Nell’era collaborativa gli studenti arriveranno a concepire la conoscenza come un’esperienza condivisa in una comunità di pari.[…] L’insegnante fungerà da guida, organizzando le ricerche e permettendo agli studenti di lavorare in piccoli gruppi. L’obiettivo sarà quello di stimolare una creatività di tipo collaborativo, un’esperienza non dissimile da quella che i giovani fanno negli innumerevoli spazi sociali di Internet
2. Un nuovo contesto
• Viviamo in un mondo sempre più interconnesso e la rete definisce
una nuova cornice culturale e mentale che determina:
• un diverso modo di essere e di agire delle persone, dei gruppi e delle
organizzazioni sempre più proiettati in una dimensione “social”.
• un nuovo rapporto con la conoscenza influenzato dalla struttura
ipertestuale, multimediale e sociale del web e degli ambienti “virtuali”.
Per adattarsi ad un mondo che cambia bisogna assimilare questa
transizione e realizzare una convergenza tra la generazione dei nativi
digitali e quella dei migranti digitali.
3. Muoversi nel contesto del Web
Imparare a condividere ed intrecciare esperienze diverse per parlare la
lingua dei nostri studenti sempre più plasmata dal web.
Rivoluzione nella comunicazione:
• Pubblicazione ed accesso alle informazioni (www)
• Comunicazione personale (e-mail, chat, VoIP, social network)
• Strumenti collaborativi (videoconferenza, newsgroups, e-learning)
• Impatto sull’economia (e-commerce)
• Intrattenimento (video on demand, radio, network gaming)
4. Evoluzione (?)
• Senza dimenticare le criticità emergenti da questa proiezione di massa
nella dimensione digitale, è necessario stimolare un diverso modo di
essere e di agire nel proprio lavoro.
• L’evoluzione per selezione naturale non premia né i più forti, né i più
intelligenti, ma le specie che meglio si adattano ai cambiamenti
dell’ambiente … un ambiente che sarà sempre più interconnesso.
5. Prospettiva futura
“Nell’era collaborativa gli studenti arriveranno a
concepire la conoscenza come un’esperienza
condivisa in una comunità di pari.[…] L’insegnante
fungerà da guida, organizzando le ricerche e
permettendo agli studenti di lavorare in piccoli
gruppi. L’obiettivo sarà quello di stimolare una
creatività di tipo collaborativo, un’esperienza non
dissimile da quella che i giovani fanno negli
innumerevoli spazi sociali di Internet.”
[La società a costo marginale zero: l’internet delle
cose, l’ascesa del commons collaborativo e l’eclissi
del capitalismo] (Jeremy Rifkin)
6.
7. La legge 107/15 e la flipped classroom
• Insegnare con la “Flipped classroom” non è solo una moda. C’è una
forte valenza didattica in questa proposta così diversa. L’educazione a
scuola richiede oggi agli insegnanti sempre più capacità di coinvolgere
gli alunni per sviluppare atteggiamenti positivi verso l’apprendimento
ed incoraggiare l’autonomia personale.
• La flipped classroom permette metodologie didattiche adeguate alle
attuali normative sulle richieste formative (Legge 107/15).
8. Alcuni contenuti chiave della legge 107/15
• Didattiche collaborative e costruttive
• Rapporto tra saperi disciplinari e didattica per competenze;
• Compiti di realtà e apprendimento efficace;
• Imparare ad imparare: per un apprendimento permanente;
• Metodologie: project-based learning, cooperative learning, peer
teaching, peer tutoring, learning by doing, flipped classroom;
• Ambienti di apprendimento formali e informali;