Chiara D’Angelo, Francesca Tagliani e Caterina Gozzoli
Competitività,coesione e conflitto nella performance sportiva di team a equipaggiamento multiplo
Stefano Gandini
Il ruolo delle abilità cognitive nella formazione del calciatore esperto: uno studio
Rossana Di Battista e Luigi Capasso
Gli effetti dell’attività fisica sull’agilità in bambini della scuola primaria
Francesco Di Gruttola
Valutare l’immaginazione motoria: dalla ricerca alla pratica quotidiana
Merve Ulku Kulaksiz
Il perfezionismo nello sport: una caratteristica personale paradossale
Fabio Lucidi, Fulvio Giardina e Laura Bortoli
Psicologia dello sport e ruolo dello psicologo dello sport: documento unitario presentato alla 7ª Commissione del Senato della Repubblica
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1. GIORNALE ITALIANO
DI PSICOLOGIA DELLO SPORT
Giornale Italiano di PSICOLOGIA DELLO SPORT - Numero 25 - 2016 3
RICERCHE
Chiara D’Angelo, Francesca Tagliani e Caterina Gozzoli
Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano
Riassunto
Competitività e coesione possono essere ricon-
dotte al bisogno di affermarsi nel gruppo come
soggetto distinto dagli altri, e al bisogno di essere
parte di un’unità e sono risultate essere correlate
alla performance sportiva. Negli sport di squadra e
in quelli individuali si tende a dare più peso all’una
o all’altra variabile, mentre negli sport nei quali i
compagni di squadra sono rivali nelle competizioni
individuali, entrambe rivestono un ruolo centra-
le. Lo studio ha l’obiettivo di indagare i livelli di
competitività, coesione e conflitto in sette squadre
(n. 54) a equipaggiamento multiplo, di individuare
differenze nei punteggi rispetto a variabili strutturali
ed eventuali correlazioni tra le variabili di interesse.
Gli strumenti utilizzati sono: S.O.Q. per la compe-
titività, G.E.Q. per la coesione, R.O.C.I. I e II per
il conflitto, scala della performance percepita per
indagare su scala Likert la percezione della propria performance, inoltre sono stati rilevati i punteggi ottenuti dalle
squadre alla competizione successiva alla somministrazione. Dai risultati emerge che le atlete maggiorenni, coloro
che fanno parte della squadra da più tempo e le atlete che svolgono sia gare individuali sia gare di gruppo riporta-
no livelli significativamente differenti rispetto alle compagne in alcune delle variabili indagate. È emersa inoltre una
correlazione negativa tra la performance percepita e il conflitto. Poiché gli sport a equipaggiamento multiplo hanno
caratteristiche particolari, una particolare attenzione deve essere data alle dinamiche di gruppo, che possono influire
non solo sulle prestazioni di squadra, ma anche su quelle individuali.
Parole chiave
Competitività; conflitto; coesione; performance; squadra.
Summary
As in any other social group, in sport teams members bring with themselves some needs including the need to belong
and the need to be different linked to competitiveness and cohesion. In team sports predominates need to belong and
cohesion, in individual ones predominates need to be different and competitiveness, while in the sports in which te-
ammates for group competitions are rivals in individual competitions, and in which group scores are not determined
adding individual score of teammates, both competitiveness and cohesion play a central role. The aims of the study are
to investigate levels of competitiveness, cohesion and conflict in seven teams (N. 54) of multiple equipment, to identify
differences in scores in reference to structural variables and to detect any correlations between the variables of interest.
The instruments used are: Sport Orientation Questionnaire - S.O.Q. for competitiveness, Group Environment Question-
naire - G.E.Q. for cohesion, Rahim Organizational Conflict Inventory - R.O.C.I. I and II for conflict, perceived performan-
ce ad hoc Likert scale to investigate the perception of their performance, furthermore the scores obtained by teams in
the competition following the administration were also detected. The results show that adult athletes, those who are part
of the team for the longest time and the athletes who play both individual races and group races reported significantly
different levels in some of the investigated variables compared to their teammates. In addition, a negative correlation
was shown between perceived performance and conflict. Since multiple equipment sports have multiple special features,
special attention should be given by those who follow it and those who train it, to the group dynamics that can affect not
only team performance, but also the individual one.
Keywords
Competitiveness; conflict; cohesion; performance; team.
Competitività, coesione e conflitto nella
performance sportiva di team
a equipaggiamento multiplo
2. GIORNALE ITALIANO
DI PSICOLOGIA DELLO SPORT
Giornale Italiano di PSICOLOGIA DELLO SPORT - Numero 25 - 2016 9
RICERCHE
Stefano Gandini
Laureato magistrale in Scienze cognitive e processi decisionali, Socio AIPS
Riassunto
Il gioco a campo ridotto è considerato uno strumento di allenamento eccellente che consente di ricreare situazioni di
gioco dove i pattern di movimento e la richiesta di abilità decisionali sono simili a quelle richieste nella competizione
(Olthof et al., 2015). Travassos e colleghi (2014) dimostrano che l’aumento del numero di target in un gioco a campo
ridotto facilita la decisione tattica, poiché consente la percezione di più obiettivi e un’allocazione delle risorse attentive
più distribuita. Decisioni tattiche migliori portano a maggiore successo e portano ad una maggior motivazione (Pa-
gnano-Richardson e Henninger, 2008). Lo scopo di questo studio è proporre un allenamento ed una valutazione della
presa decisionale applicabile in una squadra di calcio dilettantistica. Gli obiettivi della ricerca sono: osservare quali-
tativamente e misurare i livelli di performance esecutiva e decisionale di una squadra di calcio in situazioni di gioco a
campo ridotto; valutare l’andamento della performance, a seconda del tipo di gioco proposto e del numero di sessioni
di allenamento sostenute. Si ipotizza: un miglioramento nella scelta e nell’esecuzione di passaggio e dribbling all’au-
mentare del numero di sedute svolte; nella situazione di gioco 3 vs 3 con quattro porte (Funiño) i giocatori prendono
un maggior numero di decisioni corrette rispetto al numero di decisioni corrette prese durante il 3 vs 3 a due porte
(Classico); i giocatori eseguono nel Funiño un maggior numero di passaggi e dribbling corretti rispetto al numero di
passaggi e dribbling corretti eseguiti nella modalità classica. Sono state proposte anche otto sessioni di videotraining,
con lo scopo di proporre agli allievi un allenamento cognitivo e un approccio riflessivo alla visione dell'evento sportivo.
Sono stati osservati e registrati 1.057 tentativi di passaggio e 454 tentativi di dribbling nella situazione di gioco classi-
ca. La percentuale di decisioni corrette è stata del 84,96% nel passaggio e del 51,54% nel dribbling. La percentuale di
esecuzione corretta è del 75,78% nel passaggio e del 48,68% nel dribbling. Nel gioco Funiño sono stati rilevati 1001
tentativi di passaggio e 385 tentativi di dribbling. La percentuale di correttezza decisionale è stata del 90,21% nel
passaggio e del 66,23% nel dribbling. La percentuale di correttezza esecutiva è stata del 79,82% nel passaggio e del
60% nel dribbling. I risultati ottenuti confermano le ipotesi: la scelta e l’esecuzione dei gesti tecnici migliora tenden-
zialmente ed il valore finale di ciascuna variabile è superiore al valore base. Il gioco Funiño si dimostra un ambiente di
apprendimento migliore, genera dinamiche di gioco più fluide, con meno errori, in cui l'allievo percepisce un senso di
efficacia maggiore e aumenta la probabilità di effettuare scelte corrette (Tenenbaum, 2004).
Parole chiave
Apprendimento; calcio; expertise; obiettivi; processi decisionali.
Summary
Small-sided games are considered excellent training tools that allow to recreate game situations where movement
patterns and decisional skill request are similar to those of competition (Olthof et al., 2015). Travassos and colleagues
(2014) demonstrate that additional targets in small-sided games facilitate tactical decisions because they allow percep-
tion of more goals and a more distributed allocation of attentional resources. Better tactical decisions lead to greater
success and motivation (Pagnano-Richardson and Henninger, 2008). The purpose of this study is to propose a decision-
making skill training and assessment implementable in an amateur football academy. Research objectives are: observing
qualitatively and measuring executive and decisional team performance in small-sided game; assessing performance
trend depending on game proposed and the number of training sessions. A decisional and executive improvement in
passing and dribbling skills is hypothesized. Second hypothesis: players' decisional accuracy is better in small-sided
game 3v3 (22m x 24m) with four goals (Funiño) than in small-sided game 3v3 with two goals (Classic). Third hypothe-
sis: players executive accuracy in passing and dribbling is better in “Funiño” than in Classic modality. Eight sessions of
video-based perceptual training have also been proposed. In Classic small-sided game 1057 passes and 454 dribbles
were registered. Decisional accuracy is 84,96% for passing and 51,54% for dribbling. Execution accuracy is 75,78%
for passing and 48,68% for dribbling. In Funiño 1001 passes and 385 dribbles were registered. Decisional accuracy
is 90,21% for passing and 66,23% for dribbling. Execution accuracy is 79,82% for passing and 60% for dribbling. The
results support the hypothesis: choice and execution of passing and dribbling skills improves, the final value of each va-
riable is higher than the initial value. Funiño is a better learning environment, it creates more fluid gameplay, with fewer
errors, in which the player perceives a sense of greater efficacy and increases the probability of making correct choices
(Tenenbaum, 2004).
Keywords
Decision-making; expertise; goal; learning; soccer.
Il ruolodelleabilitàcognitivenellaformazione
del calciatore esperto: uno studio
3. GIORNALE ITALIANO
DI PSICOLOGIA DELLO SPORT
Giornale Italiano di PSICOLOGIA DELLO SPORT - Numero 25 - 2016 21
RICERCHE
Rossana Di Battista* e Luigi Capasso**
* Dottoranda in Medicina Traslazionale, Dip. Scienze dell’Invecchiamento, Università “G. d’Annunzio” di Chieti-Pescara
**Dottore in Scienze e Tecniche delle Attività Motorie Preventive e Adattate, Università “G. d’Annunzio” di Chieti-Pescara
Riassunto
Da una recente ricerca effettuata dal Ministero della Salute sull’obesità infantile in Italia è emerso che il nostro paese è ai
primi posti in Europa per numero di bambini in sovrappeso e obesi. Almeno il 30% dei bambini obesi mantiene l’eccesso
ponderale in età adulta e presenta, più frequentemente del previsto, alterazioni metaboliche e complicanze, oltre che
un disagio psicologico. Per questi motivi svolge un ruolo fondamentale l’attività fisica a partire dalla scuola primaria. La
ricerca esploratoria qui presentata è stata effettuata con bambini del primo ciclo della scuola primaria. Sono state effet-
tuate valutazioni del livello di fitness attraverso test di agilità e abilità grosso-motorie specifiche per la fascia di età.
Parole chiave
Agilità; abilità grosso-motorie; attività fisica; salute.
Summary
A recent research conducted by the Health Ministry on the childhood obesity in Italy, showed that in our country ranks on
the first places in Europe for the number of overweight and obese children. More than 30% of obese children maintains
an excess of weight in adult age, and have metabolic alterations and complications, beyond a psychological discomfort.
For these reasons, physical activity has an important role, especially in primary school. The exploratory study here
presented was conducted in children of primary school. Fitness level was assessed through agility and gross motor skills
tests.
Keywords
Agility; gross-motor skills; physical activity; health.
Gli effetti dell’attività fisica sull’agilità
in bambini della scuola primaria
4. GIORNALE ITALIANO
DI PSICOLOGIA DELLO SPORT
Giornale Italiano di PSICOLOGIA DELLO SPORT - Numero 25 - 2016 25
RASSEGNE
Francesco Di Gruttola
Dipartimento di Ricerca Traslazionale e delle Nuove Tecnologie in Medicina e Chirurgia, Università di Pisa
Riassunto
L’immaginazione motoria è un processo psicologico conscio
che simula un’azione in una prospettiva di prima persona.
Essa condivide con l’esecuzione dell’azione alcune carat-
teristiche temporali e neurofisiologiche, che la rendono una
tecnica psicologica valida ed efficace per l’incremento della
prestazione motoria. Tuttavia, esistono differenze individuali
nell’abilità immaginativa e non tutti sono abili ad immaginare
allo stesso modo. Quando uno psicologo dello sport vuole uti-
lizzare tale abilità psicologica con un atleta, nasce l’esigenza
di pianificare una valutazione completa basata sulle evidenze
e sulle più recenti scoperte scientifiche. A questo proposito,
è stato elaborato il modello PETTLEP utile a valutare l’abi-
lità immaginativa, così come altri aspetti metodologici che
il professionista deve considerare. In questo articolo viene
presentata una rassegna delle strumentazioni oggettive e sog-
gettive maggiormente utilizzate nel processo di assessment.
Più specificamente, è stato presentato il Motor Imagery Index,
una misura flessibile per valutare la qualità dell'immaginazione
motoria. Infine, sono stati approfonditi l'utilizzo, il calcolo del
punteggio e l'interpretazione dei dati derivanti da tecniche a
basso costo, come questionari, autovalutazioni e cronometria
mentale che possono fornire una valutazione oggettiva e sog-
gettiva dell'abilità immaginativa. Tali tecniche possono essere
facilmente apprese da uno psicologo dello sport, fornendo dati
numerici che possono dimostrare l'efficacia dell'intervento e ne
possono guidare il processo di pianificazione.
Parole chiave
Imagery motoria; assessment; cronometria mentale; questionari; auto-valutazioni.
Summary
Motor imagery is a self-aware cognitive process that re-creates a motor action in a first person perspective. It shares
some temporal and neurophysiological features with motor execution, and for this reason it is a valid and effective
psychological technique to enhance motor performance. However, some individual differences in imagery ability exist
and not everybody may be able to imagine in the same way. When a sport psychologist wants to use this ability with an
athlete, it arises the need to plan a complete assessment based on evidence and on the latest scientific discoveries. In
this regard, the PETTLEP model was defined useful for planning a motor imagery assessment, as well as other metho-
dological issues that the consultant must take into account. This paper presents a review of objective and subjective
instruments most commonly used in the assessment process. Specifically, we presented the Motor Imagery Index, a
flexible measure to assess motor imagery quality. Lastly, we depth the use, the calculus and the data interpretation of
some low-cost techniques, like questionnaires, self-evaluations and mental chronometry that can provide objective and
subjective evaluations of the imagery ability. These techniques may be easily learned by a sport psychologist, giving
numerical data that can demonstrate the intervention efficacy and can guide its planning process.
Keywords
Motor imagery; assessment; mental chronometry; questionnaires; self-evaluation.
Valutare l’immaginazione motoria:
dalla ricerca alla pratica quotidiana
5. GIORNALE ITALIANO
DI PSICOLOGIA DELLO SPORT
Giornale Italiano di PSICOLOGIA DELLO SPORT - Numero 25 - 2016 33
RASSEGNE
Dottore in Psicologia Clinica e della Salute, Università “G. d’Annunzio” di Chieti-Pescara
Riassunto
La personalità perfezionista è un tratto molto comune nel mondo sportivo. La rassegna della letteratura qui presentata
mette in evidenza gli aspetti sani e patologici correlati al costrutto di perfezionismo. L’ottica odierna considera la perso-
nalità perfezionista secondo un carattere multidimensionale. Il perfezionismo è trattato dal punto di vista dei contributi
della letteratura internazionale in psicologia dello sport dell’ultimo decennio, attraverso l’analisi degli studi attuali, tra
questi quelli che fanno riferimento alla teoria dell’orientamento motivazionale di riuscita (achievement goal orientation).
La personalità perfezionista implica ambivalenza: standard perfezionisti energizzanti e preoccupazioni perfezioniste de-
bilitanti. Di conseguenza anche il rapporto con la prestazione sportiva è ambiguo. Un valido aiuto per allenatori e atleti
al fine di contrastare gli effetti paradossali del perfezionismo può essere dato dalle strategie che derivano dall’approccio
cognitivo-comportamentale (CBT). Gli studi sul perfezionismo sono essenziali per la comprensione della motivazione,
delle emozioni, e della performance negli atleti.
Parole chiave
Perfezionismo; personalità; prestazione.
Summary
Perfectionism is a personality characteristic frequently found in sport. This literature review highlights the healthy and
pathological aspects correlated to the construct of perfectionism. Current perspectives consider perfectionism as a mul-
tidimensional personality trait. A number of studies show that the perfectionism trait is ambivalent having both energizing
and debilitating effects. As a result, also the relationship between the perfectionist athlete and sport performance has
a double effect. Cognitive-behavioral strategies can be used to help coaches and athletes cope with the paradoxical
effects of perfectionism. Studies on perfectionism are fundamental to foster our understanding on motivations, emotions,
and performance in athletes.
Keywords
Perfectionisms; personality, performance.
Merve Ulku Kulaksiz
Il perfezionismo nello sport:
una caratteristica personale paradossale
6. GIORNALE ITALIANO
DI PSICOLOGIA DELLO SPORT
Giornale Italiano di PSICOLOGIA DELLO SPORT - Numero 25 - 2016 41
OPINIONI
*Presidente della Associazione Italiana di Psicologia (AIP)
**Presidente del Consiglio Nazionale Ordine degli Psicologi (CNOP)
*** Presidente della Associazione Italiana di Psicologia dello Sport e dell’esercizio (AIPS)
Riassunto
Il 26 luglio 2016, in audizione alla 7ª Commissione del Senato riguardante lo stato di salute dello sport, è stato presen-
tato un documento unitario dell'Associazione Italiana di Psicologia (AIP), del Consiglio Nazionale dell'Ordine degli Psi-
cologi (CNOP) e dell'Associazione Italiana Psicologia dello Sport e dell’esercizio (AIPS). Tale documento, che viene
qui presentato, descrive ad ampio raggio il contributo che può dare la psicologia per favorire la massima espressione
dei valori dello sport e la realizzazione delle funzioni sociali, sanitarie ed educative ad esso attribuiti.
Parole chiave
Psicologia, Psicologia dello sport
Summary
On July 26th 2016, a shared document on current state of the art in sport was presented at the 7th Senate Standing
Committee of the Republic in Rome by the Italian Association of Psychology (AIP; AssociazioneItaliana di Psicologia),
the National Council of Psychologists (CNOP; ConsiglioNazionaledell'OrdinedegliPsicologi), and the Italian Associa-
tion of Sport and Exercise Psychology (AIPS; AssociazioneItalianaPsicologiadello Sport e dell’esercizio). This docu-
ment describes the important role that Psychology plays in fostering sport values and their transferability to social,
health, and educational contexts.
Keywords
Psychology, Sport psychology
Fabio Lucidi*, Fulvio Giardina** e Laura Bortoli***
Psicologia dello sport e ruolo dello
psicologo dello sport:
documento unitario presentato alla 7ª
Commissione del Senato della Repubblica
7. www.calzetti-mariucci.it
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