La toponomastica storica negli accordi del 1582 tra Melfi e i Principi Doria.Francesco Verderosa
FRANCESCO VERDEROSA
Cupa d'auro: un viaggio a ritroso tra ponti, ische e fontane.
La toponomastica storica negli accordi del 1582 tra Melfi e i Principi Doria.
Evento di Archeoclub d'Italia - Sede di Melfi
La toponomastica storica negli accordi del 1582 tra Melfi e i Principi Doria.Francesco Verderosa
FRANCESCO VERDEROSA
Cupa d'auro: un viaggio a ritroso tra ponti, ische e fontane.
La toponomastica storica negli accordi del 1582 tra Melfi e i Principi Doria.
Evento di Archeoclub d'Italia - Sede di Melfi
S. Giuliano martire a Cartagine e il suo territorio a Trapani e al Monte. Conferenza svolta presso l'Associazione per la Tutela delle Tradizioni Popolari Trapanesi in data 26-5-2012 dal prof. Salvatore Corso.
Ex CASERMA PRANDINA. Passato e futuro.pdfSergio Lironi
Passato e futuro dell'ex Caserma Prandina a Padova. Un luogo storico da riscoprire. Un contesto urbano da rigenerare.
Il processo partecipativo seguito per conoscere un luogo simbolico per la storia della città, caratterizzato dalla presenza di due conventi benedettini con annessi broli ed orti urbani, e per immaginarne la sua possibile trasformazione in un parco urbano che possa anche divenire un nuovo attrattivo polo di attività culturali e di aggregazione sociale a scala cittadina.
Il sessantotto: iconografia di un sognopaola corrias
An iconography of 1968 year, with a plane explanation in italian about connections and roots with the "Cold War". A specific note about European and Italian 1968 is embended
Lezione di storia del servizio in tavola tra fine Seicento e inizio Ottocento attraverso la porcellana, soprattutto del Museo di palazzo Pitti. Adatto alle classi dell'istituto alberghiero. esclusivo uso didattico. Con fonti.
Andrea del Sarto: il pittore senza erroripaola corrias
lezione riassuntiva sui capolavori di Andrea del Sarto a Firenze per le classi di Accoglienza Turistica, Istituti professionali e Secondarie di I grado. Utilità didattica.
A lesson about history of spices and beverages between Roman time and XVIII century, simplyfied from the F. Antinucci's essay " Spezie: una storia di scoperte, avidità e lusso" (Laterza, 2014).
4. Il Palazzo del Capitano del Popolo
Successivamente
detto Bargello,
quando divenne la
sede della polizia, una
specie di
“commissariato” del
Rinascimento
1260 circa:
Anni
importanti, che
vedono l’inizio
del breve
predominio
Ghibellino a
Firenze, dopo la
battaglia di
Montaperti
5. La battaglia di Montaperti
Ricordata da Dante a
proposito del ghibellino
fiorentino Farinata degli
Uberti, questa tremenda
sconfitta fiorentina è
all’origine del cambiamento
dello stemma: il rosso del
giglio è il sangue dei fiorentini
caduti in battaglia e tale fu
(…) lo strazio e 'l grande
scempio che fece l'Arbia
colorata in rosso,
tal orazion fa far nel nostro
tempio. »
(Inferno X, 85)
6. Ritornano i Guelfi al potere
Nel 1282 i Priori delle Arti si
riuniscono qui
Dal 1299 al 1302 sorge il Palagio Novo,
detto dal XV sec. “della Signoria”
7. Palazzo della Signoria, poi “vecchio”
quando Palazzo Pitti diverrà “novo”
Corridoio vasariano, 1565 ca
8. 1342: ecco com’era Firenze
B. Daddi, Madonna della Misericordia, Bigallo, Firenze
9. Dal 1282 una nuova, immensa cerchia
di mura, detta “di Arnolfo”
dai 75 ettari della cinta precedente la nuova ne racchiudeva ben 430, con 63
torri e dodici porte monumentali.
10. Sulla direttrice del cardo (N-S)
Tra il centro religioso (DUOMO) e quello civile (Palazzo della Signoria), oggi Via
Calzaiuoli
Or san
Michele
Casa di
Dante
11. Sorge Orsanmichele: il tempio dei
mercanti
Loggia delle granaglie, trasformata in chiesa
dopo la Peste ed arricchita di due altissimi
piani
12. I piani sarebbero serviti come
magazzino in caso di carestia
e i buchi nei pilastri
fungere da prelievo,
come in un silos
ma non furono mai usati; nel 1569
divennero la sede degli uffici notarili del
Granducato e collegati al Palagio dell’Arte
della Lana
13. 14 corporazioni, le più ricche,
adornarono gli esterni con statue per
mano dei maggiori artisti
14. E dunque Orsanmichele è il simbolo
del nostro percorso fiorentino tra Dio
e Danaro
San Giorgio di Donatello, per gli
Spadai e Corazzai
San Giovanni Battista di
L. Ghiberti, per i
Mercanti (Calimala)
San Marco di
Donatello
per i Linaiuoli
e Rigattieri
15. Le statue autentiche sono ora nei
musei: nelle nicchie splendide copie
I santi Quattro Coronati, di Nanni di
Banco per i Mastri di Pietra e Legname
L’incredulità di S. Tommaso, del
Verrocchio, maestro di Leonardo,
per il Tribunale di Mercanzia
16. Non è facile dunque distinguere
a Firenze tra architettura civile e
religiosa
Orsanmichele, prima mercato, poi
chiesa, ne è la dimostrazione!
17. Il disastro che apre la strada al
Rinascimento
Tra 1330 e 1420
19. L’Arno, che nasce in Falterona, ha un
corso assai accidentato e complesso
20. La meridiana sul Ponte
Vecchio è la testimone della
prima tremenda piena storica
Dalla sorgente in
Appennino, l’Arno
scende, senza
toccarla, fino ad
Arezzo; poi ritorna
verso nord, formando
la val d’Arno superiore
e arrivando sino a
Firenze; da qui, verso
Pisa, formando la val
d’Arno inferiore.
21. Distrutto dalla piena del 1333, il ponte fu ricostruito nel
1345, a tre grandi archi ribassati
Questa soluzione ingegneristica prevedeva la necessità di far defluire i
detriti più liberamente: il ponte è costruito nel punto dove il fiume è più
stretto!
22. Firenze è una città romana, fondata nel 46 a.C.
dalle legioni di Giulio Cesare, e dedicata a Marte.
Durante l’alluvione del 1333 la statua, nei pressi del Ponte Vecchio, andò
perduta; storie e leggende attribuiscono all’antica dedica a Marte lo
spirito bellicoso dei Fiorentini, sempre discordi, come sappiamo.
23. Abbiamo già parlato della bancarotta del 1342, a
seguito dei prestiti bancari correlati alla Guerra
dei Cento Anni
24. Alla crisi economica si aggiunge,
tra il 1348 e il 1350, la Peste
Nera
Notare
il picco
negativo
della
popolazione
europea
25. Si stanno affermando le grandi
oligarchie: alcune diventeranno
Signorie, ma dovranno vedersela
col papa, un vero e proprio
principe temporale
28. La ricchezza dell’Arte della Lana
era tale che
nel 1331, la Repubblica fiorentina stabilì che la
corporazione dell'Arte della Lana assumesse il
controllo esclusivo dell'Opera di Santa Maria
del Fiore.
29. Così come il Battistero di San
Giovanni era stato attribuito alla
benevolenza dell’Arte di Calimala,
o dei “mercatanti”
30. Il Campanile era un’opera
impressionante
Esaltava la Chiesa e le
Scritture e il lavoro
degli uomini, illuminati
dalla Fede.
Primo architetto: Giotto!
31. Le maggiori chiese di Firenze erano
dei frati o monaci di apostolato
urbano: ciascuna fu riempita di
capolavori di artisti pagati dalle più
cospicue famiglie:
diamo solo un paio di esempi,
perché si tratta di migliaia di
opere!
Dio e Danaro, Dio e Danaro, Dio e Danaro
32. Santo Spirito, Agostiniani
Filippino Lippi, Pala Nerli, 1494. In fondo, veduta della porta San
Frediano, vicino alla quale abitava la famiglia Nerli.
Santa Maria del Carmine,
Carmelitani
Masolino e Masaccio
Storie di San Pietro
34. Schierandosi contro il papa,
Firenze viene interdetta
appoggia Bernabò
Visconti, signore di
Milano
Prende al proprio servizio
il condottiero inglese
John Hawkwood, detto
Giovanni Acuto
37. La Peste aveva decimato
la popolazione: era ridotta
la forza lavoro
Quindi gli infimi (pettinatori,
cardatori) dell’Arte della Lana
reclamano diritti, guidati da
Michele di Lando.
Dopo i primi successi, però
questo si fa manovrare
dall’oligarchia del Popolo
Grasso che riprende il potere
a Firenze
”I Ciompi se ne andarono sì come
gente rotta, et senza capo et
sentimento, perché si fidavano et
furono traditi da loro medesimi »
(Filippo Villani, Cronica)
38. Intanto (tra 1365 e 1370)
era stato fondato da
Giovanni di Bicci il Banco
dei Medici
Nel 1397 la sede del
neonato Banco dei Medici
fu spostata a Firenze,
vicino a Orsanmichele,
all'incrocio fra Via Porta
Rossa e Via Calimala, con
un capitale di 10.000
fiorini per un po' più della
metà di Giovanni e per la
parte restante dei suoi
due soci
https://it.wikipedia.org/wiki/Giovanni_di_Bicci_de%27_Medici)
39. IL GRANDE SCISMA (1378-1417)
SCISMA D’OCCIDENTE
Ma prima di decollare, questa famiglia di indefessi mercanti
e banchieri del Mugello dovettero affrontare un altro
imponente problema
40. Dai tempi del papato ad
Avignone la frattura non si
era ricomposta.
Abbiamo avuto un momento
in cui
esistevano
contemporaneamente
quattro papi,
due dei quali stavano a
Firenze
Protetto dai Medici,
uno di questi era
Giovanni XXIII
41. La Chiesa, tornata a Roma,
si rafforza e
elimina altre pericolose
eresie (d’accordo con
l’imperatore): Jan Hus in
Boemia, per esempio
Nel 1417 il Concilio di
Costanza depose i tre papi
spuri e ne elesse un quarto,
Martino V, considerato il
papa ufficiale
42. Quando l’antipapa
protetto dai Medici muore
a Firenze, nel 1419, gli
viene eretto questo
monumento sepolcrale
nel Battistero:
gli artisti sono
Donatello e Michelozzo
tra i massimi del tempo
43. Un esempio del fiuto per gli affari
della famiglia Medici
Questo personaggio fu in
gioventù un semplice
monaco, che era
impiegato come
precettore presso
alcune famiglie di ricchi
mercanti fiorentini, gli
Strozzi e gli Albizzi.
44. Questi erano rivali dei
Medici, anche se facevano
parte insieme
dell’oligarchia fiorentina.
Palla Strozzi,
ricchissimo, si era
fatto fare, per la
cappella di famiglia,
un magnifico dipinto:
la Cavalcata dei Magi,
che è una vera e
propria réclame della
sua ditta di tessuti:
eccolo in un dettaglio
della pala…
46. Ma Cosimo, figlio di
Giovanni, ha iniziato la
scalata al potere
Poi, vincitore, torna: 1434
Gli oligarchi fanno di tutto
perché sia perseguitato,
arrestato, bandito.
Cosimo va in esilio per un
paio d’anni circa, a Padova,
seguito da artisti fedeli
come Donatello.
E così Cosimo porta il
Rinascimento fiorentino
nel Nord
47. Nel 1447 il monaco
diventa Niccolò V
E i Medici ritornano ad
essere i banchieri del
Papa : la loro fortuna
è inarrestabile
48. Cosmus Pater Patriae
Inizia la Signoria dei
Medici: trionfa
l’Umanesimo
E col loro mecenatismo
leggendario inizia il
Rinascimento
49.
50. La Cavalcata dei Magi nella
cappella di famiglia, nel
palazzo appena costruito
da Michelozzo, 1444
Suggella l’unione inscindibile tra Dio e Danaro, a Firenze.
51. A presto, con la lezione
sull’Umanesimo a Firenze
Grazie per l’attenzione
52. Queste lezioni sono state
svolte essenzialmente
sull’opera di R. Freemantle
ed. 1992
che per questa occasione
ho tradotto.
Ne esiste comunque
un’edizione italiana
moderna.
Dio e denaro
Riforma e transizione: il
Rinascimento
Traduzione di Maria
Antonia Rinaldi