Scala Giovanni.Percorsi assistenziali nella demenza
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3. “ Anziano fragile”, Tipico pz geriatrico, affetto da due o più patologie croniche, ad andamento progressivo, in situazioni di disagio socio-ambientale o psico-cognitivo.
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5. Modello biomedico geriatrico Medico/paziente Diagnosi Guarigione Terapia Valutazione globale Modello biomedico tradizionale Team assistenziale Intervento Socio Sanitario Mantenimento capacità residue
7. L’ospedalizzazione diurna rappresenta la struttura più adatta a garantire al pz anziano fragile tutte le competenze, le funzioni e le tecnologie proprie dell’Ospedale (diagnostiche, terapeutiche, riabilitative e socio-assistenziali), la domiciliarità, e la presa in carico globale. Senza il DH è facile l’abbandono del pz fragile. Il Day Hospital ha trovato un campo di specifica applicazione in geriatria-
8. Il Day Hospital Geriatrico consiste in un ricovero o cicli di ricoveri programmati, senza pernottamento, alternativo al ricovero ordinario, con erogazione di prestazioni plurispecialistiche. E’ organizzato in maniera tale da consentire alla persona anziana di non sentirsi trascurata e disorientata, con tendenza ad una personalizzazione dell’assistenza, ed inserimento in un progetto globale di umanizzazione dei servizi. Gli interventi diagnostici e terapeutici e le differenti affezioni vengono valutate ed affrontate in maniera coordinata. Cartella clinica. Scheda di dimissione.
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10. L'accesso al Day Hospital è indicato a : 1. Anziani in grado di recarsi presso il DH con disabilità motoria (ictus,artrosi) o con disturbo cognitivo che si giovano della riabilitazione (ROT, Memory Training, Training computerizzato, Terapia Occupazionale, FKT). 2. Portatori di patologie complesse/croniche , che necessitano di un periodo d'osservazione e controllo (non realizzabile ambulatorialmente). 3. Anziani fragili , che richiedono un rientro in famiglia (se l'ospedalizzazione comporterebbe un rischio aggiuntivo di peggioramento funzionale).
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12. AREA DELLA EMERGENZA GERIATRICA AREA DELLA DIMISSIONE PROTETTA UNITA’ DI VALUTAZIONE GERIATRICA OSPEDALIERA (U.V.G.O.) AREA DI FUNZIONE AMBULATORIALE E VMD PER LA MEDICINA LEGALE AREA DELL’INDIRIZZO RESIDENZIALE UNITA’ DI VALUTAZIONE GERIATRICA OSPEDALIERA (U.V.G.O.)
13. PROTOCOLLO DI COLLABORAZIONE TRA UOC GERIATRIA E UOC MEDICINA D’URGENZA Consulenze per il PS / BO. I PS sono affollati di anziani. Osp. S. Eugenio U M edicina rgenza S P ronto occorso
15. PROGETTO per la prevenzione delle cadute ricorrenti negli anziani fragili, e per i pz con sindrome parkinsoniana. I fisioterapisti della UOC di Geriatria forniscono prestazioni riabilitative, con trattamenti di gruppo e individuali, o con progetti finalizzati, ai pazienti ricoverati nel DH Geriatrico, e nei reparti dell’Ospedale S. Eugenio. La riabilitazione in geriatria costituisce il cardine della prevenzione della non autosufficienza, ed è intesa come riattivazione globale del soggetto .
16. PROGETTO per la continuità assistenziale e la dimissione protetta dedicata all’anziano fragile dell’ ASL ROMA C – la prospettiva geriatrica per l’integrazione Ospedale – Territorio. Consulenze di medicina geriatrica nei reparti, e di valutazione per trasferimento in strutture residenziali. Guardie interdivisionali di medicina. Le medicine con dimissioni difficili.
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19. UNITA’ VALUTATIVA “ALZHEIMER” Unità Organizzativa. “ALZHEIMER” Diagnostica in DHG TERAPIA Ogni anno presa in carico di oltre mille pazienti . Centri Diurni Associazioni familiari
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21. La terapia farmacologica è solo un aspetto dell’ approccio terapeutico al paziente demente (anche perché non esiste ancora una terapia in grado di guarire una demenza primaria come la malattia di Alzheimer), e questo deve necessariamente essere globale- farmacologico, riabilitativo e socio-assistenziale. Quindi bisogna incentrare l’interesse sulla persona malata nella sua totalità , provvedendo alla sua gestione nelle varie fasi della malattia, fornendo supporti diversi a seconda delle necessità o della gravità della malattia stessa.
22. Un trattamento globale mirato può mantenere più a lungo integre le capacità e il benessere soggettivo del paziente , alleviando il peso che grava sui familiari, prevenendo la rapida progressione della malattia, e ritardando il momento in cui si rende necessario il ricovero in una casa di cura. Si tratta di un’assistenza basata sui principi della continuità delle cure , e dell’integrazione tra prestazioni sanitarie e sociali erogate in diversi ambiti di cura ( assistenza continuativa integrata ).
23. E’ indispensabile che la continuità delle cure sia garantita tramite la presa in carico globale del paziente , allo scopo di coordinare tutti gli interventi necessari. L’ambiente familiare rappresenta quasi sempre la soluzione di assistenza più adeguata, grazie alla ricchezza di contenuti umani e relazionali; i servizi devono quindi tendere a mantenere la persona nel suo ambiente di vita, supportare la famiglia, ma anche offrire soluzioni alternative , quando il supporto manca o viene meno.
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30. E’ un luogo di cura in cui solitamente vengono ospitate persone affette da deterioramento cognitivo moderato/grave, con disturbi del comportamento tali da non compromettere la vita in comunità. Rappresenta un punto significativo nella rete dei Servizi per le persone affette da disturbi cognitivi e per i loro familiari.
31. Supporto psicologico La perdita delle facoltà cognitive non è un fenomeno “tutto-nulla”, bensì un processo graduale che lascia spazio all’approccio psicologico e riabilitativo. Anche le persone malate se sono motivate, se riescono a vincere la depressione, se le capacità residue vengono stimolate, se viene offerta loro la possibilità di vivere relazioni affettivamente significative, possono rallentare il processo di decadimento psicofisico.
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34. OSPEDALE S. EUGENIO UOC GERIATRIA per ACUTI (DH) Age Ricoveri D.H. GERIATRICO 2005-2008 Classi di Età
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37. Il DH Geriatrico è una struttura che favorisce la continuità assistenziale, - ponte tra ospedale e territorio , - importante dal punto di vista geriatrico , - gradita e sostenuta dai cittadini, e che -permette la presa in carico globale dei pz fragili e affetti da demenza . La valutazione multidimensionale ed il lavoro in équipe rappresentano uno strumento ottimale per affrontare queste situazioni ad elevata complessità clinica (instabilità, fragilità, elevato rischio di disabilità) ed organizzativa (continuità ed intensità di cura).
38. La preghiera di Sir Jonathan Hutchinson , un medico Inglese di inizio ‘900 «Signore liberaci dal troppo zelo per le novità; dall’anteporre la cultura alla saggezza; la scienza all’arte; l’intelligenza al buon senso; dal curare i malati come se fossero malattie; dal rendere la guarigione più penosa del persistere del morbo.» Sir Jonathan Hutchinson, Londra, 1904