I dati Banca d'Italia segnalano un (apparente) paradosso: tra le imprese, i clienti (ex post) meno rischiosi delle banche sono quelli di dimensione minore, non strutturati come società. Vale a dire quelli più esposti ai fenomeni di razionamento del credito. Riassumo una chiave interpretativa (non mia) e propongo alla discussione spunti per una strategia (basata su due pilastri) per affrontare il problema.
Alcuni spunti su un approccio sistemico delle (banali) soluzioni digitali volte a rafforzare l'utilità dei confidi per le banche e, di conseguenza, per le micro e piccole imprese. Salvatore Vescina per l'Agenzia per la Coesione Territoriale
Sulla strada del digitale. Per la valorizzazione delle informazioni qualitati...Salvatore Vescina
In questa powerpoint riporto dati (per me) davvero sorprendenti sull'efficienza allocativa delle BCC (rispetto al resto del sistema bancario) in relazione al segmento della clientela imprenditoriale di minori dimensioni. Queste banche, fin qui prive di veri e proprio sistemi di rating, dimostrano una capacità di selezione ben al di sopra della media. Quanto appena rimarcato avvalora che la soft information, insieme alla valutazione di elementi qualitativi, è decisiva per l'efficienza allocativa. Questa conclusione trova ulteriore conferma confrontando -nel segmento delle imprese con meno di 20 addetti- le operazioni non garantite con quelle garantite dai confidi (il problema qui -in buona misura risolto dagli schemi di bilancio 2016 per i confidi adottati da Banca d'Italia- è distinguere i garanti più capaci di contribuire ai processi allocativi da quelli che lo sono meno). Resta fermo che gran parte del sistema bancario, alla ricerca di maggiore efficienza (anche nella riduzione dei costi), si affida sempre più ad algoritmi e database, piuttosto che al (più costoso) relationship banking. Di conseguenza -e come in molti altri settori- la rete distributiva tradizionale è in via di ridimensionamento (sicché è in diminuzione costante il numero degli sporteli e degli addetti) mentre crescono gli investimenti in ICT. A questo punto la domanda è la seguente: cosa occorre fare affinché negli algoritmi di valutazione delle PMI utilizzati dalle banche rientrino -in misura più elevata rispetto a quella attuale- informazioni qualitative rappresentative di fenomeni rilevanti, attendibili e (aspetto decisivo) low cost? Su questo tema ci sono più iniziative in corso che non sembrano parte di una strategia generale. Occorre un salto di qualità e considerare priorità la definizione di un disegno organico, sistemico, atto a rendere disponibili più informazioni (rispondenti a standard digitali) funzionali a ridurre l'asimmetria informativa sulle imprese. Cio vale, a maggior ragione, in relazione alle imprese più esposte ai fenomeni di razionamento del credito: quelle di minori dimensioni che, nell'insieme, sono molto importanti sia per il tessuto produttivo, sia per il tessuto economico e sociale del Paese. Protagonista necessario (e qualificato) di questo disegno organico è l'Associazione XBRL Italia che federa le Istituzioni e gli stakeholder maggiormente in grado di contribuire a questo processo virtuoso.
Politiche di coesione territoriale, credito alle PMI e ConfidiSalvatore Vescina
L'intervento del 21 settembre 2018 presso Palazzo San Macuto della Camera dei Deputati è disponibile on line tramite questo link: https://www.radioradicale.it/scheda/552268?i=3885771
credito alle micro e piccole imprese, confidi e politiche pubblicheSalvatore Vescina
Intervento di Salvatore Vescina
I Confidi in Italia
Presentazione del rapporto 2017 dell’Osservatorio permanente sui Confidi del Comitato Torino Finanza
Giovedì 6 aprile 2017
Senato della Repubblica - Sala Di Santa Maria in Aquiro
Decima edizione dell'indagine sul mercato del credito e sul rapporto banca-impresa in provincia di Vicenza - a cura di Confindustria Vicenza - marzo 2017
I confidi in Italia, Senato della Repubblica 6 aprile 2017Salvatore Vescina
I Confidi in Italia
Presentazione del rapporto 2017 dell’Osservatorio permanente sui Confidi del Comitato Torino Finanza
Giovedì 6 aprile 2017
Programma
APERTURA DEI LAVORI
Guido Bolatto, Segretario Generale Camera di commercio di Torino
Vladimiro Rambaldi, Presidente Comitato Torino Finanza
Ludovica Agrò, Direttore Generale Agenzia per la Coesione Territoriale
Presentazione del rapporto 2017 sui Confidi italiani
Paola De Vincentiis, Dipartimento di Management Università di Torino
Roberta Artusio
Un set essenziale di “indicatori di qualità” per l’allocazione delle risorse pubbliche sui
confidi
Diego Bolognese, SCS Consulting
Credito alle micro e piccole imprese, confidi e politiche pubbliche
Salvatore Vescina, Agenzia per la Coesione Territoriale
Tavola rotonda di discussione sul tema: Sistema Confidi, stato dell’arte e prospettive
Modera Claudio D’Auria, Università LUMSA
Interventi:
Pierpaolo Brunozzi, MedioCredito Centrale
Giuseppe Tripoli, Unioncamere
Giovanni Da Pozzo, Vice Presidente Assoconfidi
Stefano Cocchieri, Unicredit
Intervento di Francesca Bernè, Servizio Controlli Gestionali di Banca Popolare di Cividale, al seminario "Banca vs impresa, banca vs banca, impresa vs impresa" del RiskCenter (www.riskcenter.it)
Alcuni spunti su un approccio sistemico delle (banali) soluzioni digitali volte a rafforzare l'utilità dei confidi per le banche e, di conseguenza, per le micro e piccole imprese. Salvatore Vescina per l'Agenzia per la Coesione Territoriale
Sulla strada del digitale. Per la valorizzazione delle informazioni qualitati...Salvatore Vescina
In questa powerpoint riporto dati (per me) davvero sorprendenti sull'efficienza allocativa delle BCC (rispetto al resto del sistema bancario) in relazione al segmento della clientela imprenditoriale di minori dimensioni. Queste banche, fin qui prive di veri e proprio sistemi di rating, dimostrano una capacità di selezione ben al di sopra della media. Quanto appena rimarcato avvalora che la soft information, insieme alla valutazione di elementi qualitativi, è decisiva per l'efficienza allocativa. Questa conclusione trova ulteriore conferma confrontando -nel segmento delle imprese con meno di 20 addetti- le operazioni non garantite con quelle garantite dai confidi (il problema qui -in buona misura risolto dagli schemi di bilancio 2016 per i confidi adottati da Banca d'Italia- è distinguere i garanti più capaci di contribuire ai processi allocativi da quelli che lo sono meno). Resta fermo che gran parte del sistema bancario, alla ricerca di maggiore efficienza (anche nella riduzione dei costi), si affida sempre più ad algoritmi e database, piuttosto che al (più costoso) relationship banking. Di conseguenza -e come in molti altri settori- la rete distributiva tradizionale è in via di ridimensionamento (sicché è in diminuzione costante il numero degli sporteli e degli addetti) mentre crescono gli investimenti in ICT. A questo punto la domanda è la seguente: cosa occorre fare affinché negli algoritmi di valutazione delle PMI utilizzati dalle banche rientrino -in misura più elevata rispetto a quella attuale- informazioni qualitative rappresentative di fenomeni rilevanti, attendibili e (aspetto decisivo) low cost? Su questo tema ci sono più iniziative in corso che non sembrano parte di una strategia generale. Occorre un salto di qualità e considerare priorità la definizione di un disegno organico, sistemico, atto a rendere disponibili più informazioni (rispondenti a standard digitali) funzionali a ridurre l'asimmetria informativa sulle imprese. Cio vale, a maggior ragione, in relazione alle imprese più esposte ai fenomeni di razionamento del credito: quelle di minori dimensioni che, nell'insieme, sono molto importanti sia per il tessuto produttivo, sia per il tessuto economico e sociale del Paese. Protagonista necessario (e qualificato) di questo disegno organico è l'Associazione XBRL Italia che federa le Istituzioni e gli stakeholder maggiormente in grado di contribuire a questo processo virtuoso.
Politiche di coesione territoriale, credito alle PMI e ConfidiSalvatore Vescina
L'intervento del 21 settembre 2018 presso Palazzo San Macuto della Camera dei Deputati è disponibile on line tramite questo link: https://www.radioradicale.it/scheda/552268?i=3885771
credito alle micro e piccole imprese, confidi e politiche pubblicheSalvatore Vescina
Intervento di Salvatore Vescina
I Confidi in Italia
Presentazione del rapporto 2017 dell’Osservatorio permanente sui Confidi del Comitato Torino Finanza
Giovedì 6 aprile 2017
Senato della Repubblica - Sala Di Santa Maria in Aquiro
Decima edizione dell'indagine sul mercato del credito e sul rapporto banca-impresa in provincia di Vicenza - a cura di Confindustria Vicenza - marzo 2017
I confidi in Italia, Senato della Repubblica 6 aprile 2017Salvatore Vescina
I Confidi in Italia
Presentazione del rapporto 2017 dell’Osservatorio permanente sui Confidi del Comitato Torino Finanza
Giovedì 6 aprile 2017
Programma
APERTURA DEI LAVORI
Guido Bolatto, Segretario Generale Camera di commercio di Torino
Vladimiro Rambaldi, Presidente Comitato Torino Finanza
Ludovica Agrò, Direttore Generale Agenzia per la Coesione Territoriale
Presentazione del rapporto 2017 sui Confidi italiani
Paola De Vincentiis, Dipartimento di Management Università di Torino
Roberta Artusio
Un set essenziale di “indicatori di qualità” per l’allocazione delle risorse pubbliche sui
confidi
Diego Bolognese, SCS Consulting
Credito alle micro e piccole imprese, confidi e politiche pubbliche
Salvatore Vescina, Agenzia per la Coesione Territoriale
Tavola rotonda di discussione sul tema: Sistema Confidi, stato dell’arte e prospettive
Modera Claudio D’Auria, Università LUMSA
Interventi:
Pierpaolo Brunozzi, MedioCredito Centrale
Giuseppe Tripoli, Unioncamere
Giovanni Da Pozzo, Vice Presidente Assoconfidi
Stefano Cocchieri, Unicredit
Intervento di Francesca Bernè, Servizio Controlli Gestionali di Banca Popolare di Cividale, al seminario "Banca vs impresa, banca vs banca, impresa vs impresa" del RiskCenter (www.riskcenter.it)
STATI GENERALI del TURISMO PIEMONTE | AscomFidi Nord Ovest Piemonte | Langhe ...BTO Educational
Stati Generali del Turismo per il Piemonte
verso la stesura di un Piano Strategico
https://statigenerali.piemonte-turismo.it/
#8 di 8. Langhe e Roero
Strumenti e leve di finanziamento
Massimo Ariano, Direttore Generale AscomFidi Nord Ovest Piemonte
#8 di 8. Langhe e Roero
Castello di Grinzane Cavour
Enoteca Regionale Piemontese Cavour
Via Castello, 5
Mercoledì 5 e giovedì 6 settembre 2018
https://statigenerali.piemonte-turismo.it/portfolio-item/langhe-roero/
STATI GENERALI del TURISMO PIEMONTE | AscomFidi Nord Ovest Piemonte | Torino ...BTO Educational
Stati Generali del Turismo per il Piemonte
verso la stesura di un Piano Strategico
https://statigenerali.piemonte-turismo.it/
#7 di 8. Area Metropolitana di Torino
Strumenti e leve di finanziamento
Massimo Ariano, Direttore Generale AscomFidi Nord Ovest Piemonte
#7 di 8. Area Metropolitana di Torino
TORINO | Foyer del Toro | Teatro Regio
Piazza Castello, 215
Lunedì 9 e martedì 10 luglio 2018
https://statigenerali.piemonte-turismo.it/portfolio-item/torino/
La tecnologia digitale al servizio della finanza (anche) etica - 26 ottobre 2021Alessandro Messina
Le evoluzioni della finanza e della tecnologia - tra oligopoli e tendenze globali - si intersecano e si condizionano reciprocamente. E sfidano i policy-maker nella ricerca di soluzioni nuove per aumentare l'inclusione finanziaria e sociale. La strada per una CBDC (moneta digitale) può andare nella giusta direzione.
Responsabile dell’Area “Sviluppo delle imprese” alla Camera di Commercio di Milano, dove si occupa di accesso al credito, innovazione e internazionalizzazione delle aziende. Per Promos, l’Azienda Speciale della Camera di Commercio di Milano per le attività internazionali, ha seguito lo sviluppo di innovativi strumenti finanziari per l’internazionalizzazione di impresa e la promozione delle aziende milanesi nei Paesi Arabi. Responsabile per la Camera di Commercio di importanti eventi internazionali, ha curato la realizzazione delle prime sette edizioni della Conferenza Euromediterranea. Ha tenuto corsi presso le Università Bocconi, Cattolica del Sacro Cuore e Politecnico di Milano.
Convegno scientifico Imprese che guardano al futuro tra opportunità e nuove sfide
I primi risultati del censimento permanente delle imprese 2019
Milano, 7 febbraio 2020
Piazza degli Affari Palazzo Mezzanotte – Sala parterre
Introduzione al Rapporto ACT sugli Strumenti FinanziariSalvatore Vescina
Il primo Rapporto dell’Agenzia per la Coesione Territoriale sugli strumenti finanziari cofinanziati dai Fondi strutturali e di investimento europei
Tra le mie più recenti attività è il coordinamento del primo Rapporto sugli strumenti finanziari cofinanziati dai Fondi strutturali e di investimento europei, pubblicato sul sito web dell’Agenzia per la Coesione Territoriale. Il report, redatto con Rosanna Romano e Federico Tomassi, verte sui meccanismi di stimolo dell’economia reale che si sostanziano in prestiti, garanzie e partecipazioni al capitale di rischio i quali richiedono insieme alle competenze e alle risorse pubbliche quelle degli intermediari finanziari (banche, confidi, Sgr, ecc.) che, assumendo una porzione di rischio, compiono le scelte allocative sui singoli prenditori. Il perimetro di queste misure, previsto dai POR e dai PON (Programmi Operativi Regionali e Nazionali) è molto vasto e ricomprende misure come il Fondo di garanzia per le PMI e la quasi totalità degli incentivi veicolati tramite banche e confidi.
Il Rapporto è pubblicato sul sito web dell'Agenzia per la Coesione Territoriale, insieme all'allegato statistico e contiene gli iperlink a una serie di documenti di lavoro (Cfr. Riquadro 4.1.).
http://www.agenziacoesione.gov.it/it/politiche_e_attivita/programmazione_2014-2020/Strumenti_finanziari/Strumenti_finanziari.html
Creazione e implementazione di un modello matematico per la razionalizzazione degli sportelli bancari del gruppo Intesa San Paolo su base provinciale, assumendo come obiettivi l'efficienza del sistema e l'accessibilità degli utenti al servizio.
L'interesse e la passione nei riguardi del mondo delle PMI ha accompagnato gran parte del mio percorso accademico e da questo ne è scaturita la volontà di indagare, teoricamente ed empiricamente, gli effetti del rapporto banca-impresa sulla disponibilità e costo del credito.
Lo studio approfondito di tale argomento, trova riscontro pratico con l'attuale posizione lavorativa ricoperta.
Di fatto, il contatto diretto e giornaliero con le vere protagoniste dell'economia italiana, mi ha permesso di scoprire i punti di forza e di debolezza delle PMI senesi appartenenti al settore terziario e da ciò ne emerge la necessità di agire in maniera concreta sul vero "Tallone d'Achille" della crescita e sviluppo delle stesse ovvero l'accesso al credito bancario.
I confidi al bivio, spunti per una discussione (13 marzo 2018)Salvatore Vescina
Questo documento non nasce per esprimere un ragionamento organico, ma per supportare una serie di domande in una tavola rotonda. In questa versione il testo è integrato in alcuni passaggi, per renderlo più comprensibile a quanti non erano presenti all'evento del 13 marzo 2018 (X Osservatorio sui confidi di Torino Finanza, presso la CCIAA di Roma in piazza di Pietra) e colgo l'occasione per esprimere alcune mie idee che non possono essere attribuite ad altre persone o istituzioni.
Temi trattati:
- andamento del mercato dei confidi e fattori che hanno pesato sulla dinamica;
- dati attinti dal database del fondo di garanzia per le PMI: a) la relazione tra "garanzia diretta" e "controgaranzia"; b) cosa succede dove le Regioni si avvalgono della "lettera r" restringendo l'operatività del fondo alle sole "controgranzie"? c) la qualità allocativa delle banche e dei confidi a confronto;
- l'accountability dei confidi ponte tra valore e risorse pubbliche;
- spunti sui miglioramenti incrementali al business model dei confidi (in particolare nuovi prodotti e servizi per accrescere i ricavi).
STATI GENERALI del TURISMO PIEMONTE | AscomFidi Nord Ovest Piemonte | Langhe ...BTO Educational
Stati Generali del Turismo per il Piemonte
verso la stesura di un Piano Strategico
https://statigenerali.piemonte-turismo.it/
#8 di 8. Langhe e Roero
Strumenti e leve di finanziamento
Massimo Ariano, Direttore Generale AscomFidi Nord Ovest Piemonte
#8 di 8. Langhe e Roero
Castello di Grinzane Cavour
Enoteca Regionale Piemontese Cavour
Via Castello, 5
Mercoledì 5 e giovedì 6 settembre 2018
https://statigenerali.piemonte-turismo.it/portfolio-item/langhe-roero/
STATI GENERALI del TURISMO PIEMONTE | AscomFidi Nord Ovest Piemonte | Torino ...BTO Educational
Stati Generali del Turismo per il Piemonte
verso la stesura di un Piano Strategico
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#7 di 8. Area Metropolitana di Torino
Strumenti e leve di finanziamento
Massimo Ariano, Direttore Generale AscomFidi Nord Ovest Piemonte
#7 di 8. Area Metropolitana di Torino
TORINO | Foyer del Toro | Teatro Regio
Piazza Castello, 215
Lunedì 9 e martedì 10 luglio 2018
https://statigenerali.piemonte-turismo.it/portfolio-item/torino/
La tecnologia digitale al servizio della finanza (anche) etica - 26 ottobre 2021Alessandro Messina
Le evoluzioni della finanza e della tecnologia - tra oligopoli e tendenze globali - si intersecano e si condizionano reciprocamente. E sfidano i policy-maker nella ricerca di soluzioni nuove per aumentare l'inclusione finanziaria e sociale. La strada per una CBDC (moneta digitale) può andare nella giusta direzione.
Responsabile dell’Area “Sviluppo delle imprese” alla Camera di Commercio di Milano, dove si occupa di accesso al credito, innovazione e internazionalizzazione delle aziende. Per Promos, l’Azienda Speciale della Camera di Commercio di Milano per le attività internazionali, ha seguito lo sviluppo di innovativi strumenti finanziari per l’internazionalizzazione di impresa e la promozione delle aziende milanesi nei Paesi Arabi. Responsabile per la Camera di Commercio di importanti eventi internazionali, ha curato la realizzazione delle prime sette edizioni della Conferenza Euromediterranea. Ha tenuto corsi presso le Università Bocconi, Cattolica del Sacro Cuore e Politecnico di Milano.
Convegno scientifico Imprese che guardano al futuro tra opportunità e nuove sfide
I primi risultati del censimento permanente delle imprese 2019
Milano, 7 febbraio 2020
Piazza degli Affari Palazzo Mezzanotte – Sala parterre
Introduzione al Rapporto ACT sugli Strumenti FinanziariSalvatore Vescina
Il primo Rapporto dell’Agenzia per la Coesione Territoriale sugli strumenti finanziari cofinanziati dai Fondi strutturali e di investimento europei
Tra le mie più recenti attività è il coordinamento del primo Rapporto sugli strumenti finanziari cofinanziati dai Fondi strutturali e di investimento europei, pubblicato sul sito web dell’Agenzia per la Coesione Territoriale. Il report, redatto con Rosanna Romano e Federico Tomassi, verte sui meccanismi di stimolo dell’economia reale che si sostanziano in prestiti, garanzie e partecipazioni al capitale di rischio i quali richiedono insieme alle competenze e alle risorse pubbliche quelle degli intermediari finanziari (banche, confidi, Sgr, ecc.) che, assumendo una porzione di rischio, compiono le scelte allocative sui singoli prenditori. Il perimetro di queste misure, previsto dai POR e dai PON (Programmi Operativi Regionali e Nazionali) è molto vasto e ricomprende misure come il Fondo di garanzia per le PMI e la quasi totalità degli incentivi veicolati tramite banche e confidi.
Il Rapporto è pubblicato sul sito web dell'Agenzia per la Coesione Territoriale, insieme all'allegato statistico e contiene gli iperlink a una serie di documenti di lavoro (Cfr. Riquadro 4.1.).
http://www.agenziacoesione.gov.it/it/politiche_e_attivita/programmazione_2014-2020/Strumenti_finanziari/Strumenti_finanziari.html
Creazione e implementazione di un modello matematico per la razionalizzazione degli sportelli bancari del gruppo Intesa San Paolo su base provinciale, assumendo come obiettivi l'efficienza del sistema e l'accessibilità degli utenti al servizio.
L'interesse e la passione nei riguardi del mondo delle PMI ha accompagnato gran parte del mio percorso accademico e da questo ne è scaturita la volontà di indagare, teoricamente ed empiricamente, gli effetti del rapporto banca-impresa sulla disponibilità e costo del credito.
Lo studio approfondito di tale argomento, trova riscontro pratico con l'attuale posizione lavorativa ricoperta.
Di fatto, il contatto diretto e giornaliero con le vere protagoniste dell'economia italiana, mi ha permesso di scoprire i punti di forza e di debolezza delle PMI senesi appartenenti al settore terziario e da ciò ne emerge la necessità di agire in maniera concreta sul vero "Tallone d'Achille" della crescita e sviluppo delle stesse ovvero l'accesso al credito bancario.
I confidi al bivio, spunti per una discussione (13 marzo 2018)Salvatore Vescina
Questo documento non nasce per esprimere un ragionamento organico, ma per supportare una serie di domande in una tavola rotonda. In questa versione il testo è integrato in alcuni passaggi, per renderlo più comprensibile a quanti non erano presenti all'evento del 13 marzo 2018 (X Osservatorio sui confidi di Torino Finanza, presso la CCIAA di Roma in piazza di Pietra) e colgo l'occasione per esprimere alcune mie idee che non possono essere attribuite ad altre persone o istituzioni.
Temi trattati:
- andamento del mercato dei confidi e fattori che hanno pesato sulla dinamica;
- dati attinti dal database del fondo di garanzia per le PMI: a) la relazione tra "garanzia diretta" e "controgaranzia"; b) cosa succede dove le Regioni si avvalgono della "lettera r" restringendo l'operatività del fondo alle sole "controgranzie"? c) la qualità allocativa delle banche e dei confidi a confronto;
- l'accountability dei confidi ponte tra valore e risorse pubbliche;
- spunti sui miglioramenti incrementali al business model dei confidi (in particolare nuovi prodotti e servizi per accrescere i ricavi).
Leonardo Nafissi has gained an experience of over 25 years about Confidi and works both in regional and national contexts. He’s member of the Technical Committee of Assoconfidi and since 2013 he has been head of Assoconfidi’s Secretariat. Assoconfidi is the Association of the National Federations of Confidi of all economic sectors and operates as a unanimous representative of Confidi towards national public Institutions.
At the same time Leonardo Nafissi is the Director of Fedart Fidi, the national Federation representative of Confidi operating in the craftsmanship sector, which he has been collaborating with since its constitution more than 20 years ago. He’s responsible for lobbying towards public institutions and banks, for several national projects aimed to elaborate a strategic address for associated Confidi on the main subjects of their interest. He is also responsible for the Annual Survey on handcraft Confidi, which for more than 20 years has been describing the main characteristics and trends of the system and has been identified as an important instrument of knowledge of handcraft Confidi for the different representatives.
Open banking e evoluzione dei modelli di business (ABI MK, No2, 2018)Ermanno Ciarrocchi
Open Banking come sinonimo di evoluzione dei modelli di business, sia in termini di erogazione di prodotti e servizi che di finanziamento. In entrambi i frangenti, l’infrastruttura proprietaria potrebbe non essere più strettamente necessaria.
Leonardo Nafissi has gained an experience of over 25 years about Confidi and works both in regional and national contexts. He’s member of the Technical Committee of Assoconfidi and since 2013 he has been head of Assoconfidi’s Secretariat. Assoconfidi is the Association of the National Federations of Confidi of all economic sectors and operates as a unanimous representative of Confidi towards national public Institutions.
At the same time Leonardo Nafissi is the Director of Fedart Fidi, the national Federation representative of Confidi operating in the craftsmanship sector, which he has been collaborating with since its constitution more than 20 years ago. He’s responsible for lobbying towards public institutions and banks, for several national projects aimed to elaborate a strategic address for associated Confidi on the main subjects of their interest. He is also responsible for the Annual Survey on handcraft Confidi, which for more than 20 years has been describing the main characteristics and trends of the system and has been identified as an important instrument of knowledge of handcraft Confidi for the different representatives.
L’accountability per il microcredito: lezioni apprese dal settore dei confidiSalvatore Vescina
Un mio intervento al convegno
Measuring Microfinance Impact in the EU Policy Recommendations for Financial and Social Inclusion
MISURARE L’IMPATTO DEI PRODOTTI DI MICROFINANZA
le Esperienze e le Indicazioni dei Gestori Pubblici e Privati di Fondi
1 6 M a g g i o 2 0 1 8 - UNIVERSITÀ DI BOLOGNA CAMPUS DI FORLÌ
STATI GENERALI del TURISMO PIEMONTE | AscomfidiBTO Educational
Strumenti e leve di finanziamento
Massimo Ariano, Direttore Generale ASCOMFIDI Nord-Ovest Piemonte
Massimo Calzoni, Senior Business Analyst INVITALIA, Agenzia Nazionale per l’Attrazione degli Investimenti e lo Sviluppo d’Impresa SpA
Gianfranco Di Salvo, Settore Agevolazioni e Strumenti Finanziari Finpiemonte S.p.A.
Chiara Pisani, Confindustria Piemonte, Enterprise Europe Network
Luca Tonelli, Confindustria Piemonte
Stati Generali del Turismo per il Piemonte
verso la stesura di un Piano Strategico
https://statigenerali.piemonte-turismo.it/
#3 di 8. Monferrato e Val Bormida
Asti | Polo Universitario UniASTISS Rita Levi-Montalcini
10 e 11 aprile 2018
https://statigenerali.piemonte-turismo.it/portfolio-item/monferrato-valbormida/
Similar to Tendenze digitali e soft information nel mercato dei finanziamenti (20)
Alcuni spunti per gli strumenti di policy in tema di accesso al credito Salvatore Vescina
Questa relazione sintetizza i contenuti del VI capitolo del Rapporto annuale (2019) si confidi di Torino Finanza https://www.to.camcom.it/osservatorio-confidi
Il primo rapporto sugli strumenti finanziari cofinanziati dall'UE.Salvatore Vescina
Questa presentazione al Forum PA 2018 riepiloga i contenuti di un documento che è un vero e proprio strumento di policy.
Per strumenti finanziari, nel lessico europeo* si intendono le <<Misure di sostegno finanziario per conseguire uno o più obiettivi strategici specifici dell'Unione in forma di investimenti azionari o quasi-azionari, prestiti o garanzie, o altri strumenti di condivisione del rischio, se del caso associati a sovvenzioni>>.
*Cfr. Regolamento Finanziario n .966/2012 art. 2 , lett. p).
Tendenze digitali nel mercato finanziario e importanza della gestione dei dat...Salvatore Vescina
Il 10 maggio, nel contesto della Convention dei Servizi di Confartigianato, insieme a Francesco Simone, DG Artigiancassa e con Lorenzo Marconi (Fedart) proporremo alcuni spunti di riflessione su un tema sempre più complicato: nell'era degli algoritmi e dei big data, in che modo le associazioni imprenditoriali (ma anche i confidi) possono giocare un ruolo (utile) per ridurre le asimmetrie informative e, quindi, favorire l'accesso al credito delle imprese di minori dimensioni?
L'Accountability per il microcredito: lezioni apprese dal settore dei confidiSalvatore Vescina
MISURARE L’IMPATTO DEI PRODOTTI DI
MICROFINANZA: LE ESPERIENZE E LE
INDICAZIONI DEI GESTORI PUBBLICI E PRIVATI
DI FONDI
18 maggio 2018, Forlì
Gli operatori del microcredito e quelli della garanzia (se confidi "minori") sono soggetti a norme speculari nel Testo Unico Bancario (artt. 111 e 112), inoltre condividono lo schema di bilancio (è quello adottato da Banca d'Italia nell'Agosto 2016). Queste norme sull'accountability non sono solo "un fardello per gli intermediari". Sono invece preziose perché, in questi settori caratterizzati da grande varianza quanto a caratteristiche e modelli di business degli operatori, permettono di cogliere -con ragionevole chiarezza- i tratti distintivi dei diversi operatori. Il che giova agli altri intermediari, ai potenziali clienti, ai policy maker e agli stessi operatori.... Ne parlerò il 16 maggio a Forlì, come da programma...
Crisi ed evoluzione del business model dei confidi: alcuni spuntiSalvatore Vescina
In questa presentazione molto efficace, Diego Bolognese sintetizza (e per alcuni aspetti nobilita) l'articolo che ha scritto a 4 mani con il sottoscritto e che è il 7° capitolo del Rapporto "I confidi in Italia 2018" dell'Osservatorio Confidi di Torino finanza.
Crisi ed evoluzione del business model dei confidi: alcuni spunti
A cura di Diego Bolognese e Salvatore Vescina
7.1 Introduzione
In queste pagine gli autori hanno deciso di farsi carico di… un compito antipatico. Così è il mestiere dell’anatomopatologo, cui pure tutti dobbiamo molto, perché senza di lui non ci sarebbero stati molti sviluppi in medicina. Fra il 2016 e il 2017 il mercato delle garanzie ha visto l’insorgere delle gravi crisi di due fra i maggiori confidi italiani, entrambi piemontesi: Eurofidi e Unionfidi. Tali crisi sono culminate con la messa in liquidazione di entrambi, che ha avuto notevoli ripercussioni non solo sul mercato delle garanzie locale piemontese, ma in tutto il mercato delle garanzie nazionale. Si analizzano qui alcuni dati disponibili e si formulano alcune ipotesi interpretative. Con la speranza che il ragionamento proposto alla discussione possa giovare al rafforzamento del sistema dei confidi, baluardo decisivo per supportare le imprese di minori dimensioni –oggi le più esposte al razionamento del credito- nella spesso difficile relazione con le banche.
Tali crisi non sono le uniche osservate all’interno del mercato dei confidi negli ultimi anni, ma sono fra le più rappresentative e significative ai fini di un’analisi delle cause e dei “trigger point” finalizzata alla formulazione di ipotesi su come evitare crisi di tale portata nel futuro.
È opinione degli autori che alla base di tali crisi non ci siano solo i fattori esogeni che indubbiamente hanno pesato sul settore e cioè:
• il prezzo della crisi di cui i confidi sono stati, per le micro-piccole imprese e per il sistema bancario, un ammortizzatore decisivo. Con quel che ne è conseguito –di caso in caso- in termini di depauperamento del patrimonio, conseguente deleverage e peggioramento della redditività;
• riduzione dei trasferimenti di risorse pubbliche da parte di alcune Amministrazioni sponsor come conseguenza dei vincoli di bilancio cui queste sono sottoposte;
(....)
Continuare è facile: basta scaricare il Rapporto 2018, gratuitamente, da questo link: https://www.to.camcom.it/osservatorio-confidi
La reportistica degli strumenti finanziari (per il supporto pubblico al credi...Salvatore Vescina
La rendicontazione nella P.A. è un "tema Cenerentola", nessuno la ama. Fino a quando non se ne scoprono le virtù. Per gli strumenti finanziari cofinanziati dai Fondi Strutturali e di investimento europei il monitoraggio è sottoposto a regole specifiche, utilissime per governare la complessità della materia, nell'interesse dell'economia e dei territori. Per questo il tema è una priorità dell'Agenzia per la Coesione Territoriale che coordina e supporta le Amministrazioni responsabili dei singoli Programmi Operativi e dei relativi strumenti finanziari.
FSE e microfinanza: un set di indicatori di performance e di impattoSalvatore Vescina
Presentation 20161201 rome_esf_salvatore_vescina
Fi-Compass
Strumenti finanziari e microfinanza nel quadro del FSEe del FEIS
Prospettive per l’Europa e l’Italia
Roma, giovedì, 1 dicembre 2016
Quarto Osservatorio sulle Finanziarie Regionali Coordinare l’attività delle F...Salvatore Vescina
Quarto Osservatorio sulle Finanziarie Regionali
Coordinare l’attività delle Finanziarie Regionali:
nuove prospettive per un rapporto tra centro e periferia
25 novembre 2014
presso il Dipartimento Affari Regionali della Presidenza del Consiglio dei Ministri - Via della Stamperia, 8
Le finanziarie regionali
Quarto Osservatorio
Modelli di operatività per lo sviluppo territoriale
Prefazione di Marco Nicolai
Contributi di Gian Angelo Bellati - Marco Giorgino - Giusi Ponziano Antonio Scarazzini - Salvatore Vescina
Quarto Osservatorio sulle Finanziarie Regionali Coordinare l’attività delle F...
Tendenze digitali e soft information nel mercato dei finanziamenti
1. Digito, ergo sum. Il valore della relazione nell’era digitale.
Convention dei Servizi Confartigianato
Roma, 10 maggio 2018
Tendenze digitali nel mercato finanziario e
importanza della gestione dei dati e delle
informazione
Salvatore Vescina, Agenzia per la Coesione Territoriale
Agenzia per la coesione territoriale
1
2. 2
Chi sono i prenditori meno rischiosi?
Fonte: Ns. elaborazioni su dati Banca d’Italia, BDS [TRI30486] Tasso di decadimento dei prestiti per settore e classe di grandezza del fido globale utilizzato.
*Il tasso di decadimento in un determinato anno è il rapporto tra due quantità. Il denominatore è l'ammontare di credito utilizzato dai soggetti censiti in Centrale dei rischi e non
considerati in sofferenza rettificata alla fine dell'anno precedente. Il numeratore è pari all'ammontare di credito utilizzato dai soggetti entrati in sofferenza all'inizio dell'anno in corso.
Il tasso annuale di decadimento* è strettamente correlato alle scelte allocative delle banche.
1.5%
2.0%
2.5%
3.0%
3.5%
4.0%
4.5%
5.0%
Società non finanziarie< 125.000 euro Famiglie produttrici < 125.000 euro
Società non finanziarie da 125.000 a < 500.000 euro Famiglie produttrici da 125.000 a < 500.000 euro
Società non finanziarie >= 500.000 euro Famiglie produttrici >= 500.000 euro
3. 3
Incidenza% delle sofferenze sugli impieghi (BCC vs. altre banche)
Fonte: Ns. elaborazioni su dati BASTRA, Banca d’Italia.
9.50%
16.43%
13.09%
19.31%
13.59%
22.13%
5%
10%
15%
20%
25%
famiglie produtt. non artigiane - BCC famiglie produtt. non artigiane - Altre banche
quasi soc.ta' con meno di 20 addetti: artigiane - BCC quasi soc.ta' con meno di 20 addetti: artigiane - Altre banche
quasi soc.ta' con meno di 20 addetti : non artigiane - BCC quasi soc.ta' con meno di 20 addetti : non artigiane - Altre banche
Le BCC rappresentano oltre il 20% del credito alle famiglie produttrici. Fino alla loro riforma
(e alla costituzione dei Gruppi), non hanno utilizzare sistemi di valutazione vincolanti basati
su rating interni.
4. 4
Anche molti confidi contribuiscono al relationship landing
Fonte: Ns. elaborazioni su dati MiSE- MCC
Fondo di garanzia per le PMI (L.266/96) – Tasso annuale di decadimento (calcolato sugli
importi per i finanziamenti fino a 150.000€ e fino a 100.000€) – Confronto tra confidi e
banche (Rapporto % TAD controgaranzie* su TAD garanzie dirette)
* al netto delle operazioni Eurofidi e Unionfidi Piemonte
0%
50%
100%
2015
2016
2017
fino a 100.000 euro,
41.0%
47.4%
53.2%
fino a 150.000 euro,
50.3% 56.1%
52.9%
5. 5
-12.02%
-32.14%-35%
-30%
-25%
-20%
-15%
-10%
-5%
0%
5%
10%
Società non finanziarie Quasi-società non finanziarie artigiane
Credito alle quasi società artigiane vs. società non finanziarie
Fonte: Ns. elaborazioni su dati Banca d’Italia, BDS TDB 10295 Prestiti esclusi PCT.
*Per quasi-società si intendono quelle unità che, pur essendo prive di personalità giuridica, dispongono di contabilità completa e hanno un comportamento economico separabile da
quello dei proprietari; esse comprendono le società in nome collettivo e in accomandita semplice, nonché le società semplici e di fatto e le imprese individuali con più di cinque addetti.
Se ci è consentito semplificare… al 31 gennaio 2010 i prestiti alle società non finanziarie erano pari a 840
miliardi di euro e quelli alle quasi-società artigiane* totalizzavano 31 miliardi di euro. Otto anni dopo, lo stock
dei prestiti alle società non finanziarie è di 739 miliardi, mentre quello delle q.s. artigiane è 21 miliardi di euro.
6. 6
Tassi % di variazione del credito
Fonte: Banca d'Italia e Cerved
E' di tutta evidenza che, a parità di rischio, la propensione delle imprese a concedere credito è fortemente
influenzata dalla dimensione delle imprese.
7. 7
Una ipotesi interpretativa molto convincente*
"Stime econometriche confermano che, a parità di numerose caratteristiche
di impresa (redditività, liquidità, dinamica del fatturato, spesa per
investimenti, settore di attività economica e area geografica), il credito si è
ridotto soprattutto per le microimprese e per le aziende più rischiose" (…)
"Vi è una componente della minor crescita del credito delle microimprese non
spiegata dagli indicatori inclusi nelle regressioni. Ciò potrebbe riflettere una
minore propensione delle banche a finanziare clientela di piccola
dimensione a causa della maggiore incidenza dei costi fissi oppure le
difficoltà ad adattare i metodi di valutazione del merito di credito basati
sull’informazione qualitativa ai rilevanti cambiamenti tecnologici e
regolamentari in corso".
*Così convincente che è stata già proposta all'attenzione di questa platea.
Fonte: Fragilità finanziaria delle imprese e allocazione del credito, di Emilia Bonaccorsi di Patti e Paolo Finaldi Russo,
pubblicato da Banca d’Italia nel febbraio 2017 in Questioni di economia e finanza.
8. 8
La trasformazione del sistema bancario
Perdere peso al fine di recuperare agilità …
<<… Occorre accelerare la razionalizzazione delle strutture organizzative
centrali e della rete delle dipendenze sul territorio, in modo da riassorbire
l’eccesso di capacità produttiva che si è determinato in questi lunghi anni di
crisi. In non pochi casi saranno inevitabili interventi sul personale..
… La reazione che ci si aspetta dall’industria bancaria, quindi anche dagli
intermediari italiani, può essere riassunta da una metafora sanitaria: fare
esercizio fisico e perdere peso al fine di recuperare agilità …
… Con la trasformazione delle grandi popolari in società per azioni vengono
meno le disfunzioni spesso associate all’eccessiva autoreferenzialità del
management, conseguenza dell’uso distorto del voto capitario. La riforma delle
Banche di Credito Cooperativo va pure nella direzione di consentire ove
occorra il tempestivo ricorso al mercato dei capitali …>>*
* Anche questa Slide è già stata proposta a questa platea. Resta attualissima.
Fonte: Banche, imprese, mercato - ANSPC - XLVIII Giornata del Credito 4 ottobre 2016. Intervento del D.G. Banca d’Italia Salvatore Rossi
9. 9
A proposito di digitale…
Fonte: Ns. elaborazioni su dati Banca d’Italia, BDS TSP00224 Servizi di home e corporate banking: numero di utenti
Di anno in anno il numero dei clienti che accedono a servizi bancari digitali è
notevolmente cresciuto, come la qualità di questi servizi.
Data di osservazione
Servizi informativi e
dispositivi – famiglie
(numero utenti)
Servizi informativi e
dispositivi – imprese
(numero utenti)
Servizi di cash
management
interbancario
(numero clienti)
31/12/2016 36.876.635 3.261.840 1.887.319
31/12/2015 33.947.228 3.063.141 2.001.346
31/12/2014 30.929.964 2.780.324 1.785.009
31/12/2013 26.837.199 2.536.978 1.755.247
31/12/2012 24.281.584 2.421.926 1.706.431
31/12/2011 23.150.909 1.966.373 1.295.888
31/12/2010 23.811.822 1.958.603 1.037.724
31/12/2009 20.887.445 1.811.341 944.609
31/12/2008 17.823.680 1.727.829 954.034
31/12/2007 17.460.147 1.585.882 889.968
10. 10
Numero degli sportelli
Fonte: Ns. elaborazioni su dati Banca d’Italia, BDS TDB 20207 Banche e sportelli - per provincia e gruppo istituzionale di banche
Il numero degli sportelli è in diminuzione. Si tratta del corollario dei mutamenti del business
model delle banche (anzitutto più servizi on-line e maggior peso dei modelli valutativi basati
su rating e scoring). I fenomeni non sono uniformi tra i diversi gruppi istituzionali di banche.
A parte gli effetti dei processi di aggregazione, è evidente l'impatto della riforma delle
popolari. Mentre non si è ancora palesato l'impatto della riforma delle BCC.
Numero comuni
serviti da
banche
Numero degli sportelli
Data di
osservazione
Banche Totale banche Banche s.p.a.
Filiali di banche
estere
Banche
popolari
cooperative
Banche di
credito
cooperativo
31/12/2017 5.526 27.358 21.319 164 1.619 4.256
31/12/2016 5.618 29.027 20.533 171 3.973 4.350
31/12/2015 5.732 30.258 19.430 254 6.144 4.430
31/12/2014 5.754 30.740 19.778 252 6.278 4.432
31/12/2013 5.846 31.761 21.123 260 5.929 4.449
31/12/2012 5.869 32.881 22.642 325 5.469 4.445
31/12/2011 5.897 33.607 23.550 318 5.312 4.427
31/12/2010 5.906 33.663 25.542 296 3.452 4.373
11. 11
Dipendenti del sistema bancario
Fonte: Ns. elaborazioni su dati Banca d’Italia, BDS TDB 10255 Dipendenti - per area geografica e gruppo dimensionale di banche.
Che il numero degli addetti al settore bancario in Italia, come altrove, sia in progressiva
riduzione non stupisce. Ma attenzione, il fenomeno è amplificato da riforme normative (già
si vede quello delle Popolari) e dalle aggregazioni! La riduzione più drastica riguarda le
banche di minore dimensione. Le maggiori aumentano il numero degli addetti (per ora…).
Data di
osservazione
Totale banche Banche maggiori e grandi Banche medie Banche piccole e minori
v.a.
variazione %
base 2009
v.a.
variazione %
base 2009
v.a.
variazione %
base 2009
v.a.
variazione %
base 2009
31/12/2017 286.200 -13,4% 178.966 28,5% 37.446 -48,2% 69.788 -41,3%
31/12/2016 299.699 -9,3% 175.695 26,2% 49.327 -31,8% 74.677 -37,2%
31/12/2015 302.729 -8,4% 170.619 22,5% 52.488 -27,4% 79.622 -33,1%
31/12/2014 303.595 -8,1% 137.189 -1,5% 60.546 -16,3% 105.860 -11,0%
31/12/2013 310.258 -6,1% 136.623 -1,9% 62.705 -13,3% 110.930 -6,8%
31/12/2012 315.238 -4,6% 137.439 -1,3% 64.575 -10,7% 113.224 -4,8%
31/12/2011 322.345 -2,5% 142.943 2,7% 65.118 -9,9% 114.284 -4,0%
31/12/2010 326.367 -1,3% 140.131 0,6% 70.463 -2,5% 115.773 -2,7%
31/12/2009 330.512 139.229 72.297 118.986
12. 12
Quadro di sintesi
Relationship lending: estinzione o evoluzione?
COSA FARE PER ATTENUARE I FENOMENI
DI RAZIONAMENTO DEL CREDITO?
Di certo "accompagnare in banca" le
imprese è fondamentale. Ma il COME
deve essere in linea col business model
delle banche: digitale, compliant, low cost
e profittevole.
1. L'informazione veicolata alle banche
dev'essere non solo digitale, ma anche
attendibile e di significato univoco
(secondo tassonomie standard).
2. C'è una seria questione di economie di
scala. L'esperienza delle centrali di
acquisto (in tanti settori) potrebbe essere
mutuata nel settore creditizio.
3. Si può fare dell'altro?
Il relationship lending funziona (ma costa!): BCC e confidi (di norma)
selezionano meglio degli altri intermediari tra le micro e piccole
imprese
Ma con la riforma le
BCC hanno l'obbligo
di dotarsi di modelli di
rating/scoring. E le
banche si allontano
dai territori (anche
riducendo in numero
degli sportelli e di
addetti o
consolidandosi in
grandi
banche/gruppi).
Le banche trovano poco appealing il piccolo
credito
a causa della
maggiore incidenza
dei costi fissi oppure
delle difficoltà ad
adattare i metodi di
valutazione del merito
di credito basati
sull’informazione
qualitativa ai rilevanti
cambiamenti
tecnologici e
regolamentari in
corso.
Nel segmento delle
imprese finno a 20
addetti, tra il 2012 e il
2016 il credito
garantito dai confidi si
è ridotto del 28,1%.
Quello non garantito
del 10,4%.
La garanzia dei confidi
non risolve il problema