Depressione e Ansia - Progetto Itaca Bergamoprogettoitaca
Questo video è uno degli strumenti che ITACA sviluppa per aiutare a combattere depressione e ansia. Aiutaci in queso lavoro, donaci il tuo 5 per mille. Per te è gratuito, per noi è molto! C.F. 95140330168
La Dott.ssa Napoli fornirà alcune indicazioni sulla funzione dei Fiori di Bach nel percorso terapeutico e su come possono permettere di velocizzare il benessere percepito dalla persona in breve tempo e contribuire all’ elaborazione terapeutica.
Depressione e Ansia - Progetto Itaca Bergamoprogettoitaca
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La Dott.ssa Napoli fornirà alcune indicazioni sulla funzione dei Fiori di Bach nel percorso terapeutico e su come possono permettere di velocizzare il benessere percepito dalla persona in breve tempo e contribuire all’ elaborazione terapeutica.
Gruppo di psicoeducazione ai sintomi e alle emozioni- La depressioneValeria Pozzoni
Il secondo modulo riguarda la depressione ed è un argomento molto sentito dai nostri pazienti. Nel corso della discussione è spesso emerso il desiderio di ottenere informazioni anche su altri disturbi dell'umore (ad esempio il Disturbo Bipolare) o patologia psichiatrica (quale la psicosi)
La reazione della mente ai traumi può essere sottile eppure duratura. Questa lezione cerca di fare il punto sulla patologia post-traumatica da stress in tempi di COVID.
Le dipendenze comportamentali. AP incontra del 28_4_15Sonia Bertinat
Le dipendenze comportamentali sono un fenomeno che sempre più sta affiancando, se non superando, le dipendenze “classiche” con sostanza.
Durate l’incontro sarà possibile conoscere il nuovo panorama delle dipendenze senza sostanza:
- Internet e device addiction
- Dipendenze affettive
- Shopping o accumulo compulsivo
- Workaholism
- Sex addiction
Cosa hanno in comune con le dipendenze “classiche”? Perché sono considerate dipendenze? Quali sono gli strumenti psicologici per affrontarle?
Gruppo di psicoeducazione ai sintomi e alle emozioni- La depressioneValeria Pozzoni
Il secondo modulo riguarda la depressione ed è un argomento molto sentito dai nostri pazienti. Nel corso della discussione è spesso emerso il desiderio di ottenere informazioni anche su altri disturbi dell'umore (ad esempio il Disturbo Bipolare) o patologia psichiatrica (quale la psicosi)
La reazione della mente ai traumi può essere sottile eppure duratura. Questa lezione cerca di fare il punto sulla patologia post-traumatica da stress in tempi di COVID.
Le dipendenze comportamentali. AP incontra del 28_4_15Sonia Bertinat
Le dipendenze comportamentali sono un fenomeno che sempre più sta affiancando, se non superando, le dipendenze “classiche” con sostanza.
Durate l’incontro sarà possibile conoscere il nuovo panorama delle dipendenze senza sostanza:
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Cosa hanno in comune con le dipendenze “classiche”? Perché sono considerate dipendenze? Quali sono gli strumenti psicologici per affrontarle?
Orlando Todarello
UNIVERSITA’ degli STUDI di BARI - DIPARTIMENTO di SCIENZE NEUROLOGICHE e PSICHIATRICHE
AZIENDA OSPEDALIERO-UNIVERSITARIA POLICLINICO CONSORZIALE-BARI U. O.di PSICHIATRIA “L. BINI”
Bari, 12 dicembre 2009
Orientarsi in psichiatria (Francesco Benincasa)csermeg
XXI Congresso CSeRMEG 23-24 ottobre 2009 PRESA IN CARICO DEI PAZIENTI o LINEE GUIDA SULLE PATOLOGIE? Per una pratica guidata non solo dalla nosografia - www.csermeg.it
Introduzione all'uso di Slideshare. Traduzione di "Slideshare tutorial", presentazione in catalano di Immaculada Vilatersana del Centro di Formazione per Adulti di Matarò, Barcelona.
La miglior cura possibile – Cura integrata e psichiatria di precisione – Imparare, di nuovo, a stare bene – Video consulenza online è unascelta mirata – L’ADHD negli adulti, il coaching, intervento di cruciale importanza.
Quando si parla di stanchezza cronica ci si riferisce a una spossatezza molto grave, sia mentale che fisica, che si determina anche con uno sforzo fisico minimo e che differisce dalla sonnolenza e dalla mancanza di motivazione. La stanchezza cronica è una situazione che può accompagnarsi a svariate situazioni sia fisiologiche che patologiche. E’ normale essere affaticati dopo un intenso sforzo fisico o psichico, anche se la qualità della stanchezza nei due casi è diversa. Ma è normale nella misura in cui la persona riesce a recuperare spontaneamente e pienamente la situazione di benessere che precedeva l’episodio “affaticante”. Il recupero, quindi, perché la stanchezza sia considerata normale, deve essere completo e raggiunto in tempi rapidi: si può parlare, in questo caso, di forma “acuta” di stanchezza e non di stanchezza cronica. La soluzione per ritrovare il benessere , in questo caso non può che essere olistica. La medicina quantistica può aiutare?
Vivere con una malattia cronica Navigare tra alti e bassi della vita quotidia...Pill Reminder
Vivere con una malattia cronica non è solo fisicamente esauriente, ma anche emotivamente sfidante. Può essere una montagna russa di emozioni che va dalla frustrazione, all'ansia, alla disperazione e alla determinazione. La malattia cronica spesso comporta dolore, limitazioni e imprevedibilità, che possono avere un impatto sulla salute mentale di una persona. In questo articolo, esploreremo il costo emotivo di vivere con una malattia cronica e forniremo strategie per gestire queste emozioni.
La frustrazione è un'emozione comune che le persone con malattia cronica sperimentano. Può essere frustrante avere limitazioni e non essere in grado di fare ciò che si faceva in passato. Può anche essere frustrante quando i medici non riescono a trovare una cura o a fornire un trattamento efficace. Questa frustrazione può spesso portare a rabbia, che può influire negativamente sulla salute mentale di una persona. Un modo per gestire la frustrazione è concentrarsi su ciò che si può fare invece di ciò che non si può fare. Impostare obiettivi realistici e celebrare piccole vittorie può anche aiutare.
La gestione del paziente neurologico e non con disturbi dell’umore dal MMG - ...robertobottino1
A cura di Francesco Ragno.
Nel paziente affetto da patologie neurologiche le situazioni di comorbilità rappresentano un aspetto critico rilevante che comporta una serie di problemi aggiuntivi a una gestione già di per sé complessa e che deve essere affrontata in modo appropriato.
La presenza contemporanea di più patologie, oltre ad aumentare la compromissione dello stato di salute complessivo, contribuisce a peggiorare il grado di disabilità e ad aumen- tare il rischio di trattamenti inadeguati e di eventi avversi da farmaci, spesso dovuti alla limitata conoscenza delle interazioni fra molteplici e simultanei trattamenti.
Inoltre, i pazienti possono incorrere in errori nell’uso dei farmaci o decidere in modo au- tonomo di ridurre la quantità e/o la posologia delle terapie associate. Ulteriori problemi sono rappresentati dal numero considerevole di controlli periodici che possono indurre i pazienti a rinunciare a esami clinici, a indagini di laboratorio o strumentali, con ulteriore aumento del rischio generale.
Lo specialista ed il medico di medicina generale sono le figue professionali che più di altre si confrontano con queste situazioni che richiedono un metodo di gestione che superi la settorialità con una visione d’insieme dei problemi con impegni nel counselling ai pazienti e ai familiari.
2. IN PASSATO…
Le persone affette da disturbi mentali venivano
considerate possedute dagli spiriti del male
(ancora oggi, esorcismo)
3. Negli anni '60 l’antipsichiatria aveva richiesto
la chiusura dei manicomi e l’abolizione di
ogni trattamento aggressivo da parte delle
autorità, partendo dell’idea che le malattie
mentali non si potessero curare semplicemente
come malattie organiche, perché i disturbi
derivano da condizionamenti ambientali e
sociali.
4. In questo contesto, Basaglia denunciò il
carattere ideologico della psichiatria classica e
l'uso limitante della sola terapia farmacologica
5. Nel 1978 venne approvata la legge 180, stesa
dallo stesso Franco Basaglia, che contiene
alcuni principi fondamentali come la chiusura
delle strutture manicomiali e la ridefinizione
dei criteri per i Trattamenti Sanitari
Obbligatori, in modo da garantire una maggior
tutela dei diritti del malato
6. Propone inoltre dei servizi di prevenzione,
cura e riabilitazione extraospedalieri, che non
implicano il ricovero ma si articolano sul
territorio. La legge 180/78 venne poi riassunta
nella legge di Riforma Sanitaria (L. 833/78).
7. Oggi..
I servizi che erogano prestazioni nell’ambito
della salute mentale sono strutturati secondo il
modello organizzativo dipartimentale
SPDC (servizio psichiatrico diagnosi e cura)
8. Cos’è lo stigma?
Uno dei problemi più gravi delle malattie
mentali è il fatto che ad esse viene spesso
associato uno “stigma”, cioè un marchio
sociale umiliante, che isola ed emargina il
malato.
9. Mentre non ci si vergogna di affatto di avere il
diabete o una frattura al polso, non è affatto
semplice invece dichiarare di avere un disturbo
mentale, proprio perché si teme la reazione di
paura e di rifiuto che comunemente si genera
negli altri.
10. Sconfiggere lo stigma è quindi uno degli
obiettivi che oggi si pongono i servizi
psichiatrici, proprio perché lo stigma è
responsabile di gran parte del disagio sociale
del malato.
11. E’ necessario ricordare che chi soffre di un
disturbo mentale:
1) non è affatto più “pericoloso”
il suo tasso di aggressività è sostanzialmente
identico a quello delle persone comunemente
definite “normali
12. 2) non è sempre “matto”
per la gran parte del tempo conduce una vita
assolutamente “normale”, indistinguibile da
quella di ciascuno di noi, soprattutto se viene
adeguatamente seguito e supportato
13. 3) non è un “alieno”
come ogni persona ha desideri, speranze,
progetti e aspettative; ha poi bisogno di una
rete di affetti, di legami e di relazioni durature
e significative.
14. 4) ogni tanto può avere bisogno di aiuto
quando attraversa un momento di crisi, riesce
ad uscirne più facilmente se i famigliari, gli
amici e i colleghi accettano la sua difficoltà e
sono disponibili ad aiutarlo, eventualmente
con il supporto dei servizi psichiatrici
15. Cenni di psichiatria..
Le patologie di interesse psichiatrico sono
caratterizzate da diversi fattori:
Biologici (familiarità, genetica)
Culturali
Sociali
psicologici
16. CLASSIFICAZIONE DEI
DISTURBI MENTALI
Psicosi
Nevrosi
Reazioni
Dist. Del comportamento alimentare
Disturbi correlati all’abuso di alcol
Sindromi da deficit di attenzione
Demenze
Stress post-traumatico
Disturbi della personalità
17. PSICOSI
Sono caratterizzate da una serie di disturbi che
alterano la percezione della realtà
dell’individuo e il modo di rapportarsi con
essa.
Presenza di sintomi positivi (allucinazioni
visive, uditive…etc)
È modificata anche la capacità di percepire e
avere coscienza dello stato di malattia
18. Possono essere:
Funzionali: disturbi dell’affettività
(depressione e disturbi deliranti)
Organiche: conseguenti a malattie del sistema
nervoso centrale
19. NEVROSI
Sono quadri patologici meno gravi delle
psicosi
È conservata la coscienza della malattia e la
percezione della realtà
22. DISTURBI DEL
COMPORTAMENTO
ALIMENTARE
Eccessiva attribuzione dii importanza della
persona alla propria forma fisica, al controllo
sul proprio corpo
24. SINDROMI DA DEFICIT
DELL’ATTENZIONE
Si tratta di un disturbo dello sviluppo
neuro_psichico del bambino che si manifesta
con iperattività, dificoltà nel concentrarsi,
impulsività.
Richiede un trattamento sia farmacologico che
psicoterapeutico
25. STRESS POST - TRAUMATICO
È un disturbo mentale che si manifesta in
seguito ad eventi disastrosi. Il ricordo
dell’evento è sempre presente e crea disagio
continuo nella vita quotidiana
26. DEMENZE
Causate per lo più da decadimento cognitivo
(malattia di Alzheimer)