Slide A. Balducci
Webinar 30 marzo 2021 - Risorse enogastronomiche delle Terre di Pisa: Il Vino I e II parte
Relatore Alessandro Balducci - Delegato Ais di Pisa
Incontri informativi dedicati alle Guide Turistiche della Toscana per approfondire alcune realtà museali meno conosciute oltre al patrimonio enogastronomico delle #TerrediPisaUn modo per aggiornare e costruire l'offerta turistica nelle Terre di Pisa
2. MONTESCUDAIO
Comune di circa 1.900 abitanti ubicato nella Val di Cecina, precisamente nella parte
meridionale della provincia di Pisa , a soli 15 minuti dalla costa tirrenica.
Alla felice posizione naturale si aggiunge la bellezza del centro storico, che ne ha determinato l’ingresso nel
prestigioso circuito de “I Borghi più belli d’Italia”.
3. L’origine di Montescudaio risale all’epoca degli Etruschi (VII secolo a.C.) ed il toponimo deriva dal latino “Mons
Scutorum”, il cui significato è “Monte degli Scudi” (o “Monte degli Scudieri”) e che è stato menzionato per la
prima volta in un documento del 1091: un passato quindi prestigioso che è sempre stata intrecciato con la
viticoltura, come testimonia il ritrovamento del “cinerario di Montescudaio”, urna etrusca sulla quale è
raffigurato un banchetto funebre ed un cratere, speciale vaso utilizzato per mescolare vino ed acqua (simbolo
oggi del Consorzio del Vino Montescudaio Doc)
Nei secoli successivi il vino e l’olio divennero le principali colture per le popolazioni del luogo, fino ad arrivare al
XIX secolo, quando i vini della zona divennero celebri per merito del mercante Niccolò Taddei, premiato nel
1887 al concorso enologico di Roma con una medaglia d’argento.
Il delizioso paese può dunque contare su una grande storia, ma anche su un glorioso presente: la
ricchezza di edifici religiosi, di opere d’arte ed un panorama incredibile fanno sì che oggi Montescudaio sia una
meta turistica molto frequentata sia da italiani che da stranieri in visita nella Costa Toscana.
4. LA DOC
Pur essendo sempre stata una zona a vocazione vitivinicola, l’istituzione della Doc (Denominazione di
Origine Controllata) è avvenuta nel 1976 mediante l’emanazione di un disciplinare successivamente
modificato con Decreto Ministeriale del 1999, che adeguò la situazione della Doc stessa alla luce
dell’effettiva realtà del territorio e stabilì la sua estensione ai vigneti vocati all’alta qualità dei seguenti
comuni: Casale Marittimo, Castellina Marittima, Guardistallo, Montecatini Val di Cecina, Montescudaio,
Riparbella e Santa Luce.
Al momento ci sono circa 180
ettari di superficie vitata iscritte
alla Doc Montescudaio e sono
circa 15 le aziende che ne
utilizzano la denominazione.
5. Per quel che riguarda i vini sono previste le tipologie: Rosso, Bianco, Riserva e Vin Santo.
Tra i vitigni autorizzati ci sono: Sangiovese , Cabernet Franc, Cabernet Sauvignon, Merlot, Chardonnay,
Sauvignon, Vermentino e Trebbiano Toscano. Viene attribuito un ruolo da protagonista al Sangiovese
mediante l’imposizione di almeno il 50% nell’uvaggio della tipologia“Montescudaio Rosso” (differenza
rispetto ai disciplinari di altre zone costiere toscane limitrofe) e al Trebbiano Toscano che deve essere
presente almeno al 50% nella tipologia “Montescudaio Bianco” laddove non viene specificato il vitigno.
6. IL CONSORZIO
Il Consorzio del vino Montescudaio DOC nasce nel 1967 con il nome di
“Consorzio del Vino Tipico di Montescudaio”. Già cinque anni dopo
annoverava oltre 60 soci produttori. Solo nel 1976, con il riconoscimento della
DOC cambiò il nome.
Attualmente è composto per lo più da piccole e medie imprese, spesso nate
negli ultimi 10/15 anni. La maggior parte di queste è biologica o in
conversione
7. Aziende consorziate
Attualmente le aziende aderenti al Consorzio del Vino Montescudaio
DOC sono:
•Fattoria Santa Maria
•Fontemorsi
•Pia Pagani de Marchi
•Marchesi Ginori Lisci
•Sorbaiano
•Tenuta La Macchia
•Podere Morazzano
•Colline di Sopra
8. -FATTORIA SANTA MARIA - Montescudaio / Alessia Viviani
la famiglia D’Antilio ha intrecciato la sua storia con quella di Montescudaio fino dalla fine del ‘700
e la cantina ha partecipato alla sagra del vino fin dalla prima edizione, oltre ad essere stata una
delle promotrici del Consorzio e della DOC Montescudaio
9. -FONTEMORSI - Montescudaio / Carlo Sanvitale, Roberto Ligasacchi e Francesco
Benasaglio
nata dal progetto di un gruppo di amici che hanno deciso di incrociare i rispettivi
percorsi professionali per realizzare il sogno di produrre vino di qualità in Toscana.
10. -PAGANI DI MARCHI- Casale Marittimo/ Pia Pagani de Marchi
nel 1996 che i terreni circostanti la casa di campagna vennero trasformati da
seminativi a vigneto, in un terreno che già 3.000 anni prima era abitato da uomini
legati al vino, come testimoniato dal ritrovamento della tomba del Principe
Guerriero.
11. -MARCHESI GINORI LISCI – Querceto (Montecatini VC)/Luigi Malenchini
la proprietà si estende in un’area incontaminata di 2.000 ettari nell’entroterra
della Val di Cecina, a sud-ovest di Volterra, dove gli ettari vitati sono 17:
un’antica tradizione unita a modernità, sottolineata dall’impianto a biogas
realizzato nel 2010.
12. -FATTORIA SORBAIANO – Montecatini VC/ Fam. Picciolini
cantina ubicata vicino ad una vecchia miniera di rame in quello che prima era un sito
romano e poi feudo dei nobili volterrani Inghirami, che gli attuali proprietari hanno
acquistato alla fine degli anni ’50.
13. -PODERE MORAZZANO – Montescudaio/ Carlo Perini
proprietà vicentina, passione toscana figlia di un amore per il vino
incondizionato. La mission è sempre stata quella di far sentire il territorio in
ogni bottiglia, con un piccolo apporto di appeal veneto che occhieggia con
cenni di morbidezza.
14. TENUTA LA MACCHIA –Montescudaio/ Christian Carignani e Letizia Martelli
Tutto nasce nel 2012, alla fine di un master di “Viticoltura ed Enologia”.
Esperienze pregresse nel mondo del vino hanno portato alla realizzazione di
un progetto basato sul BIO, sul rispetto e sulla voglia di immettere sul
mercato un modo di lavorare e concepire i prodotti.
15. -COLLINE DI SOPRA - Montescudaio/ Ulrich Ziegler
realtà nata nel 2006 ed oggi in continua espansione su un terreno che
prima di allora non aveva mai ospitato la vite ma che si è rivelato
essere una “terra da ottimi vini”.