Open Data Lazio: un patrimonio comune per il territorio regionaleRegioneLazio
Antonella Pizzaleo Responsabile Agenda Digitale e Internet Governance Regione Lazio presenta il progetto Open Data Lazio, in occasione del lancio del portale regionale dati.lazio.it. Parole chiave: formazione e coinvolgimento del territorio.
La Partecipazione della Regione Emilia-Romagna. Leggi, progetti, attivitàSabrina Franceschini
presentazione nell'ambito dell'incontro: "Pratiche socio-culturali e rigenerazione urbana. Esperienze di partecipazione e innovazione"- Bologna, 26 giugno 2018
Con la consapevolezza della grande risorsa rappresentata dalla Tecnologia Informatica vogliamo mettere a fattore comune attività e conoscenze di Professionisti , Aziende ICT e Associazioni per contribuire allo Sviluppo Sociale ed accrescere l’attenzione ai temi legati all’Etica, alla Sostenibilità e alla Solidarietà.
La co-produzione e l’erogazione di servizi pubblici - introduzionecittametro
Slide presentate da Maurizio Ricca durante il webinar "La co-produzione e l'erogazione di servizi pubblici" realizzato il 18 novembre 2015 nell'ambito del progetto "Verso la costituzione delle Aree Metropolitane e la riorganizzazione delle Province" del Formez PA.
Il progetto Open Data della Regione Lazio nel contesto dell’Agenda DigitaleRegioneLazio
Antonella Pizzaleo, responsabile Agenda Digitale Regione Lazio descrive Open Data Lazio, il percorso di liberazione e valorizzazione dei dati pubblici del territorio regionale, promosso da Regione Lazio e presentato in webinar il 16 febbraio 2015.
La co-produzione: E’ possibile nelle amministrazioni provinciali?cittametro
Slide presentate da Renato Ruffini durante il webinar "La co-produzione e l'erogazione di servizi pubblici" realizzato il 18 novembre 2015 nell'ambito del progetto "Verso la costituzione delle Aree Metropolitane e la riorganizzazione delle Province" del Formez PA.
Presentazione di Giampietro Carboni (Laore) su "Costituzione ed ottimizzazione di reti territoriali" - Seminario su "Servizi Prodotti e Territorio: strategie per lo sviluppo integrato del Marghine", organizzato dal GAL Marghine a Bolotana (Ortachis) - 4 settembre 2011
Open Data Lazio: un patrimonio comune per il territorio regionaleRegioneLazio
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Slide presentate da Maurizio Ricca durante il webinar "La co-produzione e l'erogazione di servizi pubblici" realizzato il 18 novembre 2015 nell'ambito del progetto "Verso la costituzione delle Aree Metropolitane e la riorganizzazione delle Province" del Formez PA.
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Azioni di promozione attiva della domiciliarità per le persone non autosufficienti mediante l’introduzione dei modelli innovativi nella gestione dei servizi
La co-produzione: principi per la progettazione e la gestionecittametro
Slide presentate da Denita Cepiku durante il webinar "La co-produzione e l'erogazione di servizi pubblici" realizzato il 18 novembre 2015 nell'ambito del progetto "Verso la costituzione delle Aree Metropolitane e la riorganizzazione delle Province" del Formez PA.
[Maratona Lombardia] Progetti di sussidiarietà orizzontale nella scala localeancitel.lombardia
Intervento di Maurizio Maccarini - Università di Pavia - MARATONA DELLA CONOSCENZA - Lombardia in sintesi (Milano, Palazzo delle Stelline RisorseComuni - aprile 2007)
Cosa abbiamo fatto in Trentino - dove si colloca la Trentino Open Data Challenge del 2014 nel processo di apertura dei dati - che cosa sta accadendo oggi
PROGETTO AMMINISTRAZIONE 2.0 E COMUNICAZIONE TURISTICA CENTOLA-PALINURO 2012 ...Alfredo Capurso
e-Governamento & e-Democracy per un'amministrazione pubblica votata all'innovazione. Un progetto di sviluppo dal basso per Centola-Palinuro destinazione turistica...
Azioni di promozione attiva della domiciliarità per le persone non autosufficienti mediante l’introduzione dei modelli innovativi nella gestione dei servizi
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Pomeriggio di studio “Laboratori transfrontalieri di politiche sociali all’in...dmelpi
Intervento del Prof. Marco Meneguzzo e del Dr. Tobiolo Gianella in occasione del pomeriggio di studio “Laboratori transfrontalieri di politiche sociali all’interno del progetto CoopSussi” (Interreg IV) – Accademia di architettura, Mendrisio
Una social media strategy per le organizzazioni cristina felice civitillo in...Cristina FELICE CIVITILLO
Il mercato, i consumatori, le aziende, i lavoratori sono cambiati. È tempo di aggiornare il modo in cui lavoriamo diffondendo una cultura della collaborazione e della condivisione, supportando i processi spontanei di networking che mettano in collegamento le persone e le loro competenze, implementando strumenti che facilitino i flussi di comunicazione sia interni all’azienda (bottom-up, top-down e peer-to-peer) che esterni.
Startup community - Quattro principi e tre obiettivi per favorire la nascita ...Nicola Mattina
Questo documento contiene il mio contributo alla discussione su come incentivare la nascita di comunità di startup digitali in Italia. È articolato in tre capitoli: il primo sintetizza le caratteristiche di una startup community facendo riferimento alla letteratura emersa negli ultimi anni e alle tante conversazioni avute con esperti del settore in Italia e all’estero; il secondo evidenzia due pericolose vulnerabilità dell’attuale ecosistema di tech startup italiano; il terzo, infine, contiene delle linee guida con azioni che dovrebbero essere intraprese da chi intende lavorare attivamente per sviluppare una startup community.
Carta dei beni comuni , un Manifesto di principi e azioni civiche congiunte, per
permettere l’elaborazione, sperimentazione e valutazione di un Regolamento per il governo e la cura
partecipata dei beni comuni, oggetto decisionale del percorso partecipativo.
Che forma sta prendendo il cambiamento? Report di quanto emerso ai tavoli del...RENA
Report delle discussioni emerse ai tavoli tematici del Festival delle Comunità del Cambiamento.
Bologna, 14 Giugno 2014
http://www.progetto-rena.it/festival/programma/
Bollettino Rurale 11: Valorizzazione dei beni culturali: il patrimonio archeo...GAL Sole Grano Terra
Focus sulla valorizzazione dei beni culturali e sull'uso del patrimonio archeologico nella pianificazione strategica realizzato dal GAL Sole Grano Terra. Bollettino Rurale 11, novembre 2014
Bollettino Rurale 13: Lavoro di gruppo e gruppo di lavoro: strategie di effic...GAL Sole Grano Terra
Focus sulle strategie di efficacia e di gestione dei conflitti nel lavoro di gruppo e nei gruppi di lavoro del GAL Sole Grano Terra. Bollettino Rurale 13, dicembre 2014
Bollettino Rurale 8: Web, Social Media e Apps mobili per la promozione del la...GAL Sole Grano Terra
Focus sulla promozione del lavoro in rete attraverso il web, i social media e le app mobile del GAL Sole Grano Terra. Bollettino Rurale 08, novembre 2014
Lavoro di gruppo e gruppi di lavoro: strategie di efficacia e gestione dei co...GAL Sole Grano Terra
Le slide di Carlo Duò sul lavoro di gruppo e i gruppi di lavoro (strategie di efficacia e gestione dei conflitti), presentate il 27/11/2014 a Villaputzu e il 28/11/2014 a San Basilio in occasione del seminario interattivo organizzato dal GAL SGT - Sole Grano Terra.
Le slide di Francesco Congiu sulla pianificazione di una strategia di marketing, presentate il 13/11/2014 a Senorbì e il 14/11/2014 a Villaputzu in occasione del seminario interattivo organizzato dal GAL SGT - Sole Grano Terra.
Turismo attivo e settore ricettivo: segmenti cicloturismo, trekking, nordic w...GAL Sole Grano Terra
Le slide di Amos Cardia sul turismo attivo e il sistema ricettivo (segmenti del cicloturismo, trekking e nordic walking), presentate a Villasalto il 15/10/2014 in occasione del seminario aperto sulla domanda turistica (microtendenze, segmenti e target), organizzato dal GAL SGT - Sole Grano Terra.
2. Attività per l’accompagnamento alla nascita e
sviluppo di reti territoriali e di impresa
relazione, conflitto e cooperazione e quindi il
consolidamento delle relazioni interpersonali.
Un’occasione importante per gli operatori che
saranno impegnati per circa tre mesi con atti-
vità e incontri in presenza, collettivi e indivi-
duali, attraverso cui l’incubatore fornirà loro
gli strumenti per:
sviluppare una strategia collettiva di rete,
raccordando le strategie individuali e le
singole iniziative imprenditoriali/sociali;
supportare il processo per l’avvio delle Re-
ti;
consolidare le relazioni, anche produttive,
tra operatori;
sostenere la crescita professionale di cia-
scun operatore, incrementandone le compe-
tenze relazionali, produttive e gestionali.
L’incubatore di rete
Inizia a maggio 2015 l’attività dell’incubatore
di rete del GAL SGT, per l’accompagnamento
della creazione di 4 reti territoriali o di im-
presa: Rete agroalimentare; Rete dell’agri-
coltura sociale; Rete ospitale; Rete culturale,
museale, ambientale.
Si tratta della seconda fase dell’Azione di Si-
stema Attività per l’accompagnamento alla na-
scita e sviluppo di reti territoriali e di impresa e
prevede un’attività di incubazione a supporto
dell’avviamento e facilitazione delle 4 Reti,
composte ciascuna da una decina di operato-
ri. L’obiettivo è quello di accompagnare il
processo di trasformazione delle reti di rela-
zioni, emerse nella Fase 1 dell’Azione di Siste-
ma, in vere e proprie reti di collaborazione,
che lavorino in modo sinergico e proattivo per
ottenere risultati comuni.
L’incubatore di rete, quindi, non sarà sempli-
cemente un’attività di consulenza teorica ma
un’attività fortemente pratica, un vero e pro-
prio percorso di accompagnamento che forni-
rà agli operatori del territorio coinvolti gli
strumenti per attivare e gestire le Reti. Da una
parte ci sarà l’assistenza tecnica specialistica
che, attraverso la consulenza di esperti in di-
verse aree di competenza (gestionale, comu-
nicativa, organizzativa, fiscale, legislativa,
bancaria e tecnologica) aiuterà i partecipanti
a definire, in maniera condivisa, il progetto di
Rete, i contenuti e la forma. Dall’altra parte
una consulenza sul versante relazionale, per
la comprensione e gestione delle dinamiche di
Grazie all’attività dell’incubatore, i soggetti
aderenti saranno quindi in grado di operare
autonomamente e elaborare:
il progetto di Rete;
il contenuto delle relazioni, ovvero i servizi
L’incubatore di rete
1 Meeting delle Reti
sabato 23 maggio 2015
4 Reti territoriali o di impresa
Rete agroalimentare
Rete dell’agricoltura sociale
Rete ospitale
Rete culturale, museale, ambientale
3 mesi di attività
3. Individuati i partecipanti, per ciascuna Rete
inizieranno le attività specifiche dell’incubato-
re.
Si parte con la Definizione dei progetti di
Rete, per la messa a punto del progetto e dei
relativi obiettivi comuni, attraverso l’analisi
dei componenti, la valutazione di caratteristi-
che, fattibilità e opportunità dell’idea di col-
laborazione.
Si passa poi alla fase I contenuti delle Reti:
servizi in comune e attività, per la definizio-
ne consapevole e condivisa dei contenuti e
l’individuazione di servizi in comune e attività
da svolgere insieme.
L’ultima fase è La forma delle Reti: organiz-
zazione e regole, ossia l’individuazione dello
strumento di aggregazione (Cooperativa di
comunità, GODO, Club di prodotto, Contratto
di rete ecc.) ideale e della forma giuridica
associabile (Consorzio, Società cooperativa,
Associazione ecc.).
Dopo quest’ultima fase, le Reti saranno quindi
ufficialmente operative.
che la Rete intende gestire in comune e le
attività da realizzare insieme agli altri
soggetti;
la forma delle relazioni, ovvero la struttu-
ra organizzativa, le regole, i disciplinari e
la forma giuridica della Rete.
Al di là della formalizzazione, resta chiara-
mente sempre aperta la possibilità di colla-
borare attraverso reti informali, non codifica-
te, come per altro già succede da tempo nel
territorio.
Perché organizzarsi in Reti?
Per condividere saperi, esperienze e
nuove idee
Per incentivare relazioni e
collaborazioni
Perché insieme è più facile ideare e
organizzare servizi innovativi per
rispondere alle esigenze del mercato
Per ridurre le spese di gestione dei
servizi
Perché quando cresce la Rete crescono
anche i singoli operatori e le aziende che
ne fanno parte
Per ricreare il concetto di comunità
rurale, favorendo così lo sviluppo locale
e la permanenza dei giovani
Il lavoro dell’incubatore di rete si articola in
attività interconnesse e consequenziali.
La prima è l’Individuazione dei partecipanti
alle attività dell’incubatore: saranno circa 10
per ognuna delle 4 Reti. Le manifestazioni di
interesse potranno essere comunicate già in
occasione del primo Meeting delle Reti (23
maggio) e poi in risposta all’avviso pubblico
che sarà pubblicato sul sito del GAL SGT
(www.galsgt.it).