Presentazione in occasione dell\'apertura dell\'Anno Accademico 2007/2008 del corso di Laurea in Tecniche della Prevenzione presso l\'Università di Parma (1 ottobre 2007)
Gestione degli eventi indesiderati, compiti del RSPPCorrado Cigaina
infortuni, quasi infortuni, malattie professionali e danni materiali, devono essere analizzati e registrati in modo tale da evitare che simili eventi possano ripetersi. RSPP deve assistere il datore di lavoro in questo importante compito.
corso di studi in Tecniche della Prevenzione -Università degli studi di Pavia -corso "la sicurezza nei cantieri e delle macchine" modulo 3 - sicurezza delle macchine
informazione, formazione addestramento all'uso delle attrezzature di lavoroCorrado Cigaina
alcune considerazioni in merito all'informazione, formazione ed addestramento all'uso delle attrezzature di lavoro: la presentazioneè stata utilizzata come momento di aggiornamento di RSPP - aggiornato al luglio 2015
Vademecum per l'imprenditore e il responsabile del personale, sugli obblighi legati alla formazione in materia di sicurezza. Vademecum schematico, con schematizzati i contenuti obbligatori e le modalità di erogazione dei corsi.
Gestione degli eventi indesiderati, compiti del RSPPCorrado Cigaina
infortuni, quasi infortuni, malattie professionali e danni materiali, devono essere analizzati e registrati in modo tale da evitare che simili eventi possano ripetersi. RSPP deve assistere il datore di lavoro in questo importante compito.
corso di studi in Tecniche della Prevenzione -Università degli studi di Pavia -corso "la sicurezza nei cantieri e delle macchine" modulo 3 - sicurezza delle macchine
informazione, formazione addestramento all'uso delle attrezzature di lavoroCorrado Cigaina
alcune considerazioni in merito all'informazione, formazione ed addestramento all'uso delle attrezzature di lavoro: la presentazioneè stata utilizzata come momento di aggiornamento di RSPP - aggiornato al luglio 2015
Vademecum per l'imprenditore e il responsabile del personale, sugli obblighi legati alla formazione in materia di sicurezza. Vademecum schematico, con schematizzati i contenuti obbligatori e le modalità di erogazione dei corsi.
Rischi specifici sul lavoro- legge 81/2008
Istituto Paritario S. Freud, Scuola privata a Milano per: indirizzo Tecnico Tecnologico Informatico e indirizzo Tecnico Economico Turismo
Istituto Tecnico Informatico: una scelta vincente
Istituto Tecnico Turismo: uno sguardo al futuro
il corso si rivolge a 12 Volontari del Servizio Civile Nazionale che parteciperanno al progetto 1000 modi per crescere organizzato dal Comune di Bolognetta.
Sistemi di gestione per la salute e sicurezza sul lavoroCorrado Cigaina
introduzione ai sistemi di gestione per la salute e sicurezza sul lavoro ed hai modelli organizzativi gestionali di cui all'art 2 D.Lgs 81/08. la presentazione può essere utile come aggiornalemto di RSPP.; aggiornato al aprile 2016
Se ti piace il mio lavoro, lascia un commento, clicca "seguimi", "mi piace" e "favourite".
Se vuoi avere anche tutti gli altri corsi di formazione sicurezza ai sensi del Dgs 181/08, scrivimi a dianatedoldi@gmail.com. Sono formatrice freelance e posso svolgere interventi formativi presso aziende di ogni tipo su tematiche inerenti alla sicurezza sul lavoro.
Se usi parte dei materiali che ti permetto di scaricare gratuitamente sei etico e professionale se mi citi. La conoscenza condivisa è un valore da riconoscere. vedi qui: http://creativecommons.org/licenses/by-sa/2.0/
GRAZIE E BUON LAVORO!
infortuni ed uso delle attrezzature di lavoroCorrado Cigaina
corso di formazione-aggiornamento per RLS ; concetti generali circa l'uso delle attrezzature di lavoro e le indagini conseguenti gli infortuni sul lavoro
Organizzazione della prevenzione aziendale: datore di lavoro, dirigenti, preposti, medico competente, responsabile del servizio di prevenzione e protezione (RSPP), rappresentante dei lavoratori per la sicurezza (RLS), lavoratori, addetti alla gestione delle emergenze. Per ciascuno dei soggetti della sicurezza sono indicati i loro ruoli e responsabilità.
la gestione degli appalti privati secondo il D.lgs 81/08Corrado Cigaina
analisi delle principali problematiche inereti la gestione "in sicurezza" degli appalti secondo il D.Lgs 81/08. la presentazione può essere utilizzata come aggiornamento degli addetti alla sicurezza. agguiornato al maggio 2016
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Istituto Paritario S. Freud, Scuola privata a Milano per: indirizzo Tecnico Tecnologico Informatico e indirizzo Tecnico Economico Turismo
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il corso si rivolge a 12 Volontari del Servizio Civile Nazionale che parteciperanno al progetto 1000 modi per crescere organizzato dal Comune di Bolognetta.
Sistemi di gestione per la salute e sicurezza sul lavoroCorrado Cigaina
introduzione ai sistemi di gestione per la salute e sicurezza sul lavoro ed hai modelli organizzativi gestionali di cui all'art 2 D.Lgs 81/08. la presentazione può essere utile come aggiornalemto di RSPP.; aggiornato al aprile 2016
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GRAZIE E BUON LAVORO!
infortuni ed uso delle attrezzature di lavoroCorrado Cigaina
corso di formazione-aggiornamento per RLS ; concetti generali circa l'uso delle attrezzature di lavoro e le indagini conseguenti gli infortuni sul lavoro
Organizzazione della prevenzione aziendale: datore di lavoro, dirigenti, preposti, medico competente, responsabile del servizio di prevenzione e protezione (RSPP), rappresentante dei lavoratori per la sicurezza (RLS), lavoratori, addetti alla gestione delle emergenze. Per ciascuno dei soggetti della sicurezza sono indicati i loro ruoli e responsabilità.
la gestione degli appalti privati secondo il D.lgs 81/08Corrado Cigaina
analisi delle principali problematiche inereti la gestione "in sicurezza" degli appalti secondo il D.Lgs 81/08. la presentazione può essere utilizzata come aggiornamento degli addetti alla sicurezza. agguiornato al maggio 2016
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la presentazione è stata utilizzata in una recente presentazione finalizzata all'aggiornamento di Datori di Lavoro che svolgono la funzione di RSPP ai sensi dell'art 34 D.Lgs 81/08
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Gestire i comportamenti dei lavoratori per migliorare la sicurezza sul lavoro
1. 1
Gestire i comportamenti dei lavoratori
per migliorare la sicurezza sul lavoro
Università degli studi di Parma
Corso di Laurea in Tecniche della prevenzione
Apertura Anno Accademico 2007/2008
Parma, 1° ottobre 2007
Introduzione alla
Behavior-based safety
Ing. Nicola Bottura
nicola@bottura.it
2. 2
Agenda
Introduzione alla behavior-based safety
Legame tra comportamento ed infortuni
Fondamentali della behavior-based safety
Metodi applicativi della behavior-based safety
Cenni di analisi comportamentale
Percorsi di implementazione
Risultati
3. 3
Analisi infortuni nel periodo: 2002-2006
DATI RELATIVI 2002-2006:
Indici di incidenza: infortuni denunciati per 1.000
occupati segnalati dall’ISTAT.
Quinquennio 2002-2006: aumento occupazionale
complessivo 4,9% -> Andamento infortunistico
“relativo”: -10,8%
Fonte: Rapporto annuale sull’andamento 2006 – pubblicato dall’INAIL a Luglio 2007 .
Dati 2006 non consolidati- Rielaborazione ALI S.r.l.
5. 5
Interventi e programmi di salute e
sicurezza sul lavoro
Sistemi di gestione
D.lgs. 626/94
OHSAS 18001
Certificazione
Messa a norma
…
Meno infortuni?Intervento
6. 6
Psicologia e sicurezza: percorsi paralleli
1904 1931 1938
Heinrich: comportamento come causa
dell’88% degli infortuni
Triangolo di Heinrich
Domino: errore comportamentale = errore
di una persona
Teorie organizzative per la prevenzione
Skinner: Paradigma del
condizionamento
operante
Comportamento legato
alle conseguenze
Pavlov: paradigma del
condizionamento rispondente
Ad uno stimolo segue una
risposta “automatica”
7. 7
Convergenza
1954 1971 1973 1978
Petersen: comportamento è un “sintomo”
(da controllare per determinare la “malattia”
a livello organizzativo)
Osservazioni del comportamento tramite
campionamento (su base regolare) come
misura delle performance di SSL
Komaki: psicologia
comportamentale
applicata alla sicurezza
Maslow: gerarchia dei
bisogni o necessità
“Piramide dei bisogni”
Legame tra comportamenti
e bisogni (motivazioni)
Skinner, Lovett
e Daniel, altri:
OBM
8. 8
Percorso comune: nasce la BBS
1980 1989 1990 1993 1995/6
Krause e
Petersen: varie
applicazioni di
psicologia
comportamentale
al miglioramento
della SSL su
aziende clienti
Krause: “The behavior-based
safety process”
Il primo testo completo
Nasce il termine “behavior-
based safety”
Petersen:
“Safe
behavior
reinforcement
”
Seconda edizione del testo
di Krause
Centinaia di implementazioni
di BBS nel mondo
Altri testi di McSween,
Geller, ecc.
Krause: prime
implementazioni
in Europa
9. 9
Panorama (in Italia) e possibili
evoluzioni
Krause:
integrazione della
BBS con gli
strumenti di
valutazione di
cultura e
leadership
2001 2002 2005 2006 2007 ?
Primi articoli riguardanti la
BBS su riviste italiane
(AIAS, AIDP, Giornale
dell’Ingegnere)
Congresso sulla BBS in
Sicurtech
ISPESL pubblica
il primo articolo
sulla BBS sul
proprio organo
ufficiale
Primi seminari e
corsi sulla BBS
in lingua italiana
Vari siti sulla
BBS con risorse
in lingua italiana
Applicazioni di
BBS in Italia
(tecniche e
metodi
elaborati da
consulenti e
società estere)
10. 10
Behavioral safety
Behavior-based safety
Behavioral safety
Insieme di tecniche di gestione della sicurezza per
rinforzare comportamenti sicuri e, conseguentemente,
eliminare gli infortuni:
Diffuse soprattutto nel mondo industriale anglo-sassone a
partire dall’inizio degli anni ’90
Settori chimico e petrolifero a partire dagli anni ’80
Basate sui metodi della psicologia comportamentale (studi
dello psicologo B.F. Skinner) per l’analisi del comportamento
Arricchitosi (in maniera determinante) nel corso degli anni
con i metodi e le tecniche statistiche del TQM (qualità)
elaborate da Deming e Juran
Behavior-based safety management
11. 11
Behavioral safety
Pur non avendo un “padre” ufficiale, esistono dei
“contributori” principali…
Dan Petersen
Safe Behavior Reinforcement - 1989
Thomas R. Krause
The Behavior-Based Safety Process – 1990
Scott E. Geller
Terry McSween
…Ed un importante (e inconsapevole) precursore
H. W. Heinrich
Industrial Accidents Prevention – 1931
12. 12
Behavioral safety
Che cosa non è?
Non è un “programma”, se
non nelle fasi iniziali
Uno strumento disciplinare
Un insieme di tecniche
“teoriche” o astratte
Un metodo di “manipolazione”
del personale
Una norma (come per
esempio avviene per i SGS)
Non esiste
conformità/certificazione
Un brevetto/proprietà
intellettuale
L’opinione di un “guru”
Che cos’è?
Un processo continuo
“sistema di gestione”
Gestione della sicurezza a
360°
Da adattare in funzione delle
necessità dell’organizzazione
Un metodo scientifico
Prove dell’efficacia
Permette di valutare e
prevedere in maniera
innovativa le performance
Basato su partecipazione e
coinvolgimento dei lavoratori
Basato su fondamentali
Schema di accreditamento
proposto dal CCBS
13. 13
Qualche termine ricorrente
Comportamento: azione osservabile
Comportamento (atto) critico: comportamento critico
per la sicurezza
Se svolto in maniera insicura espone al rischio di
infortunio
Comportamento (atto) a rischio (insicuro): azione
osservabile che espone a rischio di infortunio
Precedenti (antecedenti): eventi o elementi che
precedono o fanno scattare un comportamento
Conseguenze: eventi o elementi che seguono un
comportamento
15. 15
La centralità del comportamento
Correzione del
comportamento:
Possibilità di fermare
la catena di eventi che
porta l’infortunio
(Heinrich - 1931)
16. 16
La centralità del comportamento
Gli atti insicuri
rappresentano la causa
prevalente dell’infortunio
(Heinrich - 1931)
17. 17
Comportamento ed infortuni
Il comportamento è alla base della sicurezza
Triangolo di “Heinrich”
La maggior parte degli eventi è causata da atti insicuri
In generale quindi un infortunio è preceduto da una serie di
numerosi:
Incidenti (mancati infortuni)
Atti insicuri
La conseguenza di questo principio è che combattendo gli atti
insicuri si riducono notevolmente gli infortuni
18. 18
Comportamento ed infortuni
Nel corso degli anni la teoria di Heinrich è stata validata
ed integrata più volte 1969 Frank Byrd
1
10
30
600
LTI (Lost Time Injury)
RWC/MTC (Restricted
Work Case/Medical
Treatment Case)
FAC (First Aid Case)
NM (Near-miss) /
unsafe behavior
19. 19
Comportamento ed infortuni
Riduzione
degliattiinsicuri
i n f o r t u n i o g r a v e
i n f o r t u n i o li e v e
i n c i d e n t i
a t t i i n s i c u r i
in f o r t u n i o g r a v e
i n f o r t u n i o li e v e
i n c id e n t i
a t t i i n s ic u r i
20. 20
Comportamenti insicuri ed infortuni
L’osservazione ed il monitoraggio degli atti insicuri permette di
prevedere la probabilità di accadimento di incidenti e di
infortunio
21. 21
Necessità di migliorare il monitoraggio
Se vedo l’infortunio come un
processo
Monitorare i soli “infortuni”…
al massimo permette una
gestione reattiva
non permette di governare il
processo “infortunio”
efficacemente ed in particolare
la correlazione tra:
sforzi (interventi, azioni
preventive, investimenti)
risultati
“Managing by
results is like
looking in the rear-
view mirror”
Edwards Deming
In c id e n t e I n f o r t u n i o
C o n d iz io n e d e l
p o s t o d i la v o r o
C o m p o r t a m e n t o
d e l la v o r a t o r e
22. 22
Qualche esempio.. L’azione correttiva
Azioni correttive
Causa
Errori di guida (velocità/curva e mancato utilizzo cintura) aggravato da
tombino non in piano presente nel piazzale
Causa primaria
Carenze formative del personale
Carenze manutentive nel piazzale
Interventi
Sessione formativa per i carrellisti
Messa in piano dei tombini
Cartelli segnalatori
Queste misure sono state efficaci?
“Da sei mesi non abbiamo infortuni derivanti dalla
guida del carrello”
Buona notizia..
…Ma il monitoraggio degli infortuni è sufficiente per
una gestione pro-attiva?
23. 23
Andamento infortuni
Ipotesi aziendale:
100 dipendenti, IF=30
5 infortuni ascrivibili a:
Guida carrello (esempio prec.)
Taglio con cutter
Caduta da scala
Contatto con parti di macchine
MMC
24. 24
Andamento infortuni
A parità di condizioni dovrei attendermi sempre un
infortunio l’anno successivo
Tuttavia su 100 lavoratori 0, 1, 2 infortuni non hanno
validità statistica per la singola causa considerata… 0,
0 infortuni sulla singola causa potrebbe essere un
prodotto del caso
Conclusione… Non è sufficiente! A meno che non si
voglia aspettare anni.
25. 25
Necessità di migliorare il monitoraggio
Questo permetterebbe:
Di monitorare con
tempestività l’efficacia delle
azioni correttive intraprese
Se la rilevazione dell’atto
insicuro è tempestiva, di
evitare l’accadimento
dell’infortunio
E’ necessario quindi mettere sotto controllo gli elementi “a
monte” del processo che genera l’infortunio
Cambiamento concettuale simile a
quello avvenuto negli anni ’50 da
controllo qualità finale ad un
controllo qualità evoluto o
assicurazione della qualità
I n c i d e n t e I n f o r t u n i o
C o n d i z i o n e d e l
p o s t o d i l a v o r o
C o m p o r t a m e n t o
d e l l a v o r a t o r e
27. 27
Conclusioni
A questo punto la domanda “funziona?” ha una risposta
positiva, convalidata da dati scientifici derivanti:
Dagli studi della psicologia comportamentale
Dall’applicazione in contesti industriali di questi
concetti
Si tratta inoltre di identificare:
Condizioni di base per il successo
Piani di implementazione
Mix di metodi e tecniche adatte all’organizzazione
Per applicare con efficacia ed efficienza questi principi
28. 28
Fondamentali della BBS
Identificare e classificare gli atti critici (behavior inventory o
pinpointing)
Monitorare la frequenza sul posto di lavoro (%atti sicuri sul totale
degli atti critici)
Analisi funzionale o comportamentale/Identificare le azioni
correttive:
Conseguenze/Rinforzi
Condizioni!!!
Attuare le azioni correttive identificate
Monitorare e valutare i risultati
Validare la correlazione atti/infortunio
…Il coinvolgimento dei lavoratori attraversa le varie fasi…
29. 29
Cenni ai metodi applicativi
della behavior-based safety
L’analisi del comportamento
30. 30
Analisi comportamentale “A.B.C.”
Ogni comportamento ha:
Antecedenti (Antecedents): precedono il
comportamento. Stimoli che fungono da “attivatori”
del comportamento
Pur attivando il comportamento hanno un’influenza indiretta
sull’esecuzione dell’atto
Conseguenze (Consequences): seguono l’atto e
rappresentano il risultato del comportamento
L’aspettativa di determinate conseguenze influenza
direttamente l’esecuzione dell’atto
Apertura porta
Ricezione
visitatore
Suono del
campanello
Antecedents ConsequencesBehavior
31. 31
Modifica del comportamento
Per modificare l’esecuzione di un atto:
Variare i precedenti:
Se pur necessario, questo ha un influenza indiretta
Variare le conseguenze (o la percezione delle stesse
da parte della persona)
Questo può corrispondere anche a variare le condizioni
sul posto di lavoro
32. 32
?
Il cartello in figura
posto sopra una macchina per il lavoratore che si
appresta ad effettuare una lavorazione costituisce:
1. Una conseguenza
2. Un antecedente
3. Nessuna delle due
33. 33
?
Un corso di formazione sui comportamenti sicuri
rappresenta ai fini della loro adozione da parte dei
lavoratori che partecipano al corso:
1. Una conseguenza
2. Un antecedente
3. Nessuna delle due
34. 34
?
Uno sguardo di ammirazione ed approvazione da parte
del superiore, per il lavoratore che lo riceve durante una
operazione di manutenzione, rappresenta :
1. Una conseguenza
2. Un antecedente
3. Nessuna delle due
35. 35
Che cosa rende efficaci le conseguenze?
Ci sono conseguenze che hanno influenza più o meno
forte in funzione di:
Tempo
Conseguenze che seguono il comportamento
immediatamente influenzano il comportamento in maniera
più forte di quelle nel lungo periodo
Probabilità
Conseguenze percepite come certe sono più forti di quelle
percepite incerte o poco probabili
Significatività
Conseguenze percepite come positive sono più forti di quelle
percepite come negative
Immediate, certe, positive
36. 36
Che cosa rende efficaci le conseguenze?
Conseguenza che aumenta la probabilità di un comportamento:
Rinforzo positivo
Aumenta il desiderio di compiere un atto (“Volere/Volontà”)
“Lo voglio fare perché avrò delle conseguenze positive”
Il cessare del rinforzo è detto anche “estinzione”
Con il risultato che il comportamento è meno probabile
Conseguenza che diminuisce la probabilità di un comportamento:
Punizione
Diminuisce il desiderio di compiere un atto (“Dovere/costrizione”)
“Non lo devo fare altrimenti sarò punito”
37. 37
Le basi per l’applicazione delle
conseguenze
Basare le conseguenze sull’oggettività
No alla soggettività
Comportamento sicuro esattamente definito
“Stai attento” Vs. “Disattiva questa utenza”
BBS perviene ad una misurazione oggettiva dei
comportamenti
I lavoratore deve ricevere un messaggio univoco
Tale da metterlo in grado di capire se sta compiendo un atto
“socialmente” ed “aziendalmente” accettato
Fare in modo di rinforzare i comportamenti sicuri
Analizzare le cause
Non ricercare colpevoli
38. 38
?
Il guadagno in termini di tempo per essersi arrampicati
sull’impalcatura senza usare la scala, per il lavoratore
che ha compiuto questo atto, rappresenta:
1. Una conseguenza
2. Un antecedente
3. Nessuna delle due
39. 39
?
Lo stesso antecedente…
“mettiti gli occhiali di protezione, prima di iniziare
quella saldatura!”
Diverse conseguenze:
Quale di queste conseguenze è più efficace affinché
il lavoratore utilizzi gli occhiali di protezione in
maniera durevole?
1. Sanzione disciplinare a fine giornata, in caso di omissione
2. Richiamo finito il lavoro, in caso di omissione
3. Approvazione del comportamento sicuro, immediati
40. 40
Le basi della behavior based
safety
Percorsi di implementazione
41. 41
Principali fasi di implementazione
Vision:
Il management
ci crede
Analisi
iniziale
Prima
“Behavioral
Inventory”
Analisi
Comportamen-
tale/ABC
Implemetaz.
Azioni
correttive
Feedback
Analisi dati
Osservazione
comportamenti
Riesame
B.I. review
meeting
Osservazione
comportamenti
42. 42
Il management ci crede
Behavioral safety implica un “cambiamento”
L’entità del cambiamento dipende, ovviamente:
Contesto (situazione) di partenza
“Punto di arrivo”
Ogni cambiamento implica uno sforzo
Quindi risorse
Behavioral safety implica inoltre:
Contributo del personale a tutti i livelli
Forte volontà del vertice dell’organizzazione di non tollerare atti
insicuri
Quindi la “politica” della sicurezza deve riflettere già allo stato
attuale o trasformarsi gradualmente per supportare questi
presupposti
43. 43
Analisi iniziale
Obiettivi di questa fase è:
Definire il contesto su cui si interviene:
Gestione di infortuni ed incidenti
Comportamenti e condizioni
Politiche, obiettivi, procedure (sistema di gestione)
Se possibile, cultura dell’organizzazione per la S&SL
Delineare le aree di intervento
Prima analisi degli infortuni dal punto di vista comportamentale
Si conclude con un rapporto di analisi
Risultati
Proposta di aree di intervento
Programma di interventi
Raccomandazioni
RiesameBe. Inv. Osserv.
A.B.C.A.C.Osserv.Feed-
back
Analisi
44. 44
“Behavioral Inventory”
Varie definizioni
Elenco, inventario o categorizzazione dei
comportamenti critici
Pin-pointing
Obiettivi
Identificare i comportamenti critici per la sicurezza
E’ la base di lavoro per le fasi successive
Viene affinata progressivamente nelle fasi di sviluppo del
processo BBS
RiesameAnalisi Be. Inv. Osserv.
A.B.C.A.C.Osserv.Feed-
back
45. 45
Osservazione comportamenti
I comportamenti critici sono misurati attraverso
osservazioni svolte sul posto di lavoro
Comportamenti critici classificati in:
Sicuri
Non sicuri (a rischio)
Sulla base dei requisiti definiti dalla behavioral
inventory
Ciclo di osservazioni
Sperimentale/formativo
Effettivo/continuativo RiesameAnalisi Be. Inv. Osserv.
A.B.C.A.C.Osserv.feed-
back
46. 46
Riesame - B.I. review meeting
In genere al termine del primo percorso di
implementazione si realizza una “B.I. review meeting”
Obiettivo: consolidamento B.I.
Periodici riesami da parte del vertice dell’organizzazione
Adeguatezza B.I.
Analisi dei dati sui comportamenti
Valutazione efficacia osservazioni
Adeguatezza/necessità di risorse
Decisione sulle aree di miglioramento (comportamenti
da analizzare e modificare)
Azioni correttive/Rinforzi
(solo nelle successive)
Analisi Be. Inv. Osserv.
A.B.C.A.C.Osserv.Feed-
back
Riesame
47. 47
Analisi comportamentale/Azioni
correttive
Analisi comportamentale - detta Analisi A.B.C.
Analisi di specifici comportamenti
Valutazione delle “cause” del comportamento (in
termini di antecedenti e conseguenze)
E’ lo strumento fondamentale per assumere decisioni in
merito alle correzione/miglioramento del comportamento
Ovviamente integrato con altre informazioni (per
esempio l’analisi degli infortuni e degli incidenti)
In seguito all’analisi si adottano le azioni correttive dello
specifico comportamento:
Variazione di antecedenti e conseguenze
Variazioni alle condizioni (ambiente)
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Analisi dei dati - feedback
Analisi dei dati derivanti dalle osservazioni
Confronto con i dati comportamenti/infortuni
Andamento complessivo della S&SL
Valutazione del successo delle azioni correttive
I dati sono comunicati al personale
Deve essere fornito un feedback sui risultati
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Fasi di supporto
Vi sono delle fasi di supporto non inserite nel diagramma
di flusso iniziale, perché non specifiche del processo
BBS, ma essenziali per il suo successo
50. 50
Consultazione e pianificazione
Consultazione:
E’ già prevista dalle normative (D.Lgs. 626/94)
Deve essere preceduta da una fase di spiegazione
Questo seminario
Deve portare al pieno supporto dei RLS del programma:
Rassicurare sul fatto che non è un programma disciplinare
Si tratta di gestire la sicurezza anche attraverso:
Valorizzazione delle esperienze e dei contributi dei lavoratori
Miglioramento del posto di lavoro
Contributo di RLS previsto nelle varie fasi del programma
Pianificazione del progetto iniziale:
Rivisti periodicamente:
Tempi di massima
Responsabilità di massima
Aree di intervento
51. 51
Creazione Steering Committee
Il rapporto di analisi iniziale è comunicato al
management
Si crea uno “steering committee” per la gestione del
progetto, con presenza delle possibili figure:
Datore di lavoro
Direzione operativa
Direzione personale
RSPP
RLS
52. 52
Gruppo/i di lavoro e formazione
La formazione comprende tutte le funzioni coinvolte, ed
in particolare devono essere informati e formati i
lavoratori :
Scopo delle osservazioni
Ma soprattutto quelli aventi compiti specifici nel
processo:
Osservatori
Facilitatori dei gruppi di lavoro
Addetti alla elaborazione e riesame dei dati
53. 53
Sviluppo strumenti di supporto
Strumenti di supporto:
Moduli per registrare le osservazioni (foglio di raccolta
dati)
Procedura di osservazione
Gestionale
Operativa
Data-base (foglio excel, access, ecc.) per
registrazione ed analisi dei dati
Strumenti di feedback formali
Diagrammi
Presentazioni
…
Supporti formativi ed informativi
54. 54
Logica di implementazione
Il processo di implementazione:
Fase 1, organizzativa
focus: propedeutico
creare le condizioni per l’applicazione
livello alto dell’organizzazione
attivazione: iniziale e periodica
Fase 2, operativa
focus: atto/atti insicuri
obiettivo: eliminare l’atto/gli atti insicuri
livello organizzativo: basso dell’organizzazione
attivazione: continua RiesameAnalisi Be. Inv. Osserv.
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Fase 1
Fase 2
55. 55
Fase 1
P la n
D oC h e c k
A c t
A n a lis i in iz ia le
P ia n if ic a z io n e / a r e e
d i in t e r v e n t o
B e h a v io r a l In v e n t o r y
S t r u m e n t i d i s u p p o r t o
( m is u r a , o r g a n iz z a t iv i
e g e s t io n a li)
F o r m a z io n e g e n e r a le
O s s e r v a z io n i s u l
p o s t o d i la v o r o
A n a lis i d a t i
C o n s o lid a m e n t o
B e h a v io r a I
In v e n t o r y
F a s e 2
RiesameAnalisi Be. Inv. Osserv.
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Fase 2
P la n
D oC h e c k
A c t
A n a lis i d e l
c o m p o r t a m e n t o
Id e n t if ic a z io n e a z io n i
c o r r e t t iv e
Im p le m e n t a z io n e
a z io n i c o r r e t t iv e
d e l c o m p o r t a m e n t o
O s s e r v a z io n i s u l
p o s t o d i la v o r o
F e e d b a c k a l
c o m p o r t a m e n t o
A n a lis i d a t i
E v e n t u a le
r ia t t iv a z io n e
f a s e 1
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57. 57
Logica d’implementazione
P la n
D oC h e c k
A c t
P la n
D oC h e c k
A c t
Vision
Impegno nell’applicazioneResistenza dell’organizzazione
58. 58
I risultati
I risultati delle migliori implementazioni di BBS vanno
ben oltre l’88% “teoricamente” ottenibile azzerando i
comportamenti insicuri
Questo perché attraverso un processo BBS si ottengono
benefici diretti sul comportamento ma, indirettamente, si
migliora il sistema di gestione e, nel lungo periodo, la
cultura aziendale
BBS crea un durevole miglioramento delle
performance! Lost Time Injury Frequency Rate
11,09
4,93
0,35
0,00
2,00
4,00
6,00
8,00
10,00
12,00
2002 2003 2004
LTIFR=LTI/Hoursworkedx200000
Editor's Notes
Ma in quale contesto si calano queste tecniche? Credo tutti conosciamo il quadro della situazione. Che può essere riassunta come “un grosso sforzo” ed “una grossa pressione sulle aziende”
Al fine di esprimere valutazioni più significative sull’andamento reale del fenomeno, tenuto conto cioè delle corrispondenti dinamiche occupazionali, si provvede a fornire qui di seguito un prospetto riportante gli indici di incidenza elaborati rapportando i numeri degli infortuni a quelli dei lavoratori occupati segnalati dall’ISTAT, traducendo quindi i valori assoluti infortunistici in termini relativi.
Ecco allora che a fronte di un aumento occupazionale complessivo del 4,9% nel quinquennio 2002-2006, assume maggior significato anche il calo degli infortuni nello stesso periodo misurato in termini assoluti.
4.3 Gli infortuni sul lavoro nell’Unione Europea
È noto che le statistiche in genere ed in particolare quelle infortunistiche prodotte dai diversi Paesi sono tra loro, in linea di principio, difficilmente confrontabili a causa delle differenti normative vigenti in ciascun Paese, sia in materia assicurativa che di previdenza sociale.
Diversi sistemi di gestione, diverse collettività assicurate e diversi limiti di indennizzo, insieme alle differenti strutture e tendenze demografiche e occupazionali delle popolazioni esistenti all’interno di ciascun Paese, hanno sempre rappresentato un ostacoloquasi insormontabile per un confronto puntuale e preciso dei dati. A questi problemi si aggiungono poi i diversi sistemi di rilevazione dei dati statistici che presentano, ovviamente, livelli di efficienza e di affidabilità non sempre adeguati.
EUROSTAT fa presente che esistono ancora grossi problemi di armonizzazione e, soprattutto, di completezza dei dati dovuti essenzialmente al fatto che, a tutt’oggi, i dati sugli infortuni sul lavoro vengono forniti dai vari Stati membri in forza non già di una direttiva, ma di un semplice “gentlemen’s agreement”.
Per questo EUROSTAT invita a non raffrontare i dati dei vari Paesi in termini assoluti, in quanto sostanzialmente non omogenei, ma procedere a confronti esclusivamente mediante i “tassi di incidenza standardizzati”, che sono appositamente elaborati dai tecnici EUROSTAT mediante specifiche metodologie statistiche di standardizzazione, apportando anche alcuni correttivi che tendono a rendere i dati più confrontabili.
Nel corso degli anni abbiamo sperimentato tanti interventi in materia di SSL. Abbiamo applicato il D.Lgs. 626, ecc. ecc. Abbiamo fatto tanti interventi. Talvolta questi interventi hanno avuto successo ovvero hanno prodotto miglioramenti nella sicurezza aziendale quindi MENO infortuni, altri sembrano non avere dato i risultati sperati e quindi non avere influito su quello che accade in azienda. A volte come se avessimo buttato via i soldi dalla finestra. La domanda da porci è: che cos’è che fa si che un intervento funzioni? In particolare qual è il collegamento il link tra uno specifico intervento di SSL è meno infortuni in azienda? Vedremo la risposta fornita dalla behavior-based safety, vedremo il percorso di implementazione e, spero, usciremo con un idea molto chiara di che cosa occorre fare per migliorare la sicurezza in azienda.
Permette di di gestire un ampia varieta di situaizoni e problematiche e come vedremo è “facilmente” integrabile nei sistemi di gestione della sicurezza tradizionali che potremo definirlo come “Behavior-based safety management”
Heinrich era un collaboratore di una società di assicurazione “The travelers Insrunace Company” (perito assicurativo) che per anni ha effettuato o analizzato gli indagini delle assicurazioni sugli incidenti ed al quale dobbiamo spesso inconsapevolmente molti dei concetti di cui disponiamo oggi
Un insieme di tecniche “teoriche” o astratte: quante volte sentiamo dire: “bisognerebbe cambiare la testa o cambiare” Dovremmo migliorare la cultura della sicurezza. Affermazioni verissime ma poi la domanda “come cambiare la cultura di un’organizzazione” non trova riposta o se la trova questa riposta ovviamente è una risposta che vale anni. Qui invece si sposa la tecnica del kaizez, del miglioramento continuo (nel senso più genuino del termine) per piccoli passi. Migliora il comportamento “X”, misura prima e dopo l’interevento e valida i risultati in termini di infortuni. Poi passa al comportamento “Y” e così via…
Comportamento critico: Lavoro in quota
Comportamento critico sicuro: lavoro in quota con protezione delle cadute
Comportamento critico insicuro: lavoro in quota senza protezione delle cadute
Antecedente: ripara quelle finestra in alto
Conseguenza: finestra riparata o lavoratore infortunato… A più antecedenti corrispondono diverse conseguenze
Prendere le distanze: cultura, Heinrich assicuratore, coesistenza dei due fattori…
baird
Nella stessa azienda l’ultimo infortunio legato ad errori di guida risale a 2 anni prima di questo evento: posso avere un minimo di certezza quando saranno trascorsi due-tre anni senza infortuni di questo tipo… Se poi tra due anni accadrà un altro infortunio avrò scoperto che la situazione non è migliorata… Morale La sola frequenza degli infortuni non permette di gestire pro-attivamente il sistema sicurezza. Devo mirare alla rilevazione dei 300 atti insicuri (o almeno parte di essi) che corrispondono al mio evento grave.
Costruiamo la risposta. Specificare le cause.
Considerare che un sistema produttivo stabile produrra comunque un nemero di infortuni variabile in un periodo breve perché la distribuzione degli infortuni è comunque casuale. Funzioni
Selezionare comportamenti (analisi funzionale) /Identificare le azioni correttive: è la parte dove può essere utile un supporto di un valido psicologo comportamentale che spesso può trovare delle leve di azione più efficaci: se parliamo di comportamento.
Ci focalizzeremo ora sui modelli che descrivono il comportamento e le leve principali che ci permettono di gestirlo perché questo rappresenta il nocciolo della BBS
Influenza indiretta: l’antecedente assume valore in funzione della forza delle conseguenze. “Vai a lavarti i denti” può essere uno stimolo assolutamente inutile per un soggetto che ha sviluppato determinate esperienze e conseguenze e può essere invece assolutamente valido per altri. Sul luogo di lavoro spesso si esagera in antecedenti (cartelli, raccomandazioni) ma questi perdono valore di fronte all’assenza di conseguenze oppure (peggio) alla presenza di conseguenze contrarie all’atto stesso
Antecedenti: questo ha una influenza indiretta sul comportamento. Antecedenti sono la formazione, le procedure, i cartelli, l’ordine del capo e funzionano per predire le conseguenze. Formazione fatta dal RSPP ed un ordine del capo hanno una potenza diversa in quanto generano aspettative di conseguenze notevolmente diverse. Noi RSPP siamo in staff perciò possiamo fare una formazione bellissima sull’uso per esempio dei DPI ma se poi il suo capo non gli fornirà delle conseguenze in funzione del fatto che li usa o meno tutto questo sforzo è vano. Se il mio capo mi dice “Usa i DPI” e so che è una persona seria so che se lo farò o meno ci saranno delle conseguenze. Vedremo che l’errore che facciamo è che al massimo il nostro bravo capo darà delle conseguenze negative punendo i comportamenti scorretti ma nessun capo da delle conseguenze positive, cioè rinforzerà i comportamenti corretti. Pensate p
Siamo tutti d’accordo? ESEMPI!!!!!!!!!!!
Questo spiega perché è così difficile far utilizzare i DPI ai lavoratori. Non indossare i DPI crea una sensazione di confort, fa guadagnare tempo e destrezza e mi fa sembrare bello dai colleghi. Ogni tanto il mio capo mi richiama ma poi quando lo uso non succede niente di significativo
Rinforzo positivo dell’autostima per avere fatto il proprio dovere. Vedete quindi che il mondo del lavoro è pieno di rinforzi positivi di comportamenti non sicuri. I DPI sono spesso scomodi da utilizzare, bypassare alcune procedure di sicurezza implica un vantaggio in termini di tempo, il fatto di arrampicarmi su un impalcatura mi fa ammirare dai colleghi che mi stanno attorno. Come reagiamo a questo stato di cose? Attraverso formazione, procedure, regole che sono tutti antecedenti (in realtà ci voglioo) e attraverso conseguenze che generalmente sono sanzioni disciplinari che sono incerte, spesso dilazionate nel tempo e negative perciò meno forti e meno incisive. BBS ci spiega invece che dobbiamo rinforzare i comportamenti sicuri, per esempio spiegare ai preposti che quando vedono un lavoratore che opera correttamente
Quanti messaggi sono spesso contraddittori: pensiamo all’esigenza di produrre (quindi di essere p.e. veloci e di non rispettare la segnaletica) ed al tempo stesso di essere sicuri.
Elementari
Pensate nel cantiere medio a che genere di rinforzi del comportamento di questo tipo ci sono. Guarda che gente che ho? Ammirazione
Si tratta di uno strumento ovviamente semplificato, con particolare riferimento all’importanza. Vi possono essere “magnitudo” differenti con scale di importanza diverse
Sistema di gestione/Richiedono sistema di misura
Valori e cultura/Richiedono una semplice rilevazione/attenzioneLeadership
Le parti in arancione sono l’essenza del BBSM
Oggi siamo qui per questo?
Di fatto è come se nel processo di implementazione si attuasse in due fasi
BASSO A SX NON SI LEGGE
Torniamo alla domanda: eccellere in sicurezza… E’ possibile?
Questa affermazione assume un maggiore significato se consideriamo che nelle migliori implementazioni di BBS la riduzione degli infortuni è spesso maggiore di quell’88% teoricamente ottenibile azzerando i comportamenti insicuri. Se ci fosse qui la mia collega di una divisione della Mondi Vi racconterebbe che Lei è passata da 10 infortuni all’anno non 2 infortuni all’anno ma a 3 anni senza infortuni. Questo me lo sono spiegato perché con la BBS si ottengono benefici diretti sul comportamento ma attraverso i meccanismi di consultazione, comunicazione, scambio di informazioni, indirettamente, si migliora il sistema di gestione e, nel lungo periodo, la cultura aziendale.
Quindi con la BBS si creano le premesse per uno stabile miglioramento delle performance!