1. News 20/SA/2014
Lunedì,15 settembre 2014
Sistema di Allerta Rapido europeo per Alimenti e Mangimi
Tra le 52 le segnalazioni diffuse durante la scorsa settimana dal sistema di allerta
rapido per alimenti mangimi (Rasff) figurano 10 notifiche inviate dal nostro Ministero
della Salute. L’elenco italiano comprende 3 respingimenti alle frontiere, 6 notifiche di
informazione e una notifica di follow-up. I respingimenti effettuati dalle autorità
italiane riguardano prodotti provenienti dalla Cina: irradiazione non autorizzata in
integratore alimentare contenente estratto di lievito di riso rosso e migrazioni di
metalli in forbici da cucina e pelapatate in acciaio
Le notifiche di informazione, che non prevedono un intervento urgente riguardano
migrazione di cromo da cucchiai da cucina cinese e l’eccesso di mercurio in diversi
lotti di pesce importato: San Pietro surgelato proveniente dalla Tunisia, tonno
alalunga e filetti di tonno pinna gialla dalla Spagna e due lotti di pesce spada
congelati (Xiphias gladius) in arrivo dalla Corea del Sud e dall’Egitto. Dall’inizio
dell’anno sono 221 le segnalazioni diffuse dal Rasff riguardanti la presenza di metalli
pesanti negli alimenti e di queste 93 riguardano proprio l’eccesso di mercurio nel
pesce. La Spagna è il paese che ha subito il più alto numero di notifiche (48).
La notifica di follow-up corregge una precedente notifica riguardante carne di
capriolo surgelata utilizzata per preparazioni alimentari contaminata dalla Tossina di
Shiga e distribuita in Italia. La notifica originale indicava l’Italia come paese di
origine della carne, ma le autorità hanno successivamente stabilito che è la
Germania il paese di provenienza.
Fonte:sicurezzaalimentare.it
2. Brevi: non-conformità biologico, tutelate le aziende
Il Tribunale di Bologna ha accolto favorevolmente il ricorso di una azienda agricola
con appezzamenti biologici e altri in fase di conversione, rispetto ad azione
disciplinare degli organi di controllo (OdC). In precedenza infatti, in base ad azione
degli OdC, un singolo appezzamento-peraltro escluso dalla commercializzazione
successiva di prodotti bio, in quanto ancora in fase di conversione- veniva rinvenuto
non conforme al regime bio, per la presenza di principi attivi non ammessi. La
sanzione veniva estesa a tutta l’azienda, con una interpretazione che non
distingueva tra “attività” e “unità produttiva”, come sancito invece dal D.M. 15962
del 20/12/2013 relativo alle Disposizioni per l’adozione di un elenco di “non
conformità” riguardanti la qualificazione biologica dei prodotti.
Nel dare ragione all’azienda agricola, il Tribunale ha accolto il principio, contenuto
nel Decreto 15962 per cui “le misure sono applicate in maniera proporzionale
all’importanza, alla natura e alle circostanze che hanno determinato il configurarsi
della non conformità” (art. 2 co. 4). In tal senso, la sospensione/esclusione
dall’attività agricola non deve ritenersi applicabile alla intera azienda, ma semmai
al solo appezzamento interessato dalla non conformità.
L'intervento produrrà l'effetto di chiarire l’applicazione del quadro dei controlli, con
revoca del provvedimento di sanzione –reintegrando l’operatore nel sistema dei
controlli e pubblicando sul sito dell’OdC il provvedimento del Giudice.
Fonte:sicurezzaalimentare.it
Aethina Tumida: il Ministero della Salute dispone misure urgenti di controllo e
prevenzione
Dopo la conferma del primo caso di Aethina Tumida in Italia da parte del Centro di
referenza nazionale per l’apicoltura presso l’IZS delle Venezie il Ministero della Salute
ha disposto le misure di controllo e di prevenzione. L’Aethina Tumida, un coleottero
parassita originario del Sudafrica è in grado di provocare gravi danni all’intero
3. comparto apistico: la perdita della famiglia, con conseguente danneggiamento dei
favi e la perdita di miele e polline, ma anche la sciamatura nei casi in cui
l’infestazione si manifesti su vasta scala. Inoltre, le larve scavando gallerie nei favi
dove mangiano e defecano possono causare la fermentazione del miele con
conseguente consumo delle scorte. Dopo i casi della Florida del 1998, dell’Egitto
(2000) Australia e Canada (2002) e del Messico (2007 e 2010), lo scorso 5 settembre
il personale dell’Università di agraria di Reggio Calabria ha rinvenuto il parassita per
la prima volta in Italia nei pressi del porto di Gioia Tauro. Considerato che l’Aethina
Tumida è in grado di volare per diversi chilometri e di infestare aree di grandi
proporzioni, al fine di contrastarne il pericolo di diffusione sul territorio italiano il
Ministero della Salute ha disposto con urgenza le seguenti misure di controllo e
prevenzione:
1) Rintraccio e controllo a destino degli apiari che hanno effettuato attività di
nomadismo durante il periodo estivo nella Regione Calabria. I controlli dovranno
essere finalizzati alla ricerca negli alveari degli stadi larvali e degli adulti di Aethina
Tumida. L’esame nell’alveare dovrà essere effettuato sollevando i favi del nido
considerato che questo coleottero tende a nascondersi nelle parti meno luminose
dell’arnia;
2) In caso di rilevamento di adulti o stadi larvali che facciano sospettare la
presenza di Aethina Tumida si dovrà ricorrere al sequestro di miele, favi e qualsiasi
materiale veicolo di contagio;
3) Negli apiari di cui al punto 2 si dovrà ricorrere alla distruzione dell’intero apiario
e al contestuale trattamento del terreno circostante che dovrà essere arato per una
profondità di almeno 20 centimetri e trattato con sostanze anti larvali (es.
permetrina al 40%).
L’applicazione di tali misure dovrà essere comunicata alla Direzione Generale della
Sanità Animale e dei Farmaci Veterinari.
Fonte:sicurezzaalimentare.it
4. Brevi: la pescaBivona ottiene il marchio Igp
Con la pubblicazione del Regolamento di esecuzione UE n.962/2014 sulla Gazzetta
ufficiale dell’Unione europea si è concluso l’iter che ha portato la pescaBivona ad
ottenere il riconoscimento Igp. Grazie a questo ennesimo riconoscimento l’Italia si
conferma al vertice europeo per quanto riguarda i prodotti di qualità. Sono ben 264
infatti le Dop e le Igp italiane registrate in ambito comunitario. La nuova
denominazione, prodotta a Bivona, in provincia di Agrigento e in altri comuni
limitrofi della zona dei Monti Sicani ha come caratteristiche peculiari la limitata
estensione del sovracolore rosso dell’epidermide che deve essere inferiore al 50% e
l’elevata dolcezza della polpa di notevole consistenza oltre agli alti livelli di rapporto
zuccheri/acidi. Alla pescaBivona Igp appartengono quattro ecotipi (murtiddrara,
bianca, agostina e settembrina) ai quali è legato il periodo di maturazione che va
dalla prima metà di giugno fino alla fine di ottobre.
Fonte:sicurezzaalimentare.it