P. Priora - Il Business plan e l'Export plan
Percorso di internazionalizzazione delle imprese quinto modulo Analisi azienda, check-up per la fattibilità economica, patrimoniale e finanziaria, controllo di gestione
Webinar 30 novembre 2021 - Il Budget di cassa
Relatore Ivan Fogliata Infinance
Il Webinar ha fornito informazioni utili per la predisposizione di un budget di cassa concretamente applicabili realtà aziendale e in linea con il codice della crisi e dell'insolvenza, muovendo dai più basilari problemi di recupero e ordinamento dei dati di base sino alla prospettazione di un modello di analisi.
Il budget di cassa rappresenta uno strumento irrinunciabile di controllo di gestione, e in particolare del monitoraggio e dell'evoluzione delle esigenze di tesoreria. Quando è ben costruito, il budget di cassa consente di prevedere tensioni o eccessi di liquidità, su un arco temporale di almeno sei mesi, rispondendo pienamente a quanto richiesto dalla riforma della crisi d’impresa in particolare dagli indicatori di allerta precoce. Per accrescere l'efficacia dell'intervento, il programma del webinar prevede sia una parte di inquadramento generale sia il trasferimento delle logiche di costituzione dello strumento su piattaforma excel.
P. Priora - Il Budget
Percorso di internazionalizzazione delle imprese quinto modulo Analisi azienda, check-up per la fattibilità economica, patrimoniale e finanziaria, controllo di gestione
Cash Flow Planning - Akeron Consulting- Short VersionLorenzo Sbrana
Sono di seguito approfondite le varie metodologie progettuali inerenti la pianificazione dei flussi di cassa, con l’ausilio di esempi pratici da utilizzare come spunto di riflessione, per meglio comprendere e intraprendere questa tipologia di processo.
Spunti per la gestione efficiente della liquidità e la transizione a SEPA.
Presentazione di Lidia Scarpelli (Market Line Banking Director di DDway) a SPIN 2013.
Webinar 30 novembre 2021 - Il Budget di cassa
Relatore Ivan Fogliata Infinance
Il Webinar ha fornito informazioni utili per la predisposizione di un budget di cassa concretamente applicabili realtà aziendale e in linea con il codice della crisi e dell'insolvenza, muovendo dai più basilari problemi di recupero e ordinamento dei dati di base sino alla prospettazione di un modello di analisi.
Il budget di cassa rappresenta uno strumento irrinunciabile di controllo di gestione, e in particolare del monitoraggio e dell'evoluzione delle esigenze di tesoreria. Quando è ben costruito, il budget di cassa consente di prevedere tensioni o eccessi di liquidità, su un arco temporale di almeno sei mesi, rispondendo pienamente a quanto richiesto dalla riforma della crisi d’impresa in particolare dagli indicatori di allerta precoce. Per accrescere l'efficacia dell'intervento, il programma del webinar prevede sia una parte di inquadramento generale sia il trasferimento delle logiche di costituzione dello strumento su piattaforma excel.
P. Priora - Il Budget
Percorso di internazionalizzazione delle imprese quinto modulo Analisi azienda, check-up per la fattibilità economica, patrimoniale e finanziaria, controllo di gestione
Cash Flow Planning - Akeron Consulting- Short VersionLorenzo Sbrana
Sono di seguito approfondite le varie metodologie progettuali inerenti la pianificazione dei flussi di cassa, con l’ausilio di esempi pratici da utilizzare come spunto di riflessione, per meglio comprendere e intraprendere questa tipologia di processo.
Spunti per la gestione efficiente della liquidità e la transizione a SEPA.
Presentazione di Lidia Scarpelli (Market Line Banking Director di DDway) a SPIN 2013.
Governare correttamente la crescita aziendale.
L’intensità dei processi di crescita nell'impresa condiziona sia le variabili reddituali che quelle patrimoniali e finanziarie e, dunque, incide sia sulle condizioni di redditività che di solvibilità.
La gestione ed il recupero dei crediti insoluti è una attività molto delicata. Sia che si tratti del core business aziendale o di un ufficio interno dedicato alla gestione del credito, una corretta gestione dei processi è sempre fondamentale.
Il prospetto dei flussi di cassa. il metodo diretto ed la gestione della teso...InRete Business Srl
E' un lavoro completato ad agosto del 2014. Tuttora attuale.
Il lavoro si basa sullo studio dei principi contabili americani US GAAP, sempre molto attenti alla sostanza più che alla forma.E' un lavoro che è un po la sintesi delle mie passioni: studio ed applicazione pratica. Spero vi sia utile.
Break-even analysis e Flussi di cassa negli investimenti all'estero. Catania ...Paolo Battaglia
Le slide del mio intervento su Break-even analysis e Flussi di cassa negli investimenti all'estero al convegno organizzato da Ascheri & Partners - London e da MPO Service Srl, a Catania il 31.03.2017.
Guida gratuita per conoscere l'importanza del Business Plan: cos'è e a che cosa serve.
Per il progetto imprnditoriale, per la tua Business idea ti occorre un Business Plan.
Conoscere è necessario!
Governare correttamente la crescita aziendale.
L’intensità dei processi di crescita nell'impresa condiziona sia le variabili reddituali che quelle patrimoniali e finanziarie e, dunque, incide sia sulle condizioni di redditività che di solvibilità.
La gestione ed il recupero dei crediti insoluti è una attività molto delicata. Sia che si tratti del core business aziendale o di un ufficio interno dedicato alla gestione del credito, una corretta gestione dei processi è sempre fondamentale.
Il prospetto dei flussi di cassa. il metodo diretto ed la gestione della teso...InRete Business Srl
E' un lavoro completato ad agosto del 2014. Tuttora attuale.
Il lavoro si basa sullo studio dei principi contabili americani US GAAP, sempre molto attenti alla sostanza più che alla forma.E' un lavoro che è un po la sintesi delle mie passioni: studio ed applicazione pratica. Spero vi sia utile.
Break-even analysis e Flussi di cassa negli investimenti all'estero. Catania ...Paolo Battaglia
Le slide del mio intervento su Break-even analysis e Flussi di cassa negli investimenti all'estero al convegno organizzato da Ascheri & Partners - London e da MPO Service Srl, a Catania il 31.03.2017.
Guida gratuita per conoscere l'importanza del Business Plan: cos'è e a che cosa serve.
Per il progetto imprnditoriale, per la tua Business idea ti occorre un Business Plan.
Conoscere è necessario!
Un business plan è un documento strategico che descrive in dettaglio la visione, gli obiettivi, le strategie e le azioni di un’azienda per raggiungere il successo commerciale. Sebbene un business plan possa variare a seconda delle esigenze e del settore specifico, di seguito è riportata una struttura generale comune:
Sommario esecutivo: è un riassunto conciso del business plan che include i punti salienti dell’azienda, come la sua mission, gli obiettivi principali, il modello di business, il mercato di riferimento e le previsioni finanziarie.
Descrizione dell’azienda: qui vengono fornite informazioni dettagliate sull’azienda, inclusi i suoi fondatori, la storia, la struttura organizzativa, la forma giuridica, i prodotti o servizi offerti e le sue unicità o vantaggi competitivi.
Analisi di mercato: questa sezione comprende un’analisi approfondita del mercato di riferimento dell’azienda. Include informazioni sulle dimensioni del mercato, sulle tendenze del settore, sui segmenti di clientela, sulla concorrenza e sul posizionamento dell’azienda all’interno del mercato.
Strategia di marketing: qui vengono descritte le strategie di marketing che l’azienda intende adottare per raggiungere i suoi obiettivi di mercato. Ciò può includere piani di segmentazione del mercato, strategie di pricing, canali di distribuzione, promozione e comunicazione.
Prodotto o servizio: in questa sezione viene fornita una descrizione dettagliata dei prodotti o servizi dell’azienda. Vengono inclusi dettagli sulle caratteristiche distintive, i vantaggi per i clienti, lo sviluppo del prodotto e la proprietà intellettuale.
Organizzazione e gestione: qui vengono presentate le informazioni relative alla struttura organizzativa dell’azienda, compresi i membri del team di gestione, le competenze chiave, le responsabilità e i piani di sviluppo del personale.
Pianificazione operativa: questa sezione delinea i dettagli operativi dell’azienda, come gli asset e le risorse necessarie, i fornitori, le operazioni quotidiane, la produzione o la fornitura dei servizi e i processi chiave.
Analisi finanziaria: qui vengono presentati i dati finanziari, inclusi i bilanci, i flussi di cassa, i piani finanziari a breve e lungo termine, le previsioni delle entrate e delle spese, nonché le strategie di finanziamento e gli indicatori di performance chiave.
Piani di sviluppo e crescita: questa sezione include le strategie e i piani per il futuro sviluppo e la crescita dell’azienda, come l’espansione del mercato, l’introduzione di nuovi prodotti o servizi, le partnership strategiche o le acquisizioni.
Analisi dei rischi e delle opportunità: qui vengono identificati e valutati i rischi potenziali che potrebbero influenzare il successo dell’azienda, insieme alle opportunità di mercato e ai piani di mitigazione dei rischi.
Minibond: il Business Plan, documento essenziale per lo sviluppo e la crescit...MiniBondItaly.it
Preparare un buon Business Plan è un passo fondamentale per lo sviluppo e la crescita dell’azienda. L'approfondimento propone una panoramica chiara ed efficace sui passaggi fondamentali per creare un documento strutturato e completo di informazioni sia storiche che prospettiche, con illustrazioni qualitative e proiezioni economico-finanziarie. A partire dall’analisi dei destinatari per costruire l’obiettivo e la chiave di lettura più inerente, passando dall’illustrazione di ogni singolo punto, viene fatta una sintesi dei requisiti base per la formulazione di un Business Plan sostenibile, attendibile e coerente. Particolare attenzione è dedicata ai capitoli centrali: la presentazione delle scelte strategiche dell’impresa, le azioni operative programmate e il capitolo “quantitativo” che sintetizza “in numeri” gli obiettivi strategici che ci si è posti. Il tutto con la finalità di creare un documento che non sia semplicemente un "insieme di calcoli matematici" ma una presentazione strutturata e completa a beneficio di tutti gli stakeholders.
Un modello di intervento per start-up, aziende in cerca di rilancio oppure per chiunque desideri rappresentare il suo progetto imprenditoriale.
Dalla programmazione delle vendite al calcolo del fabbisogno finanziario.
Estratto del corso che Brogi & Pittalis realizza in aula o presso le imprese.
Le dispense integrali sono adesso disponibili gratuitamente su: http://www.direzionebp.com/analisi-finanziaria-business-plan/
Il business plan, definito anche “studio di fattibilità” o “piano strategico di impresa” rappresenta lo strumento essenziale per presentare in maniera organica ed efficace un’idea imprenditoriale e i risultati della sua possibile implementazione;
Il libro fornisce diversi strumenti per la verifica della coerenza del proprio piano di business, consentendo di riallineare le ipotesi effettuate qualora non siano in grado di generare i risultati desiderati.
S. Diella - Ora o mai più-Il PNRR per superare il gender gap nelle imprese - 8 marzo 2023
Il PNRR, Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, prevede importanti opportunità per le imprese femminili.
Le slide presentano l’investimento “Sistema nazionale di certificazione della parità di genere” di cui Unioncamere è il soggetto attuatore.
L’investimento incentiva le imprese ad adottare policy adeguate a ridurre il divario di genere in tutte le aree maggiormente critiche in ambito lavorativo. Le politiche per le donne come priorità trasversale del Piano Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza assieme alle politiche giovanili e alla riduzione del divario di cittadinanza. Investimenti finalizzati al sostegno alle pari opportunità nelle Missioni 1, 4, 5 e 6 del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza.
Le slides sono state presentate in occasione della festa della donna l'8 marzo 2023 durante un webinar "Opportunità per le imprese femminili grazie al PNRR"
Le slide presentano una serie di semplici strumenti per le PMI finalizzati ad analizzare il processo produttivo e a misurare il livello di circolarità, con l’obiettivo di evidenziare le aree e le azioni di miglioramento da attuare per ottimizzare i risultati aziendali
In particolare è stato presentato CircolUP: lo strumento operativo, specifico per il settore del largo consumo, sviluppato Scuola Superiore Sant’Anna per aiutare ogni azienda a misurare il livello di circolarità in tutto il ciclo di vita del prodotto e per facilitare l'implementazione di modelli economici circolari. Lo strumento è stato personalizzato per i settori: Food and beverage, Retail, Home and personal care, Birrificio, Multinazionale del settore energetico, Conciario, Tessile.
Turismo.
Le slides sono state presentate durante un webinar che si inserisce all'interno del Progetto Ambiente organizzato da Fondazione ISI in collaborazione con Unioncamere Toscana e la Scuola Superiore Sant'Anna dedicato all'economia circolare
Le slide presentano la classificazione dei sottoprodotti di lavorazione industriale offrendo una panoramica sulla normativa vigente per la corretta gestione e valorizzazione dei sottoprodotti, con l’obiettivo di illustrare i benefici economici derivanti da pratiche virtuose di economia circolare e simbiosi industriale. In collaborazione con la Regione Toscana sono state individuate 10 filiere rappresentative del sistema produttivo della Toscana:
• Arezzo e Siena - Orafo, edilizia e Vitivinicolo
• Firenze – Agroalimentare e Vitivinicolo
• Livorno e Grosseto - Agroalimentare
• Pistoia e Prato – Florovivaismo e Tessile
• Lucca, Massa Carrara e Pisa - Nautica, Lapideo e Conciario
Le slides sono state presentate durante un webinar che si inserisce all'interno del Progetto Ambiente organizzato da Fondazione ISI in collaborazione con Unioncamere Toscana e la Scuola Superiore Sant'Anna dedicato all'economia circolare
Webinar 7 aprile 2021 - Risorse enogastronomiche delle Terre di Pisa: L'elicicoltura
Relatrice Antonia Coscetti
Incontri informativi dedicati alle Guide Turistiche della Toscana per approfondire alcune realtà museali meno conosciute oltre al patrimonio enogastronomico delle #TerrediPisaUn modo per aggiornare e costruire l'offerta turistica nelle Terre di Pisa
Webinar 6 aprile 2021 - Risorse enogastronomiche delle Terre di Pisa: il formaggio
Analisi sensoriale applicata ai formaggi e formaggi a denominazione di origine della Provincia di Pisa
Relatore Marco Franchini - Onaf (Organizzazione Nazionale Assaggiatori Formaggio)
Incontri informativi dedicati alle Guide Turistiche della Toscana per approfondire alcune realtà museali meno conosciute oltre al patrimonio enogastronomico delle #TerrediPisaUn modo per aggiornare e costruire l'offerta turistica nelle Terre di Pisa
Webinar 6 aprile 2021 - Risorse enogastronomiche delle Terre di Pisa: il tartufo
Relatore Andrea Acciai - Vice Presidente Associazione Tartufai delle Colline Sanminiatesi
Incontri informativi dedicati alle Guide Turistiche della Toscana per approfondire alcune realtà museali meno conosciute oltre al patrimonio enogastronomico delle #TerrediPisaUn modo per aggiornare e costruire l'offerta turistica nelle Terre di Pisa
Webinar 31 marzo 2021 - Risorse enogastronomiche delle Terre di Pisa: Il Vino III parte
La cucina pisana incontra i vini delle Terre di Pisa; vino storytelling e proposte di turismo esperienziale
Relatore Andrea Acciai - Presidente Strada del Vino delle Colline Pisane
Incontri informativi dedicati alle Guide Turistiche della Toscana per approfondire alcune realtà museali meno conosciute oltre al patrimonio enogastronomico delle #TerrediPisaUn modo per aggiornare e costruire l'offerta turistica nelle Terre di Pisa
Webinar 30 marzo 2021 - Risorse enogastronomiche delle Terre di Pisa: Il Vino I e II parte
Vini, cantine e territorio vitivinicolo Terre di Pisa
Relatore Andrea Acciai - Presidente Strada del vino delle Colline Pisane
Incontri informativi dedicati alle Guide Turistiche della Toscana per approfondire alcune realtà museali meno conosciute oltre al patrimonio enogastronomico delle #TerrediPisaUn modo per aggiornare e costruire l'offerta turistica nelle Terre di Pisa
Webinar 30 marzo 2021 - Risorse enogastronomiche delle Terre di Pisa: Il Vino I e II parte
Il consorzio Vini Terre di Pisa
Relatore Alessandro Balducci - Delegato Ais di Pisa
Incontri informativi dedicati alle Guide Turistiche della Toscana per approfondire alcune realtà museali meno conosciute oltre al patrimonio enogastronomico delle #TerrediPisaUn modo per aggiornare e costruire l'offerta turistica nelle Terre di Pisa
Slide A. Balducci
Webinar 30 marzo 2021 - Risorse enogastronomiche delle Terre di Pisa: Il Vino I e II parte
Relatore Alessandro Balducci - Delegato Ais di Pisa
Incontri informativi dedicati alle Guide Turistiche della Toscana per approfondire alcune realtà museali meno conosciute oltre al patrimonio enogastronomico delle #TerrediPisaUn modo per aggiornare e costruire l'offerta turistica nelle Terre di Pisa
Webinar 26 marzo 2021 L’orto Botanico di Pisa: museo botanico
Relatore Roberta Vangelisti - Sistema museale di ateneo
Gli incontri dedicati all'Orto Botanico di Pisa sono organizzati in collaborazione con l'Università di Pisa Sistema Museale di Ateneo.
Incontri informativi dedicati alle Guide Turistiche della Toscana per approfondire alcune realtà museali meno conosciute oltre al patrimonio enogastronomico delle #TerrediPisaUn modo per aggiornare e costruire l'offerta turistica nelle Terre di Pisa.
Webinar 24 marzo 2021 L’orto Botanico di Pisa: visita virtuale I parte
Relatore Raffaella Grassi - Sistema museale di ateneo
Gli incontri dedicati all'Orto Botanico di Pisa sono organizzati in collaborazione con l'Università di Pisa Sistema Museale di Ateneo.
Incontri informativi dedicati alle Guide Turistiche della Toscana per approfondire alcune realtà museali meno conosciute oltre al patrimonio enogastronomico delle #TerrediPisaUn modo per aggiornare e costruire l'offerta turistica nelle Terre di Pisa.
Webinar 25 marzo 2021 L'ORTO BOTANICO DI PISA: L’orto Botanico di Pisa: visita virtuale II parte
Relatore Giada Cordoni - Servizi Educativi Orto e Museo Botanico
Gli incontri dedicati all'Orto Botanico di Pisa sono organizzati in collaborazione con l'Università di Pisa Sistema Museale di Ateneo.
Incontri informativi dedicati alle Guide Turistiche della Toscana per approfondire alcune realtà museali meno conosciute oltre al patrimonio enogastronomico delle #TerrediPisaUn modo per aggiornare e costruire l'offerta turistica nelle Terre di Pisa.
Webinar 23 marzo 2021 L'ORTO BOTANICO DI PISA: dalla fondazione ai giorni nostri.
Relatore Marco D'Antraccoli - Curatore dell'Orto Botanico
Gli incontri dedicati all'Orto Botanico di Pisa sono organizzati in collaborazione con l'Università di Pisa Sistema Museale di Ateneo.
Incontri informativi dedicati alle Guide Turistiche della Toscana per approfondire alcune realtà museali meno conosciute oltre al patrimonio enogastronomico delle #TerrediPisaUn modo per aggiornare e costruire l'offerta turistica nelle Terre di Pisa.
Percorso formativo Azioni per l'Economia Circolare - approfondimenti sulle certificazioni per la filiera conciaria - incontro sul tema delle pelli ecologiche
Francesco Pepe - ICEC Istituto di Certificazione della qualità per l'industria Conciaria
Temi trattati:
Green marketing
Comunicazione green
Percorso formativo Azioni per l'Economia Circolare - approfondimenti sulle certificazioni per la filiera conciaria - incontro sul tema delle pelli ecologiche
Aldo Cavezzali - ICEC Istituto di Certificazione della qualità per l'industria Conciaria
Temi trattati:
La norma UNI 11427
Modalità di verifica
Tempi di verifica
Classificazione rilievi
Certificato
Percorso formativo Azioni per l'Economia Circolare - approfondimenti sulle certificazioni per la filiera conciaria - incontro sul tema delle pelli ecologiche
Sabrina Frontini - ICEC Istituto di Certificazione della qualità per l'industria Conciaria
Temi trattati:
Progetto di qualifica terzisti settore concerie
Percorso formativo Azioni per l'Economia Circolare - approfondimenti sulle certificazioni per la filiera conciaria - incontro sul tema delle pelli ecologiche
Sabrina Frontini - ICEC Istituto di Certificazione della qualità per l'industria Conciaria
Temi trattati:
- Decreto Legislativo n. 68 9 giugno 2020 disposizioni in materia di utilizzo dei termini cuoio, pelle, pelliccia
Le slide presentano applicazioni concrete di edilizia sostenibile e bioedilizia. L'esperienza di Casa Ilaria ed il progetto di recupero del complesso Badia di Carigi nel Comune di Palaia (Pisa).
OUTLINE
Il Concetto di Sostenibilita’
La Sostenibilita’ in Edilizia: Consumi ed Emissioni degli Edifici
Paradigmi Progettuali e Soluzioni Tecniche
Patrimonio Edilizio Esistente
Quanto Disperde un Edificio?
Paradigmi Progettuali e Soluzioni Tecniche
Requisiti e Prestazioni di Una Chiusura Verticale
Isolamento Termico degli Edifici
Isolamento Termico
Tecniche di Isolamento dall’Esterno
Isolamento Termico degli Edifici dall’Esterno
Differenze Tecnologiche
Paradigmi Progettuali e Soluzioni Tecniche
Le Strategie della Circolarità nel Settore Edilizio
Utilizzo di Materiali Provenienti dal Riciclo in Edilizia
Premesse: le Novità Del Decreto «Rilancio»
Le Tipologie degli Interventi Incentivati
Interventi Trainanti
Condizioni di Accesso al Superbonus
La presentazione si inserisce all'interno del percorso organizzato in collaborazione con Unioncamere Toscana e la Scuola Superiore Sant'Anna dedicato all'economia circolare nell'edilizia: soluzioni e tecniche di bioedilizia nel quadro dell'ecobonus 2020
G.Fusco - Edilizia sostenibile casi pratici in Toscana- 30 novembre 2020
P. Priora - Il Business plan
1. Business Plan ed Export Plan
Progetto SEI
«Sostegno all’Export dell’Italia»
Sostegno all’Export dell’Italia
Docente: Paolo Priora
Giugno 2020
2. Il piano aziendale o business plan analizza e descrive:
Internazionalizzazione
Business plan ed export plan
3. Il piano aziendale o business plan analizza e descrive:
• il contesto di mercato e l’ambiente competitivo,
Internazionalizzazione
Business plan ed export plan
4. Il piano aziendale o business plan analizza e descrive:
• il contesto di mercato e l’ambiente competitivo,
• gli obiettivi,
Internazionalizzazione
Business plan ed export plan
5. Il piano aziendale o business plan analizza e descrive:
• il contesto di mercato e l’ambiente competitivo,
• gli obiettivi,
• le logiche strategiche e operative delle diverse fasi di lavoro
Internazionalizzazione
Business plan ed export plan
6. Il piano aziendale o business plan analizza e descrive:
• il contesto di mercato e l’ambiente competitivo,
• gli obiettivi,
• le logiche strategiche e operative delle diverse fasi di lavoro
• i risultati di mercato ed economico finanziari previsti in un lasso di tempo di
almeno qualche anno
Internazionalizzazione
Business plan ed export plan
7. Le proiezioni economico-finanziarie, rappresentano solitamente l’ultima parte del
piano e non devono necessariamente essere dettagliate come in un vero e proprio
budget (che è sostanzialmente un programma di costi e ricavi articolato analiticamente
su brevi periodi, normalmente l’anno),
Rappresentano la conseguenza stimata delle scelte strategiche e delle azioni
ipotizzate.
Internazionalizzazione
Business plan ed export plan
8. Proprio per la sua complessità e per l’impatto che ha sull’intera struttura aziendale,
senza un’attenta e adeguata attività di pianificazione vi sono molte probabilità che il
progetto di internazionalizzazione rischi di fallire.
Internazionalizzazione
Business plan ed export plan
9. Il piano rappresenta un’esplicita guida all’azione, ossia una specie
di bussola
Internazionalizzazione
Business plan ed export plan
10. Il piano rappresenta un’esplicita guida all’azione, ossia una specie
di bussola
Internazionalizzazione
Business plan ed export plan
che consente di identificare meglio la rotta da
seguire per raggiungere gli obiettivi.
11. I vantaggi del piano sono numerosi ed evidenti…
…ci costringe a identificare e definire obiettivi specifici, quantificati e misurabili.
…a valutare i punti di forza su cui far leva e i punti di debolezza che l’azienda deve
sforzarsi di ridurre o eliminare, proprio in funzione di opportunità e minacce
Internazionalizzazione
Business plan ed export plan
12. …identificare e descrivere caratteristiche del settore di attività (tipo di infrastrutture,
caratteristiche, tendenze e comportamento della domanda, comportamento dei fornitori, dei
concorrenti e dei canali distributivi),
…valutare la sistematicità e coerenza delle decisioni ipotizzate e la sensatezza delle stime
…formulare previsioni a medio e lungo termine, grazie soprattutto all’esplicita presa di
coscienza del fatto che le decisioni di investimento avranno un impatto diluito nel tempo
…confrontare diverse alternative decisionali:
Internazionalizzazione
Business plan ed export plan
13. La definizione degli obiettivi
Gli obiettivi devono essere misurabili, verificabili e possibilmente raggiungibili. È
pertanto utile segmentarli così come si fa per le categorie di clienti o per le aree
geografiche di un mercato.
Internazionalizzazione
Business plan ed export plan
14. Il piano consente di…
• Identificare le risorse necessarie, finanziarie, tecnologiche e umane
• ridurre il livello di incertezza delle stime e quindi i rischi inerenti alle decisioni di
investimento...
• disporre di una visione integrata e bilanciata del portafoglio di attività dell’azienda
• Identificare le responsabilità ed assegnare obiettivi specifici ai vari livelli della
struttura manageriale…
Internazionalizzazione
Business plan ed export plan
15. Il piano consente di…
• formulare i programmi operativi che identificano le attività da svolgere, i ruoli, le
responsabilità e le scadenze …
• verificare e controllare se, in quale misura e perché quanto era stato previsto,
pianificato e programmato si è verificato, al fine di introdurre eventuali misure correttive
Internazionalizzazione
Business plan ed export plan
17. STRATEGIA
REALIZZATA
“Ieri-Oggi”
Descrizione di:
Impostazione strategica
operante
Performance realizzate in ogni
ASA (area strategica affari)
Fabbisogno / opportunità di
rinnovamento strategico
ILLUSTRAZIONE ORIGINI
E PRESUPPOSTI DELLE
INTENZIONI
STRATEGICHE
La struttura secondo la Borsa Italiana
18. STRATEGIA
REALIZZATA
INTENZIONI
STRATEGICHE
“Ieri-Oggi” “Domani”
Descrizione di:
Impostazione strategica
operante
Performance realizzate in ogni
ASA
Fabbisogno / opportunità di
rinnovamento strategico
Scelte del management
relative a:
Ruolo nell’arena
competitiva
Value proposition
Creazione del
vantaggio competitivo
ILLUSTRAZIONE ORIGINI
E PRESUPPOSTI DELLE
INTENZIONI
STRATEGICHE
COME SI INTENDE
CREARE VALORE
La struttura secondo la Borsa Italiana
19. STRATEGIA
REALIZZATA
INTENZIONI
STRATEGICHE
ACTION PLAN
“Ieri-Oggi” “Domani”
Descrizione di:
Impostazione strategica
operante
Performance realizzate in ogni
ASA
Fabbisogno / opportunità di
rinnovamento strategico
Scelte del management
relative a:
Ruolo nell’arena
competitiva
Value proposition
Creazione del
vantaggio competitivo
Azioni che riducono il divario tra
strategia realizzata e intenzioni
strategiche:
Impatto eco-fin e tempistica
Investimenti da realizzare
Impatto organizzativo
Interventi su portafoglio
prodotti / servizi / brand
Azioni che mutano target di
clientela
Manager responsabili
Condizioni e vincoli di
realizzabilità
ILLUSTRAZIONE ORIGINI
E PRESUPPOSTI DELLE
INTENZIONI
STRATEGICHE
COME SI INTENDE
CREARE VALORE
La struttura secondo la Borsa Italiana
20. STRATEGIA
REALIZZATA
INTENZIONI
STRATEGICHE
ACTION PLAN IPOTESI
“Ieri-Oggi” “Domani”
Descrizione di:
Impostazione strategica
operante
Performance realizzate in ogni
ASA
Fabbisogno / opportunità di
rinnovamento strategico
Scelte del management
relative a:
Ruolo nell’arena
competitiva
Value proposition
Creazione del
vantaggio competitivo
Azioni che riducono il divario tra
strategia realizzata e intenzioni
strategiche:
Impatto eco-fin e tempistica
Investimenti da realizzare
Impatto organizzativo
Interventi su portafoglio
prodotti / servizi / brand
Azioni che mutano target di
clientela
Manager responsabili
Condizioni e vincoli di
realizzabilità
Relative ai key value driver e
ai dati prospettici, con
riferimento a:
Grandezze macro-
economiche
Sviluppo ricavi
Costi diretti
Costi indiretti, oneri
finanziari e fiscalità
Evoluzione capitale
investito
• Evoluzione struttura
finanziaria
ILLUSTRAZIONE ORIGINI
E PRESUPPOSTI DELLE
INTENZIONI
STRATEGICHE
COME SI INTENDE
CREARE VALORE
La struttura secondo la Borsa Italiana
21. STRATEGIA
REALIZZATA
INTENZIONI
STRATEGICHE
ACTION PLAN IPOTESI PROIEZIONI
ECO-FIN
“Ieri-Oggi” “Domani”
Descrizione di:
Impostazione strategica
operante
Performance realizzate in ogni
ASA
Fabbisogno / opportunità di
rinnovamento strategico
Scelte del management
relative a:
Ruolo nell’arena
competitiva
Value proposition
Creazione del
vantaggio competitivo
Azioni che riducono il divario tra
strategia realizzata e intenzioni
strategiche:
Impatto eco-fin e tempistica
Investimenti da realizzare
Impatto organizzativo
Interventi su portafoglio
prodotti / servizi / brand
Azioni che mutano target di
clientela
Manager responsabili
Condizioni e vincoli di
realizzabilità
Relative ai key value driver e
ai dati prospettici, con
riferimento a:
Grandezze macro-
economiche
Sviluppo ricavi
Costi diretti
Costi indiretti, oneri
finanziari e fiscalità
Evoluzione capitale
investito
• Evoluzione struttura
finanziaria
Coerenti con le intenzioni
strategiche e l’action plan e
riferiti a:
ASA
Canali distributivi
Aree geografiche
Tipologia di clienti
Prodotti/servizi/brand
ILLUSTRAZIONE ORIGINI
E PRESUPPOSTI DELLE
INTENZIONI
STRATEGICHE
COME SI INTENDE
CREARE VALORE
La struttura secondo la Borsa Italiana
Per area strategica d'affari (ASA), si intende un sottoinsieme dell'impresa coincidente con un business specifico in
grado, se scorporato dall'azienda, di sopravvivere autonomamente. Il concetto di area strategica di affari è stato
sviluppato dagli studiosi di organizzazione d'impresa e di marketing.
23. This information is confidential and was prepared by Bain & Company solely for the use of our client; it is not to be relied on by any 3rd party without Bain's prior written consent.110931_EMDC_Executive_Plan_6DUB
23
La qualità del business
24. This information is confidential and was prepared by Bain & Company solely for the use of our client; it is not to be relied on by any 3rd party without Bain's prior written consent.110931_EMDC_Executive_Plan_6DUB
24
La qualità del business
Clienti
27. Le funzioni del business plan per il processo di internazionalizzazione
1. Autovalutazione interna (organizzazione)
2. Comunicare all’esterno
3. Guida interna
Internazionalizzazione
Business plan ed export plan
28. Le funzioni del business plan per il processo di internazionalizzazione
1. Autovalutazione interna (organizzazione)
2. Comunicare all’esterno
3. Guida interna
Sintesi del progetto
La sintesi deve essere sviluppata in modo da far capire, anche se a grandi linee, tutti gli
aspetti del progetto che si vuole intraprendere.
…in particolare evidenziare:
• Perché è interessante;
• Quali sono i risultati attesi;
• I punti di forza;
Internazionalizzazione
Business plan ed export plan
29. • Perché stiamo internazionalizzando,
quali sono i fatti che ci hanno portato a questa decisione?
• Quali sono le caratteristiche principali del mercato estero scelto?
Overview del mercato di interesse, sia a livello macroeconomico, dei
principali rischi che di concorrenza
Internazionalizzazione
Business plan ed export plan
Il Business Plan dell’internazionalizzazione deve evidenziare…
30. Il Business Plan dell’internazionalizzazione deve evidenziare…
• individuazione dei mercati esteri di sbocco maggiormente appetibili
• stima dei potenziali di mercato all’estero
• valutazione dell’impatto delle caratteristiche dei Paesi sull’importanza relativa dei
fattori di successo
• definizione dei prezzi di vendita
• valutazione dell’impatto delle scelte di canale distributivo sulla competitività e sui
margini
• valutazione dell’impatto dei profili professionali
sull’efficienza nell’impiego delle risorse aziendali.
Internazionalizzazione
Business plan ed export plan
31. Le strategie competitive da utilizzare
Rappresenta il marketing plan, identifica il segmento e il posizionamento e definisce il
marketing mix, quindi: prodotto, prezzo, distribuzione e comunicazione
La strutturata della nuova attività
Descrivere i nuovi assetti organizzativi che comprendono lo staff e questioni riguardanti
il mercato del lavoro
I costi e ricavi dell’iniziativa
Una volta analizzato il mercato di interesse e definito le strategie
è necessario quantificare gli obiettivi attraverso un piano
economico-finanziario, per un periodo generalmente a 3-5 anni.
Internazionalizzazione
Business plan ed export plan
Il Business Plan dell’internazionalizzazione deve evidenziare…
33. MERCATO DI RIFERIMENTO
• Definire il mercato di riferimento in termini di clienti, bisogni, canali e aree
geografiche aggregate:
• Descrivere la logica secondo la quale si sono definiti i confini del mercato di
riferimento;
• Descrivere le caratteristiche dello stesso mercato;
• Spiegare perché si ritiene che questo mercato sia interessante;
• Far emergere gli aspetti critici legati a questo mercato;
Internazionalizzazione
Business plan ed export plan
34. MERCATO DI RIFERIMENTO
• Valutare e giustificare il grado di attrattività del mercato.
• Clienti che si vogliono servire;
• Bisogni che si intendono soddisfare;
• Canali attraverso i quali il prodotto o il servizio sarà distribuito.
Internazionalizzazione
Business plan ed export plan
35. AMBIENTE SOCIALE E POLITICO
Per ambiente sociale si intende l’ampio insieme di fattori che caratterizzano la società
nella quale l’impresa si troverà ad operare.
Particolarmente rilevanti sono i seguenti fattori:
• La struttura della società.
• La stratificazione sociale può giocare un ruolo molto significativo perché
• influenza il volume e la natura dei consumi delle persone oltre la loro capacità di
acquisto;
• La lingua o le lingue parlate.
• La religione praticata e gli eventuali impatti sulle abitudini locali
Internazionalizzazione
Business plan ed export plan
36. AMBIENTE SOCIALE E POLITICO
• I valori culturali;
• La stabilità dell’ambiente (molto importante perché influenza l’economia e la politica
monetaria.
• Nell’analisi dell’ambiente politico-istituzionale sarebbe bene comprendere:
• Le idee guida secondo cui il paese è governato;
• Il ruolo giocato dalle principali istituzioni;
• La politica internazionale;
• Il grado di stabilità;
• La politica monetaria;
• La stabilità dei cambi.
Internazionalizzazione
Business plan ed export plan
37. AMBIENTE NORMATIVO
• Valutazione dell’ambiente normativo;
• Individuare i principali vincoli che discendono la tipo di diritto vigente.
Internazionalizzazione
Business plan ed export plan
38. ANALISI DELLA CONCORRENZA
• Quali sono le forze in campo;
• Qual è l’intensità della concorrenza che si dovrà affrontare nel mercato di
• riferimento;
• Quali sono le barriere che la nostra impresa dovrà superare per poter
competere;
• Quali evoluzioni è possibile attendersi nel sistema competitivo analizzato.
Internazionalizzazione
Business plan ed export plan
39. ANALISI DELLA CONCORRENZA (segue)
• Chi sono i concorrenti con i quali dovremo confrontarci nel mercato
• Che cosa caratterizza tali concorrenti
• Quali strategie praticano i concorrenti
• Con quali concorrenti andremo a confrontarci più direttamente
• Chi sono, oltre a noi, gli altri potenziali entranti nel mercato di riferimento
• Quali barriere all’entrata dovremo superare
• I nostri fornitori sono gli stessi dei concorrenti
• Il potere contrattuale dei fornitori
• I clienti hanno un elevato potere contrattuale
• Quali innovazioni possono modificare in modo
consistente le caratteristiche del sistema competitivo
Internazionalizzazione
Business plan ed export plan
40. ANALISI DEI CLIENTI
• Descrivere la clientela di riferimento;
• Segmentare la clientela;
• Individuare i bisogni della clientela;
• Far emergere i fattori critici di successo.
• chi sono i clienti ai quali vogliamo rivolgerci
• quali sono le caratteristiche di tali clienti e quali i loro bisogni
• individuare eventuali segmenti di clientela
• criteri secondo i quali è possibile segmentare la clientela
• Attraverso quali canali distributivi saranno collocati nel
mercato di riferimento i prodotti/servizi dell’azienda
Internazionalizzazione
Business plan ed export plan
41. OFFERTA
Evidenziare se l’offerta della nostra azienda presenta oppure no alcuni vantaggi
rispetto ai concorrenti.
• Quali sono gli elementi che compongono l’offerta dell’azienda
• Che cosa caratterizza tale offerta
• Quali vantaggi competitivi emergono dall’offerta
• Quali sono i costi che l’azienda deve sostenere per produrre tale offerta e portarla
a conoscenza dei clienti
Internazionalizzazione
Business plan ed export plan
42. STRATEGIA AZIENDALE
Esplicitare il modo in cui l’impresa intende entrare nel mercato obiettivo:
• Quale strategia di ingresso si pensa di praticare
• La strategia di ingresso si caratterizzerà per un elevato grado di innovatività
oppure l’impresa si porrà nei confronti dei clienti in modo simile a quanto fanno i
concorrenti
• Si punterà su un vantaggio di costo o sulla differenziazione rispetto ai concorrenti
• Quali sono le fasi in cui è possibile articolare la strategia di ingresso
• Quali sono i tempi previsti per la realizzazione della
strategia
Internazionalizzazione
Business plan ed export plan
43. STRUTTURA
Descrivere come l’impresa intende adeguare la propria struttura per affrontare il progetto
di internazionalizzazione:
• Caratteristiche formali della struttura aziendale
• Dove saranno localizzate le diverse attività dell’impresa
• I prodotti e i servizi offerti sul mercato di riferimento saranno prodotti
internamente, acquisiti dall’esterno o realizzati in collaborazione con un
partner
• Dove avverrà la produzione
• Dove e da chi ci si intende approvvigionare?
Internazionalizzazione
Business plan ed export plan
44. STRUTTURA (segue)
• Le vendite avverranno realizzate per mezzo della costituzione di una rete di
vendita diretta o indiretta
• Come saranno distribuiti I prodotti cliente finale, direttamente o si utilizzeranno altri
canali distributivi
• Se l’internazionalizzazione comporterà conseguenze sulla struttura di ricerca e
sviluppo
• Eventuali cambiamenti nell’organismo personale dell’impresa
• Se dovranno assumere nuove persone
• Le competenze che dovranno essere sviluppate
Internazionalizzazione
Business plan ed export plan
45. ALLEANZE PER L’INTERNAZIONALIZZAZIONE
Indicare la strategia di collaborazione che si intende realizzare:
• Profilo dei potenziali partner
• Forma tecnica dell’accordo/i
• Il profilo dell’impresa che si vorrebbe selezionare per realizzare una collaborazione
• I costi associati alla realizzazione dell’alleanza?
• I tempi previsti per la realizzazione delle diverse fasi della
• strategia di collaborazione
Internazionalizzazione
Business plan ed export plan
46. ECONOMICA-FINANZIARIA
L’analisi quantitativa del business Plan dovrà produrre le informazioni per evidenziare:
• L’entità del fabbisogno finanziario necessario per la realizzazione del progetto di
internazionalizzazione
• Le cause che stanno alla base dell’aumento/riduzione delle risorse finanziarie
dell’impresa
• Valutazione della capacità di raccogliere i mezzi finanziari necessari e come
verranno ripagati
• I risultati attesi in termini di performance economica,
patrimoniale e finanziaria
Internazionalizzazione
Business plan ed export plan
47. FABBISOGNI E LORO COPERTURA
Indicare i fabbisogni che emergono come risultato delle decisioni assunte in termini di
strategia di internazionalizzazione e le modalità definite per la loro copertura.
• Quali sono i principali fabbisogni che emergono per realizzare la strategia di
internazionalizzazione
• Come si pensa di far fronte a questi fabbisogni
Internazionalizzazione
Business plan ed export plan
48. This information is confidential and was prepared by Bain & Company solely for the use of our client; it is not to be relied on by any 3rd party without Bain's prior written consent.110931_EMDC_Executive_Plan_6DUB
48
Grazie per l’attenzione!
In collaborazione con: