1. I Virus, i batteri, le differenze, la loro storia e l'interazione con l'uomoLOspedaleVaaScuola
Lezione numero 1 del progetto "L'Ospedale Va a Scuola" a cura dell'Ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Roma in collaborazione con l'Istituto Bambino Gesù per la Salute del Bambino e dell'Adolescente.
Lezione numero 3 del progetto "L'Ospedale Va a Scuola" a cura dell'Ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Roma in collaborazione con l'Istituto Bambino Gesù per la Salute del Bambino e dell'Adolescente.
Lezione numero 3.1 del progetto "L'Ospedale Va a Scuola" a cura dell'Ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Roma in collaborazione con l'Istituto Bambino Gesù per la Salute del Bambino e dell'Adolescente.
1. I Virus, i batteri, le differenze, la loro storia e l'interazione con l'uomoLOspedaleVaaScuola
Lezione numero 1 del progetto "L'Ospedale Va a Scuola" a cura dell'Ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Roma in collaborazione con l'Istituto Bambino Gesù per la Salute del Bambino e dell'Adolescente.
Lezione numero 3 del progetto "L'Ospedale Va a Scuola" a cura dell'Ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Roma in collaborazione con l'Istituto Bambino Gesù per la Salute del Bambino e dell'Adolescente.
Lezione numero 3.1 del progetto "L'Ospedale Va a Scuola" a cura dell'Ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Roma in collaborazione con l'Istituto Bambino Gesù per la Salute del Bambino e dell'Adolescente.
Lezione numero 1.3 del progetto "L'Ospedale Va a Scuola" a cura dell'Ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Roma in collaborazione con l'Istituto Bambino Gesù per la Salute del Bambino e dell'Adolescente.
Lezione numero 3.2 del progetto "L'Ospedale Va a Scuola" a cura dell'Ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Roma in collaborazione con l'Istituto Bambino Gesù per la Salute del Bambino e dell'Adolescente.
Lezione numero 4 del progetto "L'Ospedale Va a Scuola" a cura dell'Ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Roma in collaborazione con l'Istituto Bambino Gesù per la Salute del Bambino e dell'Adolescente.
Relazione per convegno:
STRATEGIE VACCINALI: novità e corretta informazione.
Napoli, 25 Aprile ore 9.30 Grand Hotel Vesuvio Sala Scarlatti, Via Partenope, 45
Lezione numero 4.1 del progetto "L'Ospedale Va a Scuola" a cura dell'Ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Roma in collaborazione con l'Istituto Bambino Gesù per la Salute del Bambino e dell'Adolescente.
Lezione numero 1.1 del progetto "L'Ospedale Va a Scuola" a cura dell'Ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Roma in collaborazione con l'Istituto Bambino Gesù per la Salute del Bambino e dell'Adolescente.
Why do germs and viruses attack our bodies? Perché germi e virus nel loro pic...Maurizio De Filippis
Plagues and pandemics have always characterized the past and recent history of man, influencing the behavior of entire generations and the way of life of communities exposed to the risks of contagion. Between the fourteenth and fifteenth centuries, the first partial "microbiological unification" carried by the "black plague" occurred in Europe, Asia and North Africa.
Pestilenze e pandemie hanno da sempre caratterizzato la storia passata e recente dell’uomo influenzando i comportamenti di intere generazioni e il modo di vivere delle comunità esposte ai rischi del contagio. Tra XIV e XV secolo in Europa, Asia e Nord Africa si verificò la prima parziale “unificazione microbiologica” veicolata dalla “peste nera”.
Lezione numero 1.3 del progetto "L'Ospedale Va a Scuola" a cura dell'Ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Roma in collaborazione con l'Istituto Bambino Gesù per la Salute del Bambino e dell'Adolescente.
Lezione numero 3.2 del progetto "L'Ospedale Va a Scuola" a cura dell'Ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Roma in collaborazione con l'Istituto Bambino Gesù per la Salute del Bambino e dell'Adolescente.
Lezione numero 4 del progetto "L'Ospedale Va a Scuola" a cura dell'Ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Roma in collaborazione con l'Istituto Bambino Gesù per la Salute del Bambino e dell'Adolescente.
Relazione per convegno:
STRATEGIE VACCINALI: novità e corretta informazione.
Napoli, 25 Aprile ore 9.30 Grand Hotel Vesuvio Sala Scarlatti, Via Partenope, 45
Lezione numero 4.1 del progetto "L'Ospedale Va a Scuola" a cura dell'Ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Roma in collaborazione con l'Istituto Bambino Gesù per la Salute del Bambino e dell'Adolescente.
Lezione numero 1.1 del progetto "L'Ospedale Va a Scuola" a cura dell'Ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Roma in collaborazione con l'Istituto Bambino Gesù per la Salute del Bambino e dell'Adolescente.
Why do germs and viruses attack our bodies? Perché germi e virus nel loro pic...Maurizio De Filippis
Plagues and pandemics have always characterized the past and recent history of man, influencing the behavior of entire generations and the way of life of communities exposed to the risks of contagion. Between the fourteenth and fifteenth centuries, the first partial "microbiological unification" carried by the "black plague" occurred in Europe, Asia and North Africa.
Pestilenze e pandemie hanno da sempre caratterizzato la storia passata e recente dell’uomo influenzando i comportamenti di intere generazioni e il modo di vivere delle comunità esposte ai rischi del contagio. Tra XIV e XV secolo in Europa, Asia e Nord Africa si verificò la prima parziale “unificazione microbiologica” veicolata dalla “peste nera”.
Lezione numero 2 del progetto "L'Ospedale Va a Scuola" a cura dell'Ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Roma in collaborazione con l'Istituto Bambino Gesù per la Salute del Bambino e dell'Adolescente.
26. R. Villano “Influenza A/H1N1”, con il patrocinio dell’International Commettee on VirusPhere del Wabt - Unesco, Parigi; con presentazione del MD, PhD Giulio Tarro, Presidente della Commissionesulle Biotecnologie della Virosfera,WABT (UNESCO, Parigi) e Professore aggiunto del Dipartimento di Biologia alla Temple University di Filadelfia (USA). Dalla Presentazione: “Ulteriore contributo sull’influenza che si distingue perchésono evidenziati gli aspetti strategici di una malattia, riportandone una ricca analisi raccolta personalmente e fornendo le nozioni virologiche aggiornate con gli ultimi studi. Corollario necessario è il capitolo sulle circolari del Ministero del Welfare con particolare accento su un’epidemiologia in linea con il testo. In particolarea, l’Autore tocca i molteplici problemi interpretativi di ordine clinico ed epidemiologico della già lunga storia evolutiva di questa giovane malattia; approfondisce con chiara competenza i punti di maggiore interesse del rebus-influenza, e cioè le caratteristiche strutturali delvirus A/H1N1.L’inconsueta trattazione binaria dell’influenza sotto il profilo sia virologico che istituzionale preventivo, rende questo lavoro assolutamente originale per l’ampio bagaglio di informazione che offre, nonché prezioso strumento di consultazione. L’Autore è anche elogiato perché è riuscito a pubblicare con particolare dovizia di dettagliun’opera che senz’altro si distingue tra tanti lavori della letteratura mondiale su questa gettonata malattia attuale”. È in molti Istituti Italiani di Cultura, in diverse istituzioni scientifiche e universitarie, in molte Biblioteche specialistiche, civiche e nazionali in Italia e all’estero, tra cui: Ministero della Salute; Medica Statale; Universitaria Alessandrina; Universitaria Pisa; Nobile Collegio Chimico Farmaceutico Universitas Aromatariorum Urbis. (Chiron Foundation, Praxys dpt, ISBN 9788890423550, pp. 124, settembre 2009);
VIRUS EBOLA - DOMANDE E RISPOSTE DAL MINISTERO DELLA SALUTEEmergency Live
Come si può tutelare la salute pubblica e la tranquillità sociale durante una emergenza sanitaria internazionale?
E' la domanda che si è fatto il Sistema Sanitario Nazionale, che in questio giorni sta affrontando il rischio contagio da Ebola con tutti i suoi mezzi più moderni, a partire dal campio più difficile e più insidioso da affrontare: quello della comunicazione. Leggi l'articolo su www.emergency-live.com
1.6 Interazioni tra virus animali e uomo: zoonosi e spilloverLOspedaleVaaScuola
Lezione numero 1.6 del progetto "L'Ospedale Va a Scuola" a cura dell'Ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Roma in collaborazione con l'Istituto Bambino Gesù per la Salute del Bambino e dell'Adolescente.
2. BIOTERRORISMO L’USO DI AGENTI BIOLOGICI PER CAUSARE MALATTIE E/O LA MORTE DI UOMINI, ANIMALI O PIANTE
3. UN PO’ DI STORIA Cinesi, Assiri, Greci Romani e Bizantini usavano in guerra sostanze tossiche.I Romani lanciavano negli accampamenti fortificati nemici carogne di animali in putrefazione. E’ a loro che si deve l’invenzione di una specie di maschera “antigas”, utilizzata durante la Campagna di Spagna nel I secolo a. C. Nel 1700 viene riportato l’uso, da parte degli Inglesi, di prostitute luetiche “offerte” alla popolazione Maori in Nuova Zelanda. Noti sono gli studi, in epoca più recente, condotti dai Nazisti e dai Giapponesi (unità 731 del Prof Shiro Ishii). Tra il 1942 –1943 bombe contenenti il bacillus anthracis vengono fatte scoppiare sull’Isola di Gruinard (Scozia) dagli Anglo – Americani. Le spore di quel bacillo saranno trovate vitali fin negli anni ’80. Gli studi dei due blocchi contrapposti durante la guerra fredda sono tuttora coperti dal segreto
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6. BACILLUS ANTHRACIS antrace o carbonchio CLOSTRIDIUM BOTULINUM (tossina) YERSINIA PESTIS peste FRANCISELLA TULARENSIS tularemia VIRUS DEL VAIOLO vaiolo ARENAVIRUS febbre di Lassa FILOVIRUS ebola PRINCIPALI AGENTI BIOLOGICI
7. SONO STATE RIMOSSE DALLA LISTA DELLE POTENZIALI ARMI BIOLOGICHE, PUR RIMANENDO AGENTI POTENZIALI: BRUCELLA brucellosi COXIELLA BURNETI febbre Q BURKHOLDERIA MALLEI meloidosi VIBRIO CHOLERAE colera ENTEROTOSSINA B STAFILOCOCCICA MICOBATTERI MULTIRESISTENTI TBC, lebbra arenavirus ENCEFALITI VIRALI hantavirus
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15. BOTULINO Batterio ubiquitario, sporigeno, produce una tossina responsabile della intossicazione. Si sviluppa in assenza di O 2 (conserve fatte in casa) TRASMISSIONE Ingestione della tossina PATOGENESI Incubazione 12 – 48 ore, astenia, nausea, vomito, paralisi nervi cranici, paralisi bulbare (insufficienza respiratoria e arresto cardiaco) Mortlità dei casi non trattati 10 – 20% TERAPIA Siero botulinico polivalente ABE (antitossina)
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17. VAIOLO I poxvirus sono i più grandi virus animali . A questo gruppo appartiene il vaiolo umano, che è stato dochiarato completamente eradicato nel 1980 (ultimo caso in Somalia nel 1977) Il virus del vaiolo esisteva in 2 ceppi antigenicamente identici: il primo causava il vaiolo grave , il secondo il vaiolo leggero o alastrim TRASMISSIONE Per aerosol, ingestione e manipolazione di materiale infetto. Contaminazione di alimenti/acqua con il virus Il virus rimane infetivo per 1 anno a temperatura ambiente, e per anni a –20 –79 °C PATOGENESI Inalazione di goccioline contenenti il virus. Questo si moltiplica nella mucosa delle vie respiratorie e nei linfonodi regionali. Una viremia transitoria trasporta il virus ad altri organi (fegato, milza, polmoni, ecc). Una seconda viremia, dopo la moltiplicazione virale in questi organi, segna la fine della incubazione e l’inizio della fase tossica
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22. YERSINIA PESTIS Batterio. Il serbatoio è costituito da roditori selvatici, è trasmessa all’uomo durante le infezioni di massa nel ratto domestico TRASMISSIONE Per puntura di vettori (pulci del ratto). Trasmissione interumana per via aerea con aerosol infetti trasmessi da malati affetti da polmonite Forma bubbonica incubazione 2 – 15 gg, linfoadenopatia regionale, febbre elevata Forma polmonare incubazione 2 – 4 gg, polmonite, stato tossico generale Mortalità: 50 – 60% nella forma bubbonica, 100% nella forma polmonare VACCINO Vivo attenuato, vaccino ucciso TERAPIA Streptomicina, tetracicline, cloramfenicolo
29. FILOVIRUS Ebola e Marburg Serbatoio sconosciuto, probabilmente scimmie e roditori. Poco resistenti nell’ambiente, il loro ciclo in natura è mantenuto da vettori o serbatoi di infezione TRASMISSIONE Trasmissione interumana elevata per contatto con feci, urine e sangue, o per via respiratoria PATOGENESI Incubazione da 2 a 21 gg. Febbre, astenia artromialgie, vomito, diarrea, esantema maculo papuloso, quindi manifestazioni emorragiche viscerali. Mortalità: circa 25% marburg, 50 – 90% ebola TERAPIA Nessuna specifica
36. CONTENIMENTO PRIMARIO Comprende la protezione del personale e dell’ambiente di laboratorio attraverso le procedure e le tecniche di sicurezza adottate nei confronti dell’agente pericoloso e dell’uso di equipaggiamento appropriato CONTENIMENTO SECONDARIO Comprende la protezione dell’ambiente esterno al laboratorio soprattutto attraverso particolarità costruttive del laboratorio stesso
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45. Il RISCHIO BIOLOGICO, PER UN DATO AGENTE INFETTIVO, VIENE MISURATO IN 4 GRADI , DAL PRIMO AL QUARTO IN ORDINE PROGRESSIVO (BIO HAZARD) AD OGNI GRADO DI PERICOLOSITA’ CORRISPONDE UN OMOLOGO GRADO DI SICUREZZA CHE CONSISTE IN UNA SERIE DI PARAMETRI A CUI SI DEVE ADEGUARE LA STRUTTURA IN CUI VIENE MANIPOLATO L’AGENTE INFETTIVO (BIO SAFETY LEVEL)