Intervento per Iniziativa Laica Ingauna, 16 gennaio 2015:
Senza dubbio la tecnologia è una delle forze che contribuiscono in misura preponderante a determinare il modo in cui l’industria dell’informazione percepisce i fatti del mondo, realizza il proprio prodotto e distribuisce le notizie al pubblico, ma anche il modo in cui il pubblico decodifica le notizie stesse.
Dunque la tecnologia è una delle forze che contribuiscono a determinare il modo in cui l’opinione pubblica si informa.
Ma quanto la tecnologia è determinante? E come le cosiddette «nuove tecnologie» agiscono nel contesto odierno?
Per rispondere non basta comprendere le logiche delle nuove tecnologie. Non basta, cioè, un discorso meramente tecnologico. È necessario analizzare il rapporto fra la tecnologia e le altre forze – politiche, sociali, culturali – che agiscono nel medesimo contesto.
In sostanza: che cos’è la tecnologia?
La comunicazione politica in rete: costruire il consenso nell'era del web 2.0Stefano Epifani
Cosa succede alla comunicazione politica quando incontra la rete? quali sono le regole e quale il contesto delle nuove modalità di costruzione del consenso?
Il libro è scaricabile gratuitamente qui: http://issuu.com/infodocs/docs/manualedicomunicazionepoliticainrete?mode=embed&layout=http%3A%2F%2Fskin.issuu.com%2Fv%2Flight%2Flayout.xml&showFlipBtn=true
Presentazione sull'hate speech creata per il corso di strumenti e applicazioni del web (2016-2017) dal gruppo di lavoro composto da Cristina Moscatelli, Irene Barbieri e Leonardo Dal Tio.
Making Sense of a Reading Community. Lesson at ASK Centre (Art, Science and Knowledge) at Bocconi University about the social reading community of TwLetteratura.
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Improving groupwork and reading comprehension capabilities. Speech presented at the Training Week for Staff Capacity Building Perspectives and Modernization of Higher Education (Pavia, September 20-26, 2015)
Critica del selfie. Storia, fenomenologia, grammatica.Paolo Costa
Lezioni svolte per il corso di Comunicazione visiva ed editoria digitale, nell'ambito del Master di primo livello in Management dei prodotti e servizi della comunicazione (Università degli Studi di Cagliari, Dipartimento di Pedagogia, Psicologia, Filosofia)
Leggere e scrivere letteratura con Twitter - 15Paolo Costa
Materiali del corso di Comunicazione Digitale e Multimediale (CIM, Università di Pavia, a.a. 2013-2014) a cura di Paolo Costa. Narrazioni brevi? Sintesi, creatività, collaborazione
Dieci temi per comunicare sui social media senza farsi male (soprattutto su Facebook)
Bologna, 14 maggio 2015, seminario di formazione organizzato da Legacoopsociali.
Presentazione per il seminario "Etica e giornalismo, web e social media" tenuto per l'Ordine dei giornalisti Campania, in data 24-11-2014.
Oggetto d'analisi è il rapporto tra giornalismo e social media, tra prospettive e criticità.
https://www.facebook.com/datafactoryunisa
Knowledge management is about digital humanities as much as it is about leadership. This is a course at the university of Pisa, Italy. The course is in Italian.
navigare nella info-sfera. Appunti per un nuovo umanesimo digitaleUniversità di Pisa
Viviamo collegati da strumenti digitali in una InfoSfera che è definita dai media. Nasce la necessità di un nuovo tipo di ecologia che riguarda noi e la nostra relazione con questo nuovo ambiente. Se il digitale cambia il mondo e noi stessi serve un nuovo umanesimo per l’era digitale (umanesimo qui è sinonimo di rinascita culturale e rivalutazione del ruolo dell’uomo e della sua creatività) che ci consenta di dominare e non soccombere al nuovo ambiente.
Il ruolo dei social media nelle organizzazioni moderne: profili comportamenta...Dario Bellanuova
Ho avuto l'opportunità di concludere il mio percorso di studi con un argomento attuale e molto vicino alla mia esperienza lavorativa.
Ho scritto questa Tesi dopo aver collaborato come consulente di alcune PMI e ho notato come questo settore incredibilmente fosse un taboo.
Molte aziende ignorano la propria presenza sui principali Social Network e spesso il contenuto presente è privo di qualsiasi forma di moderazione.
All'interno viene descritto il nuovo Social Leader ed alcuni spunti utili su come utilizzare i Social Media all'interno della organizzazione moderna non solo per acquisire nuovi clienti ma sopratutto per motivare o fidelizzare i propri dipendenti.
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Bologna, 14 maggio 2015, seminario di formazione organizzato da Legacoopsociali.
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Oggetto d'analisi è il rapporto tra giornalismo e social media, tra prospettive e criticità.
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Tutto quello che avreste voluto chiedere sui social network (ma non avete ami...Daniele Mondello
Caminetto sulla tematica dei Social Network realizzato presso il Rotary Club Baia dei Fenici.Una panoramica sui diversi social network, sui loro pericoli e opportunità
I siti di social network da fenomeni di costume per adolescenti stanno acquisendo sempre maggiore rilievo economico. Quali sono i motivi del loro successo e come il mondo del business e la pubblica amministrazione possono trarre giovamento dalle possibilità che essi offrono?
Quando informarsi non basta: Fatti e opinioni all'epoca della complessitàAnna Galluzzi
Secondo l’Oxford Dictionary la parola dell’anno per il 2016 è “post-verità”. Il termine “post-verità” si riferisce “a circostanze in cui i fatti oggettivi sono meno influenti degli appelli a emozioni e credenze personali nel formare l'opinione pubblica”. Questo fenomeno ha avuto particolare risonanza in occasione di vicende importanti a livello internazionale come il referendum sulla Brexit e l’elezione di Donald Trump, ma ha anche molto a che fare con la nostra esperienza quotidiana su Internet e sui social network. L'esplosione della post-verità e il fatto che l'opinione pubblica appaia particolarmente sensibile ad essa e poco incline alle verifiche fanno sì che quello delle “bufale” sia diventato un gigantesco business con cui alcuni siti realizzano grandi guadagni. Dall’altro lato, i singoli individui (anche coloro che sono dotati di strumenti intellettuali e critici) navigano sempre più a vista nel costruirsi quella che viene definita un’opinione informata, che è poi considerata la condizione primaria di una democrazia in buona salute.
In questa presentazione si proverà a comprendere com’è cambiato il processo di costruzione della conoscenza e il rapporto tra fatti e opinioni dopo l’avvento di Internet, facendo riferimento in particolare al volume di David Weinberger, Too big to know, pubblicato nel 2011 e tradotto in italiano con il titolo La stanza intelligente. L’obiettivo è quello di analizzare il fenomeno in maniera non ideologica per abbracciarne la complessità ed evitare risposte semplicistiche e scontate, nonché di interrogarsi su quale ruolo possano avere in questo mutato contesto le professioni tradizionalmente votate alla formazione e alla mediazione informativa, come insegnanti, giornalisti, bibliotecari.
Semantica dei nuovi media - il wikivocabolario (terza versione)Dino Amenduni
Le cinquanta parole chiave per comprendere le dinamiche della Rete. Un'enciclopedia aggiornata costantamente, esattamente come Wikipedia, come i siti Internet in 'perpetual beta', un progetto aperto la cui forma cambia sulla base di ciò che di nuovo accade in Rete e migliorato grazie ai suggerimenti degli utenti.
Positive News e comunicazione pubblica - come costruire un nuovo "racconto" d...Pierluigi De Rosa
Come costruire una nuova narrazione della PA? Come contrastare le rappresentazioni mediatiche negative? Non è solo una questione di media relations. Occorre una gestione integrata degli strumenti comunicativi all'interno e all'esterno dell'ente pubblico. L'obiettivo è porre le basi per un nuovo sistema di notiziabilità in grado di sfruttare in modo strategico le risorse della comunicazione 2.0- Università degli Studi di Udine, Polo di Santa Chiara, Seminario per gli studenti di Relazioni Pubbliche, 21 ottobre 2015
La rete ci rende intelligenti o stupidi?Maura Franchi
Il web ci rende liberi o ci opprime, ci arricchisce o ci rende stupidi? Nell’universo digitale saremo ignoranti o colti, felici, infelici, soli o pieni di amici? Ciascuna di queste tesi è stata sostenuta dal dibattito recente sulle implicazioni della rete. Come sempre la tecnologia sollecita reazioni contrapposte e ci pone di fronte ad una discontinuità tale da richiedere nuovi occhiali per analizzarne le implicazioni. Il seminario mette a fuoco i piani del cambiamento per individui e organizzazioni
La ricerca di documentazione scientifica nell'era digitale. La fine del ruolo dei mediatori. L'attendibilità delle informazioni. Le ripercussioni sociali.
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Un excursus sulle principali teorie critiche sullo statuto dell’immagine, dai visual studies alla cultura del software, e sulla declinazione dei paradigmi contemporanei della visualità e dell’immagine in alcuni dispositivi socio-culturali: media di informazione, arte, reti sociali online.
3. «Technology is neither good nor bad; nor is it neutral.»
Melvin Kranzberg, Technology and History, 1986
Non è mai neutrale
4. «Une nouvelle divinité s'installe, une divinité technicienne dont
Internet n'est qu'une des lumineuses apparitions: le Réseau.»
Pierre Musso, Critique des réseaux, 2003
Thomas Lieser, 2008 (Flickr.com)
Ha un capitale simbolico
5. «[Le pouvoir est] en activité plutôt qu’un privilège
qu’on pourrait détenir.»
Michel Foucault, Surveiller et punir, 1975
È un dispositivo di potere
6. I nuovi media non sono più il «Grande Altro» suggerito da
Slavoj Žižek. Diventano un «Noi», nel bene e nel male.
Benjamin Chan, 2013 (Flickr.com)
Siamo noi
10. C’erano una volta i cookie. Oggi il nostro comportamento è
tracciato con strumenti ancora più subdoli e invasivi.
#1: Tracking
11. #2: Filtri
In Rete operano potenti «guardiani dei cancelli». Non
scegliamo liberamente le informazioni a cui accediamo.
12.
13.
14.
15. Ciò che succede a #Ferguson ha degli effetti su Ferguson.
Paul George, 2014 (Flickr.com)
16. «Quel che prende forma è il disperato tentativo di essere ascoltati,
di avere un impatto e di lasciare un segno.»
Geert Lovink, Ossessioni collettive. Critica dei social media, 2012
#3: Commenti
27. In Rete aumentano le notizie incomplete, imprecise o
infondate che raggiungono l’opinione pubblica.
28. Il clic di un link non significa per forza lettura del contenuto.
What Uniques And Pageviews Leave Out (And Why We’re Measuring Attention Minutes Instead), “Upworthy Insider”, 6 febbraio 2014:
http://blog.upworthy.com/post/75795679502/what-uniques-and-pageviews-leave-out-and-why
29. #Terremoto: se la notizia si propaga come un’onda sismica
Giovanni Boccia Artieri, Fabio Giglietto e Luca Rossi, #Terremoto! L’uso di Twitter durante il terremoto tra testimonianza, propagazione e commento,
«Social Network Studies Italia», 24 maggio 2012: https://snsitalia.wordpress.com/2012/05/24/terremoto-luso-di-twitter-durante-il-terremoto-tra-
testimonianza-propagazione-e-commento/.