Il marketing dei canali televisivi all newsMarco Palumbo
Analisi del mercato competitivo televisivo incentrato sui canali all news delle emittenti italiane private e pubbliche. Progetto di tesi di laurea in Economia e Management presso l'Università degli studi di Roma Tre.
Project work - Lancio nuovo canale All News su Digitale TerrestreFrancesco De Pasquale
Analisi di mercato, individuazione target di riferimento, canali di diffusione e progettazione di un nuovo canale all news da lanciare sul digitale terrestre.
La presentazione del Dott. Franceschi illustra lo sviluppo dello scenario televisivo italiano, con particolare riferimento all’ evoluzione degli operatori nazionali del mercato TV e all’avvento della digitalizzazione.
Il marketing dei canali televisivi all newsMarco Palumbo
Analisi del mercato competitivo televisivo incentrato sui canali all news delle emittenti italiane private e pubbliche. Progetto di tesi di laurea in Economia e Management presso l'Università degli studi di Roma Tre.
Project work - Lancio nuovo canale All News su Digitale TerrestreFrancesco De Pasquale
Analisi di mercato, individuazione target di riferimento, canali di diffusione e progettazione di un nuovo canale all news da lanciare sul digitale terrestre.
La presentazione del Dott. Franceschi illustra lo sviluppo dello scenario televisivo italiano, con particolare riferimento all’ evoluzione degli operatori nazionali del mercato TV e all’avvento della digitalizzazione.
La presentazione tratta il caso RAI sviluppato con l’obiettivo di ideare e lanciare un nuovo canale TV negli USA (dalla fase di generazione della business idea a quella della commercializzazione).
La Guerra dei TG
L’audience totale per i telegiornali è cresciuta sino agli anni ’90, gli unici scostamenti erano dovuti ai telespettatori che cambiavano le proprie preferenze, passando da un telegiornale all’altro.
Negli ultimi anni, invece, il numero di persone che si informa tramite la televisione è crollato vertiginosamente. Secondo il 44esimo Rapporto Censis 2011, fra il 2009 ed il 2010 si è registrato un calo di 3 milioni di spettatori dei TG, che sono passati da 18 a 15 milioni.
In questo scenario informativo in completo mutamento, in cui il TG1 perde quote di share e TGLa7 ne conquista, si inserisce il lavoro di ricerca realizzato da Marianna Beretta, Salvatore Reina, Giulia Scandurra.
L’obiettivo, dopo aver segmentato gli ascoltatori ed aver analizzato i driver di scelta dei telegiornali, è di provare ad indossare i panni dei dirigenti del TG1 ed immaginare azioni concrete per riguadagnare il terreno perso in termini di audience.
Gli autori del lavoro si pongono interrogativi sia a livello di informazione televisiva generale, si chiedono infatti come il ruolo del web stia influendo sul canale televisivo e come l’utilizzo di “app” possa apportare una certa velocità e semplicità; sia a livello di immagine costruita dal TG1, ponendo l’accento sulla percezione dello stesso e sulle associazioni che ne possono derivare.
Di seguito vi presentiamo i risultati del lavoro, buona lettura!
In merito al cambiamento e all’evoluzione del mercato televisivo degli ultimi anni, la sfida lanciata dall'edizione 2016 del Premio Marketing è stata : l’ideazione e il lancio, su due o più piattaforme, di un nuovo Tv Brand FOX, con un’offerta di contenuti diversificata e attrattiva, non solo per i pubblici attuali ma anche per nuovi target.
Vestendo i panni del team di Marketing di Fox Italia, ho ideato un piano di marketing per supportare il lancio di un nuovo Tv Brand FOX.
L’obiettivo di marketing di tale lancio è stato incrementare la share on tv dello 0,3%.
Il progetto prevede il piano di marketing del nuovo Tv Brand, che contenga:
a) la market analysis;
b) una overview del palinsesto –in termini di contenuti e generi televisivi e della loro distribuzione durante la giornata;
c) il piano di lancio del nuovo Tv Brand;
d) il budget di progetto.
Strategia distributiva crossmediale del prodotto televisivo. Il caso Telecom ...Tania Bolsi
La rete televisiva italiana La7 (Telecom Italia Media) adotta tutte le piattaforme digitali per distribuire il prodotto televisivo. Si analizzano motivi e conseguenza dell'adozione della strategia distributiva crossmediale mettendone in risalto l'aspetto del business televisivo.
Giornalismo e aggregatori online: disintermediazione, intermediazione di rito...Paolo Costa
La presenza online delle agenzie di stampa e la tendenza alla disintermediazione: i casi associated press, reuters, bloomberg e ansa. La nuova intermediazione degli aggregatori di notizie: Yahoo! News, AOL News, Google News, Digg e Propeller.
La presentazione tratta il caso RAI sviluppato con l’obiettivo di ideare e lanciare un nuovo canale TV negli USA (dalla fase di generazione della business idea a quella della commercializzazione).
La Guerra dei TG
L’audience totale per i telegiornali è cresciuta sino agli anni ’90, gli unici scostamenti erano dovuti ai telespettatori che cambiavano le proprie preferenze, passando da un telegiornale all’altro.
Negli ultimi anni, invece, il numero di persone che si informa tramite la televisione è crollato vertiginosamente. Secondo il 44esimo Rapporto Censis 2011, fra il 2009 ed il 2010 si è registrato un calo di 3 milioni di spettatori dei TG, che sono passati da 18 a 15 milioni.
In questo scenario informativo in completo mutamento, in cui il TG1 perde quote di share e TGLa7 ne conquista, si inserisce il lavoro di ricerca realizzato da Marianna Beretta, Salvatore Reina, Giulia Scandurra.
L’obiettivo, dopo aver segmentato gli ascoltatori ed aver analizzato i driver di scelta dei telegiornali, è di provare ad indossare i panni dei dirigenti del TG1 ed immaginare azioni concrete per riguadagnare il terreno perso in termini di audience.
Gli autori del lavoro si pongono interrogativi sia a livello di informazione televisiva generale, si chiedono infatti come il ruolo del web stia influendo sul canale televisivo e come l’utilizzo di “app” possa apportare una certa velocità e semplicità; sia a livello di immagine costruita dal TG1, ponendo l’accento sulla percezione dello stesso e sulle associazioni che ne possono derivare.
Di seguito vi presentiamo i risultati del lavoro, buona lettura!
In merito al cambiamento e all’evoluzione del mercato televisivo degli ultimi anni, la sfida lanciata dall'edizione 2016 del Premio Marketing è stata : l’ideazione e il lancio, su due o più piattaforme, di un nuovo Tv Brand FOX, con un’offerta di contenuti diversificata e attrattiva, non solo per i pubblici attuali ma anche per nuovi target.
Vestendo i panni del team di Marketing di Fox Italia, ho ideato un piano di marketing per supportare il lancio di un nuovo Tv Brand FOX.
L’obiettivo di marketing di tale lancio è stato incrementare la share on tv dello 0,3%.
Il progetto prevede il piano di marketing del nuovo Tv Brand, che contenga:
a) la market analysis;
b) una overview del palinsesto –in termini di contenuti e generi televisivi e della loro distribuzione durante la giornata;
c) il piano di lancio del nuovo Tv Brand;
d) il budget di progetto.
Strategia distributiva crossmediale del prodotto televisivo. Il caso Telecom ...Tania Bolsi
La rete televisiva italiana La7 (Telecom Italia Media) adotta tutte le piattaforme digitali per distribuire il prodotto televisivo. Si analizzano motivi e conseguenza dell'adozione della strategia distributiva crossmediale mettendone in risalto l'aspetto del business televisivo.
Giornalismo e aggregatori online: disintermediazione, intermediazione di rito...Paolo Costa
La presenza online delle agenzie di stampa e la tendenza alla disintermediazione: i casi associated press, reuters, bloomberg e ansa. La nuova intermediazione degli aggregatori di notizie: Yahoo! News, AOL News, Google News, Digg e Propeller.
Leggere e scrivere letteratura con Twitter - 09Paolo Costa
Materiali del corso di Comunicazione Digitale e Multimediale (CIM, Università di Pavia, a.a. 2013-2014) a cura di Paolo Costa. Calvino e il lettore in gioco.
Slide presentate al convegno "La valutazione della qualità e della performance dei servizi degli enti locali", Parma, 2-3-2010.
L'intervento introduce nuovi modelli per l'erogazione dei servizi e propone nuovi attori ed una strategia per la PA 2.0.
La ricerca sulle media policy di integrazione: stato dei lavori e evidenze in...Migrations-Mediations.
Presentazione e discussione dei progetti del gruppo “Policies” (a cura di Matteo Tarantino, Paola Pontani e Chiara Colombo)
Migrations-Mediations. ARTS AND COMMUNICATION AS RESOURCES FOR INTERCULTURAL DIALOGUE- Un ricerca dell'Università Cattolica. La presente ricerca intende contribuire all’elaborazione di policies e modelli di intervento sul territorio, e alla creazione di una rete di operatori cui fornire linee per buone pratiche di inclusione/integrazione, non intesa come processo di assimilazione, ma piuttosto come costruzione di relazioni che rispettino le differenze, le sappiano valorizzare e allo stesso tempo sappiano costruire regole comuni di convivenza
Making Sense of a Reading Community. Lesson at ASK Centre (Art, Science and Knowledge) at Bocconi University about the social reading community of TwLetteratura.
Improving groupwork and reading comprehension capabilities. Speech presented at the Training Week for Staff Capacity Building Perspectives and Modernization of Higher Education (Pavia, September 20-26, 2015)
Critica del selfie. Storia, fenomenologia, grammatica.Paolo Costa
Lezioni svolte per il corso di Comunicazione visiva ed editoria digitale, nell'ambito del Master di primo livello in Management dei prodotti e servizi della comunicazione (Università degli Studi di Cagliari, Dipartimento di Pedagogia, Psicologia, Filosofia)
Connessi e disinformati. La Rete fa bene o fa male all'informazione?Paolo Costa
Intervento per Iniziativa Laica Ingauna, 16 gennaio 2015:
Senza dubbio la tecnologia è una delle forze che contribuiscono in misura preponderante a determinare il modo in cui l’industria dell’informazione percepisce i fatti del mondo, realizza il proprio prodotto e distribuisce le notizie al pubblico, ma anche il modo in cui il pubblico decodifica le notizie stesse.
Dunque la tecnologia è una delle forze che contribuiscono a determinare il modo in cui l’opinione pubblica si informa.
Ma quanto la tecnologia è determinante? E come le cosiddette «nuove tecnologie» agiscono nel contesto odierno?
Per rispondere non basta comprendere le logiche delle nuove tecnologie. Non basta, cioè, un discorso meramente tecnologico. È necessario analizzare il rapporto fra la tecnologia e le altre forze – politiche, sociali, culturali – che agiscono nel medesimo contesto.
In sostanza: che cos’è la tecnologia?
Leggere e scrivere letteratura con Twitter - 15Paolo Costa
Materiali del corso di Comunicazione Digitale e Multimediale (CIM, Università di Pavia, a.a. 2013-2014) a cura di Paolo Costa. Narrazioni brevi? Sintesi, creatività, collaborazione
Leggere e scrivere letteratura con Twitter - 12Paolo Costa
Materiali del corso di Comunicazione Digitale e Multimediale (CIM, Università di Pavia, a.a. 2013-2014) a cura di Paolo Costa. Aggregazione, cura, sensemaking.
Leggere e scrivere letteratura con Twitter - 11Paolo Costa
Materiali del corso di Comunicazione Digitale e Multimediale (CIM, Università di Pavia, a.a. 2013-2014) a cura di Paolo Costa. Live tweeting e giornalismo.
Leggere e scrivere letteratura con Twitter - 08Paolo Costa
Materiali del corso di Comunicazione Digitale e Multimediale (CIM, Università di Pavia, a.a. 2013-2014) a cura di Paolo Costa. La scrittura vincolata o a restrizione.
Leggere e scrivere letteratura con Twitter - 07Paolo Costa
Materiali del corso di Comunicazione Digitale e Multimediale (CIM, Università di Pavia, a.a. 2013-2014) a cura di Paolo Costa. Gestione di un account di Twitter e metriche per l'analisi.
Leggere e scrivere letteratura con Twitter - 06Paolo Costa
Materiali del corso di Comunicazione Digitale e Multimediale (CIM, Università di Pavia, a.a. 2013-2014) a cura di Paolo Costa. Il Twitter Fiction Festival 2014: un po' di numeri.
Leggere e scrivere letteratura con Twitter - 05Paolo Costa
Materiali del corso di Comunicazione Digitale e Multimediale (CIM, Università di Pavia, a.a. 2013-2014) a cura di Paolo Costa. Il Twitter Fiction Festival 2014.
Leggere e scrivere letteratura con Twitter - 04Paolo Costa
Materiali del corso di Comunicazione Digitale e Multimediale (CIM, Università di Pavia, a.a. 2013-2014) a cura di Paolo Costa. Cultura del software, mash-up, remix.
Leggere e scrivere letteratura con Twitter - 03Paolo Costa
Materiali del corso di Comunicazione Digitale e Multimediale (CIM, Università di Pavia, a.a. 2013-2014) a cura di Paolo Costa. Forme e funzioni dell'intertestualità.
Giornalismo e ipertelevisione. Il caso italiano (6a lezione)
1. Giornalismo e ipertelevisione. Il caso italiano (Paolo Costa)
6a lezione, 3 marzo 2011
I canali all news
Primo caso di studio: Sky TG 24
Insegnamento: Comunicazione Digitale e Multimediale A - a.a. 2010-2011
2. Agenda
• Visione collettiva dell’edizione delle 9:00 di TG24 Mattina
• Commenti sulle dimensioni semiotiche del testo
– Organizzazione del flusso
– Funzioni attoriali
– Testi recitati
– Setting
– Stile di ripresa
• Razionalizzazione
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3. Organizzazione del flusso (1/4)
• Come sono suddivisi i 30 minuti di trasmissione?
• Qual è il peso fra i diversi componenti del flusso?
• A quale logica risponde la sequenza delle notizie?
• È possibile distinguere fra hard e soft news?
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4. Organizzazione del flusso (2/4)
Esempio di classificazione sequenziale dei “packages”
Lunghezza Categoria Dettaglio
Apertura
Notizia
Notizia
Notizia
Teaser
Pubblicità
Pubblicità
Pubblicità
Notizia
Notizia
…
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5. Organizzazione del flusso (3/4)
Esempio di classificazione funzionale dei “packages”
Durata
Componente Percentuale
Sec. Min:Sec
Apertura/Chiusura
Notizie
Teaser notizie
Pubblicità
Promo
Totale 1800 30:00 100%
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6. Organizzazione del flusso (4/4)
Esempio di classificazione contenutistica dei “packages”
Durata
Tipologia di notizia Percentuale
Sec. Min:Sec
Esteri
Politica
Cronaca
Cronaca nera
Cronaca rosa e gossip
Cultura e spettacolo
Sport
Tempo
…
Totale 1800 30:00 100%
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7. Funzione del conduttore (1/2)
• A che cosa serve?
• Che cosa comunica, oltre al contenuto delle notizie?
• Quali elementi utilizza per farlo?
• Analizziamo:
– Il modo di parlare (velocità, ritmo, flessione)
– Lo sguardo (a chi è rivolto?)
– La posizione del corpo e i gesti
– L’abbigliamento
– L’aspetto complessivo
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8. Funzione del conduttore (2/2)
• Al conduttore spettano il mantenimento del flusso
(introduce i “packages”, preannuncia i contenuti a
seguire) e l’autenticazione della rappresentazione
(framing prima e dopo i “packages”)
• Tale ruolo presuppone autorevolezza, la quale dipende a
propria volta da fattori come la popolarità, l’empatia,
l’aspetto fisico, il modo di parlare e la prossemica
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9. Testi recitati
• I testi recitati dai conduttori e dai giornalisti sono scritti e
letti o improvvisati?
• I testi scritti sono modellati sul parlato?
Per lo studio dell’italiano televisivo sono fondamentali i lavori di Tullio De Mauro (si veda
almeno Il linguaggio televisivo e la sua influenza, 1973) e di Francesco Sabatini (La
comunicazione orale, scritta e trasmessa: la diversità del mezzo, della lingua e delle funzioni,
1982 e L'italiano, dalla letteratura alla Nazione, 1997). Inoltre vale la pena di segnalare
l’esistenza di un Corpus di Italiano Televisivo, ovvero una raccolta di testi trascritti da
trasmissioni televisive mirata all'analisi delle caratteristiche lessicali, grammaticali e sintattiche
dell'italiano trasmesso in televisione (si veda Stefania Spina, Che lingua si parla in televisione?
Primi risultati di una ricerca, 2000)
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10. Setting
• Quali sono le scelte iconografiche di fondo, indoor e
outdoor?
– Che cosa significa la presenza del tavolo?
– C’è una redazione di sfondo?
– C’è una parete di monitor di sfondo?
• Che cosa ci suggerisce l’arredamento dello studio?
• Quali sono le caratteristiche dell’illuminazione?
– Underlighting?
– Backlighting?
– Three-point lighting?
– …
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11. Stile di ripresa
• Quante camere sono presenti in studio?
• Quali tipi di inquadratura compongono la grammatica
delle riprese in studio?
• Quali tipi di movimenti camera, sequenze (“shot-to-shot”)
e audio?
• Quali strutture sono riconoscibili nei servizi?
– Lead, sound bite, bridge, sound bite, stand-up
– Sole immagini con commento fuori campo
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12. Occorre prendere la TV seriamente
“Television provides meanings, many meanings, as it
entertains.”
Jeremy G. Butler
Per lo sviluppo del modulo pratico si è tenuta in ampia considerazione la metodologia illustrata
in Jeremy G. Butler, Television. Critical Methods and Applications (20002). Del libro esiste
anche una terza edizione (2006), mentre è in preparazione una quarta edizione, che dovrebbe
uscire entro il 2011. Si veda anche il sito di Butler: http://tvcrit3.tvcrit.com/index.php
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13. Polisemicità, discorso e struttura
• La struttura fondamentale del medium televisivo è
costituita dal flusso, ovvero dalla sequenza dei diversi
segmenti (narrativi, informativi, pubblicitari)
• Tale flusso genera una molteplicità di significati
• La polisemia televisiva è strutturata: il sistema culturale
dominante condiziona la gerarchia dei significati, ciò in
cui credere e ciò in cui non credere
• Guardare la televisione significa confrontare il proprio
discorso (= sistema di credenze) con il discorso della
televisione stessa
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14. Frammentazione del flusso
• La televisione interrompe continuamente se stessa,
passando da un testo all’altro
• A queste interruzioni si sommano quelle che lo
spettatore determina con il telecomando e con continui
cambiamenti nel contesto di fruizione (da solo, in
compagnia, mangiando, con un libro in mano)
• Ciò induce la televisione ad adottare una struttura
segmentata, fatta di piccole porzioni (“packages”) che
incoraggiano la concentrazione dello spettatore
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15. Televisione non-finzionale
• I testi televisivi non-finzionali, per esempio un
telegiornale, non possono rappresentare la realtà as it is
(“per come essa è”), a causa delle limitazioni imposte
dalla struttura del mezzo
• D’altra parte ci è spesso difficile separare la realtà per
come essa è dalla realtà rappresentata, in quanto non
abbiamo conoscenza diretta della prima: dobbiamo
relazionarci con le descrizioni della realtà incomplete e
parziali fornite dalla TV
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16. Mondo storico e realtà mediata
• La televisione non-finzionale presenta allo spettatore
l’interazione degli attori sociali nel mondo storico
• Mondo storico = l’insieme degli eventi che possono
essere rappresentati in televisione, ovvero gli aspetti del
mondo reale che possono essere usati per raccontare
delle storie
• Attore sociale = l’individuo che rappresenta se stesso
agli altri, che performa nella scena sociale
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17. Modi di rappresentazione della realtà
• Esibizione: selezione e organizzazione dei fatti e loro
presentazione allo spettatore in modo diretto
• Interazione: commistione fra mondo storico e realtà del
video (l’attore sociale viene portato nello studio
televisivo, oppure un rappresentante della TV va nel
mondo storico e incontra l’attore sociale)
• Osservazione: registrazione, senza interventi apparenti
di selezione e organizzazione, della performance degli
attori sociali
• Riflessione: rappresentazione della realtà attraverso la
sua trasformazione in una narrazione
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18. News e categoria esibitiva
• Le news e i reportage televisivi tradizionali rientrano
nella categoria esibitiva: il giornalista seleziona i fatti
dal mondo storico e li organizza in una rappresen-
tazione coerente
• Attraverso la messa in scena dei fatti il giornalista
suggerisce implicitamente che i suoi criteri di
selezione e rappresentazione siano validi (“And That's
the Way It Is”)
• Il fatto che il giornalista volga il proprio sguardo verso
il pubblico rafforza la strategia esibitiva
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21. Talk show e categoria interattiva
• Un programma come In 1/2 Ora, condotto da Lucia
Annunziata, è riconducibile al modello interattivo
• Porta a Porta, Ballarò e Annozero adottano la
strategia interattiva, ma con notevoli differenze e
comunque integrandola con la strategia esibitiva
– Ruolo dell’anchor-demiurgo, che si pone al di sopra della
relazione fra realtà televisiva e mondo storico (alternanza di
sguardo in studio e sguardo rivolto al pubblico a casa)
– Uso della piazza (funzione interattiva) durante i reportage
(funzione esibitiva)
• Blu notte (Caro Lucarelli) recupera infine elementi
della categoria riflessiva
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