Politiche di coesione territoriale, credito alle PMI e ConfidiSalvatore Vescina
L'intervento del 21 settembre 2018 presso Palazzo San Macuto della Camera dei Deputati è disponibile on line tramite questo link: https://www.radioradicale.it/scheda/552268?i=3885771
Responsabile dell’Area “Sviluppo delle imprese” alla Camera di Commercio di Milano, dove si occupa di accesso al credito, innovazione e internazionalizzazione delle aziende. Per Promos, l’Azienda Speciale della Camera di Commercio di Milano per le attività internazionali, ha seguito lo sviluppo di innovativi strumenti finanziari per l’internazionalizzazione di impresa e la promozione delle aziende milanesi nei Paesi Arabi. Responsabile per la Camera di Commercio di importanti eventi internazionali, ha curato la realizzazione delle prime sette edizioni della Conferenza Euromediterranea. Ha tenuto corsi presso le Università Bocconi, Cattolica del Sacro Cuore e Politecnico di Milano.
Sulla strada del digitale. Per la valorizzazione delle informazioni qualitati...Salvatore Vescina
In questa powerpoint riporto dati (per me) davvero sorprendenti sull'efficienza allocativa delle BCC (rispetto al resto del sistema bancario) in relazione al segmento della clientela imprenditoriale di minori dimensioni. Queste banche, fin qui prive di veri e proprio sistemi di rating, dimostrano una capacità di selezione ben al di sopra della media. Quanto appena rimarcato avvalora che la soft information, insieme alla valutazione di elementi qualitativi, è decisiva per l'efficienza allocativa. Questa conclusione trova ulteriore conferma confrontando -nel segmento delle imprese con meno di 20 addetti- le operazioni non garantite con quelle garantite dai confidi (il problema qui -in buona misura risolto dagli schemi di bilancio 2016 per i confidi adottati da Banca d'Italia- è distinguere i garanti più capaci di contribuire ai processi allocativi da quelli che lo sono meno). Resta fermo che gran parte del sistema bancario, alla ricerca di maggiore efficienza (anche nella riduzione dei costi), si affida sempre più ad algoritmi e database, piuttosto che al (più costoso) relationship banking. Di conseguenza -e come in molti altri settori- la rete distributiva tradizionale è in via di ridimensionamento (sicché è in diminuzione costante il numero degli sporteli e degli addetti) mentre crescono gli investimenti in ICT. A questo punto la domanda è la seguente: cosa occorre fare affinché negli algoritmi di valutazione delle PMI utilizzati dalle banche rientrino -in misura più elevata rispetto a quella attuale- informazioni qualitative rappresentative di fenomeni rilevanti, attendibili e (aspetto decisivo) low cost? Su questo tema ci sono più iniziative in corso che non sembrano parte di una strategia generale. Occorre un salto di qualità e considerare priorità la definizione di un disegno organico, sistemico, atto a rendere disponibili più informazioni (rispondenti a standard digitali) funzionali a ridurre l'asimmetria informativa sulle imprese. Cio vale, a maggior ragione, in relazione alle imprese più esposte ai fenomeni di razionamento del credito: quelle di minori dimensioni che, nell'insieme, sono molto importanti sia per il tessuto produttivo, sia per il tessuto economico e sociale del Paese. Protagonista necessario (e qualificato) di questo disegno organico è l'Associazione XBRL Italia che federa le Istituzioni e gli stakeholder maggiormente in grado di contribuire a questo processo virtuoso.
Alcuni spunti su un approccio sistemico delle (banali) soluzioni digitali volte a rafforzare l'utilità dei confidi per le banche e, di conseguenza, per le micro e piccole imprese. Salvatore Vescina per l'Agenzia per la Coesione Territoriale
credito alle micro e piccole imprese, confidi e politiche pubblicheSalvatore Vescina
Intervento di Salvatore Vescina
I Confidi in Italia
Presentazione del rapporto 2017 dell’Osservatorio permanente sui Confidi del Comitato Torino Finanza
Giovedì 6 aprile 2017
Senato della Repubblica - Sala Di Santa Maria in Aquiro
Leonardo Nafissi has gained an experience of over 25 years about Confidi and works both in regional and national contexts. He’s member of the Technical Committee of Assoconfidi and since 2013 he has been head of Assoconfidi’s Secretariat. Assoconfidi is the Association of the National Federations of Confidi of all economic sectors and operates as a unanimous representative of Confidi towards national public Institutions.
At the same time Leonardo Nafissi is the Director of Fedart Fidi, the national Federation representative of Confidi operating in the craftsmanship sector, which he has been collaborating with since its constitution more than 20 years ago. He’s responsible for lobbying towards public institutions and banks, for several national projects aimed to elaborate a strategic address for associated Confidi on the main subjects of their interest. He is also responsible for the Annual Survey on handcraft Confidi, which for more than 20 years has been describing the main characteristics and trends of the system and has been identified as an important instrument of knowledge of handcraft Confidi for the different representatives.
Politiche di coesione territoriale, credito alle PMI e ConfidiSalvatore Vescina
L'intervento del 21 settembre 2018 presso Palazzo San Macuto della Camera dei Deputati è disponibile on line tramite questo link: https://www.radioradicale.it/scheda/552268?i=3885771
Responsabile dell’Area “Sviluppo delle imprese” alla Camera di Commercio di Milano, dove si occupa di accesso al credito, innovazione e internazionalizzazione delle aziende. Per Promos, l’Azienda Speciale della Camera di Commercio di Milano per le attività internazionali, ha seguito lo sviluppo di innovativi strumenti finanziari per l’internazionalizzazione di impresa e la promozione delle aziende milanesi nei Paesi Arabi. Responsabile per la Camera di Commercio di importanti eventi internazionali, ha curato la realizzazione delle prime sette edizioni della Conferenza Euromediterranea. Ha tenuto corsi presso le Università Bocconi, Cattolica del Sacro Cuore e Politecnico di Milano.
Sulla strada del digitale. Per la valorizzazione delle informazioni qualitati...Salvatore Vescina
In questa powerpoint riporto dati (per me) davvero sorprendenti sull'efficienza allocativa delle BCC (rispetto al resto del sistema bancario) in relazione al segmento della clientela imprenditoriale di minori dimensioni. Queste banche, fin qui prive di veri e proprio sistemi di rating, dimostrano una capacità di selezione ben al di sopra della media. Quanto appena rimarcato avvalora che la soft information, insieme alla valutazione di elementi qualitativi, è decisiva per l'efficienza allocativa. Questa conclusione trova ulteriore conferma confrontando -nel segmento delle imprese con meno di 20 addetti- le operazioni non garantite con quelle garantite dai confidi (il problema qui -in buona misura risolto dagli schemi di bilancio 2016 per i confidi adottati da Banca d'Italia- è distinguere i garanti più capaci di contribuire ai processi allocativi da quelli che lo sono meno). Resta fermo che gran parte del sistema bancario, alla ricerca di maggiore efficienza (anche nella riduzione dei costi), si affida sempre più ad algoritmi e database, piuttosto che al (più costoso) relationship banking. Di conseguenza -e come in molti altri settori- la rete distributiva tradizionale è in via di ridimensionamento (sicché è in diminuzione costante il numero degli sporteli e degli addetti) mentre crescono gli investimenti in ICT. A questo punto la domanda è la seguente: cosa occorre fare affinché negli algoritmi di valutazione delle PMI utilizzati dalle banche rientrino -in misura più elevata rispetto a quella attuale- informazioni qualitative rappresentative di fenomeni rilevanti, attendibili e (aspetto decisivo) low cost? Su questo tema ci sono più iniziative in corso che non sembrano parte di una strategia generale. Occorre un salto di qualità e considerare priorità la definizione di un disegno organico, sistemico, atto a rendere disponibili più informazioni (rispondenti a standard digitali) funzionali a ridurre l'asimmetria informativa sulle imprese. Cio vale, a maggior ragione, in relazione alle imprese più esposte ai fenomeni di razionamento del credito: quelle di minori dimensioni che, nell'insieme, sono molto importanti sia per il tessuto produttivo, sia per il tessuto economico e sociale del Paese. Protagonista necessario (e qualificato) di questo disegno organico è l'Associazione XBRL Italia che federa le Istituzioni e gli stakeholder maggiormente in grado di contribuire a questo processo virtuoso.
Alcuni spunti su un approccio sistemico delle (banali) soluzioni digitali volte a rafforzare l'utilità dei confidi per le banche e, di conseguenza, per le micro e piccole imprese. Salvatore Vescina per l'Agenzia per la Coesione Territoriale
credito alle micro e piccole imprese, confidi e politiche pubblicheSalvatore Vescina
Intervento di Salvatore Vescina
I Confidi in Italia
Presentazione del rapporto 2017 dell’Osservatorio permanente sui Confidi del Comitato Torino Finanza
Giovedì 6 aprile 2017
Senato della Repubblica - Sala Di Santa Maria in Aquiro
Leonardo Nafissi has gained an experience of over 25 years about Confidi and works both in regional and national contexts. He’s member of the Technical Committee of Assoconfidi and since 2013 he has been head of Assoconfidi’s Secretariat. Assoconfidi is the Association of the National Federations of Confidi of all economic sectors and operates as a unanimous representative of Confidi towards national public Institutions.
At the same time Leonardo Nafissi is the Director of Fedart Fidi, the national Federation representative of Confidi operating in the craftsmanship sector, which he has been collaborating with since its constitution more than 20 years ago. He’s responsible for lobbying towards public institutions and banks, for several national projects aimed to elaborate a strategic address for associated Confidi on the main subjects of their interest. He is also responsible for the Annual Survey on handcraft Confidi, which for more than 20 years has been describing the main characteristics and trends of the system and has been identified as an important instrument of knowledge of handcraft Confidi for the different representatives.
Leonardo Nafissi has gained an experience of over 25 years about Confidi and works both in regional and national contexts. He’s member of the Technical Committee of Assoconfidi and since 2013 he has been head of Assoconfidi’s Secretariat. Assoconfidi is the Association of the National Federations of Confidi of all economic sectors and operates as a unanimous representative of Confidi towards national public Institutions.
At the same time Leonardo Nafissi is the Director of Fedart Fidi, the national Federation representative of Confidi operating in the craftsmanship sector, which he has been collaborating with since its constitution more than 20 years ago. He’s responsible for lobbying towards public institutions and banks, for several national projects aimed to elaborate a strategic address for associated Confidi on the main subjects of their interest. He is also responsible for the Annual Survey on handcraft Confidi, which for more than 20 years has been describing the main characteristics and trends of the system and has been identified as an important instrument of knowledge of handcraft Confidi for the different representatives.
STATI GENERALI del TURISMO PIEMONTE | AscomFidi Nord Ovest Piemonte | Torino ...BTO Educational
Stati Generali del Turismo per il Piemonte
verso la stesura di un Piano Strategico
https://statigenerali.piemonte-turismo.it/
#7 di 8. Area Metropolitana di Torino
Strumenti e leve di finanziamento
Massimo Ariano, Direttore Generale AscomFidi Nord Ovest Piemonte
#7 di 8. Area Metropolitana di Torino
TORINO | Foyer del Toro | Teatro Regio
Piazza Castello, 215
Lunedì 9 e martedì 10 luglio 2018
https://statigenerali.piemonte-turismo.it/portfolio-item/torino/
Tendenze digitali e soft information nel mercato dei finanziamentiSalvatore Vescina
I dati Banca d'Italia segnalano un (apparente) paradosso: tra le imprese, i clienti (ex post) meno rischiosi delle banche sono quelli di dimensione minore, non strutturati come società. Vale a dire quelli più esposti ai fenomeni di razionamento del credito. Riassumo una chiave interpretativa (non mia) e propongo alla discussione spunti per una strategia (basata su due pilastri) per affrontare il problema.
STATI GENERALI del TURISMO PIEMONTE | AscomfidiBTO Educational
Strumenti e leve di finanziamento
Massimo Ariano, Direttore Generale ASCOMFIDI Nord-Ovest Piemonte
Massimo Calzoni, Senior Business Analyst INVITALIA, Agenzia Nazionale per l’Attrazione degli Investimenti e lo Sviluppo d’Impresa SpA
Gianfranco Di Salvo, Settore Agevolazioni e Strumenti Finanziari Finpiemonte S.p.A.
Chiara Pisani, Confindustria Piemonte, Enterprise Europe Network
Luca Tonelli, Confindustria Piemonte
Stati Generali del Turismo per il Piemonte
verso la stesura di un Piano Strategico
https://statigenerali.piemonte-turismo.it/
#3 di 8. Monferrato e Val Bormida
Asti | Polo Universitario UniASTISS Rita Levi-Montalcini
10 e 11 aprile 2018
https://statigenerali.piemonte-turismo.it/portfolio-item/monferrato-valbormida/
I confidi in Italia, Senato della Repubblica 6 aprile 2017Salvatore Vescina
I Confidi in Italia
Presentazione del rapporto 2017 dell’Osservatorio permanente sui Confidi del Comitato Torino Finanza
Giovedì 6 aprile 2017
Programma
APERTURA DEI LAVORI
Guido Bolatto, Segretario Generale Camera di commercio di Torino
Vladimiro Rambaldi, Presidente Comitato Torino Finanza
Ludovica Agrò, Direttore Generale Agenzia per la Coesione Territoriale
Presentazione del rapporto 2017 sui Confidi italiani
Paola De Vincentiis, Dipartimento di Management Università di Torino
Roberta Artusio
Un set essenziale di “indicatori di qualità” per l’allocazione delle risorse pubbliche sui
confidi
Diego Bolognese, SCS Consulting
Credito alle micro e piccole imprese, confidi e politiche pubbliche
Salvatore Vescina, Agenzia per la Coesione Territoriale
Tavola rotonda di discussione sul tema: Sistema Confidi, stato dell’arte e prospettive
Modera Claudio D’Auria, Università LUMSA
Interventi:
Pierpaolo Brunozzi, MedioCredito Centrale
Giuseppe Tripoli, Unioncamere
Giovanni Da Pozzo, Vice Presidente Assoconfidi
Stefano Cocchieri, Unicredit
STATI GENERALI del TURISMO PIEMONTE | AscomFidi Nord Ovest Piemonte | Langhe ...BTO Educational
Stati Generali del Turismo per il Piemonte
verso la stesura di un Piano Strategico
https://statigenerali.piemonte-turismo.it/
#8 di 8. Langhe e Roero
Strumenti e leve di finanziamento
Massimo Ariano, Direttore Generale AscomFidi Nord Ovest Piemonte
#8 di 8. Langhe e Roero
Castello di Grinzane Cavour
Enoteca Regionale Piemontese Cavour
Via Castello, 5
Mercoledì 5 e giovedì 6 settembre 2018
https://statigenerali.piemonte-turismo.it/portfolio-item/langhe-roero/
Non ti scordar di me, come il fiore azzurro e leggero questa mini guida si propone di essere un piccolo e semplice riassunto da sfogliare...per chi volesse vederci chiaro sulla storia e sulla legislatura del bail-in.
Leonardo Nafissi has gained an experience of over 25 years about Confidi and works both in regional and national contexts. He’s member of the Technical Committee of Assoconfidi and since 2013 he has been head of Assoconfidi’s Secretariat. Assoconfidi is the Association of the National Federations of Confidi of all economic sectors and operates as a unanimous representative of Confidi towards national public Institutions.
At the same time Leonardo Nafissi is the Director of Fedart Fidi, the national Federation representative of Confidi operating in the craftsmanship sector, which he has been collaborating with since its constitution more than 20 years ago. He’s responsible for lobbying towards public institutions and banks, for several national projects aimed to elaborate a strategic address for associated Confidi on the main subjects of their interest. He is also responsible for the Annual Survey on handcraft Confidi, which for more than 20 years has been describing the main characteristics and trends of the system and has been identified as an important instrument of knowledge of handcraft Confidi for the different representatives.
STATI GENERALI del TURISMO PIEMONTE | AscomFidi Nord Ovest Piemonte | Torino ...BTO Educational
Stati Generali del Turismo per il Piemonte
verso la stesura di un Piano Strategico
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#7 di 8. Area Metropolitana di Torino
Strumenti e leve di finanziamento
Massimo Ariano, Direttore Generale AscomFidi Nord Ovest Piemonte
#7 di 8. Area Metropolitana di Torino
TORINO | Foyer del Toro | Teatro Regio
Piazza Castello, 215
Lunedì 9 e martedì 10 luglio 2018
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Tendenze digitali e soft information nel mercato dei finanziamentiSalvatore Vescina
I dati Banca d'Italia segnalano un (apparente) paradosso: tra le imprese, i clienti (ex post) meno rischiosi delle banche sono quelli di dimensione minore, non strutturati come società. Vale a dire quelli più esposti ai fenomeni di razionamento del credito. Riassumo una chiave interpretativa (non mia) e propongo alla discussione spunti per una strategia (basata su due pilastri) per affrontare il problema.
STATI GENERALI del TURISMO PIEMONTE | AscomfidiBTO Educational
Strumenti e leve di finanziamento
Massimo Ariano, Direttore Generale ASCOMFIDI Nord-Ovest Piemonte
Massimo Calzoni, Senior Business Analyst INVITALIA, Agenzia Nazionale per l’Attrazione degli Investimenti e lo Sviluppo d’Impresa SpA
Gianfranco Di Salvo, Settore Agevolazioni e Strumenti Finanziari Finpiemonte S.p.A.
Chiara Pisani, Confindustria Piemonte, Enterprise Europe Network
Luca Tonelli, Confindustria Piemonte
Stati Generali del Turismo per il Piemonte
verso la stesura di un Piano Strategico
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#3 di 8. Monferrato e Val Bormida
Asti | Polo Universitario UniASTISS Rita Levi-Montalcini
10 e 11 aprile 2018
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I confidi in Italia, Senato della Repubblica 6 aprile 2017Salvatore Vescina
I Confidi in Italia
Presentazione del rapporto 2017 dell’Osservatorio permanente sui Confidi del Comitato Torino Finanza
Giovedì 6 aprile 2017
Programma
APERTURA DEI LAVORI
Guido Bolatto, Segretario Generale Camera di commercio di Torino
Vladimiro Rambaldi, Presidente Comitato Torino Finanza
Ludovica Agrò, Direttore Generale Agenzia per la Coesione Territoriale
Presentazione del rapporto 2017 sui Confidi italiani
Paola De Vincentiis, Dipartimento di Management Università di Torino
Roberta Artusio
Un set essenziale di “indicatori di qualità” per l’allocazione delle risorse pubbliche sui
confidi
Diego Bolognese, SCS Consulting
Credito alle micro e piccole imprese, confidi e politiche pubbliche
Salvatore Vescina, Agenzia per la Coesione Territoriale
Tavola rotonda di discussione sul tema: Sistema Confidi, stato dell’arte e prospettive
Modera Claudio D’Auria, Università LUMSA
Interventi:
Pierpaolo Brunozzi, MedioCredito Centrale
Giuseppe Tripoli, Unioncamere
Giovanni Da Pozzo, Vice Presidente Assoconfidi
Stefano Cocchieri, Unicredit
STATI GENERALI del TURISMO PIEMONTE | AscomFidi Nord Ovest Piemonte | Langhe ...BTO Educational
Stati Generali del Turismo per il Piemonte
verso la stesura di un Piano Strategico
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#8 di 8. Langhe e Roero
Strumenti e leve di finanziamento
Massimo Ariano, Direttore Generale AscomFidi Nord Ovest Piemonte
#8 di 8. Langhe e Roero
Castello di Grinzane Cavour
Enoteca Regionale Piemontese Cavour
Via Castello, 5
Mercoledì 5 e giovedì 6 settembre 2018
https://statigenerali.piemonte-turismo.it/portfolio-item/langhe-roero/
Non ti scordar di me, come il fiore azzurro e leggero questa mini guida si propone di essere un piccolo e semplice riassunto da sfogliare...per chi volesse vederci chiaro sulla storia e sulla legislatura del bail-in.
This internship summary describes a two-week internship from August 5-14 working at Medina Park, a seven-mile long conservation park located 30 minutes from the author's apartment. The internship involved manual labor tasks like shoveling soil, which was difficult in the hot weather conditions, as well as changing soil and clearing fallen trees after it rained. At the end of the two weeks, the author and other interns received a certificate recognizing 30 hours of volunteer work from Gail for their contributions to the park.
Lean usability testing is presented at a NYC Lean Startup meetup. The presenters discuss their evolution of usability testing at Meetup over the past 18 months. They started with DIY testing, then considered outsourcing, before discovering lean usability testing where they test internally 2-3 days a week with the product team observing. They have conducted over 340 tests and aim to do over 400 this year. Lean usability testing provides valuable insights to confront assumptions and helps improve products.
A settembre scorso l’ammontare dei prestiti nell’area euro è risultato inferiore di 200 miliardi rispetto a un anno prima (-1,2%) tornando ai valori di maggio 2008. Rispetto al picco massimo di settembre 2011, lo stock dei finanziamenti è diminuito di 718 miliardi attestandosi a 10.581 miliardi.
Intervento di Francesca Bernè, Servizio Controlli Gestionali di Banca Popolare di Cividale, al seminario "Banca vs impresa, banca vs banca, impresa vs impresa" del RiskCenter (www.riskcenter.it)
Fattori critici di successo delle PMI italiane e rafforzamento del capitale p...Network Advisory
Elite ed il mercato AIM Italia come opportunità per le PMI italiane
Evento organizzato in collaborazione con Borsa Italiana
Sede di Proel S.p.A., Sant’Omero (TE)
Giovedì 14 Novembre 2013 – ore 18.00
Crowdfunding, ecosistemi startup ed approfondimenti sul tema: tre miei contributi sulla realtà della raccoltà capitali online, le piattaforme in Italia ed un caso di successo nel contesto siciliano
STATI GENERALI del TURISMO PIEMONTE | Servizi ASCOMFIDIBTO Educational
Strumenti e leve di finanziamento
Massimo Ariano, Direttore Generale ASCOMFIDI Nord-Ovest Piemonte
Stati Generali del Turismo per il Piemonte
verso la stesura di un Piano Strategico
https://statigenerali.piemonte-turismo.it/
#5 di 8. Cuneese
Cuneo | Centro Incontri Provincia di Cuneo
29 e 30 maggio 2018
https://statigenerali.piemonte-turismo.it/portfolio-item/5-di-8-cuneese/
2019.04.18 Accesso al credito per le mPMILuca Zuccotti
Relazione di apertura del convegno "Credito alle imprese. Accesso, tutela e gestione del rischio" del 18 aprile 2019 a Breno (BS) promosso ed organizzato da Assocamuna.
Convegno scientifico Imprese che guardano al futuro tra opportunità e nuove sfide
I primi risultati del censimento permanente delle imprese 2019
Milano, 7 febbraio 2020
Piazza degli Affari Palazzo Mezzanotte – Sala parterre
Nel rapporto sulla stabilità finanziaria di Bankitalia si analizza anche la situazione attuale e le prospettive future del mercato immobiliare in Italia
Decima edizione dell'indagine sul mercato del credito e sul rapporto banca-impresa in provincia di Vicenza - a cura di Confindustria Vicenza - marzo 2017
A dicembre 2014, le risorse accumulate dalle forme pensionistiche complementari rappresentano circa l’8% del Pil e il 3% delle attività finanziarie delle famiglie italiane. Gli iscritti ammontano a circa 6,6 milioni e le risorse destinate alle prestazioni hanno raggiunto i 126 mld di euro. Il tasso di partecipazione ha raggiunto il 25,6% rispetto alla forza lavoro e il 29,5% rispetto agli occupati, tuttavia, solo il 15% per cento della forza di lavoro al di sotto dei 35 anni è iscritto a una forma pensionistica complementare.
A fine 2013 lo stock di investimenti dei fondi pensione indirizzati in Italia ammontava a circa 30 mld di euro, di questi solo 2,1 mld erano indirizzati alle imprese italiane. Per convogliare una maggiore quota del risparmio previdenziale nell’economia reale italiana occorre superare alcuni limiti tecnici ed incentivare l’investimento in strumenti come i fondi chiusi attraverso i quali investire in private equity, mini-bond ed energie rinnovabili, presenti in misura marginale solo nel portafoglio di alcuni fondi pensione preesistenti.
A dicembre ha prevalso l’incertezza sui mercati finanziari globali. Un’incertezza alimentata so- prattutto dalla caduta del prezzo del petrolio. La discesa dell’oro nero, iniziata a fine estate, si è intensificata dopo la riunione di novembre dell’Opec nella quale è stato deciso di mante- nere invariati gli attuali livelli di produzione. E così il greggio ha continuato a perdere terreno, salvo qualche breve sosta, fino a toccare i mini- mi a oltre cinque anni. Uno scenario appesantito dalle tensioni in Russia con il rublo che è crolla- to ai minimi storici. Mosca paga principalmente proprio la caduta dei prezzi del petrolio che ha acuito i timori di una recessione nel 2015. Nel frattempo in Europa si attende con rinnovato in- teresse la prossima riunione della Bce (22 gen- naio). Dal 2015 la Bce terrà, infatti, i suoi meeting ogni sei settimane e non più a inizio mese. A gen- naio potrebbero arrivare indicazioni più puntuali sulle nuove possibili misure non convenzionali da attuare per contrastare il rischio deflazione.
Nell’area euro, il peggioramento della congiuntura economica ha un carattere comune a tutti i principali paesi: la debolezza degli investimenti . In Italia, il taglio ha interessato con particolare intensità la componente pubblica, ridottasi di oltre un terzo negli ultimi quattro anni.
Sono una minoranza (il 38%) gli Italiani disposti a sacrificarsi per sostenere il rilancio del Paese. I sacrifici più duri da accettare sarebbero quelli relativi al welfare, all’aumento dell’età pensionabile e al peggioramento delle condizioni di lavoro, sia in termini di contratto, che di salario. In generale, viene preferita una riduzione di tasse su imprese e lavoro a fronte di un aumento di quelle su consumi e ricchezza patrimoniale. E anche l’ipotesi dell’Iva al 25% risulta più digeribile, sempre a patto che l’imposizione fiscale sul lavoro e sulle attività produttive venga mitigata. Quanto al grado di fiducia, il suo livello resta stabile: a ottobre si è attestato a 3,45 punti, contro i 3,54 del mese precedente. Sul tema del risparmio, negli ultimi 30 giorni si registra un calo della propensione, con il 14,2% degli Italiani che si dice pronto ad aumentare la quota di risorse messe da parte, contro il 15,5 di settembre.
In presenza di un contesto economico divenuto estremamente complesso l’Ocse già
prima dello scoppio della crisi dei mutui subprima suggeriva di introdurre
l’educazione finanziaria nei programmi scolastici. Solo dopo il 2007 tuttavia
l’esigenza di dotare le giovani generazioni di un bagaglio utile in campo finanziario ha
spinto molti paesi ad adottare programmi di educazione specifici. A metà 2014 erano
circa 50 i governi che avevano intrapreso programmi di educazione finanziaria o che
avevano in progetto di avviarne
Settore auto: un andamento a più velocità
Il settore automotiv e a livello globale sembra essere tornato su valori di crescita interessanti. I dati sulla produzione di nuovi veicoli evidenziano un incremento del 4% nel 2013 che potrebbe confermarsi anche per il 2014. Gli Stati Uniti nel 2013 sono tornati ai livelli produttivi pre-crisi. Il mercato europeo, pur avendo registrato nei primi nove mesi del 2014 un incremento del 5,8% delle immatricolazioni, rimane 25 punti percentuali sotto il livello del 2007 con ampie differenze tra i paesi. Ponendo pari a 100 le auto immatricolate nel 2007, la Germania nel 2013 ha raggiunto quota 92, il Regno Unito 91, la Spagna 75, la Francia 58; l’Italia si è fermata a 52.
Negli anni più recenti le imprese di maggiore dimensione hanno fortemente accentuato la propensione a detenere riserve di liquidità. Per l’intensità raggiunta questa propensione alla liquidità viene indicata tra i fattori corresponsabili (e non in misura marginale) della sterilizzazione degli stimoli monetari adottati dalle autorità dei principali paesi per favorire una più rapida uscita dalla crisi.
E’ l’immigrazione la grande preoccupazione delle famiglie Italiane. Una su due, la ritiene la criticità più rilevante: le notizie che da mesi arrivano dal Canale di Sicilia angosciano in profondità il Paese, per i loro drammatici risvolti umanitari. Sul fronte interno, il 44% degli Italiani nei prossimi 12 mesi si aspetta che vengano approvate le riforme di cui tanto si è discusso: da quella del lavoro a quella della pubblica amministrazione; da quella della giustizia a quella della scuola. Per quanto riguarda il grado di fiducia, il dato resta stabile sui valori dei mesi precedenti: 3,54 punti, contro i 3,53 di agosto e i 3,55 di luglio.
Risale la propensione al risparmio: il 15,5 degli italiani lo aumenterà nei prossimi 12 mesi. A settembre, si era impegnato in questa direzione il 13,1.
Alla ripresa autunnale lo scenario economico si presenta a due facce.
Quella rassicurante di conferma delle buone dinamiche e prospettive extra-europee.
E quella preoccupante di deterioramento del quadro già debole nell’Eurozona e in Italia.
Il contesto rimane caratterizzato dai cambiamenti su scala globale portati dalla crisi: minore ampliamento
dei commerci internazionali, investimenti frenati dalla perdurante incertezza e condizioni
più selettive del credito bancario1.
Tutti fattori che abbassano il profilo dello sviluppo mondiale.
Tempo di riforme
I nuovi dati innalzano intorno al 44 per cento il valore raggiunto in Italia dal tasso disoccupazione giovanile. Oltre al problema della disoccupazione, le difficoltà del mercato giovanile del lavor o sono riscontrabili nella consistente riduzione tra gli occupati di età inferiore ai 35 anni dei dipendenti con contratto a tempo indeterminato.
I migranti e la crisi economica
Le tensioni geo-politiche ai confini dell’Europa e il protrarsi della debolezza del ciclo economico in molti paesi dell’area hanno contribuito a modificare i flussi migratori interni e internazionali sia in termini di numerosità sia nella scelta dei paesi di destinazione. L’allargamento a est dei paesi aderenti all’Unione e il perdurare di elevati tassi di disoccupazione in molte economie della zona euro hanno favorito la dinamica delle migrazioni interne, con una polarizzazione verso la Germania che nel 2013 è divenuto il primo paese di destinazione in Europa e il secondo tra le economie sviluppate dopo gli Stati Uniti.
Negli ultimi anni una serie di fenomeni economici e politici hanno portato molti a ritenere che l’ordine economico mondiale disegnato a partire da Bretton Woods sia ormai da rivedere. L’idea è che il concetto stesso di libero scambio, che del vecchio ordine rappresentava uno dei pilastri portanti, sia destinato nel prossimo futuro ad avere un ruolo progressivamente meno centrale nello stimolare la crescita mondiale.
Le famiglie italiane spenderanno in media 710 € per l’istruzione dei figli, circa 10 € in più rispetto allo scorso anno. E il 5% di queste dovrà ricorrere a un prestito per farvi fronte.
Il risparmio gestito nel corso del 2014 ha continuato ad evidenziare una dinamica di sviluppo molto positiva. Il patrimonio a luglio ha toccato un nuovo massimo pari a 1.480 mld di euro, un valore dell’11% superiore a quello di dicembre 2013. Nei primi sette mesi del 2014 la raccolta netta ha raggiunto i 75,7 miliardi, un valore superiore a quello relativo all'intero 2013 (62 mld di euro) che già costituiva il miglior risultato dal 1999. Nel 2014 sono stati i fondi comuni a trainare la raccolta del risparmio gestito.
In controtendenza rispetto al calo di oltre venti punti percentuali segnato dal totale della
manifattura, la produzione italiana di birra supera oggi di tre punti percentuali i
volumi ante-crisi. Allo stesso modo, le esportazioni italiane di birra sono oggi oltre il
doppio di quelle di sette anni fa. Pur avendo un peso assai limitato sull’economia
nazionale, la performance del comparto brassicolo italiano offre spunti interessanti di
riflessione sulle leve per svilupparsi anche in tempi di crisi: innovazione, investimenti,
domanda interna.
Un Mese di Borsa è il magazine di BNP Paribas – BNL che contiene approfondimenti sui mercati, accurate analisi dei sottostanti, interviste esclusive ad economisti.
1. Banca Nazionale del Lavoro
Gruppo BNP Paribas
Via Vittorio Veneto 119
00187 Roma
Autorizzazione del Tribunale
di Roma n. 159/2002
del 9/4/2002
Le opinioni espresse
non impegnano la
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della banca.
Fondo di Garanzia:
importi finanziati e garantiti
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12.000
10.000
8.000
6.000
4.000
2.000
0
2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013
Finanziamenti attivati
Importi garantiti
Fonte: Ministero dello Sviluppo Economico
A fine 2013 in Italia lo stock dei finanziamenti al comparto produttivo risultava di
€909 miliardi, €108 miliardi in meno rispetto al massimo raggiunto a novembre 2011;
le consistenze dei prestiti alle società non finanziarie sono diminuiti di €101 mld
arrivando a €814 mld, quelle delle famiglie produttrici sono scesi a €95 mld.
06
18 febbraio
2014
Direttore responsabile:
Giovanni Ajassa
tel. 0647028414
giovanni.ajassa@bnlmail.com
Al fine di sostenere le imprese a far fronte agli impegni finanziari già presi e per
superare le difficoltà legate all’ottenimento di nuovi fondi, già all’indomani dello
scoppio della crisi, le autorità hanno adottato diverse misure. Il sistema bancario ha
contribuito con l’”Accordo per il credito” e con le “Nuove misure per il credito alle
Pmi”, disposizioni che hanno consentito soprattutto la moratoria delle rate di rimborso
dei prestiti e l’allungamento delle scadenze.
Un ruolo cruciale nel sostegno al credito alle imprese di minori dimensioni è
rappresentato dalla garanzia pubblica. La conferma viene dall’esperienza
internazionale e anche dai numeri del Fondo Centrale di Garanzia: in Italia, nel 2013
le domande accolte sono salite a oltre 77mila (+26%), gli importi erogati a €10,8 mld
(+33%) e l’ammontare garantito a €6,4 mld(+60%).
2. 18 febbraio 2014
Fondo Centrale di Garanzia: un supporto strutturale, ma
sensibile alla congiuntura
C. Russo 06-47028418 – carla.russo@bnlmail.com
A fine 2013 lo stock dei prestiti alle imprese residenti in Italia ammontava a €814
miliardi, 101 in meno rispetto al picco massimo di novembre 2011. La
contrazione dei finanziamenti è risultata più intensa per le imprese di grandi
dimensioni (-6% a/a a novembre) che hanno raccolto risorse finanziare anche
attraverso il collocamento di obbligazioni societarie. Secondo Dealogic, lo
scorso anno sono state 95 le aziende italiane che hanno emesso corporate bond
per un ammontare di €31 miliardi, valori che risultano rispettivamente triplicati e
raddoppiati rispetto a due anni prima.
La contrazione dei finanziamenti alle imprese di dimensioni piccole e micro è
stata meno marcata (-5,2% e -4% a/a a novembre rispettivamente) e, secondo
l’ultima indagine sull’accesso al credito presso le banche, nei prossimi mesi
dovrebbe realizzarsi un allentamento dei criteri di concessione dei finanziamenti
proprio nei confronti delle Pmi. Per contro, alcuni sondaggi presso le aziende
indicano come le imprese di piccole dimensioni segnalino più frequentemente
rispetto alle grandi un deterioramento delle condizioni di offerta; la maggiore
rischiosità determina spesso la richiesta di maggiori garanzie.
A sostegno del credito concesso alle imprese di minori dimensioni un elemento
cruciale è rappresentato dalla garanzia pubblica. La conferma viene
dall’esperienza internazionale e anche dai numeri: in Italia, nel 2013 sono
risultate in robusto aumento le domande di finanziamento (+26%), gli importi
erogati (+33%) e l’ammontare garantito (+60%).
Italia: a dicembre rallenta la flessione del credito alle imprese
Gli ultimi dati sul credito alle imprese in Italia segnalano un’attenuazione del trend
negativo. A dicembre scorso i prestiti alle società non finanziarie risultano diminuiti del
5,3% su base annua (-6% a novembre, -2% a dicembre 2012) portando lo stock a
€814 miliardi, 101 in meno rispetto al massimo raggiunto a novembre 2011. Di €6,7
mld è invece sceso lo stock dei prestiti alle famiglie produttrici nel confronto con
novembre 2011, arrivando a €95 mld.
La Banca d’Italia 1 evidenzia come la contrazione dei finanziamenti sia risultata più
marcata per le imprese di media-grande dimensione (-5,9% a/a a novembre) e più
contenuta per quelle piccole (-5,2%) e micro (-4%) 2.
Riguardo alla durata, la flessione si presenta più intensa per i prestiti con scadenza fino
ad un anno (-6,6%), andamento che potrebbe riflettere l’avanzare del programma di
rimborso dei prestiti della Pubblica Amministrazione.
Dopo un calo di €24 mld nel 2012, lo scorso anno sono venuti meno altri €62 mld di
nuove erogazioni alle imprese posizionando il flusso annuo a €405 mld. La contrazione
dei nuovi finanziamenti ha riguardato in particolare le operazioni superiori al milione di
euro (-€75 mld nello scorso biennio), prestiti destinati prevalentemente alle grandi
1
Banca d’Italia, Bollettino Economico, gennaio 2014.
La Banca d’Italia distingue le imprese secondo il seguente criterio: le imprese di medio-grande
dimensione hanno oltre venti addetti, le imprese piccole fino a venti addetti, le micro imprese (famiglie
produttrici) fino a 5 addetti.
2
2
3. 18 febbraio 2014
aziende che però hanno parzialmente sostituito i finanziamenti bancari con un più
accentuato ricorso al mercato obbligazionario. Nel 2013 in Italia sono state 95 le
emissioni di corporate bond per un controvale lordo di €31 mld, valori che risultano
rispettivamente triplicati e raddoppiati rispetto a due anni prima (30 emissioni per €16
mld).
Italia: prestiti bancari alle imprese
(var. % a/a)
4
3
2
1
0
-1
-2
-3
-4
-5
-6
dic.
2011
mar.
giu.
set.
dic.
mar.
giu.
Imprese
set.
nov.
dic.
2013
2012
medio-grandi
piccole
micro
Fonte: Banca d’Italia
Sull’andamento del credito pesano i riflessi del debole contesto macroeconomico e di
aspettative ancora incerte che influenzano sia la domanda sia l’offerta. L’ultima
indagine sulle condizioni del credito rileva in Italia, ancora nel IV trimestre, il perdurare
di politiche di offerta su livelli restrittivi (pur se in attenuazione rispetto al trimestre
precedente) legati soprattutto all’elevato rischio di credito. Ulteriori sondaggi 3
evidenziano per le imprese con meno di 50 addetti un deterioramento delle condizioni
di offerta ancora più intenso rispetto a quello con cui si confrontano le imprese
maggiori (con oltre 249 addetti); in particolare, le piccole imprese, tradizionalmente più
rischiose, registrano la richiesta di maggiori garanzie.
Al fine di sostenere il comparto produttivo a far fronte agli impegni finanziari già presi e
per superare le difficoltà legate all’ottenimento di nuovi fondi, già all’indomani dello
scoppio della crisi, le autorità hanno adottato diverse misure a favore delle Pmi, una
realtà che nel nostro paese rappresenta il 99,4% delle imprese, il 67,9% del totale degli
addetti e realizza oltre il 50% del valore aggiunto. Dal 2009 tra l’Associazione Bancaria
Italiana (ABI) e le associazioni imprenditoriali è attivo un accordo (più volte rinnovato 4)
per assicurare sostegno finanziario alle pmi in difficoltà ma con buone prospettive di
attività e in regola con i pagamenti. Il sostegno si realizza in forma di sospensione dei
rimborsi, allungamento delle scadenze e finanziamento per l’incremento di mezzi
propri 5.
3
Banca d’Italia, Supplementi al Bollettino Statistico, Indagini campionarie, Sondaggio congiunturale sulle
imprese industriali e dei servizi, 6 Novembre 2013.
4
L'accordo segue l'Avviso comune del 3 agosto 2009 e l'Accordo per il credito alle Pmi del 16 febbraio
2011.
5
Con le “Nuove misure per il credito alle Pmi”, avviate a febbraio 2012, le banche hanno sospeso 114mila
finanziamenti a livello nazionale (che si aggiungono ai 260mila dell’Avviso comune scaduto il 31 luglio
3
4. 18 febbraio 2014
Si è poi provveduto al potenziamento del Fondo Centrale di Garanzia (FCG)
ampliandone operatività e risorse. La persistente dinamica negativa del credito ha
infatti portato ad estendere ed implementare la garanzia pubblica quale viatico alla
ripresa dell’erogazione di prestiti contrastando così gli effetti della fase avversa del
ciclo economico. Grazie infatti alla “ponderazione zero” assicurata dalla garanzia dello
Stato sulla copertura prestata dal Fondo, il rischio per le banche sulla quota di
finanziamento garantita è nullo, circostanza che riduce il fabbisogno patrimoniale.
Anche nell’esperienza internazionale 6 l’estensione degli interventi pubblici di garanzia
ai prestiti alle Pmi è risultato lo strumento principale adottato nel mitigare gli effetti
negativi della crisi sul finanziamento alle imprese.
Il Fondo Centrale di Garanzia
La garanzia pubblica dei crediti in Italia è stata istituita dal 1996 attraverso la Legge n.
662 allo scopo di fornire “una parziale assicurazione ai crediti concessi dagli istituti di
credito a favore delle piccole e medie imprese”. Nell’ambito del Ministero dello Sviluppo
Economico (Mise) è stato creato il Fondo Centrale di Garanzia amministrato da un
Comitato di gestione che si riunisce con cadenza settimanale ed è composto dai
rappresentati delle Amministrazioni centrali, locali, dell’Abi e delle confederazioni di
diverse categorie (industria, commercio, artigianato). L’attività del Fondo è delegata ad
un consorzio formato da cinque istituti bancari 7.
Il Fondo non eroga direttamente finanziamenti ma accorda una garanzia pubblica che
integra e, a volte, sostituisce le (scarse) garanzie reali apportate dalle imprese.
Secondo il Mise in oltre il 99% dei casi le imprese hanno ottenuto un finanziamento
proprio per la copertura statale, in mancanza di proprie garanzie.
L’operatività del fondo si realizza attraverso la concessione della garanzia diretta alle
banche e agli intermediari finanziari, la controgaranzia (riassicurazione) a beneficio dei
Confidi e di altri fondi di garanzia. Il Fondo può operare anche in qualità di cogarante.
Molteplici risultano essere le positive ricadute dell’attività del Fondo: secondo il Mise,
grazie ad un effetto leva pari a 20 (con un euro di dotazione aggiuntiva del fondo alle
imprese si attivano 20 euro di finanziamenti) il fondo presenta un rapporto
costi/benefici migliore a qualsiasi altra agevolazione. Inoltre, si tratta di un fondo
rotativo che si alimenta con il rimborso dei finanziamenti e le insolvenze riguardano
solo il 2% delle operazioni, fattore non trascurabile visto che in caso di escussione
della garanzia l’importo incide sul debito pubblico.
Le recenti novità del Fondo
Dopo gli importanti interventi del 2009 con i quali si è potenziata la dotazione e
ampliata la platea delle imprese beneficiarie e con le quali si è istituita la “ponderazione
zero”, recentemente sono state previste altre modifiche alla luce del protrarsi della
difficile fase congiunturale. La copertura del Fondo infatti è estesa anche ai
professionisti iscritti agli ordini professionali o aderenti alle associazioni professionali
individuate dal Mise e sono stati rivisti i parametri per l’accesso alla garanzia. I criteri di
valutazione sono stati differenziati per tipo di procedura (ordinaria, semplificata,
importo ridotto, istanza attraverso i Confidi, ammissione senza valutazione) e per
2011), pari a €34,9 mld di debito residuo (in aggiunta ai €70 mld dell’Avviso comune) con una liquidità
liberata di €5,4 mld (oltre ai €15 mld con l’Avviso comune).
6
Ocse (2013), Financing SMEs and Entrepreneurs: An OECD Scoreboard.
7
Mediocredito Centrale Spa (capogruppo mandataria), Artigiancassa Spa, MPS Capital Service Banca per
le imprese Spa, Mediocredito Italiano Spa, Istituto centrale delle banche popolari italiane Spa.
4
5. 18 febbraio 2014
settore economico. Ne deriva una valutazione dell’impresa sulla base di molteplici
indicatori di bilancio o di dichiarazioni fiscali. Per bilanciare l’ampliamento dei potenziali
beneficiari e l’”ammorbidimento” dei criteri di valutazione è stato disposto di innalzare
l’accantonamento minimo all’8% dell’importo garantito dal Fondo sulle singole
operazioni. Nel complesso, il Mise stima che la riforma raddoppierà il numero delle
imprese con i requisiti necessari per accedere alla garanzia statale.
Per fare fronte ai crescenti impegni del Fondo ne è stato stabilito un rifinanziamento
pari a €1,2 miliardi per il periodo 2014-16.
La dinamica di utilizzo del Fondo nel 2013
L’inasprimento della crisi e l’ampliamento della platea di beneficiari hanno prodotto un
forte impulso all’attività del Fondo a partire dal 2009 quando furono accolte 24.600
domande (10mila domande in più rispetto all’anno precedente). Dall’avvio
dell’operatività e fino allo scorso dicembre il Fondo ha soddisfatto 325mila richieste,
offerto garanzie per €28 mld, attivato finanziamenti per €52 mld.
Fondo di Garanzia: domande accolte
Fondo di Garanzia:
importi finanziati e garantiti
(numero)
(milioni)
12.000
77.234
61.408
50.076
55.206
10.000
8.000
6.000
4.000
24.598
6.492
3.893 5.700
1.213 1.752 2.229
8.592
2.000
12.886 13.938
0
2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013
Finanziamenti attivati
2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013
Fonte: Ministero dello Sviluppo Economico
Importi garantiti
Fonte: Ministero dello Sviluppo Economico
Le domande accolte nel 2013 sono state 77.234 (+26%) per un importo garantito di
€6,4 mld (+60%) generando finanziamenti per 10,8 mld (+33%). Gli importi sono stati
erogati per il 56% alle imprese del Nord, per il 16% al Centro e per il 28% al
Mezzogiorno.
FCG: domande accolte per area
territoriale
FCG: finanziamenti attivati per area
territoriale
(composizione %)
(miliardi)
6,6
2013
50,9
21,4
4,5
2012
48,5
20,3
2011
2012
2013
27,7
4,6
31,2
2,4
2011
46,4
18,9
Nord
Centro
Mezzogiorno
1,4
34,7
Nord
1,5
Centro
1,9
2,1
2,4
Mezzogiorno
5
6. 18 febbraio 2014
Fonte: Ministero dello Sviluppo Economico
Fonte: Ministero dello Sviluppo Economico
Sotto il profilo della numerosità le richieste provengono soprattutto dalle micro imprese
(57%), seguite dalle piccole aziende (32%). L’erogazione dei finanziamenti vede invece
al primo posto le piccole imprese (€4,4 mld), al secondo le medie (€3,9 mld) e infine le
piccole (€2,5 mld). Le domande e gli importi risultano destinati in prevalenza a
soddisfare esigenze di liquidità (84% delle richieste e 80% dello stock) mentre più
equilibrata è la distribuzione delle durate: il 54% delle domande e 45% degli importi
sono destinati ad operazioni a breve termine.
FCG: domande e finanziamenti per
dimensione aziendale
FCG: domande e finanziamenti per
durata
(composizione %)
(miliardi)
7
5,0
43.906
4,5
41.739
5,9
4,0
37.142
3,5
3,0
24.911
4
2,0
1,5
8.385
5.370
Media
5
4,9
2,5
18.859
35.495
1,0
0,5
Piccola
2012
Domande
Micro
Media
Piccola
Micro
2013
Finanziamenti attivati - mld (sc. dx)
Fonte: Ministero dello Sviluppo Economico
6
3
2
1
0,0
Breve termine
Domande (numero)
Medio-lungo termine
0
Finanziamenti - mld (sc. dx)
Fonte: Ministero dello Sviluppo Economico
Relativamente al settore di destinazione dei finanziamenti si evidenziano quote rilevanti
per il commercio di autoveicoli (17%), l’edilizia (10%), la fabbricazione e lavorazione di
prodotti in metallo (9%), la fabbricazione di macchine e apparecchi meccanici (6,5%) e
il commercio al dettaglio (6,3%). Se si esclude il comparto dell’agroalimentare, che
concentra il 5,8% degli importi finanziati garantiti, l’incidenza delle altre attività
produttive presenta pesi molto ridotti.
Alcuni dati sui finanziamenti alle imprese
I dati relativi ai finanziamenti erogati con garanzia del Fondo non sono pubblicati
regolarmente; secondo la Banca d’Italia a fine 2012, i finanziamenti garantiti (€8,2 mld)
erano pari al 3,5% dei prestiti alle imprese con meno di 20 addetti operanti nei settori di
attività del Fondo. 8 Pur non disponendo di analoghe statistiche relative ai prestiti per
classe dimensionale, un’approssimazione delle consistenze dei finanziamenti che
potrebbero essere erogati con sostegno del Fondo si può ottenere grazie alle
rilevazione dei finanziamenti per cassa utilizzati, assumendo quelli di valore fino €2,5
milioni come proxy dei prestiti alle piccole imprese. A settembre scorso lo stock di
questi prestiti era pari a €220 mld, €50 mld dei quali relativi alle micro-imprese (che
secondo la classificazione Banca d’Italia contano fino a 5 addetti), mentre €170 mld
sono quelli erogati alle società non finanziarie. Anche dall’osservazione del tasso di
decadimento si traggono osservazioni incoraggianti: i tassi più contenuti si hanno nelle
classi di affidamento più basse (fino a €500mila euro) e il valore medio delle operazioni
coperte dal fondo nel 2013 è stato pari a €140mila.
8
Un sistema finanziario per la crescita, intervento del Vice Direttore Generale della Banca d’Italia Fabio
Panetta, Milano 27 gennaio 2014.
6
7. 18 febbraio 2014
Italia: tasso di decadimento dei
prestiti alle imprese per classe di
grandezza del fido
Italia: prestiti alle imprese per classe
di fido accordato fino a €2,5 milioni
(utilizzato; miliardi)
(%)
5,0
4,7
4,5
4,5
4,0
3,5
201
198
199
180
3,4
3,0
170
2,7
2,5
2,0
1,5
1,0
63
0,5
64
64
T3 - 2009
T3 - 2010
T3 - 2011
55
50
T3 - 2012
T3 - 2013
0,0
2007
2008
2009
< €125.000
>=€ 500.000 Valore
Fonte: Banca d’Italia
2010
2011
2012
DA €125.000 A < €500.000
TOTALE (>= 0)
2013
Società non finanziarie
Famiglie produttrici
Fonte: Banca d’Italia
7
8. 18 febbraio 2014
Un cruscotto della congiuntura: alcuni indicatori
Indice Itraxx Eu Financial
Indice Vix
400
60
350
300
50
250
40
200
30
150
100
20
50
gen-14
set-13
nov-13
lug-13
mag-13
gen-13
mar-13
set-12
nov-12
lug-12
mag-12
gen-12
mar-12
set-11
nov-11
lug-11
mag-11
gen-11
0
mar-11
gen-14
set-13
nov-13
lug-13
mag-13
gen-13
mar-13
set-12
nov-12
lug-12
mag-12
gen-12
mar-12
set-11
nov-11
lug-11
mag-11
gen-11
10
mar-11
0
Fonte: Thomson Reuters
Fonte: Thomson Reuters
I premi al rischio passano da 94 a 87 pb.
L’indice Vix nell’ultima settimana scende a
quota 14.
Cambio euro/dollaro e quotazioni Brent
Prezzo dell’oro
(Usd per barile)
(Usd l’oncia)
2.000
130
1,5
1.900
125
1,45
1.800
1,4
1.700
nov-13
gen-14
set-13
lug-13
mar-13
mag-13
dic-13
nov-12
lug-13
gen-13
feb-13
set-12
set-12
lug-12
apr-12
1.200
mar-12
nov-11
1,15
1.300
mag-12
giu-11
1,2
Cambio euro/dollaro sc.ds.
nov-11
90
gen-11
Brent scala sin.(in Usd)
gen-12
95
1.400
set-11
1,25
100
1.500
lug-11
1,3
105
1.600
mar-11
1,35
110
mag-11
115
gen-11
120
Fonte: Thomson Reuters
Fonte: Thomson Reuters
Il tasso di cambio €/$ a 1,37. Il petrolio di qualità
Brent quota $109 al barile.
Il prezzo dell’oro raggiunge i 1.300 dollari
l’oncia.
8
9. 18 febbraio 2014
Borsa italiana: indice Ftse Mib
Tassi dei benchmark decennali:
differenziale con la Germania
(punti base)
24.000
1.400
22.000
1.200
1.000
20.000
800
18.000
600
400
16.000
giu-11
nov-11
apr-12
set-12
feb-13
lug-13
Italia
dic-13
Spagna
Irlanda
ott-13
gen-14
lug-13
apr-13
ott-12
gen-13
lug-12
apr-12
gen-12
ott-11
lug-11
12.000
gen-11
0
apr-11
14.000
gen-11
200
Portogallo
Fonte: Thomson Reuters
Fonte: elaborazioni Servizio Studi BNL su dati
Thomson Reuters
Il Ftse Mib sale oltre quota 20.000.
I differenziali con il Bund sono pari a 313 pb
per il Portogallo, 158 pb per l’Irlanda, 185 pb
per la Spagna e 194 pb per l’Italia.
Indice Baltic Dry
Euribor 3 mesi
(val. %)
12.000
6
10.000
5
8.000
4
Fonte: Thomson Reuters
Fonte: Thomson Reuters
L’indice Baltic Dry nell’ultima settimana
continua a scendere sotto quota 2.000.
set-13
gen-14
set-12
gen-13
mag-13
set-11
gen-12
mag-12
set-10
gen-11
mag-11
0
set-09
gen-10
mag-10
0
set-08
gen-09
mag-09
1
set-07
gen-08
mag-08
2
2.000
set-06
gen-07
mag-07
3
4.000
gen-08
apr-08
lug-08
ott-08
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apr-09
lug-09
ott-09
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apr-10
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ott-10
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apr-11
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ott-11
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apr-12
lug-12
ott-12
gen-13
apr-13
lug-13
ott-13
gen-14
6.000
L’euribor 3m resta stabile a 0,30%.
Il presente documento è stato preparato nell’ambito della propria attività di ricerca economica da BNLGruppo Bnp Paribas. Le stime e le opinioni espresse sono riferibili al Servizio Studi di BNL-Gruppo BNP
Paribas e possono essere soggette a cambiamenti senza preavviso. Le informazioni e le opinioni riportate in
questo documento si basano su fonti ritenute affidabili ed in buona fede. Il presente documento è stato
divulgato unicamente per fini informativi. Esso non costituisce parte e non può in nessun modo essere
considerato come una sollecitazione alla vendita o alla sottoscrizione di strumenti finanziari ovvero come
un’offerta di acquisto o di scambio di strumenti finanziari.
9