Abitando s'impara è una delle idee progettuali che hanno partecipato a CoopUP Bologna 2016, percorso di incubazione, formazione e networking promosso da Confcooperative Bologna, Kilowatt, Irecoop e Emil Banca. E' il primo esperimento di incubazione di ecosistema, pensato non per accelerare la singola idea, ma per avviare il nucleo di un ecosistema produttivo, creativo, sociale.
Gaspare Caliri [Kilowatt] racconta il percorso CoopUP Bologna, primo esperimento di incubazione di community d’imprese: un'incubazione di ecosistema (tribù), pensata non per accelerare la singola idea, ma per avviare il nucleo di un ecosistema produttivo, creativo, sociale.
CoopUPBo è il percorso di incubazione per idee, cooperative e persone promosso da Confcooperative Bologna in collaborazione con Kilowatt, Irecoop e Emil Banca.
Abitando s'impara è una delle idee progettuali che hanno partecipato a CoopUP Bologna 2016, percorso di incubazione, formazione e networking promosso da Confcooperative Bologna, Kilowatt, Irecoop e Emil Banca. E' il primo esperimento di incubazione di ecosistema, pensato non per accelerare la singola idea, ma per avviare il nucleo di un ecosistema produttivo, creativo, sociale.
Gaspare Caliri [Kilowatt] racconta il percorso CoopUP Bologna, primo esperimento di incubazione di community d’imprese: un'incubazione di ecosistema (tribù), pensata non per accelerare la singola idea, ma per avviare il nucleo di un ecosistema produttivo, creativo, sociale.
CoopUPBo è il percorso di incubazione per idee, cooperative e persone promosso da Confcooperative Bologna in collaborazione con Kilowatt, Irecoop e Emil Banca.
La mappatura delle piattaforme collaborative italiane 2014Marta Mainieri
La seguente ricerca mappa le piattaforme collaborative presenti in Italia evidenziando in particolare quante sono, la storia e la geografia, la forma giuridica, il numero degli iscritti e così via.
Sharitories è un progetto globale con uno scopo molto pratico: creare un Collaborative Territories Toolkit per i responsabili delle politiche locali di tutto il mondo che desiderano implementare iniziative di collaborazione e di condivisione nei loro territori e aiutarle a prosperare.
Sharitories è nato nel giugno 2014 attraverso OuiShare, una comunità globale e think-tank e do-tank con la missione di sviluppare e promuovere una società collaborativa mettendo in contatto persone, organizzazioni e idee riguardo l'equità, l’apertura e la fiducia.
Il Collaborative Territories Toolkit
Il toolkit si baserà sui contributi e le migliori pratiche provenienti da tutto il mondo, raccolti da luminari e professionisti che lavorano per accelerare la transizione verso una società collaborativa.
Con questo insieme di strumenti, esistenti e creati ad hoc, OuiShare e FORUM PA vogliono offrire ai governi locali una piattaforma aperta per la comprensione del potenziale delle politiche collaborative e delle pratiche nella società e nell'economia.
Partecipare
Il progetto Collaborative Territories Toolkit “Sharitories” è alla ricerca di utilizzatori, sponsor e collaboratori che vogliono contribuire a plasmare il futuro collaborativo dei territori di tutto il mondo.
E’ possibile contribuire al progetto in molti modi: stanziando delle risorse finanziarie per lo sviluppo del kit in qualità di sponsor, testando l'approccio nel vostro contesto come amministratori locali o changemaker, invitando il team di Sharitories a tenere un seminario per aiutare a risolvere le vostre sfide locali in qualità di enti pubblici o semplicemente entrando a far parte della squadra di OuiShare.
Se voi o la vostra organizzazione volete essere coinvolti nel progetto vi preghiamo di mettervi in contatto con:
Simone Cicero simone@ouishare.net.
Quale cooperazione nel futuro? Ong 2.0 e Pillole di open developmentOng 2.0
Presentazione realizzata in occasione del workshop sulle ICT4D organizzato dalla Fondazione Think nel quadro dell'Osservatorio sulle ICT per il Non Profit
Presentazione di Marta Mainieri (Collaboriamo) e Ivana Pais (Università Cattolica del Sacro Cuore Milano) a Sharitaly della mappatura delle piattaforme collaborative 2015
La mappatura delle piattaforme collaborative italiane 2014Marta Mainieri
La seguente ricerca mappa le piattaforme collaborative presenti in Italia evidenziando in particolare quante sono, la storia e la geografia, la forma giuridica, il numero degli iscritti e così via.
Sharitories è un progetto globale con uno scopo molto pratico: creare un Collaborative Territories Toolkit per i responsabili delle politiche locali di tutto il mondo che desiderano implementare iniziative di collaborazione e di condivisione nei loro territori e aiutarle a prosperare.
Sharitories è nato nel giugno 2014 attraverso OuiShare, una comunità globale e think-tank e do-tank con la missione di sviluppare e promuovere una società collaborativa mettendo in contatto persone, organizzazioni e idee riguardo l'equità, l’apertura e la fiducia.
Il Collaborative Territories Toolkit
Il toolkit si baserà sui contributi e le migliori pratiche provenienti da tutto il mondo, raccolti da luminari e professionisti che lavorano per accelerare la transizione verso una società collaborativa.
Con questo insieme di strumenti, esistenti e creati ad hoc, OuiShare e FORUM PA vogliono offrire ai governi locali una piattaforma aperta per la comprensione del potenziale delle politiche collaborative e delle pratiche nella società e nell'economia.
Partecipare
Il progetto Collaborative Territories Toolkit “Sharitories” è alla ricerca di utilizzatori, sponsor e collaboratori che vogliono contribuire a plasmare il futuro collaborativo dei territori di tutto il mondo.
E’ possibile contribuire al progetto in molti modi: stanziando delle risorse finanziarie per lo sviluppo del kit in qualità di sponsor, testando l'approccio nel vostro contesto come amministratori locali o changemaker, invitando il team di Sharitories a tenere un seminario per aiutare a risolvere le vostre sfide locali in qualità di enti pubblici o semplicemente entrando a far parte della squadra di OuiShare.
Se voi o la vostra organizzazione volete essere coinvolti nel progetto vi preghiamo di mettervi in contatto con:
Simone Cicero simone@ouishare.net.
Quale cooperazione nel futuro? Ong 2.0 e Pillole di open developmentOng 2.0
Presentazione realizzata in occasione del workshop sulle ICT4D organizzato dalla Fondazione Think nel quadro dell'Osservatorio sulle ICT per il Non Profit
Presentazione di Marta Mainieri (Collaboriamo) e Ivana Pais (Università Cattolica del Sacro Cuore Milano) a Sharitaly della mappatura delle piattaforme collaborative 2015
Il nuovo paradigma dell'azienda collaborativaMarta Mainieri
Se i cittadini scambiano e condividono che ruolo possono svolgere le aziende tradizionali? La sharing economy propone un nuovo paradigma di fare azienda, rivoluzionando il modo tradizionale di gestire la catena del valore, i clienti e i loro bisogni. La seguente presentazione è stata illustrata a Sharitaly2014, il primo evento interamente dedicato all'economia collaborativa in Italia.
Ecco la Presentazione "Expo Keynote 2015" usata da Fabrizio Bellavista il 14 giugno 2015 al Padiglione "Cibus è Italia" ad Expo Milano 2015: "Il Social Sharing in 5 punti".
Dal bike sharing al co-working. La 'sharing economy' si fa strada anche in Italia. Lo rileva la ricerca di Ipsos commissionata da Airbnb e BlaBlaCar, dedicata al fenomeno dell'economia della condivisione nel nostro Paese.
The sharing economy is changing service deliveryLuisella Giani
It's a fact: the sharing economy is changing service delivery. What corporations can learn from start-ups? Discover ExpatGenius experience on the sharing economy, user generated content and community management. ExpatGenius is the first marketplace connecting expats to local people/long-time expats able to help them to settle in abroad.
Sharing Economy is a set of practices and models that, through technology and community, allows individuals and companies to share access to products, services and experiences.
This report - part of the "Inspiring Route" project - analyses and understands the main themes related to Sharing Economy through stories, examples, numbers, case studies.
THE SHARING ECONOMY LACKS A SHARED DEFINITION: GIVING MEANING TO THE TERMSCollaborative Lab
You may have noticed the terms ‘sharing economy’, ‘ peer economy’, ‘collaborative economy’ and ‘collaborative consumption’ being used synonymously. Do these terms have different meanings? Yes. Are their common core ideas that explain the overlap? Absolutely.
In this presentation, we have defined and visualized the terms and core ideas that connect the likes of Airbnb, Taskrabbit, Lyft and Zipcar.
The Sharing Economy: Where We Go From HereLeo Burnett
The above is a report compiled by Leo Burnett aimed at uncovering the unspoken realities of the American sharing economy. Visit humansbeing.leoburnett.com for more information.
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PRESS RELEASE
NEW RESEARCH GETS INTO THE UNDERBELLY OF THE SHARING ECONOMY
A U.S. Study by Leo Burnett Decodes What Brands Need to Know About the Future of American Entrepreneurship
CHICAGO – A new study by global advertising agency Leo Burnett, “The Sharing Economy: Where We Go From Here,” reveals the surprising and unspoken realities of the sharing economy in America and what’s truly happening in it. The research provides insights into how people perceive, and participate in, the sharing economy.
“The sharing economy is taking on a life of its own, but it is much more nuanced than we realized,” said Chief Strategy Officer Mick McCabe, Leo Burnett USA. “Our research reveals the psychology and the behaviors of sharers that can help guide brands including why people share and why they do not.”
Sharing has more texture than what’s largely reported in the media. People are chiefly motivated by practical needs, convenience and the ability to save or make money. A nominal 35 percent of people are primarily motivated to share by altruism, community and the environment.
About Humans Being
Inspired by Leo Burnett’s HumanKind philosophy, Humans Being is a thought leadership series and ongoing exploration that pieces together the story of us. It’s a study on the changing face of humanity in culture, society, emotion, values and the human condition. We explore the intersection of where cultural trends become norms and ultimately mores. Humans Being “Sharing” follows the “Relationships” and “Technology” editions that explore the cultural and technological influences on relationships and the changing role of technology in society. Visit humansbeing.leoburnett.com for more information.
About Leo Burnett
Leo Burnett Worldwide operates with a simple and singular approach: put a brand’s purpose at the center of communications to truly connect with people. Part of the Publicis Groupe, Leo Burnett Worldwide embraces a HumanKind approach to marketing and is one of the world’s largest agency networks with 85 offices and nearly 9,000 employees. The global agency works with some of the world’s most valued brands including Coca-Cola, Fiat, Kellogg’s, McDonald’s, Nintendo, P&G, Samsung and Tata among others. For the past four years, Leo Burnett has been ranked #1 in "New World Thinking" by The Gunn Report. In 2014, Leo Burnett was named "Network of the Year" at the International ANDY Awards, ADC Awards, MENA Cristal Festival and at the inaugural Cannes Health Lions. To learn more about Leo Burnett Worldwide and its rich, 80-year history of creating iconic brands, visit our site, Facebook page and follow us via @leoburnett.
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Millennials are at the forefront of a seismic shift in business that could be worth $335 billion by 2030 (according to PWC data). How is Uber worth $40 billion or Airbnb $20 billion? The reason is the evolving needs of the Millennial consumer and a new generation of business models delivering a better Shared Experience. Find out what this consumer wants and how that's driving the Sharing Economy in this new presentation:
Come la sharing economy trasforma il terzo settoreIris Network
Workshop sull’impresa sociale 2015
10-11 settembre 2015, Riva del Garda (TN)
Tommaso Sorichetti (Puntodock)
“Nuovi modelli: come la sharing economy trasforma il terzo settore”
Presentazione riguardante la sharing economy con tre case studies (Uber, AirBnB e TaskRabbit) preparata da Augusto Chiaravalloti, Anna Barbieri e Gabriele Ruscelli
Dispatches From The New Economy: The On-Demand Economy And The Future Of WorkIntuit Inc.
From delivery, transportation and household errands, to professional services and consulting, the on-demand economy is changing the way people consume goods and services. It is also changing the way people work. Intuit and Emergent Research forecast that the number of people working on-demand jobs will grow from 3.2 million Americans to 7.6 million by 2020. This is a once in a generation opportunity to empower the future of work and a new face of entrepreneurship.
Dispatches from the New Economy: The On-Demand Workforce provides a detailed analysis of the demographics, motivations and challenges of workers pursuing on-demand jobs. The data comes from a study from Intuit and Emergent Research that examined people working via eleven on-demand economy and online talent marketplace companies. Study participants included: Deliv, Field Nation, HourlyNerd, MBO Partners, OnForce, Uber, Upwork (formerly Elance-oDesk), Visually, Wonolo, and Work Market.
Methodology
A total of 4,622 workers who find work opportunities via the platforms provided by the participating partner companies completed an online survey between September 11 and October 1, 2015. The results were weighted to reflect the proportion of workers in each of the following segments: Drivers/Delivery, Online Talent Marketplaces and Field Service/Onsite Talent. The weights were developed using earlier survey work that sized the on-demand economy. The largest weighted share of on-demand worker respondents from any single company is 16%, with most partner companies providing less than 10% of the respondents.
Tesi di Laurea Triennale in Architettura e Produzione Edilizia.
L'elaborato analizza gli aspetti dimensionali, funzionali e gestionali degli spazi Coworking, Talent Garden e Fab Lab attivi all'interno del territorio nazionale.
Graduation Thesis about Sharing Economy, Coworking, Talent Garden and Fab Lab in Italy.
Dalla Sharing Economy all'Economia CollaborativaKilowatt
La ricerca - promossa da Fondazione Unipolis, Legacoop Generazioni e realizzata da SocialSeed - analizza l' impatto e le opportunità della sharing economy nel mondo cooperativo.
"Sharing Economy: pratiche collaborative per la cultura" di Lorenzo BrambilleToolbox Coworking
La cultura si può vivere come esperienza non solo individuale ma anche collettiva e persino collaborativa. Sempre più casi in Italia e all'estero sembrano dimostrare che applicare le logiche dell'economia collaborativa alla progettazione di un servizio culturale porta alla creazione di una nuova offerta per il pubblico, coinvolgente e virale, con effetti positivi sulla socialità e sulla sostenibilità economica.
Fiducia e idee fanno impresa, creano rete, opportunità e valoreRoberto Gallerani
La crescente articolazione e complessità delle attività umane comporta una sempre maggiore necessità di collaborare ed integrarsi.
Nella conduzione delle attività economiche, allo stesso modo dei singoli, anche PMI e professionisti devono ormai da tempo vincere la “sfida” della capacità di aggregazione e cooperazione che sappia ampliare le opportunità di business attraverso maggiori sinergie, offrire un’espressione più ampia di prodotti e servizi ed un’amplificazione delle potenzialità derivanti dallo sviluppo di nuove opportunità attraverso un bacino più ampio di idee, creatività e capacità di sviluppo di progetti concreti su scala più ampia.
Sintesi dell'intervento alla Sharing School 2016 di Matera su quali siano le competenze distintive e utili allo sviluppo di progetti collaborativi nel privato, nel pubblico, nelle comunità.
T-FARM "spazi di lavoro, collaborazione e condivisione"Kairos o.d.v.
La sfida che abbiamo di fronte e’ immaginare una rinnovata creativita’ locale, che valorizzi le risorse/eccelenze presenti nel nostro territorio e cerchi nuove soluzioni alle questioni che interrogano
il futuro dell’economia
locale e del lavoro.
Coopup 2016: ibridi organizzativi e validation timelineKilowatt
Nicoletta Tranquillo e Gaspare Caliri su ibridi organizzativi, governance cooperativa e validation timeline per la propria idea imprenditoriale a CoopUPBologna, percoso di incubazione promosso da Confcooperative Bologna, IRECoop ER, Emil Banca e Kilowatt.
Il 30 marzo presso l’ImpactHub di Firenze RENA ha organizzato un workshop di riflessione e confronto sul tema dell’educazione all’intraprendenza e dell’orientamento al lavoro di giovani e giovanissimi. Qui i risultati e nuove piste di lavoro emerse.
Introduzione di Collaboriamo.org alla terza serata organizzata fra le start up del mondo della sharing economy. Hanno partecipato: Barterpoint, BlaBlaCar, Etsy Team Italia, Lastmarketplace, Reoose, Sailsquare, Sfinz, Smartika, Soloscambio, Toolbox Coworking, Twoorty, Uber, Ulaola, Yourec, SpazioD, Contiamoci, Swap Club,
2. www.collaboriamo.org
Premessa: chi siamo
Collaboriamo si occupa di economia collaborativa offrendo contenuti, studi,
formazione e consulenza a startup, aziende e amministrazioni pubbliche che
vogliano conoscere e approfondire le opportunità offerte dall’economia della
collaborazione, progettare un nuovo servizio o sviluppare partnership con le
piattaforme esistenti.
BiblioShare è la biblioteca 2.0, la biblioteca “condivisa”, la biblioteca
“distribuita”. È una piattaforma online di condivisione di libri nella quale
ogni iscritto decide quanti e quali dei suoi libri mettere a disposizione degli
altri. Lo scaffale della sua libreria diventa lo scaffale della biblioteca
condivisa
Fidia opera su tutto il territorio nazionale e ha maturato esperienze
eterogenee che le consentono di operare in contesti organizzativi
differenti per dimensioni e finalità: dalle realtà pubbliche a quelle private.
coworkingfor è il primo motore di ricerca italiano per gli spazi in
coworking. È il punto di riferimento per chi cerca e offre uno spazio di
lavoro condiviso
Welcome pack offre dei pacchetti di benvenuto e servizi di accoglienza su
misura. Suggerisce come organizzare in poco tempo un’agenda di qualità
mettendo in contatto chi arriva a Milano con quello di cui ha bisogno
durante la sua permanenza.
3. www.collaboriamo.org
La sharing economy si sta imponendo sempre di più non come
fenomeno di passaggio, ma come ripensamento strutturale dei
rapporti tra economia e società, basato sulla creazione di legame
sociale come fondativo dello scambio economico.
Questo modello offre opportunità ma lancia anche delle sfide
Molte istituzioni (amministrazioni, grandi aziende e terzo settore) si
stanno interessando al tema da diversi punti diversi e con differenti
approcci.
Manca, tuttavia, un coordinamento capace di facilitare le
esperienze nuove e di accelerare quelle esistenti, di promuovere il
dibattito e diffondere informazione, di rafforzare i legami tra i diversi
interlocutori e di analizzate e monitorate i rischi,
Da dove siamo partiti
4. www.collaboriamo.orgwww.collaboriamo.org
“Il Co-HUB come luogo sul territorio ma anche
virtuale capace di accogliere, accelerare, analizzare e
monitorare, stimolare le iniziative di sharing
economy che stanno nascendo nel territorio di
Milano inserendole al contempo in un contesto
nazionale e internazionale più ampio in modo da
condividere opportunità e best practices”.
5. www.collaboriamo.org
La necessità di valorizzare e supportare i percorsi in essere e quelli
che ancora devono avviarsi
La necessità di mettere a sistema esperienze, best practices,
fallimenti, competenze, relazioni, conoscenze, bisogni fra attori di
uno stesso e di differente ambito
La necessità di attivare processi di analisi delle criticità e delle
opportunità emergenti dalle esperienze in essere e dei possibili
scenari futuri e attività di progettazione al fine di sperimentare sul
campo opportunità e sfide lanciate dai processi collaborativi.
La necessità di diffondere la conoscenza del fenomeno e facilitarne
l’accesso da parte del maggior numero di persone e organizzazioni
possibile.
I bisogni individuati
6. www.collaboriamo.org
Dalle finalità agli obiettivi
Finalità Bando Bisogni Obiettivi
Favorire lo sviluppo di percorsi di informazione
e formazione sulle nuove professioni emergenti
nella Sharing Economy.
La necessità di valorizzare e supportare i
percorsi in essere, trovando forme spendibili
per il benessere di tutte le tipologie di attori e
destinatari della proposta.
1. ACCELERARE
Sviluppare un’offerta di percorsi di formazione,
e consulenza efficace, al fine di favorire la
nascita, la crescita e la diffusione di imprese,
pratiche e servizi collaborativi.
Rafforzare e valorizzare i processi di cittadinanza
attiva finalizzati alla partecipazione, co-
progettazione e collaborazione.
La necessità di mettere a sistema esperienze,
best practices, fallimenti, competenze,
relazioni, conoscenze, bisogni fra attori di uno
stesso e di differente ambito
2. CONTAMINARE
Rafforzare i collegamenti e ricercare sinergie
tra le istituzioni "tradizionali", cittadinanza attiva
e imprese collaborative. Al fine di ottimizzare
esperienze, relazioni e risorse.
Rafforzare i legami fra le imprese collaborative e
le esperienze di cittadinanza attiva
Ricercare sinergie con iniziative simili promosse
in altri territori che vedono attiva l'alleanza locale
tra p.a., società civile e mondo delle imprese
Promuovere l'analisi e il monitoraggio degli effetti
e degli impatti delle nuove forme di innovazione e
di sperimentazione dell'economia condivisa.
-----------------------------------------------------------------
-
Promuovere attività di ricerca sugli effetti
economici, giuridici, ambientali e sociali
dell'economia della condivisione e collaborazione.
C. La necessità di attivare processi di analisi
delle criticità e delle opportunità emergenti dalle
esperienze in essere e dei possibili scenari
futuri.
3. RICERCARE E PROGETTARE
Promuovere attività di ricerca, di progettazione
e di analisi e monitoraggio sugli impatti, a fine
di indirizzare meglio opportunità e sfide lanciate
dall'economia collaborativa
Promuovere dibattito pubblico, comunicazione,
formazione e informazione sulla sharing
economy, al fine di raggiungere una massa
critica di utenti.
D. La necessità di diffondere la conoscenza del
fenomeno e facilitarne l’accesso da parte del
maggior numero di persone e organizzazioni
possibile.
4. DIFFONDERE
Realizzare concrete occasioni per stimolare il
dibattito pubblico e diffondere la conoscenza
della Sharing Economy, fornendo
contestualmente gli strumenti per accedervi e
abilitare le persone a coglierne le opportunità.
7. www.collaboriamo.org
A chi si rivolge la programmazione
Grandi imprese Amministrazioni
Imprese sociali Cittadini
Università
possono:
organizzare corsi di
formazione;
partecipare e
organizzare dibattiti;
promuovere attività di
ricerca
….
Start up
possono:
incontrare interlocutori per
fare business;
accedere a programmi di
accelerazione e di
formazione;
ricevere consulenze e
mentoring;
organizzare incontri e
attività;
partecipare a dibattiti
possono:
incontrare imprese
collaborative per valutare
nuove opportunità di
business;
accedere a programmi di
formazione; organizzare
attività ed eventi;
partecipare a dibattiti.
possono:
accedere a programmi di
formazione;
partecipare a dibattiti;
confrontarsi con altre
amministrazioni ed
esperienze
possono:
accedere a programmi di
formazione;
incontrare nuovi
interlocutori; partecipare
a dibattiti;
ricevere consulenze e
mentoring;
possono:
conoscere i valori e le
opportunità offerte
dall’economia collaborativa;
ricevere consulenza su come
accedervi;
partecipare a dibattiti e a
eventi;
Studenti
possono:
ricevereinformazion
e e consulenze;
accedere a
programmi di
formazione;
trovare opportunità
di staging:
8. www.collaboriamo.org
Principali attività: accelerazione
OFFERTA OBIETTIVO ATTIVITA’
FORMAZIONE Sviluppare competenze sui principi e sull’utilizzo dei
processi collaborativi, al fine di accelerare la nascita e la
crescita di nuovi servizi, ma anche la consapevolezza di
come i processi collaborativi possano promuovere nuovi
servizi nelle aziende, nelle città, nel terzo settore e nei
contesti educativi
Corso di formazione sulle nuove
professioni della sharing
economy
Corsi dedicati a innovatori sociali
e terzo settore (co-housing,
supporto imprenditoria sociale,
crowdfunding)
Corsi alle start up
Corsi dedicati alle aziende
Corsi dedicati agli amministratori
Corsi dedicati alle scuole e alle
agenzie educativi
Corsi dedicati ai cittadini
SPORTELLO Svolgere attività di informazione, orientamento e prima
consulenza ai cittadini sui servizi e sulle opportunità
offerte dalla sharing economy, ma anche un servizio di
supporto professionale ad imprenditori che lavorano
nell’ambito dell’economia collaborativa.
Info point
Consulenza legale
Consulenza fiscale
Consulenza tecnico-informatica
Orientamento nuovi imprenditori
SERVIZI Offrire supporto all’avvio di attività di impresa Analisi del contesto bisogni e
opportunità
Definizione servizio/prodotto
Piani economici/finanziari
Giuridico
Strategia e progettazione di una
piattaforma/prodotto collaborativo
9. www.collaboriamo.org
Principali attività: contaminazione
OFFERTA OBIETTIVO ATTIVITA’
INCONTRI Favorire l’incontro tra diversi interlocutori al fine di
conoscersi e valutare possibili sinergie e opportunità di
business
Favorire l’incontro fra attorii appartenenti alla stessa
categorie di soggetti al fine di condividere esperienze e
best practices
Incontri fra imprese collaborative
e grandi aziende
Imprese collaborative e imprese
terzo settore
Incontri con capitalisti di ventura
Incontri fra amministrazioni che
stanno sperimentando
Incontri fra imprese collaborative
di settore
APERITIVI DI
NETWORKING
Facilitare l'incontro e la conoscenza fra i partecipanti
dell’HUB ma anche per affrontare di volta in volta i temi
più caldi
Aperitivi fra operatori e il pubblico
10. www.collaboriamo.org
Principali attività: ricerca e
progettazione
ATTIVITA’ DI RICERCA OBIETTIVO
SESSIONI DI CO-DESIGN
Incontri che gli studenti del Politecnico, prevalentemente di design dei servizi,
condurranno con cittadini e associazioni cittadine a supporto di progetti di didattica
sul campo
INCONTRI DI CO-DESIGN
CONSULTAZIONE E
PROGETTAZIONE
Gli incontri hanno l’obiettivo di coinvolgere, in forma gratuita, i cittadini e le
organizzazioni profit e non profit in processi di co-design su temi e progetti di
ricerca nazionali e internazionali sul tema dell’innovazione sociale e della
partecipazione
All’interno della struttura organizzativa permanente di CoHub è stata appositamente prevista una
funzione dedicata alla mappatura, valutazione e progettazione su linee di finanziamento che
possano rappresentare un’opportunità concreta per supportare lo sviluppo delle iniziative di
Sharing Economy.
11. www.collaboriamo.org
Principali attività: diffondere
OFFERTA OBIETTIVO
INCONTRI, DIBATTITI E TAVOLE
ROTONDE
Il Co-Hub sarà il luogo in cui avvengono in città i principali dibattiti e incontri
sull’economia collaborativa
SERATE “COLLABORATIVE”
Sarà dato spazio alle imprese collaborative organizzando un evento per promuovere
il proprio servizio in una forma che però deve essere coinvolgente e capace di
coinvolgere il pubblico presente. Programmazione possibile: Gnammo (cena
collaborativa); Movieday (proiezione film collaborativa); Teatroxcasa
(rappresentazione teatrale); ecc
INCONTRI DI ORIENTAMENTO
ALL’ABITARE COLLABORATIVO
Gli incontri hanno l’obiettivo di fornire un primo orientamento all’interno delle
tematiche dell’abitare collaborativo: quali modelli per quali comunità? Quali
competenze sono necessarie? Quali buone pratiche?
PILLOLE SULL’HOUSING
SOCIALE
Gli incontri saranno strutturati attorno ai temi proposti dai soci della rete HousingLab
Es: gestione dei conflitti condominiali, invecchiamento attivo, strumenti legali e
finanziari a supporto dell’abitare
12. www.collaboriamo.org
Chi collabora al progetto: la rete
Grandi
Aziende
Start up
Esperti e
territorio
• Universitè Cattolica del
Sacro Cuore (Trailab)
• Polimi Desis
• Labgov (Luiss)
Università
• LocLoc
• useit
• Timerepublik
• Leroy Merlin
• PhD
• Airbnb
• Blablacar
• Avanzi
• BLB (studio legale,
commercailista,
fiscalista)
• HousingLab
• Rete Civica di Milano
• Ouishare
• X4U
HUB
14. www.collaboriamo.org
Ampliare la rete del Cohub
E’ intenzione dell’ATS costituenda cercare di coinvolgere nelle attività del
Cohub il maggior numero di attori interessati alla sharing economy. Questo per
ampliare la gamma dell’offerta ma anche perché si crede che uno dei successi
dell’iniziativa è proprio quella di riuscire a facilitare e connettere il maggior
numero di operatori.
Attivare percorsi di incubazione, ricerca e progettazione
Al momento il Cohub nasce senza un investimento iniziale. Sarà necessario
tuttavia lavorare profondamente per cercare partner e sponsor capaci di
sostenere l’avviamento di attività di incubazione per nuovi servizi o per servizi
esistenti e per avviare progetti di ricerca e di sperimentazione capaci di
verificare opportunità e impatti della sharing economy.
Erogare e misurare i servizi proposti
Il primo compito del Cohub sarà quello di erogare i servizi proposti e
contemporaneamente di misurarne i risultati.
Su cosa ci misureremo