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Considerazioni per il Target Setting del
Ruolo di HR Business Partner
Le note che seguono sono state elaborate da uno specifico team di HR
Business Partner in occasione delle discussioni per la definizione dei target di
funzione ed individuali di un dato periodo operativo.
Sono rappresentative del processo effettivamente utilizzato ogni anno per
revisionare le basi del target setting di ruolo.
1
D.Famà – HR Business Partner, marzo 2016
Ruolo del Business Partner HR (BHR)
Compliance
Consulenza
Partnership
Condizioni di successo:
Coinvolti in fase di elaborazione delle
scelte di business per cercare di far leva
anche su aspetti People
(il fattore People è una leva di business)
Interpellati per suggerimenti su come
gestire gli impatti People correlati a
decisioni di business
(il fattore People è una conseguenza,
spesso vista come problematica)
Accettati per Ruolo/ responsabilità
formali di HR
(il fattore People è presupposto come
“vincolo normativo/ procedurale” )
A) Il principale obiettivo di ruolo del BHR è quello di portare a livello di Partnership la relazione con gli interlocutori
del business
B) Il secondo obiettivo chiave del ruolo di BHR è quello di portare a livelli di eccellenza l’efficacia dell’Azione
Gestionale dell’organizzazione (vedere nelle slide successive le note sulla Gestione).
Vedere la figura più sotto per una schematizzazione del percorso che va attuato a tale scopo.
Entrambi gli obiettivi hanno valenza strategica.
Il primo in modo più evidente, operando su opportunità sempre più correlate ai macro-target del business.
Il secondo, in modo più indiretto,ma sempre a supporto del primo, presidiando i micro processi organizzativi, i quali sono
sempre il substrato materiale delle soluzioni pensate per il raggiungimento dei business target, quindi evitando quel fenomeno
di “allontanamento dal Personale” che la Business Partnership tende a favorire (Ref1)
Capacità di Influenzamento
Leva Competenze Profilo relazionale Responsabilità in scope
(Incrementali)
Influenzamento Sulla base del ruolo Tecniche HR Compliance Le responsabilità di HR
Sulla base delle capacità Business Consulenza Le responsabilità del business
Understanding
Relazionali Partnership Le responsabilità di entrambi
C) In parallelo ad entrambi gli obiettivi, devono anche aumentare la capacità di influenzamento.
In tabella viene presentato un possibile schema che correla il grado di influenza acquisito con le capacità agite, il
tipo di profilo relazionale usato come riferimento e il grado di condivisione della responsabilità delle decisioni
NOTE SUL CONCETTO DI
GESTIONE
Gestione 2014 nella Distribuzione (1/2)
Nel 2014, l’obiettivo principale della Gestione (Nota 1) è stato quello di sviluppare modalità e canali informativi che assicurassero ai
BHR una capacità progressivamente sempre più autonoma di valutare i singoli collaboratori e le situazioni organizzative (a tutti i livelli
in cui si articola la distribuzione, a partire dal singolo punto di contatto).
Lo strumento principale è stato quello delle visite nei point of sale e dei colloqui individuali coi collaboratori.
Nella tabella più sotto sono riportate le dimensioni quantitative di queste attività (consuntivo 2014).
In media, il 67% dei point of sale ed il 63% del personale di Distribuzione sono stati visitati almeno una volta ed almeno una volta i
collaboratori in organico sono stati intervistati su temi come:
- Attività svolta
- Competenze possedute e loro livello
- Motivazione
- Aspettative di sviluppo professionale
- Rapporti interpersonali sul luogo di lavoro
- Adattamento a riorganizzazioni/ chiusure/ spostamenti.
Raccogliendo feedback su un ampio spettro di temi: dalla formazione ricevuta, allo stile e l’efficacia di gestione e comunicazione, alla
percezione del mood, e cercando di dare risposta a domande sul proprio futuro, sui cambiamenti in corso e su aspetti gestionali più
minuti, ma per il personale non meno importanti.
Il tempo stimato per l’evasione di questa attività è pari a circa 2,5 mesi/ uomo (quindi il 10% della capacity totale del team BHR che
opera sulla Distribuzione =2 FTE )
(Nota 1) Vedere nella slide “Cosa è la Gestione” come intendiamo questo tipo di attività
Points of sale Personale Ore (min) GG (min)
Regione A 62% 54% 117 23
Regione B 74% 74% 151 30
Media 67% 63%
Totale 268 53
Copertura
Gestione 2014 nella Distribuzione (2/2)
Secondo le aspettative, la presenza ed i colloqui stanno fornendo ai BHR una capacità di valutazione sempre più accurata ed
indipendente.
Tuttavia, inizialmente come un by product, è emerso che questa presenza e queste conoscenze fornivano anche la capacità di influire
sui micro processi sociali su cui si voleva acquisire le informazioni. Tale possibilità appare rivestire un indispensabile mitigante del
rischio di allontanamento dalle operazioni intrinseco nel trend di sviluppo della Business Partnership da parte di HR (Ref 1)
L’influenza nasce da un insieme di percezioni sui BHR, fra cui l’essere visti come:
- persone di direzione informate sulle linee di sviluppo del business e dei suoi razionali;
- manager con un focus differente dal business, per ruolo più attenti al fattore umano;
- professionisti delle relazioni interpersonali , capaci di utilizzare le informazioni per perseguire il miglioramento senza mettere a
rischio le relazioni capo-collaboratore (employee advocate)
Come utilizzare al meglio questa capacità di influenza , e come incrementarle, è divenuto oggetto di discussione nel team per farne
uno degli obiettivi gestionali 2015. Oltre al completamento ed al mantenimento delle prassi avviate nel 2014 di Know Your Customer
interno.
Da due esempi allegati in seguito (Cambi Organizzativi e Job Rotation) , sembra di poter dedurre che un’azione gestionale efficace si
debba sviluppare in un ciclo di almeno 5 fasi, di cui 3 sono quelle realmente qualificanti (Prevenzione, Attuazione in un quadro di
Ottimizzazione dei fattori coinvolti, Fine Adjustment):
Fase Finalità
Prevenzione Spostare l’azione gestionale il più possibile a monte del manifestarsi il problema/ rischio
Decisione Presa d’atto organizzativa della necessità di un’azione di cambiamento
Attuazione/
Ottimizzazione
Creazione di tutte le condizioni (psicologiche ed operative) per il successo dell’azione di cambiamento
Formalizzazione Rispetto delle procedure formali di registrazione e comunicazione dell’atto di cambiamento
Fine Adjustment Cura nello sviluppo delle premesse, psicologiche ed operative, per mantenere il massimo allineamento
sull’obiettivo dell’azione di cambiamento
Cosa è La Gestione?
1) Capacità di influenzamento
Non è un insieme più o meno vario di task che abbia senso elencare (JR, variazioni organizzative, payround, valutazione della
performance…), in quanto possono variare anche moltissimo di anno in anno, in tipologia e ammontare relativo, in funzione dello
specifico momento strategico dell’azienda. Confondere la gestione coi suoi strumenti è come confondere il mestiere dell’artigiano con
la sua cassetta degli attrezzi.
Inoltre, nella sfera di attività del BPHR, non va confusa col più ampio Processo di Gestione del Personale (dall’assunzione alla
cessazione del rapporto) ,che è missione dell’intera funzione HR e che vede nel BPHR uno dei ruoli di mediazione / facilitazione
coinvolti (assieme a quelli Specialistici o Amministrativi).
In ambito BPHR è meglio qualificare l’Azione Gestionale come: quell’insieme di attività, di volta in volta necessarie, per raggiungere
l’ obiettivo di influenzare il comportamento del collaboratore, perchè sia utile e coerente con le finalità dell’azienda/ unit
Col che si vuole evidenziare come questa logica di Gestione risponda meno a logiche di Processo e più a logiche di soluzione ad hoc,
personalizzata, sul caso specifico (funzione, business,…) e sulle persone coinvolte (vedi anche più sotto).
2) Rendere compatibili gli opposti
La Gestione da parte del del BPHR è un lavoro di compatibilizzazione di variabili ed esigenze non allineate (o non allineabili talvolta …)
Infatti, le tre dimensioni, non di rado indipendenti/ in contrasto, con cui l’azione gestionale si trova spesso ad interagire sono quelle
delle esigenze di:
• Processi (la performance del sistema-azienda),
• Organizzazione (in quanto istituzione),
• Collaboratore (e le Relazioni che lo coinvolgono).
Un esempio abbastanza tipico è quello di dover coniugare i bisogni della flessibilità con l’etica e la responsabilità sociale.
Quindi implica l’accettazione di un costante livello di imperfezione delle scelte e delle azioni: c’e’ sempre un “durante ed un dopo”, a
loro volta da … gestire (claims, motivazione, …)
3) Continuità e dettaglio
E’ un lavoro continuo e quotidiano. Infatti è tanto più efficace quanto riesce ad influire sulla qualità delle minute interazioni che
hanno quotidianamente luogo negli ambiti micro sociali del luogo di lavoro. Utilizzando piccole azioni di facilitazione, mediazione,
supporto, ecc. che aiutano a ridurre le piccole deviazioni che continuamente si producono nell’allineamento con gli obiettivi e
nell’affiatamento fra le persone (equivoci, incomprensioni, conflitti …) ed in cui spesso risiedono le cause dei grandi disallineamenti fra
personale ed azienda.
Anche in ragione di questa ultima caratteristica, i suoi attori fondamentali sono il capo ed il collaboratore; con HR come supporto,
facilitatore, stimolo, advocate etc., ora dell’una ora dell’altra dimensione, tanto più efficacemente quanto riesce a catturare in anticipo
segnali deboli e trend (= presenza e capacità di lettura/ interpretazione).
Gestione Formale Evento Gestione Efficace
Cambio mansione
Early warning di situazioni micro
organizzative a rischio (monitorare i
People Risk)
Notifica di inefficace match fra
posizione/ capo/ collaboratore
Presa d’atto di inefficace match fra
posizione/ capo/ collaboratore
Assessment delle cause del mismatch
e valutazione alternative al cambio
mansione
Cambio mansione soddisfacente per:
Line Manager ricevente; LM cedente;
Collaboratore; Norme e regolamenti;
altri stakeholders (es OOSS)
Formalizzazione del cambio mansione
e allineamento sistemi
Formalizzazione del cambio mansione
e allineamento sistemi
Gestione ex post: induction nella
nuova posizione, claims, motivazione,
etc (Per LMs e Collaboratore)
Prevenzione
Attuazione /
Ottimizzazione
Fine Adjustment
Decisione
Formalizzazione
Decisione/
Attuazione
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I cambiamenti di ruolo
Gestione Formale Evento Gestione Efficace
Variazione
Organizzativa
Monitoraggio continuo della efficacia
organizzativa ed anticipazione di bisogni/
opportunità (fare challenge allo status quo)
Notifica di del cambiamento di
organizzazione e di allocazione degli
organici (cambi ruolo)
Identificazione di opportunità/ necessità del
cambiamento di organizzazione e di allocazione
degli organici (cambi ruolo) che puntino a
migliorare la performance dei processi coinvolti
Raccolta del consenso dei principali stakeholder
per la sua approvazione
Preparazione della variazione in modo che ci sia
soddisfazione di: LMs; Collaboratori; Norme e
regolamenti; altri stakeholders (es OOSS) e
miglioramento della performance
Revisione Org chart, comunicazione
organizzativa, formalizzazione cambi
allocazione, allineamento sistemi
Revisione Org chart, comunicazione
organizzativa, formalizzazione cambi
allocazione, allineamento sistemi
Gestione ex post: roll out organizzazione e
processi, claims, motivazione, etc (Per LMs e
Collaboratori)
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Decisione/
Attuazione
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Esempi di livelli di qualità nella Gestione (2/2)
Le Variazioni Organizzative
10
Bibliografia
Ref 1: “Worplace Dispute Resolution and the Management of Individual Conflict – A Thematic Analysis of
Five Case Studies”, pg 16; 2014 ACAS Research Paper, R.Saundry, G.Wibberley
Ref.2: “Creating People Advantage 2014-2015” BCG and SHRM, december 2014
11
Ulteriori riflessioni da sviluppare
Il Personale costituisce una “risorsa come le altre”?
No:
1. dimensione psicologia +
2. potenziale capacità di auto generare il proprio valore +
3. sfera emotiva, come riserva teoricamente inesauribile di energia realizzativa
Auto generazione di valore:
Il personale consente alle aziende di adattarsi ai cambiamenti della società della conoscenza -
- Flessibilità del Personale = Adattabilità d’Impresa
+ Flessibilità della Leadership
Come sollecitare e fare leva sulla sfera emotiva positiva?
per generare energia realizzativa. Possibili spunti:
-Tentare la cura dei dettagli nella comunicazione individuale, scritta e verbale (in corso)
- fare delle emozioni un punto di attenzione dell’agenda dei colloqui individuali
- quali iniziative/ approcci a livello di piccoli gruppi (es. team, point of sale)?.....
Esigenze Organizzative e delle Persone:
La logica HR vincente è quella che coniuga i bisogni della flessibilità con l’etica e la
responsabilità sociale (per un criterio di massima efficacia deve tener conto della dimensione
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BPHR: Service Model Design
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Employee Career Perceptions
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Employee Value Proposition
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Assessment Concept
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Organizzazione e Complessità
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BPHR: Target Setting Journey

  • 1. Considerazioni per il Target Setting del Ruolo di HR Business Partner Le note che seguono sono state elaborate da uno specifico team di HR Business Partner in occasione delle discussioni per la definizione dei target di funzione ed individuali di un dato periodo operativo. Sono rappresentative del processo effettivamente utilizzato ogni anno per revisionare le basi del target setting di ruolo. 1 D.Famà – HR Business Partner, marzo 2016
  • 2. Ruolo del Business Partner HR (BHR) Compliance Consulenza Partnership Condizioni di successo: Coinvolti in fase di elaborazione delle scelte di business per cercare di far leva anche su aspetti People (il fattore People è una leva di business) Interpellati per suggerimenti su come gestire gli impatti People correlati a decisioni di business (il fattore People è una conseguenza, spesso vista come problematica) Accettati per Ruolo/ responsabilità formali di HR (il fattore People è presupposto come “vincolo normativo/ procedurale” ) A) Il principale obiettivo di ruolo del BHR è quello di portare a livello di Partnership la relazione con gli interlocutori del business B) Il secondo obiettivo chiave del ruolo di BHR è quello di portare a livelli di eccellenza l’efficacia dell’Azione Gestionale dell’organizzazione (vedere nelle slide successive le note sulla Gestione). Vedere la figura più sotto per una schematizzazione del percorso che va attuato a tale scopo. Entrambi gli obiettivi hanno valenza strategica. Il primo in modo più evidente, operando su opportunità sempre più correlate ai macro-target del business. Il secondo, in modo più indiretto,ma sempre a supporto del primo, presidiando i micro processi organizzativi, i quali sono sempre il substrato materiale delle soluzioni pensate per il raggiungimento dei business target, quindi evitando quel fenomeno di “allontanamento dal Personale” che la Business Partnership tende a favorire (Ref1)
  • 3. Capacità di Influenzamento Leva Competenze Profilo relazionale Responsabilità in scope (Incrementali) Influenzamento Sulla base del ruolo Tecniche HR Compliance Le responsabilità di HR Sulla base delle capacità Business Consulenza Le responsabilità del business Understanding Relazionali Partnership Le responsabilità di entrambi C) In parallelo ad entrambi gli obiettivi, devono anche aumentare la capacità di influenzamento. In tabella viene presentato un possibile schema che correla il grado di influenza acquisito con le capacità agite, il tipo di profilo relazionale usato come riferimento e il grado di condivisione della responsabilità delle decisioni
  • 4. NOTE SUL CONCETTO DI GESTIONE
  • 5. Gestione 2014 nella Distribuzione (1/2) Nel 2014, l’obiettivo principale della Gestione (Nota 1) è stato quello di sviluppare modalità e canali informativi che assicurassero ai BHR una capacità progressivamente sempre più autonoma di valutare i singoli collaboratori e le situazioni organizzative (a tutti i livelli in cui si articola la distribuzione, a partire dal singolo punto di contatto). Lo strumento principale è stato quello delle visite nei point of sale e dei colloqui individuali coi collaboratori. Nella tabella più sotto sono riportate le dimensioni quantitative di queste attività (consuntivo 2014). In media, il 67% dei point of sale ed il 63% del personale di Distribuzione sono stati visitati almeno una volta ed almeno una volta i collaboratori in organico sono stati intervistati su temi come: - Attività svolta - Competenze possedute e loro livello - Motivazione - Aspettative di sviluppo professionale - Rapporti interpersonali sul luogo di lavoro - Adattamento a riorganizzazioni/ chiusure/ spostamenti. Raccogliendo feedback su un ampio spettro di temi: dalla formazione ricevuta, allo stile e l’efficacia di gestione e comunicazione, alla percezione del mood, e cercando di dare risposta a domande sul proprio futuro, sui cambiamenti in corso e su aspetti gestionali più minuti, ma per il personale non meno importanti. Il tempo stimato per l’evasione di questa attività è pari a circa 2,5 mesi/ uomo (quindi il 10% della capacity totale del team BHR che opera sulla Distribuzione =2 FTE ) (Nota 1) Vedere nella slide “Cosa è la Gestione” come intendiamo questo tipo di attività Points of sale Personale Ore (min) GG (min) Regione A 62% 54% 117 23 Regione B 74% 74% 151 30 Media 67% 63% Totale 268 53 Copertura
  • 6. Gestione 2014 nella Distribuzione (2/2) Secondo le aspettative, la presenza ed i colloqui stanno fornendo ai BHR una capacità di valutazione sempre più accurata ed indipendente. Tuttavia, inizialmente come un by product, è emerso che questa presenza e queste conoscenze fornivano anche la capacità di influire sui micro processi sociali su cui si voleva acquisire le informazioni. Tale possibilità appare rivestire un indispensabile mitigante del rischio di allontanamento dalle operazioni intrinseco nel trend di sviluppo della Business Partnership da parte di HR (Ref 1) L’influenza nasce da un insieme di percezioni sui BHR, fra cui l’essere visti come: - persone di direzione informate sulle linee di sviluppo del business e dei suoi razionali; - manager con un focus differente dal business, per ruolo più attenti al fattore umano; - professionisti delle relazioni interpersonali , capaci di utilizzare le informazioni per perseguire il miglioramento senza mettere a rischio le relazioni capo-collaboratore (employee advocate) Come utilizzare al meglio questa capacità di influenza , e come incrementarle, è divenuto oggetto di discussione nel team per farne uno degli obiettivi gestionali 2015. Oltre al completamento ed al mantenimento delle prassi avviate nel 2014 di Know Your Customer interno. Da due esempi allegati in seguito (Cambi Organizzativi e Job Rotation) , sembra di poter dedurre che un’azione gestionale efficace si debba sviluppare in un ciclo di almeno 5 fasi, di cui 3 sono quelle realmente qualificanti (Prevenzione, Attuazione in un quadro di Ottimizzazione dei fattori coinvolti, Fine Adjustment): Fase Finalità Prevenzione Spostare l’azione gestionale il più possibile a monte del manifestarsi il problema/ rischio Decisione Presa d’atto organizzativa della necessità di un’azione di cambiamento Attuazione/ Ottimizzazione Creazione di tutte le condizioni (psicologiche ed operative) per il successo dell’azione di cambiamento Formalizzazione Rispetto delle procedure formali di registrazione e comunicazione dell’atto di cambiamento Fine Adjustment Cura nello sviluppo delle premesse, psicologiche ed operative, per mantenere il massimo allineamento sull’obiettivo dell’azione di cambiamento
  • 7. Cosa è La Gestione? 1) Capacità di influenzamento Non è un insieme più o meno vario di task che abbia senso elencare (JR, variazioni organizzative, payround, valutazione della performance…), in quanto possono variare anche moltissimo di anno in anno, in tipologia e ammontare relativo, in funzione dello specifico momento strategico dell’azienda. Confondere la gestione coi suoi strumenti è come confondere il mestiere dell’artigiano con la sua cassetta degli attrezzi. Inoltre, nella sfera di attività del BPHR, non va confusa col più ampio Processo di Gestione del Personale (dall’assunzione alla cessazione del rapporto) ,che è missione dell’intera funzione HR e che vede nel BPHR uno dei ruoli di mediazione / facilitazione coinvolti (assieme a quelli Specialistici o Amministrativi). In ambito BPHR è meglio qualificare l’Azione Gestionale come: quell’insieme di attività, di volta in volta necessarie, per raggiungere l’ obiettivo di influenzare il comportamento del collaboratore, perchè sia utile e coerente con le finalità dell’azienda/ unit Col che si vuole evidenziare come questa logica di Gestione risponda meno a logiche di Processo e più a logiche di soluzione ad hoc, personalizzata, sul caso specifico (funzione, business,…) e sulle persone coinvolte (vedi anche più sotto). 2) Rendere compatibili gli opposti La Gestione da parte del del BPHR è un lavoro di compatibilizzazione di variabili ed esigenze non allineate (o non allineabili talvolta …) Infatti, le tre dimensioni, non di rado indipendenti/ in contrasto, con cui l’azione gestionale si trova spesso ad interagire sono quelle delle esigenze di: • Processi (la performance del sistema-azienda), • Organizzazione (in quanto istituzione), • Collaboratore (e le Relazioni che lo coinvolgono). Un esempio abbastanza tipico è quello di dover coniugare i bisogni della flessibilità con l’etica e la responsabilità sociale. Quindi implica l’accettazione di un costante livello di imperfezione delle scelte e delle azioni: c’e’ sempre un “durante ed un dopo”, a loro volta da … gestire (claims, motivazione, …) 3) Continuità e dettaglio E’ un lavoro continuo e quotidiano. Infatti è tanto più efficace quanto riesce ad influire sulla qualità delle minute interazioni che hanno quotidianamente luogo negli ambiti micro sociali del luogo di lavoro. Utilizzando piccole azioni di facilitazione, mediazione, supporto, ecc. che aiutano a ridurre le piccole deviazioni che continuamente si producono nell’allineamento con gli obiettivi e nell’affiatamento fra le persone (equivoci, incomprensioni, conflitti …) ed in cui spesso risiedono le cause dei grandi disallineamenti fra personale ed azienda. Anche in ragione di questa ultima caratteristica, i suoi attori fondamentali sono il capo ed il collaboratore; con HR come supporto, facilitatore, stimolo, advocate etc., ora dell’una ora dell’altra dimensione, tanto più efficacemente quanto riesce a catturare in anticipo segnali deboli e trend (= presenza e capacità di lettura/ interpretazione).
  • 8. Gestione Formale Evento Gestione Efficace Cambio mansione Early warning di situazioni micro organizzative a rischio (monitorare i People Risk) Notifica di inefficace match fra posizione/ capo/ collaboratore Presa d’atto di inefficace match fra posizione/ capo/ collaboratore Assessment delle cause del mismatch e valutazione alternative al cambio mansione Cambio mansione soddisfacente per: Line Manager ricevente; LM cedente; Collaboratore; Norme e regolamenti; altri stakeholders (es OOSS) Formalizzazione del cambio mansione e allineamento sistemi Formalizzazione del cambio mansione e allineamento sistemi Gestione ex post: induction nella nuova posizione, claims, motivazione, etc (Per LMs e Collaboratore) Prevenzione Attuazione / Ottimizzazione Fine Adjustment Decisione Formalizzazione Decisione/ Attuazione Formalizzazione Esempi di livelli di qualità nella Gestione (1/2) I cambiamenti di ruolo
  • 9. Gestione Formale Evento Gestione Efficace Variazione Organizzativa Monitoraggio continuo della efficacia organizzativa ed anticipazione di bisogni/ opportunità (fare challenge allo status quo) Notifica di del cambiamento di organizzazione e di allocazione degli organici (cambi ruolo) Identificazione di opportunità/ necessità del cambiamento di organizzazione e di allocazione degli organici (cambi ruolo) che puntino a migliorare la performance dei processi coinvolti Raccolta del consenso dei principali stakeholder per la sua approvazione Preparazione della variazione in modo che ci sia soddisfazione di: LMs; Collaboratori; Norme e regolamenti; altri stakeholders (es OOSS) e miglioramento della performance Revisione Org chart, comunicazione organizzativa, formalizzazione cambi allocazione, allineamento sistemi Revisione Org chart, comunicazione organizzativa, formalizzazione cambi allocazione, allineamento sistemi Gestione ex post: roll out organizzazione e processi, claims, motivazione, etc (Per LMs e Collaboratori) Prevenzione Attuazione/ Ottimizzazione Fine Adjustment Decisione Formalizzazione Decisione/ Attuazione Formalizzazione Esempi di livelli di qualità nella Gestione (2/2) Le Variazioni Organizzative
  • 10. 10 Bibliografia Ref 1: “Worplace Dispute Resolution and the Management of Individual Conflict – A Thematic Analysis of Five Case Studies”, pg 16; 2014 ACAS Research Paper, R.Saundry, G.Wibberley Ref.2: “Creating People Advantage 2014-2015” BCG and SHRM, december 2014
  • 11. 11 Ulteriori riflessioni da sviluppare Il Personale costituisce una “risorsa come le altre”? No: 1. dimensione psicologia + 2. potenziale capacità di auto generare il proprio valore + 3. sfera emotiva, come riserva teoricamente inesauribile di energia realizzativa Auto generazione di valore: Il personale consente alle aziende di adattarsi ai cambiamenti della società della conoscenza - - Flessibilità del Personale = Adattabilità d’Impresa + Flessibilità della Leadership Come sollecitare e fare leva sulla sfera emotiva positiva? per generare energia realizzativa. Possibili spunti: -Tentare la cura dei dettagli nella comunicazione individuale, scritta e verbale (in corso) - fare delle emozioni un punto di attenzione dell’agenda dei colloqui individuali - quali iniziative/ approcci a livello di piccoli gruppi (es. team, point of sale)?..... Esigenze Organizzative e delle Persone: La logica HR vincente è quella che coniuga i bisogni della flessibilità con l’etica e la responsabilità sociale (per un criterio di massima efficacia deve tener conto della dimensione psicologica del Personale: percezioni, bisogni, aspirazioni, paure,…)