GIPS- Il Giornale Italiano di psicologia dello Sport, n° 18 -
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Pagine da gips giornale italiano di psicologia dello sport 18
1. GIORNALE ITALIANO
DI PSICOLOGIA DELLO SPORT
Giornale Italiano di PSICOLOGIA DELLO SPORT - Numero 18 - 2013 3
OPINIONI
Lo psicologo dello sport:
considerazioni sulla professionalità
Riassunto
Con un mondo sportivo che sta via via diventando più complesso e che presenta diverse nuove problematiche, il
ruolo, le competenze e la professionalità dello psicologo dello sport non sono ancora del tutto definite. Restano
diversi e vari anche i percorsi formativi che portano ad operare nel campo della psicologia dello sport. L’articolo
propone alcune considerazioni, presentate nel quadro della letteratura internazionale, sulla formazione, sulle com-
petenze specifiche e sui possibili ruoli dello psicologo dello sport.
Parole chiave
Psicologo dello sport; formazione; ruolo.
Summary
The sporting domain is progressively becoming more complex and several new issues are arising. In this context,
role, competencies, and occupational standards of the sport psychologist are not yet adequately defined. Educational
programs and training for the development of sport psychology professionals are various and very different from each
other. The paper presents some considerations expounded in the frame of international literature regarding the deve-
lopment of specific competencies in sport psychology and the possible roles of sport psychologists.
Keywords
Sport psychologist; training; role.
Laura Bortoli*, Francesca Vitali** e Claudio Robazza*
* BIND - Behavioral Imaging and Neural Dynamics Center, Dipartimento di Medicina e Scienze dell’Invecchiamento,
Università “G. d’Annunzio” di Chieti-Pescara ** Dipartimento di Scienze Neurologiche e del Movimento,
Università degli Studi di Verona
2. GIORNALE ITALIANO
DI PSICOLOGIA DELLO SPORT
Giornale Italiano di PSICOLOGIA DELLO SPORT - Numero 18 - 2013 9
ESPERIENZE
Famiglia, società sportiva e atleta
adolescente: analisi della triade attraverso
la metodologia della consensus conference
Riassunto
Questo articolo sintetizza l’esperienza condotta da alcuni esperti di psicologia dello sport, coordinati da un docente
universitario di tecnica degli sport che, attraverso la metodologia della consensus conference, hanno approfondito
l’analisi della triade famiglia, società sportiva e atleta adolescente. Dalla consensus conference sono emersi i se-
guenti argomenti: aspetti e tipicità del comportamento di atleti adolescenti; temi di lavoro; la famiglia dei giovani atleti;
comunicazione con le famiglie dei giovani atleti. Le questioni emerse nel corso della discussione hanno mostrato
l’esigenza dei partecipanti di ulteriori approfondimenti sui temi di carattere psicologico, prefigurando possibili sviluppi
e applicazioni della psicologia dello sport a finalità sia di ricerca, sia di intervento.
Parole chiave
Famiglia; società sportiva; giovani atleti; consensus conference.
Summary
This article summarizes the experience made by some sport psychology experts, coordinated by an academic professor
of sport sciences, who through the methodology of the consensus conference, have deepen the analysis of the triad
family, society and adolescent athlete. From consensus conference the following topics emerged: aspects and typical
behaviors of adolescent athlete; working issues; young athletes’ family; communication with the families of young athle-
tes. Issues emerged during the discussion showed the need of participants for further insights on psychological topics,
anticipating possible developments and applications of sport psychology both for research both for intervention purpo-
ses.
Keywords
Family; sporting club; youth athletes; consensus conference.
Eugenio De Gregorio*/***, Sabrina Benvenuto*/***, Anna Rosa Proface*, Francesca Vitali*/*** e Claudio Scotton*/**
* Scuola Regionale dello Sport del C.O.N.I. Liguria
** SUISM - Centro servizi, Università degli Studi di Torino
*** Università degli Studi di Genova
3. GIORNALE ITALIANO
DI PSICOLOGIA DELLO SPORT
Giornale Italiano di PSICOLOGIA DELLO SPORT - Numero 18 - 2013 17
ESPERIENZE
Riassunto
Di prassi prima di un match il coach, con il proprio
giocatore, elabora una iniziale tattica di gioco. La
procedura è corretta ma, a nostro parere non sufficien-
te, occorre infatti sviluppare nel tennista “un adatta-
mento attivo” a quelle nuove situazioni che possono
presentarsi durante la gara. A questo proposito può
essere necessario migliorare la capacità del giocatore
di raccogliere i dati; per raggiungere questo obiettivo
viene in aiuto a noi allenatori la lista delle Funzioni
Cognitive Carenti redatta dallo psicologo israeliano
Reuven Feuerstein, allievo di Piaget. Nell’articolo
analizziamo una delle possibili carenze presenti nel
giocatore (comportamento esplorativo non sistematico,
impulsivo e non pianificato) e diamo alcune indicazioni
agli allenatori per porvi rimedio.
Parole chiave
Funzioni cognitive carenti; raccolta dati; comportamento
esplorativo non sistematico, impulsivo e non pianificato
Summary
Coaches usually, before a match, decide on a tactics
together with their players. This procedure is correct
but, in our opinion, is not enough; tennis players in fact
should be able to develop an “active adjustment” to the
new situations they may have to face during the match.
In this context, players may need to develop their ca-
pacity to gather data and in order to help them coaches
can use what Psychologist Reuven Feuerstein, Piaget’s
pupil, calls “Lacking Cognitive Functions”. In this article
we analyze one of the players’ possible lacks (Unplan-
ned, Impulsive and Unsystematic Exploratory Behavior)
and we suggest some solutions to overcome it.
Keywords
Deficient cognitive functions; data gathering; unplanned,
impulsive and unsystematic exploratory behavior
Le basi del pensiero strategico:
l’importanza della raccolta dati
Renato Ravizza* e Marco Vecchi**
* Formatore Feuerstein, Studio-Forma ATC, Istituto Feuerstein
** Mental Coach, International Master Professional & International Workshop Leader PTR
4. GIORNALE ITALIANO
DI PSICOLOGIA DELLO SPORT
Giornale Italiano di PSICOLOGIA DELLO SPORT - Numero 18 - 2013 23
RASSEGNE
Dual-task e cammino: interferenze
del doppio compito nella popolazione anziana.
Una rassegna della letteratura
Riassunto
La vecchiaia è caratterizzata da un declino delle abilità motorie e cognitive che, in stretta connessione tra loro, pos-
sono influenzare negativamente la vita della persona anziana. Negli ultimi anni numerosi studi si sono incentrati sulla
relazione esistente tra il funzionamento motorio e cognitivo, ed in particolare sull’influenza del declino della funzione
cognitiva nei termini di controllo posturale e deambulazione dell’anziano al punto tale da comprometterne la sicurezza
e la possibilità di vivere in maniera autonoma. Semplici azioni, come camminare e conversare contemporaneamente,
possono diventare compiti assai complessi con il passare degli anni. La rassegna qui presentata intende portare un
contributo al recente filone di ricerca che indaga l’influenza del declino cognitivo, in particolare della funzione esecuti-
va, sul funzionamento motorio con l’utilizzo della metodologia in dual-task.
Parole chiave
Invecchiamento; funzione esecutiva; deambulazione; dual-task.
Abstract
The aging process is characterized by a decrease of the motor and cognitive skills that may adversely affect the life of
the older adults. In last years, many studies focused on the relationship between cognitive and motor function and in par-
ticular on the influence of the cognitive function decline on control of posture and gait in older adults, that may compromi-
se the safety and the possibility of living independently. Simple actions such as walking and talking simultaneously may
become a complex task with aging. The review aims to lead a contribution to the recent line of research that investigates
the influence of the cognitive decline, especially of the executive function, on motor functioning by means of the dual-
task methodology.
Keywords
Aging; executive function; gait; dual-task.
Paolo Riccardo Brustio*/**, Daniele Magistro***/**, Monica Emma Liubicich* e Emanuela Rabaglietti*/**
* SUISM, Università degli Studi di Torino, Italia
** Dipartimento di Psicologia, Università degli Studi di Torino, Italia
*** Department of Functional Brain Imaging, Institute of Development, Aging and Cancer, Tohoku University, Japan
5. GIORNALE ITALIANO
DI PSICOLOGIA DELLO SPORT
Giornale Italiano di PSICOLOGIA DELLO SPORT - Numero 18 - 2013 29
RICERCHE
Ruolo della percezione
di salute fisica nel rapporto tra attività
motoria e performance fisica in anziani
istituzionalizzati: uno studio esplorativo
Riassunto
La popolazione anziana è in aumento, anche se la speranza di vita
in salute è in calo. La comorbidità e la disabilità sono tra le principali
cause di istituzionalizzazione ed i dati demografici dimostrano come
gli anziani istituzionalizzati siano in aumento. Attualmente pochi studi
riportano gli effetti di un programma di attività motoria rivolta a anziani
istituzionalizzati. L’obiettivo del presente studio è di analizzare gli effetti
diretti e indiretti di un training motorio in termini di salute fisica reale e
percepita in un gruppo di anziani istituzionalizzati. Hanno preso parte
allo studio N = 52 anziani istituzionalizzati (73% donne; età media: 84
± 7 anni). I partecipanti sono stati suddivisi in un gruppo sperimentale
(GS) e in un gruppo di controllo (GC). Il GS ha partecipato ad un inter-
vento motorio della durata di nove mesi. Test validati sono stati utilizzati
per le misurazioni della performance fisica e delle percezioni di salute.
Gli effetti diretti dell’efficacia del training sono stati analizzati con
regressioni lineari. I risultati dimostrano l’efficacia del training proposto.
Inoltre la percezione di salute è risultata svolgere un ruolo di mediatore
nel rapporto tra training e performance fisica. Questo studio esplorativo
dimostra il ruolo positivo dell’attività motoria in termini di mobility, equili-
brio, andatura e percezione della salute fisica. Inoltre, viene dimostrato
come la percezione di salute svolga un ruolo di mediatore nella relazio-
ne tra attività motoria e performance fisica.
Parole chiave
Anziani istituzionalizzati; salute percepita; performance fisica; mediazione.
Summary
Elderly population is increasing, but healthy life expectancy is reducing.
Comorbidity and disability are the main causes of institutionalization and
demographic data state that the number of institutionalized elderly is
increasing. Currently, only few studies reported the effects of a physical
training in institutionalized elderly. The aim of this study is to analyze
the direct and indirect effects of a physical training in terms of physical
performances and perception of physical health, in a sample of institu-
tionalized older adults. Participants of the study were N = 52 older adults
(73% women; mean age: 84 ± 7 years). Participants were divided in an
experimental (GS) and control (CG) group. GS took part in a physical training that lasted nine months. Validated tests
were used to capture physical performances and health perception. Linear regressions were used to test the effective-
ness of the training. Results demonstrate the effectiveness of the training. Furthermore, the health perception was find
as a mediator between training and performance. This explorative study demonstrates the positive effect of physical
training on mobility, balance, gait and physical health perception. Moreover, health perception plays a role as a mediator
between physical training and performance.
Keywords
Institutionalized older-adults; health perceptions; physical performance; mediation.
Mattia Roppolo */**/***, Anna Mulasso*/** e Emanuela Rabaglietti*/**
* SUISM, Università degli Studi di Torino
** Dipartimento di Psicologia, Università degli Studi di Torino
*** Dipartimento di Psicologia dello Sviluppo, Rijksuniversiteit Groningen (NL)
6. GIORNALE ITALIANO
DI PSICOLOGIA DELLO SPORT
Giornale Italiano di PSICOLOGIA DELLO SPORT - Numero 18 - 2013 37
RICERCHE
Promuovere il benessere psicosociale
e la pratica dell’attività motoria
e sportiva a scuola e nell’extrascuola
durante la media fanciullezza:
il Progetto Scuola in Movimento
Giulia Zucchetti*, Beatrice Sacconi*, Giovanni Piumatti*, Giulia Bardaglio**, Danilo Marasso** e Emanuela Rabaglietti*/**
*Dipartimento di Psicologia, Università degli Studi di Torino
** SUISM, Università degli Studi di Torino, Italia
Si ringraziano per il prezioso contributo le dott.sse Gisella Lorenzon, Marta Candela e Fiorella Rubino.
Riassunto
Nella società contemporanea i bambini presentano sempre più stili di vita poco attivi e poco salutari. Insieme al rischio di
sovrappeso e di eccessiva sedentarietà si uniscono anche problematiche a livello comportamentale ed emotivo. Sebbe-
ne l’attività motoria e sportiva sia ampiamente riconosciuta quale fattore di prevenzione e di protezione nei confronti dei
sopracitati disagi che riguardano la fanciullezza, scarsi sono gli studi che indagano il possibile contributo della pratica
di questa sullo sviluppo, soprattutto nei bambini italiani. Questo studio esamina l’effetto di un intervento di educazione
fisica proposto in alcune scuole primarie su una serie di dimensioni dell’adattamento psicosociale dei bambini e rispetto
alla loro partecipazione all’attività motoria e sportiva condotta a livello extrascolastico. I risultati mostrano che i bambini
che partecipano all’intervento migliorano il loro adattamento psicosociale e aumentano la partecipazione ad attività mo-
torie e sportive extrascolastiche nel tempo. Saranno ampiamente discussi implicazioni e suggerimenti per le istituzioni
scolastiche italiane.
Parole chiave
Intervento Educazione Fisica; Scuola Prima-
ria; Sviluppo Psicosociale; Prevenzione.
Summary
In contemporary society, children have
usually less active and unhealthy lifestyles.
Overweight and Sedentary lifestyle are of-
ten joined by a developmental behavioral
and emotional problems . Although physical
activity is widely recognized as preventive
and protective factor against the above-
mentioned inconveniences of developmen-
tal, there are few studies that investigate
its possible contribution towards children
development, especially among Italian
children. This study examine the effect of a
school-based physical activity intervention
on some dimension of children psychoso-
cial adjustment and on their participation
level in extra school sport activities. Fin-
dings show that children who participated in
the intervention improve their psychosocial
adjustment and increased sports participa-
tion in extra-school contexts . Implications
and suggestions for Italian school and pro-
fessionals will be extensively discussed .
Keywords
Physical Education Intervention; Primary School; Psychosocial Development; Prevention.