Il 30 marzo presso l’ImpactHub di Firenze RENA ha organizzato un workshop di riflessione e confronto sul tema dell’educazione all’intraprendenza e dell’orientamento al lavoro di giovani e giovanissimi. Qui i risultati e nuove piste di lavoro emerse.
Il 30 marzo presso l’ImpactHub di Firenze RENA ha organizzato un workshop di riflessione e confronto sul tema dell’educazione all’intraprendenza e dell’orientamento al lavoro di giovani e giovanissimi. Qui i risultati e nuove piste di lavoro emerse.
Apps Economy e Nuove Professioni Digitali | Presentazione Creativity Day 2012...Alberto Maestri
Le slide dello speech fatto nel Marzo 2012 a Milano in occasione del Creativity Day.
Titolo dell'intervento: "Apps €conomy e Nuove Professioni Digitali"
Intenzione imprenditoriale tra Propensione al rischio e Resilienza.Alice Marchisio
Nell’ambito della ricerca psicologica sull’imprenditorialità, questa tesi ha voluto esplorare il ruolo della propensione al rischio e della resilienza rispetto all’intenzione di fondare un’impresa in tempo di crisi. Alla luce della letteratura visionata, le ipotesi di partenza hanno sostenuto che le due dimensioni di personalità, favorendo rispettivamente una maggior disponibilità ad affrontare il rischio connesso all’attività di impresa e una maggior capacità di adattamento flessibile alle instabili condizioni ambientali, potessero a) essere presenti a livelli maggiori nei soggetti che dichiaravano un’intenzione imprenditoriale e b) presentare una relazione lineare di causalità con l’intenzione imprenditoriale. L’indagine è stata condotta su un campione di 525 soggetti (tra cui, lavoratori, non lavoratori e, in netta maggioranza, studenti universitari), di età compresa dai 19 ai 62 anni, sui quali si sono rilevati, tramite apposite scale di tipo self-report, i livelli delle variabili considerate. L’elaborazione statistica dei dati ha consentito di confermare le previsioni iniziali, evidenziando inoltre che il genere (essere maschio) sembra essere legato all’intenzione imprenditoriale, così come il fatto che la famiglia di origine abbia un’impresa di proprietà. In base ai risultati emersi, si conclude che propensione al rischio e resilienza potrebbero acquisire una funzione rilevante nelle pratiche di selezione, orientamento e formazione finalizzate sia all’identificazione di potenziali imprenditori e alla loro crescita, sia all’incentivazione della propensione a fare impresa. Spostando l’attenzione dal livello individuale al livello di gruppo, un’ulteriore implicazione potrebbe riguardare il processo di valutazione del profilo personale atto alla costruzione di un team imprenditoriale efficiente.
Alternanza scuola lavoro alcune riflessioniDonato Bellino
Per poter sostenere i costi e trarre il profitto necessario anche per gli investimenti e lo sviluppo, l’impresa deve cambiare la propria prospettiva passando da una innovazione di tipo chiuso (closed innovation) verso una forma più aperta di innovazione (open innovation).
In questo contesto, bene si inserisce la partecipazione delle PMI ad un progetto di Alternanza Scuola Lavoro. Sono, pertanto, esaminarti i principali vantaggi di una Impresa nel partecipare a progetti di alternanza scuola lavoro
Un’Impresa deve attuare continui cambiamenti per poter sostenere i costi e trarre il profitto necessario anche per gli investimenti e lo sviluppo. L’impresa deve cambiare la propria prospettiva passando da una innovazione di tipo chiuso (closed innovation) verso una forma più aperta di innovazione (open innovation).
Le Imprese, e in particolar modo le PMI, sempre più ricercano giovani non necessariamente dotati di alta scolarità e talentuosi, ma certamente motivati e fortemente disponibili ai veloci cambiamenti organizzativi e tecnologici. E’ necessario che i giovani si dotino di metodi e strumenti che permettano loro di trasformare l'informazione in conoscenza In questo contesto di necessaria innovazione, bene si inserisce la partecipazione delle PMI ad un progetto di Alternanza Scuola Lavoro che per imprenditori innovativi, dotati di una sensibilità sociale e visione di sviluppo aziendale a medio termine, costituisce a tutti gli effetti una innovazione sociale che rappresenta una discontinuità rispetto alle soluzioni apportate generalmente offrendo una risposta creativa a problemi di ordine economico e sociale non soddisfatti né dal mercato né dallo stato. Contribuisce così al miglioramento degli individui e delle collettività.
Però qui si pone un problema. Devono essere solo e soltanto la Scuola e la PMI gli unici stakeholders del progetto di Alternanza Scuola Lavoro anche se definito a livello programmatico da organismi centrali del MIUR?
SchoolUP è la piattaforma di didattica digitale per l’erogazione dei percorsi PCTO (ex Alternanza Scuola Lavoro), il contrasto alla dispersione scolastica e alla povertà
educativa.
Ad oggi è stata adottata da oltre 150 scuole italiane e 30.000 studenti che, guidati da
4.000 docenti, hanno svolto percorsi su educazione all’imprenditorialità, preparazione
e orientamento al lavoro, scrittura creativa e professioni digitali. Sono state create
oltre 800 startup simulate tra i banchi di scuola e alcune sono andate avanti nel loro
progetto di impresa entrando in contatto con l’ecosistema dell’innovazione.
Nel 2016 SchoolUP è rientrata tra le best practices del MIUR per aver sviluppato
percorsi di “Alternanza di qualità” e, nel 2019, si è aggiudicata il primo premio del
Global Junior Challenge per la categoria "Inserimento dei giovani nel mondo del
lavoro" (il GJC è il concorso internazionale organizzato da Roma Capitale e Fondazione
Mondo Digitale che seleziona i progetti più innovativi che usano le nuove tecnologie per
l'educazione e la formazione dei giovani).
Nel 2020, inoltre, la Cervellotik Education ha ottenuto un investimento dal Fondo
Nazionale Innovazione di Cassa Depositi e Prestiti Venture Capital SGR che ha
permesso di supportare al meglio le scuole italiane durante la pandemia.
I percorsi di SchoolUP hanno l’obiettivo di fornire agli studenti nozioni teorico pratiche per
combattere il digital mismatch, contrastare la povertà educativa, formare alla cultura di
impresa e acquisire competenze trasversali (soft, life e digital skills).
SchoolUP dà vita, inoltre, ad ulteriori progetti ad alto impatto sociale:
- PinkUP, l’iniziativa in collaborazione con Fondazione CDP e CDP VC Sgr
sull’educazione all’imprenditorialità interamente dedicata alle giovani studentesse per
contrastare la povertà educativa, la dispersione scolastica e il gender gap;
- Presìdi educativi lucani, il progetto di contrasto alla povertà educativa per le soft e
digital skills finanziato da Fondazione Con il Sud – Con i bambini impresa sociale;
- GreenLAB, il programma in partenza sull’educazione alla sostenibilità che promuove
la cultura e la consapevolezza in materia di sostenibilità ambientale, energetica ed
economica nella scuola.
Project Work Alternanza scuola lavoro a cura di Martina Fiore, Carlo Melis, Teodora Rossi e Francesca Spadaro, studenti del Master in Risorse Umane ISTUD
VoD platform proposes the postgraduate course
“Intelligent school design” in order to give an interpretation to the recent D.M. 11/4/2013, guidelines for sustainable design of schools.
Apps Economy e Nuove Professioni Digitali | Presentazione Creativity Day 2012...Alberto Maestri
Le slide dello speech fatto nel Marzo 2012 a Milano in occasione del Creativity Day.
Titolo dell'intervento: "Apps €conomy e Nuove Professioni Digitali"
Intenzione imprenditoriale tra Propensione al rischio e Resilienza.Alice Marchisio
Nell’ambito della ricerca psicologica sull’imprenditorialità, questa tesi ha voluto esplorare il ruolo della propensione al rischio e della resilienza rispetto all’intenzione di fondare un’impresa in tempo di crisi. Alla luce della letteratura visionata, le ipotesi di partenza hanno sostenuto che le due dimensioni di personalità, favorendo rispettivamente una maggior disponibilità ad affrontare il rischio connesso all’attività di impresa e una maggior capacità di adattamento flessibile alle instabili condizioni ambientali, potessero a) essere presenti a livelli maggiori nei soggetti che dichiaravano un’intenzione imprenditoriale e b) presentare una relazione lineare di causalità con l’intenzione imprenditoriale. L’indagine è stata condotta su un campione di 525 soggetti (tra cui, lavoratori, non lavoratori e, in netta maggioranza, studenti universitari), di età compresa dai 19 ai 62 anni, sui quali si sono rilevati, tramite apposite scale di tipo self-report, i livelli delle variabili considerate. L’elaborazione statistica dei dati ha consentito di confermare le previsioni iniziali, evidenziando inoltre che il genere (essere maschio) sembra essere legato all’intenzione imprenditoriale, così come il fatto che la famiglia di origine abbia un’impresa di proprietà. In base ai risultati emersi, si conclude che propensione al rischio e resilienza potrebbero acquisire una funzione rilevante nelle pratiche di selezione, orientamento e formazione finalizzate sia all’identificazione di potenziali imprenditori e alla loro crescita, sia all’incentivazione della propensione a fare impresa. Spostando l’attenzione dal livello individuale al livello di gruppo, un’ulteriore implicazione potrebbe riguardare il processo di valutazione del profilo personale atto alla costruzione di un team imprenditoriale efficiente.
Alternanza scuola lavoro alcune riflessioniDonato Bellino
Per poter sostenere i costi e trarre il profitto necessario anche per gli investimenti e lo sviluppo, l’impresa deve cambiare la propria prospettiva passando da una innovazione di tipo chiuso (closed innovation) verso una forma più aperta di innovazione (open innovation).
In questo contesto, bene si inserisce la partecipazione delle PMI ad un progetto di Alternanza Scuola Lavoro. Sono, pertanto, esaminarti i principali vantaggi di una Impresa nel partecipare a progetti di alternanza scuola lavoro
Un’Impresa deve attuare continui cambiamenti per poter sostenere i costi e trarre il profitto necessario anche per gli investimenti e lo sviluppo. L’impresa deve cambiare la propria prospettiva passando da una innovazione di tipo chiuso (closed innovation) verso una forma più aperta di innovazione (open innovation).
Le Imprese, e in particolar modo le PMI, sempre più ricercano giovani non necessariamente dotati di alta scolarità e talentuosi, ma certamente motivati e fortemente disponibili ai veloci cambiamenti organizzativi e tecnologici. E’ necessario che i giovani si dotino di metodi e strumenti che permettano loro di trasformare l'informazione in conoscenza In questo contesto di necessaria innovazione, bene si inserisce la partecipazione delle PMI ad un progetto di Alternanza Scuola Lavoro che per imprenditori innovativi, dotati di una sensibilità sociale e visione di sviluppo aziendale a medio termine, costituisce a tutti gli effetti una innovazione sociale che rappresenta una discontinuità rispetto alle soluzioni apportate generalmente offrendo una risposta creativa a problemi di ordine economico e sociale non soddisfatti né dal mercato né dallo stato. Contribuisce così al miglioramento degli individui e delle collettività.
Però qui si pone un problema. Devono essere solo e soltanto la Scuola e la PMI gli unici stakeholders del progetto di Alternanza Scuola Lavoro anche se definito a livello programmatico da organismi centrali del MIUR?
SchoolUP è la piattaforma di didattica digitale per l’erogazione dei percorsi PCTO (ex Alternanza Scuola Lavoro), il contrasto alla dispersione scolastica e alla povertà
educativa.
Ad oggi è stata adottata da oltre 150 scuole italiane e 30.000 studenti che, guidati da
4.000 docenti, hanno svolto percorsi su educazione all’imprenditorialità, preparazione
e orientamento al lavoro, scrittura creativa e professioni digitali. Sono state create
oltre 800 startup simulate tra i banchi di scuola e alcune sono andate avanti nel loro
progetto di impresa entrando in contatto con l’ecosistema dell’innovazione.
Nel 2016 SchoolUP è rientrata tra le best practices del MIUR per aver sviluppato
percorsi di “Alternanza di qualità” e, nel 2019, si è aggiudicata il primo premio del
Global Junior Challenge per la categoria "Inserimento dei giovani nel mondo del
lavoro" (il GJC è il concorso internazionale organizzato da Roma Capitale e Fondazione
Mondo Digitale che seleziona i progetti più innovativi che usano le nuove tecnologie per
l'educazione e la formazione dei giovani).
Nel 2020, inoltre, la Cervellotik Education ha ottenuto un investimento dal Fondo
Nazionale Innovazione di Cassa Depositi e Prestiti Venture Capital SGR che ha
permesso di supportare al meglio le scuole italiane durante la pandemia.
I percorsi di SchoolUP hanno l’obiettivo di fornire agli studenti nozioni teorico pratiche per
combattere il digital mismatch, contrastare la povertà educativa, formare alla cultura di
impresa e acquisire competenze trasversali (soft, life e digital skills).
SchoolUP dà vita, inoltre, ad ulteriori progetti ad alto impatto sociale:
- PinkUP, l’iniziativa in collaborazione con Fondazione CDP e CDP VC Sgr
sull’educazione all’imprenditorialità interamente dedicata alle giovani studentesse per
contrastare la povertà educativa, la dispersione scolastica e il gender gap;
- Presìdi educativi lucani, il progetto di contrasto alla povertà educativa per le soft e
digital skills finanziato da Fondazione Con il Sud – Con i bambini impresa sociale;
- GreenLAB, il programma in partenza sull’educazione alla sostenibilità che promuove
la cultura e la consapevolezza in materia di sostenibilità ambientale, energetica ed
economica nella scuola.
Project Work Alternanza scuola lavoro a cura di Martina Fiore, Carlo Melis, Teodora Rossi e Francesca Spadaro, studenti del Master in Risorse Umane ISTUD
VoD platform proposes the postgraduate course
“Intelligent school design” in order to give an interpretation to the recent D.M. 11/4/2013, guidelines for sustainable design of schools.
1. Innovazione della dida ca
Orientare il sistema educa vo/forma vo e dell’istruzio-
Educazione all’imprenditorialità
ne verso un nuovo apprendimento is tuzionale che fa-
Una ricerca Isfol
vorisca lo sviluppo del pensiero divergente e/o laterale.
L’ambito preso in considerazione dalla ricerca è quello della
Favorire esperienze concrete (realizzazione di proge
con imprese reali o con la comunità locale, mini-imprese
ges te da studen , ecc.) e un approccio peer to peer tra
formazione professionale, da cui è necessario cominciare per formare una nuova
cultura del lavoro, incoraggiando l’assunzione del rischio e l’innovazione. Si tratta
della formazione dello spirito e della mentalità imprenditoriale.
studen e ex alunni.
Creare uno spazio, un luogo, un’occasione, un incrocio dove scuola, impresa, lavoro,
formale, informale, territorio, capitale sociale e capitale civico eserci no quelle con-
La ricerca propone ai decisori, agli educatori e agli esperti di settore indicazioni e
proposte utili all’elaborazione di linee guida in materia, per lo sviluppo di politiche
coerenti con i bisogni locali e nazionali.
taminazioni altrove e altrimen più complicate.
Il coinvolgimento dei giovani
Intendere il ruolo dei giovani in un nuovo modo, come portatori di risorse e non semplici
des natari di poli che sviluppate da altri.
Individuare modalità organizza ve fluide centrate sui bisogni dei giovani per garan re un
loro dire(o coinvolgimento.
Puntare sul principio di a vazione, senza il quale è difficile imparare, e offrire ai
giovani la possibilità di me(ersi alla prova come protagonis .
Per saperne di più:
Educazione all’imprenditorialità
ISFOL - Struttura Sistemi e servizi formativi
Corso d'Italia 33 - 00198 Roma
Maria Di Saverio 06/85447218
Chiara Loasses 06/85447187
Pierluigi Richini 06/85447552
imprenditorialita@isfol.it
scuola e della
Il pensiero laterale è una modalità di risoluzione di problemi logici che prevede un approccio
indire o, ovvero l'osservazione del problema
da diverse angolazioni. Mentre una soluzione
dire a (pensiero razionale o “ver!cale”) prevede il ricorso alla logica sequenziale, risolvendo
il problema partendo dalle considerazioni che
sembrano più ovvie, il pensiero “laterale” se ne
discosta (da cui il termine laterale) cercando
pun! di vista alterna!vi.
(E. De Bono, Il pensiero laterale, BUR, 2000)
www.isfol.it/temi/Formazione_apprendimento/educazione-allimprenditorialita
Perché promuovere l’educazione all’imprenditorialità
Perché è una competenza chiave della cittadinanza sulla quale insiste anche
l'Unione Europea.
Perché educa allo sviluppo di uno spirito proattivo che deve cominciare fin dalla
scuola, come condizione indispensabile perché i giovani sappiano adattarsi a un
mercato del lavoro globalizzato. Perché consente l’acquisizione di una competenza
trasversale e necessaria per tutti, prioritariamente all’effettiva attivazione di
un‘impresa.
“Il senso di iniziativa e l’imprenditorialità concernono la capacità di una persona di
tradurre le idee in azione. In ciò rientra la creatività, l'innovazione e l'assunzione di
rischi come anche la capacità di pianificare e di gestire progetti per raggiungere obiettivi. È una competenza che aiuta gli individui, non solo nella loro vita quotidiana, nella
sfera domestica e nella società, ma anche nel posto di lavoro, ad avere consapevolezza
del contesto in cui operano e a poter cogliere le opportunità che si offrono ed è un
punto di partenza per le abilità e le conoscenze più specifiche di cui hanno bisogno
coloro che avviano o contribuiscono ad un'attività sociale o commerciale”.
Raccomandazione del Parlamento europeo e del Consiglio
(2006/962/CE, GU L 394/10)
2. Una piattaforma istituzionale
Condizioni necessarie per il successo di programmi ed iniziative
Predisporre una piattaforma che funga da raccordo delle iniziative in corso, diffon-
di promozione dell’imprenditoria giovanile
dendo le conoscenze in merito ai metodi di insegnamento, ai materiali didattici
L’educazione all’imprenditorialità deve essere presente in maniera consapevole sin
realizzati e utilizzati nelle diverse scuole o dalle associazioni relativi all’educazione
dall’avvio del processo formativo scolastico e, in particolare, dalla scuola primaria.
all’imprenditorialità; che faciliti lo scambio tra i professio-
Essa può essere veicolata attraverso:
nisti; che preveda moduli di formazione a distanza sull’educazione all’imprenditorialità per gli insegnanti; che contenga una sezione dedicata alla creazione d’impresa, con
una scuola che lavora su attività reali e senti-
riferimenti normativi, bibliografici e sitografici.
te dai ragazzi, spendibili nella vita di tutti i
•
una scuola aperta al territorio e alle sue risorse, comprese quelle del lavoro;
•
Le forme di sostegno per gli insegnanti e i formatori
giorni;
•
Realizzare una formazione specifica per gli insegnanti e i
esperienze di alternanza scuola-lavoro, ove
formatori avvalendosi della collaborazione delle reti terri-
possibile per tutti gli ordini e gradi di scuola,
toriali, dell’associazionismo e delle organizzazioni impren-
con modalità differenti;
•
una didattica non prettamente disciplinare,
ma prevalentemente subordinata alla formazione della persona e dei suoi bisogni, centrata sulla laborialità e attraente;
•
una scuola che promuova la “rete” in ogni suo
aspetto, una rete di servizio, che nasca e si
formi sui problemi e che miri alla loro soluzione con il concorso e la condivisione di tutti.
“Oggi i sistemi di istruzione devono preparare per i
lavori che non sono ancora
stati creati, per tecnologie
che non sono ancora state
inventate, per problemi che
ancora non sappiamo che
nasceranno”
(Andreas Schleicher,
direttore di OCDE-Pisa)
Il coordinamento
ditoriali, attraverso strumenti di networking come le comunità professionali e utilizzando le opportunità di visite
di studio offerte dai programmi comunitari.
Introdurre l'imprenditorialità come elemento obbligatorio
nei piani di studi e nell'orientamento professionale.
Cooperazione scuola-impresa, raccordo con il territorio e lo sviluppo locale
Favorire il raccordo con il livello territoriale locale quale luogo privilegiato per la
cooperazione tra scuola e impresa per una maggior vicinanza ai cambiamenti e alle
Realizzare un comitato di direzione, un organismo
esigenze del tessuto produttivo.
snello che favorisca la creazione di un quadro
Attivare reti flessibili, sfruttando e potenziando
normativo unitario, monitori l’impiego efficiente
quelle già esistenti, coinvolgendo le scuole, le
delle risorse economiche e il coordinamento delle
imprese (sistema camerale, organizzazioni im-
iniziative, funga da raccordo fra i diversi livelli
prenditoriali e associazioni di volontariato); le
territoriali (europeo, nazionale e territoriale) e fra le diverse istituzioni (Ministeri
associazioni di giovani imprenditori e gli impren-
per l'istruzione, per il lavoro e per lo sviluppo economico), si apra alla
ditori-manager senior come testimoni nei pro-
partecipazione di associazioni senza fini di lucro ed organizzazioni imprenditoriali.
getti; le organizzazioni senza scopo di lucro, etc.