1. MATTIA
Le imposte e le sanzioni oggi sono elevate e tante famiglie finiscono al di sotto della
soglia di povertà. Spesso il bisogno spinge a commettere errori e a non rispettare
alcune regole nel campo della sicurezza sul luogo di lavoro.
Mattia ha diciassette anni ed è una delle tante vittime di questo sistema. E’ bravo, a
scuola se la cava, ma, spesso, non ci va per aiutare la sua famiglia, svolgendo piccoli
lavori, da quando il padre, commerciante, a causa della crisi economica che ci
attanaglia, si è indebitato per andare avanti, finendo vittima di alcune “cartelle
pazze” di Equitalia.
Il ragazzo non ha mai avuto problemi a “sporcarsi le mani”, accetta di svolgere ogni
tipo di incarico, dal giardiniere al meccanico per pochi euro.
È un giorno ventoso e soleggiato di primavera. Mattia, a differenza dei suoi
coetanei, che pensano di andare al mare nel pomeriggio, non ha programmato
nulla, finché non riceve un messaggio da Stefano Leganti, suo amico: “Ehi Mattì, oggi
c’è una partita a calcetto, sei dei nostri?”. “Ci sono”, risponde senza esitazioni.
Per un attimo dimentica i suoi problemi e ritorna un ragazzo con una vita da
adolescente. Si sta preparando per andare a scuola, quando improvvisamente il
telefono squilla. È il signor Leganti, il padre di Stefano, che ogni tanto lo chiama nella
sua officina per lavoretti semplici. Risponde ma, nemmeno il tempo di salutare, ecco
che la voce possente dell’uomo sovrasta la sua: “Mattia, ho bisogno di te! Giovanni,
il mio meccanico è dovuto andare via e io ho bisogno di una mano!”. Mattia,
sentendo quelle parole, non è sicuro di accettare ma ecco che il signor Leganti
continua: “Dai, se vieni ti pago 50 € e non i soliti 20 €”. A quel punto accetta, manda
un messaggio di scuse a Stefano e si incammina verso l’officina.
Mattia arriva in officina e in effetti c’è il caos totale.
Gli si avvicina il signor Leganti: “Finalmente sei qui, seguimi”.
Arrivano di fronte ad una Mercedes nuova classe C Cabrio. L’adolescente, alla vista
di quella macchina, si distrae ma il datore di lavoro lo richiama subito alla realtà.
Il ragazzo ricorda al titolare che non capiva proprio nulla di meccanica! Ma il signor
Leganti insiste, gli dice che è facile e che gli avrebbe potuto insegnare in un attimo
come si sistema una piccola perdita di benzina. “Accidenti, mi devo pure sporcare i
jeans nuovi!”, pensa Mattia, mentre si stende per terra. Il proprietario gli dà
indicazioni ma squilla il telefono e si allontana.
“Scusi!”. Mattia ruota il capo verso sinistra e in primo piano ecco comparire una
ragazza bruna e graziosa. “Dice a me?”, le chiede senza toglierle gli occhi di dosso.
“Sì, la mia macchina ha forato, potrebbe sostituire la gomma, per favore?” Mattia
avrebbe dovuto allontanarla da quella zona dell’officina, pericolosa per i non addetti
al lavoro, ma nessun cartello o recinzione aveva impedito l’accesso alla sconosciuta.
2. Tuttavia quella ragazza era troppo carina per rifiutarsi di aiutarla. “Due minuti e
sono subito da lei”.
La ragazza nell’attesa, accende una sigaretta. Non c’era nessun cartello che lo
vietasse, sulle pareti c’erano solo calendari e poster. Getta il mozzicone in maniera
disinvolta, che rotolando, spinto dal vento, finisce in un attimo sotto l’automobile in
riparazione e, al contatto con le tracce di benzina genera un’ esplosione.
Così si spezza la vita di Mattia.
E se avesse allontanato quella ragazza invece di fare il galletto?
Se il signor Leganti non lo avesse lasciato solo e ci fosse stata la giusta segnaletica?
Mattia avrebbe ancora potuto lottare per i suoi sogni, e forse, realizzarli!