1. Università degli Studi di Milano-Bicocca
Laurea Magistrale in Teoria e Tecnologia della Comunicazione
a.a. 2016-2017
Sharing economy
opportunità, sfide e rischi
CANDIDATE
Giulia Moncada
Laura Oliva
Francesca Maio
Barbara Campanale
STRUMENTI E APPLICAZIONI PER IL WEB
DOCENTE
Prof. Giuseppe Vizzari
TUTOR
Andrea Gorrini
2. Cos’è la
sharing economy?
• Modello economico basato su Condivisione e Collaborazione
• Beni tangibili e intangibili
• Pari e non solo…
• Piattaforme online
SHARING ECONOMY
3. Quando e dove
Nascita e diffusione del fenomeno
• Nato nel 2008 negli Stati Uniti, in un periodo di crisi economico-
finanziaria
• L’idea alla base del fenomeno si può far risalire a secoli prima.
Si pensi al baratto, al prestito o al noleggio.
SHARING ECONOMY
4. Cosa si condivide?
Beni, servizi ed esperienze
• Cibo e pietanze avanzate: Gnammo, Bring the Food,
LMSC, foodsharing.de
• Automobili e passaggi: BlaBlaCar, Enjoy, Car2Go
• Case e alloggi: Airbnb
SHARING ECONOMY
5. Chi condivide?
Chiunque, con accesso alle piattaforme,
ha la possibilità di condividere
SHARING ECONOMY
PRODUTTORE CONSUMATORE
7. Peer to peer
Modelli di business
• Modello business più utilizzato.
• Implica transazioni online tra pari tramite l’utilizzo di piattaforme.
• Gli utenti possono postare la loro offerta o il loro bisogno trovando
risposta da altri.
• La proporzione del valore dell’impresa consiste nella creazione di un
incontro tra un individuo possessore di una certa risorsa e un
individuo che necessita di quella stessa risorsa
• Nello stesso arco di tempo
• A prezzi ragionevoli
SHARING ECONOMY
8. Peer to peer
Rapporti tra individui
• Fiducia
• Reciproci vantaggi
• Aggiunta di valore al fenomeno
• Condizioni favorevoli per la collaborazione
SHARING ECONOMY
9. Peer to peer
I primi modelli degli anni ‘90
SHARING ECONOMY
EBAY CRAIGLIST NAPSTER
11. Business to business
Modelli di business
• Scambio interaziendale: l’azienda fornisce un bene o un
servizio a un’altra azienda.
• Lo scambio avviene unicamente tramite transazioni online.
• United Rentals, piattaforma che condivide principalmente
attrezzature industriali.
SHARING ECONOMY
12. Business to consumer
Modelli di business
• L’interazione avviene tra l’impresa e il consumatore
• Gli esempi più significativi sono il carsharing e il bikesharing
• Car2Go, Enjoy, BikeMi
SHARING ECONOMY
13. Consumer to business
Modelli di business
• Modello che consente alle imprese di estrarre valore dai consumatori
• I consumatori offrono beni e servizi alle imprese
• Esempi di C2B: Fotolia
• Questioni legali e finanziare
• C2B è una rivoluzione: introduce un nuovo sistema di scambio
collaborativo aprendo la strada a nuove applicazioni e nuovi
comportamenti socio-economici
SHARING ECONOMY
14. • Armonizzare le regole dei paesi UE
• Ridurre al minimo i divieti a gestori di servizi
• Individuare misure soft di restrizione
• Gestione dei collaboratori come dipendenti (autisti Uber)
• Via libera all’utilizzo del rating per aumentare fiducia clienti
LA NORMATIVA IN EUROPA E ITALIA
Le linee guida
della Commissione Europea
Un’agenda europea
per l’economia collaborativa
15. Disciplina delle piattaforme
digitali per la condivisione
di beni e servizi e disposizioni
per la promozione
della sharing economy
Atto: 3564
Presentata il 27 gennaio 2016
LA NORMATIVA IN EUROPA E ITALIA
16. Tratti distintivi per
l’economia collaborativa
Dall’introduzione del testo di legge
• Condivisione: utilizzo comune di una risorsa in modo differente
dalle forme tradizionali di scambio
• Relazione peer-to-peer: rapporto orizzontale tra i soggetti coinvolti
• Nuovi bisogni: crescente necessità di interagire con le aziende
in modo più partecipativo
• Presenza di una piattaforma digitale che supporta la relazione
e in cui è presente un meccanismo di reputazione digitale
e le transazioni avvengono tramite pagamento elettronico
LA NORMATIVA IN EUROPA E ITALIA
17. Cosa fa parte
della sharing economy
Dall’introduzione del testo di legge
Le forme e gli oggetti della condivisione possono essere i più svariati:
• beni fisici: dai mezzi di trasporto agli accessori
• prodotti digitali
• spazi
• tempo
• competenze
• servizi: il cui valore non necessariamente può essere determinato in
denaro come l’impatto ambientale o sociale.
LA NORMATIVA IN EUROPA E ITALIA
19. La proposta
di legge italiana
Gli obiettivi
• Normare il rapporto tra la distribuzione di valore nei settori
tradizionali e la creazione di nuovo valore
• Integrare, far convivere e rendere complementari i modelli
economici tradizionali e quelli innovativi
• Evitare le contrapposizioni facendo prevalere l’interesse collettivo,
cogliendo in senso positivo questa nuova forma di economia
• Sviluppare sperimentazioni e idee innovative, incoraggiare
le start up e premiare le esperienze di successo
LA NORMATIVA IN EUROPA E ITALIA
20. La proposta
di legge italiana
Gli obiettivi
• Individuare e normare lo status giuridico e la tutela del lavoratore
• Garantire equità e trasparenza, soprattutto in termini di regole
e di fiscalità
• Disciplinare la gestione e l’utilizzo delle piattaforme digitali
per la condivisione (escluso il controllo delle prestazioni tramite hw/sw)
• Definire il reddito generato da queste piattaforme e individuarne
la tassazione
• Disciplinare e normare la gestione dei profili utente
LA NORMATIVA IN EUROPA E ITALIA
21. I 12 articoli
della legge
1. Finalità: obiettivi della legge
2. Soggetti coinvolti e definizioni: economia della condivisione,
gestore, utente operatore, utente fruitore
3. Compiti dell’Autorità garante della concorrenza e del mercato:
regolare e vigilare, istituire il Registro elettronico nazionale delle
piattaforme di sharing economy.
4. Documento di politica aziendale: norme per la redazione
del documento
LA NORMATIVA IN EUROPA E ITALIA
22. I 12 articoli
della legge
5. Fiscalità: principi di trasparenza e equità
6. Misure annuali per la diffusione dell’economia della condivisione:
per rimuovere ostacoli regolatori
7. Tutela della riservatezza: viene definito il dato utente e fissa le
prescrizioni in merito alla cessione e alla cancellazione dei dati
8. Linee guida: scopo di promuovere sharing economy anche nella P.A
LA NORMATIVA IN EUROPA E ITALIA
23. I 12 articoli
della legge
9. Monitoraggio: comunicazione e analisi dei dati sullo sviluppo
della sharing economy
10. Controlli e sanzioni
11. Norme transitorie: che servono per quegli operatori già presenti
al momento dell’emanazione
12. Disposizioni finanziarie
LA NORMATIVA IN EUROPA E ITALIA
24. “the food you want,
from the London
restaurants you love,
delivered at Uber speed”
UberEats a Londra, giugno 2016
LA LOGICA DELL’ALGORITMO
29. Sharing che?
Istruzioni per l’uso
LA LOGICA DELL’ALGORITMO
• economia on demand
• collaborazione temporanea
• scambio e condivisione
di beni materiali, servizi
o conoscenze
L’ACCESSO CONTA PIÙ DELLA PROPRIETÀ
SHARING ECONOMY GIG ECONOMY
30. Sharing e Gig Economy
denominatori comuni
1. piattaforme digitali web-based con accesso dai dispositivi mobile
abilitati alla navigazione in internet.
2. controllo qualità user-based: sistema di valutazione basato sul
feedback degli utenti che garantisce un livello di fiducia tra consumatori
e fornitori di servizi
3. flessibilità del rapporto di lavoro in termini di orario
4. autonomia: domanda e offerta si incontrano sulla piattaforma,
beni e servizi sono “a carico” del collaboratore
LA LOGICA DELL’ALGORITMO
31. Sharing e Gig Economy
Un trend in crescita
• Entro il 2025 le transazioni legate alla sharing economy
varranno 570 miliardi di euro
• I 5 principali settori: finanza collaborativa, alloggi tra privati,
trasporti tra privati, servizi domestici a richiesta e servizi professionali a
richiesta
2016, Pricewaterhousecooper
LA LOGICA DELL’ALGORITMO
32. Qual è il segreto?
management algoritmico
• Management algoritmico, Financial Times.
• Carnegie Mellon University, Human-Computer Interaction
Institute, 2015
• L’innovazione che rende possibile lo sviluppo della gig economy
• Non sono le persone a cercare le informazioni ma le informazioni
a cercare le persone: big data
LA LOGICA DELL’ALGORITMO
33. Come funziona?
meglio del tuo capo
LA LOGICA DELL’ALGORITMO
RUOLO DECISIONALE RUOLO INFORMATIVO RUOLO DI VALUTAZIONE
34. Ok, in pratica?
Case study: Airbnb
• Oltre alla qualità del soggiorno che l’host fa vivere al proprio ospite,
all’interno dell’esperienza è contemplato anche il momento nel quale
l’utente vede e consulta i vari annunci.
• L’algoritmo di AirBnb si basa su tre aspetti, l’attinenza, le recensioni
e la qualità, oltre alla località di ricerca.
• Gli host più reattivi e affidabili, che pubblicano frequenti aggiornamenti
delle proprie disponibilità, sono premiati con visibilità maggiore.
LA LOGICA DELL’ALGORITMO
35. Ok, in pratica?
Case study: Foodora
• servizio on-demand di consegna cibo a domicilio
• ottimizza le consegne
• seleziona i fattorini in modo efficiente in base a una serie di parametri
oggettivi
• elimina gli elementi soggettivi e limita i comportamenti opportunistici
• può sancire il licenziamento del “collaboratore” con una semplice
esclusione dalla piattaforma digitale.
LA LOGICA DELL’ALGORITMO
36. I vantaggi
un sistema intelligente
COSTI ACCESSIBILI
PER GLI UTENTI
USER EXPERIENCE
OTTIMIZZATA
GESTIONE EFFICACE
ED OTTIMIZZATA
MENO AMBIGUITÀ
ED INEFFICIENZE
PIÙ CONOSCENZA
CONDIVISA
FLESSIBILITÀ
E AUTONOMIA
LA LOGICA DELL’ALGORITMO
37. Il lato oscuro
LA LOGICA DELL’ALGORITMO
SFRUTTAMENTO
DEI COLLABORATORI
ALGORITMO
DELLA PRECARIETÀ
DISCRIMINAZIONE
DI GENERE
38. Considerazioni
Progettare il futuro
• maggiore equità
• l’algoritmo non potrà sostituirsi completamente alle persone
• progettazione e utilizzo dei big data human-centered
• governance partecipativa e democratica delle piattaforme digitali
• normativa sharing economy friendly
LA LOGICA DELL’ALGORITMO
39. AirBnb
Intro
• Airbnb è un portale online che mette in contatto viaggiatori
e host per brevi periodi.
• Gli host Airbnb hanno reinventato i concetti di viaggio e
ospitalità, donando l’ispirazione per creare nuovi modi di
ospitare
• Essi fanno conoscere i luoghi meno conosciuti della propria
città o aiutando altre persone a condividere i propri alloggi.
CASE STUDY
40. AirBnb
Gli host
• Affitta il tuo spazio in più
• Ospita nel tuo quartiere
• Proponi esperienze uniche
CASE STUDY
41. Carsharing
• Il car sharing è l’insieme delle attività legate all’utilizzo di
un’auto da parte di più persone
• Questa definizione comprende quindi anche le attività di car
pooling e di ride sharing
• Molti enti pubblici prevedono la possibilità di utilizzare il
servizio di car sharing.
CASE STUDY
42. Carsharing
• Altre modalità di car sharing prevedono un pagamento di un
canone mensile (fee) per usufruire dell’utilizzo dell’auto.
• Altre aziende offrono una modalità più flessibile di utilizzo
dell’auto
• Questo servizio di car-sharing viene detto anche “one way”.
CASE STUDY
43. Blabla car
L’idea
• Le auto rimangono parcheggiate in media il 96% del tempo,
trascorrono lo 0,5% nel traffico e lo 0,8% cercando parcheggio.
• Vengono così utilizzate solo il 2,6% durante il loro tempo di vita
e, nel 75% di questi casi, a bordo c’è solo il conducente.
• In BlaBlaCar, l’idea di fondo è quella di estendere la sharing
economy nel campo del carpooling a livello mondiale.
CASE STUDY
44. Blabla car
Dove
• Ad oggi, nel 2016, BlaBlaCar è presente il 22 nazioni europee
e vuole diventare a tutti gli effetti un player globale.
• Le città più gettonate: San Francisco, Londra, Los Angeles,
Washington D.C., Città del Messico e San Paolo
• I paesi più gettonati: USA, Francia, India, Spagna, Messico
e Russia.
CASE STUDY
46. Blabla car vs Uber
Principi fondamentali
• La differenza tra ridesharing on demand e carpooling
• più simile al taxi, i veicoli guidati da privati possono
essere prenotati in tempo reale attraverso un’app,
che geolocalizza tutti.
• condivisione di viaggi in auto su tratte interurbane
mettendo in comunicazione offerta (di posti liberi a
bordo delle auto) e domanda.
CASE STUDY
50. Conclusioni
• Cosa dovrebbero fare i pubblici poteri?
• Come mantenere la concorrenza?
• Come far divenire grande la piccola Europa?
CASE STUDY
51. Sitografia
SHARING ECONOMY
• Un’introduzione alla Sharing Economy
• Business Innovation Observatory, Sharing Economy, European Commission (caso studio 12)
• Ride On! Mobility Business Models for the Sharing Economy
• Sharing economy e sostenibilita’ ambientale.
• Dal baratto ad Airbnb
• Sharing Economy e Modelli Organizzativi
• Il magazine di Gnammo
• Sharing Economy, passato, presente e futuro dell’economia della condivisione
• The Triangular Trust in the Sharing Economy
• All eyes on the sharing economy
• Who are the C2B Actors ?
• What is C2B?
• Wikipedia
52. Sitografia
LA NORMATIVA IN EUROPA E ITALIA
• Dall’Europa nuove linee guida sulla sulla sharing economy, stati più morbidi con Uber e Airbnb
• Atto Camera: 3564 Proposta di legge: TENTORI ed altri: “Disciplina delle piattaforme digitali
perla condivisione di beni e servizi e disposizioni perla promozione dell’economia della
condivisione” (3564)
• Che cosa c’è nella proposta di legge sulla sharing economy
53. Sitografia
LA LOGICA DELL’ALGORITMO
• Is the Gig Economy Rigged?
• The sharing economy is not as open as you might think
• La variabile discriminazione nell’algoritmo di Airbnb
• Independent work: Choice, necessity, and the gig economy
• La sharing economy inarrestabile. Nel 2025 varrà 570 miliardi di euro.
• Are you ready for the era of ‘big data’?
• Dipendere da un algoritmo. Cosa ci dice il caso Foodora sul futuro del nostro lavoro
• When your boss is an algorithm
54. Sitografia
CASE STUDY
• The ‘Airbnb effect’: is it real, and what is it
• Una community costruita sull’affidabilità
• La sharing economy, ovvero l’economia della condivisione
• 3 tipi di host Airbnb
• L’affidabilità è la chiave.
• Uber
• Come funziona Uber
• Corse sicure, città più sicure
55. Copyright
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