XI Lezione - Arabo LAR Giath Rammo @ Libera Accademia Romana
Imparare ad utilizzare i nuovi media attraverso un
1. IMPARARE AD UTILIZZARE I
NUOVI MEDIA ATTRAVERSO
UN GEMELLAGGIO VIRTUALE
TRA CLASSI
COME STUDIARE INSIEME IL RINASCIMENTO
2. Introduzione
Il rapporto tra la scuola e internet è un rapporto
piuttosto complesso. Se da un lato la scuola
riconosce le enormi potenzialità che la rete offre
per la produzione, diffusione, condivisione,
archiviazione e ricerca della conoscenza e anche
le possibilità che i nuovi media danno per far
sviluppare delle competenze specifiche, dall’altro
lato la scuola incontra una notevole difficoltà ad
adattare le caratteristiche intrinseche del mezzo,
quali la pervasività e la reticolarità, ad un contesto
da sempre caratterizzato da gradualità e linearità
3. L’obiettivo di questo lavoro è organizzare un
percorso formativo che riesca a trovare un giusto
equilibrio tra reticolarità e linearità, ed allo stesso
tempo fornisca le competenze necessarie affinché
i digital natives facciano un uso consapevole e
critico delle nuove tecnologie.
Il percorso si basa sulla collaborazione virtuale tra
due classi appartenenti ad istituti scolastici di città
diverse, ed è finalizzato a far imparare ad
utilizzare con criterio i nuovi media attraverso uno
studio alternativo della storia del Rinascimento
italiano.
4. Questo gemellaggio virtuale è pensato per essere
realizzato nell’arco di un intero anno scolastico da
due classi della scuola media, e prevede quattro
fasi:
• Aprire un blog
• Realizzare della mappe
• Progettare un prodotto multimediale
• Condividere
5. Prima di cominciare…
Individuare due classi di seconda media
interessate al progetto
Trattandosi di un percorso interdisciplinare, prima
di entrare nel vivo del progetto, è opportuno
stabilire il numero dei docenti e delle discipline che
verranno coinvolti. In questo caso, lo studio del
Rinascimento italiano può interessare in
particolare docenti di storia, letteratura, arte,
scienze.
Formare i docenti alle tecnologie previste, se non
dovessero possedere una adeguata
dimestichezza
6. Avere ben chiaro che il progetto non si
sostituisce alla didattica tradizionale, ma si
affianca solamente
Avere ben chiari gli obiettivi da raggiungere:
a) mostrare dei modelli di utilizzo di quelle
tecnologie che spesso i ragazzini già ben
conoscono
b) far sviluppare in maniera contestualizzata e
mirata delle competenze critiche rispetto alle
nuove tecnologie
c) rendere gli alunni più consapevoli nell’uso delle
nuove tecnologie
7. Prima fase: aprire un blog
Questa fase prevede l’apertura di un blog di gruppo
da parte dei docenti a cui parteciperanno le due
classi prescelte.
Lo spazio verrà utilizzato per pubblicare, studiare e
commentare insieme gradualmente i vari
avvenimenti storici, le scoperte scientifiche,le
opere letterarie, le realizzazioni artistiche, e
diverrà il punto di riferimento e di incontro
principale per tutta la durata del progetto.
8. Ogni alunno potrà dare il proprio contributo anche
mettendo a disposizione della community link di
vario genere utili ad approfondire gli argomenti
trattati, oppure fornendo informazioni relative alla
propria città nel periodo rinascimentale.
Sarà compito dei docenti stabilire quanto il contributo
sia valido, ed orientare gli alunni qualora mostrino
di non avere compreso appieno i contenuti.
9. Gli insegnanti dovranno sempre monitorare e guidare
il lavoro dei ragazzi e dovranno anche organizzare
dei momenti di verifica, ad esempio chiedendo alla
community di analizzare, in gruppo o
individualmente, una produzione letteraria,
un’opera artistica, un avvenimento storico (anche
concordando l’argomento con gli alunni secondo le
loro preferenze).
Una volta affrontati tutti gli argomenti i docenti
devono invitare gli alunni a realizzare delle mappe
collaborative nel web.
10. Seconda fase: realizzare delle
mappe
La realizzazione delle mappe facilita l’assimilazione
delle informazioni nella memoria a lungo termine e
risulta molto utile per consolidare i collegamenti tra
le varie discipline.
Se nel blog finora i docenti hanno affrontato gli
argomenti soprattutto separatamente, adesso
lavoreranno insieme affinché i contenuti non
vengano appresi dagli alunni in maniera settoriale,
in modo da sviluppare una visone globale del
contesto storco rinascimentale
11. Si può chiedere agli alunni di realizzare le mappe
individualmente oppure in gruppo, facendo
collaborare alunni della stessa classe oppure
appartenenti ad entrambe le classi. Nel caso del
lavoro di gruppo si potrebbe utilizzare Wiki.
12. Obiettivi delle mappe:
• Aiutare ad una visone globale
• Evidenziare i collegamenti interdisciplinari
• Stimolare alla ricerca della coerenza
• Esplicitare l’organizzazione dei modelli mentali che
si costruiscono con l’apprendimento
• Rendere gli alunni consapevoli dei meccanismi
dell’apprendimento
• Rendere gli alunni consapevoli delle similitudini tra
i meccanismi reticolari dell’apprendimento ed i
meccanismi reticolari del web
13. Terza fase: progettare e realizzare
un prodotto multimediale
Dopo la creazione delle mappe si può passare alla
fase di progettazione e realizzazione di un
prodotto multimediale sulla base degli argomenti
affrontati.
In questo caso il blog viene utilizzato per scambiarsi
delle informazioni utili alla realizzazione, per
stabilire i gruppi e per concordare gli argomenti e
la natura del prodotto multimediale (prodotto
audiovisivo, ipertestuale, fatto solo di foto e testo,
ecc.)
14. La fase della realizzazione richiede una
collaborazione strettissima tra i membri del
gruppo. Anche in questo caso può risultare utile
servirsi di Wiki.
Nel caso che un gruppo intenda costruire un prodotto
audiovisivo bisogna che gli alunni concordino, ad
esempio, le musiche di sottofondo, i testi, le foto, i
video, e anche l’eventuale commento di una voce
fuori campo.
Il gruppo dovrà poi pensare insieme all’ordine di
assemblaggio dei vari testi ed incaricare uno dei
membri affinché proceda al montaggio definitivo.
15. Quarta fase: condividere
Una volta realizzato il prodotto multimediale può
risultare particolarmente stimolante e gratificante
per gli alunni pubblicarlo nel web.
Bisogna a questo punto concordare il tipo di
tecnologia.
Per dare una visibilità ristretta e selezionata risulterà
più opportuno pubblicare il prodotto o all’interno
dello stesso blog realizzato per il gemellaggio
oppure all’interno di un Social network.
Per dare una visibilità molto più ampia si potranno
scegliere varie opzioni a seconda della natura del
prodotto realizzato. Se si tratta di un Ppt si potrà
pubbliacre su Slideshare, se si tratta di un
audiovisivo su Youtube, ecc.
16. Conclusione
La valutazione dell’intero percorso può essere
effettuata considerando a livello individuale, a
livello delle singole classi, e nel complesso:
• le capacità di utilizzo delle tecnologie
• le capacità di interazione
• la capacità di inserire dei contenuti pertinenti al
contesto
• le capacità di collaborazione
• la capacità di riorganizzazione dei contenuti
17. Un gemellaggio virtuale costituisce un metodo
didattico molto utile per la nuova generazione di
studenti. I discenti di oggi sono cresciuti immersi
nelle tecnologie digitali ed hanno sviluppato verso
questi strumenti un dimestichezza ed una
abitudine che hanno in parte modificato il loro
modo di apprendere.
La tendenza a comunicare con le tecnologie digitali e
a condividere informazioni è in loro fortemente
spiccata, e va sfruttata in maniera produttiva
18. Affiancare alla didattica tradizionale una didattica
digitale è un’ottima soluzione per coinvolgere gli
studenti, e significa:
• utilizzare un linguaggio familiare e sicuramente
molto gradito
• mettere gli alunni nelle condizioni di apprendere
nel modo che a loro è più congeniale, insegnando
implicitamente ad utilizzare le tecnologie in
maniera finalizzata e responsabile
• creare un ambiente ricco di stimoli