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Introduzione alla filiera televisiva
in un’ottica di marketing


                               Prof. Carlo Nardello
Premessa



 Il contesto ambientale sollecita anche nel settore
  televisivo un maggior ricorso alle logiche, agli strumenti
  ed alle pratiche di marketing.
 Gli scenari impongono una crescita di professionalità
  conseguente alla crescita della concorrenza nazionale e
  internazionale


             Rivalutazione del marketing televisivo
                          a 360° gradi


                                                      Prof. Carlo Nardello
Il contesto ambientale



 I fattori alla base di questa sollecitazione sono:
 - Tecnologia: scardina la stabilità dello status quo e apre spazi
   concorrenziali rispetto ai quali i players devono attivarsi in fase difensiva
   ed espansiva (internet, new media, etc.)
 - Sviluppo internazionale dei mercati: genera un’elevazione
   dell’intensità competitiva, poiché è possibile seguire programmi
   televisivi di tutto il mondo
 - Processi di liberalizzazione: i consumatori chiedono alla politica di
   favorire normative orientate alla domanda e l’evoluzione tecnologica
   rende difficili le barriere protezionistiche
 - Percorsi di privatizzazione: i servizi pubblici cercano di bilanciare la
   difesa dell’interesse pubblico con la ricerca dell’economicità privata


                                                                Prof. Carlo Nardello
La complessità gestionale



Emerge la necessità della funzione di marketing per gestire in modo
 più equilibrato e negoziale le proprie relazioni con il mercato, inteso
 sia come domanda sia come concorrenza.
Occorre conquistare e fidelizzare il cliente ed a tal fine emergono le
 attività analitiche del mercato, quelle strategiche per definire il
 proprio posizionamento, quelle operative per definire i dettagli delle
 offerte.



                    Da un marketing “voluttuario”
                   ad un marketing indispensabile


                                                           Prof. Carlo Nardello
La complessità del marketing televisivo
nel Total Business System


              Le direttrici del marketing televisivo

                    B2B
                 IMPRESE
                                     B2C
                                 PERSONE




                           B2P
                       ISTITUZIONI




                                                       Prof. Carlo Nardello
Il Total business system televisivo 1/4


        NEWS      SHOW     SPORT   QUIZ   REALITY FICTION




      FONTI            PROGETTAZIONE FORMAT         CREATIVI


              CINEMA

              SPORT

              ALTRO




                            PRODUZIONE

                                                     Prof. Carlo Nardello
Il Total business system televisivo 2/4


                            PRODUZIONE


                                         SPORT
                                                   LICENSING
      TRADE
                                         QUIZ    MERCHANDISING
                                       REALITY    PROD. PLACE.
INTERNAZIONALIZZAZIONE
                                         SHOW
 EUROPA        USA
                                         NEWS       IMPRESE
  ASIA        M. EAST



                         PALINSESTO/EMITTENTI

                                                  Prof. Carlo Nardello
Il Total business system televisivo 3/4

   STATO

      NORME
     AUTORITA’
                 PALINSESTO EMITTENTI
                                             PROGRAMMAZIONE
   FREQUENZE     PUBBLICHE    GENERALISTE
                  PRIVATE    SPECIALIZZATE   CONCESSIONARIE


                                                 AGENZIE
                                              CENTRI MEDIA



                                                 AUDITEL
                                               INSERZIONISTI

                                                     Prof. Carlo Nardello
Il Total business system televisivo 4/4


               TRASMISSIONE-DISTRIBUZIONE
                 analog-sat-digitale terr.-umts-iptv



                            VENDITA
                  gratuita-onerosa-forfait-demand



                           RICEZIONE                   COMMERCE

                  antenne-decoder-pc-set top box
                                                                T
   AUDITEL
                                                                E
   AGENZIE                 AUDIENCE
  RICERCHE                                                 HOME TV
                      attiva-passiva-tipologie
                                                       Prof. Carlo Nardello
La progettazione



 Tra creatività e razionalità
 Scelta del genere (reality, fiction, eventi sportivi/politici/musicali)
 Cosa si vuole fare e come
 Verificare i risultati dell’idea in termini di audience e di
  economicità




                                                            Prof. Carlo Nardello
La produzione



 È la parte più percepibile della filiera, si esprime con apporti
  tangibili quali gli studi, le attrezzature da ripresa, il personale
  specializzato
 Rapportare qualità, costi, luoghi e tempi di ripresa
 Produzione in diretta o registrata
 Accordi di co-produzione
 Aree di attività collegate: product placement, licensing,
  merchandising
 Ottica di marketing: “produrre quello che si può vendere”


                                                           Prof. Carlo Nardello
La programmazione



Il prodotto dev’essere inserito nella programmazione del
   palinsesto di un’emittente così da essere offerto nel modo più
   efficace rispetto a:


                                              TIPOLOGIA
 Target                                    DELL’EMITTENTE
                                               generalista
 Tempo                                        specialista
                                                in chiaro
 Spazio                                         criptata
                                                pubblica
 Concorrenza                                    privata
                                              commerciale
 Programmi contigui                          a pagamento


                                                       Prof. Carlo Nardello
La raccolta pubblicitaria



 La struttura e l’attrattività del palinsesto diventano essenziali per
  lo sviluppo dell’area di attività relativa alla raccolta pubblicitaria;
 Quest’area di business richiede che sulla base della
  programmazione effettuata si possa svolgere un’adeguata attività
  di vendita, che per lo più viene svolta da concessionarie
  incaricate di contattare i centri media, le agenzie di
  comunicazione o le imprese interessate alle inserzioni.
 Rilevanza del marketing: raccolta di informazioni e valutazioni
  sugli ascolti, scelta dei target d’impresa più interessanti




                                                           Prof. Carlo Nardello
La trasmissione



 La scelta tra alternative incide sulla fruibilità del servizio e
  sull’economicità di gestione.
 Dalla radiodiffusione circolare (“via etere”) alla trasmissione
  satellitare, via cavo, in formato analogico o digitale, in definizione
  standard o HD, via internet sul PC o televisore con connessione
  fissa o wireless, via reti cellulari, via iPod o console di
  videogiochi.
 Target, funzioni d’uso e modalità di pagamento differenti




                                                            Prof. Carlo Nardello
La vendita



 Esborso in denaro oppure in termini di tempo ed attenzione
 Attività promozionale: incuriosire con i trailer
 Campagne di abbonamento, forze di vendita specifiche, problemi
  di contraffazione
 Sviluppo del T-Commerce: il coinvolgimento dello spettatore è
  massimo perché può acquistare in presa diretta prodotti e servizi
  presenti nel programma o in esso pubblicizzati




                                                      Prof. Carlo Nardello
Sistemi di ricezione



 Area d’attività relativa alla produzione, vendita, installazione e
  assistenza dei sistemi di ricezione presso l’utente
 Un incrocio con tutte le filiere di produzione e assistenza a
  cominciare dai classici apparecchi TV, dai decoder e dai futuri
  devices
 Un mercato complesso e di grande vastità numerica e spaziale,
  che richiede una notevole copertura territoriale




                                                          Prof. Carlo Nardello
Misurazione e valutazione dell’audience



 Verificare se e in quale misura il consumatore fruisca del
  prodotto/servizio acquisito ed esprima la sua partecipazione (con
  varie modalità e livelli di intensità in funzione della sua tipologia
 Riscontrare il livello di gradimento del programma e di fedeltà al
  programma o all’emittente
 Misurare la numerosità degli spettatori, anche rispetto ai
  programmi della concorrenza

                        COMPITI DEL MARKETING

                 Rilevare ed interpretare i dati di consumo
              televisivo per segmenti di domanda, genere di
                      spettacolo, area geografica, etc.

                                                          Prof. Carlo Nardello
Il posizionamento strategico nell’arena televisiva



Gli operatori televisivi si confrontano potenzialmente con aree di
 attività relative alle tre grandi classificazioni di base:
                         Consumer market
                         (rivolto alle persone)

                         Business market            3 tipologie di
                         (rivolto alle aziende)       marketing
                                                       differenti
                           Public market
                        (rivolto alle istituzioni)




                                                       Prof. Carlo Nardello
Aree di business e mercati televisivi

        CONSUMER             BUSINESS                 PUBLIC
                        Acquisizione diritti
                           Progettazione
                            Produzione
                        Product placement
                         Licensing&Merch.
                         International Sales
                        Costruzione impianti
                        Raccolta pubblicità    Acquisizione frequenze
                                               Definizione normative
                           Trasmissione
          Vendita
        Installazione
        Assistenza
         Fruizione
        Valutazione                             Controllo operativo

                                                         Prof. Carlo Nardello
Tipologie di marketing televisivi



    Caratteristiche         Consumer                 Business            Public

     Numerosità                grande                 piccola            minima

       Logiche                emotive                 razionali         relazionali

       Fedeltà               medio-alta             medio-bassa           media

 Comportamento d’acq          semplice               complesso       molto complesso

   Segmentazione        molto differenziata         differenziata      concentrata

     Prestazione        ampia, coinvolgente        personalizzata      istituzionale

        Prezzo         livello differenziazione   valore economico      sostegno

    Distribuzione           molto ampia             customizzata       localizzata

      Relazioni              pubbliche                  alte          personalizzate

   Comunicazione        pubbl. e direct mktg         promoter           personale



                                                                       Prof. Carlo Nardello
I tre mercati dell’organizzazione televisiva


              spettatori


 IMPRESE       denaro                         denaro
                                              attenzione
                                              tempo
                            ORGANIZZAZIONI
                              TELEVISIVE                  SPETTATORI
                                             contenuti


                cittadini
ISTITUZIONI

                normative

                                                         Prof. Carlo Nardello
Lo studio del consumer behavior



 Studi sociologici: stili di vita, trendsetting, tempo libero
 Studi tecnologici: tasso di adozione delle innovazioni
 Studi economici: impatto dell’economia sui comportamenti e
  sulle propensioni di potenziali clienti



                         DIETA MEDIALE




                                                           Prof. Carlo Nardello
Dimensioni del marketing televisivo



                 COSA
               CONTENUTI
                                      CHI
                                  FRUITORI




                           COME
                      PIATTAFORME




                                             Prof. Carlo Nardello
La matrice del marketing televisivo


Il corporate marketing collabora nella valutazione delle aree in
   termini di:
 Attrattività e capacità competitiva
 Scelta del posizionamento strategico dell’impresa in base a
  mission, vision ed obiettivi

L’attività di corporate marketing si sviluppa lungo 3 direttrici:
 Analitica (in cui si identificano e si valutano le aree di business)
 Strategica (in cui si definisce il posizionamento strategico e
  l’intensità dell’impegno nelle aree)
 Operativa: (in cui si comunicano all’interno ed all’esterno le
  scelte fatte)
                                                          Prof. Carlo Nardello
La matrice del marketing televisivo



                Fasi   Analitico   Strategico   Operativo

      Livelli
      Corporate



      Business



      Local




                                                       Prof. Carlo Nardello
Conclusioni



La complessità si amplia man mano che si passa dal più
 tradizionale mass and integrated TV marketing al più innovativo
 interactive and specialized TV marketing.




Flessibilità:
 Contenuti                         PERSONALIZZAZIONE
 Tecnologia

                                                     Prof. Carlo Nardello

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1 Introduzione Alla Filiera Televisiva In Unottica Di Marketing

  • 1. Introduzione alla filiera televisiva in un’ottica di marketing Prof. Carlo Nardello
  • 2. Premessa  Il contesto ambientale sollecita anche nel settore televisivo un maggior ricorso alle logiche, agli strumenti ed alle pratiche di marketing.  Gli scenari impongono una crescita di professionalità conseguente alla crescita della concorrenza nazionale e internazionale Rivalutazione del marketing televisivo a 360° gradi Prof. Carlo Nardello
  • 3. Il contesto ambientale  I fattori alla base di questa sollecitazione sono: - Tecnologia: scardina la stabilità dello status quo e apre spazi concorrenziali rispetto ai quali i players devono attivarsi in fase difensiva ed espansiva (internet, new media, etc.) - Sviluppo internazionale dei mercati: genera un’elevazione dell’intensità competitiva, poiché è possibile seguire programmi televisivi di tutto il mondo - Processi di liberalizzazione: i consumatori chiedono alla politica di favorire normative orientate alla domanda e l’evoluzione tecnologica rende difficili le barriere protezionistiche - Percorsi di privatizzazione: i servizi pubblici cercano di bilanciare la difesa dell’interesse pubblico con la ricerca dell’economicità privata Prof. Carlo Nardello
  • 4. La complessità gestionale Emerge la necessità della funzione di marketing per gestire in modo più equilibrato e negoziale le proprie relazioni con il mercato, inteso sia come domanda sia come concorrenza. Occorre conquistare e fidelizzare il cliente ed a tal fine emergono le attività analitiche del mercato, quelle strategiche per definire il proprio posizionamento, quelle operative per definire i dettagli delle offerte. Da un marketing “voluttuario” ad un marketing indispensabile Prof. Carlo Nardello
  • 5. La complessità del marketing televisivo nel Total Business System Le direttrici del marketing televisivo B2B IMPRESE B2C PERSONE B2P ISTITUZIONI Prof. Carlo Nardello
  • 6. Il Total business system televisivo 1/4 NEWS SHOW SPORT QUIZ REALITY FICTION FONTI PROGETTAZIONE FORMAT CREATIVI CINEMA SPORT ALTRO PRODUZIONE Prof. Carlo Nardello
  • 7. Il Total business system televisivo 2/4 PRODUZIONE SPORT LICENSING TRADE QUIZ MERCHANDISING REALITY PROD. PLACE. INTERNAZIONALIZZAZIONE SHOW EUROPA USA NEWS IMPRESE ASIA M. EAST PALINSESTO/EMITTENTI Prof. Carlo Nardello
  • 8. Il Total business system televisivo 3/4 STATO NORME AUTORITA’ PALINSESTO EMITTENTI PROGRAMMAZIONE FREQUENZE PUBBLICHE GENERALISTE PRIVATE SPECIALIZZATE CONCESSIONARIE AGENZIE CENTRI MEDIA AUDITEL INSERZIONISTI Prof. Carlo Nardello
  • 9. Il Total business system televisivo 4/4 TRASMISSIONE-DISTRIBUZIONE analog-sat-digitale terr.-umts-iptv VENDITA gratuita-onerosa-forfait-demand RICEZIONE COMMERCE antenne-decoder-pc-set top box T AUDITEL E AGENZIE AUDIENCE RICERCHE HOME TV attiva-passiva-tipologie Prof. Carlo Nardello
  • 10. La progettazione  Tra creatività e razionalità  Scelta del genere (reality, fiction, eventi sportivi/politici/musicali)  Cosa si vuole fare e come  Verificare i risultati dell’idea in termini di audience e di economicità Prof. Carlo Nardello
  • 11. La produzione  È la parte più percepibile della filiera, si esprime con apporti tangibili quali gli studi, le attrezzature da ripresa, il personale specializzato  Rapportare qualità, costi, luoghi e tempi di ripresa  Produzione in diretta o registrata  Accordi di co-produzione  Aree di attività collegate: product placement, licensing, merchandising  Ottica di marketing: “produrre quello che si può vendere” Prof. Carlo Nardello
  • 12. La programmazione Il prodotto dev’essere inserito nella programmazione del palinsesto di un’emittente così da essere offerto nel modo più efficace rispetto a: TIPOLOGIA  Target DELL’EMITTENTE generalista  Tempo specialista in chiaro  Spazio criptata pubblica  Concorrenza privata commerciale  Programmi contigui a pagamento Prof. Carlo Nardello
  • 13. La raccolta pubblicitaria  La struttura e l’attrattività del palinsesto diventano essenziali per lo sviluppo dell’area di attività relativa alla raccolta pubblicitaria;  Quest’area di business richiede che sulla base della programmazione effettuata si possa svolgere un’adeguata attività di vendita, che per lo più viene svolta da concessionarie incaricate di contattare i centri media, le agenzie di comunicazione o le imprese interessate alle inserzioni.  Rilevanza del marketing: raccolta di informazioni e valutazioni sugli ascolti, scelta dei target d’impresa più interessanti Prof. Carlo Nardello
  • 14. La trasmissione  La scelta tra alternative incide sulla fruibilità del servizio e sull’economicità di gestione.  Dalla radiodiffusione circolare (“via etere”) alla trasmissione satellitare, via cavo, in formato analogico o digitale, in definizione standard o HD, via internet sul PC o televisore con connessione fissa o wireless, via reti cellulari, via iPod o console di videogiochi.  Target, funzioni d’uso e modalità di pagamento differenti Prof. Carlo Nardello
  • 15. La vendita  Esborso in denaro oppure in termini di tempo ed attenzione  Attività promozionale: incuriosire con i trailer  Campagne di abbonamento, forze di vendita specifiche, problemi di contraffazione  Sviluppo del T-Commerce: il coinvolgimento dello spettatore è massimo perché può acquistare in presa diretta prodotti e servizi presenti nel programma o in esso pubblicizzati Prof. Carlo Nardello
  • 16. Sistemi di ricezione  Area d’attività relativa alla produzione, vendita, installazione e assistenza dei sistemi di ricezione presso l’utente  Un incrocio con tutte le filiere di produzione e assistenza a cominciare dai classici apparecchi TV, dai decoder e dai futuri devices  Un mercato complesso e di grande vastità numerica e spaziale, che richiede una notevole copertura territoriale Prof. Carlo Nardello
  • 17. Misurazione e valutazione dell’audience  Verificare se e in quale misura il consumatore fruisca del prodotto/servizio acquisito ed esprima la sua partecipazione (con varie modalità e livelli di intensità in funzione della sua tipologia  Riscontrare il livello di gradimento del programma e di fedeltà al programma o all’emittente  Misurare la numerosità degli spettatori, anche rispetto ai programmi della concorrenza COMPITI DEL MARKETING Rilevare ed interpretare i dati di consumo televisivo per segmenti di domanda, genere di spettacolo, area geografica, etc. Prof. Carlo Nardello
  • 18. Il posizionamento strategico nell’arena televisiva Gli operatori televisivi si confrontano potenzialmente con aree di attività relative alle tre grandi classificazioni di base:  Consumer market (rivolto alle persone)  Business market 3 tipologie di (rivolto alle aziende) marketing differenti  Public market (rivolto alle istituzioni) Prof. Carlo Nardello
  • 19. Aree di business e mercati televisivi CONSUMER BUSINESS PUBLIC Acquisizione diritti Progettazione Produzione Product placement Licensing&Merch. International Sales Costruzione impianti Raccolta pubblicità Acquisizione frequenze Definizione normative Trasmissione Vendita Installazione Assistenza Fruizione Valutazione Controllo operativo Prof. Carlo Nardello
  • 20. Tipologie di marketing televisivi Caratteristiche Consumer Business Public Numerosità grande piccola minima Logiche emotive razionali relazionali Fedeltà medio-alta medio-bassa media Comportamento d’acq semplice complesso molto complesso Segmentazione molto differenziata differenziata concentrata Prestazione ampia, coinvolgente personalizzata istituzionale Prezzo livello differenziazione valore economico sostegno Distribuzione molto ampia customizzata localizzata Relazioni pubbliche alte personalizzate Comunicazione pubbl. e direct mktg promoter personale Prof. Carlo Nardello
  • 21. I tre mercati dell’organizzazione televisiva spettatori IMPRESE denaro denaro attenzione tempo ORGANIZZAZIONI TELEVISIVE SPETTATORI contenuti cittadini ISTITUZIONI normative Prof. Carlo Nardello
  • 22. Lo studio del consumer behavior  Studi sociologici: stili di vita, trendsetting, tempo libero  Studi tecnologici: tasso di adozione delle innovazioni  Studi economici: impatto dell’economia sui comportamenti e sulle propensioni di potenziali clienti DIETA MEDIALE Prof. Carlo Nardello
  • 23. Dimensioni del marketing televisivo COSA CONTENUTI CHI FRUITORI COME PIATTAFORME Prof. Carlo Nardello
  • 24. La matrice del marketing televisivo Il corporate marketing collabora nella valutazione delle aree in termini di:  Attrattività e capacità competitiva  Scelta del posizionamento strategico dell’impresa in base a mission, vision ed obiettivi L’attività di corporate marketing si sviluppa lungo 3 direttrici:  Analitica (in cui si identificano e si valutano le aree di business)  Strategica (in cui si definisce il posizionamento strategico e l’intensità dell’impegno nelle aree)  Operativa: (in cui si comunicano all’interno ed all’esterno le scelte fatte) Prof. Carlo Nardello
  • 25. La matrice del marketing televisivo Fasi Analitico Strategico Operativo Livelli Corporate Business Local Prof. Carlo Nardello
  • 26. Conclusioni La complessità si amplia man mano che si passa dal più tradizionale mass and integrated TV marketing al più innovativo interactive and specialized TV marketing. Flessibilità:  Contenuti PERSONALIZZAZIONE  Tecnologia Prof. Carlo Nardello

Editor's Notes

  1. Il marketing televisivo coinvolge molteplici aree di attività legate all’intera filiera televisiva, o Total Business System. Esso è chiamato a svilupparsi su molteplici direttrici nell’ambito del B2C, B2B, B2P.
  2. Nel caso degli eventi, in specie sportivi, si tratta sempre di progettazione se si considera che intorno ad una specifica manifestazione si può costruire un programma ben più articolato come nel caso dei campionati del mondo di calcio o delle olimpiadi, dove l’evento agonistica diventa il pretesto per sviluppare prima e dopo la gara una serie di altri momenti di commento tecnico o di spettacolo. Superbowl, 141 milioni di dollari di ricavo per la vendita di 59 spazi pubblicitari per spot venduti singolarmente a quasi 2 milioni e mezzo di $ per 30 secondi.
  3. Il progetto che riesce a superare il primo gate valutatorio può entrare in una seconda fase, di vera e propria produzione. Questo momento deve essere ben collegato con il successivo piano di distribuzione, specie per i prodotti immagazzinabili e quindi distribuibili in vario modo: come nel cinema, dove le modalità di fruizione sono numerose ed articolate (sale, dvd). Le attività collegate possono contribuire a generare interessanti ricavi ed a favorire la diffusione del programma. Possono essere tenute presenti già nella progettazione così da costituire dei possibili punti di forza nella valutazione del progetto. In questa fase sono importanti i riferimenti internazionali che sempre più spesso un programma televisivo tende ad avere.
  4. La formulazione del palinsesto con l’opportuna articolazione di programmi e attività commerciali, richiede di essere trasmesso al pubblico nella speranza di essere scelto e visto. Si apre l’area di attività relativa alla trasmissione dei programmi. Queste alternative generano scelte tecnologiche ma anche di marketing.
  5. Il sistema di trasmissione e distribuzione non comporta automaticamente la conquista del consumatore, bisogna quindi sviluppare l’area di attività relativa alla vendita.
  6. Azione di educazione all’uso per far svolgere alla gente la funzione di prosumer (producer e consumer) perché le persone aumenteranno la loro propensione ad essere consumatori attivi e non passivi.
  7. I fattori che normalmente si considerano in queste 3 tipologie di mercati sono la dimensione della domanda, il trend di variazione della domanda, l’intensità e la numerosità della concorrenza, la profittabilità, il potere contrattuale di fornitori e intermediari, i vincoli legislativi, etc.
  8. È un punto nevralgico del business televisivo
  9. Sarà importante anche sviluppare ricerche più orientate ai contenuti, in quanto presumibilmente le piattaforme mediatiche diverranno, nel tempo, un’opzione non critica per il fruitore. Sempre più l’attenzione tenderà a rivolgersi al quadrante fruitori-contenuti, mentre la dimensione tecnologica tenderà a diventare una commodity. Tra il cosa (contenuto) e il come (piattaforma) dovrebbe progressivamente emergere la figura del chi (fruitore) inteso non solo in termini sociodemografici ma anche in termini di funzionalità ai bisogni e desideri. Si riporta al centro dell’attenzione il consumatore con il suo potere di scelta. Anche nel B2B sarà necessario attivare analisi approfondite sulle caratteristiche e i comportamenti delle imprese man mano che, fatalmente, ci si troverà a passare da una comunicazione di massa, qual è sostanzialmente quella pubblicitaria, a una comunicazione più complessa e articolata come quella che si sviluppa below the line. (Le iniziative BTL si riferiscono alle attività di comunicazione non pubblicitaria quali le promozioni, le sponsorizzazioni, le PR, il direct marketing, gli eventi, etc. di conseguenza, le iniziative pubblicitarie in senso stretto (tv, radio, stampa, affissioni, cinema) sono definite above the line. Obiettivo è generare una reazione vantaggiosa per l’impresa ma anche per l’audience, nell’ambito del più classico processo negoziale di tipo win-win che è la vera filosofia del marketing in una prospettiva di medio-lungo termine.
  10. Ad esempio, conviene impgnarsi nella progettazione e/o nella produzione televisiva o conviene acquisire dall’esterno? In generale, quanto è strategica ogni area di business? Quanto è meglio, in termini di qualità ed economicità, rivolgersi a fornitori esterni?
  11. Analisi - Se la Rai ha deciso di essere presente nella produzione di film, si tratterà di sviluppare un’attività di marketing specifica per l’area di business cinema, nel qual caso si dovrà analizzare il comportamento d’acquisto ed uso dei film, la conseguente segmentazione della domanda, nonché lo stato della concorrenza relativa ad altri produttori di film. Strategia – Sulla base delle analisi si può attivare la fase strategica in cui Rai Cinema deve scegliere i target del mercato cinematografico in modo sempre più mirato e definire l’offerta personalizzata da proporre ai consumatori su cui vuole puntare. Si tratta cioè di articolare la strategia dei film da produrre, con quale tempistica, come promuoverli, come e quando distribuirli rispetto ai vari canali di fruizione (sale cinema, DVD, palinsesto tv, etc.) e rispetto ai vari mercati internazionali, e come utilizzarli se possibile per iniziative di merchandising e licensing. Operativa – si possono poi attuare rispetto alla dimensione geografica sia globale che locale, delle differenziazioni a livello territoriale, in modo da adeguare l’offerta alle specificità tecnologiche, culturali, sociali ed economiche di determinate aree geografiche nell’ambito delle quali sviluppare un’attività di marketing parzialmente diversa da quella generale. Così Rai Cinema potrà scegliere modalità operative di distribuzione differenti per rispettare le specificità della domanda e della concorrenza locale. L’esempio di maggior localizzazione dell’offerta è quello di Rai Tre.
  12. – che si rivolge a grandi quantità di persone giocando sulle economie di scala e su un approccio indifferenziato al più innovativo, Che vuole invece puntare su un’offerta più specializzata e coinvolgente