Autostima nell'Islam - "Il segreto è avere fiducia in se stessi" - GMI - RomaMd Fayruj Islam Durrani
In un periodo in cui l'individuo ha sempre meno fiducia in se stesso a causa del contesto sociale in cui viviamo e a causa della crescente competizione privata e professionale, capire innanzitutto chi siamo e quali sono i nostri obiettivi e il primo passo fondamentale per avere fiducia in noi stessi. In questi casi l'Islam e la psicologia ci vengono in aiuto con un duplice effetto: l'Islam approfondisce e dà spunti di riflessioni interessanti ribadendo certi concetti come il Tawakkul e al Himma. La psicologia invece entra più nel dettaglio dando delle nozioni non semplici ma che se capiti posso contribuire alla miglior comprensione della questione.
Il Decision Making è quel delicato e basilare processo attraverso cui un individuo o un gruppo di individui arriva a prendere una decisione scegliendo di intraprendere una specifica azione tra diverse possibilità o opzioni.
Obiettivo del DM è quello di aiutare il decisore a selezionare l’alternativa o le alternative più adeguata/e alla situazione.
Attraverso gli strumenti e le tecniche di DM il decisore viene coinvolto attivamente nel processo di scelta analizzando la situazione e vagliando le diverse opzioni usando filtri e punti di osservazione diversi con l’obiettivo di ampliare e sviluppare la propria consapevolezza.
Quando dobbiamo prendere una decisione spesso ci si deve confrontare con l’incertezza – vale a dire il rischio – che rappresenta uno degli impedimenti principali a una buona decisione.
Avere a propria disposizione strumenti specifici che aiutino a sviluppare la consapevolezza in merito alle decisioni da prendere può essere di grande aiuto e supporto in tutte quelle situazioni in cui l’ago della bilancia decisionale sembra essere perfettamente in equilibrio rendendo la decisione complessa.
Apprendere l’uso delle tecniche di Decision Making oltre ad essere di grande utilità nella sfera prettamente individuale, è anche facilmente spendibile nella sfera professionale, rappresentando uno strumento facilmente applicabile al lavoro dello psicologo sia in ambito clinico, consulenziale che in quello scolastico e organizzativo.
Il lavoro occupa gran parte della nostra giornata e della nostra vita, diventa importante allora viverlo come esperienza felice e gratificante. Trovare la motivazione dentro sè stessi, cambiando prospettiva può essere un importante passo per vivere con entusiasmo anche questa realtà
Il Corso tende a descrivere, soprattutto dal punto di vista della NEGOZIAZIONE, quale tipo di attività e relative doti comunicative-gestionali sono richieste a colui che si occupa di reclami e rapporti con la clientela non particolarmente soddisfatta
Autostima nell'Islam - "Il segreto è avere fiducia in se stessi" - GMI - RomaMd Fayruj Islam Durrani
In un periodo in cui l'individuo ha sempre meno fiducia in se stesso a causa del contesto sociale in cui viviamo e a causa della crescente competizione privata e professionale, capire innanzitutto chi siamo e quali sono i nostri obiettivi e il primo passo fondamentale per avere fiducia in noi stessi. In questi casi l'Islam e la psicologia ci vengono in aiuto con un duplice effetto: l'Islam approfondisce e dà spunti di riflessioni interessanti ribadendo certi concetti come il Tawakkul e al Himma. La psicologia invece entra più nel dettaglio dando delle nozioni non semplici ma che se capiti posso contribuire alla miglior comprensione della questione.
Il Decision Making è quel delicato e basilare processo attraverso cui un individuo o un gruppo di individui arriva a prendere una decisione scegliendo di intraprendere una specifica azione tra diverse possibilità o opzioni.
Obiettivo del DM è quello di aiutare il decisore a selezionare l’alternativa o le alternative più adeguata/e alla situazione.
Attraverso gli strumenti e le tecniche di DM il decisore viene coinvolto attivamente nel processo di scelta analizzando la situazione e vagliando le diverse opzioni usando filtri e punti di osservazione diversi con l’obiettivo di ampliare e sviluppare la propria consapevolezza.
Quando dobbiamo prendere una decisione spesso ci si deve confrontare con l’incertezza – vale a dire il rischio – che rappresenta uno degli impedimenti principali a una buona decisione.
Avere a propria disposizione strumenti specifici che aiutino a sviluppare la consapevolezza in merito alle decisioni da prendere può essere di grande aiuto e supporto in tutte quelle situazioni in cui l’ago della bilancia decisionale sembra essere perfettamente in equilibrio rendendo la decisione complessa.
Apprendere l’uso delle tecniche di Decision Making oltre ad essere di grande utilità nella sfera prettamente individuale, è anche facilmente spendibile nella sfera professionale, rappresentando uno strumento facilmente applicabile al lavoro dello psicologo sia in ambito clinico, consulenziale che in quello scolastico e organizzativo.
Il lavoro occupa gran parte della nostra giornata e della nostra vita, diventa importante allora viverlo come esperienza felice e gratificante. Trovare la motivazione dentro sè stessi, cambiando prospettiva può essere un importante passo per vivere con entusiasmo anche questa realtà
Il Corso tende a descrivere, soprattutto dal punto di vista della NEGOZIAZIONE, quale tipo di attività e relative doti comunicative-gestionali sono richieste a colui che si occupa di reclami e rapporti con la clientela non particolarmente soddisfatta
Imparare le strutture base della comunicazione efficace e dell'ascolto attivo per capire e conoscere meglio se stessi e gli altri.
• Principi base della comunicazione:
• Modello di Jakobson
• Assiomi della comunicazione
• Imparare a capire e a conoscere se stessi e gli interlocutori per facilitare la comunicazione:
• Riconoscere i principali sistemi rappresentazionali (VAKog) con cui le persone percepiscono il mondo esterno
• La comunicazione paraverbale: saper gestire la respirazione, il tono, il ritmo, il volume, le pause
• La comunicazione non verbale: la postura che favorisce la
comunicazione
• La lettura dei segnali oculari d'accesso (LEM)
• Il rapport e le modalità che facilitano una buona comunicazione:
• Il ricalco, la calibrazione e la guida
Laboratorio realizzato con il contributo dell'Iniziativa Laboratori dal Basso, azione della Regione Puglia cofinanziata dalla UE attraverso il PO FSE 2007-2013
Finanziato da ARTI Puglia, il corso gratuito “Lavorare in gruppo? Un’impresa! Un'impresa!: Conflitti, comunicazione e cooperazione per l'impresa sostenible” mira a fornire le competenze per migliorare l’efficienza del lavoro di gruppo e garantire la sostenibilità di un progetto imprenditoriale nel lungo periodo.
A promuoverlo l'Associazione VulcanicaMente , già attiva a livello locale ed europeo.
Il secondo di 5 moduli "Litigare bene tra colleghi: gestire i conflitti nei gruppi di lavoro" ha visto la partecipazione del trainer Graziano Tullio, esperto in team building e comunicazione efficace, e Paolo Ragusa, vice direttore del Centro Psicopedagogico per la Pace e la gestione dei conflitti di Piacenza
www.vulcanicamente.it
Le slide della relazione che ho tenuto a Giugno 2014 su invito del Rotary Club Ercolano Centenario sul tema "Time Management - La gestione del tempo".
Trovate l'articolo completo alla pagina del mio blog
http://materials-manager.blogspot.it/2014/06/time-management.html
Riconoscere e modificare gli errori che facciamo in comunicazione ci aiuta a evitare i malintesi, avere un miglior impatto sugli altri e essere più efficaci. Ecco 10 errori tra i più frequenti e come evitare di farli. Scoprirai che modificare anche una sola piccola cattiva abitudine può facilitarti molto la vita.
Tecniche comunicative per la risoluzione dei conflitti. Insegnamento dell'italiano LS-L2.
Autori di riferimento: Thomas Gordon, Howard Gardner, Daniel Goleman.
A cura di Alessandro Arpetti.
Si analizzano gli stili dominanti di comportamento nelle relazioni umane, la cui conoscenza permette di gestire con efficacia i rapporti ed i colloqui capo-dipendente
Imparare le strutture base della comunicazione efficace e dell'ascolto attivo per capire e conoscere meglio se stessi e gli altri.
• Principi base della comunicazione:
• Modello di Jakobson
• Assiomi della comunicazione
• Imparare a capire e a conoscere se stessi e gli interlocutori per facilitare la comunicazione:
• Riconoscere i principali sistemi rappresentazionali (VAKog) con cui le persone percepiscono il mondo esterno
• La comunicazione paraverbale: saper gestire la respirazione, il tono, il ritmo, il volume, le pause
• La comunicazione non verbale: la postura che favorisce la
comunicazione
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• Il rapport e le modalità che facilitano una buona comunicazione:
• Il ricalco, la calibrazione e la guida
Laboratorio realizzato con il contributo dell'Iniziativa Laboratori dal Basso, azione della Regione Puglia cofinanziata dalla UE attraverso il PO FSE 2007-2013
Finanziato da ARTI Puglia, il corso gratuito “Lavorare in gruppo? Un’impresa! Un'impresa!: Conflitti, comunicazione e cooperazione per l'impresa sostenible” mira a fornire le competenze per migliorare l’efficienza del lavoro di gruppo e garantire la sostenibilità di un progetto imprenditoriale nel lungo periodo.
A promuoverlo l'Associazione VulcanicaMente , già attiva a livello locale ed europeo.
Il secondo di 5 moduli "Litigare bene tra colleghi: gestire i conflitti nei gruppi di lavoro" ha visto la partecipazione del trainer Graziano Tullio, esperto in team building e comunicazione efficace, e Paolo Ragusa, vice direttore del Centro Psicopedagogico per la Pace e la gestione dei conflitti di Piacenza
www.vulcanicamente.it
Le slide della relazione che ho tenuto a Giugno 2014 su invito del Rotary Club Ercolano Centenario sul tema "Time Management - La gestione del tempo".
Trovate l'articolo completo alla pagina del mio blog
http://materials-manager.blogspot.it/2014/06/time-management.html
Riconoscere e modificare gli errori che facciamo in comunicazione ci aiuta a evitare i malintesi, avere un miglior impatto sugli altri e essere più efficaci. Ecco 10 errori tra i più frequenti e come evitare di farli. Scoprirai che modificare anche una sola piccola cattiva abitudine può facilitarti molto la vita.
Tecniche comunicative per la risoluzione dei conflitti. Insegnamento dell'italiano LS-L2.
Autori di riferimento: Thomas Gordon, Howard Gardner, Daniel Goleman.
A cura di Alessandro Arpetti.
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La resilienza commerciale con il metodo TTI Success Insights®GiadaDElia
Applicazione del metodo TTI Success Insights® allo sviluppo delle performance di vendita, attraverso l’esplorazione dell’affascinante mondo dell’intelligenza emotiva e della mappatura del potenziale umano.
Communication Course II^ part - (tipologia clientela & leadership)Alfonso Avitabile
Nello specifico il corso mira ad integrare le naturali capacità comunicative con tecniche e strumenti in grado di facilitare l’ascolto e la comprensione di ciò che viene detto (linguaggio verbale), di come viene detto (linguaggio paraverbale), ma soprattutto di ciò che non viene detto (linguaggio non verbale).
Durante il corso ci saranno dei focus sulla comunicazione efficace e sui diversi modelli comunicativi che scandiscono le relazioni interpersonali, mirando al miglioramento della comunicazione sia all'interno del proprio team, che nelle relazioni con gli altri.
Eleonora Sordella, Headhunter, Coach, Formatrice e Chiara Bonomi, Training De...Associazione Digital Days
Esploreremo i diversi stili comportamentali attraverso il DISC, analizzando come comunicare, relazionarsi, motivare e affrontare il cambiamento. Utilizzando Extended Disc, scopriremo le caratteristiche degli stili per migliorare la comunicazione, le relazioni e il problem solving. Esamineremo il ruolo dei diversi stili nei team e come l’AI può contribuire a migliorare la comunicazione e la collaborazione sul lavoro e nella vita quotidiana.
#DigitaLogico, ovvero dagli strumenti alle emozioni: il caso Ecologica Navigl...AlbertoRiva
Digitale o analogico? NON è il problema: quando ci carichiamo di aspettative tenendo il focus sugli strumenti e senza considerare le PERSONE, che siamo e che abbiamo in azienda e fuori, allora restiamo al palo, il tempo passa e non otteniamo i risultati sperati.
Abbiamo aperto gli occhi e messo le lenti giuste: un invito a cambiare musica, #DigitaLogico, ovvero dagli strumenti alle emozioni.
Un assaggio? Eccolo qui, una piccola frase rivolta a Chance Giardiniere, colta da un grande film: "tu hai il grande dono di essere naturale, è una grande virtù amico mio!"
In pratica: essere se stessi, e farlo uscire davvero, la cosa più FACILE al mondo, e la più DIFFICILE, una volta compiuti i 3 anni!
I social network e il web? Arrivano lo stesso, ma solo DOPO…
Questa è la storia che abbiamo raccontato al Social Case History Forum 2016.
Lo Schema DiSC
DiSC Classic si basa su di uno schema a quattro quadranti che descrive in maniera affidabile i quattro stili del comportamento umano: Dominanza (D), Influenza (i), Stabilità (S), e Coscienziosità (C). Alcune persone rientrano in uno stile, altre in due ed alcune possono rientrare in tre.
In che modo il vostro stile DiSC si differenzia da altri stili DISC? Che cosa avete in comune con gli altri stili DiSC? Lo schema DiSC vi aiuterà a capire queste domande importanti. Ogni stile DiSC ha qualche cosa in comune con gli stili adiacenti. Le persone che agiscono in base agli stili C e S hanno la tendenza a percepirsi come meno forti dell'ambiente; questo significa che potrebbero essere più propensi ad adattarsi a quanto li circonda in quanto ritengono di non averne controllo diretto o di averne poco. D'altra parte, le persone che agiscono in base agli stili D e i tendono a percepirsi come più forti del loro ambiente, pertanto potrebbero essere più assertivi in quanto hanno la sensazione di avere un maggiore controllo sull'ambiente circostante. Inoltre gli stili D e C percepiscono l'ambiente circostante come sfavorevole (oppure non accogliente e ostile) e gli stili i e S tendono a vedere il loro ambiente in termini favorevoli (oppure amichevole e di sostegno).
Prosegue la Formazione Formatori con la puntata sui "Partecipanti difficili" nella aule di formazione.
Alcuni riflessioni su:
-l'ecologia del formatore e del suo intervento
-Io sono Ok e Tu sei Ok, l'approccio efficace
-la gestione di alcune tipologie tipiche
-la gestione del dissenso
Similar to Stili di comunicazione - modello DISC (20)
Sintesi dell'intervento sulle Tecniche di Venditra del servizio "Posa Eccellente" - settore serramenti - in collaborazione col Consorzio Legno Legno e Colfert. Corso di 8 ore - febbario 2016
Scopo della PNL è darvi le metodologie perché si attui in voi un processo di crescita delle vostre possibilità, per porvi in maniera nuova e più efficace nelle sfide di ogni giorno.
1. Su base modello DISC
A cura di
Paolo Vallicelli
Per info:
paolo@paolovallicelli.it
Stili di comunicazione
2. Introduzione
• Questo modello, applicato ormai da decenni nelle Risorse
Umane, vuole essere una chiave di lettura delle interazioni e
delle relazioni che abbiamo nei vari contesti.
•Usatelo in maniera flessibile e dinamica,
senza attaccare inutili etichette alle
persone!
3. Il Modello
• Il DISC (D.I.S.C.) è un modello descrittivo dei comportamenti che
fonda le sue origini negli studi di William Moulton Marston,
non interessato ad osservare e studiare comportamenti patologici,
ma piuttosto il comportamento delle persone nell’interazione con gli
altri nei diversi contesti o ambienti.
Fonte: “Emotions of Normal People, 1928”
4. Una questione di stili
• Siamo in sintonia con chi è simile a noi, abbiamo difficoltà con
chi “è più lontano”
• Non c’e’ uno stile migliore: ognuno ha punti di forza ed aree
di miglioramento
•Il disaccordo è l’incapacità di uno dei due
di cambiare il proprio stile
6. Perfezionista, sistematico, prudente, organizzato. Poco
sensibile al linguaggio delle emozioni, controllato. Prima
di esprimersi, valuta i fatti. Non prende rischi. Affidabile,
competente, vuole i dati.
PRIORITA’: seguire un procedimaneto valido, essere
preciso
SOTTO STRESS: evita di partecipare, e’ ipercritico o
tergiversa
TEME: fare errori
Analitico
7. • Non è molto aperto e fa domande molto precise per
saggiare la vostra credibilità.
• Cerca interlocutori preparati.
• E' il tipo che legge i manuali.
• "Dove ha preso questi dati?"
• Sorride poco ed è molto controllato nei gesti.
• Il suo tono non è deciso e autoritario.
Analitico
8. 8
Pratico, pensa agli obiettivi. Pieno di iniziativa, va al sodo
e dice quello che pensa senza preoccuparsi degli altri.
Chiaro e diretto. Determinato ed a volte autoritario odia
perdere tempo. Ha la tendenza a dominare.
PRIORITA’: ottenere risultati
SOTTO STRESS: dittatoriale, critico
TEME: perdere il controllo
Direttivo
9. • Vivono le relazioni interpersonali in modo distaccato.
• Possono essere visti come freddi, duri e competitivi.
• Sono molto formali, orientati al business e al compito.
• Hanno delle opinioni molto forti e sono impazienti di dirle.
• Sono rigidi nell’organizzazione e nel rispetto delle scadenze.
• Sono interessati all'ultima riga del conto.
• Quando il venditore suggerisce idee e soluzioni deve fare in
modo che il decisore arrivi a concepirle come idee sue.
Direttivo
10. 10
Stabile, accomodante, empatico, disponibile.
E’ amichevole, rispettoso e collaborativo. Non ama
improvvisare. Vogliono aiutare gli altri.
Prende troppo tempo per decidere. Non fa e non vuole
troppe pressioni. Preferisce dire di Sì.
PRIORITA’: mantenere buoni rapporti con tutti
SOTTO STRESS: cede (passivo), ma prova risentimento in
seguito
TEME: conflitti e confronti
Amabile
11. • Sono accomodanti e cooperativi.
• Si legano spesso al fornitore.
• Evitano il conflitto e tendono a considerare di più le opinioni
degli altri piuttosto che analizzare freddamente i fatti.
• Sulla scrivania hanno foto di familiari ed amici.
• Hanno difficoltà a gestire il tempo ed a prendere decisioni.
• Il venditore deve ricordarsi che queste persone hanno bisogno
estremo di attenzione e amano sentirsi apprezzate.
Amabile
12. 12
Sempre in movimento, energico e visionario. E’ poco
rispettoso di regole e formalità. Non gli interessano i
dettagli.
Esuberante, ama il cambiamento, gli piace l’attenzione.
Ha iniziative brillanti. Puo’ essere impulsivo e mancare di
realismo.
PRIORITA’: interazioni stimolanti per generare
cambiamenti, avere un impatto.
SOTTO STRESS: puo’ attaccare gli altri, ha sbalzi d’umore,
puo’ essere dominante
TEME: non potersi esprimere, non lasciare un segno
Espressivo
13. • Sono generalmente positivi ed entusiasti.
• Amano conversare, intrattenere, si lasciano
entusiasmare.
• Guardano più al quadro generale che ai dettagli.
• Decidono rapidamente in base all'impulso.
• Non hanno una grande organizzazione e un rigido
rispetto delle scadenze.
• Come per gli amabili, il venditore deve ricordarsi che
vogliono molta attenzione.
Espressivo