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La malattia diverticolare: 
quando temerla 
Marco Ferrara 
UOC di Gastroenterologia 
ed Endoscopia Digestiva 
Isola Tiberina, Roma
Terminologia aggiornata 
• DIVERTICOLOSI: semplice presenza dei diverticoli 
(40-60% in età > 60 aa) 
• MALATTIA DIVERTICOLARE SINTOMATICA NON COMPLICATA (SUDD): 
sintomi analoghi a quelli del colon irritabile, senza alterazioni organiche 
sovrapposte 
• DIVERTICOLITE: dolore addominale severo e prolungato in sede tipica, 
associato ad alterazioni dell’alvo, febbre e leucocitosi (10-25% delle 
diverticolosi) 
• MALATTIA DIVERTICOLARE COMPLICATA (CDD): diverticoliti ricorrenti, 
sanguinamento, stenosi, perforazione, fistolizzazione, ascessi, peritonite 
• COLITE SEGMENTARIA ASSOCIATA AI DIVERTICOLI (SCAD): flogosi cronica 
della mucosa interposta con risparmio del colon destro e del retto (0.3- 
1.3% delle diverticolosi, > M, età media 60 aa ) 
GRIMAD 2014
Le malattie e la loro epidemiologia si modificano al variare del 
contesto sociale e tecnologico … necessario 
ridimensionare i falsi miti per identificare i reali rischi 
• Incremento dell’età media e quindi della popolazione affetta 
da diverticolosi 
• Problema complicanze percepito in modo amplificato in 
relazione all’alta prevalenza di malattia ed alla maggiore 
attenzione ai costi sanitari 
• Miglioramento delle tecniche d’indagine (e spesso loro 
abuso anche in età giovanile) e delle diagnosi 
• Allargamento della diagnostica endoscopica alla 
popolazione asintomatica con i programmi di screening 
(anche per familiarità) e sorveglianza 
• Incremento delle casistiche e della qualità degli studi
1. La stipsi cronica e la dieta a basso contenuto di fibre 
causano i diverticoli, l’incremento di queste può proteggere 
dalla loro formazione; semi, legumi, scorie specifiche 
possono aumentare i rischi 
Painter’s hypothesis, 1971 
La dieta ad alto contenuto di fibre è in realtà 
associata ad una maggiore prevalenza di 
diverticolosi, ma regolarizzando l’alvo può 
proteggere dalla malattia diverticolare e dalla 
comparsa dei sintomi; semi e granaglie non 
comportano rischi 
Peery, Gastroenterol Hepatol 2012 - Crowe, EPIC Study, BMJ 2011 
Strate, JAMA 2008 and Gastroenterol 2012
2. La diverticolosi è comunque causa di sintomi 
I sintomi della diverticolosi sono gli stessi di chi 
ha il colon irritabile (ma ha scoperto con qualche 
indagine di avere i diverticoli); le interazioni fra 
le due patologie non sono note. 
La SUDD ha una storia naturale benigna con 
complicanze < 1% a 5 anni 
Yamada, Am J Gastroenterol 2014 – Salem, Dis Colon rectum 2007
3. Fino a 1 pz su 4 con diverticoli andrà incontro a 
complicanze nell’arco della vita 
Nella diverticolosi il rischio di diverticolite non 
supera il 4% ad oltre 10 aa, l’incidenza crolla 
all’1% se la diagnosi di certezza viene affidata 
alle moderne tecniche d’indagine (RSCS e TC) 
Shahedi, retrospective study data base VAH, Clin Gastroenterol Hep 2012
4. La diverticolite è pur sempre un’infezione e quindi deve 
essere curata con gli antibiotici 
La diverticolite non complicata non ha una 
prognosi migliore con l’uso di antibiotici; 
potrebbe essere riferibile ad uno stato 
infiammatorio della mucosa e non 
necessariamente settico 
Chabok, RCT Br J Surg 2012 - Westwood, EBM 2013 – Andersen, Danish GL 2012
5. Bisogna valutare la terapia chirurgica in elezione dopo il 
2° attacco di diverticolite 
Stollman, ACG GL 1999 
Molti studi recenti hanno dimostrato che il 
rischio di recidive dopo un episodio di 
diverticolite è del 10, max 20%; la severità del 
primo episodio non condiziona quella dei 
successivi, la probabilità di chir d’urg. è il 3-7% 
Eglinton Br Surg 2010 – Janes, Br J Surg 2005 
L a chirurgia elettiva deve essere valutata senza 
dogmatismi, sulla base della storia clinica 
personale: età, comorbidità, severità e frequenza 
di sicuri episodi acuti, persistenza dei sintomi fra 
gli episodi, complicanze settiche locali 
Rafferty, ASCRS Dis Colon Rectum 2006
6. Nei giovani la malattia è sempre più aggressiva, bisogna 
valutare la terapia chirurgica in elezione anche dopo il 1° 
attacco di diverticolite 
Nei giovani esiste un incremento del rischio 
relativo di chir.d’urg., non di rischio assoluto; 
oltre il 70% non hanno recidive e bisognerebbe 
eseguire 13 colectomie in elezione per evitarne 1 
d’urgenza 
Anaja, Arch Surg 2005 
Stollman, ACG GL 1999
7. La colonscopia deve sempre essere eseguita dopo un 
episodio di diverticolite per effettuare una diagnosi 
differenziale di certezza con la neoplasia 
L’incremento di diagnosi di ccr dopo un episodio 
di diverticolite non è confermato; l’indagine deve 
essere ripetuta solo se non eseguita 
recentemente, valutando rischi e benefici 
(età, comorbidità), non prima di 4-6 settim 
Lau, Dis Colon Rectum 2012 – ASGE GL
Allora la malattia diverticolare è un falso 
problema e non bisogna temerla? 
• La diverticolosi è un falso problema 
• La malattia diverticolare non complicata richiede meno 
attenzione di quanto non le venga comunemente attribuita 
• Nella malattia diverticolare vera è necessario spostare 
l’attenzione dai diverticoli al paziente, le cui personali 
caratteristiche sono determinanti per valutare i rischi 
• Le complicanze e le necessità di trattamento sono variabili in 
funzione dei nuovi elementi che emergono dalla letteratura 
più recente: età, comorbidità, abitudini di vita, terapie in 
corso
Quali i veri fattori di rischio per la comparsa di 
sintomi e complicanze? 
• La comorbidità, incrementa il rischio di complicanze e di 
mortalità fino a 6 vv 
• L’obesità, si associa a rischio maggiore di diverticolite (oltre 
il 70%) e sanguinamento (> fino a 3 vv, dal 5 al 15%); scarse 
evidenze per sedentarietà, fumo, dieta senza scorie 
• L’abuso di FANS (rischio emorragico > rischio perforativo), 
soprattutto in associazione ad ASA antiaggregante 
• La terapia steroidea cronica favorisce complicanze settiche 
(ascessi) e aumenta la mortalità (come nei soggetti 
immunodepressi e trapiantati) 
Humes, Gastroenterology 2009 - Strate, Gastroenterol 2009 - Strate, Gastroenterol 2011 
Humes, Gut 2011 - Hwang, Dis Colon Rectum review 2010 - Biondo, Am J Surg 2012
La malattia diverticolare dei giovani richiede 
una considerazione diversa? 
• La malattia sembra avere un decorso più aggressivo nei 
soggetti di età < 50 aa, anche se solo il 5-10% svilupperà vere 
complicanze 
• Il rischio di diverticolite cala circa del 25% per ogni decade di 
incremento dell’età 
• Se è vero che questo non deve implicare con eccessiva 
disinvoltura una strategia chirurgica, certamente deve 
imporre maggiore attenzione al decorso clinico ed 
all’interpretazione dei sintomi 
Strate, Am J Gastroenterol 2012 - Shahedi, retrospec study VAH Clin Gastroenterol Hep 2013
Cosa fare per tentare di ridurre il rischio 
di diverticolite ricorrente? 
• Dieta ricca di fibre; migliora i sintomi e la costipazione, 
minori evidenze per la riduzione delle complicanze 
(Unlu, systematic review Int J Colorectal Dis 2012) 
• Usare gli antibiotici solo in caso di diverticolite complicata 
(Andersen, Danish GL 2012) 
• I probiotici, gli antibiotici topici e la mesalazina possono 
avere un ruolo nel controllo dei sintomi, ma non è ancora 
dimostrato siano utili nella prevenzione della diverticolite e 
nel modificare la storia naturale della malattia 
(Kasturi, Gastroenterol 2008 e Bianchi, APT 2011, meta-analysis – Lanas DLD 2013 - Tursi, 
RCT APT 2013 – Stollman, DIVA J Clin Gastroenterol 2013 - Parente, Int J Colorectal Dis 2013 
US NIH PREVENT 1 e 2, 2010) 
• ? Controllare il livello di vit D ed integrarla se necessario 
(2000 IU die?), in assenza di controindicazioni 
Maguire, cohort study Cl Gastroenterol Hepatol 2013
Take home messages 
• Tranquillizzare i pz con diagnosi incidentale di diverticolosi 
• Non somministrare farmaci, ma suggerire solo un sano stile 
di vita ed alimentare (controllo della stipsi e del peso c.) 
• Non incoraggiare l’attribuzione di sintomi aspecifici ai 
diverticoli, più spesso correlabili al colon irritabile 
• Spiegare quali potrebbero essere i veri sintomi di 
diverticolite, insegnando anche ai pz ad interpretarli 
correttamente 
• Il ricovero nelle diverticoliti non complicate non è 
consigliabile e non migliora la prognosi; si rende necessario 
in presenza di segni di sepsi, grave comorbidità, 
immunodepressione, emorragia severa, disidratazione 
Biondo, DIVER Trial Ann Surg 2014 – Systematic Review Colorectal Dis 2012

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Ferrara M. La Malattia Diverticolare: quando temerla, quando ingorarla. ASMaD 2014

  • 1. La malattia diverticolare: quando temerla Marco Ferrara UOC di Gastroenterologia ed Endoscopia Digestiva Isola Tiberina, Roma
  • 2. Terminologia aggiornata • DIVERTICOLOSI: semplice presenza dei diverticoli (40-60% in età > 60 aa) • MALATTIA DIVERTICOLARE SINTOMATICA NON COMPLICATA (SUDD): sintomi analoghi a quelli del colon irritabile, senza alterazioni organiche sovrapposte • DIVERTICOLITE: dolore addominale severo e prolungato in sede tipica, associato ad alterazioni dell’alvo, febbre e leucocitosi (10-25% delle diverticolosi) • MALATTIA DIVERTICOLARE COMPLICATA (CDD): diverticoliti ricorrenti, sanguinamento, stenosi, perforazione, fistolizzazione, ascessi, peritonite • COLITE SEGMENTARIA ASSOCIATA AI DIVERTICOLI (SCAD): flogosi cronica della mucosa interposta con risparmio del colon destro e del retto (0.3- 1.3% delle diverticolosi, > M, età media 60 aa ) GRIMAD 2014
  • 3. Le malattie e la loro epidemiologia si modificano al variare del contesto sociale e tecnologico … necessario ridimensionare i falsi miti per identificare i reali rischi • Incremento dell’età media e quindi della popolazione affetta da diverticolosi • Problema complicanze percepito in modo amplificato in relazione all’alta prevalenza di malattia ed alla maggiore attenzione ai costi sanitari • Miglioramento delle tecniche d’indagine (e spesso loro abuso anche in età giovanile) e delle diagnosi • Allargamento della diagnostica endoscopica alla popolazione asintomatica con i programmi di screening (anche per familiarità) e sorveglianza • Incremento delle casistiche e della qualità degli studi
  • 4. 1. La stipsi cronica e la dieta a basso contenuto di fibre causano i diverticoli, l’incremento di queste può proteggere dalla loro formazione; semi, legumi, scorie specifiche possono aumentare i rischi Painter’s hypothesis, 1971 La dieta ad alto contenuto di fibre è in realtà associata ad una maggiore prevalenza di diverticolosi, ma regolarizzando l’alvo può proteggere dalla malattia diverticolare e dalla comparsa dei sintomi; semi e granaglie non comportano rischi Peery, Gastroenterol Hepatol 2012 - Crowe, EPIC Study, BMJ 2011 Strate, JAMA 2008 and Gastroenterol 2012
  • 5. 2. La diverticolosi è comunque causa di sintomi I sintomi della diverticolosi sono gli stessi di chi ha il colon irritabile (ma ha scoperto con qualche indagine di avere i diverticoli); le interazioni fra le due patologie non sono note. La SUDD ha una storia naturale benigna con complicanze < 1% a 5 anni Yamada, Am J Gastroenterol 2014 – Salem, Dis Colon rectum 2007
  • 6. 3. Fino a 1 pz su 4 con diverticoli andrà incontro a complicanze nell’arco della vita Nella diverticolosi il rischio di diverticolite non supera il 4% ad oltre 10 aa, l’incidenza crolla all’1% se la diagnosi di certezza viene affidata alle moderne tecniche d’indagine (RSCS e TC) Shahedi, retrospective study data base VAH, Clin Gastroenterol Hep 2012
  • 7. 4. La diverticolite è pur sempre un’infezione e quindi deve essere curata con gli antibiotici La diverticolite non complicata non ha una prognosi migliore con l’uso di antibiotici; potrebbe essere riferibile ad uno stato infiammatorio della mucosa e non necessariamente settico Chabok, RCT Br J Surg 2012 - Westwood, EBM 2013 – Andersen, Danish GL 2012
  • 8. 5. Bisogna valutare la terapia chirurgica in elezione dopo il 2° attacco di diverticolite Stollman, ACG GL 1999 Molti studi recenti hanno dimostrato che il rischio di recidive dopo un episodio di diverticolite è del 10, max 20%; la severità del primo episodio non condiziona quella dei successivi, la probabilità di chir d’urg. è il 3-7% Eglinton Br Surg 2010 – Janes, Br J Surg 2005 L a chirurgia elettiva deve essere valutata senza dogmatismi, sulla base della storia clinica personale: età, comorbidità, severità e frequenza di sicuri episodi acuti, persistenza dei sintomi fra gli episodi, complicanze settiche locali Rafferty, ASCRS Dis Colon Rectum 2006
  • 9. 6. Nei giovani la malattia è sempre più aggressiva, bisogna valutare la terapia chirurgica in elezione anche dopo il 1° attacco di diverticolite Nei giovani esiste un incremento del rischio relativo di chir.d’urg., non di rischio assoluto; oltre il 70% non hanno recidive e bisognerebbe eseguire 13 colectomie in elezione per evitarne 1 d’urgenza Anaja, Arch Surg 2005 Stollman, ACG GL 1999
  • 10. 7. La colonscopia deve sempre essere eseguita dopo un episodio di diverticolite per effettuare una diagnosi differenziale di certezza con la neoplasia L’incremento di diagnosi di ccr dopo un episodio di diverticolite non è confermato; l’indagine deve essere ripetuta solo se non eseguita recentemente, valutando rischi e benefici (età, comorbidità), non prima di 4-6 settim Lau, Dis Colon Rectum 2012 – ASGE GL
  • 11. Allora la malattia diverticolare è un falso problema e non bisogna temerla? • La diverticolosi è un falso problema • La malattia diverticolare non complicata richiede meno attenzione di quanto non le venga comunemente attribuita • Nella malattia diverticolare vera è necessario spostare l’attenzione dai diverticoli al paziente, le cui personali caratteristiche sono determinanti per valutare i rischi • Le complicanze e le necessità di trattamento sono variabili in funzione dei nuovi elementi che emergono dalla letteratura più recente: età, comorbidità, abitudini di vita, terapie in corso
  • 12. Quali i veri fattori di rischio per la comparsa di sintomi e complicanze? • La comorbidità, incrementa il rischio di complicanze e di mortalità fino a 6 vv • L’obesità, si associa a rischio maggiore di diverticolite (oltre il 70%) e sanguinamento (> fino a 3 vv, dal 5 al 15%); scarse evidenze per sedentarietà, fumo, dieta senza scorie • L’abuso di FANS (rischio emorragico > rischio perforativo), soprattutto in associazione ad ASA antiaggregante • La terapia steroidea cronica favorisce complicanze settiche (ascessi) e aumenta la mortalità (come nei soggetti immunodepressi e trapiantati) Humes, Gastroenterology 2009 - Strate, Gastroenterol 2009 - Strate, Gastroenterol 2011 Humes, Gut 2011 - Hwang, Dis Colon Rectum review 2010 - Biondo, Am J Surg 2012
  • 13. La malattia diverticolare dei giovani richiede una considerazione diversa? • La malattia sembra avere un decorso più aggressivo nei soggetti di età < 50 aa, anche se solo il 5-10% svilupperà vere complicanze • Il rischio di diverticolite cala circa del 25% per ogni decade di incremento dell’età • Se è vero che questo non deve implicare con eccessiva disinvoltura una strategia chirurgica, certamente deve imporre maggiore attenzione al decorso clinico ed all’interpretazione dei sintomi Strate, Am J Gastroenterol 2012 - Shahedi, retrospec study VAH Clin Gastroenterol Hep 2013
  • 14. Cosa fare per tentare di ridurre il rischio di diverticolite ricorrente? • Dieta ricca di fibre; migliora i sintomi e la costipazione, minori evidenze per la riduzione delle complicanze (Unlu, systematic review Int J Colorectal Dis 2012) • Usare gli antibiotici solo in caso di diverticolite complicata (Andersen, Danish GL 2012) • I probiotici, gli antibiotici topici e la mesalazina possono avere un ruolo nel controllo dei sintomi, ma non è ancora dimostrato siano utili nella prevenzione della diverticolite e nel modificare la storia naturale della malattia (Kasturi, Gastroenterol 2008 e Bianchi, APT 2011, meta-analysis – Lanas DLD 2013 - Tursi, RCT APT 2013 – Stollman, DIVA J Clin Gastroenterol 2013 - Parente, Int J Colorectal Dis 2013 US NIH PREVENT 1 e 2, 2010) • ? Controllare il livello di vit D ed integrarla se necessario (2000 IU die?), in assenza di controindicazioni Maguire, cohort study Cl Gastroenterol Hepatol 2013
  • 15. Take home messages • Tranquillizzare i pz con diagnosi incidentale di diverticolosi • Non somministrare farmaci, ma suggerire solo un sano stile di vita ed alimentare (controllo della stipsi e del peso c.) • Non incoraggiare l’attribuzione di sintomi aspecifici ai diverticoli, più spesso correlabili al colon irritabile • Spiegare quali potrebbero essere i veri sintomi di diverticolite, insegnando anche ai pz ad interpretarli correttamente • Il ricovero nelle diverticoliti non complicate non è consigliabile e non migliora la prognosi; si rende necessario in presenza di segni di sepsi, grave comorbidità, immunodepressione, emorragia severa, disidratazione Biondo, DIVER Trial Ann Surg 2014 – Systematic Review Colorectal Dis 2012

Editor's Notes

  1. 5° posto per costi in un dip chir., studio inglese (Papagrigoriadis S, Colorectal Dis 2004), dopo patologia oncologica, vascolare, mammaria, GE TDS. 5.3% del budget chirurgico / anno (Aprea, BMC Surgery 2012), 10% delle accettazioni
  2. 1. Painter e Burkitt, aa ’70 – teoria dell’ipertono e della stipsi, non confermata da successivi studi fondati su manometria e tempi di transito
  3. 2. Parks, aa ‘70 - arruolamento senza escludere i pz con precedenti di diverticolite, esami diagnostici per lo più radiologici
  4. La vitamina D interviene nell’omeostasi del colon, nel mantenimento dell’integrità mucosale e nella modulazione della flogosi