che tratteggiano una strada verso l'esistenza. E
sono arrivate a toccare la materia pulsante della vita. Simone Weil, la più "strana" del gruppo,
né brutta né bella, insolente e tenera, ardita e timida insieme. Fin da bambina si esercita al
sacrificio, al digiuno e rifiuta i privilegi della sua classe. Non prende più lo zucchero quando sa
che scarseggia per la povera gente, non porta le calze d'inverno, perché non tutti ce l'hanno. E
intransigente e radicale, a costo di apparire ridicola. Ha una sincera aspirazione di giustizia. Ha
bisogno di verità, un bisogno fanatico. Muore il 24 agosto del 1943, a soli trentaquattro anni...
IO HO VISTO di Pier Vittorio Buffa
I ricordi sono vividi, dettagliati, crudi. Sono i ricordi di chi ha assistito in prima
persona, salvandosi miracolosamente, agli eccidi dei nazifascisti durante
l'occupazione tedesca dell'Italia tra il 1943 e il 1945. Migliaia di civili inermi, per
lo più donne, bambini e anziani, in centinaia di località diverse. I processi ai
responsabili prima bloccati in nome della ragion di Stato, poi celebrati dopo
decenni e terminati con condanne all'ergastolo che nessuno vuole o può
eseguire. "Io ho visto" nasce per non disperdere la memoria di quegli orrori, per
consegnare alla storia e alle future generazioni i racconti di chi ci riporta con i propri occhi a
quei momenti, agli attimi in cui per lui tutto cambiò. Racconti brevi, essenziali, accompagnati
da una fotografia del protagonista scattata dallo stesso autore. Storie personali, intime, di chi è
stato a un passo dalla morte. Con particolari che coinvolgono. E con la descrizione della
complessa convivenza di ciascuno con la propria memoria, il proprio futuro, il perdono. "Io ho
visto" ha ispirato la canzone di Luca Bussoletti "Sussidiario di un vecchio bambino".
IL SOGNO CHE UCCISE MIO PADRE di luca Tarantelli
Ezio Tarantelli cade sotto una raffica di mitra il 27 marzo del 1985 all'uscita della
Sapienza di Roma, dove insegna. Le Brigate Rosse colpiscono così uno dei grandi
artefici della riforma del lavoro, l'uomo simbolo della lotta all'inflazione, l'economista
che ha osato mettere in discussione la scala mobile e il cui obiettivo fondamentale è
stato, da sempre, uno: creare le condizioni per un mondo in cui nessuno debba più
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subire la disoccupazione. Questo libro è il viaggio del figlio Luca nella memoria del padre. Dopo
venticinque anni di silenzio ha raccolto le forze e il coraggio per ricostruirne la vita, la
personalità e il pensiero. Attraverso centinaia di testimonianze e decine di interviste, in gran
parte inedite, Luca ci restituisce il ritratto di una delle figure più luminose degli Anni di piombo:
un intellettuale libero, senza vincoli a partiti o istituzioni e mosso esclusivamente
dall'incrollabile fiducia nelle proprie idee e dalla ricerca ostinata di soluzioni concrete alle
sofferenze sociali. Un uomo che aveva sognato di ridisegnare il sistema delle relazioni
industriali in nome della concertazione e del riconoscimento della dignità e dei diritti di tutte le
parti. Le cui proposte, in anticipo di quasi vent'anni sul suo tempo e ancora attualissime,
vennero tradite. Queste pagine ci offrono un potente scorcio degli anni Settanta e Ottanta
come non ce li ricordiamo, un pezzo di storia rimossa dalla memoria collettiva... Prefazione di
Carlo Azeglio Ciampi.
IL MALE CHE SI DEVE RACCONTARE… di Simonetta Agnello Hornby
Con un programma semplice ed efficace, che ha coinvolto le donne
potenzialmente esposte a violenza e le aziende in cui lavorano, la Global
Foundation for the Elimination of Domestic Violence (Edv) creata da Patricia
Scotland ha contribuito a contenere sensibilmente il fenomeno della violenza
domestica in Inghilterra. Questo piccolo libro ha lo specifico obiettivo di creare una
Edv italiana per applicarne il metodo nel nostro paese. Simonetta Agnello Hornby
ha scritto racconti che, attraverso vicende affioranti dalla sua memoria e ancor più
attraverso casi affrontati in veste di avvocato, danno una vividissima e articolata
rappresentazione del segreto che a volte si nasconde dentro le pareti domestiche. Con la
sapienza narrativa che le è propria, evoca l'esibizione del teatro della violenza in Sicilia, i
silenzi comprati da un marito abusante, il dolore dei figli abusati, la complicità fra vittima e
carnefice. Marina Calloni, docente alla Bicocca, traduce la consapevolezza secondo la quale
viviamo in città in cui "si uccidono le donne" in una visione sintetica e in una stringente serie di
dati. Il male che si deve raccontare è insieme un atto di denuncia e uno strumento a
disposizione delle associazioni che, anche in Italia, lottano da tempo contro questa violenza,
offrendo aiuto, mezzi e protezione alle vittime. I proventi di questo libro contribuiscono alla
creazione della sezione italiana di Edv.
FA BENE O FA MALE? di Silvio Garattini
I vaccini possono essere nocivi? I farmaci generici o equivalenti assicurano la
stessa efficacia di quelli di marca? È davvero necessaria la sperimentazione sugli
animali? L'omeopatia funziona? Silvio Garattini, un'autorità riconosciuta a livello
mondiale nel campo della medicina e della farmacologia, viene chiamato
continuamente da giornali e televisioni a rispondere alle domande più diffuse ma
anche più controverse che riguardano la salute dei cittadini. Per la prima volta ha
deciso di mettere a disposizione la suaesperienza in un libro che affronta in modo
chiaro, diretto e autorevole i dubbi più frequenti su farmaci, terapie e ricerca, offrendo una
preziosa mappa per evitare rischi ed errori e fare le scelte migliori. Dalle regole per assumere i
medicinali a come rapportarsi con il proprio medico, dagli effetti collaterali dei farmaci a temi
scottanti come la sperimentazione animale, gli OGM, le medicine alternative, i prodotti inutili,
un vero manuale di autoprotezione per tutta la famiglia.
L’APOCALISSE E’ UN LIETO FINE di Ermanno Olmi
"Ho bisogno della bellezza, così come amo ogni anelito dell'uomo per compararsi a
essa. Rinuncerei a qualsiasi merito artistico pur di riuscire a fare della mia vita
un'opera d'arte." È il principio che guida Ermanno Olmi in questa esplorazione di
una vita, delle sue poche certezze e dei suoi molti incontri. Cresciuto nel pieno
della disfatta fascista e testimone critico della rinascita nazionale, Olmi è stato
giovanissimo fornaio, impiegato ragazzino, regista precoce. Ha vissuto
direttamente l'abbandono delle campagne e l'esplosione della società dei consumi e per
questo, divenuto protagonista della stagione d'oro del cinema italiano, ha scelto di
rappresentare non i lustrini del Boom, ma la cecità di uno sviluppo che ha strappato il nostro
Paese alle sue radici contadine. Proprio questa ferita è il cuore filosofico della sua illuminante
autobiografia. L'"Apocalisse è un lieto fine" non è infatti solo il racconto di una vita densa e
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affascinante, degli incontri e dei successi che l'hanno segnata. È soprattutto la profonda,
urgente riflessione con cui l'artista che ha saputo cogliere gli ultimi echi della civiltà rurale ci
mette in guardia davanti al declino di un'altra epoca umana: la nostra. Abbiamo dimenticato
cosa vuol dire "far bene" e coltivato a dismisura l'etica del male minore. Produttività,
arricchimento e potere continueranno a rinchiuderci nelle loro gabbie fino a quando non
saremo pronti a imparare l'eterna lezione della terra.