Project work a cura dei partecipanti del master ISTUD in Risorse Umane e Organizzazione 2019-2020: Giuseppe Canonico Federico Fenech Maria Francesca Mafrica Eva Palumbo Andrea Parodi Giulia Rinaudo
Project work a cura dei partecipanti del master ISTUD in Risorse Umane e Organizzazione 2019-2020: Giuseppe Canonico Federico Fenech Maria Francesca Mafrica Eva Palumbo Andrea Parodi Giulia Rinaudo
Master Gestione, Sviluppo e Amministrazione delle Risorse Umane con il Patroc...Alma Laboris
Edizione Novembre 2015: Milano (18a Ed.) Roma (20a Ed.) Venezia (10a Ed.) Bologna (3a Ed.) Napoli (18a Ed.) Bari (6a Ed.) - 100 Ore di Formazione: Laboratorio Executive (10 Moduli - 9 Week-End in Aula) - Focus Applicativo.
La figura dell’Esperto in Risorse Umane è fondamentale per misurare il rendimento dei lavoratori e la loro soddisfazione. L’obiettivo del Corso è quello di far acquisire, attraverso moduli tematici di taglio pratico ed interattivo, le competenze di base sulle attività principali della Funzione “Risorse Umane” di una moderna Organizzazione.
Bando Gestione, Sviluppo ed Amministrazione delle Risorse UmaneAlma Laboris
Risorse Umane HR, Gestione, Sviluppo ed Amministrazione delle Risorse Umane: Il Master di Alta Formazione in “GESTIONE, SVILUPPO e AMMINISTRAZIONE DELLE RISORSE UMANE” ha la finalità di far acquisire conoscenze e competenze specialistiche inerenti il settore delle risorse umane in una fase caratterizzata da una riorganizzazione delle Direzioni del personale: da unità prevalentemente tecnico- amministrative ad unità strategiche per lo sviluppo della mission aziendale e delle diverse linee di business.
Alma Laboris Formazione Finanza, Analisi di Bilancio e Controllo di GestioneAlma Laboris
Finalità ed obiettivi
Il mondo aziendale è caratterizzato costantemente da sfide strategiche e operative per essere competitivi nei mercati. Un ruolo fondamentale, in chiave di strategy aziendale, è un’attenta attività di Analisi di Bilancio e di Controllo di Gestione.
Un’adeguata strutturazione delle attività contabili, infatti, permette ad un organizzazione di perseguire la finalità di stabilire e mantenere attivo di controllo completo dei flussi operativi e strategici delle decisioni aziendali sia in termini consuntivi che, soprattutto in termini preventivi.
Dapprima l’analisi di bilancio, quale strumento di valutazione delle performance ma anche di rilevazione dei “colli di bottiglia” e dei “rami secchi”, poi il controllo di gestione, come metodologia di controllo concomitante e preventivo del decision making, permettono infatti all’azienda di manovrare in modo proattivo le variabili di funzionamento interno, evitando così il procrastinarsi di eventuali situazioni di inefficienza e migliorando la valutazione e l’individuazione dei propri punti di forza o debolezza.
Per ricoprire tale ruoli, quindi, non è più dunque sufficiente una mera preparazione teorica conseguita al termine di un percorso formativo accademico, ma è fondamentale integrarla con una capacità gestionale e direzionale che deriva dall’acquisizione di strumenti tecnici e pratici.
Il Master, proprio al fine di fornire tali strumenti, presenta un taglio volutamente pratico, idoneo a supportare la crescita professionale del manager nell’ambito della Finanza e del Controllo di Gestione attraverso l’apprendimento degli strumenti tecnici utilizzati in ambito contabile per l’analisi di bilancio, degli strumenti operativi per realizzare attività di valutazione in ambito di progetti di investimento e degli strumenti manageriali idonei per realizzare ed attuare un efficiente controllo di attività della gestione.
Le attività del master, in riferimento agli ambiti sopra descritti, sono verticalizzate sempre con casi pratici ed esercitazioni applicativi, proprio per conferire al partecipante non solo una semplice conoscenza, ma degli strumenti pratici da poter subito utilizzare nelle attività lavorative.
Lezione 10 maggio 2013. La valorizzazione e il bilancio delle competenze.
Organizzazione aziendale e gestione delle risorse umane.
Università degli Studi di Brescia. Dipartimento Economia e Management
Master Finanza, Analisi di Bilancio e Controllo di GestioneAlma Laboris
Edizione Novembre 2015: Milano (7a Ed.) Roma (7a Ed.)
Laboratorio Executive (10 Moduli - 8 Week-End in Aula) - Focus Applicativo.
L'esperto in Finanza, Analisi di bilancio e Controllo di Gestione rappresenta una risorsa preziosa per le aziende impegnate nella ricerca di un valido equilibrio gestionale fondato sulla conoscenza, la quantificazione ed il controllo economico e finanziario delle variabili strategiche interne e di quelle operative.
ONE'selling, Un Anno di Business Insieme, è un progetto di partnership che si sviluppa in una serie di attività volte ad affinare le strategie operative di marketing e a migliorare la capacità di vendita della rete commerciale.
Executive Master Risorse Umane Edizione 2016Alma Laboris
Nell’attuale scenario economico e di mercato, diventa indispensabile per tutte le Aziende selezionare, valutare e gestire le risorse in modo sempre più efficace, attraverso professionisti HR sempre più preparati e qualificati.
I PLUS DEL MASTER
Taglio Pratico, Interazione, Case Study, Role Playing;
Formula week-end: 100 ore di formazione in 12 giornate;
Docenti esperti del settore: Manager, Direttori del Personale e Consulenti di Carriera;
Accreditato da GIDP – Associazione Direttori del Personale;
Supporto Gratuito per la spendibilità del Post Master;
Agevolazioni per iscrizioni entro Luglio;
Il Master affronta aspetti concreti della vita aziendale, fondamentali per acquisire conoscenze e tecniche per gestire le Risorse Umane a 360 gradi e pertanto si propone di:
PROGRAMMA IN SINTESI
Introdurre il Concetto di Organizzazione Aziendale;
Analizzare l’intero processo di reclutamento e selezione;
Trasmettere conoscenze e competenze inerenti un moderno sistema di valutazione e sviluppo delle prestazioni e del potenziale;
Analizzare e simulare, poi, un processo di formazione professionale;
Apprendere le tecniche per una Comunicazione efficace;
Approfondire gli aspetti della gestione del rapporto di lavoro;
Esaminare i sistemi di gestione nei casi di fuoriuscita del personale dall’Azienda;
Master in Finanza, Analisi di Bilancio e Controllo di Gestione Aprile "016Alma Laboris
Finalità ed obiettivi
Il mondo aziendale è caratterizzato costantemente da sfide strategiche e operative per essere competitivi nei mercati. Un ruolo fondamentale, in chiave di strategy aziendale, è un’attenta attività di Analisi di Bilancio e di Controllo di Gestione.
Un’adeguata strutturazione delle attività contabili, infatti, permette ad un organizzazione di perseguire la finalità di stabilire e mantenere attivo di controllo completo dei flussi operativi e strategici delle decisioni aziendali sia in termini consuntivi che, soprattutto in termini preventivi.
Dapprima l’analisi di bilancio, quale strumento di valutazione delle performance ma anche di rilevazione dei “colli di bottiglia” e dei “rami secchi”, poi il controllo di gestione, come metodologia di controllo concomitante e preventivo del decision making, permettono infatti all’azienda di manovrare in modo proattivo le variabili di funzionamento interno, evitando così il procrastinarsi di eventuali situazioni di inefficienza e migliorando la valutazione e l’individuazione dei propri punti di forza o debolezza.
Per ricoprire tale ruoli, quindi, non è più dunque sufficiente una mera preparazione teorica conseguita al termine di un percorso formativo accademico, ma è fondamentale integrarla con una capacità gestionale e direzionale che deriva dall’acquisizione di strumenti tecnici e pratici.
Il Master, proprio al fine di fornire tali strumenti, presenta un taglio volutamente pratico, idoneo a supportare la crescita professionale del manager nell’ambito della Finanza e del Controllo di Gestione attraverso l’apprendimento degli strumenti tecnici utilizzati in ambito contabile per l’analisi di bilancio, degli strumenti operativi per realizzare attività di valutazione in ambito di progetti di investimento e degli strumenti manageriali idonei per realizzare ed attuare un efficiente controllo di attività della gestione.
Le attività del master, in riferimento agli ambiti sopra descritti, sono verticalizzate sempre con casi pratici ed esercitazioni applicativi, proprio per conferire al partecipante non solo una semplice conoscenza, ma degli strumenti pratici da poter subito utilizzare nelle attività lavorative.
Master Gestione, Sviluppo ed Amministrazione delle Risorse UmaneAlma Laboris
Finalità ed obiettivi
Il Capitale umano dell’impresa è considerato oggi la fonte principale del vantaggio competitivo. Nell’attuale scenario economico e di mercato, caratterizzato da forte incertezza e competitività, diventa così indispensabile per tutte le Aziende selezionare, valutare e gestire le risorse in modo sempre più efficace, attraverso professionisti HR sempre più preparati e qualificati.
Il Master di Alta Formazione in “GESTIONE, SVILUPPO e AMMINISTRAZIONE DELLE RISORSE UMANE” ha la finalità di far acquisire conoscenze e competenze specialistiche inerenti il settore delle risorse umane in una fase caratterizzata da una riorganizzazione delle Direzioni del personale: da unità prevalentemente tecnico- amministrative ad unità strategiche per lo sviluppo della mission aziendale e delle diverse linee di business.
L’obiettivo del Master è dunque quello di far acquisire, attraverso moduli tematici di taglio pratico ed interattivo, le competenze di base sulle attività principali della Funzione “Risorse Umane” di una moderna Organizzazione;
Il Master affronta, così, aspetti concreti della vita aziendale, fondamentali per acquisire conoscenze e tecniche per gestire le Risorse Umane a 360 gradi e pertanto si propone di:
Introdurre il Concetto di Organizzazione Aziendale, necessaria premessa per conoscere dal punto di vista strutturale il contesto aziendale;
Analizzare l’intero processo di reclutamento e selezione attraverso l’analisi e la sperimentazione delle varie fasi del processo e dei diversi strumenti finalizzati all’inserimento professionale delle Risorse Umane;
Trasmettere conoscenze e competenze inerenti un moderno sistema di valutazione e sviluppo delle prestazioni e del potenziale;
Analizzare e simulare, poi, un processo di formazione professionale, dalla rilevazione dei fabbisogni formativi alla gestione delle dinamiche d’aula;
Approfondire gli aspetti della gestione del rapporto di lavoro, attraverso l'analisi delle più importanti tipologie contrattuali; la disamina degli adempimenti amministrativi; l'analisi delle dinamiche inerenti le relazioni sindacali;
Esaminare i sistemi di gestione nei casi di fuoriuscita del personale dall’Azienda, atti a favorire la Ricollocazione professionale.
Corsi di formazione manageriali presso + 39 Accademia già Locanda Solarola. Business Plan, Marketing BtoB, pianificazione commerciale, gestione progetti, comunicazione interpersonale, controllo di gestione, service management
Il Ciclo della Reattività Aziendale (C.R.A.) è uno strumento pratico sviluppato specificatamente per adeguare la gestione delle imprese della ristorazione alla situazione complessa causata dalla pandemia Covid-19. Il Ciclo della Reattività Aziendale è stato progettato per permettere la presa delle decisioni strategiche e la loro attuazione nell’operatività quotidiana aziendale in tempi brevi e con risorse umane ed economiche ridotte, permettendo di generare una risposta flessibile ai continui stop and go/up and down a catena come quelli che stiamo patendo in questo periodo.
Questo strumento di gestione permette di:
• aggiornare e adattare velocemente le scelte strategiche e tattiche in base al cambiamento del contesto provocato dall’evolversi della crisi;
• trasformare le scelte strategiche e tattiche in un piano operativo concreto e facilmente attuabile;
• eseguire tale piano in breve tempo e con le poche risorse a disposizione.
Segui il link sottostante per l’articolo su Italia a Tavola:
https://www.italiaatavola.net/professioni/gestione-formazione/2021/1/13/in-tempo-di-crisi-conta-adattarsi-ristorante-puo-reagire/72969/
Buona lettura e buon lavoro,
Enrik
About Agile and that intersection between sustainable growth and people engag...Emiliano Soldi
After almost twenty years of life of the Agile Manifesto, we can confidently say that such a document marked a radical change in many areas of the world of work. Thanks to its founding values and principles, a cultural re/evolution started and it is now at its highest peaks on the implementation perspective. However, can we say that all the promises of the Agile Manifesto have been achieved?
La gestione del tempo non è certo un argomento nuovo.
Eppure la sua importanza non diminuisce, anzi aumenta al crescere dell'incertezza e dei continui cambiamenti.
Il breve articolo cerca di fornire alcuni spunti ed un metodo per adattarsi agli eventi anche gestendo il proprio tempo. Pur mantenendo la barra al centro, sui nostri obiettivi più importanti
Tre considerazioni suggeriscono di no.
Si parla molto di Cultura Digitale, ma appena si entra nel dettaglio si parla di Competenze Digitali.
La seconda fase della trasformazione digitale (IoT) è appena iniziata e non ha ancora sviluppato tutta la sua influenza sulle esperienze, sull'immaginario e sulla creatività diffusa nella società.
Infine, la Cultura non si progetta, è una emergenza dallo stesso tessuto sociale; nasce dalla libera interpretazione creative delle persone sulla base delle nuove esperienze; vede la competizione di una pluralità di soggetti per influenzarne la natura
Master Gestione, Sviluppo e Amministrazione delle Risorse Umane con il Patroc...Alma Laboris
Edizione Novembre 2015: Milano (18a Ed.) Roma (20a Ed.) Venezia (10a Ed.) Bologna (3a Ed.) Napoli (18a Ed.) Bari (6a Ed.) - 100 Ore di Formazione: Laboratorio Executive (10 Moduli - 9 Week-End in Aula) - Focus Applicativo.
La figura dell’Esperto in Risorse Umane è fondamentale per misurare il rendimento dei lavoratori e la loro soddisfazione. L’obiettivo del Corso è quello di far acquisire, attraverso moduli tematici di taglio pratico ed interattivo, le competenze di base sulle attività principali della Funzione “Risorse Umane” di una moderna Organizzazione.
Bando Gestione, Sviluppo ed Amministrazione delle Risorse UmaneAlma Laboris
Risorse Umane HR, Gestione, Sviluppo ed Amministrazione delle Risorse Umane: Il Master di Alta Formazione in “GESTIONE, SVILUPPO e AMMINISTRAZIONE DELLE RISORSE UMANE” ha la finalità di far acquisire conoscenze e competenze specialistiche inerenti il settore delle risorse umane in una fase caratterizzata da una riorganizzazione delle Direzioni del personale: da unità prevalentemente tecnico- amministrative ad unità strategiche per lo sviluppo della mission aziendale e delle diverse linee di business.
Alma Laboris Formazione Finanza, Analisi di Bilancio e Controllo di GestioneAlma Laboris
Finalità ed obiettivi
Il mondo aziendale è caratterizzato costantemente da sfide strategiche e operative per essere competitivi nei mercati. Un ruolo fondamentale, in chiave di strategy aziendale, è un’attenta attività di Analisi di Bilancio e di Controllo di Gestione.
Un’adeguata strutturazione delle attività contabili, infatti, permette ad un organizzazione di perseguire la finalità di stabilire e mantenere attivo di controllo completo dei flussi operativi e strategici delle decisioni aziendali sia in termini consuntivi che, soprattutto in termini preventivi.
Dapprima l’analisi di bilancio, quale strumento di valutazione delle performance ma anche di rilevazione dei “colli di bottiglia” e dei “rami secchi”, poi il controllo di gestione, come metodologia di controllo concomitante e preventivo del decision making, permettono infatti all’azienda di manovrare in modo proattivo le variabili di funzionamento interno, evitando così il procrastinarsi di eventuali situazioni di inefficienza e migliorando la valutazione e l’individuazione dei propri punti di forza o debolezza.
Per ricoprire tale ruoli, quindi, non è più dunque sufficiente una mera preparazione teorica conseguita al termine di un percorso formativo accademico, ma è fondamentale integrarla con una capacità gestionale e direzionale che deriva dall’acquisizione di strumenti tecnici e pratici.
Il Master, proprio al fine di fornire tali strumenti, presenta un taglio volutamente pratico, idoneo a supportare la crescita professionale del manager nell’ambito della Finanza e del Controllo di Gestione attraverso l’apprendimento degli strumenti tecnici utilizzati in ambito contabile per l’analisi di bilancio, degli strumenti operativi per realizzare attività di valutazione in ambito di progetti di investimento e degli strumenti manageriali idonei per realizzare ed attuare un efficiente controllo di attività della gestione.
Le attività del master, in riferimento agli ambiti sopra descritti, sono verticalizzate sempre con casi pratici ed esercitazioni applicativi, proprio per conferire al partecipante non solo una semplice conoscenza, ma degli strumenti pratici da poter subito utilizzare nelle attività lavorative.
Lezione 10 maggio 2013. La valorizzazione e il bilancio delle competenze.
Organizzazione aziendale e gestione delle risorse umane.
Università degli Studi di Brescia. Dipartimento Economia e Management
Master Finanza, Analisi di Bilancio e Controllo di GestioneAlma Laboris
Edizione Novembre 2015: Milano (7a Ed.) Roma (7a Ed.)
Laboratorio Executive (10 Moduli - 8 Week-End in Aula) - Focus Applicativo.
L'esperto in Finanza, Analisi di bilancio e Controllo di Gestione rappresenta una risorsa preziosa per le aziende impegnate nella ricerca di un valido equilibrio gestionale fondato sulla conoscenza, la quantificazione ed il controllo economico e finanziario delle variabili strategiche interne e di quelle operative.
ONE'selling, Un Anno di Business Insieme, è un progetto di partnership che si sviluppa in una serie di attività volte ad affinare le strategie operative di marketing e a migliorare la capacità di vendita della rete commerciale.
Executive Master Risorse Umane Edizione 2016Alma Laboris
Nell’attuale scenario economico e di mercato, diventa indispensabile per tutte le Aziende selezionare, valutare e gestire le risorse in modo sempre più efficace, attraverso professionisti HR sempre più preparati e qualificati.
I PLUS DEL MASTER
Taglio Pratico, Interazione, Case Study, Role Playing;
Formula week-end: 100 ore di formazione in 12 giornate;
Docenti esperti del settore: Manager, Direttori del Personale e Consulenti di Carriera;
Accreditato da GIDP – Associazione Direttori del Personale;
Supporto Gratuito per la spendibilità del Post Master;
Agevolazioni per iscrizioni entro Luglio;
Il Master affronta aspetti concreti della vita aziendale, fondamentali per acquisire conoscenze e tecniche per gestire le Risorse Umane a 360 gradi e pertanto si propone di:
PROGRAMMA IN SINTESI
Introdurre il Concetto di Organizzazione Aziendale;
Analizzare l’intero processo di reclutamento e selezione;
Trasmettere conoscenze e competenze inerenti un moderno sistema di valutazione e sviluppo delle prestazioni e del potenziale;
Analizzare e simulare, poi, un processo di formazione professionale;
Apprendere le tecniche per una Comunicazione efficace;
Approfondire gli aspetti della gestione del rapporto di lavoro;
Esaminare i sistemi di gestione nei casi di fuoriuscita del personale dall’Azienda;
Master in Finanza, Analisi di Bilancio e Controllo di Gestione Aprile "016Alma Laboris
Finalità ed obiettivi
Il mondo aziendale è caratterizzato costantemente da sfide strategiche e operative per essere competitivi nei mercati. Un ruolo fondamentale, in chiave di strategy aziendale, è un’attenta attività di Analisi di Bilancio e di Controllo di Gestione.
Un’adeguata strutturazione delle attività contabili, infatti, permette ad un organizzazione di perseguire la finalità di stabilire e mantenere attivo di controllo completo dei flussi operativi e strategici delle decisioni aziendali sia in termini consuntivi che, soprattutto in termini preventivi.
Dapprima l’analisi di bilancio, quale strumento di valutazione delle performance ma anche di rilevazione dei “colli di bottiglia” e dei “rami secchi”, poi il controllo di gestione, come metodologia di controllo concomitante e preventivo del decision making, permettono infatti all’azienda di manovrare in modo proattivo le variabili di funzionamento interno, evitando così il procrastinarsi di eventuali situazioni di inefficienza e migliorando la valutazione e l’individuazione dei propri punti di forza o debolezza.
Per ricoprire tale ruoli, quindi, non è più dunque sufficiente una mera preparazione teorica conseguita al termine di un percorso formativo accademico, ma è fondamentale integrarla con una capacità gestionale e direzionale che deriva dall’acquisizione di strumenti tecnici e pratici.
Il Master, proprio al fine di fornire tali strumenti, presenta un taglio volutamente pratico, idoneo a supportare la crescita professionale del manager nell’ambito della Finanza e del Controllo di Gestione attraverso l’apprendimento degli strumenti tecnici utilizzati in ambito contabile per l’analisi di bilancio, degli strumenti operativi per realizzare attività di valutazione in ambito di progetti di investimento e degli strumenti manageriali idonei per realizzare ed attuare un efficiente controllo di attività della gestione.
Le attività del master, in riferimento agli ambiti sopra descritti, sono verticalizzate sempre con casi pratici ed esercitazioni applicativi, proprio per conferire al partecipante non solo una semplice conoscenza, ma degli strumenti pratici da poter subito utilizzare nelle attività lavorative.
Master Gestione, Sviluppo ed Amministrazione delle Risorse UmaneAlma Laboris
Finalità ed obiettivi
Il Capitale umano dell’impresa è considerato oggi la fonte principale del vantaggio competitivo. Nell’attuale scenario economico e di mercato, caratterizzato da forte incertezza e competitività, diventa così indispensabile per tutte le Aziende selezionare, valutare e gestire le risorse in modo sempre più efficace, attraverso professionisti HR sempre più preparati e qualificati.
Il Master di Alta Formazione in “GESTIONE, SVILUPPO e AMMINISTRAZIONE DELLE RISORSE UMANE” ha la finalità di far acquisire conoscenze e competenze specialistiche inerenti il settore delle risorse umane in una fase caratterizzata da una riorganizzazione delle Direzioni del personale: da unità prevalentemente tecnico- amministrative ad unità strategiche per lo sviluppo della mission aziendale e delle diverse linee di business.
L’obiettivo del Master è dunque quello di far acquisire, attraverso moduli tematici di taglio pratico ed interattivo, le competenze di base sulle attività principali della Funzione “Risorse Umane” di una moderna Organizzazione;
Il Master affronta, così, aspetti concreti della vita aziendale, fondamentali per acquisire conoscenze e tecniche per gestire le Risorse Umane a 360 gradi e pertanto si propone di:
Introdurre il Concetto di Organizzazione Aziendale, necessaria premessa per conoscere dal punto di vista strutturale il contesto aziendale;
Analizzare l’intero processo di reclutamento e selezione attraverso l’analisi e la sperimentazione delle varie fasi del processo e dei diversi strumenti finalizzati all’inserimento professionale delle Risorse Umane;
Trasmettere conoscenze e competenze inerenti un moderno sistema di valutazione e sviluppo delle prestazioni e del potenziale;
Analizzare e simulare, poi, un processo di formazione professionale, dalla rilevazione dei fabbisogni formativi alla gestione delle dinamiche d’aula;
Approfondire gli aspetti della gestione del rapporto di lavoro, attraverso l'analisi delle più importanti tipologie contrattuali; la disamina degli adempimenti amministrativi; l'analisi delle dinamiche inerenti le relazioni sindacali;
Esaminare i sistemi di gestione nei casi di fuoriuscita del personale dall’Azienda, atti a favorire la Ricollocazione professionale.
Corsi di formazione manageriali presso + 39 Accademia già Locanda Solarola. Business Plan, Marketing BtoB, pianificazione commerciale, gestione progetti, comunicazione interpersonale, controllo di gestione, service management
Il Ciclo della Reattività Aziendale (C.R.A.) è uno strumento pratico sviluppato specificatamente per adeguare la gestione delle imprese della ristorazione alla situazione complessa causata dalla pandemia Covid-19. Il Ciclo della Reattività Aziendale è stato progettato per permettere la presa delle decisioni strategiche e la loro attuazione nell’operatività quotidiana aziendale in tempi brevi e con risorse umane ed economiche ridotte, permettendo di generare una risposta flessibile ai continui stop and go/up and down a catena come quelli che stiamo patendo in questo periodo.
Questo strumento di gestione permette di:
• aggiornare e adattare velocemente le scelte strategiche e tattiche in base al cambiamento del contesto provocato dall’evolversi della crisi;
• trasformare le scelte strategiche e tattiche in un piano operativo concreto e facilmente attuabile;
• eseguire tale piano in breve tempo e con le poche risorse a disposizione.
Segui il link sottostante per l’articolo su Italia a Tavola:
https://www.italiaatavola.net/professioni/gestione-formazione/2021/1/13/in-tempo-di-crisi-conta-adattarsi-ristorante-puo-reagire/72969/
Buona lettura e buon lavoro,
Enrik
About Agile and that intersection between sustainable growth and people engag...Emiliano Soldi
After almost twenty years of life of the Agile Manifesto, we can confidently say that such a document marked a radical change in many areas of the world of work. Thanks to its founding values and principles, a cultural re/evolution started and it is now at its highest peaks on the implementation perspective. However, can we say that all the promises of the Agile Manifesto have been achieved?
La gestione del tempo non è certo un argomento nuovo.
Eppure la sua importanza non diminuisce, anzi aumenta al crescere dell'incertezza e dei continui cambiamenti.
Il breve articolo cerca di fornire alcuni spunti ed un metodo per adattarsi agli eventi anche gestendo il proprio tempo. Pur mantenendo la barra al centro, sui nostri obiettivi più importanti
Tre considerazioni suggeriscono di no.
Si parla molto di Cultura Digitale, ma appena si entra nel dettaglio si parla di Competenze Digitali.
La seconda fase della trasformazione digitale (IoT) è appena iniziata e non ha ancora sviluppato tutta la sua influenza sulle esperienze, sull'immaginario e sulla creatività diffusa nella società.
Infine, la Cultura non si progetta, è una emergenza dallo stesso tessuto sociale; nasce dalla libera interpretazione creative delle persone sulla base delle nuove esperienze; vede la competizione di una pluralità di soggetti per influenzarne la natura
Tecnologie e Persone sono talvolta viste come poli opposti.
Attraverso una analisi di un caso particolare, i Team Virtuali e le tecnologie di comunicazione e collaborazione che li abilitano, cercherò di evidenziare come in realtà si integrino e si rinforzino a vicenda.
Certo, esiste sempre il rischio che uno dei poli marginalizzi il secondo, ma la sua evenienza è il risultato di una precisa scelta umana, di solito di natura ideologica (come nel caso dell'approccio neo-liberista all'economia, il più diffuso oggi in occidente).
On going digital transformation is analyzed identifying at least six possible of its evolutionary directions.
Each of them is briefly described and possible consequences for HR role and operations is highlighted.
Il Potere è (ir)Resistibile? - Nelle #organizzazioni, capita spesso di sentire parlare di “#ingiustizie subite”, di “#arbitrario” e di innumerevoli altri comportamenti che vengono criticati in quanto “hanno prevaricato la nostra #volontà” .
Molto meno frequente è la narrazione di come tentativi di #prevaricazione siano stati rintuzzati.
Propongo un metodo pratico per cercare di ottenere una maggiore diffusione della #consapevolezza e della #capacità di poter governare l’esercizio del #potere nelle organizzazioni. Viene anche presentato un #caso pratico della sua applicazione.
Anche in organizzazioni tecnocratiche, nei templi della razionalità (!) come le aziende, siamo sicuri che il concetto di rischio sia utilizzato correttamente?
Una piccola indagine per verificarlo. Ne emerge una immagine un pò differente.
Ma l'esperienza suggerisce di adottare alcuni accorgimenti ottenere una maggiore consapevolezza
E' frequente che i collaboratori di una organizzazione si lamentino della funzione HR. Ma è possibile che manager/ professionisti agiscano in maniera totalmente diversa dal resto dell'organizzazione?
Sei semplici passi per capire meglio se facciamo bene a lamentarci dei nostri HR o se dobbiamo cominciare a pensare a cambiare azienda/ settore
Da diverso tempo, pensavo di raccontare cosa accade quando azienda e sindacato si siedono “a tavola”. Infatti, mi arrivavano opinioni e percezioni le più varie, su cosa succedesse fra le sponde opposte di quei tavoli. I toni andavano dal mitico all’epico e dal cinico all’invettiva.
Lo scopo che mi sono dato scrivendo questo e.book è quello di cercare di dare l’opportunità ad una platea più ampia di “sbirciare da una porta semi aperta” cosa accade a quella tavola.
Ho cucito in un racconto una serie di episodi, di cui sono stato testimone e talvolta attore, come una sequenza di quadri che simula l’inanellarsi di momenti d’incontro fra le due parti, per affrontare la trattativa su un problema specifico, ahimè abbastanza tipico: una ristrutturazione con riduzione del personale.
“L’utilizzo della metafora del teatro per descrivere alcune delle dinamiche che hanno luogo nelle organizzazioni è molto diffuso ... Riferire ai “caratteri” di personaggi fittizi i casi unici con cui ci confrontiamo nell’esperienza quotidiana, sembra possa aiutare a renderceli più tipici e quindi trasparenti, comprensibili …
Ho scelto una decina di testi teatrali … Per ognuno, ho cercato di individuare un tema chiave che ispira i comportamenti dei personaggi rappresentati ed ho cercato di individuarne un corrispettivo in ambito organizzativo …
[Scavando] nella mia esperienza per trovare almeno un caso reale, in cui a mio parere un attore organizzativo aveva incarnato proprio quei comportamenti, tentandone una prima comprensione.”
Nel quinto e.book, viene affrontato un tema difficile e doloroso per il personale delle organizzazioni: la decisione in situazione di crisi di ridurre il loro numero.
Comunque, avere un’idea del tipo di valutazioni che vengono fatte in questi frangenti è una delle modalità con cui “guardare in faccia la realtà”.
Qui vedremo solo due aspetti piuttosto particolari:
- Curve di adesione agli incentivi per uscite consensuali (per un possibile strumento previsionale)
- Ristrutturazioni e People risk correlati,
ma ne vedremo altri nella Serie sulla Gestione dei Conflitti.
Avere a che fare con la normativa, non solo quella sul rapporto di lavoro, è abbastanza frequente per i professionisti della gestione del personale. Tanto da costituire una comfort zone per non pochi di noi, da cui si finisce per uscire raramente. Un primo passo per provare a farlo (o viceversa, per chi le trova noiose, per provare ad affrontarle con più interesse) è far caso a quanto sia un contesto soggetto a continui cambiamenti.
Per cui è opportuno un esercizio di approfondimento, che utilizzi punti di vista molteplici, per acquisire una consapevolezza del senso e del perché della loro evoluzione. Piuttosto che del loro minuto dettaglio
Il tema viene sviluppato limitatamente a tre casi sugli aspetti:
- Cambio mansione
- Diversity & Inclusion
- Niente lavoro ai brutti?: diversità con ironia
e_book 1 – Manuale per Piccoli Macchiavelli – Casi applicativi #1, 25
“… le organizzazioni sono da sempre uno dei luoghi della negoziazione, dove i contrasti ed i problemi vengono preferenzialmente affrontati in via pre ed extra giudiziale / contrattuale (fra capo e collaboratore; fra pari; con i vari stakeholder, dai clienti ai fornitori ai sindacati alle autorità pubbliche ecc.).”
Per varie ragioni, cui si farà cenno nei due e.book, questa importanza aumenterà nei prossimi anni. Per cui i casi presentati (unitamente ad una bibliografia di riferimento fornita nelle appendici) )vogliono essere un umile stimolo ad investire nello sviluppo della propria capacità negoziale.
Una classificazione ,nota in letteratura ,in 50 tattiche delle più diffuse prassi negoziali, viene esemplificata tramite la narrazione di altrettanti casi reali . I casi sono tratti da ambiti come la gestione del personale, le trattative sindacali o quelle cliente-fornitore
Nel terzo e.book, si entra in maggior dettaglio su come costruirsi gli strumenti necessari al proprio lavoro.
Quello che impariamo nel corso del nostro periodo di crescita professionale diventa rapidamente obsoleto. Oppure non è adeguato a nuovi contesti o situazioni di business. Infine, verrà comunque il giorno in cui voltandoci per imparare da qualcun altro “come fare”, non troveremo nessuno . Solo esperienze, nostre o altrui, da analizzare e dai cui trarre una lezione da donare ad altri colleghi più giovani.
Il tema viene sviluppato limitatamente a tre casi sugli aspetti:
- Metodi di Assessment
- Criticità gestionali, nella gestione di casi individuali difficili
- Verifiche di coerenza , un esempio (applicabile a metodi, prassi, processi differenti)
This e.book is an introduction to the basic concepts of the Failure Analysis methodology and some of its practical applications.
Why this e.book? During my volunteering for young people Orientation, it happened that we discussed my CV.
One of the guys was in particular interested to the failure analysis.
Then, at home he tried to look for more details, but he was unable to retrieve any introduction , on the web too.
That’s the reason why I decided to reuse some material from my past failure analysis activities to edit this e.book
Nel secondo e.book di questa serie, viene affrontato il tema di come sviluppare strumenti e processi per acquisire una adeguata conoscenza dei propri clienti interni.
Il lavoro di un professionista della gestione del personale è pura burocrazia tecnocratica senza questa conoscenza, specifica e personale.
Il tema viene sviluppato limitatamente a tre casi sugli aspetti:
- Realizza un programma “Conosci il tuo cliente interno”
- Percezione della Employee Value Proposition
- Aspettative di carriera
Nel primo e.book, viene affrontato il tema di come adattare il proprio ruolo ai bisogni e alle caratteristiche del business. Per quella integrazione, sempre necessaria per essere veramente efficaci, fra mandato generale/ teorico e contesto operativo.
Il tema viene sviluppato limitatamente a tre casi sugli aspetti:
- Dimensionamento delle aree coperte da un BPHR
- Darsi gli obiettivi , dialogando coi clienti interni
- Modello di Servizio da adottare verso i clienti interni
A critcal analysis of usual HR practices (Employee surveys and Performance evaluation) considering the framework of the theory of Work Adjustment (TWA) and a tentative to update some typical Engagement metric to highly uncertain work environment
1. 1
LABOR SAILING: LA NAVIGAZIONE AL TEMPO DEL LAVORO DIFFICILE
Post 1
Si parla molto di apprendimento continuo, di auto-orientamento nell’imprevedibile evolvere delle
forme del lavoro, di sviluppo professionale, di professional branding, ecc.
Può essere utile avere un quadro di riferimento unitario al cui interno cominciare a collocare questi
ed altri approcci e strumenti. Ognuno dei quali naturalmente deve avere un suo approfondimento.
Lo scopo di questo breve post è quello di aiutare professionisti e manager ad instradarsi nella
attività di auto orientamento, oramai da considerarsi parallela a quella lavorativa (Rif.1).
La segue traendone alimento e spunti, la anticipa indirizzandola. La sua utilità è misurabile
soprattutto quando ci si trovi a gestire una delle tante fasi di transizione degli odierni percorsi
professionali.
Per la notevole diversità fra le attività di lavoro dipendente e quelle di natura autonoma o
imprenditoriale, è stato inevitabile scegliere uno solo di questi campi, e sarà quello del lavoro
dipendente.
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1. Le tre coordinate per il Labor Sailing
Per questo tipo di navigazione, vanno acquisite e aggiornate lungo tutta la vita professionale le tre
“capacità” che permettono di orientarsi lungo le tre direzioni principali:
Gestire le Competenze – sviluppare, diversificare ed innovare le proprie competenze (saper-
fare o know how);
Sapersi Vendere – capacità di relazione con chi nelle aziende gestisce le selezioni, verso cui
porsi in maniera adeguatamente differenziata e sapendo predisporre ed alternare gli strumenti
più opportuni di auto-promozione (ovvero di marketing, professional branding, ecc.), a seconda
che ci si proponga come dipendente, collaboratore esterno, anziché imprenditore o fornitore di
prodotti/ servizi;
Gestire il Rischio – ovvero:
a) sapersi orientare nella contrattualizzazione del rapporto (in particolare nel caso di lavoro
autonomo, che non può godere, se non in misura limitata, delle protezioni date da norme
contrattuali standardizzate);
b) saper gestire il proprio patrimonio finanziario in un’ottica di lungo termine e come una fonte
capace di avviare attività alternative di reddito.
Infatti, è sempre più frequente che ad un certo punto il percorso di lavoro dipendente si interrompa
per deviare, per scelta o mancanza di alternative, verso le altre forme, autonome o imprenditoriali.
Sempre più va previsto che a rapporti dipendenti continuativi, interrotti principalmente per iniziativa
del professionista (dimissioni volontarie), si sostituiscano interruzioni su iniziativa del datore (es.
per ristrutturazioni o chiusure), nonché rapporti di lavoro con vario grado di flessibilità.
In questo post verrà fatto un certo approfondimento solo della prima competenza: come sviluppare
il proprio saper-fare.
2. Le rotte
Personalmente, trovo utile inquadrare il problema di come gestire il flusso delle proprie
competenze in uno schema come quello di Figura 1, dove sono rappresentati quattro differenti
rotte o percorsi evolutivi tipici:
1. Diversificazione Operativa (Path 1: Flat path), nei casi in cui vi siano limitati margini di
sviluppo personale, sia per ragioni di scelta o motivazione personale (ad esempio perchè
prevalgono le priorità della vita privata), sia per limiti di potenziale individuale;
2. Ampliamento/ Integrazione Professionale, tramite un mix di cambi mansione orizzontali e
verticali (Path 2: Horizontal growth);
3. Subject Matter Expert Growth, ovvero una continua crescita professionale nel medesimo
ambito specialistico sino a livelli di eccellenza, dove l’eccellenza ha come riferimento il
mercato esterno di quella data professione/ disciplina (Path 3: Expertize growth);
4. Managerial Growth, ovvero una crescita principalmente verticale, nelle responsabilità
manageriali (Path 4: Vertical growth).
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Figura 1
Tutti e quattro i percorsi prevedono un qualche cambiamento nel tempo di competenze e mansioni,
fra l’altro aiutando a mantenere adeguata la Employability del professionista (Rif.2), sia verso il
mercato interno dell’azienda in cui si trova ad operare di volta in volta, sia verso quello esterno.
Appartengono al percorso di tipo 1 i ruoli da sempre più a rischio in caso di innovazioni
tecnologiche e di processo (in-role aging: obsolescenza, esternalizzazione, pauperizzazione
salariale, ecc.). Per minimizzare il livello di rischio si deve puntare alla rotazione verso ruoli
operativi differenti, che abbiano già subito una trasformazione innovativa. Inoltre, grazie al
cambiamento periodico della mansione e dell’area professionale (job rotation), si mantengono vive
le proprie motivazioni e competenze, si riattivano i processi di adattamento a nuove sfide/ contesti
e di aggiornamento del saper-fare alla evoluzione dei saperi e delle professioni.
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Il percorso 2 è dello stesso tipo, ma punta ad arricchimenti di più elevato contenuto professionale,
in termini di know how e di responsabilità. Data la maggiore difficoltà di apprendimento dei nuovi
contenuti professionali, bisogna agire con molto anticipo con attività formative e nell’immaginare
come riutilizzare le competenze già possedute.
I percorsi 3 e 4 utilizzano una dinamica di arricchimento seguendo due percorsi quasi ortogonali. Il
primo (Subject Matter Expert Path) privilegia la dimensione del know how specialistico, in un solo o
molto ristretto campo del sapere/ saper-fare.
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Il secondo (Managerial Growth) quella delle competenze di gestione delle risorse (macchine/
materiali, capitali, persone, partnership, tempo, dati/ informazioni). In particolare e principalmente
le relazioni con le persone (people leadership).
Ad esclusione del percorso 3, che in linea di principio non ha termine (fatto salvo il caso di
obsolescenza definitiva di una intera disciplina), tutte le altre tipologie possono terminare con una
fase, più fortemente caratterizzata rispetto ad altri momenti del percorso, di trasferimento
dell’esperienza individuale acquisita. A beneficio della organizzazione, delle nuove leve di
collaboratori e di se stessi (!). Per un approfondimento sul tema della valorizzazione lavorativa dei
profili molto senior,vedere ad esempio il Rif 3.
E’ il periodo a ridosso (1-3 anni, a seconda della ricchezza dei contenuti trasferibili) del termine del
periodo di Vita Attiva. Termine che formalmente potrebbe essere indicato col momento di
transizione alla Pensione.
Questa fase di trasferimento/ valorizzazione andrà gestita con attività che, più di altre, permettano
il trasferimento di know how, in modo differenziato per i percorsi 1,2 e 3. Saper professionalizzare
le capacità necessarie a questa fase, saperlo fare per tempo nel corso di tutto il proprio percorso
lavorativo, ma in particolare negli ultimi 10-15 anni, può offrire interessanti opportunità di
valorizzare economicamente sul mercato il know how posseduto (con attività in proprio che
possono andare dall’addestramento, al problem solving, alla consulenza, al temporary
management).
3. Le attrezzature per navigare fra le competenze agitate
Quali sono gli strumenti che permettono di mantenere/ evolvere nel tempo le competenze lungo i 4
percorsi-tipo appena descritti (e le eventuali transizioni fra di loro)? Principalmente, sono attività di
aggiornamento/ apprendimento di cui fanno parte, assieme al cambio mansione che sempre
permette l’ibridazione e l’accrescimento delle competenze: la partecipazione a progetti, lo
sviluppo di nuovi team/linee, la partecipazione a progetti di cambiamento (change) o di
trasferimento di tecnologie/ capacità, ecc.
L’approccio da seguire per individuare queste risorse di crescita/ aggiornamento è il classico “70-
20-10” (Figura 2 per un esempio), secondo cui è opportuno che in termini percentuali
l’apprendimento avvenga tramite:
70% - sistematica riflessione su cosa ci insegna l’esperienza lavorativa che si sta vivendo.
L’apprendimento sarà tanto più ricco quanto maggiore sarà l’attenzione a cercare di migliorare,
innovare, collaborare con professionalità e culture differenti, accettare e condividere obiettivi al
di fuori dei propri campi di comfort e competenza, ecc.;
20% - sfruttamento dell’esempio di colleghi più esperti/ senior (coaching, mentoring ecc.). Una
buona ragione per cercare e circondarsi di persone più capaci di noi;
10% - partecipazione ad attività di formazione di vario tipo. Comprese quelle esterne, la cui
offerta è sempre più ricca sia sul web (Rif.4) che “in presenza” (Rif.5).
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Figura 2
4. Un caso per riflettere
Un professionista d’azienda da una decina d’anni lavorava in ambito Quality Management, in
particolare svolgendo attività di valutazione tecnologica. Poiché verso la fine degli anni 90 la
componente tecnica del lavoro che faceva stava diminuendo, decide di cambiare attività.
Nei termini del grafico in Figura 1, il professionista stava principalmente cercando di evitare il
rischio di obsolescenza delle sue competenze e quindi del suo valore di mercato. A torto o a
ragione, pensava che a questo scopo non potesse essere praticabile, in Italia ed in quel momento,
diventare Subject Matter Expert (Path 3) in quel campo. Ne economicamente interessante puntare
a diventarne un Manager con più ampie responsabilità (Path 4).
Pertanto, decideva di puntare su un percorso orizzontale, diversificato verso una differente area
professionale (Path 2). Per non partire troppo svantaggiato, pensa di far leva sulle sue capacità già
acquisite. Pertanto valuta quali altre aree siano “contigue”, sulla base di un criterio di
sovrapposizione/ riutilizzo di alcune sue capacità chiave (fungibilità).
Effettuando questa valutazione, non lo fa solo su una base teorica, ma cercando di individuare
quali concrete possibilità gli si possono presentare per effettuare il cambio di ruolo-professione
entro 1-2 anni, nella sua azienda e sul mercato. Così facendo, individua due possibili linee di
evoluzione.
La prima sfrutta una collaborazione informale che ha sviluppato da circa un anno con un collega
commerciale che si occupa della vendita di servizi di formazione tecnica ai clienti dell’azienda
(produttrice di sistemi ICT). La sua idea è quella di proporsi alla nascente business unit che
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commercializzerà servizi, come Service Quality Manager. Le capacità su cui pensa di fare leva
sono fondamentalmente due:
Quelle acquisite a 360^ sulla Qualità di prodotto, e da un anno contestualizzate all’ambito
servizi, per interfacciare i clienti e stabilire i requisiti di qualità dei servizi;
Quelle acquisite nel corso di attività di assement, in azienda e per organizzazioni esterne
(italiane ed internazionali) per supportare la nuova unit a strutturarsi in modo da fornire con
continuità il livello di qualità concordato coi clienti.
La seconda fa leva su una evoluzione in corso nella funzione HR dell’azienda, sempre più
orientata ad una ottimizzazione dei suoi processi e a monitorare in modo quantitativo le prestazioni
fornite ai clienti interni. Anche in questo caso, le capacità su cui pensa di fare leva sono
fondamentalmente due:
Analisi, misura delle prestazioni e miglioramento dei processi (sviluppata per processi
gestionali, non solo tecnologici, sulla scorta della disciplina del TQM);
Conoscenza diffusa dei sistemi di indagine e misura della soddisfazione e del coinvolgimento
dei collaboratori, acquisita nel corso di numerosi assessment, utilizzando modelli di eccellenza
gestionale (es. EFQM e Malcolm Baldrige).
Nell’arco di un anno da questa decisione, al professionista si presenta l’occasione di proporsi alla
funzione HR dell’azienda per supportarla nella progettazione e nella conduzione del pilota sul
programma di Empoyee Satisfaction. Grazie al successo di questa collaborazione, al
professionista è stato chiesto di entrare nell’organico della funzione, inizialmente proprio per
portare a regime quel programma.
Risorse
Rif.1 Orientamento ed Auto-orientamento in generale, può essere utile consultare: “Psicologia
dell’orientamento professionale”, J.Guichard, M.Huteau, 2003, Raffaello Cortina Editore.
Rif.2 Employability (e su alcune esperienze di politiche attive in Europa al 2001) suggerisco:
“Employability from Theory to Practice”, P.Weinert, August 2001, Transaction Publishers.
Rif.3 Valorizzazione delle Competenze Senior, può essere utile consultare: “Over 50. Un
patrimonio da valorizzare. Un obiettivo primario di FBA”, a cura di Pietro Scardillo,
Febbraio 2011, FBA
Rif.4 Esempi di contenuti gratuiti disponibili on line sono i MOOC, Massive Open Online Courses
ovvero: Corsi aperti online su larga scala; oppure i contenuti formativi su YouTube, ecc.
Rif.5 Un esempio di attività di aggiornamento di alto livello sui temi molto attuali dell’innovazione
digitale è quello del Politecnico di Milano, tramite le conferenze dei suoi Osservatori
dedicati: www.osservatori.net