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1 - Schema generale del corso
Il quadro normativo
Pericoli igienico sanitari legati alla
manipolazione degli alimenti
Programma di Prerequisiti: GMP, GHP e gli altri
prerequisiti
Laboratorio accreditato per l’analisi per Autocontrollo (Iscr. N.3 Reg. Marche)Laboratorio accreditato per l’analisi per Autocontrollo (Iscr. N.3 Reg. Marche)
prerequisiti
HACCP: introduzione
HACCP: le attività preliminari ed i 7 principi
HACCP: le registrazioni
HACCP: attività di controllo e verifica
Definizioni
Operatore Settore Alimentare (OSA) : persona fisica o
giuridica responsabile di garantire il rispetto delle
disposizioni della legislazione alimentare nell’impresa
alimentare posta sotto il suo controllo.
Autocontrollo: insieme di procedure e modalità per
assicurare e mantenere l'igiene dei prodotti alimentari
Laboratorio accreditato per l’analisi per Autocontrollo (Iscr. N.3 Reg. Marche)Laboratorio accreditato per l’analisi per Autocontrollo (Iscr. N.3 Reg. Marche)
assicurare e mantenere l'igiene dei prodotti alimentari
durante qualsiasi attività svolta nel settore alimentare
(fabbricazione, trasformazione, confezionamento,
distribuzione, vendita, somministrazione, deposito,
trasporto).
Diagramma di flusso: rappresentazione schematica del ciclo
di produzione/lavorazione degli alimenti.
Definizioni
GMP (Good Practices Manufacturing/Buone prassi di
Lavorazione): tutte le attività di lavorazione atte a garantire che
la produzione di alimenti venga svolta correttamente nelle diverse
fasi del processo.
HACCP: analisi del rischi e punti critici di controllo. Cioè: metodo
sistematico che permette di individuare, nelle fasi del ciclo
produttivo, i pericoli specifici a cui possono essere esposti gli
Laboratorio accreditato per l’analisi per Autocontrollo (Iscr. N.3 Reg. Marche)Laboratorio accreditato per l’analisi per Autocontrollo (Iscr. N.3 Reg. Marche)
produttivo, i pericoli specifici a cui possono essere esposti gli
alimenti, per valutarli e stabilire le misure preventive per tenerli
sotto controllo.
Pericolo: agente o evento fonte di potenziale contaminazione
biologica, microbiologica chimica e fisica degli alimenti tale da
avere ripercussioni negative sulla salute del consumatore.
Piano HACCP: programma delle attività da effettuare per la
riduzione o l’eliminazione dei rischi per la salute del consumatore.
Definizioni
Albero delle decisioni: sequenza di domande per stabilire se un
dato punto di controllo, nel ciclo produttivo, sia o meno un punto
critico di controllo.
Punto di controllo (CP): fase o procedura del ciclo produttivo
dove il controllo è necessario, ma non critico, in quanto il livello di
rischio è basso ed esistono scarse probabilità che il pericolo
raggiunga livelli inaccettabili.
Laboratorio accreditato per l’analisi per Autocontrollo (Iscr. N.3 Reg. Marche)Laboratorio accreditato per l’analisi per Autocontrollo (Iscr. N.3 Reg. Marche)
raggiunga livelli inaccettabili.
Punto critico di controllo (CCP): fase o procedura del normale
ciclo produttivo sulla quale può essere esercitato un controllo
periodico che consenta di preventivare, eliminare o ridurre un
pericolo relativo alla salubrità e sicurezza di un prodotto
alimentare.
Definizioni
Registrazione: tutte le operazione svolte al fine di conservare
traccia scritta di quanto si è fatto durante l’applicazione del piano
HACCP al processo di produzione o trasformazione di un alimento.
Procedure di verifica: insieme dei metodi di varia natura utilizzati
per determinare l’effettiva validità dei piani di autocontrollo.
Azioni correttive: azioni che devono essere intraprese per
correggere il processo a fronte di non conformità di tipo ripetitivo
o di sistema.
Laboratorio accreditato per l’analisi per Autocontrollo (Iscr. N.3 Reg. Marche)Laboratorio accreditato per l’analisi per Autocontrollo (Iscr. N.3 Reg. Marche)
o di sistema.
Rintracciabilità: la possibilità di ricostruire e seguire il percorso di
un alimento, di un mangime, di un animale destinato alla
produzione alimentare, o di una sostanza (es. ingrediente)
destinata ad entrare a far parte di un alimento o di un mangime,
attraverso tutte le fasi della produzione, della trasformazione e
della distribuzione.
La storia recente dell’HACCP
Il quadro normativo
1993
Pubblicazione dal Codex Alimentarius:
“Guidelines for the application of the
HACCP”
1997
Pubblicazione D.Lgs. 155/97 attuazione delle
direttive 93/43/CEE e 96/3/CE concernente
l’igiene dei prodotti alimentari (abrogato)
Laboratorio accreditato per l’analisi per Autocontrollo (Iscr. N.3 Reg. Marche)
2002
Reg. CE 178 che stabilisce i principi e i requisiti
generali della legislazione alimentare, istituisce
l'Autorità europea per la sicurezza alimentare e
fissa procedure nel campo della sicurezza
alimentare
2004
Promulgazione del cosiddetto
PACCHETTO IGIENE
La storia recente dell’HACCP
Il quadro normativo
2005
Regolamento CE n. 2073/2005 della Unione
Europea sui criteri microbiologici applicabili ai
prodotti alimentari
2011
Regolamento (UE) n. 1169/2011 del Parlamento
europeo e del Consiglio, del 25 ottobre 2011,
Laboratorio accreditato per l’analisi per Autocontrollo (Iscr. N.3 Reg. Marche)
2016
Pubblicazione della Comunicazione della
Commissione Europea relativa all’attuazione di
Sistemi di Gestione per la Sicurezza Alimentare
(FSMS) nelle imprese alimentari
2011 europeo e del Consiglio, del 25 ottobre 2011,
relativo alla fornitura di informazioni sugli
alimenti ai consumatori (etichettatura)
La storia dell’HACCP
Il quadro normativo
1962
Legge 30/04/1962 n. 283 e s.m.i.
Disciplina igienica della produzione e della
vendita delle sostanze alimentari e delle
bevande
Laboratorio accreditato per l’analisi per Autocontrollo (Iscr. N.3 Reg. Marche)
1980
D.P.R. 26/03/1980, n. 327
Regolamento di esecuzione
della Legge 30 aprile 1962
HACCP
Art. 5 Legge n. 283 del 30 aprile 1962
È vietato impiegare nella preparazione di alimenti o bevande,
vendere, o somministrare, sostanze alimentari:
a) private anche in parte dei propri elementi nutritivi o mescolate
a sostanze di qualità inferiore
b) in cattivo stato di conservazione
Il quadro normativo
Laboratorio accreditato per l’analisi per Autocontrollo (Iscr. N.3 Reg. Marche)
b) in cattivo stato di conservazione
c) con cariche microbiche superiori ai limiti
d) insudiciate, invase da parassiti, in stato di alterazione
g) con aggiunta di additivi chimici non autorizzati o, nel caso che
siano stati autorizzati, non rispettando le modalità d’uso
h) che contengano residui di prodotti, usati in agricoltura, tossici
per l'uomo.
Gli obiettivi generali della politica europea
di sicurezza alimentare sono:
• Garantire un livello elevato di protezione della salute
umana e degli animali
• Porre la qualità al centro delle preoccupazioni
• Ripristinare la fiducia dei consumatori
Il quadro normativo
Laboratorio accreditato per l’analisi per Autocontrollo (Iscr. N.3 Reg. Marche)
• Ripristinare la fiducia dei consumatori
Il regolamento 178/2002/CE che stabilisce i principi e i requisiti
generali della legislazione alimentare, istituisce l’Autorità Europea per
la Sicurezza Alimentare (EFSA), e fissa procedure nel campo della
sicurezza alimentare.
1. Il carattere integrato della catena alimentare viene riaffermato.
È fondamentale garantire un livello elevato di sicurezza alimentare in
corrispondenza di tutte le tappe della catena alimentare, dal
Il quadro normativo
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corrispondenza di tutte le tappe della catena alimentare, dal
produttore iniziale fino al consumatore, per garantirne l'efficacia
complessiva.
2. L'analisi del rischio è un elemento essenziale della politica per la
sicurezza alimentare. Sono necessari tre interventi distinti: la
valutazione dei rischi tramite pareri scientifici, la gestione dei rischi
tramite l'intervento dei poteri pubblici e la comunicazione su tali
rischi rivolta al grande pubblico.
3. La responsabilità di tutti gli operatori del settore alimentare è ormai
stabilita.
Ogni operatore del settore è responsabile della sicurezza dei prodotti
che importa, elabora, trasforma, commercializza o distribuisce.
4. La rintracciabilità dei prodotti viene stabilita in corrispondenza di
tutte le tappe della catena alimentare (Art. 18).
5. I cittadini hanno diritto a un'informazione chiara e precisa da parte
dei poteri pubblici.
Il quadro normativo
Laboratorio accreditato per l’analisi per Autocontrollo (Iscr. N.3 Reg. Marche)
dei poteri pubblici.
PACCHETTO IGIENE DELL’UE
• Regolamento (CE) n. 852/2004 del Parlamento europeo e del
Consiglio, del 29 aprile 2004, sull'igiene dei prodotti alimentari
• Regolamento (CE) n. 853/2004 del Parlamento europeo e del
Consiglio, del 29 aprile 2004, che stabilisce norme specifiche in
materia di igiene per gli alimenti di origine animale
• Regolamento (CE) n. 854/2004 del Parlamento europeo e del
Il quadro normativo
Laboratorio accreditato per l’analisi per Autocontrollo (Iscr. N.3 Reg. Marche)
• Regolamento (CE) n. 854/2004 del Parlamento europeo e del
Consiglio, del 29 aprile 2004, che stabilisce norme specifiche per
l'organizzazione di controlli ufficiali sui prodotti di origine animale
destinati al consumo umano
• Regolamento (CE) n. 882/2004 del Parlamento europeo e del
Consiglio, del 29 aprile 2004, relativo ai controlli ufficiali intesi a
verificare la conformità alla normativa in materia di mangimi e di
alimenti e alle norme sulla salute e sul benessere degli animali
• Regolamento (CE) n. 183/2005 che stabilisce i requisiti per l’igiene dei
mangimi
SISTEMA DI GESTIONE
PER LA SICUREZZA
ALIMENTARE
(SISTEMA FSMS)
Il quadro normativo
Laboratorio accreditato per l’analisi per Autocontrollo (Iscr. N.3 Reg. Marche)
2 - Schema generale del corso
Il quadro normativo
Pericoli igienico sanitari legati alla
manipolazione degli alimenti
Programma di Prerequisiti: GMP, GHP e gli altri
prerequisiti
Laboratorio accreditato per l’analisi per Autocontrollo (Iscr. N.3 Reg. Marche)Laboratorio accreditato per l’analisi per Autocontrollo (Iscr. N.3 Reg. Marche)
prerequisiti
HACCP: introduzione
HACCP: le attività preliminari ed i 7 principi
HACCP: le registrazioni
HACCP: attività di controllo e verifica
Pericoli igienico sanitari legati agli alimenti
PERICOLO MICROBIOLOGICO
PERICOLO BIOLOGICO
Laboratorio accreditato per l’analisi per Autocontrollo (Iscr. N.3 Reg. Marche)
PERICOLO CHIMICO
PERICOLO FISICO
ALLERGENI
PERICOLO MICROBIOLOGICO
Il pericolo deriva dai microrganismi, per lo più da batteri, ma può
derivare anche da muffe o virus.
Sono esseri viventi di dimensioni microscopiche e quindi invisibili ad
occhio nudo.
BATTERI:
Pericolo microbiologico
Laboratorio accreditato per l’analisi per Autocontrollo (Iscr. N.3 Reg. Marche)
BATTERI:
• Patogeni: se presenti possono provocare danni alla salute del
consumatore.
• Non patogeni: non provocano danni alla salute del consumatore.
Alcuni possono anche essere utili per la salute dell’uomo (es. batteri
lattici per la flora intestinale).
Ci sono microrganismi (per lo più muffe) responsabili di fermentazioni
importanti e utilissime (es. fermentazione alcolica)
Le malattie conseguenti alla presenza dei microrganismi
negli alimenti possono essere:
• INFEZIONI: Ingestione di alimenti che contengono batteri
vivi che si moltiplicheranno nell’organismo.
• INTOSSICAZIONI: Ingestione della tossina preformata
nell’alimento nel quale è proliferato il batterio.
Pericolo microbiologico
Laboratorio accreditato per l’analisi per Autocontrollo (Iscr. N.3 Reg. Marche)
nell’alimento nel quale è proliferato il batterio.
• TOSSINFEZIONI: Ingestione contemporanea di tossine,
batteri vivi e spore contenute nell’alimento.
Principali fonti di
contaminazione:
• ARIA
Pericolo microbiologico
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• ARIA
• ACQUA
• SUOLO
• ANIMALI
• UOMO
• ALIMENTI
Pericolo microbiologico
QUALI SONO I FATTORI CHE FAVORISCONO LA CRESCITA DEI
BATTERI?
• Acqua vivono bene negli alimenti con un’alta Aw
• Temperatura
• Aria
Laboratorio accreditato per l’analisi per Autocontrollo (Iscr. N.3 Reg. Marche)
• Aria
• Tempo
• Nutrimento
• Specifiche condizioni di acidità (ph>4.5)
• Temperatura
Pericolo microbiologico
T di crescita T ottimale
Psicrofili +5/+20°C +10/+21°C
Laboratorio accreditato per l’analisi per Autocontrollo (Iscr. N.3 Reg. Marche)
Mesofili +20/+45°C +32/37°C
Termofili +45/+75°C +55°C
I Batteri si raddoppiano ogni 20-30 minuti a temperature di
crescita favorevoli.
Pertanto gli Alimenti devono stare il meno possibile alle
temperature comprese fra 10°C e 60°C.
In condizioni di crescita sfavorevoli alcuni batteri patogeni possono
creare delle forme di resistenza (spore) e liberare delle tossine
termoresistenti.
Pericolo microbiologico
Laboratorio accreditato per l’analisi per Autocontrollo (Iscr. N.3 Reg. Marche)
termoresistenti.
È necessario quindi manipolare gli alimenti in modo che non
vengano prodotte le tossine ed il numero dei batteri rimanga al
di sotto della dose infettante minima per provocare una
tossinfezione.
I principali batteri coinvolti in ambito alimentare sono:
• Salmonella spp
• Listeria monocytogenes
• Escherichia coli
Pericolo microbiologico
Laboratorio accreditato per l’analisi per Autocontrollo (Iscr. N.3 Reg. Marche)
• Staphylococcus aureus
Ma anche
• Clostridium botulinum
• Clostridium perfringens
• Campylobacter
Salmonella spp
• Alimenti: Uova e ovoprodotti, pollame, carne e derivati,
salumi, latte e latticini, dolci a base creme, frutti di mare,
insalata, ortaggi.
• Tempo di incubazione: da 6 a 72 ore
• Prevenzione: Sensibile ai disinfettanti di comune utilizzo
Pericolo microbiologico
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• Prevenzione: Sensibile ai disinfettanti di comune utilizzo
• Inattività: 60°C x 3-4’
• Temperatura minima di moltiplicazione: 5/6°C
• Dose infettante: 102/107
Listeria moncytogenes
• Alimenti: vegetali crudi, carne bovina, suina, ovina, pollame,
latte, formaggi teneri, IV gamma, pesce affumicato
• Tempo di incubazione: da 4 giorni a 3 settimane
• Prevenzione: Sensibile ai disinfettanti di comune utilizzo
Pericolo microbiologico
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• Inattività: 65°C x 1’
• Temperatura minima di moltiplicazione: 1°C
• Dose infettante: >103
Escherichia coli
• Alimenti: carne macinata cruda o poco cotta, formaggi
teneri, acqua, ortaggi, latte non pastorizzato
• Tempo di incubazione: dalle 5 a oltre 48 ore
• Prevenzione: Sensibile ai disinfettanti di comune utilizzo
Pericolo microbiologico
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• Inattività: 60°C x 3/4’
• Temperatura minima di moltiplicazione: 6/9°C
• Dose infettante: >106
Staphylococcus aureus
• Alimenti: a base di uova; latte, pasta, riso, salse, formaggio,
pesce, insaccati, piatti pronti
• Tempo di incubazione: da 1 a 2 ore
• Prevenzione: Sensibile ai disinfettanti di comune utilizzo
Pericolo microbiologico
Laboratorio accreditato per l’analisi per Autocontrollo (Iscr. N.3 Reg. Marche)
• Inattività: 60°C x 5’ tossina 100°C per 10’
• Temperatura minima di moltiplicazione: 7/8C
• Dose infettante: >5x105
Clostridium botulinum: è diffuso ovunque. Si sviluppa in assenza di ossigeno. Le
tossine prodotte sono resistenti al calore. Il botulismo è causato
dall’ingestione di tossine preformate nell’alimento e spesso è mortale. Si
trova più facilmente nelle conserve casalinghe piuttosto che nei prodotti a
livello industriale. Eliminare confezioni rigonfie.
Clostridium perfringens: Lo si trova nella flora intestinale animale e dell’uomo
stesso. Si sviluppa in assenza di ossigeno. Le tossine vengono prodotte sia
nell’alimento che nel tubo digerente dell’ospite. Si sviluppa rapidamente
intorno ai + 40°C. Si trova nella carne rossa, e pollame.
Pericolo microbiologico
Laboratorio accreditato per l’analisi per Autocontrollo (Iscr. N.3 Reg. Marche)
intorno ai + 40°C. Si trova nella carne rossa, e pollame.
Non far sostare gli alimenti a lungo alla T scorretta. Raffreddamento rapido.
Campylobacter: Lo si trova nella flora intestinale animale. Si sviluppa in assenza
di ossigeno. Possono produrre tossine all’interno dell’intestino. Si sviluppa
rapidamente intorno ai + 40°C. Si trova nel latte crudo, pollame, suino.
Clorazione dell’acqua, pastorizzazione del latte, evitare le contaminazioni
crociate.
Muffe: sono funghi unicellulari. Diffuse in tutti gli ambienti , le
muffe possono contaminare le derrate alimentari durante la
fase di stoccaggio se in condizioni di caldo e umidità per loro
ottimali. Crescono bene tra i 15°C ed i 30°C. Alcune specie
possono generare delle micotossine che sono cancerogene.
Virus epatite A: è introdotto negli alimenti attraverso l’acqua
Pericolo microbiologico
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Virus epatite A: è introdotto negli alimenti attraverso l’acqua
contaminata. Particolarmente soggetti sono i molluschi bivalvi
consumati crudi ma anche frutta e verdura non lavata
correttamente.
Quali sono le maggiori cause delle malattie trasmesse
dagli alimenti?
• Inadeguato raffreddamento dei cibi.
• Inadeguata cottura o riscaldamento dei cibi.
• Utilizzo di materie prime contaminate.
Pericolo microbiologico
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• Contaminazione crociata degli alimenti.
• Inadeguata conservazione di alimenti.
• Cibi preparati troppo in anticipo.
• Scarsa igiene personale.
• Scarsa igiene dei locali e delle attrezzature.
• La contaminazione crociata si verifica quando i
microrganismi vengono trasmessi da un alimento ad un
altro attraverso:
Pericolo microbiologico
Un’attrezzatura
Laboratorio accreditato per l’analisi per Autocontrollo (Iscr. N.3 Reg. Marche)
Un altro alimento
Le mani
dell’operatore
Come possiamo difendere gli alimenti?
• Evitare che gli alimenti si contaminino ulteriormente
(dall’ambiente, da attrezzature, da personale, da altre
materie prime di natura diversa ecc.).
• Rispettare la catena del freddo.
• Cuocere completamente e abbattimento rapido .
Pericolo microbiologico
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• Cuocere completamente e abbattimento rapido .
• Igiene degli ambienti di lavoro e delle attrezzature.
• Igiene personale (generale, vestiario, mani;
tossire, starnutire, parlare su alimenti).
• Qualità delle materie prime.
PERICOLO BIOLOGICO: gli infestanti
Pericolo biologico
Insetti (volanti, striscianti)
Aracnidi
Mammiferi (topi, animali
domestici)
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L’accesso di tali infestanti avviene attraverso varchi non protetti (sotto le
porte, attraverso le finestre aperte senza retina ecc.).
Mammiferi (topi, animali
domestici)
Uccelli
Nematodi (larve di vermi)
• mosche: alta velocità di riproduzione
• formiche: provocano deterioramento degli alimenti
• blatte: si trovano prevalentemente tra i rifiuti, si sviluppano e
permangono in ambienti umidi e bui. Sono potenziali portatori
di salmonellosi
• topi: sono portatori di malattie (leptospirosi, salmonellosi).
Pericolo biologico
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topi: sono portatori di malattie (leptospirosi, salmonellosi).
Hanno un’elevata velocità di riproduzione e sono molto
intelligenti
• ragni: le ragnatele sono fonte di accumulo di sporco e polveri
• uccelli: evitare che entrino e che facciano il nido
• animali domestici: gatti o cani attratti dall’uomo e dal cibo.
Possono essere veicolo di malattie ma anche di altri
contaminanti (es: pelo, zecche ecc.)
Prevenzione
Insetti:
• Proteggere con idonee schermature tutte le entrate,
porte, finestre
• Trappole luminose
Blatte, ecc.:
Pericolo biologico
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Blatte, ecc.:
• Utilizzo feromoni
• Trappole attrattive
• Trappole alimentari
Stilare una pianta dei locali riportando le esche posizionate
Come intervenire in caso di infestazioni?
• Adottare precauzioni per l’eventuale tossicità dei prodotti
utilizzati.
• Coprire i macchinari e le apparecchiature.
• Areare i locali dopo l’intervento.
Pericolo biologico
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• Areare i locali dopo l’intervento.
Contattare azienda specializzata nel PEST CONTROL
• Il ciclo di Anisakis
Pericolo biologico
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Anisakidosi
Sintomi
I primi sintomi si presentano dopo
qualche ora dall’ingestione e sono:
• dolore addominale
• nausea
Pericolo biologico
Prevenzione:
• Consumare solo cibi cotti
• Consumare solo cibi congelati
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• nausea
• vomito
• distensione addominale
• diarrea
• sangue e muco nelle feci
• febbre lieve
ATTENZIONE!
L’Anisakis è resistente agli
acidi… quindi la marinatura o la
salamoia non eliminano il
pericolo!
PERICOLO CHIMICO
Il pericolo chimico può derivare da:
• Residui di prodotti usati nella produzione primaria;
residui di detergenti o disinfettanti usati nella
sanificazione; eccesso di additivi leciti; utilizzo di
sostanze illecite.
Pericolo chimico
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sostanze illecite.
• Diffusione o cessione di sostanze tossiche da materiali a
contatto (imballi primari) o attrezzature.
• Presenza di sostanze tossiche per processi di
metabolismo di organismi viventi: tossine batteriche,
micotossine, istamina, acrilammide.
Per prevenire o ridurre i pericoli chimici si può:
• Acquistare le materie prime solo da fornitori qualificati.
• Utilizzare correttamente i detergenti e i disinfettanti.
• Utilizzare solo materiali idonei al contatto con gli
alimenti.
• Utilizzare solo additivi permessi e nel corretto dosaggio.
Pericolo chimico
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• Utilizzare solo additivi permessi e nel corretto dosaggio.
Istamina
È una molecola naturale, che deriva dallo smantellamento
degli amminoacidi durante la decomposizione dei tessuti ad
opera di microrganismi.
Se introdotta nell’uomo, attraverso gli alimenti, in elevate
quantità provoca una patologia nota come «Sindrome
Pericolo chimico
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quantità provoca una patologia nota come «Sindrome
sgombroide», la cui manifestazione può verificarsi dopo
pochi minuti fino a qualche ora.
L’elevata presenza nei prodotti ittici ricchi di proteine (es.
tonno, sgombro, acciughe) è indice del mancato rispetto
della catena del freddo.
Azioni preventive
• Garantire il mantenimento della catena del freddo per
tutta la vita commerciale del prodotto, anche se poi
questo andrà consumato cotto.
• Non far sostare il prodotto a temperatura ambiente per
Pericolo chimico
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• Non far sostare il prodotto a temperatura ambiente per
periodi particolarmente lunghi.
• Rispettare le corrette prassi di lavorazione.
ACRILAMMIDE
L’acrilammide è una molecola naturalmente presente negli
alimenti ricchi di amido e asparagina, che si genera nei
processi di cottura oltre i + 120°C.
Esistono alcune pratiche che possono essere messe in atto
per prevenire l’elevata produzione di acrilammide:
Pericolo chimico
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per prevenire l’elevata produzione di acrilammide:
• Conservare le patate ad una T< +6°C.
• Lavare e lasciare in ammollo le patate in acqua fredda
prima della cottura tra 30’ e 2h.
• Mantenere la temperatura dell’olio di frittura <+175°C.
Pericolo chimico
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PERICOLO FISICO
Il pericolo fisico può derivare da:
• Materie prime: sia di origine vegetale che animale
Terra, sassi, foglie, legno; lische, peli, piume, gusci, ragnatele
• Dagli impianti: produttivi o di trasformazione
Pericolo fisico
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Bulloni, parti metalliche, parti in plastica, parti in vetro
• Dagli imballi: sia primari che secondari
Plastica, carta, cartoni, vetro, metallo
• Dagli operatori: addetti alla trasformazione
Capelli, orecchini, parti di monili di alcun genere, oggetti personali
• Dall’ambiente: polvere
• Caramelle tonde, pezzetti di carne,
uva e noci. Wurstel e prosciutto crudo.
• Sono cibi e oggetti apparentemente
innocui che possono diventare
pericolosi, soprattutto per i bambini
Rischi fisici
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pericolosi, soprattutto per i bambini
più piccoli.
La maggior parte dei cibi responsabili di gravi
incidenti da soffocamento hanno i seguenti
requisiti:
• sono piccoli
• sono rotondi
• hanno una forma cilindrica o conforme alle vie
Rischi fisici
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• hanno una forma cilindrica o conforme alle vie
aeree del bambino (uva, hot dog, wurstel,
ciliegie, mozzarelline, carote a fette, arachidi,
pistacchi)
• sono appiccicosi
• sono alimenti che pur tagliati non perdono
la loro consistenza (pere, pesche, prugne,
susine, tozzetti, biscotti fatti in casa)
• si sfilacciano aumentando l’adesione alle
Rischi fisici
Laboratorio accreditato per l’analisi per Autocontrollo (Iscr. N.3 Reg. Marche)
• si sfilacciano aumentando l’adesione alle
mucose (grasso del prosciutto crudo,
finocchio)
• hanno una forte aderenza (carote julienne,
prosciutto crudo).
• Bastano alcune precauzioni per rendere innocui
alcuni alimenti amati dai nostri bambini: se un
wurstel o un chicco di uva vengono tagliati in
pezzettini piccoli e in senso longitudinale perdono
la loro capacità di chiudere le vie aeree di un
bambino.
Rischi fisici-precauzioni per i bambini
Laboratorio accreditato per l’analisi per Autocontrollo (Iscr. N.3 Reg. Marche)
bambino.
• Bisogna evitare di tagliare il wurstel a rondelle.
Attenzione in realtà la misura di questi dischi è
proprio quella delle vie aeree di un bambino
piccolo!
• L’indicazione è quella di tagliare
longitudinalmente il wurstel e poi anche a
pezzettini piccoli. Questa precauzione
"disattiva" di parecchio la pericolosità del
wurstel data dalla sua consistenza
gommosa.
Rischi fisici-precauzioni per i bambini
Laboratorio accreditato per l’analisi per Autocontrollo (Iscr. N.3 Reg. Marche)
gommosa.
• Quindi ricordiamoci di:non somministrare
wurstel a un bambino piccolo senza la
supervisione di un adulto durante il pasto
PERICOLO ALLERGENI All. II Reg. CE 1169/2011
• Cereali contenenti glutine
e derivati
• Crostacei e derivati
• Uova e derivati
• Pesce e derivati
Pericolo allegeni
• Sedano e preparati a base di
sedano
• Senape e preparati a base di
senape
• Sesamo e prodotti derivati
Laboratorio accreditato per l’analisi per Autocontrollo (Iscr. N.3 Reg. Marche)
• Pesce e derivati
• Arachidi e derivati
• Soia e derivati
• Latte e prodotti lattiero-caseari,
incluso lattosio
• Frutta a guscio cioè mandorle, nocciole,
noci comuni, noci di acagiù, noci pecan,
noci del Brasile, pistacchi, noci del Queensland
e prodotti derivati
Sesamo e prodotti derivati
• Anidride solforosa e solfiti in
concentrazione superiore a
10mg/kg oppure 10 mg/l, come
indicato con SO2
• Lupini e prodotti a base di lupini
• Molluschi e prodotti
a base di molluschi
ALCUNE REGOLE PER LA GESTIONE DEGLI ALLERGENI
• Sapere quali sono.
• Maneggiarli avendo cura di non disperderli nell’ambiente.
• Riporli nel frigo/dispensa ben chiusi.
• Lavarsi le mani dopo averli utilizzati.
Pericolo allegeni
Laboratorio accreditato per l’analisi per Autocontrollo (Iscr. N.3 Reg. Marche)
• Lavarsi le mani dopo averli utilizzati.
• Non utilizzare stessi utensili per lavorazioni diverse.
• Leggere le etichette degli ingredienti composti.
• Avere una gestione completamente separata per il senza
glutine.
La CELIACHIA è un’intolleranza permanente al glutine
• Il glutine è contenuto in molti cereali (frumento, segale,
orzo, avena ecc.).
• La contaminazione accidentale da materia prima o
durante la lavorazione è molto facile.
Pericolo allegeni
Laboratorio accreditato per l’analisi per Autocontrollo (Iscr. N.3 Reg. Marche)
IL GLUTINE NON PUÒ ESSERE GESTITO!
• Possono essere definiti “senza glutine” gli alimenti con
contenuto di glutine <10ppm
COMUNICAZIONE DEGLI ALLERGENI
Reg. CE 1169/2011 e Comunicazione del Ministero della Salute
del 20 Maggio 2015
• LIBRO INGREDIENTI o ALLERGENI
per prodotti sfusi o preincartati sul luogo di vendita
• ETICHETTATURA
Pericolo allegeni
Laboratorio accreditato per l’analisi per Autocontrollo (Iscr. N.3 Reg. Marche)
• ETICHETTATURA
per prodotti preconfezionati dal produttore.
Alla voce ingredienti sono elencati tutti i componenti del
prodotto compresi quelli degli ingredienti composti.
• CARTELLONISTICA
(v. esempio seguente)
COMUNICAZIONE DEGLI ALLERGENI
- CARTELLONISTICA : insieme di informazioni scritte raccolte sotto
forma di “cartello” o simili:
Pericolo allegeni
Laboratorio accreditato per l’analisi per Autocontrollo (Iscr. N.3 Reg. Marche)
Esempi Etichette:Allergeni, Lotto, TMC,
Dich. Nutriz.,Bollo CE, Prodotto da..
Laboratorio accreditato per l’analisi per Autocontrollo (Iscr. N.3 Reg. Marche)
ISTAMINA
L’Istamina è un composto organico che si forma a partire dagli
aminoacidi (dalle proteine)
Si ritrova normalmente in piccole quantità in numerosi alimenti e
bevande come prodotti lattiero-caseari, carnei, vegetali fermentati e
prodotti a base di soia, bevande alcoliche come vino e birra…..
Pericoli Sanitari legati agli alimenti
Laboratorio accreditato per l’analisi per Autocontrollo (Iscr. N.3 Reg. Marche)
PRODOTTI ITTICI FRESCHI CONSERVATI e LAVORATI CORRETTAMENTE
presentano in genere bassi livelli di istamina.
Il BASSO livello di istamina presente negli alimenti rappresenta quindi un
buon indicatore di QUALITA’ sia ORGANOLETTICA che IGIENICO-
SANITARIA
L’istamina si inizia a formare dopo la cattura del pesce; è
dovuta alla presenza di microrganismi e alla modalità di
conservazione.
Per questo motivo :
• una gestione “non corretta” (contaminazioni)
• una conservazione a temperatura diversa da quella di
refrigerazione ,
Pericoli Sanitari legati agli alimenti
Laboratorio accreditato per l’analisi per Autocontrollo (Iscr. N.3 Reg. Marche)
refrigerazione ,
determinano un aumento del numero di batteri presenti
sul pesce che incrementano la produzione e l’accumulo
di istamina nel muscolo.
L’elevato livello di istamina è causa di grave shock nell’uomo
(es. orticaria, dermatite o una serie di sintomi peggiori)
ISTAMINA
TONNO, TONNETTO, SGOMBRO, SURO, AGUGLIA, ACCIUGA
ARINGA, SPRATTO, ALACCIA, CHEPPIA, LAMPUGA…….
Sono specie a rischio per la formazione di ISTAMINA.
AZIONI PREVENTIVE:
-CORRETTA GESTIONE DELLA CATENA DEL FREDDO,
Pericoli Sanitari legati agli alimenti
Laboratorio accreditato per l’analisi per Autocontrollo (Iscr. N.3 Reg. Marche)
AZIONI PREVENTIVE:
-CORRETTA GESTIONE DELLA CATENA DEL FREDDO,
-PORRE PARTICOLARE ATTENZIONE NELLE FASI DI
SCONGELAMENTO, CONSERVAZIONE DI CONFEZIONI APERTE.

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Corso di aggiornamento per alimentaristi - Parte 1

  • 1. 1 - Schema generale del corso Il quadro normativo Pericoli igienico sanitari legati alla manipolazione degli alimenti Programma di Prerequisiti: GMP, GHP e gli altri prerequisiti Laboratorio accreditato per l’analisi per Autocontrollo (Iscr. N.3 Reg. Marche)Laboratorio accreditato per l’analisi per Autocontrollo (Iscr. N.3 Reg. Marche) prerequisiti HACCP: introduzione HACCP: le attività preliminari ed i 7 principi HACCP: le registrazioni HACCP: attività di controllo e verifica
  • 2. Definizioni Operatore Settore Alimentare (OSA) : persona fisica o giuridica responsabile di garantire il rispetto delle disposizioni della legislazione alimentare nell’impresa alimentare posta sotto il suo controllo. Autocontrollo: insieme di procedure e modalità per assicurare e mantenere l'igiene dei prodotti alimentari Laboratorio accreditato per l’analisi per Autocontrollo (Iscr. N.3 Reg. Marche)Laboratorio accreditato per l’analisi per Autocontrollo (Iscr. N.3 Reg. Marche) assicurare e mantenere l'igiene dei prodotti alimentari durante qualsiasi attività svolta nel settore alimentare (fabbricazione, trasformazione, confezionamento, distribuzione, vendita, somministrazione, deposito, trasporto). Diagramma di flusso: rappresentazione schematica del ciclo di produzione/lavorazione degli alimenti.
  • 3. Definizioni GMP (Good Practices Manufacturing/Buone prassi di Lavorazione): tutte le attività di lavorazione atte a garantire che la produzione di alimenti venga svolta correttamente nelle diverse fasi del processo. HACCP: analisi del rischi e punti critici di controllo. Cioè: metodo sistematico che permette di individuare, nelle fasi del ciclo produttivo, i pericoli specifici a cui possono essere esposti gli Laboratorio accreditato per l’analisi per Autocontrollo (Iscr. N.3 Reg. Marche)Laboratorio accreditato per l’analisi per Autocontrollo (Iscr. N.3 Reg. Marche) produttivo, i pericoli specifici a cui possono essere esposti gli alimenti, per valutarli e stabilire le misure preventive per tenerli sotto controllo. Pericolo: agente o evento fonte di potenziale contaminazione biologica, microbiologica chimica e fisica degli alimenti tale da avere ripercussioni negative sulla salute del consumatore. Piano HACCP: programma delle attività da effettuare per la riduzione o l’eliminazione dei rischi per la salute del consumatore.
  • 4. Definizioni Albero delle decisioni: sequenza di domande per stabilire se un dato punto di controllo, nel ciclo produttivo, sia o meno un punto critico di controllo. Punto di controllo (CP): fase o procedura del ciclo produttivo dove il controllo è necessario, ma non critico, in quanto il livello di rischio è basso ed esistono scarse probabilità che il pericolo raggiunga livelli inaccettabili. Laboratorio accreditato per l’analisi per Autocontrollo (Iscr. N.3 Reg. Marche)Laboratorio accreditato per l’analisi per Autocontrollo (Iscr. N.3 Reg. Marche) raggiunga livelli inaccettabili. Punto critico di controllo (CCP): fase o procedura del normale ciclo produttivo sulla quale può essere esercitato un controllo periodico che consenta di preventivare, eliminare o ridurre un pericolo relativo alla salubrità e sicurezza di un prodotto alimentare.
  • 5. Definizioni Registrazione: tutte le operazione svolte al fine di conservare traccia scritta di quanto si è fatto durante l’applicazione del piano HACCP al processo di produzione o trasformazione di un alimento. Procedure di verifica: insieme dei metodi di varia natura utilizzati per determinare l’effettiva validità dei piani di autocontrollo. Azioni correttive: azioni che devono essere intraprese per correggere il processo a fronte di non conformità di tipo ripetitivo o di sistema. Laboratorio accreditato per l’analisi per Autocontrollo (Iscr. N.3 Reg. Marche)Laboratorio accreditato per l’analisi per Autocontrollo (Iscr. N.3 Reg. Marche) o di sistema. Rintracciabilità: la possibilità di ricostruire e seguire il percorso di un alimento, di un mangime, di un animale destinato alla produzione alimentare, o di una sostanza (es. ingrediente) destinata ad entrare a far parte di un alimento o di un mangime, attraverso tutte le fasi della produzione, della trasformazione e della distribuzione.
  • 6. La storia recente dell’HACCP Il quadro normativo 1993 Pubblicazione dal Codex Alimentarius: “Guidelines for the application of the HACCP” 1997 Pubblicazione D.Lgs. 155/97 attuazione delle direttive 93/43/CEE e 96/3/CE concernente l’igiene dei prodotti alimentari (abrogato) Laboratorio accreditato per l’analisi per Autocontrollo (Iscr. N.3 Reg. Marche) 2002 Reg. CE 178 che stabilisce i principi e i requisiti generali della legislazione alimentare, istituisce l'Autorità europea per la sicurezza alimentare e fissa procedure nel campo della sicurezza alimentare 2004 Promulgazione del cosiddetto PACCHETTO IGIENE
  • 7. La storia recente dell’HACCP Il quadro normativo 2005 Regolamento CE n. 2073/2005 della Unione Europea sui criteri microbiologici applicabili ai prodotti alimentari 2011 Regolamento (UE) n. 1169/2011 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 25 ottobre 2011, Laboratorio accreditato per l’analisi per Autocontrollo (Iscr. N.3 Reg. Marche) 2016 Pubblicazione della Comunicazione della Commissione Europea relativa all’attuazione di Sistemi di Gestione per la Sicurezza Alimentare (FSMS) nelle imprese alimentari 2011 europeo e del Consiglio, del 25 ottobre 2011, relativo alla fornitura di informazioni sugli alimenti ai consumatori (etichettatura)
  • 8. La storia dell’HACCP Il quadro normativo 1962 Legge 30/04/1962 n. 283 e s.m.i. Disciplina igienica della produzione e della vendita delle sostanze alimentari e delle bevande Laboratorio accreditato per l’analisi per Autocontrollo (Iscr. N.3 Reg. Marche) 1980 D.P.R. 26/03/1980, n. 327 Regolamento di esecuzione della Legge 30 aprile 1962 HACCP
  • 9. Art. 5 Legge n. 283 del 30 aprile 1962 È vietato impiegare nella preparazione di alimenti o bevande, vendere, o somministrare, sostanze alimentari: a) private anche in parte dei propri elementi nutritivi o mescolate a sostanze di qualità inferiore b) in cattivo stato di conservazione Il quadro normativo Laboratorio accreditato per l’analisi per Autocontrollo (Iscr. N.3 Reg. Marche) b) in cattivo stato di conservazione c) con cariche microbiche superiori ai limiti d) insudiciate, invase da parassiti, in stato di alterazione g) con aggiunta di additivi chimici non autorizzati o, nel caso che siano stati autorizzati, non rispettando le modalità d’uso h) che contengano residui di prodotti, usati in agricoltura, tossici per l'uomo.
  • 10. Gli obiettivi generali della politica europea di sicurezza alimentare sono: • Garantire un livello elevato di protezione della salute umana e degli animali • Porre la qualità al centro delle preoccupazioni • Ripristinare la fiducia dei consumatori Il quadro normativo Laboratorio accreditato per l’analisi per Autocontrollo (Iscr. N.3 Reg. Marche) • Ripristinare la fiducia dei consumatori
  • 11. Il regolamento 178/2002/CE che stabilisce i principi e i requisiti generali della legislazione alimentare, istituisce l’Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare (EFSA), e fissa procedure nel campo della sicurezza alimentare. 1. Il carattere integrato della catena alimentare viene riaffermato. È fondamentale garantire un livello elevato di sicurezza alimentare in corrispondenza di tutte le tappe della catena alimentare, dal Il quadro normativo Laboratorio accreditato per l’analisi per Autocontrollo (Iscr. N.3 Reg. Marche) corrispondenza di tutte le tappe della catena alimentare, dal produttore iniziale fino al consumatore, per garantirne l'efficacia complessiva. 2. L'analisi del rischio è un elemento essenziale della politica per la sicurezza alimentare. Sono necessari tre interventi distinti: la valutazione dei rischi tramite pareri scientifici, la gestione dei rischi tramite l'intervento dei poteri pubblici e la comunicazione su tali rischi rivolta al grande pubblico.
  • 12. 3. La responsabilità di tutti gli operatori del settore alimentare è ormai stabilita. Ogni operatore del settore è responsabile della sicurezza dei prodotti che importa, elabora, trasforma, commercializza o distribuisce. 4. La rintracciabilità dei prodotti viene stabilita in corrispondenza di tutte le tappe della catena alimentare (Art. 18). 5. I cittadini hanno diritto a un'informazione chiara e precisa da parte dei poteri pubblici. Il quadro normativo Laboratorio accreditato per l’analisi per Autocontrollo (Iscr. N.3 Reg. Marche) dei poteri pubblici.
  • 13. PACCHETTO IGIENE DELL’UE • Regolamento (CE) n. 852/2004 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 29 aprile 2004, sull'igiene dei prodotti alimentari • Regolamento (CE) n. 853/2004 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 29 aprile 2004, che stabilisce norme specifiche in materia di igiene per gli alimenti di origine animale • Regolamento (CE) n. 854/2004 del Parlamento europeo e del Il quadro normativo Laboratorio accreditato per l’analisi per Autocontrollo (Iscr. N.3 Reg. Marche) • Regolamento (CE) n. 854/2004 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 29 aprile 2004, che stabilisce norme specifiche per l'organizzazione di controlli ufficiali sui prodotti di origine animale destinati al consumo umano • Regolamento (CE) n. 882/2004 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 29 aprile 2004, relativo ai controlli ufficiali intesi a verificare la conformità alla normativa in materia di mangimi e di alimenti e alle norme sulla salute e sul benessere degli animali • Regolamento (CE) n. 183/2005 che stabilisce i requisiti per l’igiene dei mangimi
  • 14. SISTEMA DI GESTIONE PER LA SICUREZZA ALIMENTARE (SISTEMA FSMS) Il quadro normativo Laboratorio accreditato per l’analisi per Autocontrollo (Iscr. N.3 Reg. Marche)
  • 15. 2 - Schema generale del corso Il quadro normativo Pericoli igienico sanitari legati alla manipolazione degli alimenti Programma di Prerequisiti: GMP, GHP e gli altri prerequisiti Laboratorio accreditato per l’analisi per Autocontrollo (Iscr. N.3 Reg. Marche)Laboratorio accreditato per l’analisi per Autocontrollo (Iscr. N.3 Reg. Marche) prerequisiti HACCP: introduzione HACCP: le attività preliminari ed i 7 principi HACCP: le registrazioni HACCP: attività di controllo e verifica
  • 16. Pericoli igienico sanitari legati agli alimenti PERICOLO MICROBIOLOGICO PERICOLO BIOLOGICO Laboratorio accreditato per l’analisi per Autocontrollo (Iscr. N.3 Reg. Marche) PERICOLO CHIMICO PERICOLO FISICO ALLERGENI
  • 17. PERICOLO MICROBIOLOGICO Il pericolo deriva dai microrganismi, per lo più da batteri, ma può derivare anche da muffe o virus. Sono esseri viventi di dimensioni microscopiche e quindi invisibili ad occhio nudo. BATTERI: Pericolo microbiologico Laboratorio accreditato per l’analisi per Autocontrollo (Iscr. N.3 Reg. Marche) BATTERI: • Patogeni: se presenti possono provocare danni alla salute del consumatore. • Non patogeni: non provocano danni alla salute del consumatore. Alcuni possono anche essere utili per la salute dell’uomo (es. batteri lattici per la flora intestinale). Ci sono microrganismi (per lo più muffe) responsabili di fermentazioni importanti e utilissime (es. fermentazione alcolica)
  • 18. Le malattie conseguenti alla presenza dei microrganismi negli alimenti possono essere: • INFEZIONI: Ingestione di alimenti che contengono batteri vivi che si moltiplicheranno nell’organismo. • INTOSSICAZIONI: Ingestione della tossina preformata nell’alimento nel quale è proliferato il batterio. Pericolo microbiologico Laboratorio accreditato per l’analisi per Autocontrollo (Iscr. N.3 Reg. Marche) nell’alimento nel quale è proliferato il batterio. • TOSSINFEZIONI: Ingestione contemporanea di tossine, batteri vivi e spore contenute nell’alimento.
  • 19. Principali fonti di contaminazione: • ARIA Pericolo microbiologico Laboratorio accreditato per l’analisi per Autocontrollo (Iscr. N.3 Reg. Marche) • ARIA • ACQUA • SUOLO • ANIMALI • UOMO • ALIMENTI
  • 20. Pericolo microbiologico QUALI SONO I FATTORI CHE FAVORISCONO LA CRESCITA DEI BATTERI? • Acqua vivono bene negli alimenti con un’alta Aw • Temperatura • Aria Laboratorio accreditato per l’analisi per Autocontrollo (Iscr. N.3 Reg. Marche) • Aria • Tempo • Nutrimento • Specifiche condizioni di acidità (ph>4.5)
  • 21. • Temperatura Pericolo microbiologico T di crescita T ottimale Psicrofili +5/+20°C +10/+21°C Laboratorio accreditato per l’analisi per Autocontrollo (Iscr. N.3 Reg. Marche) Mesofili +20/+45°C +32/37°C Termofili +45/+75°C +55°C
  • 22. I Batteri si raddoppiano ogni 20-30 minuti a temperature di crescita favorevoli. Pertanto gli Alimenti devono stare il meno possibile alle temperature comprese fra 10°C e 60°C. In condizioni di crescita sfavorevoli alcuni batteri patogeni possono creare delle forme di resistenza (spore) e liberare delle tossine termoresistenti. Pericolo microbiologico Laboratorio accreditato per l’analisi per Autocontrollo (Iscr. N.3 Reg. Marche) termoresistenti. È necessario quindi manipolare gli alimenti in modo che non vengano prodotte le tossine ed il numero dei batteri rimanga al di sotto della dose infettante minima per provocare una tossinfezione.
  • 23. I principali batteri coinvolti in ambito alimentare sono: • Salmonella spp • Listeria monocytogenes • Escherichia coli Pericolo microbiologico Laboratorio accreditato per l’analisi per Autocontrollo (Iscr. N.3 Reg. Marche) • Staphylococcus aureus Ma anche • Clostridium botulinum • Clostridium perfringens • Campylobacter
  • 24. Salmonella spp • Alimenti: Uova e ovoprodotti, pollame, carne e derivati, salumi, latte e latticini, dolci a base creme, frutti di mare, insalata, ortaggi. • Tempo di incubazione: da 6 a 72 ore • Prevenzione: Sensibile ai disinfettanti di comune utilizzo Pericolo microbiologico Laboratorio accreditato per l’analisi per Autocontrollo (Iscr. N.3 Reg. Marche) • Prevenzione: Sensibile ai disinfettanti di comune utilizzo • Inattività: 60°C x 3-4’ • Temperatura minima di moltiplicazione: 5/6°C • Dose infettante: 102/107
  • 25. Listeria moncytogenes • Alimenti: vegetali crudi, carne bovina, suina, ovina, pollame, latte, formaggi teneri, IV gamma, pesce affumicato • Tempo di incubazione: da 4 giorni a 3 settimane • Prevenzione: Sensibile ai disinfettanti di comune utilizzo Pericolo microbiologico Laboratorio accreditato per l’analisi per Autocontrollo (Iscr. N.3 Reg. Marche) • Inattività: 65°C x 1’ • Temperatura minima di moltiplicazione: 1°C • Dose infettante: >103
  • 26. Escherichia coli • Alimenti: carne macinata cruda o poco cotta, formaggi teneri, acqua, ortaggi, latte non pastorizzato • Tempo di incubazione: dalle 5 a oltre 48 ore • Prevenzione: Sensibile ai disinfettanti di comune utilizzo Pericolo microbiologico Laboratorio accreditato per l’analisi per Autocontrollo (Iscr. N.3 Reg. Marche) • Inattività: 60°C x 3/4’ • Temperatura minima di moltiplicazione: 6/9°C • Dose infettante: >106
  • 27. Staphylococcus aureus • Alimenti: a base di uova; latte, pasta, riso, salse, formaggio, pesce, insaccati, piatti pronti • Tempo di incubazione: da 1 a 2 ore • Prevenzione: Sensibile ai disinfettanti di comune utilizzo Pericolo microbiologico Laboratorio accreditato per l’analisi per Autocontrollo (Iscr. N.3 Reg. Marche) • Inattività: 60°C x 5’ tossina 100°C per 10’ • Temperatura minima di moltiplicazione: 7/8C • Dose infettante: >5x105
  • 28. Clostridium botulinum: è diffuso ovunque. Si sviluppa in assenza di ossigeno. Le tossine prodotte sono resistenti al calore. Il botulismo è causato dall’ingestione di tossine preformate nell’alimento e spesso è mortale. Si trova più facilmente nelle conserve casalinghe piuttosto che nei prodotti a livello industriale. Eliminare confezioni rigonfie. Clostridium perfringens: Lo si trova nella flora intestinale animale e dell’uomo stesso. Si sviluppa in assenza di ossigeno. Le tossine vengono prodotte sia nell’alimento che nel tubo digerente dell’ospite. Si sviluppa rapidamente intorno ai + 40°C. Si trova nella carne rossa, e pollame. Pericolo microbiologico Laboratorio accreditato per l’analisi per Autocontrollo (Iscr. N.3 Reg. Marche) intorno ai + 40°C. Si trova nella carne rossa, e pollame. Non far sostare gli alimenti a lungo alla T scorretta. Raffreddamento rapido. Campylobacter: Lo si trova nella flora intestinale animale. Si sviluppa in assenza di ossigeno. Possono produrre tossine all’interno dell’intestino. Si sviluppa rapidamente intorno ai + 40°C. Si trova nel latte crudo, pollame, suino. Clorazione dell’acqua, pastorizzazione del latte, evitare le contaminazioni crociate.
  • 29. Muffe: sono funghi unicellulari. Diffuse in tutti gli ambienti , le muffe possono contaminare le derrate alimentari durante la fase di stoccaggio se in condizioni di caldo e umidità per loro ottimali. Crescono bene tra i 15°C ed i 30°C. Alcune specie possono generare delle micotossine che sono cancerogene. Virus epatite A: è introdotto negli alimenti attraverso l’acqua Pericolo microbiologico Laboratorio accreditato per l’analisi per Autocontrollo (Iscr. N.3 Reg. Marche) Virus epatite A: è introdotto negli alimenti attraverso l’acqua contaminata. Particolarmente soggetti sono i molluschi bivalvi consumati crudi ma anche frutta e verdura non lavata correttamente.
  • 30. Quali sono le maggiori cause delle malattie trasmesse dagli alimenti? • Inadeguato raffreddamento dei cibi. • Inadeguata cottura o riscaldamento dei cibi. • Utilizzo di materie prime contaminate. Pericolo microbiologico Laboratorio accreditato per l’analisi per Autocontrollo (Iscr. N.3 Reg. Marche) • Contaminazione crociata degli alimenti. • Inadeguata conservazione di alimenti. • Cibi preparati troppo in anticipo. • Scarsa igiene personale. • Scarsa igiene dei locali e delle attrezzature.
  • 31. • La contaminazione crociata si verifica quando i microrganismi vengono trasmessi da un alimento ad un altro attraverso: Pericolo microbiologico Un’attrezzatura Laboratorio accreditato per l’analisi per Autocontrollo (Iscr. N.3 Reg. Marche) Un altro alimento Le mani dell’operatore
  • 32. Come possiamo difendere gli alimenti? • Evitare che gli alimenti si contaminino ulteriormente (dall’ambiente, da attrezzature, da personale, da altre materie prime di natura diversa ecc.). • Rispettare la catena del freddo. • Cuocere completamente e abbattimento rapido . Pericolo microbiologico Laboratorio accreditato per l’analisi per Autocontrollo (Iscr. N.3 Reg. Marche) • Cuocere completamente e abbattimento rapido . • Igiene degli ambienti di lavoro e delle attrezzature. • Igiene personale (generale, vestiario, mani; tossire, starnutire, parlare su alimenti). • Qualità delle materie prime.
  • 33. PERICOLO BIOLOGICO: gli infestanti Pericolo biologico Insetti (volanti, striscianti) Aracnidi Mammiferi (topi, animali domestici) Laboratorio accreditato per l’analisi per Autocontrollo (Iscr. N.3 Reg. Marche) L’accesso di tali infestanti avviene attraverso varchi non protetti (sotto le porte, attraverso le finestre aperte senza retina ecc.). Mammiferi (topi, animali domestici) Uccelli Nematodi (larve di vermi)
  • 34. • mosche: alta velocità di riproduzione • formiche: provocano deterioramento degli alimenti • blatte: si trovano prevalentemente tra i rifiuti, si sviluppano e permangono in ambienti umidi e bui. Sono potenziali portatori di salmonellosi • topi: sono portatori di malattie (leptospirosi, salmonellosi). Pericolo biologico Laboratorio accreditato per l’analisi per Autocontrollo (Iscr. N.3 Reg. Marche) topi: sono portatori di malattie (leptospirosi, salmonellosi). Hanno un’elevata velocità di riproduzione e sono molto intelligenti • ragni: le ragnatele sono fonte di accumulo di sporco e polveri • uccelli: evitare che entrino e che facciano il nido • animali domestici: gatti o cani attratti dall’uomo e dal cibo. Possono essere veicolo di malattie ma anche di altri contaminanti (es: pelo, zecche ecc.)
  • 35. Prevenzione Insetti: • Proteggere con idonee schermature tutte le entrate, porte, finestre • Trappole luminose Blatte, ecc.: Pericolo biologico Laboratorio accreditato per l’analisi per Autocontrollo (Iscr. N.3 Reg. Marche) Blatte, ecc.: • Utilizzo feromoni • Trappole attrattive • Trappole alimentari Stilare una pianta dei locali riportando le esche posizionate
  • 36. Come intervenire in caso di infestazioni? • Adottare precauzioni per l’eventuale tossicità dei prodotti utilizzati. • Coprire i macchinari e le apparecchiature. • Areare i locali dopo l’intervento. Pericolo biologico Laboratorio accreditato per l’analisi per Autocontrollo (Iscr. N.3 Reg. Marche) • Areare i locali dopo l’intervento. Contattare azienda specializzata nel PEST CONTROL
  • 37. • Il ciclo di Anisakis Pericolo biologico Laboratorio accreditato per l’analisi per Autocontrollo (Iscr. N.3 Reg. Marche)
  • 38. Anisakidosi Sintomi I primi sintomi si presentano dopo qualche ora dall’ingestione e sono: • dolore addominale • nausea Pericolo biologico Prevenzione: • Consumare solo cibi cotti • Consumare solo cibi congelati Laboratorio accreditato per l’analisi per Autocontrollo (Iscr. N.3 Reg. Marche) • nausea • vomito • distensione addominale • diarrea • sangue e muco nelle feci • febbre lieve ATTENZIONE! L’Anisakis è resistente agli acidi… quindi la marinatura o la salamoia non eliminano il pericolo!
  • 39. PERICOLO CHIMICO Il pericolo chimico può derivare da: • Residui di prodotti usati nella produzione primaria; residui di detergenti o disinfettanti usati nella sanificazione; eccesso di additivi leciti; utilizzo di sostanze illecite. Pericolo chimico Laboratorio accreditato per l’analisi per Autocontrollo (Iscr. N.3 Reg. Marche) sostanze illecite. • Diffusione o cessione di sostanze tossiche da materiali a contatto (imballi primari) o attrezzature. • Presenza di sostanze tossiche per processi di metabolismo di organismi viventi: tossine batteriche, micotossine, istamina, acrilammide.
  • 40. Per prevenire o ridurre i pericoli chimici si può: • Acquistare le materie prime solo da fornitori qualificati. • Utilizzare correttamente i detergenti e i disinfettanti. • Utilizzare solo materiali idonei al contatto con gli alimenti. • Utilizzare solo additivi permessi e nel corretto dosaggio. Pericolo chimico Laboratorio accreditato per l’analisi per Autocontrollo (Iscr. N.3 Reg. Marche) • Utilizzare solo additivi permessi e nel corretto dosaggio.
  • 41. Istamina È una molecola naturale, che deriva dallo smantellamento degli amminoacidi durante la decomposizione dei tessuti ad opera di microrganismi. Se introdotta nell’uomo, attraverso gli alimenti, in elevate quantità provoca una patologia nota come «Sindrome Pericolo chimico Laboratorio accreditato per l’analisi per Autocontrollo (Iscr. N.3 Reg. Marche) quantità provoca una patologia nota come «Sindrome sgombroide», la cui manifestazione può verificarsi dopo pochi minuti fino a qualche ora. L’elevata presenza nei prodotti ittici ricchi di proteine (es. tonno, sgombro, acciughe) è indice del mancato rispetto della catena del freddo.
  • 42. Azioni preventive • Garantire il mantenimento della catena del freddo per tutta la vita commerciale del prodotto, anche se poi questo andrà consumato cotto. • Non far sostare il prodotto a temperatura ambiente per Pericolo chimico Laboratorio accreditato per l’analisi per Autocontrollo (Iscr. N.3 Reg. Marche) • Non far sostare il prodotto a temperatura ambiente per periodi particolarmente lunghi. • Rispettare le corrette prassi di lavorazione.
  • 43. ACRILAMMIDE L’acrilammide è una molecola naturalmente presente negli alimenti ricchi di amido e asparagina, che si genera nei processi di cottura oltre i + 120°C. Esistono alcune pratiche che possono essere messe in atto per prevenire l’elevata produzione di acrilammide: Pericolo chimico Laboratorio accreditato per l’analisi per Autocontrollo (Iscr. N.3 Reg. Marche) per prevenire l’elevata produzione di acrilammide: • Conservare le patate ad una T< +6°C. • Lavare e lasciare in ammollo le patate in acqua fredda prima della cottura tra 30’ e 2h. • Mantenere la temperatura dell’olio di frittura <+175°C.
  • 44. Pericolo chimico Laboratorio accreditato per l’analisi per Autocontrollo (Iscr. N.3 Reg. Marche)
  • 45. PERICOLO FISICO Il pericolo fisico può derivare da: • Materie prime: sia di origine vegetale che animale Terra, sassi, foglie, legno; lische, peli, piume, gusci, ragnatele • Dagli impianti: produttivi o di trasformazione Pericolo fisico Laboratorio accreditato per l’analisi per Autocontrollo (Iscr. N.3 Reg. Marche) Bulloni, parti metalliche, parti in plastica, parti in vetro • Dagli imballi: sia primari che secondari Plastica, carta, cartoni, vetro, metallo • Dagli operatori: addetti alla trasformazione Capelli, orecchini, parti di monili di alcun genere, oggetti personali • Dall’ambiente: polvere
  • 46. • Caramelle tonde, pezzetti di carne, uva e noci. Wurstel e prosciutto crudo. • Sono cibi e oggetti apparentemente innocui che possono diventare pericolosi, soprattutto per i bambini Rischi fisici Laboratorio accreditato per l’analisi per Autocontrollo (Iscr. N.3 Reg. Marche) pericolosi, soprattutto per i bambini più piccoli.
  • 47. La maggior parte dei cibi responsabili di gravi incidenti da soffocamento hanno i seguenti requisiti: • sono piccoli • sono rotondi • hanno una forma cilindrica o conforme alle vie Rischi fisici Laboratorio accreditato per l’analisi per Autocontrollo (Iscr. N.3 Reg. Marche) • hanno una forma cilindrica o conforme alle vie aeree del bambino (uva, hot dog, wurstel, ciliegie, mozzarelline, carote a fette, arachidi, pistacchi)
  • 48. • sono appiccicosi • sono alimenti che pur tagliati non perdono la loro consistenza (pere, pesche, prugne, susine, tozzetti, biscotti fatti in casa) • si sfilacciano aumentando l’adesione alle Rischi fisici Laboratorio accreditato per l’analisi per Autocontrollo (Iscr. N.3 Reg. Marche) • si sfilacciano aumentando l’adesione alle mucose (grasso del prosciutto crudo, finocchio) • hanno una forte aderenza (carote julienne, prosciutto crudo).
  • 49. • Bastano alcune precauzioni per rendere innocui alcuni alimenti amati dai nostri bambini: se un wurstel o un chicco di uva vengono tagliati in pezzettini piccoli e in senso longitudinale perdono la loro capacità di chiudere le vie aeree di un bambino. Rischi fisici-precauzioni per i bambini Laboratorio accreditato per l’analisi per Autocontrollo (Iscr. N.3 Reg. Marche) bambino. • Bisogna evitare di tagliare il wurstel a rondelle. Attenzione in realtà la misura di questi dischi è proprio quella delle vie aeree di un bambino piccolo!
  • 50. • L’indicazione è quella di tagliare longitudinalmente il wurstel e poi anche a pezzettini piccoli. Questa precauzione "disattiva" di parecchio la pericolosità del wurstel data dalla sua consistenza gommosa. Rischi fisici-precauzioni per i bambini Laboratorio accreditato per l’analisi per Autocontrollo (Iscr. N.3 Reg. Marche) gommosa. • Quindi ricordiamoci di:non somministrare wurstel a un bambino piccolo senza la supervisione di un adulto durante il pasto
  • 51. PERICOLO ALLERGENI All. II Reg. CE 1169/2011 • Cereali contenenti glutine e derivati • Crostacei e derivati • Uova e derivati • Pesce e derivati Pericolo allegeni • Sedano e preparati a base di sedano • Senape e preparati a base di senape • Sesamo e prodotti derivati Laboratorio accreditato per l’analisi per Autocontrollo (Iscr. N.3 Reg. Marche) • Pesce e derivati • Arachidi e derivati • Soia e derivati • Latte e prodotti lattiero-caseari, incluso lattosio • Frutta a guscio cioè mandorle, nocciole, noci comuni, noci di acagiù, noci pecan, noci del Brasile, pistacchi, noci del Queensland e prodotti derivati Sesamo e prodotti derivati • Anidride solforosa e solfiti in concentrazione superiore a 10mg/kg oppure 10 mg/l, come indicato con SO2 • Lupini e prodotti a base di lupini • Molluschi e prodotti a base di molluschi
  • 52. ALCUNE REGOLE PER LA GESTIONE DEGLI ALLERGENI • Sapere quali sono. • Maneggiarli avendo cura di non disperderli nell’ambiente. • Riporli nel frigo/dispensa ben chiusi. • Lavarsi le mani dopo averli utilizzati. Pericolo allegeni Laboratorio accreditato per l’analisi per Autocontrollo (Iscr. N.3 Reg. Marche) • Lavarsi le mani dopo averli utilizzati. • Non utilizzare stessi utensili per lavorazioni diverse. • Leggere le etichette degli ingredienti composti. • Avere una gestione completamente separata per il senza glutine.
  • 53. La CELIACHIA è un’intolleranza permanente al glutine • Il glutine è contenuto in molti cereali (frumento, segale, orzo, avena ecc.). • La contaminazione accidentale da materia prima o durante la lavorazione è molto facile. Pericolo allegeni Laboratorio accreditato per l’analisi per Autocontrollo (Iscr. N.3 Reg. Marche) IL GLUTINE NON PUÒ ESSERE GESTITO! • Possono essere definiti “senza glutine” gli alimenti con contenuto di glutine <10ppm
  • 54. COMUNICAZIONE DEGLI ALLERGENI Reg. CE 1169/2011 e Comunicazione del Ministero della Salute del 20 Maggio 2015 • LIBRO INGREDIENTI o ALLERGENI per prodotti sfusi o preincartati sul luogo di vendita • ETICHETTATURA Pericolo allegeni Laboratorio accreditato per l’analisi per Autocontrollo (Iscr. N.3 Reg. Marche) • ETICHETTATURA per prodotti preconfezionati dal produttore. Alla voce ingredienti sono elencati tutti i componenti del prodotto compresi quelli degli ingredienti composti. • CARTELLONISTICA (v. esempio seguente)
  • 55. COMUNICAZIONE DEGLI ALLERGENI - CARTELLONISTICA : insieme di informazioni scritte raccolte sotto forma di “cartello” o simili: Pericolo allegeni Laboratorio accreditato per l’analisi per Autocontrollo (Iscr. N.3 Reg. Marche)
  • 56. Esempi Etichette:Allergeni, Lotto, TMC, Dich. Nutriz.,Bollo CE, Prodotto da.. Laboratorio accreditato per l’analisi per Autocontrollo (Iscr. N.3 Reg. Marche)
  • 57. ISTAMINA L’Istamina è un composto organico che si forma a partire dagli aminoacidi (dalle proteine) Si ritrova normalmente in piccole quantità in numerosi alimenti e bevande come prodotti lattiero-caseari, carnei, vegetali fermentati e prodotti a base di soia, bevande alcoliche come vino e birra….. Pericoli Sanitari legati agli alimenti Laboratorio accreditato per l’analisi per Autocontrollo (Iscr. N.3 Reg. Marche) PRODOTTI ITTICI FRESCHI CONSERVATI e LAVORATI CORRETTAMENTE presentano in genere bassi livelli di istamina. Il BASSO livello di istamina presente negli alimenti rappresenta quindi un buon indicatore di QUALITA’ sia ORGANOLETTICA che IGIENICO- SANITARIA
  • 58. L’istamina si inizia a formare dopo la cattura del pesce; è dovuta alla presenza di microrganismi e alla modalità di conservazione. Per questo motivo : • una gestione “non corretta” (contaminazioni) • una conservazione a temperatura diversa da quella di refrigerazione , Pericoli Sanitari legati agli alimenti Laboratorio accreditato per l’analisi per Autocontrollo (Iscr. N.3 Reg. Marche) refrigerazione , determinano un aumento del numero di batteri presenti sul pesce che incrementano la produzione e l’accumulo di istamina nel muscolo. L’elevato livello di istamina è causa di grave shock nell’uomo (es. orticaria, dermatite o una serie di sintomi peggiori)
  • 59. ISTAMINA TONNO, TONNETTO, SGOMBRO, SURO, AGUGLIA, ACCIUGA ARINGA, SPRATTO, ALACCIA, CHEPPIA, LAMPUGA……. Sono specie a rischio per la formazione di ISTAMINA. AZIONI PREVENTIVE: -CORRETTA GESTIONE DELLA CATENA DEL FREDDO, Pericoli Sanitari legati agli alimenti Laboratorio accreditato per l’analisi per Autocontrollo (Iscr. N.3 Reg. Marche) AZIONI PREVENTIVE: -CORRETTA GESTIONE DELLA CATENA DEL FREDDO, -PORRE PARTICOLARE ATTENZIONE NELLE FASI DI SCONGELAMENTO, CONSERVAZIONE DI CONFEZIONI APERTE.