Focus sulla Malattia di Alzheimer nell'ottica d'approccio infermieristico.
Sommario.
Demenza Senile:
- Definizione
Letteratura Scientifica:
- Cenni storici
Epidemiologia:
- Diffusione ed incidenza
Patologia:
- Caratteristiche e modalità d'azione
- Fattori di rischio
Quadro clinico:
- Fasi della malattia
- Fase Iniziale
- Fase Intermedia
- Fase Terminale
- Schema di progressione patologica
Diagnosi:
- Anamnesi e segni oggettivi
- Strumentistica diagnostica
- Test valutativi ed istologici
Terapia:
- Trattamenti terapeutici
- Trattamento farmacologico
- Trattamento basato sui training
- Tipologie training
- Trattamenti integrativi
- Ruolo Caregiver
Prevenzione:
- Fattori modificabili
- Teoria della riserva cognitiva
Assistenza Infermieristica:
- Presa in carico del paziente
Il supporto psicologico al paziente ed alla sua famigliaASMaD
Presentazione a cura della Dottoressa Anna Desiato - XII° Congresso Nazionale FIMeG 2018 - The Silver Tsunami: l'anziano fra appropriatezza e farmaeconomia
Le slide dell'intervento della dottoressa Viola Nicolucci durante il convegno organizzato dall'Ordine Psicologi della Lombardia sul tema "Psicologia e nuove tecnologie"
11 Ottobre 2013
Nel mondo del lavoro esistono, accanto a fattori di rischio specifici, responsabili di malattie professionali, numerosi altri agenti capaci di turbare l’equilibrio ed il benessere dell’uomo, creando fenomeni di disadattamento e reazioni di stress, da cui possono derivare malattie, non specifiche, ma certamente collegate alla professione (Mobbing e Burnout)
Ascolto, attenzione e cura per l'anziano con AlzheimerUneba
Relazione di Laura Ferro, educatrice professionale alla Rsa Poretti Magnani di Vedano Olona (Varese) presentata al convegno da www.uneba,org - “Alzheimer ? Ricerca, diagnosi precoce, servizi,terapie non farmacologiche” a Soresina il 21 marzo 2019
Introduzione alla disabilità.
1. La disabilità: definizione, numeri e domande
2. Tecnologia e approccio alla disabilità
3. La classificazione della disabilità
4. ICF: Classificazione Internazionale del Funzionamento,
della Disabilità e della Salute.
Materiale relativo al corso di Tecnologie per la Disabilità del Politecnico di Torino (http://bit.ly/tecndisab), Anno Accademico 2011/2012
L'operatore socio-assistenziale è un operatore che, in possesso di adeguata preparazione culturale e professionale, svolge la sua attività prevalentemente nell'assistenza diretta e di cura dell'ambiente di vita, sia a domicilio dell'utente che nelle strutture di cura residenziali. Opera al fine di favorire l'autonomia personale dell'utente nel rispetto della sua autodeterminazione. Svolge la sua attività in strutture pubbliche e private e/o convenzionate, in maniera organizzata in cooperative sociali o in modo autonomo.
Queste Slides danno una visione d'insieme delle più recenti teorie della psicologia dell'invecchiamento. Se vuoi scaricare il file originale e completo, invia un messaggio tramite le info di contatto, grazie!
Focus sulla Malattia di Alzheimer nell'ottica d'approccio infermieristico.
Sommario.
Demenza Senile:
- Definizione
Letteratura Scientifica:
- Cenni storici
Epidemiologia:
- Diffusione ed incidenza
Patologia:
- Caratteristiche e modalità d'azione
- Fattori di rischio
Quadro clinico:
- Fasi della malattia
- Fase Iniziale
- Fase Intermedia
- Fase Terminale
- Schema di progressione patologica
Diagnosi:
- Anamnesi e segni oggettivi
- Strumentistica diagnostica
- Test valutativi ed istologici
Terapia:
- Trattamenti terapeutici
- Trattamento farmacologico
- Trattamento basato sui training
- Tipologie training
- Trattamenti integrativi
- Ruolo Caregiver
Prevenzione:
- Fattori modificabili
- Teoria della riserva cognitiva
Assistenza Infermieristica:
- Presa in carico del paziente
Il supporto psicologico al paziente ed alla sua famigliaASMaD
Presentazione a cura della Dottoressa Anna Desiato - XII° Congresso Nazionale FIMeG 2018 - The Silver Tsunami: l'anziano fra appropriatezza e farmaeconomia
Le slide dell'intervento della dottoressa Viola Nicolucci durante il convegno organizzato dall'Ordine Psicologi della Lombardia sul tema "Psicologia e nuove tecnologie"
11 Ottobre 2013
Nel mondo del lavoro esistono, accanto a fattori di rischio specifici, responsabili di malattie professionali, numerosi altri agenti capaci di turbare l’equilibrio ed il benessere dell’uomo, creando fenomeni di disadattamento e reazioni di stress, da cui possono derivare malattie, non specifiche, ma certamente collegate alla professione (Mobbing e Burnout)
Ascolto, attenzione e cura per l'anziano con AlzheimerUneba
Relazione di Laura Ferro, educatrice professionale alla Rsa Poretti Magnani di Vedano Olona (Varese) presentata al convegno da www.uneba,org - “Alzheimer ? Ricerca, diagnosi precoce, servizi,terapie non farmacologiche” a Soresina il 21 marzo 2019
Introduzione alla disabilità.
1. La disabilità: definizione, numeri e domande
2. Tecnologia e approccio alla disabilità
3. La classificazione della disabilità
4. ICF: Classificazione Internazionale del Funzionamento,
della Disabilità e della Salute.
Materiale relativo al corso di Tecnologie per la Disabilità del Politecnico di Torino (http://bit.ly/tecndisab), Anno Accademico 2011/2012
L'operatore socio-assistenziale è un operatore che, in possesso di adeguata preparazione culturale e professionale, svolge la sua attività prevalentemente nell'assistenza diretta e di cura dell'ambiente di vita, sia a domicilio dell'utente che nelle strutture di cura residenziali. Opera al fine di favorire l'autonomia personale dell'utente nel rispetto della sua autodeterminazione. Svolge la sua attività in strutture pubbliche e private e/o convenzionate, in maniera organizzata in cooperative sociali o in modo autonomo.
Queste Slides danno una visione d'insieme delle più recenti teorie della psicologia dell'invecchiamento. Se vuoi scaricare il file originale e completo, invia un messaggio tramite le info di contatto, grazie!
Gruppo di psicoeducazione ai sintomi e alle emozioni- La depressioneValeria Pozzoni
Il secondo modulo riguarda la depressione ed è un argomento molto sentito dai nostri pazienti. Nel corso della discussione è spesso emerso il desiderio di ottenere informazioni anche su altri disturbi dell'umore (ad esempio il Disturbo Bipolare) o patologia psichiatrica (quale la psicosi)
Lecture 6 from a college level neuropharmacology course taught in the spring 2012 semester by Brian J. Piper, Ph.D. (psy391@gmail.com) at Willamette University. Includes neurotransmitter release, reuptake, and inactivation
Lecture 22 from a college level neuropharmacology course taught in the spring 2012 semester by Brian J. Piper, Ph.D. (psy391@gmail.com) at Willamette University. Focus is on typical and atypical antipsychotics.
La gestione del paziente neurologico e non con disturbi dell’umore dal MMG - ...robertobottino1
A cura di Francesco Ragno.
Nel paziente affetto da patologie neurologiche le situazioni di comorbilità rappresentano un aspetto critico rilevante che comporta una serie di problemi aggiuntivi a una gestione già di per sé complessa e che deve essere affrontata in modo appropriato.
La presenza contemporanea di più patologie, oltre ad aumentare la compromissione dello stato di salute complessivo, contribuisce a peggiorare il grado di disabilità e ad aumen- tare il rischio di trattamenti inadeguati e di eventi avversi da farmaci, spesso dovuti alla limitata conoscenza delle interazioni fra molteplici e simultanei trattamenti.
Inoltre, i pazienti possono incorrere in errori nell’uso dei farmaci o decidere in modo au- tonomo di ridurre la quantità e/o la posologia delle terapie associate. Ulteriori problemi sono rappresentati dal numero considerevole di controlli periodici che possono indurre i pazienti a rinunciare a esami clinici, a indagini di laboratorio o strumentali, con ulteriore aumento del rischio generale.
Lo specialista ed il medico di medicina generale sono le figue professionali che più di altre si confrontano con queste situazioni che richiedono un metodo di gestione che superi la settorialità con una visione d’insieme dei problemi con impegni nel counselling ai pazienti e ai familiari.
Psicologo nelle cure primarie. Malattia cronica, Chronic care model, Sanità d...Marco G. Mellace
Il ruolo e il contributo dello psicologo che lavora nel team delle cure primarie, in riferimento alla malattia cronica. Cosa sono le Cure Primarie? Dalla Prevenzione alla Promozione della Salute. Determinanti non biologici: stili di vita. Costrutti psicologici nella malattia cronica. Costruzione dell'equipe: aspetti operativi, competenze e tipologie di intervento.
Vivere con una malattia cronica Navigare tra alti e bassi della vita quotidia...Pill Reminder
Vivere con una malattia cronica non è solo fisicamente esauriente, ma anche emotivamente sfidante. Può essere una montagna russa di emozioni che va dalla frustrazione, all'ansia, alla disperazione e alla determinazione. La malattia cronica spesso comporta dolore, limitazioni e imprevedibilità, che possono avere un impatto sulla salute mentale di una persona. In questo articolo, esploreremo il costo emotivo di vivere con una malattia cronica e forniremo strategie per gestire queste emozioni.
La frustrazione è un'emozione comune che le persone con malattia cronica sperimentano. Può essere frustrante avere limitazioni e non essere in grado di fare ciò che si faceva in passato. Può anche essere frustrante quando i medici non riescono a trovare una cura o a fornire un trattamento efficace. Questa frustrazione può spesso portare a rabbia, che può influire negativamente sulla salute mentale di una persona. Un modo per gestire la frustrazione è concentrarsi su ciò che si può fare invece di ciò che non si può fare. Impostare obiettivi realistici e celebrare piccole vittorie può anche aiutare.
La miglior cura possibile – Cura integrata e psichiatria di precisione – Imparare, di nuovo, a stare bene – Video consulenza online è unascelta mirata – L’ADHD negli adulti, il coaching, intervento di cruciale importanza.
La definizione di stress in senso generale, ovvero quello cui ognuno di noi può essere sottoposto nel corso della vita, prevede che esso sia sollecitato da situazioni particolari cui le persone devono adattarsi sia da un punto di vista emotivo che da un punto di vista fisico (un esame scolastico, un cambio di lavoro o di ruolo, un evento inaspettato).
Se parliamo però di stress legato all’appartenenza ad una minoranza, la questione si complica, poiché entriamo nel contesto delle discriminazioni e dei pregiudizi cui sono soggette alcune categorie di persone che per fattori preminentemente socio-culturali, vengono ritenute “diverse”.
Le minoranze sessuali e di genere (LGBTQ+) possono essere soggette al cosiddetto minority stress.
Gli studi evidenziano come lo stress derivante dalla stigmatizzazione influisca negativamente sulla salute che ci mostrano come siano necessarie azioni di prevenzione e di contrasto del Minority Stress….
Se elaborato… può portare ad attivare/potenziare risorse personali atte ad elevare lo stato di salute.
Quando si parla di stanchezza cronica ci si riferisce a una spossatezza molto grave, sia mentale che fisica, che si determina anche con uno sforzo fisico minimo e che differisce dalla sonnolenza e dalla mancanza di motivazione. La stanchezza cronica è una situazione che può accompagnarsi a svariate situazioni sia fisiologiche che patologiche. E’ normale essere affaticati dopo un intenso sforzo fisico o psichico, anche se la qualità della stanchezza nei due casi è diversa. Ma è normale nella misura in cui la persona riesce a recuperare spontaneamente e pienamente la situazione di benessere che precedeva l’episodio “affaticante”. Il recupero, quindi, perché la stanchezza sia considerata normale, deve essere completo e raggiunto in tempi rapidi: si può parlare, in questo caso, di forma “acuta” di stanchezza e non di stanchezza cronica. La soluzione per ritrovare il benessere , in questo caso non può che essere olistica. La medicina quantistica può aiutare?
Similar to Schizofrenia e patologia mentale grave (20)
Liberamente a caltagirone.40 anniversario della legge basagliaRaffaele Barone
La salute mentale comunità indica il livello di benessere relazionale, di sviluppo culturale, i sentimenti dicoes ione, di appartenenza e di libertà dei suoi membri; rappresenta quindi un fattore di sostegno allosviluppo del sentimento identitario individuale e al superamento delle crisi esistenziali evolutive.
Il Budget di Salute alla luce del nuovo “Servizio Socio Sanitario Regionale” Raffaele Barone
Convegno Economia e Salute Mentale - Torino 13 Ottobre 2017
-----------------------------------------------------------------------
Per contrastare e prevenire gli esiti invalidanti delle malattie, alcuni dei quali possono essere imputati a metodi e protocolli di cura inappropriati (si consideri, in proposito, l'ampia letteratura sulle conseguenze invalidanti dell'istituzionalizzazione protratta), è necessario implementare azioni e strumenti, non solo inerenti alla malattia (“prestazioni di cura”) ma attivare interventi ricostruttivi e di valorizzazione dei contesti ambientali, sociali e relazionali.
Piano socio sanitario regione sicilia 2017. salute mentale, anziani non autos...Raffaele Barone
“Il Servizio socio-sanitario
regionale: Piano delle azioni e dei servizi socio-sanitari e del
Sistema unico di accreditamento dei soggetti che erogano prestazioni
socio-sanitarie”
Il Servizio Socio Sanitario - Regione Sicilia 2017Raffaele Barone
Slides riepilogative del primo piano delle Azioni e dei Servizi Socio-Sanitari e del Sistema unico di accreditamento dei soggetti che erogano prestazioni socio-sanitarie della Regione Siciliana dell'anno 2017.
Potete approfondire la conoscenza dei contenuti del Piano scaricando la versione integrale e guardando il video-guida alla lettura appositamente preparato. E' possibile approfondire l'argomento andando su --> www.RaffaeleBarone.com/piano-socio-sanitario-regione-sicilia
Vademecum Operativo Amministrazione di SostegnoRaffaele Barone
L'amministrazione di sostegno è uno strumento di tutela della persona introdotto dalla legge n. 6 del 2004: permette "di tutelare, con la minore limitazione possibile della capacità di agire, le persone prive, in tutto o in parte, di autonomia nell'espletamento delle funzioni della vita quotidiana, mediante interventi di sostegno temporaneo o permanente".
Linee guida per la costruzione di percorsi clinici ed assistenziali per i dis...Raffaele Barone
I Disturbi del comportamento Alimentare ((Disturbi della nutrizione e dell'alimentazione DSM 5 2014) “sono caratterizzati da persistente disturbo dell'alimentazione oppure da comportamenti inerenti l'alimentazione che hanno come risultato un alterato consumo o assorbimento di cibo che compromette significativamente la salute fisica o il funzionamento psicosociale” (DSM5).
Tali disturbi includono quadri clinici, di interesse psichiatrico ed internistico, adeguatamente codificati.
Comunità CTA Sant'Antonio, un modello di Comunita Terapeutica DemocraticaRaffaele Barone
Durate il corso di Formazione ECM dal titolo "Le violenze collettive nelle comunità contemporanee. Il Dialogo come metodo terapeutico" di Piazza Armerina Convegno Ferdinando Troina ci ha parlato di della comunità terapeutica Sant'Antonio, un organizzazione che si reinventa ogni giorno.
La Comunità Terapeutica Democratica come pratica non violenta.Raffaele Barone
Durate il corso di Formazione ECM dal titolo "Le violenze collettive nelle comunità contemporanee. Il Dialogo come metodo terapeutico" di Piazza Armerina Convegno Angela Volpe ci ha parlato di pratiche non violente nelle comunità terapeutiche.
Psicopatologia: Empatia Zero e Crudeltà di Raffaele BaroneRaffaele Barone
La costruzione di una persona non richiede solamente dati biologici, culturali, sociali, professionali. La costruzione di una persona passa necessariamente dal sentire l'altro, dal pensare l'altro, dall'essere con l'altro. Da qui era iniziato il discorso sull'empatia continuato poi con l'approfondimento della tesi sulla funzione riflessiva. La cura è il paradigma che ha come cardini empatia e mentalizzazione/riflessività che, infatti, è possibile ritrovare come atti centrali in ogni pratica di cura e disposizione etica alla cura. Alcuni sentimenti morali sono particolarmente importanti per questo percorso: la fiducia, la speranza, la tenerezza, l'accettazione, la serenità.
GPMF e Open Dialogue, Strumenti di una PsicoTerapia di ComunitàRaffaele Barone
Slide di Raffaele Barone e Angela Volpe durante il secondo Convegno Nazionale del Laboratorio di Psicoanalisi MultiFamiliare tenuto a Roma 2016.
L'Open Dialogue e il Gruppo di Psicoanalisi MultiFamiliare (GPMF) vengono da tempo applicati nella distretto Calatino Sud-Simeto come strumenti di Psicoterapia di Comunità nella Salute Mentale più Umana.
Un esempio unico ed un esperienza da replicare nei Dipartimenti di Salute Mentale (DSM) Italiani e nel Mondo.
Visita il sito ---> www.RaffaeleBarone.com <--->argomento.
1. Prof Raffaele Barone
Università degli studi di Messina
Dipartimento patologia umana
Corso di laurea in infermieristica
Canale di Caltagirone
2. La schizofrenia colpisce circa lo 0,3-0,7% delle
persone.24 milioni di persone in tutto il mondo
nel 2011
Essa si verifica 1,4 volte più frequente nei maschi
rispetto alle femmine L'età di picco di insorgenza è
tra i 20 e i 28 anni per i maschi e tra i 26 e i 32 anni
per le femmine
3. La schizofrenia
La schizofrenia è una forma di malattia psichiatrica
caratterizzata, secondo le convenzioni scientifiche,
dalla persistenza di sintomi di alterazione del pensiero,
del comportamento e dell'affettività, da un decorso
superiore ai sei mesi (tendenzialmente cronica o
recidivante), con una gravità tale da limitare le normali
attività della persona
4. I sintomi
sintomi più comuni includono allucinazioni uditive,
deliri paranoidi e pensieri o discorsi disorganizzati. È
accompagnata da un significativo deficit nella vita
sociale e professionale.
La diagnosi si basa sull'osservazione dei
comportamenti del paziente e sulle esperienze
riportate da esso.
5. Fattori etiologici
La genetica, fattori ambientali precoci e processi
psicologici e sociali sembrano essere importanti fattori
che contribuiscono al suo sviluppo. L'assunzione di
alcune droghe o farmaci sembra causare o peggiorare i
sintomi. Il rapporto individuo-contesto è importante. l
termine significa "suddivisione delle funzioni mentali"
a causa della presentazione sintomatica della malattia
6. Grava malattia mentale
L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) (2001) definisce “grave
patologia mentale” ciascuna condizione psicopatologica che può
portare al suicidio o alla morte per incidente dovuto alla inabilità che
ne deriva o ad una tragica riduzione della qualità e dell’aspettativa di
vita del paziente.
Ritornando alla definizione più generale del livello grave di una
qualsiasi patologia, l’OMS (2001) ricorda che questo indica un quadro
clinico potenzialmente e statisticamente in grado di portare alla morte
o di ridurre drasticamente gli anni e la qualità di vita a causa
dell’inabilità che ne deriva. La stima (il carico) di quest’ultima è data
dalle statistiche DALY (Disability Adjusted Life Years), il cui indice di
annualità di vita o di buona salute perdute a causa di una malattia,
integra due fattori: gli anni di vita perduti per mortalità prematura
(YLL – Years of Life Lost ), gli anni di vita produttiva perduti per
inabilità (YLD – Years Lived with Disability ). (OMS, 2001)
7. trattamento
La base del trattamento è la somministrazione di un
farmaco antipsicotico, che sopprime principalmente
l'attività del recettore della dopamina e talvolta della
serotonina. L'intervento psicoterapico e la
riabilitazione professionale e sociale sono altresì
importanti nel trattamento. Nei casi più gravi, in cui vi
sia il rischio di sé e degli altri, il trattamento sanitario
obbligatorio può essere necessario, anche se ciò
avviene meno frequentemente di una volta
8. comorbidità
Le persone affette da schizofrenia possono avere
ulteriori comorbidità, tra cui la depressione maggiore
e disturbi d'ansia. Sono altresì frequenti i casi di abuso
di sostanze (riscontrabili in quasi il 50%),[5] problemi
sociali, come la disoccupazione e la povertà.
L'aspettativa di vita media delle persone affette dalla
condizione varia da 12 a 15 anni di meno rispetto alla
popolazione in generale. Ciò è il risultato di un
aumento dei problemi di salute fisica e un tasso di
suicidi più elevato, circa il 5%.[2]
9. Sintomi
Ad una persona con diagnosi di schizofrenia possono
verificarsi allucinazioni (la maggior parte riporta di sentire
delle voci), deliri (spesso di natura bizzarra o persecutoria),
e disordine nel pensiero e nel linguaggio. Quest'ultime
possono variare da perdita del filo logico di un discorso a
frasi solo vagamente collegate nei casi più gravi.
L'abbandono dalla vita sociale, la sciatteria nel vestire e
nell'igiene personale, la perdita di motivazione e di
giudizio sono tutti elementi comuni nella schizofrenia.[31]
Si osservano spesso difficoltà emotive, come la mancanza
di reattività.[32] Difficoltà nel lavoro, nella memoria a lungo
termine, nell'attenzione e nella velocità di elaborazione
anche delle pratiche comuni si verificano
frequentemente.[2]
10. Sintomi negativi
Essi solitamente comprendono una sfera affettiva piatta o
poco accentuata, scarsità a provare emozioni, povertà del
linguaggio (alogia), incapacità di provare piacere
(anedonia), mancanza di desiderio di formare relazioni
(asocialità) e la mancanza di motivazione (abulia) La
ricerca suggerisce che i sintomi negativi contribuiscano
maggiormente alla scarsa qualità di vita, alla disabilità
funzionale e comportano un peso per gli altri più di quanto
non facciano i sintomi positivi.[44] Gli individui con
importanti sintomi negativi spesso presentano una storia
di scarso adattamento già prima della comparsa della
malattia e la risposta alla terapia farmacologica è spesso
limitata.[31][45]
11. recovery
Il ricovery è un processo di natura sociale ed il paziente
può maturare un nuovo approccio alla sua sofferenza
secondo tempi e modi del tutto personali, improntati
ad esempio a linee guida semplici, ma non
semplicistiche, fortemente interconnesse tra loro,
valide anche per gli operatori e i manager/responsabili
dei Servizi di Salute Mentale, e che Davison e
collaboratori (2009) hanno riassunto nel seguente
modo:
12. recovery
Rinnovare la speranza e l’impegno
Essere sostenuto dagli Altri (avere delle persone che
sono dalla propria parte, che hanno fiducia in me
anche quando io l’ho persa; avere qualcosa da dare in
cambio e percepirmi capace di dare aiuto a chi ne ha
bisogno
Trovare il proprio posto nella comunità (per perseguire
una vita sociale sicura, dignitosa, gratificante);
13. recovery
Ridefinire se stessi (prendere coscienza che la malattia mentale è
solo una parte di ciò che si è e che si possono fare delle
esperienza anche al di fuori dai Servizi di Salute Mentale, ecc..);
Assimilare la malattia (conoscere la natura dei propri sintomi
psichiatrici, imparare a evitare le situazioni/cosa che mi fanno
stare male e ad occuparmi di me stesso nei momenti piacevoli e
in quelli difficili, ecc..);
Gestire i sintomi (trovare strategie per fronteggiare la mia
condizione, capire quale terapia è più utile e vantaggiosa,
comprendere in che modo la malattia psichiatrica mi influenza,
ecc..);
Assumere il controllo (non rinunciare ad esprimere la propria
opinione, accettare le conseguenze delle mie decisioni anche
quando ho sbagliato ed imparare dagli errori, ecc..);
14. recovery
Combattere lo stigma (compreso quello internalizzato,
ovvero considerarsi cittadini di “serie B”) (non
vergognarmi di avere una disturbo mentale, difendere
me stesso se vengo maltrattato, ecc..);
Maturare empowerment (decidere dove vivere e come
trascorrere le proprie giornate, condividere le mie
esperienze con altre persone che stanno
intraprendendo un percorso di recovery, essere un
cittadino responsabile che ad esempio fa volontariato,
vota, paga le tasse, ecc..).
15. 1 La patologia mentale ed il
disagio psico-socio-economico
la povertà, l’emigrazione forzata, la violenza,
l’abbandono nell’infanzia e nell’adolescenza) e/o
dall’emarginazione sociale (dovuta a malattia,
handicap, status sociale, condizioni politiche)
alcolismo, abuso di sostanze, suicidi e tentativi di
suicidio, violenza contro le donne, abuso e abbandono
di bambini, prostituzione coatta, crimini e violenza
nelle strade, conflitti etnici, dislocazione e migrazioni
forzate. Situazioni di questo genere tendono ad
autoriprodursi e a rinforzarsi reciprocamente,
innescando, mantenendo ed incrementando una
spirale perversa
16. La povertà e la vulnerabilità psico-
sociale
L’OMS nel rapporto redatto nel 2001 mette in risalto la
stretta connessione esistente tra fattori biologi,
psicologici e sociali nel determinare patologie sia
fisiche che mentali. Il fattore di rischio sociale al quale
viene dato maggiore risalto è senza dubbio la povertà,
condizione che raccoglie tutti gli elementi sociali
potenzialmente patogeni individuati e viene analizzato
nella sua complessa relazione con l’insorgenza, il
mantenimento, l’aggravarsi e il perpetuarsi di disagi e
patologie psicologiche
17. . Tale condizione di deprivazione include, secondo le
categorie dell’OMS (2001) tre fattori di base:
livelli minori di acquisizione educativa,
disoccupazione e, in casi estremi,
mancanza di una casa in cui vivere.
Povertà e violenza producono infatti sia problemi
psichiatrici che problemi sociali.
18. “Innumerevoli ricerche hanno mostrato che il
problema mentale è biopsicosociale, che le variabili
macro e microeconomiche hanno peso sulle politiche
di salute mentale e che le culture locali sono variabili
importanti di un progetto di salute rispettoso dei
diritti umani” (Barone, Bellia, 2000a, pp
19. 4 Le guarigioni possibili ed i
“tempi” della cura
Alcuni pazienti possono vivere una guarigione detta
“sociale”, ovvero continuare ad avere i sintomi del processo
psicopatologico che li coinvolge esistenzialmente, senza
però essere disturbati nella stessa misura o nello stesso
modo degli esordi, recuperando la maggior parte delle
proprie capacità relazionali ed affettive, sviluppando tutte
le autonomie primarie e secondarie, ed infine mantenendo
un soddisfacente ruolo familiare e sociale. Altri invece
possono guarire “clinicamente”, nel senso che non hanno
più i sintomi psichiatrici e conseguentemente sono nella
condizione di sospendere i trattamenti sanitari (Warner,
1984; Curtis, 1997; Copeland, 1997