In questa prima lezione del seminario "presentazioni efficaci" esamino le ragioni più comuni che portano alla "morte da Powerpoint", ed esamino la fase di preparazione e progettazione che deve precedere il lavoro "su powerpoint".
Pare che nel mondo ci siano circa 500 milioni di persone che in via continuativa, o occasionalmente, utilizzano programmi per la presentazione digitale di slides. Il “famoso” MS PowerPoint e i suoi simili. La brutta notizia è che il 95% delle presentazioni “powerpoint” sono noiose e pertanto inutili. Infatti, se non catturiamo l'attenzione della platea, molto difficilmente riusciremo a trasferire, per quanto importanti, le nostre informazioni.
Come in tutti i processi, anche quello della comunicazione ha le sue regole. Un paio su tutte: raccontare delle storie interessanti e provocare emozioni.
Usare (al meglio) le immagini nelle slide. Giacomo Mason
Scegliere, posizionare e usare al meglio le immagini per creare presentazioni davvero efficaci con PowerPoint.
La scelta, il posizionamento, il rapporto con il testo, piccoli dettagli tecnici che fanno la differenza e tanti siti da cui attingere per trovare immagini.
Con contributi di Garr Raynods e altri famosi "slide-maker"
Nell’ambito delle sezioni scientifiche di Didamatica 2018 è stato presentato il paper “DigComp 2.1, DigCompOrg e DigCompEdu nella scuola. Esperienze di apprendimento per studenti, famiglie, personale scolastico”
In questa prima lezione del seminario "presentazioni efficaci" esamino le ragioni più comuni che portano alla "morte da Powerpoint", ed esamino la fase di preparazione e progettazione che deve precedere il lavoro "su powerpoint".
Pare che nel mondo ci siano circa 500 milioni di persone che in via continuativa, o occasionalmente, utilizzano programmi per la presentazione digitale di slides. Il “famoso” MS PowerPoint e i suoi simili. La brutta notizia è che il 95% delle presentazioni “powerpoint” sono noiose e pertanto inutili. Infatti, se non catturiamo l'attenzione della platea, molto difficilmente riusciremo a trasferire, per quanto importanti, le nostre informazioni.
Come in tutti i processi, anche quello della comunicazione ha le sue regole. Un paio su tutte: raccontare delle storie interessanti e provocare emozioni.
Usare (al meglio) le immagini nelle slide. Giacomo Mason
Scegliere, posizionare e usare al meglio le immagini per creare presentazioni davvero efficaci con PowerPoint.
La scelta, il posizionamento, il rapporto con il testo, piccoli dettagli tecnici che fanno la differenza e tanti siti da cui attingere per trovare immagini.
Con contributi di Garr Raynods e altri famosi "slide-maker"
Nell’ambito delle sezioni scientifiche di Didamatica 2018 è stato presentato il paper “DigComp 2.1, DigCompOrg e DigCompEdu nella scuola. Esperienze di apprendimento per studenti, famiglie, personale scolastico”
► EBOOK GRATUITO https://annacovone.it/
Se la presentazione ti è piaciuta scarica l’ebook gratuito, un ottimo punto di partenza per migliorare rapidamente le tue presentazioni.
7 Idee per inserire una citazione nella tua presentazioneSilvia Pinna
Sai che l’80% delle presentazioni andate male non avevano inserito “citazioni” all’interno della stessa? Eppure sono fondamentali:
_Per tenere ancorata a sè l’attenzione del pubblico
_Per rendere incisivo il messaggio
_Per aggiungere credibilità al tuo pitch
Ma una citazione non deve essere solo inerente, calzante e accattivante ma deve essere anche visualizzata efficacemente per imprimersi nella mente delle persone… Di seguito 7 idee per impaginare le tue citazioni!
L'obiettivo di questa presentazione: imparare a organizzare gli elementi del discorso per convincere chi vi ascolta e presentare al meglio le vostre proposte.
Quante volte ci è capitato nel corso di una presentazione di non vedere l’ora che fosse finita?
Ovviamente si tratta di presentazioni che non riescono a raggiungere l’obiettivo.
Spesso ci si dimentica, infatti, la ragione stessa per cui si fa una presentazione, ci si concentra sul contenuto ma si dimentica lo scopo.
Definirlo chiaramente è, quindi, il primo passo.
Cosa vogliamo ottenere con questa presentazione? Far passare una proposta? Dare un’informazione? Invitare le persone a visitare un sito?
E' importante chiarirlo prima di iniziare a preparare la presentazione.
Ma come procedere poi?
L'organizzazione dell'informazione è un elemento importantissimo. Qui trovi una proposta di schema per organizzare l'informazione in modo efficace: quali informazioni inserire prima, quali dopo? In che modo condurre le persone che ti ascoltano a prendere la decisione che proponi?
Sul mio blog trovi altri materiali sulla comunicazione efficace: http://gianlucagiansante.com/
Workshop "Gli strumenti del formatore" riservato agli studenti del II anno del CdL Scienze dell'educazione e della formazione indirizzo Formatori (Università Cattolica Brescia)
Nella società complessa che abitiamo, trovare ciò che serve, nel momento in cui serve, è diventato una competenza chiave, forse la più importante, insieme alla capacità di valutare le informazioni acquisite. Cercare informazioni in rete è diventata una necessità a scuola, nel lavoro ed in ogni ambito sociale. Purtroppo le difficoltà insite nell’uso dei motori di ricerca, o l’utilizzo inconsapevole e superficiale di questi, ne limitano notevolmente l’efficacia. La maggior parte di chi usa la rete, per lavoro o per hobby, dimostra infatti di non possedere ancora quelle abilità necessarie a padroneggiare gli strumenti per l'information retrieval ma, soprattutto, manca delle giuste procedure per focalizzare l’oggetto della ricerca e per selezionare e valutare i risultati ottenuti. Questo lavoro offre un modello di strategia di ricerca, il più possibile “scientifico” anche se non esaustivo, attraverso gli strumenti online: come si struttura una ricerca, come scegliere gli strumenti più adeguati, come valutare i risultati in termini di qualità ed attendibilità.
Guía práctica para que estudiantes y profesionales puedan realizar sus presentaciones en Power Point sin caer en los errores más comunes que cansan al público. Se destacan los aspectos más importantes a la hora de hacer la presentación.
Alcuni consigli pratici per una presentazione efficaceGianluca Giansante
Quante volte avete partecipato a un convegno e avete visto un relatore presentare le proprie slide fitte di testo o con colori improbabili o piene di grafici incomprensibili?
Qui trovi alcuni consigli per rendere le tue presentazione in Power Point più chiara, più comprensibile e più efficace.
Scoprirai, ad esempio che è utile affiancare delle immagini al testo perché le persone ricordano solo il 10% di quello che ascoltano ma questa percentuale sale al 65% se ascoltano e allo stesso tempo vedono un contenuto.
Forse può interessarti anche: Presentazioni efficaci: come organizzare il discorso
http://www.slideshare.net/gianlucagiansante/presentazioni-efficaci-come-organizzare-il-discorso
Micro corso di scratch - per incominciare ad imparare a programmareMichele Maffucci
Il corso è una veloce introduzione svolta in circa 3 ore di lezione ed indirizzata a docenti e genitori. Questa iniziativa, fa parte della serie di incontri denominata “Sabati all’Arduino” (presso ITSSE Levi – Arduino, sede via Figlie dei Militari 25) organizzati dal CTS (Centro Territoriale di Supporto) Nuove Tecnologie e Disabilità di Torino e Provincia.
L’iniziativa si propone la finalità di far conoscere le attività di altri CTS del Piemonte, i loro referenti e di trattare argomenti legati alle tecnologie, ai Bisogni Educativi Speciali e all’inclusione.
Il seminario non ha la pretesa di insegnare a programmare con scratch, ma vuole essere un’introduzione, un suggerimento ma soprattutto un pretesto per discutere con i partecipanti sulle possibili strategie attuabili per l’insegnamento dell’informatica nella scuola.
Le seguenti slide possono essere usate come introduzione all’uso di Scratch con gli studenti.
Per contatti ed ulteriori informazioni rimando alle ultime pagine di queste slide.
Grazie
Social media per la tua strategia aziendale Dario De Lucia
Social media e comunicazione per la tua azienda. Slide usate per lezione 2021 per il progetto di Legacoop Emilia Ovest per l'Università di Modena e Reggio Emilia.
Scrivetemi a deluciadario@gmail.com
- uso dei social media in Italia
- come si informano gli italiani
- il tempo di attenzione
- analfabeti funzionali
- calendario editoriale
- facebook
- instagram
- newsletter
- stortyelling
- collegare i livelli
ecc. ecc.
Presentazione sulla cittadinanza digitale come percorso didattico e spunti progettuali intorno alle competenze digitali necessarie.
Il lavoro, nato come attività per il Liceo Brotzu di Quartu S. Elena, è stato presentato a Lucca nell'ambito del Festival della didattica digitale 2017.
Ogni freccia indica materiali scaricabili o siti e blog di interesse per l'argomento.
7 Tips to Beautiful PowerPoint by @itseugenecEugene Cheng
Short talk about presentations given at Startup Dynamo, a workshop held by Startup@Singapore NUS using the Learn Startup Methodology.
My segment was on Presentation Design to make an impact on VCs. Many thanks to @ryanlou for the invite. And not to forget Emiland De Cubber for his amazing slide deck inspirations and invaluable advice. Disclaimer: this is a reimagination off some of Emiland's presentations. I do not make any money of this.
Download for just a tweet: http://goo.gl/fbM4j
Want something similar done for your next pitch? Contact me at my site: http://itseugene.me/contact/
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7 Idee per inserire una citazione nella tua presentazioneSilvia Pinna
Sai che l’80% delle presentazioni andate male non avevano inserito “citazioni” all’interno della stessa? Eppure sono fondamentali:
_Per tenere ancorata a sè l’attenzione del pubblico
_Per rendere incisivo il messaggio
_Per aggiungere credibilità al tuo pitch
Ma una citazione non deve essere solo inerente, calzante e accattivante ma deve essere anche visualizzata efficacemente per imprimersi nella mente delle persone… Di seguito 7 idee per impaginare le tue citazioni!
L'obiettivo di questa presentazione: imparare a organizzare gli elementi del discorso per convincere chi vi ascolta e presentare al meglio le vostre proposte.
Quante volte ci è capitato nel corso di una presentazione di non vedere l’ora che fosse finita?
Ovviamente si tratta di presentazioni che non riescono a raggiungere l’obiettivo.
Spesso ci si dimentica, infatti, la ragione stessa per cui si fa una presentazione, ci si concentra sul contenuto ma si dimentica lo scopo.
Definirlo chiaramente è, quindi, il primo passo.
Cosa vogliamo ottenere con questa presentazione? Far passare una proposta? Dare un’informazione? Invitare le persone a visitare un sito?
E' importante chiarirlo prima di iniziare a preparare la presentazione.
Ma come procedere poi?
L'organizzazione dell'informazione è un elemento importantissimo. Qui trovi una proposta di schema per organizzare l'informazione in modo efficace: quali informazioni inserire prima, quali dopo? In che modo condurre le persone che ti ascoltano a prendere la decisione che proponi?
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Workshop "Gli strumenti del formatore" riservato agli studenti del II anno del CdL Scienze dell'educazione e della formazione indirizzo Formatori (Università Cattolica Brescia)
Nella società complessa che abitiamo, trovare ciò che serve, nel momento in cui serve, è diventato una competenza chiave, forse la più importante, insieme alla capacità di valutare le informazioni acquisite. Cercare informazioni in rete è diventata una necessità a scuola, nel lavoro ed in ogni ambito sociale. Purtroppo le difficoltà insite nell’uso dei motori di ricerca, o l’utilizzo inconsapevole e superficiale di questi, ne limitano notevolmente l’efficacia. La maggior parte di chi usa la rete, per lavoro o per hobby, dimostra infatti di non possedere ancora quelle abilità necessarie a padroneggiare gli strumenti per l'information retrieval ma, soprattutto, manca delle giuste procedure per focalizzare l’oggetto della ricerca e per selezionare e valutare i risultati ottenuti. Questo lavoro offre un modello di strategia di ricerca, il più possibile “scientifico” anche se non esaustivo, attraverso gli strumenti online: come si struttura una ricerca, come scegliere gli strumenti più adeguati, come valutare i risultati in termini di qualità ed attendibilità.
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Alcuni consigli pratici per una presentazione efficaceGianluca Giansante
Quante volte avete partecipato a un convegno e avete visto un relatore presentare le proprie slide fitte di testo o con colori improbabili o piene di grafici incomprensibili?
Qui trovi alcuni consigli per rendere le tue presentazione in Power Point più chiara, più comprensibile e più efficace.
Scoprirai, ad esempio che è utile affiancare delle immagini al testo perché le persone ricordano solo il 10% di quello che ascoltano ma questa percentuale sale al 65% se ascoltano e allo stesso tempo vedono un contenuto.
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Micro corso di scratch - per incominciare ad imparare a programmareMichele Maffucci
Il corso è una veloce introduzione svolta in circa 3 ore di lezione ed indirizzata a docenti e genitori. Questa iniziativa, fa parte della serie di incontri denominata “Sabati all’Arduino” (presso ITSSE Levi – Arduino, sede via Figlie dei Militari 25) organizzati dal CTS (Centro Territoriale di Supporto) Nuove Tecnologie e Disabilità di Torino e Provincia.
L’iniziativa si propone la finalità di far conoscere le attività di altri CTS del Piemonte, i loro referenti e di trattare argomenti legati alle tecnologie, ai Bisogni Educativi Speciali e all’inclusione.
Il seminario non ha la pretesa di insegnare a programmare con scratch, ma vuole essere un’introduzione, un suggerimento ma soprattutto un pretesto per discutere con i partecipanti sulle possibili strategie attuabili per l’insegnamento dell’informatica nella scuola.
Le seguenti slide possono essere usate come introduzione all’uso di Scratch con gli studenti.
Per contatti ed ulteriori informazioni rimando alle ultime pagine di queste slide.
Grazie
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Ecco il prima e il dopo della mia presentazione dopo qualche ora di consultazione su http://presentazioniefficaci.wordpress.com/
Vedo che al posto di alcuni numeri che avevo inserito sono venute delle specie di ombre scure e che le animazioni dell'ultima slide sono andate perse..scusate ma è la prima volta che carico qui..
Parlare in pubblico. Tenere viva l’attenzione, farsi capire, convincere chi a...Gianluca Giansante
Come dare un’immagine di sicurezza e di professionalità? Come usare il corpo, la voce e lo sguardo per attirare l'attenzione di chi ci ascolta e farsi capire?
Parlare in pubblico genera ansia e tensione anche negli oratori più esperti. Una recente ricerca ha dimostrato che fra le fobie delle persone parlare in pubblico viene prima della guerra, della bancarotta e delle malattie.
Il risultato? Molto spesso chi parla in pubblico inizia a parlare o a leggere il proprio intervento velocemente con la testa tuffata sul proprio testo scritto senza guardare il pubblico. Lo fa a ritmo velocissimo, proprio per finire il più in fretta possibile e terminare la situazione di disagio.
Non sarebbe così grave se non fosse che un oratore che non sa usare il linguaggio del corpo, il tono della vice, che non interagisce con l’uditorio, non consente di far arrivare il suo messaggio. Le persone non riescono a seguirlo, si distraggono o addirittura non riescono a sentire quello che dice.
In questa presentazione ho sintetizzato alcuni di consigli utili sia a chi non ha mai parlato in pubblico sia a chi lo fa più spesso ma vuole migliorare il suo stile.
La comunicazione politica online - Le figure del testoGianluca Giansante
La presentazione contiene tutte le foto contenute nel testo "La comunicazione politica online. Come usare il web per costruire consenso e stimolare la partecipazione".
Nel volume cartaceo le dimensioni e la stampa in bianco e nero impongono dei limiti alla visualizzazione delle immagini.
Qui puoi vedere a colori e dimensioni maggiori tutte le fotografie e i video citati nel testo e altre immagini che non hanno trovato spazio nel volume per ragioni di spazio.
Comunicazione politica efficace: tre elementi per aumentare l'efficacia dei t...Gianluca Giansante
Spesso si pensa che per essere convincenti sia sufficiente "dire le cose come stanno".
Ma chiunque abbia provato a convincere una persona che aveva un'opinione diversa dalla sua si sarà accorto che per quanti fatti, ragioni, dati, statistiche gli presentasse, quella persona rimaneva della sua opinione.
Questo accade perché i meccanismi di funzionamento della mente umana sono un po' diversi dalla rappresentazione che il modello del razionalismo illuminista ci ha proposto.
In questa presentazione troverai alcuni strumenti che puoi usare per aumentare l'efficacia dei tuoi discorsi e che puoi usare non solo in ambito politico, ma anche nel contesto aziendale o a casa, con il tuo partner o i tuoi figli.
Come cambia la comunicazione politica con la diffusione sempre più maggiore di internet? Come le nuove tecnologie possono aiutarci a costruire consenso politico?
La presentazione affronta il tema in modo pratico: contiene infatti 5 strumenti per costruire una relazione con i tuoi elettori.
I principi base dell’intelligenza artificiale spiegata ai non tecnici KEA s.r.l.
Invito alla lettura di Tom Taulli, Artificial Intelligence Basics: A Non-Technical Introduction, New York, Apress Media, 2019
Soprattutto a chi ha una formazione umanistica il libro di Tom Taulli spiega in modo chiaro i principi base dell’intelligenza artificiale: dalla preparazione dei dati al machine learning, dal deep learning alle reti neurali artificiali, dal natural language processing all’automazione robotica dei processi, dai robot/cobot fisici a come implementare un progetto di AI, fino ai cenni sul futuro dell’intelligenza artificiale
Sviluppo di un Framework semantico per la contestualizzazione delle activityMichele Palumbo
Partendo da un’analisi di un algoritmo di video-tracking, abbiamo ricevuto, come output, un file. Questo file è stato ulteriormente partizionato per permettere di inserire i tag che vengono fuori dalle tecnologie semantiche.
Il file corredato con i tag semantici, ci viene dato come estensione rdf, che costituisce l'ontologia, dalla quale abbiamo, successivamente, sviluppato le queries.
abbiamo estratto informazioni concentrandoci sulle activity complesse, per risalire alle azioni salienti per quanto riguarda le situazioni di imminente pericolo, ad esempio, persone che attraversano, macchine che si spostano sulla strada, etc., le quali denotano una situazione di potenziale pericolo.
Inoltre, abbiamo rilevato anche situazioni pericolose già accadute (incidenti), ad esempio, macchine che decelerano, persone che camminano in gruppi, etc., in quanto ci possono essere persone che si raggruppano e soccorrono la vittima del sinistro stradale.
Il dottor Parravano spiega in cosa consiste l'arte della Data Visualization (Dataviz), qual è la sua utilità per le aziende e quali sono le sue possibili declinazioni, per poi focalizzarsi sui migliori strumenti a supporto di questa funzione.
BTO - Buy Tourism Online
Edizione delle Isole
24 e 25 Maggio 2010
Portoferraio, Isola d'Elba
Centro Culturale De Laugier
www.btoeducational.it
Rodolfo Baggio
Università Bocconi
Master in Economia del Turismo &
Centro Dondena per la Ricerca sulle Dinamiche Sociali
rodolfo.baggio@unibocconi.it
Nato a Napoli si è laureato in Fisica a Milano. Si è occupato professionalmente di informatica in diverse aziende, in Italia e all’estero, specializzandosi in progettazione di sistemi informativi e formazione manageriale. E’ docente di Informatica presso l’Università Bocconi di Milano, coordina l’area di Sistemi Informativi e Tecnologie di Comunicazione al Master in Economia del Turismo della stessa Università ed è research fellow al Dondena Center for Research on Social Dynamics. Ha svolto ricerche e pubblicato lavori nel campo delle tecnologie per il turismo. Ha tenuto corsi e conferenze in università italiane e straniere. Attualmente si occupa dell’applicazione delle teorie del caos e della complessità e dell’analisi di reti alle destinazioni turistiche. Su questo tema ha conseguito un dottorato (PhD) presso la School of Tourism, dell’Università del Queensland, Australia.
Strumenti di Business Intellingence 1: introduzione al data warehouseDatamaze
Dal dato in azienda alla conoscenza strutturata per effettuare scelte di business puntuali e precise. Cos'è e a cosa serve il data warehouse in un progetto di Business Intelligence.
Casi, tendenze e soluzioni di design dal premio IIC 2022 - Webinar - 18 - [In...Giacomo Mason
I casi presentati all’ultima edizione dell’Intranet Italia Champions lasciano intravedere un passo in avanti nel livello di maturità con cui si affrontano oggi i progetti di intranet e digital workplace.
Casi come la bacheca “local to local” di Coop Alleanza 3.0, il social network podistico di Poste Italiane, la gestione dei processi online di Crif, le iniziative di engagement di ACEA e le tante soluzioni originali di design esibite mostrano un approccio ibrido e creativo ai temi della comunicazione, dell’engagement, del lavoro online, della partecipazione.
Verranno mostrati gli esempi più significativi tratti dai tanti casi presentati per il Premio.
Argomenti del webinar
I casi presentati al Premio
Analisi delle tendenze emergenti
Condivisione delle soluzioni di design più interessanti
Creare un video demo della intranet - Webinar - 17 - [IntranetManagement].pdfGiacomo Mason
Si fa presto a dire “Lanciamo la intranet”
Lanciare un nuovo progetto intranet è un’operazione delicata e importante perché, in molti casi, i nostri colleghi non sanno ancora nulla del progetto.
Proprio per questo, creare un video che introduca il progetto e le sue funzionalità può essere un’operazione determinante e in moltissimi casi indispensabile.
Ma i video non sono tutti uguali: alcuni sono semplici tutorial, altri sono teaser animati e altri ancora sono veri e propri film con tanto di attori e sceneggiatura.
Ellen van Aken, consulente olandese, ne ha collezionati centinaia in questi anni e in questo webinar ci racconterà che cosa ha capito alla fine di questa minuziosa raccolta di video dai progetti intranet di tutto il mondo.
Argomenti del webinar
Cos’è un video demo
Esempi di video efficaci e alcuni consigli sui topics
Le tipologie principali di video demo
Come può essere utile un video
Intranet tra lavoro superficiale e profondo - Webinar - 16 - [IntranetManagem...Giacomo Mason
Non ho tempo per guardare la intranet!
Quante volte ci siamo sentiti dire questa frase nelle interviste ai dipendenti? Spesso, infatti, le intranet sono viste dai nostri colleghi più come un disturbo che come una risorsa a disposizione.
E sono in buona compagnia: anche una chat su Teams o un messaggio su Whatsapp possono costituire altrettante distrazioni inopportune se ci sollecitano nel momento sbagliato.
Ma qual è il momento giusto? Per capire come le intranet ci possono aiutare e in quali fasi delle nostre attività dobbiamo fare un passo indietro e distinguere, nella nostra giornata lavorativa, tra attività “superficiali” e “profonde”, nei tre ambiti dell’informazione, dell’azione e della relazione.
In questo webinar proporremo un framework che vi aiuterà a capire meglio come posizionare correttamente la vostra proposta intranet all’interno del quotidiano dei colleghi, a seconda del loro ruolo in azienda.
Argomenti del webinar
- Lavoro superficiale e lavoro profondo
- Informazione, azione, relazione
- Intranet, digital workplace e i loro impatti sui diversi ambiti
- Un framework evolutivo per il progetto
Progettare esperienze con la Journey map
Una Journey Map è uno strumento che rende visibile ogni momento chiave dell’esperienza di un soggetto e che consente di visualizzare e considerare diverse informazioni contemporaneamente, rendendo più facili l’analisi dei processi e il processo decisionale.
L’Employee Journey Map può far parte del processo di progettazione dell’esperienza del dipendente. Una progettazione continua e iterativa.
Il risultato è una mappa visiva che identifica i punti di forza e le esigenze per guidare le scelte strategiche di un’organizzazione che mette al centro le persone e per migliorare la work experience di tutti.
Ne parliamo con Marco Tagliavacche, Experience Designer di Rina, che ha avviato un progetto di un anno con oltre 100 colleghi per capire dalle loro voci la loro esperienza lavorativa e i processi aziendali che li accompagnano.
Argomenti del webinar
Obiettivi: quando si indaga, è fondamentale impostare un obiettivo dal giorno 0;
Collaborazione: la chiave in ogni fase, dalla raccolta dei dati all’analisi, dalla messa a terra alla condivisione;
Esperienza lavorativa: comune ma si evolve personalmente nel tempo;
Numeri: conoscere i numeri è solo una parte della storia, perché il vero valore è nei dati qualitativi.
Intranet tra globale e locale - webinar - [intranet management]Giacomo Mason
Local, global, glocal
Una intranet che funziona pubblica contenuti non solo per tutti i dipendenti, ma anche per gruppi collocati in ruoli, sedi, direzioni specifici.
Nelle intranet più mature, la dimensione “global” e quella “local” si intrecciano di continuo seguendo 4 direttrici principali:
Da globale a globale
Da globale a locale
Da locale a globale
Da locale a locale
Le articolazioni e la proporzione di queste dimensioni determinano che tipo di intranet costruiremo: orientata alla comunicazione, al supporto operativo, alla collaborazione tra piccoli gruppi.
Il webinar esaminerà nel dettaglio le quattro dimensioni e mostrerà il framework Global/Local™ creato per mappare il tipo di comunicazione che avviene oggi nella vostra intranet e per determinare quindi come è posizionata nello spettro comunicazione/collaborazione.
Il framework può essere usato anche per definire la direzione che la vostra intranet potrà assumere nella sua evoluzione.
Argomenti del webinar
La intranet tra global e local
La quattro direzioni della comunicazione interna: il framework
Tra comunicazione e collaborazione
Iperlocale: la nuova sfida della comunicazione interna
La gamification è un modo innovativo per raggiungere obiettivi comuni, combinando strategia, comportamenti e tecnologia.
Le tecniche di gamification per le aziende consentono a dipendenti, collaboratori e clienti di interagire con applicazioni, processi e sistemi aziendali di un’organizzazione in modo divertente e coinvolgente.
Può essere una leva molto importante della comunicazione interna, per guidare positivamente l’esperienza digitale dei dipendenti.
Utilizzando elementi del gioco, la gamification può essere utilizzata per motivare i dipendenti e per migliorare alcuni processi interni alle aziende come la formazione e la collaborazione.
Intranet e information architecture webinar - [intranet management]Giacomo Mason
Un nuovo webinar gratuito, per metà in italiano e per metà in lingua inglese, con la presenza di un ospite internazionale: Cristian Salanti, che insieme a Giacomo Mason ci parlerà di Architettura Informativa legata alle intranet.
Quando si parla di AI per le intranet si fa quasi sempre riferimento alla struttura della intranet (come è costruita) e al modo in cui si svolge la navigazione per trovare le informazioni.
Nel 2018 abbiamo pubblicato il libro Intranet Information Architecture. Progettare l’architettura informativa delle intranet di nuova generazione, che descrive come adottare e integrare soluzioni progettuali e di processo capaci di rendere la intranet davvero funzionale.
Il webinar sarà l’occasione per tornare su principi e best practices per realizzare al meglio la struttura delle informazioni e renderle accessibili con facilità in ogni momento e da qualsiasi dispositivo.
Parleremo di come organizzare in un’architettura che funzioni file, pagine, news e schede per poterle classificare, navigare e ritrovare, a partire dalle tecniche di design e da un processo di costruzione condiviso che metta al centro le persone dell’azienda.
Argomenti del webinar
I 7 principi dell’Intranet Information architecture (a cura di G. Mason)
Key Challenges
Objective of an intranet
Topic/task–oriented information architecture
6 needs of an employee when doing a task + bad real-life examples
Types of information required to build a topic page
Premiazione intranet italia champions 2020 alcune tendenze - webinar - [int...Giacomo Mason
Alcune tenedenze
Uso dei chatbot
Formati podcast
Profili arricchiti
Filtri multipli
Sezioni “Come fare per…”
Sezioni “Covid” e “Smart working”
Dipendenti protagonisti
Personalizzazioni dell’interfaccia
Ricerca intelligente
Metodi User centered
Lo stato delle intranet in italia 2020 webinar - [intranet management]Giacomo Mason
Il Report con i risultati della Survey 2020, a cui hanno partecipato 49 aziende, che hanno risposto a 53 domande su:
Strategia
Processo di creazione
Contenuti e servizi
Funzionalità
Design
Governance
Tecnologie
Anatomia di una intranet news webinar [intranet management]Giacomo Mason
La regina dei contenuti intranet
Da sempre, le news dominano i contenuti delle intranet. Circondate, in passato, da avvisi, servizi, documenti e assediate, oggi, da notifiche e status dai social interni, le news conservano un posto di primo piano tra i contenuti che vengono pubblicati quotidianamente sui siti interni delle aziende.
Ma nel tempo si sono evolute, così come si sono evoluti gli standard nella pubblicazione dei contenuti su internet.
Come è fatta una news intranet oggi? Quali elementi contiene, quali sono le modalità da seguire per progettarla, seguendo i più aggiornati standard di design?
Osservata da vicino, la intranet news è un piccolo mondo composto da tanti elementi di design e molte funzionalità, che la rendono un oggetto complesso, delicato e molto potente.
Nel webinar, come sempre, vi racconteremo lo stato dell’arte del design delle news in intranet, con uno sguardo ad esempi e standard presi dalla letteratura internazionale.
Argomenti del webinar
Piccola storia delle news in intranet
Le news e l’ecosistema informativo
Funzionalità e standard consolidati
Pattern di design per le news in intranet
Intranet e community, pattern che funzionano - Webinar [Intranet management]Giacomo Mason
Si parla di community in intranet praticamente da sempre, con un misto di desiderio, terrore, speranza.
Le tante domande si affacciano in sala riunioni: si possono davvero fare e, se è così, come facciamo a farle funzionare bene? E che cosa significa farle funzionare bene? I colleghi che cosa faranno? E i capi? E quale deve essere il nostro ruolo? animatori, moderatori, help desk…Ma, in definitiva, che cos’è una community interna?
Sono domande giuste, alle quali finalmente la letteratura e la pratica di questi anni ha cominciato a dare delle risposte. Oggi sappiamo come progettarle, come usarle e come metterle a frutto nella maniera migliore. Confortati da tanti casi di studio e benchmark e livello internazionale, che oggi finalmente sono disponibili.
Nel webinar vi racconteremo lo stato dell’arte e vi daremo alcuni consigli su come progettare al meglio uno dei componenti più “incandescenti” dei progetti intanet di oggi.
Come sempre, guardando anche alla letteratura internazionale e ai casi di successo più rilevanti.
Argomenti del webinar
Community online e community interne
Come usare al meglio le community interne
Strategia, progettazione, set up
Gestione e community management
Pattern di design per le community interne
We will meet again. Il futuro del lavoro - slideshareGiacomo Mason
Il futuro del lavoro tra sogni utopie e incertezze. E sopratutto tra la visione ideologia del "nomadi digiali" e la triste raltà quotidiana che si annuncia sempre più fosca.
Davvero crediamo che le aziende si lasceranno scappare loccaisone di contenre i costi e scaicarli nui nomadi digitali?
profilo e rubrica, le killer application della intranet - Webinar - [Intranet...Giacomo Mason
Molto più di un cercapersone
Da sempre, la rubrica interna è la killer application delle intranet di tutto il mondo.
Ma negli anni questo fondamentale strumento si è evoluto enormemente, fino a diventare un radar raffinatissimo per cercare esperti, capire chi fa cosa in azienda, individuare competenze e scovare talenti nascosti nell’organizzazione.
Con un pizzico di gamification quando serve.
Le arcane schede individuali della rubrica “old style” si sono evolute in profili personali aggiornati, ricchi di informazioni a disposizione dei colleghi, e la vecchia casella di ricerca non scova più solo cognomi ma skill, progetti, ruoli e competenze interne.
Una applicazione interna fondamentale che, se ben progettata, ci permette di fotografare quell’enorme patrimonio aziendale costituito dalle persone: ruoli, attività, progetti, skills.
Il webinar vi racconta dove siamo arrivati oggi con un occhio, come sempre, alla letteratura internazionale e ai casi di successo più rilevanti.
Argomenti del webinar
Il cercapersone si è evoluto
Dalla scheda al profilo personale
Contatti, attività, skill, e poi?
Chi alimenta il profilo?
Pattern di design per la rubrica interna
Una intranet, molti destinatari - webinar - [intranet management]Giacomo Mason
Profilare, personalizzare targhettizzare
Le intranet che funzionano arrivano a tutti i dipendenti. Ma non nello stesso modo.
Un portale intranet si presenta a ciascuno in modo diverso sulla base della sua identità professionale, delle sue caratteristiche organizzative, delle sue preferenze personali.
Imparare a maneggiare i tre concetti di profilazione, targhettizzazione e personalizzazione è quindi determinante per impostare un progetto che renda le informazioni intranet davvero rilevanti per tutti i destinatari.
In questo webinar gratuito vedremo come questi tre concetti siano molto diversi tra di loro e come debbano funzionare contemporaneamente per costruire una architettura informativa robusta e centrata sulle persone.
Impararemo quali sono i passi da seguire per profilare, personalizzare e targettizzare al meglio la nostra intranet sulla base delle caratteristiche specifiche dell’organizzazione.
Con un occhio, come sempre, alla letteratura internazionale e ai casi di successo più rilevanti.
Argomenti del webinar
I portali intranet non sono portali
3 concetti da chiarire
Su quali elementi profilare le informazioni?
Cosa significa personalizzare
La targhettizzazione come criterio di rilevanza visiva
Impatti sul design delle intranet
Intranet e gamification webinar - [intranet management] Giacomo Mason
Si gioca, ma non si scherza
In questi anni il concetto di gamification si è esteso a moltissimi ambiti della via quotidiana, e il mondo del lavoro è forse la sua ultima frontiera.
Inserire dinamiche di gioco negli ambienti intranet può aumentare l’engagement, orientare i comportamenti, accrescere la visibilità delle iniziative e migliorare la continuità nel rapporto tra persone e azienda.
Ma bisogna farlo bene, per evitare che le possibilità di successo si trasformino in altrettanti fallimenti e le persone vivano gli elementi ludici come perdite di tempo o ancora peggio, come momenti di frustrazione.
In questo webinar gratuito vedremo i pattern che funzionano (Riconscimento, Autonomia, Completamento, Gara con se stessi, Visibilità, Social proof, ecc) e come possono essere applicati con successo agli ambienti intranet; esamineremo alcuni casi di studio di corretta applicazione e impareremo quali aspetti considerare nel momento in cui decidiamo di “gamificare” la intranet.
Argomenti del webinar
Gamification, ovvero?
Gamificare i luoghi (digitali) di lavoro
Dinamiche e meccanismi
pattern che funzionano in azienda
Dosare e applicare i pattern
La promessa: engagement, continuità, soddisfazione
intranet management - intranet, digital workplace, collaboration, quali diffe...Giacomo Mason
Intranet, collaboration online e Digital workplace sono spesso visti come termini equivalenti ma non lo sono, né concettualmente né tecnologicamente.
Piuttosto, è proprio nell’articolazione continua delle differenze tra questi oggetti che si costruisce l’esperienza digitale delle persone sul lavoro, sia in ufficio che in remoto. Capire come far parlare al meglio queste tre dimensioni è la chiave per organizzare una presenza digitale davvero evoluta per le persone dell’organizzazione.
In questo webinar gratuito vedremo il significato dei tre termini, quali principi devono governare l’ecosistema informativo aziendale, la portata e le intersezioni delle tre dimensioni e che caratteristica deve avere una intranet per potersi inserire in modo produttivo tra Digital workplace e sistemi di collaborazione online.
Il tutto con l’aiuto di esempi e di definizioni tratti dalla letteratura internazionale.
Intranet management - creare uno smart working human centeredGiacomo Mason
Lo smart working non esiste
Anche dopo il periodo di isolamento forzato molte aziende hanno deciso di ritardare il ritorno dei dipendenti negli uffici e questa scelta implica molti cambiamenti, organizzativi e di relazione.
Organizzativi, perché occorre ripensare ai modelli decisionali, di assegnazione degli incarichi e alle modalità di collaborazione.
Di relazione, perché lavorare da casa non può significare lavorare isolati. Incontrare i colleghi, scambiarsi pareri e stare insieme è parte integrante del sentirsi parte dell’azienda.
Diventa quindi molto importante che i cambiamenti nascano dal basso, perché li rende più facilmente accettabili, in quanto condivisi.
In questo webinar illustreremo come coinvolgere tutti dipendenti, manager compresi, e a definire percorsi di cambiamento per migliorare la qualità della vita delle persone che continueranno a lavorare a distanza, ora per necessità, in futuro per scelta.
[Intranet management] intranet, covid 19 e remote working - che cosa abbiamo ...Giacomo Mason
In questi mesi le aziende hanno operato dei cambiamenti nella comunicazione interna e nell’organizzazione del lavoro molto importanti, in alcuni casi rivoluzionando le relazioni, i processi, gli strumenti, le modalità di coordinamento, i modi di “abitare il lavoro”.
Il triangolo covid-intranet-remote working è diventato un fortissimo fattore di evoluzione, con la necessità di imparare in poco tempo una serie di approcci innovativi.
In questo webinar gratuito vedremo che cosa stiamo imparando in questa fase, come le intranet accentuino il loro ruolo di hub informativo, quali contenuti, quali servizi sono stati realizzati in alcune aziende italiane e internazionali e che cosa possiamo imparare da tutto questo, anche grazie al lavoro di raccolta di alcuni ricercatori internazionali (J. Nielsen, J. Robertons, M. Richard e altri).
Argomenti del webinar
- L’ospite inquietante: comunicazione interna, smart working e Covid-19
- Il nuovo ruolo delle intranet
- Come cambiano i contenuti e i servizi
- Iniziative di informazione e coinvolgimento dei dipendenti
- Qualco cosa che abbiamo capito
Cosa significa progettare per le comunità aziendali nei luoghi di lavoro? Cosa sono esattamente le comunità e come possiamo aiutarle nellaloro attiivtà? Idntifichiamo alcuni principi di metodo e alcuni pricipi di design per i sistemi infrmativi interni alla comunità aziendali
Di chi è la intranet? Un progetto tra IT, HR, Comunicazione, OperationsGiacomo Mason
Le intranet sono oggetti platici e sottoposti a diverse interpretazioni da parte dei diversi settori. Dobbiamo essere capaci di rendere questo progetto adatto alle diverse situazioni e tollerare l'ambiguità organizzativa
Di chi è la intranet? Un progetto tra IT, HR, Comunicazione, Operations
La presentazione efficace con le slide
1. presentazioni efficaci con le slide consigli per creare presentazioni belle, leggibili, efficaci Strategia Architettura Grafica Testi
2. I c o n t e s t i e l o s t r u m e n t o S t r a t e g i a A r c h i t e t t u r a T e m p l a t e S t a n d a r d e d i t o r i a l i S p a z i e i m m a gi n i T e s t i G r a f i c a T e s t o e g e s t o S o m m a r i o 1) 2) 3) 4) 5) 6) 7) 8) 9)
4. I “classici” errori di chi crea slide 1) Standard semiotici inefficaci o assenti 2) Testi prolissi e verbosi 3) Inutile complicatezza 4) Cattivo uso delle immagini 5) Cattivo uso di grafici e tabelle 6) Cattivo uso dello spazio e del tempo 7) Abuso di grafica e effetti speciali 1) I c o n t e s t i e l o s t r u m e n t o
5. Le tipiche slide problematiche 1) I c o n t e s t i e l o s t r u m e n t o Noiose e libresche (didattica – H.R.) Inutilmente complicate (consulenza - Informatica) Eccessive e “barocche” (Marketing e comunicazione)
7. Attualmente in Astra Italia sono presenti diversi ambienti operativi che forniscono infrastrutture di accesso a funzionalità e procedure aziendali. Tali ambienti operativi posso essere collocati all’interno di due aree funzionali distinte, ovvero Operation e Collaboration. L’area Operation , costituita i sistemi OISS, offre servizi orientati alla comunicazione Person to Machine, ossia alla “comunicazione” del personale con le infrastrutture e i sistemi che garantiscono l’erogazione ed il mantenimento dei servizi offerti dall’azienda. Ne sono un esempio i servizi di network monitoring, provisioning e system management. L’area Collaboration , costituita dai sistemi OISS, offre servizi orientati alla comunicazione Person to Person sia verso l’interno che verso l’esterno dell’azienda, quali servizi di mail e fax, accesso al web e portali, condivisione di dati e cartelle pubbliche. Obiettivo del progetto è definire l’architettura di una infrastruttura che permetta di integrare in un unico ambiente operativo le funzionalità e le procedure delle aree Operation e Collaboration. Tale infrastruttura è stata nominata POC (Piattaforma di Operation e Collaboration). Trasporto Infrastruttura che garantisce l’interconnessione tra le reti esistenti nei vari domini Mediation Layer E’ composta dall’insieme delle componenti che garantiscono l’accesso alle applicazioni; comprende web server, application server, SOA server, terminal server System Management Infrastruttura che garantisce il management dei sistemi, delle applicazioni, la distribuzione del software e delle patch di sicurezza EUAM (Enterprise User Application Management) Insieme dei sistemi che permettono la gestione degli utenti e delle applicazioni. Offre funzionalità di identify management, strongh autenthication, single sign-on, gestione profili utenti e gruppi, crittografia, central application management. Presentation Layer Infrastruttura di accesso alle aree Operation e Collaboration basata su un’architettura distribuita che garantisce l’accesso sia da postazioni fisse che in mobilità su tutto il territorio nazionale. Volevi dirmi qualcosa?
8. Le slide: caratteristiche strutturali 1) I c o n t e s t i e l o s t r u m e n t o Sequenzialità Le slide sono una serie di elementi in successione definita. La strada da percorrere va preparata. Frammentarietà . Le slide sono una brevi frasi unite ad altri elementi grafici. La presentazione è l’unità virtuale di tutti questi frammenti Bassa risoluzione Le slide non possono ospitare tante informazioni Una slide presenta quindi una selezione di dati. multicanalità Le slide lavorano bene quando operano su più piani (cognitivo, visuale). Ma bisogna coordinarli e non eccedere
9. C’è, come in altri media (cinema) una narrazione (ma è una narrazione logica) C’è un’unica strada da percorrere C’è un “ prima ” e un “ dopo ” C’è un andamento con momenti topici prestabiliti Sequenzialità: una narrazione logica 1) I c o n t e s t i e l o s t r u m e n t o
10. 1) I c o n t e s t i e l o s t r u m e n t o Temporalità a livello globale Spazialità a livello locale Sequenzialità: temporalità globale, spazialità locale Movimento Andamento predeterminato Prima e dopo Acquisizione progressiva Fissità Andamento non predeterminato Sopra e sotto Acquisizione immediata
11. 1) I c o n t e s t i e l o s t r u m e n t o Un buon uso dello spazio - I contenuti si arricchiscono - Informazione Didattica on line Community Oggi Domani Iscrizioni Info istituzionali Programmi corsi e laboratori Schede docenti Eventi della scuola Lezioni on line Dispense da scaricare Materiali (spartiti – mp3) da scaricare Bacheca 1 Forum didattico Eventi al di fuori della scuola Gallerie immagini Metodo didattico Recensioni Segnalazioni Lezioni on line multimediali Commenti on line alle lezioni Forum didattici legati ai laboratori Forum didattici estesi e tutorati Gruppi di lavoro virtuali Spazi gestiti direttamente dagli allievi Le informazioni sono disposte in modo tabellare-spaziale
12. Frammentarietà Ogni slide contiene un solo frammento I frammenti sono il più possibile autosufficienti I frammenti sono uniti in modo logico e consequenziale 1) I c o n t e s t i e l o s t r u m e n t o
13. La quantità è un falso problema Tante slide diminuiscono il tempo per leggerle . Il tempo per leggerne una compressa è maggiore della somma dei tempi di lettura di due diluite Tante slide migliorano la divisione naturale dei contenuti (no mele con le pere) Tante slide possono essere formattate meglio (font, spazi, ecc) 1) I c o n t e s t i e l o s t r u m e n t o
14.
15. Da una a tre Controllate il contenuto originario, e spezzatelo in modo adeguato 1) I c o n t e s t i e l o s t r u m e n t o
16. L’iniziativa vuole massimizzare gli utili e ridurre le spese attraverso una accurata politica di investimenti a medio e lungo termine che comporteranno notevoli cambiamenti sul piano organizzativo e di infrastrutture tecnologiche. Inoltre verrà garantita un’accurata politica di marketing a supporto delle attività al fine di garantire un presidio one-to-one di tutta la clientela, dopo un’accurata segmentazione della stessa in base ai classici parametri socio-demografici. Fase 1 Fase 2 Fase 3 Fase 4 Strategia Raccolta dati tecnologia Implementazione Troppi frammenti di informazione su una slide 1) I c o n t e s t i e l o s t r u m e n t o 33 14 32 22 Fascia clientela (bassa-alta) Soddisfazione (bassa-alta) 50 25 75
17. Bassa risoluzione Le slide possono ospitare pochi dati , oltre ai quali la slide diviene illeggibile Ogni slide è frutto quindi di una scelta: devo selezionare accuratamente i dati da esporre ed eliminare il resto I dati convivono con gli “spazi grafici” e con il “ vuoto ” 1) I c o n t e s t i e l o s t r u m e n t o
18. Dopo aver stabilito l'obiettivo della tua presentazione, dovrai considerare il pubblico a cui essa è indirizzata. Per esempio, dovrai cercare di scoprire ciò che il pubblico conosce sull'argomento della presentazione e cosa pensa a riguardo. Una volta definito l'obiettivo e il pubblico di riferimento, avrai le basi per un efficace presentazione e potrai quindi iniziare a concentrarti sulla tua strategia. Ciò significa decidere in che modo presentare il tuo messaggio. Una volta deciso l'aspetto della tua presentazione, traccia una struttura del layout e dei contenuti prefissati. È utile abbozzare uno schema approssimativo di ogni diapositiva all'interno della presentazione al fine di verificare la disposizione del testo, delle illustrazioni e dei grafici. Un altro importante fattore da considerare è la quantità di tempo a disposizione per esporre la presentazione. Si è tentati a creare una grossa quantità di diapositive, ma una singola presentazione ne dovrebbe contenere non più di 15-20. 900 Caratteri Bassa risoluzione - Esempio 1) I c o n t e s t i e l o s t r u m e n t o Un testo che potrebbe benissimo essere scritto su word, ma che su slide diventa illeggibile . Il testo (adeguatamente formattato) non dovrebbe superare i 300 caratteri
19. 1) I c o n t e s t i e l o s t r u m e n t o Multicanalità Le slide funzionano bene Se integrano aspetti razionali e visuali Razionale non vuol dire per forza noioso e visuale non vuol dire per forza “stupefacente”
20. L’aggiunta di stelle “esplosive” non rende la presentazione più divertente e “strepitosa”, ma solo più illeggibile 1) I c o n t e s t i e l o s t r u m e n t o Multicanalità: le stelle non stupiscono
21. Anche le animazioni rispondono al criterio dello stile cognitivo: vanno pianificate con uno scopo preciso Sono strategiche per la comprensione dei concetti e non al divertimento della platea L’animazione migliore è sempre la “ dissolvenza a punti ” 1) I c o n t e s t i e l o s t r u m e n t o Multicanalità: le animazioni non sorprendono
22. Le slide: quando funzionano meglio Per semplificare in modo efficace insieme di elementi complessi Per mettere a confronto dei dati e analizzare dei risultati Per mostrare meccanismi e relazioni tra elementi (concetti, fasi, azioni…) 1) I c o n t e s t i e l o s t r u m e n t o In questo modo riusciamo a convincere meglio una platea in un percorso persuasivo fatto di immagini e testi
23. Semplificare e andare all’essenziale Un modello troppo complesso e “sistemico” Vanno forniti modelli semplici, che riducono la complessità per uno scopo preciso 1) I c o n t e s t i e l o s t r u m e n t o NO
24. Confrontare dati Confrontare i dati non significa “buttarli sulla slide” ma permettere un confronto “a colpo d’occhio” In questa slide i dati non sono confrontabili facilmente 1) I c o n t e s t i e l o s t r u m e n t o NO
25. Confrontare dati deve essere semplice 2) I contesti e lo strumento Da Presentationzen - Garr Reynolds http://www.presentationzen.com/
26. Mostrare relazioni 1) I c o n t e s t i e l o s t r u m e n t o Un buon uso delle slide è mostre i meccanismi funzionamento di qualcosa e le relazioni tra elementi (es: processi) Si può usare la spazialità delle slide per mostrare delle relazioni tra elementi Attenzione: i modelli devono essere semplici
28. Strategia non è “riempire il sacco” 2) S t r a t e g i a
29. Individuare le aspettative reciproche (mittente – destinatario) Sviluppare una strategia di comunicazione , tenendo conto dell’audience Individuare stile e linguaggio Ordinare le idee in base alla logica piramidale Creare il prodotto finito I passi da fare 2) S t r a t e g i a
30.
31. La regola aurea Tarare vuol dire circoscrivere 2) S t r a t e g i a
32. Non dire tutto, dire il giusto La presentazione efficace seleziona gli argomenti in relazione alla platea La strategia determina la quantità di argomenti e il livello di approfondimento di ciascuno Efficacia non significa completezza, ma pertinenza 2) S t r a t e g i a
33. Che domande farsi per tarare l’intervento Su quali aspetti mi concentrerò? Che livello di profondità avrà la presentazione? Che tipo di linguaggio utilizzerò? (specialistico, neutro,metaforico… Userò molti esempi ? Userò molti dati ? Userò molte immagini ? Che ruolo avranno le immagini? 2) S t r a t e g i a
34. “ fulcro” del documento Messaggio Sono ostili ? Sono amici ? Orientati al fare? Orientati al sapere? Orientati al decidere? Ruolo manageriale? Ruolo tecnico? Ruolo operativo? Tenere conto delle aspettative dell’audience
35.
36. Devo convincere o spiegare? La domanda fondamentale della strategia 2) S t r a t e g i a
37. Premessa Scenario Obiettivi Cuore Strumenti Dettagli Troppo lunga (quando si arriva al “dunque”?) Non corrisponde alle aspettative (ma io volevo vedere la soluzione al mio problema!) Rischio di eccesso di informazioni (E questo che cosa c’entra con il mio problema?) Le informazioni non hanno un contesto adeguato (Perché mi stai dicendo questo?) La sequenza “classica” 2) S t r a t e g i a
38. Problem solving Comunicazione Dati Analisi Ipotesi Verifiche Soluzione Piramide della comunicazione 2) S t r a t e g i a
39.
40. La sequenza del “Perché” Tu hai un problema Questo problema va affrontato con soluzioni nuove Ecco La soluzione Dettagli Lunghezza giusta (Siamo arrivati al dunque in poco tempo) Corrisponde alle aspettative (Adesso capisco perché stai lavorando su questa cosa) Quantità giusta di informazioni (Mi hai dato gli elementi per capire perché serve questo) Le informazioni hanno un contesto adeguato (Sono pronto a capire i dettagli della tua soluzione) Esempi 2) S t r a t e g i a
41. La sequenza del “come” Ti riassumo il problema Ecco La soluzione Dettagli Lunghezza giusta (Non mi hai ripetuto quello che sapevamo già) Corrisponde alle aspettative (Volevo vedere delle soluzioni) Quantità giusta di informazioni (I dettagli sono nella giusta quantità) Le informazioni hanno un contesto adeguato (I dettagli arrivano al momento giusto) Dettagli Esempi 2) S t r a t e g i a
42. Strategia “del perché” sbagliata Il progetto Il nostro progetto prevede di riprogettare il sito usando ASP e XML come linguaggi di base. Le evoluzioni Sarà possibile avere con facilità flussi di dati alternativi, come i Feed RSS, che potranno essere visti anche da PDA e cellulari I vantaggi Riprogettare il sito web in linguaggio ASP e XML ci consentirà di avere delle pagine dinamiche a aggiornabili facilmente senza costi aggiuntivi. Ma che ce ne facciamo delle pagine dinamiche? Ma alla fin fine quanto costerà mai aggiornare a mano qualche paginetta? Ma che cosa sono l’ASP, l’XML, I Feed RSS, i PDA? Mi sa che mi stanno vendando fumo… Flussi di dati alternativi? Ma questa è roba da informatici. ? 2) S t r a t e g i a
43. Strategia “del perché” riprogettata Il problema Per aggiornare una pagina sul nostro sito ci vuole mezz’ora. Noi aggiorniamo in media 8 pagine al giorno: in un anno fanno 15.000 euro di spese La soluzione sta in due parole: ASP e XML, due tecnologie economiche e veloci Conseguenze Se gli utenti vogliono scaricare le notizie sul cellulare o su un computer più piccolo non possono farlo e stanno arrivano mail di clienti furenti. infine non siamo in grado di erogare, oggi, i servizi evoluti di cui parliamo da tempo. “ Palazzo in fiamme” Traduzione del problema (“sito statico”) in termini comprensibili (“15.000 euro persi”) Linguaggio più familiare 2) S t r a t e g i a
44. Strategia “del come” sbagliata Lo scenario Oggi le banche diversificano i canali per venire incontro alle nuove esigenze della clientela Il progetto Nettuno Il progetto Nettuno è pensato per diversificare i canali d’accesso alla Banca I vantaggi di diversificare Diversificando i canali fidelizziamo la clientela, aumentiamo l’efficienza, riduciamo i costi e ci concentriamo sulle operazioni a valore aggiunto . Le iniziative del progetto Nettuno Grazie al progetto Nettuno sarà possibile in breve tempo effettuare depositi monetari e di assegni presso i bancomat e effettuare una serie di pagamenti fiscali, tramite internet Il nostro settore si chiama “nuovi canali”, vuoi che non lo sappiamo???? Lo scenario? Ancora lo scenario????? Quando arrivano le idee? ? 2) S t r a t e g i a
45. Strategia “del come” riprogettata La domanda Diverisificare, si, ma come? I Canali possibili Bancomat Sportello internet Il progetto Nettuno Grazie al progetto Nettuno sarà possibile da maggio effettuare depositi monetari e di assegni presso i bancomat e effettuare una serie di pagamenti fiscali tramite internet Premesse condivise Focalizzazione sulla soluzione Maggiore precisione e concretezza 2) S t r a t e g i a
46. Il principio del puzzle Nella comunicazione efficace dobbiamo mostrare prima il disegno del “puzzle”, e poi singoli pezzi Scenario, direzione, mappa del percorso 2) S t r a t e g i a
47. Qual è il “Grande disegno?” Lo scenario noto La situazione contingente Il problema (“palazzo in fiamme”) La missione (“terra promessa”) 2) S t r a t e g i a Esplicitare in modo chiaro gli obiettivi e il percorso Mostrare l’agenda completa dei lavori Illustrare la/le tesi principali Se possibile, anticipare le conclusioni Ribadire sempre a che punto siamo del percorso
49. Altre strategie di attacco Raccontare un aneddoto Inserire una citazione Citare un dato scioccante o sorprendente Inserire una breve storia Ricorrere a un’analogia, una metafora, una similitudine 2) S t r a t e g i a
51. L’architettura valorizza i contenuti 3) A r c h i t e t t u r a Da: Paul le Roux Presentare per convincere - Lupetti
52. Macro argomenti destrutturati Micro argomenti strutturati a piramide Strutturare la piramide 3) A r c h i t e t t u r a
53. Alcune regole metti “sul piatto” i titoli dei tuoi argomenti identifica gli elementi principali e marginali analizza gli argomenti per capire se possano essere divisi spezza quindi i diversi elementi in pezzi più piccoli e omogenei raggruppa gli elementi in ad aree omogenee (aspetti teorici, aspetti pratici, aspetti storici, scenari, fasi, eccetera) Subordina alcune aree ad altre Elimina quello che non serve 3) A r c h i t e t t u r a
54. Una slide sola è un boomerang Troppo! 3) A r c h i t e t t u r a
55. Esempio: slide non “piramidale” Affollamento Argomenti diversi Titoli sbagliati Troppo approfondimento per ogni punto 3) A r c h i t e t t u r a
56. Qual è il fulcro della vostra idea? La domanda fondamentale dell’architettura 3) A r c h i t e t t u r a
57. Qual è la mia idea? La regola dei 20 secondi Se dovessi dire la mia idea in 20 secondi , che cosa direi? Se non riuscite a trovare una formulazione adatta, significa che siete ancora in fase di braintsorming. Se ci riuscite, bene quella e LA COSA che avete da dire Questa idea è il "cuore" della vostra presentazione. Sarebbe meglio che stesse in una slide a parte "dobbiamo espanderci sul mercato giapponese entro due anni“ "dobbiamo aprire una canale internet per fare e-commerce dei nostri prodotti", "dobbiamo acquistare un prodotto di CRM che favorisca la conoscenza mirata dei nostri clienti 3) A r c h i t e t t u r a
58. Mettere gli argomenti in “profondità” Il succo In questo modo puoi: Andare al sodo subito Aggiungere immagini significative Dosare meglio le informazioni Eliminare o aggiungere livelli se serve 3) A r c h i t e t t u r a
59.
60. Dettagli operativi – Dati analitici - Curiosità Esempi – Ragioni – Risposte Macro argomenti Messaggio principale Introduzione (scenario, palazzo in fiamme, terra promessa) L’andamento standard 3) A r c h i t e t t u r a
61. Slide concettuali, dettagli tecnici, esempi Slide concettuali : esprimono tesi e concetti, danno regole, sviluppano argomenti, aggiungono nozioni Dettagli tecnici : elenchi dettagliati, nozioni riguardanti diagrammi temporali, costi, logistica, attori in gioco, dati di funzionamento, eccetera Esempi : dati di supporto, rappresentazioni concrete dei concetti espressi 3) A r c h i t e t t u r a
62. Slide uno Slide due Esempio 3 Esempio 2 Esempio 1 Slide otto Esempio 3 Esempio 2 Esempio 1 Esempio 3 Esempio 2 Esempio 1 Dettagli tecnici Dettagli tecnici Dettagli tecnici Dettagli tecnici Dettagli tecnici Dettagli tecnici Slide quattordici Un esempio: presentazione didattica Molti esempi per ogni concetto espresso 3) A r c h i t e t t u r a
63. Dividete la presentazione in capitoli, e ad ogni capitolo fate corrispondere un Insieme di slide, ciascuna con un concetto diverso, seguendo la piramide. Organizzare i capitoli 3) A r c h i t e t t u r a Sdsldkals asòd asdlò s Òdasdkasòl aòàsd òà Asdasdladkasd saòàd<-ò Sdsldkals asòd asdlò s Òdasdkasòl aòàsd òà Asdasdladkasd saòàd<-ò Sdsldkals asòd asdlò s Òdasdkasòl aòàsd òà Asdasdladkasd saòàd<-ò Cap. 1 Sdsldkals asòd asdlò s Òdasdkasòl aòàsd òà Asdasdladkasd saòàd<-ò Sdsldkals asòd asdlò s Òdasdkasòl aòàsd òà Asdasdladkasd saòàd<-ò Sdsldkals asòd asdlò s Òdasdkasòl aòàsd òà Asdasdladkasd saòàd<-ò Sdsldkals asòd asdlò s Òdasdkasòl aòàsd òà Asdasdladkasd saòàd<-ò Sdsldkals asòd asdlò s Òdasdkasòl aòàsd òà Asdasdladkasd saòàd<-ò Sdsldkals asòd asdlò s Òdasdkasòl aòàsd òà Asdasdladkasd saòàd<-ò Cap. 2 Cap. 3 Indice capitoli SI Cap. 1 Sdsldkals asòd asdlò s Òdasdkasòl aòàsd òà Asdasdladkasd saòàd<-ò Sdsldkals asòd asdlò s Òdasdkasòl aòàsd òà Asdasdladkasd saòàd<-ò Sdsldkals asòd asdlò s Òdasdkasòl aòàsd òà Asdasdladkasd saòàd<-ò Sdsldkals asòd asdlò s Òdasdkasòl aòàsd òà Asdasdladkasd saòàd<-ò Sdsldkals asòd asdlò s Òdasdkasòl aòàsd òà Asdasdladkasd saòàd<-ò Sdsldkals asòd asdlò s Òdasdkasòl aòàsd òà Asdasdladkasd saòàd<-ò Cap. 2 Cap. 3 ??? Sdsldkals asòd asdlò s Òdasdkasòl aòàsd òà Asdasdladkasd saòàd<-ò Sdsldkals asòd asdlò s Òdasdkasòl aòàsd òà Asdasdladkasd saòàd<-ò Indice ??? NO
64. Copertina Indice generale Indice Capitolo 1 1 2 3 4 1 La prima slide 1 Titolo della slide L’apparato di indici per presentazioni complesse Titolo Foto Sottoargomenti Autore I macro argomenti (o capitoli) in cui è divisa la presentazione, contrassegnati con numeri Ogni capitolo è preceduto da una slide separatrice che anticipa gli argomenti Ogni slide è titolata E riporta anche il capitolo e eventualmente il sottocapitolo) 1 Riassunto cap 1 Alla fine di ogni capitolo una slide riassuntiva dei punti principali 3) A r c h i t e t t u r a
66. Che cosa significa costruire il template A suddividere lo spazio in spazi logici A collocare gli elementi di contesto A esprimere un concept adeguato 4) T e m p l a t e
68. Indicazioni di contesto Essenziali Opzionali 4) T e m p l a t e Titolo della specifica slide Titolo della presentazione Numero progressivo della slide Numero complessivo di slide Titolo del capitolo Titolo eventuale sottocapitolo Nome dell’autore Data Eventuale logo Indicazione dell’evento
69. L’elemento che risalta di più è sempre il titolo della slide specifica . Vicino si colloca, più in piccolo, Il titolo del “capitolo” e, eventualmente, il titolo del sottocapitolo. Più discretamente, tipicamente in basso in ogni pagina, il titolo della presentazione, relatore, pagina/pagine. Questi ultimi elementi non cambiano mai posizione In tutta la presentazione Un buon template fornisce elementi di contesto 4) T e m p l a t e
70. Il problema degli sfondi sfumati Le sfumature rendono alcune parti di testo non leggibili E’ impossibile assicurare una resa ottimale in tutti i punti della slide L’importanza dello sfondo diventa esagerata 4) T e m p l a t e
71. Sfondi: non esagerate Lo sfondo deve consentire innanzitutto la leggibilità Il colore dovrebbe essere uniforme e neutro Evitate immagini in dissolvenza Lo sfondo NON è un contenuto 4) T e m p l a t e
72. Colori da evitare Anche se uniformi, è meglio evitare sfondi con colori forti e chiassosi e combinazioni sbagliate nel rapporto testo/sfondo In particolare Rosso su blu Verde su rosso 4) T e m p l a t e
74. Sfondi: attenzione ai falsi amici Trame Sfumature Strutture eccessive 4) T e m p l a t e
75. La copertina La copertina dovrebbe contenere, di norma: Il titolo della presentazione (è l’elemento più in grande) Sottotitolo Alcuni sottoargomenti Autore, data, luogo Un solo logo 4) T e m p l a t e
79. Gli standard aiutano a capirsi 5) S a t a n d a r d e d i t o r i a l i Gi elementi di una slide possono essere ambigui Evitiamo distrazioni e rumori di fondo Introduciamo variazioni solo quando servono Chiariamo quali sono gli elementi in gioco Diamoci uno standard!
80. I principi da rispettare Coerenza . Ogni slide deve essere omogenea quanto a standard grafici e testuali Contrasto . Creiamo una strategia per evidenziare le cose significative Utilità . Ogni elemento sulla slide deve servire a qualcosa. Evitiamo il rumore di fondo Colori . Usiamo il colore in modo significativo Variazioni . Introduciamo variazioni ed elementi-sorpresa Titoli . Sogni slide va titolata in modo significativo 5) S a t a n d a r d e d i t o r i a l i
81. Coerenza grafico testuale 5) S a t a n d a r d e d i t o r i a l i Titolo 1 (Times 28 nero) Titolo 2 (Arial 24 rosso) Sottotitolo grassettato rosso Testo della slide scritto con un Carattere di dimensione 18 Sottotitolo grassettato nero Testo della slide scritto con un carattere di dimensione 16 per il fatto che c’è più testo e allora “ non ci sta” NO Titolo 1 (Arial 24 rosso) Titolo 2 (Arial 24 rosso) Sottotitolo grassettato nero Testo della slide scritto con un carattere di dimensione 18 Sottotitolo grassettato nero Testo della slide scritto con un carattere di dimensione 18 anche se c’è più testo, (magari è occasione per ridurlo…) SI
82. Conto gioventù Conto investimento Conto formazione Conto associazioni Conto formazione Conto gioventù Conto investimento Conto associazioni NO SI Coerenza grafico-testuale - 2 5) S a t a n d a r d e d i t o r i a l i
83. Che cosa significano i rettangoli ? Che colore e che dimensione hanno le frecce ? Che dimensione hanno i vari tipi di testo ? Come marco la rilevanza di certi elementi? Che set di colori uso? Che dimensione hanno le linee ? Che cosa significa il tratteggiato ? Coerenza: le decisioni sugli elementi ricorrenti 5) S a t a n d a r d e d i t o r i a l i
84. Il contrasto serve a dare importanza e attirare l’attenzione 5) S a t a n d a r d e d i t o r i a l i
85. Contrasto per evidenziare 5) S a t a n d a r d e d i t o r i a l i Da: Nancy Duarte Slideology NO SI
86.
87. I titoli sono importantissimi Il titolo della slide è un’informazione importantissima per capire il contenuto E’ descrittivo , ed è la sintesi di quanto espresso nella slide. Non deve essere criptico, non deve essere troppo generico, o troppo “fiorito” (es. doppi sensi ) 5) S a t a n d a r d e d i t o r i a l i
88. Usare il colore in modo coerente Usare il colore per associare contenuti simili Usare al massimo 5-6 colori per una presentazione Usare colori diversi e “strani” solo per richiamare l’attenzione su elementi significativi Tenere conto le associazioni correnti (che variano da cultura a cultura) L’uso dei colori 5) S a t a n d a r d e d i t o r i a l i
89. Modulo sul processo di Visioning Modulo sul processo di Innovazione Modulo sul Business Plan Modulo sul processo Valorizzazione delle persone Lettura dei contesti, evoluzione degli scenari competitivi, analisi dei business model nelle Telecomunicazioni. Modelli di funzionamento organizzativo coerenti con i business model più evoluti. Strategie e pianificazioni nei nuovi contesti: visioning e leve manageriali di governo del processo. L’assunzione delle decisioni e i fattori di successo organizzativo. Innovazione e competitività. Studio di casi di successo; benchmark. Il processo tradizionale di innovazione e il nuovo processo: analisi dei modelli più efficaci. Laboratorio di sperimentazione sulla innovazione di processo, di prodotto, etc. Legame tra competitività, creazione del valore e Capitale umano; evoluzione del ruolo manageriale e del processo di valorizzazione. Lavoro di focalizzazione sul processo. Individuazione di prassi e strumenti Legame tra il ruolo manageriale e i comportamenti di Leadership e Comunicazione; Coerenza tra stili di leadership e stili di comunicazione Consapevolezza e strategie per utilizzare stili efficaci rispetto alle situazioni contingenti Modulo sulla leadership e comunicazione Processo di analisi delle opportunità di mercato. Coniugazione della strategia di marketing e vendita con gli obiettivi aziendali. Strategia di mercato e creazione di valore. Equilibri finanziari. Implementazione e controllo del piano. Uso sbagliato dei colori 5) S a t a n d a r d e d i t o r i a l i
90. Uso dei colori: valore cognitivo 5) S a t a n d a r d e d i t o r i a l i
91. Blocchi Evidenze (grassettature, dati significativi…) Testi Frecce, collegamenti e cornici Sfondo Colori I colori non sono mai più di 5-6 in tutta la presentazione (compreso lo sfondo). Una volta individuata la loro funzione sarà più facile per l’utente capire il significato del loro utilizzo e diventeranno parte del messaggio No a colori “a caso”. Stabilire uno standard per i colori 5) S a t a n d a r d e d i t o r i a l i
92. recuperare l’attenzione della platea sottolineare dei concetti Introdurre un cambio di marcia aumentare l’interattività Questi momenti vanno pianificati Variazioni: a che cosa servono? 5) S a t a n d a r d e d i t o r i a l i
93. E ora? 5) S a t a n d a r d e d i t o r i a l i Ecco una variazione
95. Griglia ideale Anche la parte dei contenuti va suddivisa logicamente e le vanno assegnate delle proprietà Queste proprietà andrebbero conservate il più possibile nel corso della presentazione E’ comodo considerarla divisa “idealmente” in 9 parti 6) S p a z i e i m m a g i n i Da: Nancy Duarte Slideology
97. Perché usare una griglia ideale? Per fare emergere il “cuore” informativo della singola slide Per migliorare la leggibilità dei singoli elementi Per assegnare il giusto peso a ciascun elemento nella slide Per dare coerenza alla posizione e alle appartenenze reciproche dei diversi tipi di elemento (testi, immagini, schemi, tabelle, grafici) 6) S p a z i e i m m a g i n i
98. Usare lo spazio in tutte le direzioni 6) S p a z i e i m m a g i n i
99.
100.
101. Non si capisce come leggerla Che ruolo ha il titolo? Che ruolo hanno le frasi? alcuni elementi di sfondo sono troppo evidenti (immagine di sfondo, linee separatrici, didascalie…). Qual è il “cuore” di questa slide? 6) S p a z i e i m m a g i n i
102. Lo spazio serve a identificare il “cuore” In questo caso il “cuore” della slide è abbastanza chiaro… 6) S p a z i e i m m a g i n i
103. Il testo e le immagini E’ importante che il testo sia associato ad immagini, forme geometriche o schemi. E’ importante che questi due tipi di elementi non si escludano a vicenda, ma si valorizzino reciprocamente 6) S p a z i e i m m a g i n i
104. Il vantaggio di usare le immagini Le immagini aiutano la memoria Le immagini sono “ attivano ” il lettore Le immagini aumentano l’attenzione Le immagini “ alleggeriscono ” la slide Le immagini rendono più efficace il testo Le immagini convincono di più Le immagini sono più immediate Le immagini danno eleganza alla slide 6) S p a z i e i m m a g i n i
105. Quando le immagini hanno effetti migliori Quando sono unite a un testo Quando parole e immagini sono vicine tra loro Quando parole e immagini sono presentate simultaneamente Quando sono equilibrate e pertinenti Quando valorizzano il testo Quando vogliono “surrogare” il testo Quando sono inappropriate Quando sono banali Quando sono posizionate male Quando soffocano il testo Funzionano bene quando: Funzionano male quando: 6) S p a z i e i m m a g i n i
106. Che ruolo possono avere le immagini Metafora Suggestione evocativa Visualizzazione di rapporti reciproci Illustrazione di lavoro Esempio tangibile di un concetto Rappresentazione di dati numerici Astratto Concreto Giustizia = Bilancia Vignette Barca sul fiume Organigrammi Processi Screenshot Cartina geografica Circuito elettrico Immagini “tipiche” prototipi Grafico Esempio Utilizzo tipico Convention e meeting Momenti discorsivi Momenti di attivazione cognitiva Presentazione di business Presentazioni di progetti Didattica Laboratorio Presentazione tecnico/operativa 6) S p a z i e i m m a g i n i
107. Forniamo tutti i giorni ai nostri clienti Genuinità Bontà Freschezza Suggestioni evocative L’immagine è semplicemente evocativa Va bene per un meeting o altre occasioni “cool” 6) S p a z i e i m m a g i n i
108. I blocchi di testo troppo fitti spaventano il lettore Sul web è difficile mantenere dei punti di riferimento e l’occhio si stanca prima E’ necessario spezzare l’omogeneità introducendo elementi di rilevanza e bussole di riferimento Metafore L’immagine è una rappresentazione metaforica di quanto espresso nel testo 6) S p a z i e i m m a g i n i
110. Rapporti reciproci – esempio L’immagine è uno schema che descrive i rapporti reciproci tra concetti 6) S p a z i e i m m a g i n i Create Apply Share/Disseminate Encapsulate/ Record Exploit Source Learn Market Value Book Value Intellectual Capital Customer Capital Organizational Capital Human Capital
111. Rappresentazioni concrete 6) S p a z i e i m m a g i n i Da Garr Reynolds http://www.slideshare.net/ garr / sample-slides-by-garr-reynolds
112. Illustrazioni di lavoro L’immagine illustra un ciò che va spiegato 6) S p a z i e i m m a g i n i
113. Alcune regole Coerenza nell’uso (scegliere fin da subito se una presentazione avrà immagini e di che “taglio”) Coerenza nel tipo (non mettere nella stesa slide tipi di immagini diverse) Evitare le Clip Art (banali) Posizionamento sullo spazio (evitate posizionamenti “a caso”) Giuste appartenenze (fate in modo che testi e immagini si appartengano nel modo giusto) Giusta grandezza (scegliete accuratamente la grandezza relativa delle immagini) 6) S p a z i e i m m a g i n i
114. Le clip art sono banali Evitate l’uso di questo tipo di immagini Sono brutte, banali, poco significative e danno un’impressione di dilettantismo 6) S p a z i e i m m a g i n i
116. Formattazione dei testi 7) U s o d e i t e s t i La lettura a video è più faticosa della lettura su carta, e le persone devono leggere e ascoltare contemporaneamente una buona strutturazione del testo, va associata a una grande cura di usabilità e di leggibilità .
117. Titolone Titolo Titoletto Testi normali Didascalie Titolo presentazione (28pt) Titolo della singola slide (24pt) Titoletto per un paragrafo (18pt) Testi normali (14-16pt) Didascalie (10-12pt) La gerarchia dei tipi di testo 7) U s o d e i t e s t i NO SI
118. L’iniziativa vuole massimizzare gli utili e ridurre le spese attraverso una accurata politica di investimenti a medio e lungo termine (18pt) L’iniziativa vuole massimizzare gli utili e ridurre le spese attraverso una accurata politica di investimenti a medio e lungo termine (28pt) Un testo scritto in grande è “urlato” L’iniziativa vuole massimizzare gli utili e ridurre le spese attraverso una accurata politica di investimenti a medio e lungo termine (11pt) 7) U s o d e i t e s t i NO SI NO
119. 12 pt 32 pt Il range dei testi va da 10 a 28 7) U s o d e i t e s t i media 12 - 14 Didascalie alta 16 - 18 Testi normali media 18 Titoletti paragrafi alta 22 - 28 Titolo slide bassa 28 - 32 Titolo presentazione Frequenza d’uso Grandezza Font Elemento
121. L’iniziativa vuole massimizzare gli utili e ridurre le spese attraverso una accurata politica di investimenti a medio e lungo termine (times new roman 18) L’iniziativa vuole massimizzare gli utili e ridurre le spese attraverso una accurata politica di investimenti a medio e lungo termine (arial 18) L’iniziativa vuole massimizzare gli utili e ridurre le spese attraverso una accurata politica di investimenti a medio e lungo termine (comics 18) L’iniziativa vuole massimizzare gli utili e ridurre le spese attraverso una accurata politica di investimenti a medio e lungo termine (verdana 18) Usare font a bastoni 7) U s o d e i t e s t i
123. Allineamento a sinistra per i testi lunghi Tale intervento consentirà di meglio identificare una serie di formule “standard” da proporre alla clientela per le operazioni della specie più ricorrenti, prevedendo invece la predisposizione di testi ad hoc da parte della specifica struttura centrale solamente in presenza di operazioni complesse o di richieste particolari delle controparti Tale intervento consentirà di meglio identificare una serie di formule “standard” da proporre alla clientela per le operazioni della specie più ricorrenti, prevedendo invece la predisposizione di testi ad hoc da parte della specifica struttura centrale solamente in presenza di operazioni complesse o di richieste particolari delle controparti Tale intervento consentirà di meglio identificare una serie di formule “standard” da proporre alla clientela per le operazioni della specie più ricorrenti, prevedendo invece la predisposizione di testi ad hoc da parte della specifica struttura centrale solamente in presenza di operazioni complesse o di richieste particolari delle controparti Giustificato Al centro A sinistra 7) U s o d e i t e s t i
124. Mai usare il maiuscolo BISOGNA PRIMA DI TUTTO PARTIRE DAL CONCETTO ESPRESSO NEL TITOLO: L'ETÀ DELL'ACCESSO È QUELLA DI CUI STIAMO VEDENDO GLI ALBORI E CHE PREVEDE LA FINE DEI TRADIZIONALI CONCETTI ECONOMICI DI MERCATO, PROPRIETÀ, BENI. "ACCESSO" (SOSTANTIVO CHE INIZIA AD ASSUMERE L'ATTUALE SIGNIFICATO SOLO DAL 1991) SIGNIFICA POTER USUFRUIRE DI SERVIZI, CULTURA, INFORMAZIONE, RELAZIONI, RICCHEZZA; Bisogna prima di tutto partire dal concetto espresso nel titolo: l'età dell'accesso è quella di cui stiamo vedendo gli albori e che prevede la fine dei tradizionali concetti economici di mercato, proprietà, beni. "Accesso" (sostantivo che inizia ad assumere l'attuale significato solo dal 1991) significa poter usufruire di servizi, cultura, informazione, relazioni, ricchezza; 7) U s o d e i t e s t i
125. L’uso delle maiuscole associa ad ogni parola un “ pattern ” riconoscibile dato dalle ascendenti dalle e discendenti Il maiuscolo appiattisce l’informazione 7) U s o d e i t e s t i
126. Mai usare il corsivo Bisogna prima di tutto partire dal concetto espresso nel titolo: l'età dell'accesso è quella di cui stiamo vedendo gli albori e che prevede la fine dei tradizionali concetti economici di mercato, proprietà, beni. "Accesso" (sostantivo che inizia ad assumere l'attuale significato solo dal 1991) significa poter usufruire di servizi, cultura, informazione, relazioni, ricchezza; Bisogna prima di tutto partire dal concetto espresso nel titolo: l'età dell'accesso è quella di cui stiamo vedendo gli albori e che prevede la fine dei tradizionali concetti economici di mercato, proprietà, beni. "Accesso" (sostantivo che inizia ad assumere l'attuale significato solo dal 1991) significa poter usufruire di servizi, cultura, informazione, relazioni, ricchezza; 7) U s o d e i t e s t i
127. Il corsivo si legge male su video perché enfatizza l’effetto “sega” Il corsivo aumenta l’effetto “sega” 7) U s o d e i t e s t i
128. Mai usare il sottolineato Bisogna prima di tutto partire dal concetto espresso nel titolo: l'età dell'accesso è quella di cui stiamo vedendo gli albori e che prevede la fine dei tradizionali concetti economici di mercato , proprietà, beni. "Accesso" (sostantivo che inizia ad assumere l'attuale significato solo dal 1991) significa poter usufruire di servizi, cultura, informazione, relazioni, ricchezza ; Bisogna prima di tutto partire dal concetto espresso nel titolo: l'età dell'accesso è quella di cui stiamo vedendo gli albori e che prevede la fine dei tradizionali concetti economici di mercato, proprietà, beni. "Accesso" (sostantivo che inizia ad assumere l'attuale significato solo dal 1991) significa poter usufruire di servizi, cultura, informazione, relazioni, ricchezza; 7) U s o d e i t e s t i
129. L’iniziativa vuole massimizzare gli utili e ridurre le spese L’iniziativa vuole massimizzare gli utili e ridurre le spese Evitare le ombreggiature 7) U s o d e i t e s t i NO SI
130. Evitare gli “abbellimenti” inutili Bisogna prima di tutto partire dal concetto espresso nel titolo: l'età dell'accesso è quella di cui stiamo vedendo gli albori e che prevede la fine dei tradizionali concetti economici di mercato, proprietà, beni. "Accesso" (sostantivo che inizia ad assumere l'attuale significato solo dal 1991) significa poter usufruire di servizi, cultura, informazione, relazioni, ricchezza; Bisogna prima di tutto partire dal concetto espresso nel titolo: l'età dell'accesso è quella di cui stiamo vedendo gli albori e che prevede la fine dei tradizionali concetti economici di mercato, proprietà, beni. "Accesso" (sostantivo che inizia ad assumere l'attuale significato solo dal 1991) significa poter usufruire di servizi, cultura, informazione, relazioni, ricchezza; 7) U s o d e i t e s t i
131. Gli abbellimenti hanno un ruolo cognitivo l'età dell'accesso è quella di cui stiamo vedendo gli albori fine dei tradizionali concetti economici di mercato, proprietà, beni. "Accesso" (sostantivo che inizia ad assumere l'attuale significato solo dal 1991) significa poter usufruire di servizi, cultura, informazione, relazioni, ricchezza; l'età dell'accesso 7) U s o d e i t e s t i
132. Uso del grassetto Ci sono sempre Ogni testo possiede alcune parole chiave: vanno individuate e grassettate Solo sulle parole chiave Non grassettate “a caso”. Selezionate attentamente le parole da evidenziare No alla macchia di leopardo Evidenziate solo una/due parole per ogni paragrafo. Non esagerate per evitare l’effetto “a macchia di leopardo” 7) U s o d e i t e s t i
133. Uso del grassetto - Esempi Il grassetto serve unicamente ad evidenziare un singolo punto (generalmente il più importante) La sua estensione indiscriminata tende a sporcare la slide ed a renderla inelegante. Parsimonia e uso intelligente. In genere non andare oltre una parola (o gruppetto di parole) Senza grassetto (uniformità piatta) Tutto grassetto (uniformità urlata) Macchia di leopardo (gestalt ambigua) Singole parole (informazione immediata) 7) U s o d e i t e s t i
134. Spaziatura tra i testi Blocco unico Senso di pienezza Quantità indefinita e eccessiva Gli oggetti ora sono due Senso di equilibrio Quantità precisa e dominabile 7) U s o d e i t e s t i
135. Punti elenco Informazioni omogenee I punti appartengono a una categoria riconoscibile Parallelismo grammaticale Tutti verbi, tutti sostantivi, ecc Parallelismo visuale Lunghezza simile di tutti i punti. Mettete i più lunghi alla fine Numero adeguato Almeno 3 voci, non più di 5 Solo per gli elenchi Non usateli per separare i testi 7) U s o d e i t e s t i
142. All’inizio si costruivano i castelli con i tronchi degli alberi, dopo si decise di usare le pietre, perché resistevano in caso di incendio. Il castello era composto dalla torre centrale detta mastio o maschio, dove abitava il signore del castello, insieme ai suoi familiari ed ai soldati. Nelle vicinanze si trovava il magazzino delle merci, l’armeria e i granai. V’erano anche le stalle per i cavalli dei soldati o per il signore. Quindi v’era la piazza dove si svolgeva il mercato e si raccoglieva il popolo in occasione di condanne oppure in occasione di feste. Creare punti focali: esempio 7) U s o d e i t e s t i Il castello medievale All’inizio si costruivano i castelli con i tronchi degli alberi, dopo si decise di usare le pietre, perché resistevano in caso di incendio. Il castello era composto dalla torre centrale detta mastio o maschio, dove abitava il signore del castello, insieme ai suoi familiari ed ai soldati. Le vicinanze del castello Nelle vicinanze si trovava il magazzino delle merci, l’armeria e i granai. V’erano anche le stalle per i cavalli dei soldati o per il signore. Quindi v’era la piazza dove si svolgeva il mercato e si raccoglieva il popolo in occasione di condanne oppure in occasione di feste. No Si
143. Frase Slogan Tecnicismi Linguaggio colloquiale Linguaggio formale Alcuni scogli da evitare 7) U s o d e i t e s t i
144. Alcune regole per le frasi Eliminate gli incisi Eliminate i collegamenti inutili (malgrado, nonostante...) Usate un linguaggio dichiarativo (soggetto-verbo-oggetto) Non divagate rispetto al cuore dell’informazione Scrivete frasi in forma attiva Specificate i soggetti che compiono l’azione Non superate le 3-4 righe di testo 7) U s o d e i t e s t i
145. Usare la forma attiva Le operazioni di sanificazione devono essere compiute con acqua potabile a 45-60° C circa Non deve essere superata la soglia degli 70°C circa perché a questa temperatura le proteine residue dalla lavorazione coagulano e si fissano saldamente alle superfici diventando di difficile rimozione Compiere le operazioni di sanificazione acqua potabile a 45-60° C Non superare la soglia degli 70°C circa A 70° C le proteine residue dalla lavorazione coagulano e si fissano saldamente alle superfici e diventano difficili da rimuovere 7) U s o d e i t e s t i
146. Uno degli episodi più gravi risale al 1993 nel corso del quale vennero coinvolte 732 persone residenti in 4 stati diversi; si osservarono 55 casi di sindrome emolitico-uremica ( 7.5% ) e vi furono 4 decessi tra i pazienti pediatrici ( 0.5% ) La tossinfezione venne ricondotta al consumo di hamburger poco cotti, distribuiti da una catena di ristoranti del tipo fast food. Particolarmente a rischio sono gli hamburger di elevato spessore che difficilmente vengono cotti adeguatamente nella parte centrale Uno degli episodi più gravi è del 1993 (732 persone residenti in 4 stati diversi); 55 casi di sindrome emolitico-uremica ( 7.5% ) e 4 decessi tra i pazienti pediatrici ( 0.5% ) Causa della tossinfezione: consumo di hamburger poco cotti, distribuiti in fast food. Particolarmente a rischio sono gli hamburger di elevato spessore: difficilmente vengono cotti bene nella parte centrale Tagliare le parole non necessarie 7) U s o d e i t e s t i
147. Tagliare il superfluo L’usabilità non nasce con l’arrivo del web. Nasce molto prima, ed è legata agli studi sui “fattori umani” nell’interazione uomo-macchina. Questi studi evidenziano una serie di elementi cognitivi di cui tenere conto nella progettazione di dispositivi di interazione e di interfaccia sul web L’usabilità nasce molto prima del web, con gli studi sui “fattori umani” nell’interazione uomo-macchina, che evidenziano elementi cognitivi importanti per la progettazione web 7) U s o d e i t e s t i
152. Semplicità (niente riempimenti, forme complicate, esoterismi, forme risconoscibili) Funzionalità (No alla grafica ornamentale. La grafica ha un ruolo cognitivo) Valore cognitivo (serve ad illustrare meglio i concetti) Regole per la grafica 8) U s o d e l l a g r a f i c a
153. Semplicità Tra due soluzioni grafiche scegliete sempre la più semplice . Tra un cubo e un rettangolo, meglio scegliere il rettangolo, tra una freccia tridimensionale ed una lineare, meglio quella lineare. Scegliete sempre la soluzione “a più basso costo” nella grafica. 8) U s o d e l l a g r a f i c a SI NO
154. Semplicità 2 8) U s o d e l l a g r a f i c a Assistenza Cliente Customer care SI Assistenza Customer Care Cliente NO Assistenza Customer Care Cliente NI
155. Semplicità 3 8) U s o d e l l a g r a f i c a Parte trasversale (notizie, community, servizi, rubriche, utility) sezioni di Funzione sezioni territoriali SI Parte trasversale (notizie, community, servizi, rubriche, utility) sezioni di Funzione sezioni territoriali NO
156. Funzionalità Ogni elemento grafico è funzionalizzato alla rappresentazione dei concetti Non esiste, sulle slide, la nozione di grafica ornamentale : non “impacchettate” un contenuto che potrebbe benissimo sopravvivere da solo NO Risultati Obiettivi Sviluppi 8) U s o d e l l a g r a f i c a
157. Funzionalità Ogni elemento grafico è funzionalizzato alla rappresentazione dei concetti 8) U s o d e l l a g r a f i c a
158. Valore cognitivo 8) U s o d e l l a g r a f i c a La grafica non serve a stupire, ma ad informare meglio . Evitate, quindi, di inserire elementi grafici solo perché è possibile farlo. Utilizzate la grafica per supportare visivamente i concetti
159. Cose da evitare: il 3D 8) U s o d e l l a g r a f i c a modelli prospettive NO NI modelli Prospettive modelli prospettive SI
160. Cose da evitare: le sfumature 8) U s o d e l l a g r a f i c a NO Fase 1 Clienti top SI Fase 1 Clienti top
161. Le regole fondamentali dei grafici Ogni grafico vuole dire qualche cosa di preciso Ogni grafico dice una cosa sola , riassunta nel titolo del grafico I grafici non presentano risultati, ma comparano dati Necessità di lavorare sui dati per rappresentarli opportunamente Necessità di eliminare dai grafici gli elementi estranei Necessità di usare i dati come mere grandezze, non come valori 8) U s o d e l l a g r a f i c a
162. Tridimensionalità Scala Font Font Valori ? Titolo Ordine della serie Quanti errori in questo grafico? 8) U s o d e l l a g r a f i c a
163. I settori C ed E hanno pochi giovani Rifacimento 8) U s o d e l l a g r a f i c a
164. Grafici buoni e cattivi NO SI 8) U s o d e l l a g r a f i c a
165. Buon uso delle torte Pochi dati Colori significativi Il messaggio è evidente 8) U s o d e l l a g r a f i c a
166. Grafici: come fare? Non inserire troppi dati (max 5-6) Inserire i dati in sequenze significative (es. max-min) Non inserire valori se non è indispensabile Evidenziare i dati di interesse Usare una scala adeguata Usare il titolo per sostenere la vostra tesi Evitate il 3d 8) U s o d e l l a g r a f i c a
167. L’uso delle tabelle Le tabelle servono a rappresentare dati e risultati. Mentre nei grafici i dati possono essere omessi, questi sono il cuore delle tabelle. 8) U s o d e l l a g r a f i c a
171. Le regole fondamentali delle tabelle Pochi dati evidenziate i 2-3 dati più significativi Eliminare il più possibile le righe divisorie Non importarle da Excel ma createle direttamente in PPT 8) U s o d e l l a g r a f i c a
174. Annunciare i contenuti della slide che segue prima di mostrarla (bisogna sapere la sequenza a memoria e/o avere sotto gli occhi una versione a slide rimpicciolite) Prima regola: anticipare i contenuti Slide uno Anticipo il titolo e i contenuti della slide due Slide due Slide tre Anticipo il titolo e i contenuti della slide tre Commento la slide uno Commento la slide due Commento la slide tre 9) T e s t o e g e s t o
175. a ________ b ________ c ________ La slide a ____________________________________________________________________ b ____________________________________________________________________ c ____________________________________________________________________ Il commento Non leggere, ma commentare Le slide non vanno lette ma commentate , sono un supporto alla nostra esposizione, non viceversa. Girarsi per leggerle diminuisce attenzione e comprensione Evitate quindi di fare avanzare il documento, girarvi, rendervi conto di quello che si sta proiettando e dire: “Ecco, qui vediamo che…” 9) T e s t o e g e s t o
176. Partenza Conclusione Argomenti principali Esposizione Riassunto degli argomenti principali La conclusione “fissa” i concetti La conclusione deve essere una ripetizione sintetica dei punti principali già esposti . E’ sufficiente un: “ allora, abbiamo detto: primo…, secondo…, terzo…. Può eventualmente essere usata una apposita slide di sintesi Vanno fatte delle sintesi intermedia tra capitoli 9) T e s t o e g e s t o
177. Oratore e schermo Il rapporto con il pubblico si basa sul contatto visivo: cercate di non dare le spalle alla platea Non impallate la proiezione con il corpo Guardate e non toccate . Evitate di girarvi e sbracciarvi per indicare un dato, toccando lo schermo. Citate il dato guardando la platea, dicendo, ad esempio: “la colonna verde evidenzia…” 9) T e s t o e g e s t o Da: Paul le Roux Presentare per convincere - Lupetti
178. Oratore e schermo (2) Parlate vicino allo schermo , in modo da evitare la “schizofrenia” degli sguardi del pubblico Anche se vi muovete, restate vicini allo schermo all’inizio , quando commentate le slide, e ogni volta che vi riferite ad esse 9) T e s t o e g e s t o Da: Paul le Roux Presentare per convincere - Lupetti
179. Davanti alla platea: usare il corpo Il 70% della comunicazione è corporea. Che lo vogliamo o no Usare gesti semplici e definiti con le mani per richiamare un concetto A questo scopo si prestano bene i verbi (accrescere, rafforzare, parlare, ecc.) Usate tutto il corpo e non solo una mano (serve anche a scaricare l’energia nervosa) Se possibile, state in piedi e non nascondetevi dietro leggii o cattedre 9) T e s t o e g e s t o Da: Paul le Roux Presentare per convincere - Lupetti
180. P e r c o n c l u d e r e… Nessuna presentazione può essere efficace senza un pensiero “pulito” a monte Assicuratevi di avere chiaro che cosa dovete dire * prima * di riportarlo sulle slide ;-) 9) T e s t o e g e s t o