Lezione numero 3 del progetto "L'Ospedale Va a Scuola" a cura dell'Ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Roma in collaborazione con l'Istituto Bambino Gesù per la Salute del Bambino e dell'Adolescente.
Lezione numero 3.1 del progetto "L'Ospedale Va a Scuola" a cura dell'Ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Roma in collaborazione con l'Istituto Bambino Gesù per la Salute del Bambino e dell'Adolescente.
Lezione numero 3.2 del progetto "L'Ospedale Va a Scuola" a cura dell'Ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Roma in collaborazione con l'Istituto Bambino Gesù per la Salute del Bambino e dell'Adolescente.
1. I Virus, i batteri, le differenze, la loro storia e l'interazione con l'uomoLOspedaleVaaScuola
Lezione numero 1 del progetto "L'Ospedale Va a Scuola" a cura dell'Ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Roma in collaborazione con l'Istituto Bambino Gesù per la Salute del Bambino e dell'Adolescente.
Lezione numero 4.1 del progetto "L'Ospedale Va a Scuola" a cura dell'Ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Roma in collaborazione con l'Istituto Bambino Gesù per la Salute del Bambino e dell'Adolescente.
Lezione numero 4.2 del progetto "L'Ospedale Va a Scuola" a cura dell'Ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Roma in collaborazione con l'Istituto Bambino Gesù per la Salute del Bambino e dell'Adolescente.
Lezione numero 1.1 del progetto "L'Ospedale Va a Scuola" a cura dell'Ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Roma in collaborazione con l'Istituto Bambino Gesù per la Salute del Bambino e dell'Adolescente.
Lezione numero 4 del progetto "L'Ospedale Va a Scuola" a cura dell'Ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Roma in collaborazione con l'Istituto Bambino Gesù per la Salute del Bambino e dell'Adolescente.
Lezione numero 2.9 del progetto "L'Ospedale Va a Scuola" a cura dell'Ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Roma in collaborazione con l'Istituto Bambino Gesù per la Salute del Bambino e dell'Adolescente.
Lezione numero 3.1 del progetto "L'Ospedale Va a Scuola" a cura dell'Ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Roma in collaborazione con l'Istituto Bambino Gesù per la Salute del Bambino e dell'Adolescente.
Lezione numero 3.2 del progetto "L'Ospedale Va a Scuola" a cura dell'Ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Roma in collaborazione con l'Istituto Bambino Gesù per la Salute del Bambino e dell'Adolescente.
1. I Virus, i batteri, le differenze, la loro storia e l'interazione con l'uomoLOspedaleVaaScuola
Lezione numero 1 del progetto "L'Ospedale Va a Scuola" a cura dell'Ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Roma in collaborazione con l'Istituto Bambino Gesù per la Salute del Bambino e dell'Adolescente.
Lezione numero 4.1 del progetto "L'Ospedale Va a Scuola" a cura dell'Ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Roma in collaborazione con l'Istituto Bambino Gesù per la Salute del Bambino e dell'Adolescente.
Lezione numero 4.2 del progetto "L'Ospedale Va a Scuola" a cura dell'Ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Roma in collaborazione con l'Istituto Bambino Gesù per la Salute del Bambino e dell'Adolescente.
Lezione numero 1.1 del progetto "L'Ospedale Va a Scuola" a cura dell'Ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Roma in collaborazione con l'Istituto Bambino Gesù per la Salute del Bambino e dell'Adolescente.
Lezione numero 4 del progetto "L'Ospedale Va a Scuola" a cura dell'Ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Roma in collaborazione con l'Istituto Bambino Gesù per la Salute del Bambino e dell'Adolescente.
Lezione numero 2.9 del progetto "L'Ospedale Va a Scuola" a cura dell'Ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Roma in collaborazione con l'Istituto Bambino Gesù per la Salute del Bambino e dell'Adolescente.
Lezione 3.7 del Progetto "L'Ospedale Va a Scuola" a cura dell'Ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Roma in collaborazione con l'Istituto Bambino Gesù per la Salute del Bambino e dell'Adolescente.
Lezione numero 4.7 del progetto "L'Ospedale Va a Scuola" a cura dell'Ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Roma in collaborazione con l'Istituto Bambino Gesù per la Salute del Bambino e dell'Adolescente.
3.3-3.4-3.5-3.6 La prevenzione del contagio, mascherine, lavaggio mani, dista...LOspedaleVaaScuola
Lezioni numero da 3.3 a 3.6 del progetto "L'Ospedale Va a Scuola" a cura dell'Ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Roma in collaborazione con l'Istituto Bambino Gesù per la Salute del Bambino e dell'Adolescente.
Lezione numero 1.2 del progetto "L'Ospedale Va a Scuola" a cura dell'Ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Roma in collaborazione con l'Istituto Bambino Gesù per la Salute del Bambino e dell'Adolescente.
Lezione numero 1.3 del progetto "L'Ospedale Va a Scuola" a cura dell'Ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Roma in collaborazione con l'Istituto Bambino Gesù per la Salute del Bambino e dell'Adolescente.
Lezione numero 1.5 del progetto "L'Ospedale Va a Scuola" a cura dell'Ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Roma in collaborazione con l'Istituto Bambino Gesù per la Salute del Bambino e dell'Adolescente.
Lezione numero 1.4 del progetto "L'Ospedale Va a Scuola" a cura dell'Ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Roma in collaborazione con l'Istituto Bambino Gesù per la Salute del Bambino e dell'Adolescente.
Lezione 4.3 del Progetto "L'Ospedale Va a Scuola" a cura dell'Ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Roma in collaborazione con l'Istituto Bambino Gesù per la Salute del Bambino e dell'Adolescente.
1.6 Interazioni tra virus animali e uomo: zoonosi e spilloverLOspedaleVaaScuola
Lezione numero 1.6 del progetto "L'Ospedale Va a Scuola" a cura dell'Ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Roma in collaborazione con l'Istituto Bambino Gesù per la Salute del Bambino e dell'Adolescente.
Lezione 3.7 del Progetto "L'Ospedale Va a Scuola" a cura dell'Ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Roma in collaborazione con l'Istituto Bambino Gesù per la Salute del Bambino e dell'Adolescente.
Lezione numero 4.7 del progetto "L'Ospedale Va a Scuola" a cura dell'Ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Roma in collaborazione con l'Istituto Bambino Gesù per la Salute del Bambino e dell'Adolescente.
3.3-3.4-3.5-3.6 La prevenzione del contagio, mascherine, lavaggio mani, dista...LOspedaleVaaScuola
Lezioni numero da 3.3 a 3.6 del progetto "L'Ospedale Va a Scuola" a cura dell'Ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Roma in collaborazione con l'Istituto Bambino Gesù per la Salute del Bambino e dell'Adolescente.
Lezione numero 1.2 del progetto "L'Ospedale Va a Scuola" a cura dell'Ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Roma in collaborazione con l'Istituto Bambino Gesù per la Salute del Bambino e dell'Adolescente.
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Lezione numero 1.5 del progetto "L'Ospedale Va a Scuola" a cura dell'Ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Roma in collaborazione con l'Istituto Bambino Gesù per la Salute del Bambino e dell'Adolescente.
Lezione numero 1.4 del progetto "L'Ospedale Va a Scuola" a cura dell'Ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Roma in collaborazione con l'Istituto Bambino Gesù per la Salute del Bambino e dell'Adolescente.
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1.6 Interazioni tra virus animali e uomo: zoonosi e spilloverLOspedaleVaaScuola
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VIRUS EBOLA - DOMANDE E RISPOSTE DAL MINISTERO DELLA SALUTEEmergency Live
Come si può tutelare la salute pubblica e la tranquillità sociale durante una emergenza sanitaria internazionale?
E' la domanda che si è fatto il Sistema Sanitario Nazionale, che in questio giorni sta affrontando il rischio contagio da Ebola con tutti i suoi mezzi più moderni, a partire dal campio più difficile e più insidioso da affrontare: quello della comunicazione. Leggi l'articolo su www.emergency-live.com
4.1.1 la scienza ha avviato la risoluzione della pandemiaLOspedaleVaaScuola
Lezione 4.1.1 del Progetto "L'Ospedale Va a Scuola" a cura dell'Ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Roma in collaborazione con l'Istituto Bambino Gesù per la Salute del Bambino e dell'Adolescente.
3.6 In visita ai propri cari: come proteggere loro e noi stessiLOspedaleVaaScuola
Lezione 3.6 del Progetto "L'Ospedale Va a Scuola" a cura dell'Ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Roma in collaborazione con l'Istituto Bambino Gesù per la Salute del Bambino e dell'Adolescente.
Lezione 3.5 del Progetto "L'Ospedale Va a Scuola" a cura dell'Ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Roma in collaborazione con l'Istituto Bambino Gesù per la Salute del Bambino e dell'Adolescente.
Lezione 3.4 del Progetto "L'Ospedale Va a Scuola" a cura dell'Ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Roma in collaborazione con l'Istituto Bambino Gesù per la Salute del Bambino e dell'Adolescente.
3.3 La prevenzione del contagio e l’uso corretto delle mascherineLOspedaleVaaScuola
Lezione 3.3 del Progetto "L'Ospedale Va a Scuola" a cura dell'Ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Roma in collaborazione con l'Istituto Bambino Gesù per la Salute del Bambino e dell'Adolescente.
Lezione 2.2 del Progetto "L'Ospedale Va a Scuola" a cura dell'Ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Roma in collaborazione con l'Istituto Bambino Gesù per la Salute del Bambino e dell'Adolescente.
Lezione 2.1.1 del Progetto "L'Ospedale Va a Scuola" a cura dell'Ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Roma in collaborazione con l'Istituto Bambino Gesù per la Salute del Bambino e dell'Adolescente.
Lezione 1.7 del Progetto "L'Ospedale Va a Scuola" a cura dell'Ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Roma in collaborazione con l'Istituto Bambino Gesù per la Salute del Bambino e dell'Adolescente.
Lezione numero 4.5 del progetto "L'Ospedale Va a Scuola" a cura dell'Ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Roma in collaborazione con l'Istituto Bambino Gesù per la Salute del Bambino e dell'Adolescente.
Lezione numero 2.8.1 del progetto "L'Ospedale Va a Scuola" a cura dell'Ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Roma in collaborazione con l'Istituto Bambino Gesù per la Salute del Bambino e dell'Adolescente.
2.7 il nuovo Coronavirus Sars-CoV-2 e la pandemia attualeLOspedaleVaaScuola
Lezione numero 2.7 del progetto "L'Ospedale Va a Scuola" a cura dell'Ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Roma in collaborazione con l'Istituto Bambino Gesù per la Salute del Bambino e dell'Adolescente.
Lezione numero 2.6 del progetto "L'Ospedale Va a Scuola" a cura dell'Ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Roma in collaborazione con l'Istituto Bambino Gesù per la Salute del Bambino e dell'Adolescente.
Lezione numero 2.5 del progetto "L'Ospedale Va a Scuola" a cura dell'Ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Roma in collaborazione con l'Istituto Bambino Gesù per la Salute del Bambino e dell'Adolescente.
Lezione numero 2.1 del progetto "L'Ospedale Va a Scuola" a cura dell'Ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Roma in collaborazione con l'Istituto Bambino Gesù per la Salute del Bambino e dell'Adolescente.
Lezione numero 2 del progetto "L'Ospedale Va a Scuola" a cura dell'Ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Roma in collaborazione con l'Istituto Bambino Gesù per la Salute del Bambino e dell'Adolescente.
3. • Infettività: capacità di un microrganismo di infettare, ovvero
di attecchire e moltiplicarsi sull’ospite (ecto-parassitosi) o al
suo interno (endo-parassitosi).
- (per il Covid le nuove varianti sembrano più infettive)
• Contagiosità: capacità del patogeno di essere trasmesso da un
individuo a un altro (vedi R0 nel video sull’immunità di gruppo)
• Modalità di trasmissione del contagio:
- contatto diretto
- contatto indiretto
da individuo infetto e contagioso (malato o portatore) a uno sano
e suscettibile (non immunizzato ne vaccinato)
- tramite “vettori” insetti (es. malaria) e eventi (es. tetano)…
La trasmissione degli agenti patogeni (virus o
batteri) è spesso in funzione di:
secrezioni - escreti - sostanze biologiche
4. Malattie infettive
In generale per malattia infettiva si
intende una malattia determinata
dall’azione di un microrganismo
Dipende da:
• Eziologia (tipo) microbica/virale
• Rapporti tra ospite-parassita/saprofita
• Storia naturale delle malattie infettive
• Sorgenti e serbatoi di infezione
• Vie di penetrazione e modalità di trasmissione
9. Patogenicità
• per patogenicità si intende la capacità di un
microrganismo di determinare malattia
•invasività: capacità di diffondersi e aggredire
direttamente tessuti ed organi
•tossigenicità: capacità di produrre tossine
NB: per virulenza si intende il differente grado di
patogenicità che possono presentare ceppi
differenti della stessa specie di microrganismo
(es. le varianti del Covid sono più virulente…)
10. Non tutte le specie microbiche sono
patogene
•Saprofiti: specie non patogene che hanno
come habitat abituale l’ambiente esterno
•Commensali: specie non patogene che
hanno come habitat abituale cute e
mucose
Saprofiti e commensali, in particolari condizioni
possono assumere il ruolo di patogeni: si parla in
questo caso di patogeni opportunisti
11. Meccanismi di difesa
• Aspecifici
• Cute
• Meccanismi mucosali
• sostanze antibatteriche contenute in lacrime e saliva
• movimenti ciliari della mucosa respiratoria
• acidità gastrica
• flora commensale (intestino, app. genitale, ecc.)
• Specifici
• Immunità attiva e passiva (naturale o acquisita)
12. Non sempre dall’incontro fra ospite e
parassita si genera una malattia
• Eliminazione immediata del microrganismo
da parte di meccanismi aspecifici
• Infezione
• infezione inapparente
• infezione latente
• Malattia
• guarigione con restitutio ad integrum
• guarigione con esiti
• morte
no
immunità
immunità
13. Storia naturale delle malattie infettive
•Incubazione
•Stadio clinico
•Convalescenza
•Guarigione
14. Trasmissione delle malattie infettive
sorgente o fonte dell’infezione soggetto recettivo
NB: non tutte le malattie infettive sono contagiose
15. Fonte dell’infezione può essere un soggetto
malato o portatore
• Per portatore si intende un soggetto non
ammalato che alberga nel proprio organismo
microrganismi patogeni ed è quindi in grado di
contagiare
• portatore sano (infezione inapparente)
• portatore in incubazione (prima dello sviluppo sintomi)
• portatore convalescente (dopo la malattia)
• portatore cronico
25. Dato il modello dinamico turbolento
della nube le raccomandazioni di
separarsi di 1-2 metri possono
sottovalutare la distanza, il tempo e
la persistenza della nube e del suo
carico patogeno generando così una
potenziale esposizione che viene
sottovalutata dagli operatori
sanitari
10-30 m/s = 40-100 km/h
Uno starnuto
26. La trasmissione per
via aerea è accertata
senza dubbi:
microdroplets a
distanza di vari metri
Published: 06 July 2020
Viral RNA associated with droplets smaller
than 5 μm has been detected in air
27. Dopo la sollecitazione degli esperti
l’Organizzazione Mondiale della
Sanità dichiara che il virus SARS
CoV-2 può trasmettersi anche con
aerosol quindi più lontano
“durante la respirazione o parlando goccioline di saliva (anche
essiccate) trasmettono il virus SARS-CoV-2 tramite un aerosol
che può interessare sia le persone vicine che lontane…”
JAMA. 2020;323(16):1610-1612. doi:10.1001/jama.2020.3227
29. Infezioni sintomatiche e asintomatiche
Malati: soggetti infetti
sintomatici, contagiosi se si
verifica diffusione dei germi
patogeni verso l’esterno
Portatori: soggetti infetti
privi di sintomatologia
(latenti) ma che possono
diffondere germi patogeni
30. • Integrare la ventilazione generale
con i controlli delle infezioni
trasmesse per via aerea, la filtrazione
dell'aria ad alta efficienza e le luci
ultraviolette germicide.
• Evitare il sovraffollamento, specie
nei trasporti pubblici e edifici pubblici.
Fornire una ventilazione sufficiente
ed efficace (fornire aria esterna pulita,
ridurre al minimo l'aria di ricircolo), in
particolare negli edifici pubblici,
negli ambienti di lavoro, nelle scuole,
negli ospedali e nelle case di riposo.
AREARE SEMPRE
32. Il tempo di sopravvivenza di un virus dipende da una
serie di fattori:
- tipo di superficie
- temperatura
- umidità relativa
- ceppo specifico del virus.
33. PERSISTENZA
fino a 24 ore su cartone, plastica e acciaio inox: Titoli molto diminuiti
NaClO ipoclorito di Na
diluizione 1:100 = 0,05%
candeggina domestica
(concentrazione del 5%)
diluita 10ml in 990 acqua
I coronavirus umani possono restare infettivi
su superfici inanimate per molte ore…
Disinfezione delle superfici con:
- 0.05% ipoclorito di sodio = varechina
- 62-71% alcool
Significativa riduzione dell’infettività
del coronavirus dopo 1 minuto
34. IN SINTESI
• La trasmissione può avvenire anche con microdroplet
che vanno a distanza di molti metri
• La sopravvivenza dei coronavirus su alcune superfici
può essere lunga (giorni)
• L’inattivazione è facilmente raggiunta entro 1 minuto
utilizzando i comuni disinfettanti quali ipoclorito di
sodio 1:100 (varechina diluita) o etanolo al 70%
35. VIDEO
Come si trasmette il coronavirus
e come ridurre ilrischio
https://youtu.be/oSGwjLHxAug
37. 3.3. LA MASCHERINA
FACCIALE
Sviluppo Professioni Sanitarie, Formazione continua e Ricerca
*Coordinatore Infermieristico, ** Infermiere fellow ricerca
Dott.ssa Immacolata Dall’Oglio* e la collaborazione di Annachiara Liburdi**
38. CHE COSA E’ UNA
MASCHERINA FACCIALE?
UNA MASCHERINA FACCIALE E’ UNA
BARRIERA MECCANICA
L’OMS ed il Ministero della Salute raccomandano l’utilizzo della mascherina al fine di limitare
la diffusione del nuovo CORONAVIRUS (Sars-CoV2).
Questa, deve essere utilizzata in aggiunta ad altre regole generali quali:
Mantenere la distanza di sicurezza tra le persone di minimo 1 metro.
Effettuare il frequente e adeguato lavaggio delle mani con acqua e sapone per 20 secondi o
disinfettare le mani con la soluzione alcolica.
39. A COSA SERVE?
• Ad impedire il contatto con le goccioline
(droplets) contenenti il virus.
• Ad evitare che le persone possano
immettere goccioline contenenti il virus
nell’ambiente circostante.
40. • Cosa devo fare prima
• Cosa devo osservare
• Cosa devo verificare
• OSSERVARE CHE SIA POSIZIONATA NEL VERSO CORRETTO.
• VERIFICARE CHE SIA INTEGRA NELLE SUE PARTI.
• PRIMA DI INDOSSARE LA MASCHERINA E DOPO AVERLA RIMOSSA ESEGUIRE L’IGIENE DELLE MANI,
(CONSIDERATE CONTAMINATE).
41. A COSA SERVE?
• Ad impedire il contatto con le goccioline
(droplets) contenenti il virus.
• Ad evitare che le persone possano
immettere goccioline contenenti il virus
nell’ambiente circostante.
42. • Cosa devo fare prima
• Cosa devo osservare
• Cosa devo verificare
• OSSERVARE CHE SIA POSIZIONATA NEL VERSO CORRETTO.
• VERIFICARE CHE SIA INTEGRA NELLE SUE PARTI.
• PRIMA DI INDOSSARE LA MASCHERINA E DOPO AVERLA RIMOSSA ESEGUIRE L’IGIENE DELLE MANI,
(CONSIDERATE CONTAMINATE).
43. Come indossare la
mascherina?
Semplici passaggi da seguire:
1. Prima, lavare la mani con acqua e sapone per almeno 20
secondi o disinfettante per le mani con la soluzione alcolica.
2. Controllare che la mascherina non presenti lacerazioni o fori.
3. Assicurarsi che il lato corretto (il lato colorato) della
mascherina sia rivolto verso l'esterno.
4. Prendere la mascherina per i laccetti o gli elastici laterali
(figura 1) e indossarla in modo da coprire il naso e la bocca
con la mascherina stessa (figura 2).
1
2
Mascherina POSIZIONATA correttamente
Immagini a cura di Claudia Carlin- OPBG
44. Come indossare la
mascherina?
Semplici passaggi da seguire:
5. Verificare che la mascherina sia ben aderente al naso (figura
3) e che copra il viso fino al di sotto del mento (figura 4),
assicurandosi che non vi siano spazi vuoti tra il viso e la
maschera.
6. Evitare di toccare con le mani la mascherina mentre la state
portando. Se questo avviene, procedere quanto prima con il
consueto lavaggio delle mani.
3 4
Immagini a cura di Claudia Carlin- OPBG
45. QUANDO INDOSSARE LA MASCHERINA RESPIRATORIA?
1.Durante il tragitto per andare a scuola e tornare a casa è necessario indossarla sia se si
va a piedi (con la possibilità di incontrare altre persone) sia se vengono presi i mezzi di
trasporto pubblici, dove rimane obbligatoria indossarla.
2.Nel cortile antistante la scuola prima di entrare in classe: indossa la mascherina
correttamente, potresti trovarti ad interagire con i tuoi compagni e non essere protetto
adeguatamente e mettere a rischio anche la loro incolumità.
3.All’interno della classe, durante tutto l’orario previsto di lezione, con eccezione per l’ora
di educazione motoria e i minuti dedicati all’intervallo esclusivamente per il consumo
dello spuntino.
4.Al momento dell’uscita dalla classe e nel cortile mentre si aspetta il genitore o il mezzo
pubblico.
46. QUANDO SUONA LA CAMPANELLA DELL’INTERVALLO:
I COMPORTAMENTI DA ADOTTARE PER IL CORRETTO UTILIZZO DELLA MASCHERINA
1. Ricordare di portare con se un contenitore a chiusura ermetica in cui riporre la propria mascherina
durante l’intervallo.
2. Ricordare di portare nello zaino delle mascherine in più di ricambio qualora si avesse necessità di
cambiarla.
3. Al suono della campanella prendi il contenitore dallo zaino, poggialo sul banco e aprilo.
4. Rimuovi correttamente la mascherina facciale dal viso partendo dagli elastici e facendo attenzione a
non toccare la parte esterna colorata (considerata contaminata).
5. Riporre la mascherina facciale all’interno del contenitore, chiuderlo bene e metterlo nello zaino.
6. Lavare con acqua e sapone e/o igienizzare le mani con la soluzione alcolica.
7. Consumare lo spuntino o restando al tuo posto, mantenendo sempre la distanza di 1,5m dai tuoi
compagni o se possibile nel cortile scolastico con la supervisione del docente.
8. Una volta consumato lo spuntino, riprendere dal contenitore la mascherina e riposizionarla
correttamente sul viso, igienizzare di nuovo le mani con la soluzione alcolica.
47. La mascherina: in
che modo ci
protegge?
La mascherina facciale
è una BARRIERA
MECCANICA.
E’ fondamentale per
limitare l’esposizione al
COVID-19, come
mostrato in figura.
48. • L’USO DELLA MASCHERINA NON E’ INDICATO:
- Per chi non risponde attivamente agli stimoli (incosciente);
- Per chi non sia in grado di rimuovere la mascherina da solo,
(come nel caso di alcuni bambini o ragazzi con disabilità).
L’USO DELLA MASCHERINA NON E’ INDICATO NEI BAMBINI CON DIFFICOLTA’ RESPIRATORIA.
COSA SI FA CON I RAGAZZI
CHE HANNO
DIFFICOLTA’ RESPIRATORIE?
49. Attraverso il
«fai come
faccio IO»
Per i bambini più piccoli
Per i bambini più piccoli:
• mostrare come indossare in modo corretto la mascherina;
• chiedere loro di ripetere la manovra sia su come indossare
che su come togliere la mascherina.
50. Rendere l’utilizzo
della mascherina
e le regole
dell’igiene una
consuetudine
Per TUTTI
Rendere il lavaggio delle mani e il
posizionamento della mascherina un momento di
attività familiare da svolgere tutti insieme ogni
qual volta sia indispensabile uscire di casa.
52. 3.4 IL CORRETTO
LAVAGGIO DELLE MANI
Dott.ssa Immacolata Dall’Oglio* e la collaborazione di Annachiara Liburdi**
Sviluppo Professioni Sanitarie, Formazione continua e Ricerca
*Coordinatore Infermieristico, ** Infermiere fellow ricerca
53. IL CORRETTO LAVAGGIO DELLE MANI
Tutti possiamo svolgere un ruolo fondamentale nel combattere COVID-19
Pertanto, le tue mani possono trasportare il virus sulla tua bocca, al tuo
naso o ai tuoi occhi o su altre superfici, se le tocchi con mani contaminate
• Le mani hanno un ruolo cruciale nella trasmissione di COVID-19.
• Il virus COVID-19 si diffonde principalmente attraverso la
trasmissione di goccioline di saliva e per contatto. Trasmissione
per contatto significa attraverso il contatto con persone infette
e/o oggetti o superfici contaminate.
54. IL CORRETTO LAVAGGIO DELLE MANI Quando devo lavarmi le mani?
• Prima di entrare in classe igienizzare le mani con la soluzione alcolica.
• Lavare le mani con acqua e sapone prima dello spuntino. Assicurarsi del rispetto delle
norme di prevenzione nella preparazione degli alimenti, nel negozio o a casa. Lavare le
mani a fine pasto.
• Lavare le mani con acqua e sapone dopo aver utilizzato i servizi igienici
• Lavare le mani o igienizzarle una volta terminata l’ora di attività motoria
• Lavare le mani dopo essersi soffiati il naso, starnutito o tossito e smaltire i fazzoletti nei
contenitori dedicati messi in dotazione nelle classi dalla struttura scolastica.
• Lavare o igienizzare le mani ogni volta che si entra in contatto con un compagno
• Lavare o igienizzare le mani ogni volta che si tocca la parte esterna colorata della propria
mascherina
• Ricordarsi di non chiedere in prestito oggetti dagli altri e di non prestare i tuoi, se non per
estrema necessità, per rispetto della prevenzione. In ogni caso poi igienizza poi le mani
(soluzione alcolica).
• Ricordarsi di non portare da casa oggetti non necessari all’attività didattica: ogni alunno
avrà il corredo scolastico, come indicato dai docenti, esclusivamente personale e
facilmente identificabile dagli altri studenti.
• Una volta rientrati a casa da scuola lavare le mani con acqua e sapone.
55. IL CORRETTO LAVAGGIO DELLE MANI
Perché l'igiene delle mani
è così importante nella prevenzione delle infezioni, COVID-19 incluso?
• L'igiene delle mani è una delle azioni più efficaci che possiamo
intraprendere per contenere la diffusione di agenti patogeni e
prevenire le infezioni, incluso il virus Sars CoV-2.
• Tutti noi possiamo svolgere un ruolo chiave nella lotta al COVID-19
adottando, quale strategia, la frequente igiene delle mani come
abitudine quotidiana.
56. NOME RELATORE
Applicare una dose sufficiente di sapone sul palmo
della mano e insaponare uniformemente mani e
polsi con sapone liquido detergente in dispenser
Dopo aver insaponato le mani e protratto lo sfregamento delle mani per
almeno 20 secondi sciacquare abbondantemente (almeno 15 secondi).
Asciugare tamponando con asciugamani monouso in tela o carta assorbente
fino a eliminare l’umidità residua.
Chiudere il rubinetto dell’acqua con il gomito, oppure se è manuale con un
lembo dell’asciugamano.
LAVA LE MANI
CON ACQUA E
SAPONE,
SOLTANTO SE
VISIBILMENTE
SPORCHE!
ALTRIMENTI,
SCEGLI LA
SOLUZIONE
ALCOLICA!
57. IL CORRETTO LAVAGGIO DELLE MANI
Passo dopo passo:
Bagna le mani con
l’acqua
Applica una quantità
di sapone sufficiente
a coprire tutte le mani
Friziona le mani palmo
contro palmo
il palmo destro sopra
il dorso sinistro
intrecciando
le dita tra loro
e viceversa
palmo contro palmo
intrecciando le dita tra
loro
dorso delle dita contro
il palmo opposto tenendo
le dita strette tra loro
frizione rotazionale
del pollice sinistro
stretto nel palmo
destro e viceversa
frizione rotazionale,
avanti e indietro con le
dita della mano destra
strette tra loro nel palmo
sinistro e viceversa
1
2
3
4
5
6
7
8
9
Risciacqua le mani
con l'acqua
1
2
...una volta asciutte,
le tue mani sono
sicure.
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asciuga accuratamente
con una salvietta
monousouso
usa la salvietta
per chiudere il
rubinetto...
58. IL CORRETTO LAVAGGIO DELLE MANI
Quando frizionare le mani con la soluzione alcolica?
SCEGLI LA SOLUZIONE ALCOLICA:
1. QUANDO LE VOSTRE MANI NON SONO
VISIBILMENTE SPORCHE
2. QUANDO NON SI HA
A DISPOSZIONE
ACQUA E SAPONE
59. IL CORRETTO LAVAGGIO DELLE MANI
Come frizionare le mani con la soluzione alcolica?
frizionare le mani
palmo contro palmo
palmo destro sopra il dorso
sinistro
intrecciando le dita tra loro
e viceversa
palmo contro palmo
intrecciando le dita tra loro
dorso delle dita
contro il palmo
opposto
tenendo le dita
strette tra loro
frizione rotazionale
del pollice sinistro
stretto nel palmo destro
e viceversa
frizione rotazionale, in
avanti ed indietro con le
dita della mano destra
strette tra loro nel palmo
sinistro e viceversa
...una volta asciutte,
le tue mani sono sicure.
Versare nel palmo della mano una
quantità di soluzione sufficiente
per coprire tutta la superficie
1a
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61. 3.5 IL DISTANZIAMENTO
SOCIALE
Dott.sse Immacolata Dall’Oglio* e Emanuela Tiozzo**
e la collaborazione di Annachiara Liburdi
Sviluppo Professioni Sanitarie, Formazione continua e Ricerca
*Coordinatore Infermieristico, ** Responsabile, *** Infermiere fellow ricerca
62. Il Distanziamento Sociale
durante il tragitto per andare a scuola:
• Alla fermata del Bus mantenere
la distanza di sicurezza di
almeno 1,5 metri dalle altre
persone e lo stesso quando ci si
appresta ad entrare all’interno
del mezzo di trasporto.
• Se hai dubbi nel mantenere la
distanza di sicurezza corretta
guarda per terra e alla fermata
troverai dei segnali che
indicano la giusta distanza.
Come comportarsi alla
fermata del bus
63. • Qualora non trovassi posto a sedere resta in piedi
mantenendo sempre la consueta distanza di sicurezza
con indosso una mascherina.
• Ricorda di starnutire nell’incavo del gomito e NON
TOGLIERE LA MASCHERINA ALL’INTERNO DEL MEZZO DI
TRASPORTO, è obbligatorio mantenerla sul viso.
Il Distanziamento Sociale durante il tragitto per andare a scuola:
Come comportarsi sui di mezzi di trasporto pubblico
• Una volta salito sul mezzo di trasporto prendi posto
secondo il rispetto della segnaletica appropriata
per mantenere la consueta distanza di sicurezza.
64. Il Distanziamento Sociale
Il momento dell’entrata e dell’uscita da scuola
Nell’orario di entrata e di uscita
presso l’ edificio scolastico sarà
misurata la temperatura corporea
(<37.5°) ad ogni alunno e saranno
predisposti dei contenitori con gel
alcolico per l’ igiene delle mani.
Durante la procedura ogni alunno,
sarà distanziato di almeno 1 metro
dal proprio compagno e avrà
indosso una mascherina a coprire
naso e bocca.
65. • Una volta in classe, prendere il posto assegnato secondo le norme di sicurezza.
• Ricordare di mantenere la mascherina a coprire naso e bocca per comunicare con i compagni
• Ricordare di non scambiarsi oggetti e/o la merenda/l’acqua con i compagni di classe. Qualora
questo dovesse verificarsi lavare subito le mani con acqua e sapone e/o utilizzare la
soluzione alcolica igienizzante.
• Il docente, quando possibile arieggerà il locale mantenendo la finestra aperta per
permettere un buon ricambio d’aria. Manterrà una mascherina a coprire naso e bocca e ogni
volta che dovrà distribuire del materiale sarà tenuto ad igienizzarsi le mani.
Il Distanziamento Sociale in Classe
66. Il Distanziamento Sociale in Classe
Il momento dell’intervallo
1.Prima di fare lo spuntino dell’intervallo
ricordarsi di riporre in un contenitore la
propria mascherina rimuovendola dagli
elastici dietro le orecchie e non dalla
parte colorata esterna sul viso.
2.Poi lavare le mani con acqua e sapone
e/o igienizzarsi con la soluzione alcolica.
3.Consumare lo spuntino a distanza dai
propri compagni (almeno 1,5 metri) e se
possibile, consumarlo in un luogo
aperto.
4.Terminato l’intervallo riposizionare sul
volto la mascherina a coprire naso,
igienizzarsi le mani e riprendere il
proprio posto.
67. 3.6 IN VISITA DAI PROPRI CARI:
COME PROTEGGERE LORO E
NOI STESSI
Dott.sse Immacolata Dall’Oglio* e Emanuela Tiozzo**
e la collaborazione di Annachiara Liburdi
Sviluppo Professioni Sanitarie, Formazione continua e Ricerca
*Coordinatore Infermieristico, ** Responsabile, *** Infermiere fellow ricerca
68. In visita dai propri cari
La vita deve continuare
anche se COVID-19 si sta
diffondendo.
Ecco come comportarsi per
stare al sicuro quando
facciamo visita ai nostri cari.
69. In visita dai propri cari
Il tuo supporto può svolgere un ruolo importante
nel loro benessere mentale e fisico.
Visitare i membri della famiglia è importante: rappresentano una categoria ad alto
rischio, è nostro dovere proteggerli e guidarli.
70. In visita dai propri cari
1. Prima di andare a visita dai tu oi cari assicurati che le tue condizioni di salute siano buone:
Se non ti senti bene:
• Annulla la tua visita se ti senti malato
e/o con sintomi influenzali o hai avuto
un contatto con qualcuno con il
sospetto di avere COVID-19.
se stai male
71. In visita dai propri cari
2. Prima di fare visita a un tuo familiare assicurati che ci siano le condizioni necessarie.
• Chiedi informazioni sull’orario che
preferisce e non quando sta riposando.
• Chiedi se è premunito di maschera facciale
e di gel alcolico per l’igiene delle mani, in
caso contrario provvedi a portarlo.
• Informarti sulle sue condizioni di salute (se
presenta o meno sintomi influenzali) .
• Informati se ha avuto altri contatti durante
la settimana con persone a rischio o
sospette di aver contratto il COVID-19.
controlla prima
72. In visita dai propri cari
3. Proteggi i tuoi cari e tutela te
stesso dall’infezione Covid-19 Indossa una
maschera
Sanifica le tue
mani all’entrata
e all’uscita di
casa dei tuoi cari
Mantieni una
distanza di
almeno 1,5
metri
Mantieni la sicurezza durante la visita
73. In visita dai propri cari
4. Spiega ai tuoi cari in modo comprensibile come proteggersi e perché è necessario che entrambi
al momento della visita siate preparati a mettere in atto le diverse misure di sicurezza.
• Aiuta i tuoi familiari a comprendere il perché non
ci si possa incontrare troppo spesso (se non per
necessità) o quando si hanno sintomi influenzali.
• Spiegare il perché è necessario che venga
indossata la maschera facciale e perché si debbano
mantenere le distanze.
• Spiegare come e perché sia necessario sanificare o
lavare spesso le mani e arieggiare gli ambienti
chiusi.
spiega
74. In visita dai propri cari
5. Rimani in contatto con i tuoi familiari anche dopo la visita.
• Continua a restare in contatto con i
tuoi cari.
• Insegna loro come utilizzare il
telefono e come effettuare delle
videochiamate.
• Cerca di comunicare con loro anche
se la tua visita viene rimandata.
resta in contatto
76. Qual è la modalità di trasmissione del nuovo coronavirus?
Il SARS-CoV-2 si diffonde da persona a persona:
• in modo diretto (goccioline di saliva dette droplet)
• in modo indiretto (attraverso oggetti o superfici contaminati)
• per contatto stretto con persone infette attraverso secrezioni della
bocca e del naso (saliva, secrezioni respiratorie o goccioline droplet).
Quando una persona malata tossisce, starnutisce, parla o canta, queste
secrezioni vengono rilasciate dalla bocca o dal naso. Le persone che sono a
contatto stretto (distanza inferiore di 1 metro) con una persona infetta
possono contagiarsi se le goccioline droplet entrano nella bocca, naso o occh
77. Cosa significa trasmissione per via aerea di COVID-19?
La trasmissione per via aerea è definita come la diffusione di un agente
infettivo causata dalla diffusione di nuclei di goccioline (aerosol) che
rimangono infettivi quando sono sospesi nell'aria su lunghe distanze e nel
tempo. La trasmissione per via aerea della SARS-CoV-2 può avvenire durante
le procedure mediche che generano aerosol, ma anche durante la tosse, il
canto o gli starnuti.
L'OMS, insieme alla comunità scientifica, ha discusso e valutato attivamente
se la SARS-CoV-2 possa diffondersi attraverso gli aerosol anche in assenza di
procedure che generano aerosol, in particolare in ambienti chiusi con scarsa
ventilazione.
78. Quando si è più contagiosi?
Le persone positive a SARS-CoV-2 risultano maggiormente contagiose quando
si trovano ancora nel periodo di incubazione, che dura in media 5-6 giorni, ma
può arrivare fino a un massimo di 14: secondo gli studi di laboratorio il
momento peggiore è nei 2-3 giorni precedenti allo sviluppo dei sintomi. Ciò
significa che se siete stati contagiati dal nuovo coronavirus, è più probabile
che passiate il virus a qualcuno quando ancora non sospettate nulla.
I pazienti asintomatici (stimati in circa il 40% del totale) sono contagiosi,
seppur un pò meno dei sintomatici;
Ecco perché, se siete in compagnia e volete stare tranquilli, sentirsi bene non
è abbastanza: la mascherina è sempre necessaria, soprattutto quando ci si
trova in un luogo chiuso e poco areato. Le mascherine vanno indossate
sempre anche da bambini e adolescenti che, pur ammalandosi raramente di
Covid-19, sono anche loro in grado di infettarsi e trasmettere il virus a tutti gli
altri, con un’efficacia simile a quella degli adulti.
79. Quali sono i comportamenti più a rischio?
- Stare a stretto contatto gli uni con gli altri per lungo tempo. Più tempo si
trascorre in presenza di un infetto e maggiore sarà la concentrazione di virus
nell’aria, anche se si indossa la mascherina (che riduce il numero di particelle
virali emesse ma non lo azzera).
- Stare in luoghi chiusi, dove c’è poco ricambio d’aria. Anche una finestra aperta
può fare la differenza. Ecco perché il freddo non aiuta.
- Non indossare la mascherina, come accade spesso se state facendo sport o se
state mangiando e bevendo in compagnia.
-Tenere il tono della voce alto perché c’è rumore o musica, o cantare ( nei luoghi
di culto) o respirare in modo affannoso (quando si fa sport) aumentano il
numero di particelle virali emesse.
-Trovarsi in luoghi a bassa temperatura e con umidità troppo bassa. La bassa
temperatura rallenta l’evaporazione delle particelle di saliva contenenti il virus.
Stessa cosa la bassa umidità: l’ideale è mantenerla intorno al 60%.
80. COVID-19 può diffondersi attraverso il cibo?
No, non ci sono prove che il COVID-19 possa essere diffuso attraverso il cibo
o le confezioni di cibo. In genere si pensa che il COVID-19 si diffonda da
persona a persona. Tuttavia, è sempre importante praticare una buona
igiene quando si maneggia il cibo per prevenire qualsiasi malattia di origine
alimentare.
La malattia da coronavirus può essere trasmessa attraverso l'acqua?
No. L'acqua potabile non trasmette il COVID-19.
Se si nuota in una piscina o in un lago, non è possibile ammalarsi di COVID-
19 attraverso l'acqua. Invece può accadere che se la piscina è affollata e si è
vicini ad altre persone, se qualcuno è infetto ci si può contagiare.
Per quanto tempo il COVID-19 può sopravvivere sulle superfici?
Dopo essere fuoriusciti dal corpo, i coronavirus possono sopravvivere sulle
superfici per diverse ore. Se una persona tocca una superficie sporca, può
depositare il virus negli occhi, nel naso o nella bocca, dove può entrare nel
corpo e causare l'infezione. Per questo è importante lavarsi sempre le mani