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“ATEX”
VALUTAZIONE DEL RISCHIO
DI ATMOSFERE ESPLOSIVE

ATMOSFERE ESPLOSIVE
Direttiva 94/9/CE - ATEX in
materia di prodotti destinati
ad essere utilizzati in atmosfere
potenzialmente esplosive

Direttiva 1999/92/CE relativa
alle prescrizioni minime per il
miglioramento della tutela
della sicurezza e della salute
dei lavoratori esposti al rischio
di atmosfere esplosive

STORIA
Decreto Presidente
Repubblica
23/03/1998 n° 126

D.Lgs. 12/06/2003 n° 233
Modifica D.Lgs. 626/94
Titolo XI D.Lgs. 81/2008

1
Titolo XI del D.Lgs. 81/2008:
PROTEZIONE DA ATMOSFERE ESPLOSIVE
Definizione di Esplosione (UNI EN 1127-1) :
Brusca reazione di
ossidazione o
decomposizione che
produce un aumento
della pressione e/o della
temperatura (onda di
pressione e gradiente di
temperatura).

Titolo XI del D.Lgs. 81/2008:
PROTEZIONE DA ATMOSFERE ESPLOSIVE
Deflagrazione (UNI EN 1127-1) :
Esplosione che si propaga a velocità subsonica.

Detonazione (UNI EN 1127-1) :
Esplosione che si propaga a velocità
supersonica e caratterizzata da
un’onda d’urto

2
Titolo XI del D.Lgs. 81/2008:
PROTEZIONE DA ATMOSFERE ESPLOSIVE
La teoria del triangolo del fuoco rimane valida:

TRIANGOLO DEL FUOCO :

Combustibile

Comburente

Temperatura/calore

Titolo XI del D.Lgs. 81/2008:
PROTEZIONE DA ATMOSFERE ESPLOSIVE
La teoria del triangolo del fuoco rimane valida:

TRIANGOLO DELL’ESPLOSIONE
Gas, Vapori, Nebbie,
Polveri,
infiammabili

Combustibile

Comburente

Temperatura/calore

3
Titolo XI del D.Lgs. 81/2008:
PROTEZIONE DA ATMOSFERE ESPLOSIVE
Definizione zone pericolose
LEL: Limite Inferiore d’Esplodibilità (Lower Esplosive Limit)
UEL: Limite Superiore d’Esplodibilità (Upper Esplosive Limit)

Titolo XI del D.Lgs. 81/2008:
PROTEZIONE DA ATMOSFERE ESPLOSIVE
Sorgenti di IGNIZIONE O INNESCO
- superfici calde (es. surriscaldamento);
- fiamme o gas caldi, particelle incandescenti;
- scintille di origine meccanica (es. attrito, urto, abrasione, ecc.), comprese quelle
provenienti dalle attrezzature di lavoro (es. cacciaviti, chiavi, martelli, seghe, mole,
saldatrici, ecc.);
- impianti elettrici (archi, scintille o temperature elevate);
- correnti elettriche vaganti e di protezione catodica;
- cariche elettrostatiche con resistenza superficiale, comprese quelle che provengono
dai lavoratori;
- fulmini;
- campi elettromagnetici con frequenza tra 9 kHz e 300 GHz;
- onde elettromagnetiche a radiofrequenza da 300 GHz a 3·106 GHz
- radiazioni ionizzanti (es. raggi X);
- ultrasuoni;
- compressioni adiabatiche, onde d’urto, fuoriuscita di gas;
- reazioni chimiche (reazioni esotermiche), compresa l’autocombustione di polveri;

4
Titolo XI del D.Lgs. 81/2008:
PROTEZIONE DA ATMOSFERE ESPLOSIVE
Definizione (art.288):
“atmosfera esplosiva”
Una miscela con l'aria, a
condizioni atmosferiche,
di sostanze infiammabili
allo stato di gas, vapori,
nebbie o polveri in cui,
dopo accensione, la
combustione si propaga
nell’insieme della miscela
incombusta

Titolo XI del D.Lgs. 81/2008:
PROTEZIONE DA ATMOSFERE ESPLOSIVE
Per CONDIZIONI ATMOSFERICHE si
intendono condizioni nelle quali la
concentrazione di ossigeno
nell’atmosfera è
approssimativamente del 21% e che
includono variazioni di pressione e
temperatura al di sopra e al di sotto
dei livelli di riferimento, denominate
condizioni atmosferiche normali
(pressione pari a 101325 Pa,
temperatura pari a 293 K), purché
tali variazioni abbiano un effetto
trascurabile sulle proprietà esplosive
della sostanza infiammabile o
combustibile

5
Titolo XI del D.Lgs. 81/2008:
PROTEZIONE DA ATMOSFERE ESPLOSIVE
ESCLUSIONI (art.287)
Aree utilizzate direttamente per le cure mediche dei
pazienti, nel corso di esse

Titolo XI del D.Lgs. 81/2008:
PROTEZIONE DA ATMOSFERE ESPLOSIVE
ESCLUSIONI (art.287)
Apparecchi a gas di cui al decreto del Presidente della Repubblica 15
novembre 1996, n. 661;

6
Titolo XI del D.Lgs. 81/2008:
PROTEZIONE DA ATMOSFERE ESPLOSIVE
ESCLUSIONI (art.287)
Produzione, manipolazione, uso, stoccaggio e trasporto di esplosivi
o di sostanze chimicamente instabili;

Titolo XI del D.Lgs. 81/2008:
PROTEZIONE DA ATMOSFERE ESPLOSIVE
ESCLUSIONI (art.287)
Industrie estrattive a cui si applica il decreto legislativo 25 novembre
1996, n. 624

7
Titolo XI del D.Lgs. 81/2008:
PROTEZIONE DA ATMOSFERE ESPLOSIVE
ESCLUSIONI (art.287)
Mezzi di trasporto terrestre, marittimo, fluviale e aereo

Titolo XI del D.Lgs. 81/2008:
PROTEZIONE DA ATMOSFERE ESPLOSIVE
ESPLOSIONI DI POLVERI

8
Titolo XI del D.Lgs. 81/2008:
PROTEZIONE DA ATMOSFERE ESPLOSIVE
Fossano (CN),
esplosione del
Molino Cordero:
morto un
45enne, 4 feriti
gravi deceduti
successivamente

Lunedì, 16 luglio 2007

Titolo XI del D.Lgs. 81/2008:
PROTEZIONE DA ATMOSFERE ESPLOSIVE
ESPLOSIONI DI POLVERI
Le esplosioni di polveri industriali che causano danni estesi
restano fenomeni eccezionali, ma esplosioni meno devastanti
sono assai frequenti. Attualmente avvengono in Europa più di
un’esplosione di polveri al giorno. Su 400 esplosioni registrate
in industrie agroalimentari, i tipi di impianti coinvolti sono qui di
seguito rappresentati:
• Trasportatori (elevatori) 26,7%
• Sili 22,9%
• Frantoi (mulini) 18,1%
• Depolverazione (filtri) 9,5%
• Essiccatoi 7,6%
• Setacciatura 2,8%
• Camera dei forni 1,9%
• Altri 10,5%

9
Titolo XI del D.Lgs. 81/2008:
PROTEZIONE DA ATMOSFERE ESPLOSIVE
ESPLOSIONI DI POLVERI
Perché sia possibile un’esplosione da polveri devono
realizzarsi contemporaneamente le seguenti condizioni:
• la polvere deve essere combustibile;
• la polvere deve poter formare una nube;
• la polvere deve avere una idonea granulometria;
• la concentrazione della polvere deve essere nel campo di
esplodibilità;
• la nube di polvere deve contattare un innesco di sufficiente
energia;
• l’atmosfera entro la quale si genera la nube di polvere deve
contenere sufficiente comburente (ossigeno).

Titolo XI del D.Lgs. 81/2008:
PROTEZIONE DA ATMOSFERE ESPLOSIVE
CARATTERISTICHE DELLE POLVERI
a. Granulometria µm
b. MIE (Minima energia di innesco) mJ
c. MIT (Minima temperatura di innesco della nube) °C
d. LIT (Temperatura di innesco dello strato di 5mm) °C
e. Temperatura di auto accensione in volume confinato
f. Pmax (Massima pressione di esplosione) bar
g. Kst (Costante di deflagrazione) bar*m/s
h. St (Classe di esplosione)
i. LEL (Limite inferiore di esplosività) g/m3
j. Classe di infiammabilità (Classi 1–2–3–4–5–6)
k. Resistività Ωm
l. LOC Limite di concentrazione ossigeno

10
Titolo XI del D.Lgs. 81/2008:
PROTEZIONE DA ATMOSFERE ESPLOSIVE
Esempi di sostanze infiammabili ed alcune proprietà
Sostanza

T infiam. °C

LEL % vol

Metano

<0

4,4

17

537

Idrogeno

<0

4

75

500

Etanolo

12

3,50

15

363

UEL % vol

T autoacc. °C

Benzina

<0

< 0,70

5,90

280

Acetone

-20

2,5

13

465

Gasolio

55-65

1

6

330

Polvere di
Legno

60 g/mc

490

Caffè

60 g/mc

470

60 g/mc

360

15 mg/mc

420

Zucchero
Polietilene

Titolo XI del D.Lgs. 81/2008:
PROTEZIONE DA ATMOSFERE ESPLOSIVE
ESPLOSIONI DI POLVERI
Esplosione primaria: esplosione che coinvolge la porzione di
polvere aerodispersa e provoca, a seguito di turbolenza,
espansione e moti convettivi che portano non solo a danni
strutturali diretti, ma anche al sollevamento delle polveri
eventualmente depositate nei condotti o negli ambienti
coinvolti.
Esplosione secondaria: esplosione in cui le polveri sollevate
dall’esplosione primaria partecipano a loro volta alla reazione
esplosiva, amplificando anche sostanzialmente gli effetti
distruttivi dell'esplosione primaria.

11
Titolo XI del D.Lgs. 81/2008:
PROTEZIONE DA ATMOSFERE ESPLOSIVE
ESPLOSIONI DI POLVERI

Titolo XI del D.Lgs. 81/2008:
PROTEZIONE DA ATMOSFERE ESPLOSIVE
Obblighi del datore di lavoro
valuta i rischi specifici derivanti da atmosfere esplosive:
1) Sorgenti di emissione
2) Classificazione delle zone
3) Presenza delle fonti di ignizione
Se la natura dell'attivita' non consente di prevenire la formazione di
atmosfere esplosive, il datore di lavoro deve:
•
evitare l'accensione di atmosfere esplosive;
•
attenuare gli effetti pregiudizievoli di un'esplosione in modo da
garantire la salute e la sicurezza dei lavoratori.

12
Titolo XI del D.Lgs. 81/2008:
PROTEZIONE DA ATMOSFERE ESPLOSIVE
1) PRESENZA DI SOSTANZE INFIAMMABILI
2) SORGENTI DI EMISSIONE
3) PORTATA DELLE SORGENTI DI EMISSIONE
4) GRADO DI VENTILAZIONE
5) DEFINIZIONE ZONE PERICOLOSE
6) ESTENSIONE ZONE PERICOLOSE

Titolo XI del D.Lgs. 81/2008:
PROTEZIONE DA ATMOSFERE ESPLOSIVE
Sorgenti di EMISSIONE
Un punto o una parte di impianto da cui può essere emessa nell’atmosfera un gas,
un vapore o un liquido infiammabile o una polvere infiammabile con modalità tale da
originare un’atmosfera esplosiva
emissione di grado continuo: emissione continua o che può avvenire
frequentemente o per lunghi periodi;
emissione di primo grado: emissione che può avvenire periodicamente od
occasionalmente durante il funzionamento normale;
emissione di secondo grado: emissione che non è prevista durante il
funzionamento normale e che se avviene è possibile

13
Titolo XI del D.Lgs. 81/2008:
PROTEZIONE DA ATMOSFERE ESPLOSIVE
Classificazione delle aree a rischio di esplosione per la presenza di
gas, vapori o nebbie - Allegato XLIX D.Lgs. 81/08 (direttiva 99/92/CE)

ZONA 0

ZONA 1

ZONA 2

Area in cui è presente in permanenza o per lunghi periodi o
frequentemente un'atmosfera esplosiva consistente in una miscela
di aria e di sostanze infiammabili sotto forma di gas, vapore o nebbia.
Area in cui la formazione di un'atmosfera esplosiva, consistente in una
miscela di aria e di sostanze infiammabili sotto forma di gas, vapori o
nebbia, è probabile che avvenga occasionalmente durante le
normali attività.
Area in cui durante le normali attività non è probabile la formazione
di un'atmosfera esplosiva consistente in una miscela di aria e di
sostanze infiammabili sotto forma di gas, vapore o nebbia o, qualora si
verifichi, sia unicamente di breve durata.

Titolo XI del D.Lgs. 81/2008:
PROTEZIONE DA ATMOSFERE ESPLOSIVE
Classificazione delle aree a rischio di esplosione per la presenza di
polvere combustibile - Allegato XLIX D.Lgs. 81/08 (direttiva 99/92/CE)

ZONA 20

ZONA 21

ZONA 22

Area in cui è presente in permanenza o per lunghi periodi o
frequentemente un'atmosfera esplosiva sotto forma di nube di
polvere combustibile nell'aria.

Area in cui la formazione di un'atmosfera esplosiva sotto forma di
nube di polvere combustibile nell'aria, è probabile che avvenga
occasionalmente durante le normali attività.

Area in cui durante le normali attività non è probabile la formazione
di un'atmosfera esplosiva sotto forma di nube di polvere
combustibile o, qualora si verifichi, sia unicamente di breve durata.

14
Titolo XI del D.Lgs. 81/2008:
PROTEZIONE DA ATMOSFERE ESPLOSIVE
Esempio classificazione polveri

Titolo XI del D.Lgs. 81/2008:
PROTEZIONE DA ATMOSFERE ESPLOSIVE
Il datore di lavoro provvede affinché i lavoratori
vengano informati e formati in relazione al risultato
della Valutazione dei Rischi, riguardo:
a) alle misure adottate relativamente alla protezione
da atmosfere esplosive;
b) alla classificazione delle zone;
c) alle modalità operative necessarie a minimizzare la
presenza e l'efficacia delle sorgenti di accensione;
d) ai rischi connessi alla presenza di sistemi di
protezione dell'impianto;

15
Titolo XI del D.Lgs. 81/2008:
PROTEZIONE DA ATMOSFERE ESPLOSIVE
e) ai rischi connessi alla manipolazione ed al travaso di
liquidi infiammabili e/o polveri combustibili;
f) al significato della segnaletica di sicurezza e degli
allarmi ottico/acustici;
g) agli eventuali rischi connessi alla presenza di sistemi
di prevenzione delle atmosfere esplosive, con particolare
riferimento all'asfissia;
h) all’uso corretto di adeguati dispositivi di protezione
individuale e alle relative indicazioni e controindicazioni
all’uso.

Titolo XI del D.Lgs. 81/2008:
PROTEZIONE DA ATMOSFERE ESPLOSIVE
Capo II - Obblighi del datore di lavoro
Art. 289. - Prevenzione e protezione contro le esplosioni
1. Ai fini della prevenzione e della protezione contro le
esplosioni, …, il datore di lavoro adotta le misure tecniche e
organizzative adeguate alla natura dell'attività; in particolare
il
datore di lavoro previene la formazione di atmosfere
esplosive.
2. Se la natura dell'attività non consente di prevenire la
formazione di atmosfere esplosive, il datore di lavoro deve:
a) evitare l'accensione di atmosfere esplosive;
b) attenuare gli effetti pregiudizievoli di un'esplosione in
modo
da garantire la salute e la sicurezza dei lavoratori.

16
Titolo XI del D.Lgs. 81/2008:
PROTEZIONE DA ATMOSFERE ESPLOSIVE
Limitazione degli effetti delle esplosioni (misure di
protezione costruttive contro le esplosioni):
1. Progettazione resistente alle esplosioni
2. Scarico della pressione di esplosione
3. Soppressione delle esplosioni
4. Prevenzione della propagazione dell'esplosione
(isolamento dell'esplosione)

Titolo XI del D.Lgs. 81/2008:
PROTEZIONE DA ATMOSFERE ESPLOSIVE
D.Lgs. 126/98 Marcatura ATEX

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  • 1. “ATEX” VALUTAZIONE DEL RISCHIO DI ATMOSFERE ESPLOSIVE ATMOSFERE ESPLOSIVE Direttiva 94/9/CE - ATEX in materia di prodotti destinati ad essere utilizzati in atmosfere potenzialmente esplosive Direttiva 1999/92/CE relativa alle prescrizioni minime per il miglioramento della tutela della sicurezza e della salute dei lavoratori esposti al rischio di atmosfere esplosive STORIA Decreto Presidente Repubblica 23/03/1998 n° 126 D.Lgs. 12/06/2003 n° 233 Modifica D.Lgs. 626/94 Titolo XI D.Lgs. 81/2008 1
  • 2. Titolo XI del D.Lgs. 81/2008: PROTEZIONE DA ATMOSFERE ESPLOSIVE Definizione di Esplosione (UNI EN 1127-1) : Brusca reazione di ossidazione o decomposizione che produce un aumento della pressione e/o della temperatura (onda di pressione e gradiente di temperatura). Titolo XI del D.Lgs. 81/2008: PROTEZIONE DA ATMOSFERE ESPLOSIVE Deflagrazione (UNI EN 1127-1) : Esplosione che si propaga a velocità subsonica. Detonazione (UNI EN 1127-1) : Esplosione che si propaga a velocità supersonica e caratterizzata da un’onda d’urto 2
  • 3. Titolo XI del D.Lgs. 81/2008: PROTEZIONE DA ATMOSFERE ESPLOSIVE La teoria del triangolo del fuoco rimane valida: TRIANGOLO DEL FUOCO : Combustibile Comburente Temperatura/calore Titolo XI del D.Lgs. 81/2008: PROTEZIONE DA ATMOSFERE ESPLOSIVE La teoria del triangolo del fuoco rimane valida: TRIANGOLO DELL’ESPLOSIONE Gas, Vapori, Nebbie, Polveri, infiammabili Combustibile Comburente Temperatura/calore 3
  • 4. Titolo XI del D.Lgs. 81/2008: PROTEZIONE DA ATMOSFERE ESPLOSIVE Definizione zone pericolose LEL: Limite Inferiore d’Esplodibilità (Lower Esplosive Limit) UEL: Limite Superiore d’Esplodibilità (Upper Esplosive Limit) Titolo XI del D.Lgs. 81/2008: PROTEZIONE DA ATMOSFERE ESPLOSIVE Sorgenti di IGNIZIONE O INNESCO - superfici calde (es. surriscaldamento); - fiamme o gas caldi, particelle incandescenti; - scintille di origine meccanica (es. attrito, urto, abrasione, ecc.), comprese quelle provenienti dalle attrezzature di lavoro (es. cacciaviti, chiavi, martelli, seghe, mole, saldatrici, ecc.); - impianti elettrici (archi, scintille o temperature elevate); - correnti elettriche vaganti e di protezione catodica; - cariche elettrostatiche con resistenza superficiale, comprese quelle che provengono dai lavoratori; - fulmini; - campi elettromagnetici con frequenza tra 9 kHz e 300 GHz; - onde elettromagnetiche a radiofrequenza da 300 GHz a 3·106 GHz - radiazioni ionizzanti (es. raggi X); - ultrasuoni; - compressioni adiabatiche, onde d’urto, fuoriuscita di gas; - reazioni chimiche (reazioni esotermiche), compresa l’autocombustione di polveri; 4
  • 5. Titolo XI del D.Lgs. 81/2008: PROTEZIONE DA ATMOSFERE ESPLOSIVE Definizione (art.288): “atmosfera esplosiva” Una miscela con l'aria, a condizioni atmosferiche, di sostanze infiammabili allo stato di gas, vapori, nebbie o polveri in cui, dopo accensione, la combustione si propaga nell’insieme della miscela incombusta Titolo XI del D.Lgs. 81/2008: PROTEZIONE DA ATMOSFERE ESPLOSIVE Per CONDIZIONI ATMOSFERICHE si intendono condizioni nelle quali la concentrazione di ossigeno nell’atmosfera è approssimativamente del 21% e che includono variazioni di pressione e temperatura al di sopra e al di sotto dei livelli di riferimento, denominate condizioni atmosferiche normali (pressione pari a 101325 Pa, temperatura pari a 293 K), purché tali variazioni abbiano un effetto trascurabile sulle proprietà esplosive della sostanza infiammabile o combustibile 5
  • 6. Titolo XI del D.Lgs. 81/2008: PROTEZIONE DA ATMOSFERE ESPLOSIVE ESCLUSIONI (art.287) Aree utilizzate direttamente per le cure mediche dei pazienti, nel corso di esse Titolo XI del D.Lgs. 81/2008: PROTEZIONE DA ATMOSFERE ESPLOSIVE ESCLUSIONI (art.287) Apparecchi a gas di cui al decreto del Presidente della Repubblica 15 novembre 1996, n. 661; 6
  • 7. Titolo XI del D.Lgs. 81/2008: PROTEZIONE DA ATMOSFERE ESPLOSIVE ESCLUSIONI (art.287) Produzione, manipolazione, uso, stoccaggio e trasporto di esplosivi o di sostanze chimicamente instabili; Titolo XI del D.Lgs. 81/2008: PROTEZIONE DA ATMOSFERE ESPLOSIVE ESCLUSIONI (art.287) Industrie estrattive a cui si applica il decreto legislativo 25 novembre 1996, n. 624 7
  • 8. Titolo XI del D.Lgs. 81/2008: PROTEZIONE DA ATMOSFERE ESPLOSIVE ESCLUSIONI (art.287) Mezzi di trasporto terrestre, marittimo, fluviale e aereo Titolo XI del D.Lgs. 81/2008: PROTEZIONE DA ATMOSFERE ESPLOSIVE ESPLOSIONI DI POLVERI 8
  • 9. Titolo XI del D.Lgs. 81/2008: PROTEZIONE DA ATMOSFERE ESPLOSIVE Fossano (CN), esplosione del Molino Cordero: morto un 45enne, 4 feriti gravi deceduti successivamente Lunedì, 16 luglio 2007 Titolo XI del D.Lgs. 81/2008: PROTEZIONE DA ATMOSFERE ESPLOSIVE ESPLOSIONI DI POLVERI Le esplosioni di polveri industriali che causano danni estesi restano fenomeni eccezionali, ma esplosioni meno devastanti sono assai frequenti. Attualmente avvengono in Europa più di un’esplosione di polveri al giorno. Su 400 esplosioni registrate in industrie agroalimentari, i tipi di impianti coinvolti sono qui di seguito rappresentati: • Trasportatori (elevatori) 26,7% • Sili 22,9% • Frantoi (mulini) 18,1% • Depolverazione (filtri) 9,5% • Essiccatoi 7,6% • Setacciatura 2,8% • Camera dei forni 1,9% • Altri 10,5% 9
  • 10. Titolo XI del D.Lgs. 81/2008: PROTEZIONE DA ATMOSFERE ESPLOSIVE ESPLOSIONI DI POLVERI Perché sia possibile un’esplosione da polveri devono realizzarsi contemporaneamente le seguenti condizioni: • la polvere deve essere combustibile; • la polvere deve poter formare una nube; • la polvere deve avere una idonea granulometria; • la concentrazione della polvere deve essere nel campo di esplodibilità; • la nube di polvere deve contattare un innesco di sufficiente energia; • l’atmosfera entro la quale si genera la nube di polvere deve contenere sufficiente comburente (ossigeno). Titolo XI del D.Lgs. 81/2008: PROTEZIONE DA ATMOSFERE ESPLOSIVE CARATTERISTICHE DELLE POLVERI a. Granulometria µm b. MIE (Minima energia di innesco) mJ c. MIT (Minima temperatura di innesco della nube) °C d. LIT (Temperatura di innesco dello strato di 5mm) °C e. Temperatura di auto accensione in volume confinato f. Pmax (Massima pressione di esplosione) bar g. Kst (Costante di deflagrazione) bar*m/s h. St (Classe di esplosione) i. LEL (Limite inferiore di esplosività) g/m3 j. Classe di infiammabilità (Classi 1–2–3–4–5–6) k. Resistività Ωm l. LOC Limite di concentrazione ossigeno 10
  • 11. Titolo XI del D.Lgs. 81/2008: PROTEZIONE DA ATMOSFERE ESPLOSIVE Esempi di sostanze infiammabili ed alcune proprietà Sostanza T infiam. °C LEL % vol Metano <0 4,4 17 537 Idrogeno <0 4 75 500 Etanolo 12 3,50 15 363 UEL % vol T autoacc. °C Benzina <0 < 0,70 5,90 280 Acetone -20 2,5 13 465 Gasolio 55-65 1 6 330 Polvere di Legno 60 g/mc 490 Caffè 60 g/mc 470 60 g/mc 360 15 mg/mc 420 Zucchero Polietilene Titolo XI del D.Lgs. 81/2008: PROTEZIONE DA ATMOSFERE ESPLOSIVE ESPLOSIONI DI POLVERI Esplosione primaria: esplosione che coinvolge la porzione di polvere aerodispersa e provoca, a seguito di turbolenza, espansione e moti convettivi che portano non solo a danni strutturali diretti, ma anche al sollevamento delle polveri eventualmente depositate nei condotti o negli ambienti coinvolti. Esplosione secondaria: esplosione in cui le polveri sollevate dall’esplosione primaria partecipano a loro volta alla reazione esplosiva, amplificando anche sostanzialmente gli effetti distruttivi dell'esplosione primaria. 11
  • 12. Titolo XI del D.Lgs. 81/2008: PROTEZIONE DA ATMOSFERE ESPLOSIVE ESPLOSIONI DI POLVERI Titolo XI del D.Lgs. 81/2008: PROTEZIONE DA ATMOSFERE ESPLOSIVE Obblighi del datore di lavoro valuta i rischi specifici derivanti da atmosfere esplosive: 1) Sorgenti di emissione 2) Classificazione delle zone 3) Presenza delle fonti di ignizione Se la natura dell'attivita' non consente di prevenire la formazione di atmosfere esplosive, il datore di lavoro deve: • evitare l'accensione di atmosfere esplosive; • attenuare gli effetti pregiudizievoli di un'esplosione in modo da garantire la salute e la sicurezza dei lavoratori. 12
  • 13. Titolo XI del D.Lgs. 81/2008: PROTEZIONE DA ATMOSFERE ESPLOSIVE 1) PRESENZA DI SOSTANZE INFIAMMABILI 2) SORGENTI DI EMISSIONE 3) PORTATA DELLE SORGENTI DI EMISSIONE 4) GRADO DI VENTILAZIONE 5) DEFINIZIONE ZONE PERICOLOSE 6) ESTENSIONE ZONE PERICOLOSE Titolo XI del D.Lgs. 81/2008: PROTEZIONE DA ATMOSFERE ESPLOSIVE Sorgenti di EMISSIONE Un punto o una parte di impianto da cui può essere emessa nell’atmosfera un gas, un vapore o un liquido infiammabile o una polvere infiammabile con modalità tale da originare un’atmosfera esplosiva emissione di grado continuo: emissione continua o che può avvenire frequentemente o per lunghi periodi; emissione di primo grado: emissione che può avvenire periodicamente od occasionalmente durante il funzionamento normale; emissione di secondo grado: emissione che non è prevista durante il funzionamento normale e che se avviene è possibile 13
  • 14. Titolo XI del D.Lgs. 81/2008: PROTEZIONE DA ATMOSFERE ESPLOSIVE Classificazione delle aree a rischio di esplosione per la presenza di gas, vapori o nebbie - Allegato XLIX D.Lgs. 81/08 (direttiva 99/92/CE) ZONA 0 ZONA 1 ZONA 2 Area in cui è presente in permanenza o per lunghi periodi o frequentemente un'atmosfera esplosiva consistente in una miscela di aria e di sostanze infiammabili sotto forma di gas, vapore o nebbia. Area in cui la formazione di un'atmosfera esplosiva, consistente in una miscela di aria e di sostanze infiammabili sotto forma di gas, vapori o nebbia, è probabile che avvenga occasionalmente durante le normali attività. Area in cui durante le normali attività non è probabile la formazione di un'atmosfera esplosiva consistente in una miscela di aria e di sostanze infiammabili sotto forma di gas, vapore o nebbia o, qualora si verifichi, sia unicamente di breve durata. Titolo XI del D.Lgs. 81/2008: PROTEZIONE DA ATMOSFERE ESPLOSIVE Classificazione delle aree a rischio di esplosione per la presenza di polvere combustibile - Allegato XLIX D.Lgs. 81/08 (direttiva 99/92/CE) ZONA 20 ZONA 21 ZONA 22 Area in cui è presente in permanenza o per lunghi periodi o frequentemente un'atmosfera esplosiva sotto forma di nube di polvere combustibile nell'aria. Area in cui la formazione di un'atmosfera esplosiva sotto forma di nube di polvere combustibile nell'aria, è probabile che avvenga occasionalmente durante le normali attività. Area in cui durante le normali attività non è probabile la formazione di un'atmosfera esplosiva sotto forma di nube di polvere combustibile o, qualora si verifichi, sia unicamente di breve durata. 14
  • 15. Titolo XI del D.Lgs. 81/2008: PROTEZIONE DA ATMOSFERE ESPLOSIVE Esempio classificazione polveri Titolo XI del D.Lgs. 81/2008: PROTEZIONE DA ATMOSFERE ESPLOSIVE Il datore di lavoro provvede affinché i lavoratori vengano informati e formati in relazione al risultato della Valutazione dei Rischi, riguardo: a) alle misure adottate relativamente alla protezione da atmosfere esplosive; b) alla classificazione delle zone; c) alle modalità operative necessarie a minimizzare la presenza e l'efficacia delle sorgenti di accensione; d) ai rischi connessi alla presenza di sistemi di protezione dell'impianto; 15
  • 16. Titolo XI del D.Lgs. 81/2008: PROTEZIONE DA ATMOSFERE ESPLOSIVE e) ai rischi connessi alla manipolazione ed al travaso di liquidi infiammabili e/o polveri combustibili; f) al significato della segnaletica di sicurezza e degli allarmi ottico/acustici; g) agli eventuali rischi connessi alla presenza di sistemi di prevenzione delle atmosfere esplosive, con particolare riferimento all'asfissia; h) all’uso corretto di adeguati dispositivi di protezione individuale e alle relative indicazioni e controindicazioni all’uso. Titolo XI del D.Lgs. 81/2008: PROTEZIONE DA ATMOSFERE ESPLOSIVE Capo II - Obblighi del datore di lavoro Art. 289. - Prevenzione e protezione contro le esplosioni 1. Ai fini della prevenzione e della protezione contro le esplosioni, …, il datore di lavoro adotta le misure tecniche e organizzative adeguate alla natura dell'attività; in particolare il datore di lavoro previene la formazione di atmosfere esplosive. 2. Se la natura dell'attività non consente di prevenire la formazione di atmosfere esplosive, il datore di lavoro deve: a) evitare l'accensione di atmosfere esplosive; b) attenuare gli effetti pregiudizievoli di un'esplosione in modo da garantire la salute e la sicurezza dei lavoratori. 16
  • 17. Titolo XI del D.Lgs. 81/2008: PROTEZIONE DA ATMOSFERE ESPLOSIVE Limitazione degli effetti delle esplosioni (misure di protezione costruttive contro le esplosioni): 1. Progettazione resistente alle esplosioni 2. Scarico della pressione di esplosione 3. Soppressione delle esplosioni 4. Prevenzione della propagazione dell'esplosione (isolamento dell'esplosione) Titolo XI del D.Lgs. 81/2008: PROTEZIONE DA ATMOSFERE ESPLOSIVE D.Lgs. 126/98 Marcatura ATEX 17