SlideShare a Scribd company logo
Analisi Sensoriale applicata ai
Formaggi
e
Formaggi a denominazione di
origine della Provincia di Pisa
Pisa 6 aprile 2021
CCIAA Pisa
Corso di Formazione per Guide
Turistiche della Toscana
Di cosa parleremo?
1. “Pillole” di Analisi Sensoriale
2. Tecnica di assaggio dei Formaggi
3. Pecorino delle Balze volterrane D.O.P.
4. Pecorino Toscano D.O.P.
1 Pillole di analisi Sensoriale
Cos’è l’Analisi Sensoriale (di seguito A.S.) di un
prodotto enogastronomico?
E’ l’insieme di metodi che mediante tecniche
permettono, usando gli organi di senso, di
misurare in modo oggettivo e ripetibile le
caratteristiche sensoriali di un prodotto
1 Pillole di analisi Sensoriale
• L’analisi sensoriale è quindi una disciplina
scientifica ben definita e normata in tutte le
sue fasi.
1 Pillole di analisi Sensoriale
• NORME UNI (Ente Nazionale Italiano di Unificazione) e ISO
(International Organization for Standardization) :
•
• UNI ISO 5494, Analisi sensoriale. Apparecchiatura. Bicchiere per degustazione di prodotti liquidi, 1987.
• UNI ISO 4121, Analisi sensoriale. Metodologia. Valutazione dei prodotti alimentari con metodi che utilizzano scale, 1989.
• UNI ISO 6564, Analisi sensoriale. Metodologia. Metodi di definizione del profilo dell' odore e del sapore, 1989.
• UNI ISO 8588, Analisi sensoriale – Metodologia: Esame "A" o "diverso da "A", 1989.
• UNI ISO 8589, Analisi Sensoriale - Criteri generali per la progettazione di locali destinati all'analisi sensoriale, 1990.
• ISO 3972, Sensory analysis – Methodology: Method of investigating sensitivity of taste, 1991.
• ISO 8586, Sensory analysis - General guidance for the selection, training and monitoring of assessors – part 1: selected
assessors, 1993.
• UNI 10957, Analisi sensoriale - Metodo per la definizione del profilo sensoriale degli alimenti e delle bevande, 2003.
• UNI 11073, Analisi Sensoriale – Metodo triangolare, 2003.
• ISO 6658, Sensory analysis - General guidance, 2005.
• ISO 5496, Sensory analysis – Methodology: Initiation and training of assessors in the detection and recognition of odours,
2006.
• ISO 8587, Sensory analysis - Methodology, Ranking, 2006.
• ISO 5492, Sensory Analysis - Vocabolary, 2008.
• UNI EN ISO 5495, Analisi sensoriale - Metodologia - Metodo di comparazione a coppie, 2008.
• UNI EN ISO 8586, Analisi sensoriale - Guida generale per la selezione, addestramento e verifica periodica dei giudici - Parte
2: Giudici esperti di analisi sensoriale, 2008.
• UNI EN ISO 10399, Analisi sensoriale - Metodologia - Metodo duo-trio, 2010.
• UNI EN ISO 13299, Analisi sensoriale - Metodologia - Guida generale per la definizione del profilo sensoriale, 2010.
1 Pillole di analisi Sensoriale
Anni ‘40
U.S.Army Quartermaster Food and Container Insitute
Supporta durante la seconda guerra mondiale la ricerca relativa alla necessità
di conoscere come viene accettato il cibo da parte delle forze armate
americane.
1946
In Scandinavia, contemporaneamente alla ricerca americana, si impostano i
primi test triangolari. L’industria alimentare inizia a cogliere l’importanza di
questo settore di analisi ed inizia a finanziare la ricerca e nascono gli esperti
nelle aziende
L’ A.S. nasce all’inizio del ‘900 dalla necessità di cominciare di descrivere un
prodotto sulla base delle percezioni che provoca
1 Pillole di analisi Sensoriale
Metà anni ’50
l’università di Davis (California) inizia i primi corsi a seguire altre
in Oregon e Massachusetts
Nel 1965
Amerine, Pangborn e Roesslér pubblicano “Principle of sensory
evaluation of food”:una notevole raccolta di studi su l’A.S.
Lavoro che verrà poi considerato il testo base della disciplina e
da cui si ebbe un notevole impulso allo sviluppo della stessa
soprattutto nell’industria alimentare
1 Pillole di analisi Sensoriale
I campi in cui si usa l’A.S. nell’industria alimentare sono:
• Controllo Qualità materie prime e prodotti finiti;
• Analisi e sviluppo di nuovi prodotti;
• Test di Preferenza/Accettabilità da parte dei consumatori;
• Test di conservabilità;
• Studio dei fattori che influenzano le caratteristiche
sensoriali dei prodotti
• Ricerca nel settore dell’aromatizzazione
1 Pillole di analisi Sensoriale
ANALISI
SENSORIALE
PANEL
Panel leader
Locali
Idonei
Metodi di
analisi
statistica
dei dati
Organizzazione
1 Pillole di analisi Sensoriale
Assaggio
o
Degustazione?
1 Pillole di analisi Sensoriale
Assaggio:
esperienza sensoriale di tipo, personale, emotiva, che risponde alla
domanda:
“è buono (cattivo)?” “mi piace (non mi piace)?”
Sensazione = reazione ad uno stimolo
Degustazione:
esperienza sensoriale condotta secondo un metodo ben preciso
applicando tecniche determinate che risponde alla domanda:
“perché mi piace (non mi piace)”
Percezione = sensazioni raccolte, elaborate, organizzate in modo
logico e misurabili
Attraverso l’uso degli organi di senso, con concentrazione e disciplina,
il degustatore trasforma le sensazioni in percezioni
1 Pillole di analisi Sensoriale
…di cosa andiamo a parlare?
Il settore lattiero caseario in Toscana:
Attualmente si stima siano presenti in Regione
280.000 capi ovi-caprini
con circa 1000 aziende
che producono circa 55.000 ton di latte
(Sottomisura 21.2 versione 9.1 PSR)
-
Il Formaggio:
Per«formaggio» o «cacio» si intende il prodotto ricavato dal LATTE intero,
ovvero parzialmente o totalmente scremato, oppure dalla crema (di latte),
a seguito di una COAGULAZIONE acida o presamica, facendo uso o meno
di FERMENTI e di sale da cucina.
2 Analisi Sensoriale dei formaggi
Nota prima di cominciare
vale sempre: se il formaggio è in frigorifero/sottovuoto deve stare
mediamente un’ora a temperatura ambiente prima del test.
A questo punto si cominciano ad usare i nostri strumenti di lavoro
2 Analisi Sensoriale dei formaggi
Le fasi
1. Visiva
2. Olfattiva
3. Gustativa
2 Analisi Sensoriale dei formaggi
1. Analisi Visiva
Si comincia ad osservare la forma intera nel suo aspetto
esterno: le facce, lo scalzo. Forma, aspetto, verifica della
presenza di eventuali difetti. Ad esempio: Gonfiori
anomali, Asimmetrie, Variazioni di colore della crosta,
presenza di muffe,acari,…. Poi la forma viene aperta e se
ne esamina l’interno: colore (tonalità ed uniformità),
occhiatura, eventuale erborinatura, sottocrosta….
2 Analisi Sensoriale dei formaggi
1. Visiva
2 Analisi Sensoriale dei formaggi
2. Olfattiva
In questa fase si viene in contatto fisico con il prodotto, il campione
viene servito all’assaggiatore. Qui si usa anche il tatto per rilevare la
struttura ed altre caratteristiche (Es.: untuosità). Questa è una fase
molto importante, impegnativa e coinvolgente
Cosa si cerca:
Anche qui presenza o meno di difetti (odori sgradevoli), quindi il profilo
olfattivo con i riconoscimenti dei descrittori: famiglie (lattico,
erbaceo,…), o nel dettaglio: latte, burro, fieno, stalla…. la qualità si
ha per assenza di difetti e dal riconoscimento di almeno 4/6
descrittori diversi.
2 Analisi Sensoriale dei formaggi
3. Gustativa
Finalmente si arriva alla fase gustativa:
2 Analisi Sensoriale dei formaggi
3. Gustativa
1. Sapori
2. Aromi
3. Percezioni Trigeminali
2 Analisi Sensoriale dei formaggi
3. Gustativa
Sapori
• Dolce
• Salato
• Acido
• Amaro
• Umami
(Grasso)
2 Analisi Sensoriale dei formaggi
3. Gustativa
Aromi
NON SULLA LINGUA
Le sostanza volatili che si liberano durante una corretta
masticazione raggiungono le cellule olfattive per via
retro-nasale determinando la percezione, appunto, degli
AROMI
2 Analisi Sensoriale dei formaggi
3. Gustativa
Percezioni Trigeminali
veicolate dal nervo trigemino sono la percezione di
piccante, astringente, metallico, rinfrescante.
2 Analisi Sensoriale dei formaggi
3. Gustativa
Sempre parte dell’Analisi Gustativa è l’Analisi
della struttura della pasta
(Es.: dura, adesiva, gessosa, solubile…)
Il Pecorino delle balze volterrane
Il Pecorino delle balze volterrane
Il territorio
Il Pecorino delle balze volterrane
D.O.P da feb 2015
La zona di produzione,
la zona di allevamento degli
ovini e di stagionatura è
rappresentata esclusivamente
dal territorio dei comuni di
Volterra, Pomarance,
Montecatini Val di Cecina,
Castelnuovo Val di Cecina,
Monteverdi, tutti ubicati in
provincia di Pisa.
Il Pecorino delle balze volterrane
Esclusivamente da latte ovino CRUDO intero, con
l’uso del caglio vegetale in particolare il caglio di carciofo
selvatico (Cynara cardunculus L.) è l’unico formaggio italiano
ad avere queste caratteristiche
Il Pecorino delle balze volterrane
quattro le diverse tipologie:
“fresco”, da 7 giorni a 44 giorni di
conservazione;
“semistagionato”, da 45 giorni a 6
mesi di stagionatura;
“stagionato”, da 6 mesi a 12 mesi di
stagionatura;
“da asserbo”, oltre 12 mesi di
stagionatura.
Il Pecorino delle balze volterrane
Dal disciplinare:
2.1 Caratteristiche fisiche
Forma: cilindrica a facce piane con
scalzo dritto o leggermente convesso.
Diametro delle facce: da 10 a 30 cm.
Altezza dello scalzo: da 5 a 15 cm.
Peso: da 600 g a 2 Kg, per il pecorino
«fresco», «semistagionato» e
«stagionato», fino a 7 Kg per il
pecorino «da asserbo».
Crosta: di colore variabile dal giallo
paglierino al giallo carico. Dopo il
trattamento con olio di oliva e cenere
presenta colore grigio.
Il Pecorino delle balze volterrane
Pasta: a struttura compatta e minima
friabilità con eventuale leggera
occhiatura irregolarmente distribuita.
Al taglio il colore si presenta variabile
dal bianco per il tipo «fresco» al
paglierino più meno intenso nel tipo
«semistagionato», «stagionato» e «da
asserbo».
Il Pecorino delle balze volterrane
Caratteristiche chimiche
Grasso sulla sostanza secca: >45 %
Proteine(Nx6,25): >20 %
Il Pecorino delle balze volterrane
Caratteristiche organolettiche
Profumo: persistente che ricorda il latte e il
cardo selvatico, con sentori di erbe
aromatiche e fiori.
Sapore: al primo assaggio dolce, con sentori
di latte e floreali e note di cardo; retrogusto
lungo e persistente con richiami vegetali
freschi; finale leggermente piccante,
caratteristica che diventa più intensa con
l’aumentare del periodo di stagionatura,
accompagnandosi a una leggera sapidità e
allappatura nei tipi “stagionato” e “da
asserbo”.
Il Pecorino Toscano D.O.P.
ZONA DI PRODUZIONE La zona di origine
del latte e di produzione e di stagionatura
del formaggio di cui sopra comprende
l'intero territorio della regione Toscana,
l’intero territorio dei comuni di Allerona e
Castiglione del Lago ricadenti nella regione
Umbria e l’intero territorio dei comuni di
Acquapendente, Onano, San Lorenzo
Nuovo, Grotte di Castro, Gradoli, Valentano,
Farnese, Ischia di Castro, Montefiascone,
Bolsena e Capodimonte ricadenti nella
regione Lazio.
Il Pecorino Toscano D.O.P.
La denominazione di origine «Pecorino Toscano» è
riservata al formaggio avente le seguenti caratteristiche:
formaggio a pasta tenera Pecorino Toscano tenero o a
pasta semi dura Pecorino Toscano stagionato,
Il periodo di maturazione è di almeno 20 giorni per il tipo a
pasta tenera e deve essere non inferiore a quattro mesi per
il tipo a pasta semidura prodotto esclusivamente con latte di
pecora intero proveniente dalla zona di produzione.
Il Pecorino Toscano D.O.P.
È usato come formaggio da tavola o da
grattugia. Al confronto di altri formaggi a
latte di pecora il Pecorino Toscano ha un
sapore più mite e armonico. Messo a
confronto con altri formaggi prodotti con
latte vaccino o misto, ha un gusto più deciso
ma senza mai eccedere.
Il Pecorino Toscano D.O.P.
forma cilindrica a facce piane con
scalzo leggermente convesso;
dimensioni: diametro delle facce da
15 a 22 centimetri, altezza dello
scalzo da 7 a 11 centimetri con
variazioni in più o in meno in
entrambe le caratteristiche in
rapporto alle condizioni tecniche di
produzione, fermo restando che lo
scalzo non deve mai superare la metà
del diametro. Gli scalzi più elevati
rispetto al diametro, saranno
preferiti nelle forme a pasta
semidura; peso da 0,75 a 3,50 kg.

More Related Content

What's hot

Ripasso esame Sommelier - Generale
Ripasso esame Sommelier - GeneraleRipasso esame Sommelier - Generale
Ripasso esame Sommelier - GeneraleVeronica Montanelli
 
Corso Sommelier Livello 1 Enologia 2020
Corso Sommelier Livello 1 Enologia 2020Corso Sommelier Livello 1 Enologia 2020
Corso Sommelier Livello 1 Enologia 2020
Storytelling Meridiano S.r.l.
 
Friuli Venezia Giulia Sommelier AIS
Friuli Venezia Giulia Sommelier AISFriuli Venezia Giulia Sommelier AIS
Friuli Venezia Giulia Sommelier AIS
Da Burde
 
Alto Adige AIS Secondo Livello
Alto Adige AIS Secondo LivelloAlto Adige AIS Secondo Livello
Alto Adige AIS Secondo Livello
Da Burde
 
Lombardia AIS Secondo Livello
Lombardia AIS Secondo LivelloLombardia AIS Secondo Livello
Lombardia AIS Secondo Livello
Da Burde
 
Enologia vinificazione Sommelier AIS 1°livello
Enologia vinificazione Sommelier AIS 1°livelloEnologia vinificazione Sommelier AIS 1°livello
Enologia vinificazione Sommelier AIS 1°livello
Archisa Relais Hostaria
 
Liguria Vini e Vitigni
Liguria Vini e VitigniLiguria Vini e Vitigni
Liguria Vini e Vitigni
Da Burde
 
Gin
GinGin
Spumante VS Champagne
Spumante VS ChampagneSpumante VS Champagne
Spumante VS Champagne
NovellaP
 
Strumenti del Sommelier AIS 1°livello
Strumenti del Sommelier AIS 1°livelloStrumenti del Sommelier AIS 1°livello
Strumenti del Sommelier AIS 1°livello
Archisa Relais Hostaria
 
Viticultura Sommelier AIS 1°livello
Viticultura Sommelier AIS 1°livelloViticultura Sommelier AIS 1°livello
Viticultura Sommelier AIS 1°livello
Archisa Relais Hostaria
 
Francesco Martusciello - Corso Sommelier 2013: Enologia
Francesco Martusciello - Corso Sommelier 2013: EnologiaFrancesco Martusciello - Corso Sommelier 2013: Enologia
Francesco Martusciello - Corso Sommelier 2013: Enologia
Storytelling Meridiano S.r.l.
 
Toscana Lezione AI Secondo livello
Toscana Lezione AI Secondo livelloToscana Lezione AI Secondo livello
Toscana Lezione AI Secondo livello
Da Burde
 
Ripasso esame Sommelier - Italia e Mondo
Ripasso esame Sommelier -  Italia e MondoRipasso esame Sommelier -  Italia e Mondo
Ripasso esame Sommelier - Italia e MondoVeronica Montanelli
 
Umbria Lezione AIS secondo Livello
Umbria Lezione AIS secondo LivelloUmbria Lezione AIS secondo Livello
Umbria Lezione AIS secondo Livello
Da Burde
 
Francesco Martusciello - Corso Sommelier 2013: Costituenti e Alterazioni del ...
Francesco Martusciello - Corso Sommelier 2013: Costituenti e Alterazioni del ...Francesco Martusciello - Corso Sommelier 2013: Costituenti e Alterazioni del ...
Francesco Martusciello - Corso Sommelier 2013: Costituenti e Alterazioni del ...
Storytelling Meridiano S.r.l.
 
I vini speciali Sommelier AIS 1°livello
I vini speciali Sommelier AIS 1°livelloI vini speciali Sommelier AIS 1°livello
I vini speciali Sommelier AIS 1°livello
Archisa Relais Hostaria
 
Exposición El vino en francia
Exposición  El vino en  franciaExposición  El vino en  francia
Exposición El vino en francia
Paola Agudelo
 
I distillati Sommelier AIS 1°livello
I distillati Sommelier AIS 1°livelloI distillati Sommelier AIS 1°livello
I distillati Sommelier AIS 1°livello
Archisa Relais Hostaria
 

What's hot (20)

Ripasso esame Sommelier - Generale
Ripasso esame Sommelier - GeneraleRipasso esame Sommelier - Generale
Ripasso esame Sommelier - Generale
 
Corso Sommelier Livello 1 Enologia 2020
Corso Sommelier Livello 1 Enologia 2020Corso Sommelier Livello 1 Enologia 2020
Corso Sommelier Livello 1 Enologia 2020
 
Friuli Venezia Giulia Sommelier AIS
Friuli Venezia Giulia Sommelier AISFriuli Venezia Giulia Sommelier AIS
Friuli Venezia Giulia Sommelier AIS
 
Alto Adige AIS Secondo Livello
Alto Adige AIS Secondo LivelloAlto Adige AIS Secondo Livello
Alto Adige AIS Secondo Livello
 
Lombardia AIS Secondo Livello
Lombardia AIS Secondo LivelloLombardia AIS Secondo Livello
Lombardia AIS Secondo Livello
 
Enologia vinificazione Sommelier AIS 1°livello
Enologia vinificazione Sommelier AIS 1°livelloEnologia vinificazione Sommelier AIS 1°livello
Enologia vinificazione Sommelier AIS 1°livello
 
Liguria Vini e Vitigni
Liguria Vini e VitigniLiguria Vini e Vitigni
Liguria Vini e Vitigni
 
Gin
GinGin
Gin
 
Spumante VS Champagne
Spumante VS ChampagneSpumante VS Champagne
Spumante VS Champagne
 
Strumenti del Sommelier AIS 1°livello
Strumenti del Sommelier AIS 1°livelloStrumenti del Sommelier AIS 1°livello
Strumenti del Sommelier AIS 1°livello
 
Viticultura Sommelier AIS 1°livello
Viticultura Sommelier AIS 1°livelloViticultura Sommelier AIS 1°livello
Viticultura Sommelier AIS 1°livello
 
Lenologia Seconda Parte
Lenologia Seconda ParteLenologia Seconda Parte
Lenologia Seconda Parte
 
Francesco Martusciello - Corso Sommelier 2013: Enologia
Francesco Martusciello - Corso Sommelier 2013: EnologiaFrancesco Martusciello - Corso Sommelier 2013: Enologia
Francesco Martusciello - Corso Sommelier 2013: Enologia
 
Toscana Lezione AI Secondo livello
Toscana Lezione AI Secondo livelloToscana Lezione AI Secondo livello
Toscana Lezione AI Secondo livello
 
Ripasso esame Sommelier - Italia e Mondo
Ripasso esame Sommelier -  Italia e MondoRipasso esame Sommelier -  Italia e Mondo
Ripasso esame Sommelier - Italia e Mondo
 
Umbria Lezione AIS secondo Livello
Umbria Lezione AIS secondo LivelloUmbria Lezione AIS secondo Livello
Umbria Lezione AIS secondo Livello
 
Francesco Martusciello - Corso Sommelier 2013: Costituenti e Alterazioni del ...
Francesco Martusciello - Corso Sommelier 2013: Costituenti e Alterazioni del ...Francesco Martusciello - Corso Sommelier 2013: Costituenti e Alterazioni del ...
Francesco Martusciello - Corso Sommelier 2013: Costituenti e Alterazioni del ...
 
I vini speciali Sommelier AIS 1°livello
I vini speciali Sommelier AIS 1°livelloI vini speciali Sommelier AIS 1°livello
I vini speciali Sommelier AIS 1°livello
 
Exposición El vino en francia
Exposición  El vino en  franciaExposición  El vino en  francia
Exposición El vino en francia
 
I distillati Sommelier AIS 1°livello
I distillati Sommelier AIS 1°livelloI distillati Sommelier AIS 1°livello
I distillati Sommelier AIS 1°livello
 

Similar to M. Franchini - analisi sensoriale formaggi - 6 aprile 2021

Reg. 1935/2004/CE art.3 non dimentichiamo l’aspetto sensoriale
Reg. 1935/2004/CE art.3 non dimentichiamo l’aspetto sensorialeReg. 1935/2004/CE art.3 non dimentichiamo l’aspetto sensoriale
Reg. 1935/2004/CE art.3 non dimentichiamo l’aspetto sensoriale
AIBO-FCE
 
Progetto Axia - Food reputation map - 27.02.2012
Progetto Axia - Food reputation map - 27.02.2012Progetto Axia - Food reputation map - 27.02.2012
Progetto Axia - Food reputation map - 27.02.2012Nestlè - Progetto Axia
 
Comportamento alimentare e _stili _di_vita
Comportamento alimentare e _stili _di_vitaComportamento alimentare e _stili _di_vita
Comportamento alimentare e _stili _di_vitaLuoghi di Prevenzione
 
Gustavo.it - IdeaTre60
Gustavo.it  - IdeaTre60Gustavo.it  - IdeaTre60
Gustavo.it - IdeaTre60
Luigi Spagnolo
 
Corso analisi sensoriale miele livello 1
Corso analisi sensoriale miele livello 1Corso analisi sensoriale miele livello 1
Corso analisi sensoriale miele livello 1Alberto Fatticcioni
 
presentazione-julijana ultima
presentazione-julijana ultimapresentazione-julijana ultima
presentazione-julijana ultimaJuliana Tasevska
 
Gpf food trends sintesi
Gpf food trends sintesiGpf food trends sintesi
Gpf food trends sintesi
GPF_Research
 

Similar to M. Franchini - analisi sensoriale formaggi - 6 aprile 2021 (7)

Reg. 1935/2004/CE art.3 non dimentichiamo l’aspetto sensoriale
Reg. 1935/2004/CE art.3 non dimentichiamo l’aspetto sensorialeReg. 1935/2004/CE art.3 non dimentichiamo l’aspetto sensoriale
Reg. 1935/2004/CE art.3 non dimentichiamo l’aspetto sensoriale
 
Progetto Axia - Food reputation map - 27.02.2012
Progetto Axia - Food reputation map - 27.02.2012Progetto Axia - Food reputation map - 27.02.2012
Progetto Axia - Food reputation map - 27.02.2012
 
Comportamento alimentare e _stili _di_vita
Comportamento alimentare e _stili _di_vitaComportamento alimentare e _stili _di_vita
Comportamento alimentare e _stili _di_vita
 
Gustavo.it - IdeaTre60
Gustavo.it  - IdeaTre60Gustavo.it  - IdeaTre60
Gustavo.it - IdeaTre60
 
Corso analisi sensoriale miele livello 1
Corso analisi sensoriale miele livello 1Corso analisi sensoriale miele livello 1
Corso analisi sensoriale miele livello 1
 
presentazione-julijana ultima
presentazione-julijana ultimapresentazione-julijana ultima
presentazione-julijana ultima
 
Gpf food trends sintesi
Gpf food trends sintesiGpf food trends sintesi
Gpf food trends sintesi
 

More from Camera di Commercio di Pisa

S. Diella PNRR Certificazione parità di genere
S. Diella PNRR Certificazione parità di genereS. Diella PNRR Certificazione parità di genere
S. Diella PNRR Certificazione parità di genere
Camera di Commercio di Pisa
 
A. Novi - La misurazione delle performance di circolarità - 22 febbraio 2022
A. Novi - La misurazione delle performance di circolarità - 22 febbraio 2022A. Novi - La misurazione delle performance di circolarità - 22 febbraio 2022
A. Novi - La misurazione delle performance di circolarità - 22 febbraio 2022
Camera di Commercio di Pisa
 
L. Marrucci - Rifiuto o sottoprodotto? Un supporto per una corretta classific...
L. Marrucci - Rifiuto o sottoprodotto? Un supporto per una corretta classific...L. Marrucci - Rifiuto o sottoprodotto? Un supporto per una corretta classific...
L. Marrucci - Rifiuto o sottoprodotto? Un supporto per una corretta classific...
Camera di Commercio di Pisa
 
C. Martelli - Terre di Pisa Natura Toscana - i dati della destinazione turistica
C. Martelli - Terre di Pisa Natura Toscana - i dati della destinazione turisticaC. Martelli - Terre di Pisa Natura Toscana - i dati della destinazione turistica
C. Martelli - Terre di Pisa Natura Toscana - i dati della destinazione turistica
Camera di Commercio di Pisa
 
I. Fogliata - Il Budget di tesoreria - 30 novembre 2021
I. Fogliata - Il Budget di tesoreria - 30 novembre 2021I. Fogliata - Il Budget di tesoreria - 30 novembre 2021
I. Fogliata - Il Budget di tesoreria - 30 novembre 2021
Camera di Commercio di Pisa
 
A.Coscetti - elicicoltura - 7 aprile 2021
A.Coscetti - elicicoltura - 7 aprile 2021A.Coscetti - elicicoltura - 7 aprile 2021
A.Coscetti - elicicoltura - 7 aprile 2021
Camera di Commercio di Pisa
 
A. Acciai - Il tartufo - 6 aprile 2021
A. Acciai - Il tartufo - 6 aprile 2021A. Acciai - Il tartufo - 6 aprile 2021
A. Acciai - Il tartufo - 6 aprile 2021
Camera di Commercio di Pisa
 
A. Acciai - La cucina pisana incontra i vini delle Terre di Pisa - 31 marzo ...
A. Acciai - La cucina pisana incontra i vini delle Terre di Pisa -  31 marzo ...A. Acciai - La cucina pisana incontra i vini delle Terre di Pisa -  31 marzo ...
A. Acciai - La cucina pisana incontra i vini delle Terre di Pisa - 31 marzo ...
Camera di Commercio di Pisa
 
A. Acciai - Vini, cantine e territorio vitivinicolo Terre di Pisa - 30 marzo ...
A. Acciai - Vini, cantine e territorio vitivinicolo Terre di Pisa - 30 marzo ...A. Acciai - Vini, cantine e territorio vitivinicolo Terre di Pisa - 30 marzo ...
A. Acciai - Vini, cantine e territorio vitivinicolo Terre di Pisa - 30 marzo ...
Camera di Commercio di Pisa
 
A. Balducci - Il Consorzio Vini Terre di Pisa - 30 marzo 2021
A. Balducci - Il Consorzio Vini Terre di Pisa -  30 marzo 2021A. Balducci - Il Consorzio Vini Terre di Pisa -  30 marzo 2021
A. Balducci - Il Consorzio Vini Terre di Pisa - 30 marzo 2021
Camera di Commercio di Pisa
 
A. Balducci - DOC Montescudaio - 30 marzo 2021
A. Balducci - DOC Montescudaio -  30 marzo 2021A. Balducci - DOC Montescudaio -  30 marzo 2021
A. Balducci - DOC Montescudaio - 30 marzo 2021
Camera di Commercio di Pisa
 
R. Vangelisti - Museo Botanico - 26 marzo 2021
R. Vangelisti - Museo Botanico - 26 marzo 2021 R. Vangelisti - Museo Botanico - 26 marzo 2021
R. Vangelisti - Museo Botanico - 26 marzo 2021
Camera di Commercio di Pisa
 
R. Grassi - Orto Botanico visita virtuale I parte - 24 marzo 2021
R. Grassi - Orto Botanico visita virtuale I parte - 24 marzo 2021R. Grassi - Orto Botanico visita virtuale I parte - 24 marzo 2021
R. Grassi - Orto Botanico visita virtuale I parte - 24 marzo 2021
Camera di Commercio di Pisa
 
G. Cordoni - Orto Botanico di Pisa visita virtuale - 25 marzo 2021
G. Cordoni - Orto Botanico di Pisa visita virtuale - 25 marzo 2021G. Cordoni - Orto Botanico di Pisa visita virtuale - 25 marzo 2021
G. Cordoni - Orto Botanico di Pisa visita virtuale - 25 marzo 2021
Camera di Commercio di Pisa
 
Slide M. D'Antraccoli Orto botanico Pisa - 23 marzo 2021
Slide M. D'Antraccoli Orto botanico Pisa -  23 marzo 2021Slide M. D'Antraccoli Orto botanico Pisa -  23 marzo 2021
Slide M. D'Antraccoli Orto botanico Pisa - 23 marzo 2021
Camera di Commercio di Pisa
 
F. Pepe - Green Marketing e greenwashing - 2 dicembre 2020
F. Pepe - Green Marketing e greenwashing - 2 dicembre 2020F. Pepe - Green Marketing e greenwashing - 2 dicembre 2020
F. Pepe - Green Marketing e greenwashing - 2 dicembre 2020
Camera di Commercio di Pisa
 
A. Cavezzali - Certificazione standard UNI11427 - 2 dicembre 2020
A. Cavezzali -  Certificazione standard UNI11427 - 2 dicembre 2020A. Cavezzali -  Certificazione standard UNI11427 - 2 dicembre 2020
A. Cavezzali - Certificazione standard UNI11427 - 2 dicembre 2020
Camera di Commercio di Pisa
 
S. Frontini - progetto qualifica terzisti concerie - 2 dicembre 2020
S. Frontini - progetto qualifica terzisti concerie - 2 dicembre 2020S. Frontini - progetto qualifica terzisti concerie - 2 dicembre 2020
S. Frontini - progetto qualifica terzisti concerie - 2 dicembre 2020
Camera di Commercio di Pisa
 
S. Frontini - certificazione pelli decreto 68 - 2 dicembre 2020
S. Frontini - certificazione pelli decreto 68 - 2 dicembre 2020S. Frontini - certificazione pelli decreto 68 - 2 dicembre 2020
S. Frontini - certificazione pelli decreto 68 - 2 dicembre 2020
Camera di Commercio di Pisa
 
G.Fusco - Edilizia sostenibile casi pratici in Toscana- 30 novembre 2020
G.Fusco - Edilizia sostenibile casi pratici in Toscana- 30 novembre 2020G.Fusco - Edilizia sostenibile casi pratici in Toscana- 30 novembre 2020
G.Fusco - Edilizia sostenibile casi pratici in Toscana- 30 novembre 2020
Camera di Commercio di Pisa
 

More from Camera di Commercio di Pisa (20)

S. Diella PNRR Certificazione parità di genere
S. Diella PNRR Certificazione parità di genereS. Diella PNRR Certificazione parità di genere
S. Diella PNRR Certificazione parità di genere
 
A. Novi - La misurazione delle performance di circolarità - 22 febbraio 2022
A. Novi - La misurazione delle performance di circolarità - 22 febbraio 2022A. Novi - La misurazione delle performance di circolarità - 22 febbraio 2022
A. Novi - La misurazione delle performance di circolarità - 22 febbraio 2022
 
L. Marrucci - Rifiuto o sottoprodotto? Un supporto per una corretta classific...
L. Marrucci - Rifiuto o sottoprodotto? Un supporto per una corretta classific...L. Marrucci - Rifiuto o sottoprodotto? Un supporto per una corretta classific...
L. Marrucci - Rifiuto o sottoprodotto? Un supporto per una corretta classific...
 
C. Martelli - Terre di Pisa Natura Toscana - i dati della destinazione turistica
C. Martelli - Terre di Pisa Natura Toscana - i dati della destinazione turisticaC. Martelli - Terre di Pisa Natura Toscana - i dati della destinazione turistica
C. Martelli - Terre di Pisa Natura Toscana - i dati della destinazione turistica
 
I. Fogliata - Il Budget di tesoreria - 30 novembre 2021
I. Fogliata - Il Budget di tesoreria - 30 novembre 2021I. Fogliata - Il Budget di tesoreria - 30 novembre 2021
I. Fogliata - Il Budget di tesoreria - 30 novembre 2021
 
A.Coscetti - elicicoltura - 7 aprile 2021
A.Coscetti - elicicoltura - 7 aprile 2021A.Coscetti - elicicoltura - 7 aprile 2021
A.Coscetti - elicicoltura - 7 aprile 2021
 
A. Acciai - Il tartufo - 6 aprile 2021
A. Acciai - Il tartufo - 6 aprile 2021A. Acciai - Il tartufo - 6 aprile 2021
A. Acciai - Il tartufo - 6 aprile 2021
 
A. Acciai - La cucina pisana incontra i vini delle Terre di Pisa - 31 marzo ...
A. Acciai - La cucina pisana incontra i vini delle Terre di Pisa -  31 marzo ...A. Acciai - La cucina pisana incontra i vini delle Terre di Pisa -  31 marzo ...
A. Acciai - La cucina pisana incontra i vini delle Terre di Pisa - 31 marzo ...
 
A. Acciai - Vini, cantine e territorio vitivinicolo Terre di Pisa - 30 marzo ...
A. Acciai - Vini, cantine e territorio vitivinicolo Terre di Pisa - 30 marzo ...A. Acciai - Vini, cantine e territorio vitivinicolo Terre di Pisa - 30 marzo ...
A. Acciai - Vini, cantine e territorio vitivinicolo Terre di Pisa - 30 marzo ...
 
A. Balducci - Il Consorzio Vini Terre di Pisa - 30 marzo 2021
A. Balducci - Il Consorzio Vini Terre di Pisa -  30 marzo 2021A. Balducci - Il Consorzio Vini Terre di Pisa -  30 marzo 2021
A. Balducci - Il Consorzio Vini Terre di Pisa - 30 marzo 2021
 
A. Balducci - DOC Montescudaio - 30 marzo 2021
A. Balducci - DOC Montescudaio -  30 marzo 2021A. Balducci - DOC Montescudaio -  30 marzo 2021
A. Balducci - DOC Montescudaio - 30 marzo 2021
 
R. Vangelisti - Museo Botanico - 26 marzo 2021
R. Vangelisti - Museo Botanico - 26 marzo 2021 R. Vangelisti - Museo Botanico - 26 marzo 2021
R. Vangelisti - Museo Botanico - 26 marzo 2021
 
R. Grassi - Orto Botanico visita virtuale I parte - 24 marzo 2021
R. Grassi - Orto Botanico visita virtuale I parte - 24 marzo 2021R. Grassi - Orto Botanico visita virtuale I parte - 24 marzo 2021
R. Grassi - Orto Botanico visita virtuale I parte - 24 marzo 2021
 
G. Cordoni - Orto Botanico di Pisa visita virtuale - 25 marzo 2021
G. Cordoni - Orto Botanico di Pisa visita virtuale - 25 marzo 2021G. Cordoni - Orto Botanico di Pisa visita virtuale - 25 marzo 2021
G. Cordoni - Orto Botanico di Pisa visita virtuale - 25 marzo 2021
 
Slide M. D'Antraccoli Orto botanico Pisa - 23 marzo 2021
Slide M. D'Antraccoli Orto botanico Pisa -  23 marzo 2021Slide M. D'Antraccoli Orto botanico Pisa -  23 marzo 2021
Slide M. D'Antraccoli Orto botanico Pisa - 23 marzo 2021
 
F. Pepe - Green Marketing e greenwashing - 2 dicembre 2020
F. Pepe - Green Marketing e greenwashing - 2 dicembre 2020F. Pepe - Green Marketing e greenwashing - 2 dicembre 2020
F. Pepe - Green Marketing e greenwashing - 2 dicembre 2020
 
A. Cavezzali - Certificazione standard UNI11427 - 2 dicembre 2020
A. Cavezzali -  Certificazione standard UNI11427 - 2 dicembre 2020A. Cavezzali -  Certificazione standard UNI11427 - 2 dicembre 2020
A. Cavezzali - Certificazione standard UNI11427 - 2 dicembre 2020
 
S. Frontini - progetto qualifica terzisti concerie - 2 dicembre 2020
S. Frontini - progetto qualifica terzisti concerie - 2 dicembre 2020S. Frontini - progetto qualifica terzisti concerie - 2 dicembre 2020
S. Frontini - progetto qualifica terzisti concerie - 2 dicembre 2020
 
S. Frontini - certificazione pelli decreto 68 - 2 dicembre 2020
S. Frontini - certificazione pelli decreto 68 - 2 dicembre 2020S. Frontini - certificazione pelli decreto 68 - 2 dicembre 2020
S. Frontini - certificazione pelli decreto 68 - 2 dicembre 2020
 
G.Fusco - Edilizia sostenibile casi pratici in Toscana- 30 novembre 2020
G.Fusco - Edilizia sostenibile casi pratici in Toscana- 30 novembre 2020G.Fusco - Edilizia sostenibile casi pratici in Toscana- 30 novembre 2020
G.Fusco - Edilizia sostenibile casi pratici in Toscana- 30 novembre 2020
 

M. Franchini - analisi sensoriale formaggi - 6 aprile 2021

  • 1. Analisi Sensoriale applicata ai Formaggi e Formaggi a denominazione di origine della Provincia di Pisa Pisa 6 aprile 2021 CCIAA Pisa Corso di Formazione per Guide Turistiche della Toscana
  • 2. Di cosa parleremo? 1. “Pillole” di Analisi Sensoriale 2. Tecnica di assaggio dei Formaggi 3. Pecorino delle Balze volterrane D.O.P. 4. Pecorino Toscano D.O.P.
  • 3. 1 Pillole di analisi Sensoriale Cos’è l’Analisi Sensoriale (di seguito A.S.) di un prodotto enogastronomico? E’ l’insieme di metodi che mediante tecniche permettono, usando gli organi di senso, di misurare in modo oggettivo e ripetibile le caratteristiche sensoriali di un prodotto
  • 4. 1 Pillole di analisi Sensoriale • L’analisi sensoriale è quindi una disciplina scientifica ben definita e normata in tutte le sue fasi.
  • 5. 1 Pillole di analisi Sensoriale • NORME UNI (Ente Nazionale Italiano di Unificazione) e ISO (International Organization for Standardization) : • • UNI ISO 5494, Analisi sensoriale. Apparecchiatura. Bicchiere per degustazione di prodotti liquidi, 1987. • UNI ISO 4121, Analisi sensoriale. Metodologia. Valutazione dei prodotti alimentari con metodi che utilizzano scale, 1989. • UNI ISO 6564, Analisi sensoriale. Metodologia. Metodi di definizione del profilo dell' odore e del sapore, 1989. • UNI ISO 8588, Analisi sensoriale – Metodologia: Esame "A" o "diverso da "A", 1989. • UNI ISO 8589, Analisi Sensoriale - Criteri generali per la progettazione di locali destinati all'analisi sensoriale, 1990. • ISO 3972, Sensory analysis – Methodology: Method of investigating sensitivity of taste, 1991. • ISO 8586, Sensory analysis - General guidance for the selection, training and monitoring of assessors – part 1: selected assessors, 1993. • UNI 10957, Analisi sensoriale - Metodo per la definizione del profilo sensoriale degli alimenti e delle bevande, 2003. • UNI 11073, Analisi Sensoriale – Metodo triangolare, 2003. • ISO 6658, Sensory analysis - General guidance, 2005. • ISO 5496, Sensory analysis – Methodology: Initiation and training of assessors in the detection and recognition of odours, 2006. • ISO 8587, Sensory analysis - Methodology, Ranking, 2006. • ISO 5492, Sensory Analysis - Vocabolary, 2008. • UNI EN ISO 5495, Analisi sensoriale - Metodologia - Metodo di comparazione a coppie, 2008. • UNI EN ISO 8586, Analisi sensoriale - Guida generale per la selezione, addestramento e verifica periodica dei giudici - Parte 2: Giudici esperti di analisi sensoriale, 2008. • UNI EN ISO 10399, Analisi sensoriale - Metodologia - Metodo duo-trio, 2010. • UNI EN ISO 13299, Analisi sensoriale - Metodologia - Guida generale per la definizione del profilo sensoriale, 2010.
  • 6. 1 Pillole di analisi Sensoriale Anni ‘40 U.S.Army Quartermaster Food and Container Insitute Supporta durante la seconda guerra mondiale la ricerca relativa alla necessità di conoscere come viene accettato il cibo da parte delle forze armate americane. 1946 In Scandinavia, contemporaneamente alla ricerca americana, si impostano i primi test triangolari. L’industria alimentare inizia a cogliere l’importanza di questo settore di analisi ed inizia a finanziare la ricerca e nascono gli esperti nelle aziende L’ A.S. nasce all’inizio del ‘900 dalla necessità di cominciare di descrivere un prodotto sulla base delle percezioni che provoca
  • 7. 1 Pillole di analisi Sensoriale Metà anni ’50 l’università di Davis (California) inizia i primi corsi a seguire altre in Oregon e Massachusetts Nel 1965 Amerine, Pangborn e Roesslér pubblicano “Principle of sensory evaluation of food”:una notevole raccolta di studi su l’A.S. Lavoro che verrà poi considerato il testo base della disciplina e da cui si ebbe un notevole impulso allo sviluppo della stessa soprattutto nell’industria alimentare
  • 8. 1 Pillole di analisi Sensoriale I campi in cui si usa l’A.S. nell’industria alimentare sono: • Controllo Qualità materie prime e prodotti finiti; • Analisi e sviluppo di nuovi prodotti; • Test di Preferenza/Accettabilità da parte dei consumatori; • Test di conservabilità; • Studio dei fattori che influenzano le caratteristiche sensoriali dei prodotti • Ricerca nel settore dell’aromatizzazione
  • 9. 1 Pillole di analisi Sensoriale ANALISI SENSORIALE PANEL Panel leader Locali Idonei Metodi di analisi statistica dei dati Organizzazione
  • 10. 1 Pillole di analisi Sensoriale Assaggio o Degustazione?
  • 11. 1 Pillole di analisi Sensoriale Assaggio: esperienza sensoriale di tipo, personale, emotiva, che risponde alla domanda: “è buono (cattivo)?” “mi piace (non mi piace)?” Sensazione = reazione ad uno stimolo Degustazione: esperienza sensoriale condotta secondo un metodo ben preciso applicando tecniche determinate che risponde alla domanda: “perché mi piace (non mi piace)” Percezione = sensazioni raccolte, elaborate, organizzate in modo logico e misurabili Attraverso l’uso degli organi di senso, con concentrazione e disciplina, il degustatore trasforma le sensazioni in percezioni
  • 12. 1 Pillole di analisi Sensoriale
  • 13. …di cosa andiamo a parlare? Il settore lattiero caseario in Toscana: Attualmente si stima siano presenti in Regione 280.000 capi ovi-caprini con circa 1000 aziende che producono circa 55.000 ton di latte (Sottomisura 21.2 versione 9.1 PSR) - Il Formaggio: Per«formaggio» o «cacio» si intende il prodotto ricavato dal LATTE intero, ovvero parzialmente o totalmente scremato, oppure dalla crema (di latte), a seguito di una COAGULAZIONE acida o presamica, facendo uso o meno di FERMENTI e di sale da cucina.
  • 14. 2 Analisi Sensoriale dei formaggi Nota prima di cominciare vale sempre: se il formaggio è in frigorifero/sottovuoto deve stare mediamente un’ora a temperatura ambiente prima del test. A questo punto si cominciano ad usare i nostri strumenti di lavoro
  • 15. 2 Analisi Sensoriale dei formaggi Le fasi 1. Visiva 2. Olfattiva 3. Gustativa
  • 16. 2 Analisi Sensoriale dei formaggi 1. Analisi Visiva Si comincia ad osservare la forma intera nel suo aspetto esterno: le facce, lo scalzo. Forma, aspetto, verifica della presenza di eventuali difetti. Ad esempio: Gonfiori anomali, Asimmetrie, Variazioni di colore della crosta, presenza di muffe,acari,…. Poi la forma viene aperta e se ne esamina l’interno: colore (tonalità ed uniformità), occhiatura, eventuale erborinatura, sottocrosta….
  • 17. 2 Analisi Sensoriale dei formaggi 1. Visiva
  • 18. 2 Analisi Sensoriale dei formaggi 2. Olfattiva In questa fase si viene in contatto fisico con il prodotto, il campione viene servito all’assaggiatore. Qui si usa anche il tatto per rilevare la struttura ed altre caratteristiche (Es.: untuosità). Questa è una fase molto importante, impegnativa e coinvolgente Cosa si cerca: Anche qui presenza o meno di difetti (odori sgradevoli), quindi il profilo olfattivo con i riconoscimenti dei descrittori: famiglie (lattico, erbaceo,…), o nel dettaglio: latte, burro, fieno, stalla…. la qualità si ha per assenza di difetti e dal riconoscimento di almeno 4/6 descrittori diversi.
  • 19. 2 Analisi Sensoriale dei formaggi 3. Gustativa Finalmente si arriva alla fase gustativa:
  • 20. 2 Analisi Sensoriale dei formaggi 3. Gustativa 1. Sapori 2. Aromi 3. Percezioni Trigeminali
  • 21. 2 Analisi Sensoriale dei formaggi 3. Gustativa Sapori • Dolce • Salato • Acido • Amaro • Umami (Grasso)
  • 22. 2 Analisi Sensoriale dei formaggi 3. Gustativa Aromi NON SULLA LINGUA Le sostanza volatili che si liberano durante una corretta masticazione raggiungono le cellule olfattive per via retro-nasale determinando la percezione, appunto, degli AROMI
  • 23. 2 Analisi Sensoriale dei formaggi 3. Gustativa Percezioni Trigeminali veicolate dal nervo trigemino sono la percezione di piccante, astringente, metallico, rinfrescante.
  • 24. 2 Analisi Sensoriale dei formaggi 3. Gustativa Sempre parte dell’Analisi Gustativa è l’Analisi della struttura della pasta (Es.: dura, adesiva, gessosa, solubile…)
  • 25. Il Pecorino delle balze volterrane
  • 26. Il Pecorino delle balze volterrane Il territorio
  • 27. Il Pecorino delle balze volterrane D.O.P da feb 2015 La zona di produzione, la zona di allevamento degli ovini e di stagionatura è rappresentata esclusivamente dal territorio dei comuni di Volterra, Pomarance, Montecatini Val di Cecina, Castelnuovo Val di Cecina, Monteverdi, tutti ubicati in provincia di Pisa.
  • 28. Il Pecorino delle balze volterrane Esclusivamente da latte ovino CRUDO intero, con l’uso del caglio vegetale in particolare il caglio di carciofo selvatico (Cynara cardunculus L.) è l’unico formaggio italiano ad avere queste caratteristiche
  • 29. Il Pecorino delle balze volterrane quattro le diverse tipologie: “fresco”, da 7 giorni a 44 giorni di conservazione; “semistagionato”, da 45 giorni a 6 mesi di stagionatura; “stagionato”, da 6 mesi a 12 mesi di stagionatura; “da asserbo”, oltre 12 mesi di stagionatura.
  • 30. Il Pecorino delle balze volterrane Dal disciplinare: 2.1 Caratteristiche fisiche Forma: cilindrica a facce piane con scalzo dritto o leggermente convesso. Diametro delle facce: da 10 a 30 cm. Altezza dello scalzo: da 5 a 15 cm. Peso: da 600 g a 2 Kg, per il pecorino «fresco», «semistagionato» e «stagionato», fino a 7 Kg per il pecorino «da asserbo». Crosta: di colore variabile dal giallo paglierino al giallo carico. Dopo il trattamento con olio di oliva e cenere presenta colore grigio.
  • 31. Il Pecorino delle balze volterrane Pasta: a struttura compatta e minima friabilità con eventuale leggera occhiatura irregolarmente distribuita. Al taglio il colore si presenta variabile dal bianco per il tipo «fresco» al paglierino più meno intenso nel tipo «semistagionato», «stagionato» e «da asserbo».
  • 32. Il Pecorino delle balze volterrane Caratteristiche chimiche Grasso sulla sostanza secca: >45 % Proteine(Nx6,25): >20 %
  • 33. Il Pecorino delle balze volterrane Caratteristiche organolettiche Profumo: persistente che ricorda il latte e il cardo selvatico, con sentori di erbe aromatiche e fiori. Sapore: al primo assaggio dolce, con sentori di latte e floreali e note di cardo; retrogusto lungo e persistente con richiami vegetali freschi; finale leggermente piccante, caratteristica che diventa più intensa con l’aumentare del periodo di stagionatura, accompagnandosi a una leggera sapidità e allappatura nei tipi “stagionato” e “da asserbo”.
  • 34. Il Pecorino Toscano D.O.P. ZONA DI PRODUZIONE La zona di origine del latte e di produzione e di stagionatura del formaggio di cui sopra comprende l'intero territorio della regione Toscana, l’intero territorio dei comuni di Allerona e Castiglione del Lago ricadenti nella regione Umbria e l’intero territorio dei comuni di Acquapendente, Onano, San Lorenzo Nuovo, Grotte di Castro, Gradoli, Valentano, Farnese, Ischia di Castro, Montefiascone, Bolsena e Capodimonte ricadenti nella regione Lazio.
  • 35. Il Pecorino Toscano D.O.P. La denominazione di origine «Pecorino Toscano» è riservata al formaggio avente le seguenti caratteristiche: formaggio a pasta tenera Pecorino Toscano tenero o a pasta semi dura Pecorino Toscano stagionato, Il periodo di maturazione è di almeno 20 giorni per il tipo a pasta tenera e deve essere non inferiore a quattro mesi per il tipo a pasta semidura prodotto esclusivamente con latte di pecora intero proveniente dalla zona di produzione.
  • 36. Il Pecorino Toscano D.O.P. È usato come formaggio da tavola o da grattugia. Al confronto di altri formaggi a latte di pecora il Pecorino Toscano ha un sapore più mite e armonico. Messo a confronto con altri formaggi prodotti con latte vaccino o misto, ha un gusto più deciso ma senza mai eccedere.
  • 37. Il Pecorino Toscano D.O.P. forma cilindrica a facce piane con scalzo leggermente convesso; dimensioni: diametro delle facce da 15 a 22 centimetri, altezza dello scalzo da 7 a 11 centimetri con variazioni in più o in meno in entrambe le caratteristiche in rapporto alle condizioni tecniche di produzione, fermo restando che lo scalzo non deve mai superare la metà del diametro. Gli scalzi più elevati rispetto al diametro, saranno preferiti nelle forme a pasta semidura; peso da 0,75 a 3,50 kg.