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Dio e Danaro: parte II
Il disastro e la trasformazione
CONTINUIAMO A PARLARE
DELL’ECCEZIONALITÀ DI FIRENZE
Con la classe III B AFM – I.S. Duca d’Aosta. A cura di Paola Corrias
L’architettura civile
Sec. XIII - XIV
Il Palazzo del Capitano del Popolo
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quando divenne la
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Ritornano i Guelfi al potere
Nel 1282 i Priori delle Arti si
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Dal 1282 una nuova, immensa cerchia
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14 corporazioni, le più ricche,
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Le statue autentiche sono ora nei
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I santi Quattro Coronati, di Nanni di
Banco per i Mastri di Pietra e Legname
L’incredulità di S. Tommaso, del
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Non è facile dunque distinguere
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Il disastro che apre la strada al
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Tra 1330 e 1420
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Distrutto dalla piena del 1333, il ponte fu ricostruito nel
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Firenze è una città romana, fondata nel 46 a.C.
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spirito bellicoso dei Fiorentini, sempre discordi, come sappiamo.
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era tale che
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corporazione dell'Arte della Lana assumesse il
controllo esclusivo dell'Opera di Santa Maria
del Fiore.
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Giovanni era stato attribuito alla
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o dei “mercatanti”
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impressionante
Esaltava la Chiesa e le
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degli uomini, illuminati
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Frediano, vicino alla quale abitava la famiglia Nerli.
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Firenze viene interdetta
appoggia Bernabò
Visconti, signore di
Milano
Prende al proprio servizio
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John Hawkwood, detto
Giovanni Acuto
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FIRENZE VA AVANTI
I preti sono obbligati a riaprire le chiese: corre l’anno 1377
1378: il Tumulto dei Ciompi
La Peste aveva decimato
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Quindi gli infimi (pettinatori,
cardatori) dell’Arte della Lana
reclamano diritti, guidati da
Michele di Lando.
Dopo i primi successi, però
questo si fa manovrare
dall’oligarchia del Popolo
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a Firenze
”I Ciompi se ne andarono sì come
gente rotta, et senza capo et
sentimento, perché si fidavano et
furono traditi da loro medesimi »
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Intanto (tra 1365 e 1370)
era stato fondato da
Giovanni di Bicci il Banco
dei Medici
Nel 1397 la sede del
neonato Banco dei Medici
fu spostata a Firenze,
vicino a Orsanmichele,
all'incrocio fra Via Porta
Rossa e Via Calimala, con
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fiorini per un po' più della
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parte restante dei suoi
due soci
https://it.wikipedia.org/wiki/Giovanni_di_Bicci_de%27_Medici)
IL GRANDE SCISMA (1378-1417)
SCISMA D’OCCIDENTE
Ma prima di decollare, questa famiglia di indefessi mercanti
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imponente problema
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Avignone la frattura non si
era ricomposta.
Abbiamo avuto un momento
in cui
esistevano
contemporaneamente
quattro papi,
due dei quali stavano a
Firenze
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Giovanni XXIII
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si rafforza e
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spuri e ne elesse un quarto,
Martino V, considerato il
papa ufficiale
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protetto dai Medici muore
a Firenze, nel 1419, gli
viene eretto questo
monumento sepolcrale
nel Battistero:
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Donatello e Michelozzo
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della famiglia Medici
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monaco, che era
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precettore presso
alcune famiglie di ricchi
mercanti fiorentini, gli
Strozzi e gli Albizzi.
Questi erano rivali dei
Medici, anche se facevano
parte insieme
dell’oligarchia fiorentina.
Palla Strozzi,
ricchissimo, si era
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cappella di famiglia,
un magnifico dipinto:
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che è una vera e
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eccolo in un dettaglio
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Ma Cosimo, figlio di
Giovanni, ha iniziato la
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Medici: trionfa
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Suggella l’unione inscindibile tra Dio e Danaro, a Firenze.
A presto, con la lezione
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  • 1. Dio e Danaro: parte II Il disastro e la trasformazione
  • 2. CONTINUIAMO A PARLARE DELL’ECCEZIONALITÀ DI FIRENZE Con la classe III B AFM – I.S. Duca d’Aosta. A cura di Paola Corrias
  • 4. Il Palazzo del Capitano del Popolo Successivamente detto Bargello, quando divenne la sede della polizia, una specie di “commissariato” del Rinascimento 1260 circa: Anni importanti, che vedono l’inizio del breve predominio Ghibellino a Firenze, dopo la battaglia di Montaperti
  • 5. La battaglia di Montaperti Ricordata da Dante a proposito del ghibellino fiorentino Farinata degli Uberti, questa tremenda sconfitta fiorentina è all’origine del cambiamento dello stemma: il rosso del giglio è il sangue dei fiorentini caduti in battaglia e tale fu (…) lo strazio e 'l grande scempio che fece l'Arbia colorata in rosso, tal orazion fa far nel nostro tempio. » (Inferno X, 85)
  • 6. Ritornano i Guelfi al potere Nel 1282 i Priori delle Arti si riuniscono qui Dal 1299 al 1302 sorge il Palagio Novo, detto dal XV sec. “della Signoria”
  • 7. Palazzo della Signoria, poi “vecchio” quando Palazzo Pitti diverrà “novo” Corridoio vasariano, 1565 ca
  • 8. 1342: ecco com’era Firenze B. Daddi, Madonna della Misericordia, Bigallo, Firenze
  • 9. Dal 1282 una nuova, immensa cerchia di mura, detta “di Arnolfo” dai 75 ettari della cinta precedente la nuova ne racchiudeva ben 430, con 63 torri e dodici porte monumentali.
  • 10. Sulla direttrice del cardo (N-S) Tra il centro religioso (DUOMO) e quello civile (Palazzo della Signoria), oggi Via Calzaiuoli Or san Michele Casa di Dante
  • 11. Sorge Orsanmichele: il tempio dei mercanti Loggia delle granaglie, trasformata in chiesa dopo la Peste ed arricchita di due altissimi piani
  • 12. I piani sarebbero serviti come magazzino in caso di carestia e i buchi nei pilastri fungere da prelievo, come in un silos ma non furono mai usati; nel 1569 divennero la sede degli uffici notarili del Granducato e collegati al Palagio dell’Arte della Lana
  • 13. 14 corporazioni, le più ricche, adornarono gli esterni con statue per mano dei maggiori artisti
  • 14. E dunque Orsanmichele è il simbolo del nostro percorso fiorentino tra Dio e Danaro San Giorgio di Donatello, per gli Spadai e Corazzai San Giovanni Battista di L. Ghiberti, per i Mercanti (Calimala) San Marco di Donatello per i Linaiuoli e Rigattieri
  • 15. Le statue autentiche sono ora nei musei: nelle nicchie splendide copie I santi Quattro Coronati, di Nanni di Banco per i Mastri di Pietra e Legname L’incredulità di S. Tommaso, del Verrocchio, maestro di Leonardo, per il Tribunale di Mercanzia
  • 16. Non è facile dunque distinguere a Firenze tra architettura civile e religiosa Orsanmichele, prima mercato, poi chiesa, ne è la dimostrazione!
  • 17. Il disastro che apre la strada al Rinascimento Tra 1330 e 1420
  • 19. L’Arno, che nasce in Falterona, ha un corso assai accidentato e complesso
  • 20. La meridiana sul Ponte Vecchio è la testimone della prima tremenda piena storica Dalla sorgente in Appennino, l’Arno scende, senza toccarla, fino ad Arezzo; poi ritorna verso nord, formando la val d’Arno superiore e arrivando sino a Firenze; da qui, verso Pisa, formando la val d’Arno inferiore.
  • 21. Distrutto dalla piena del 1333, il ponte fu ricostruito nel 1345, a tre grandi archi ribassati Questa soluzione ingegneristica prevedeva la necessità di far defluire i detriti più liberamente: il ponte è costruito nel punto dove il fiume è più stretto!
  • 22. Firenze è una città romana, fondata nel 46 a.C. dalle legioni di Giulio Cesare, e dedicata a Marte. Durante l’alluvione del 1333 la statua, nei pressi del Ponte Vecchio, andò perduta; storie e leggende attribuiscono all’antica dedica a Marte lo spirito bellicoso dei Fiorentini, sempre discordi, come sappiamo.
  • 23. Abbiamo già parlato della bancarotta del 1342, a seguito dei prestiti bancari correlati alla Guerra dei Cento Anni
  • 24. Alla crisi economica si aggiunge, tra il 1348 e il 1350, la Peste Nera Notare il picco negativo della popolazione europea
  • 25. Si stanno affermando le grandi oligarchie: alcune diventeranno Signorie, ma dovranno vedersela col papa, un vero e proprio principe temporale
  • 26. L’architettura religiosa Alla fine del XIII secolo si era aperto il cantiere del Duomo, Santa Maria del Fiore
  • 27. Una chiesa gigantesca che inglobava l’antica Santa Reparata
  • 28. La ricchezza dell’Arte della Lana era tale che nel 1331, la Repubblica fiorentina stabilì che la corporazione dell'Arte della Lana assumesse il controllo esclusivo dell'Opera di Santa Maria del Fiore.
  • 29. Così come il Battistero di San Giovanni era stato attribuito alla benevolenza dell’Arte di Calimala, o dei “mercatanti”
  • 30. Il Campanile era un’opera impressionante Esaltava la Chiesa e le Scritture e il lavoro degli uomini, illuminati dalla Fede. Primo architetto: Giotto!
  • 31. Le maggiori chiese di Firenze erano dei frati o monaci di apostolato urbano: ciascuna fu riempita di capolavori di artisti pagati dalle più cospicue famiglie: diamo solo un paio di esempi, perché si tratta di migliaia di opere! Dio e Danaro, Dio e Danaro, Dio e Danaro
  • 32. Santo Spirito, Agostiniani Filippino Lippi, Pala Nerli, 1494. In fondo, veduta della porta San Frediano, vicino alla quale abitava la famiglia Nerli. Santa Maria del Carmine, Carmelitani Masolino e Masaccio Storie di San Pietro
  • 33. Il decennio 1370 è molto duro, per Firenze
  • 34. Schierandosi contro il papa, Firenze viene interdetta appoggia Bernabò Visconti, signore di Milano Prende al proprio servizio il condottiero inglese John Hawkwood, detto Giovanni Acuto
  • 35. NONOSTANTE L’INTERDETTO FIRENZE VA AVANTI I preti sono obbligati a riaprire le chiese: corre l’anno 1377
  • 36. 1378: il Tumulto dei Ciompi
  • 37. La Peste aveva decimato la popolazione: era ridotta la forza lavoro Quindi gli infimi (pettinatori, cardatori) dell’Arte della Lana reclamano diritti, guidati da Michele di Lando. Dopo i primi successi, però questo si fa manovrare dall’oligarchia del Popolo Grasso che riprende il potere a Firenze ”I Ciompi se ne andarono sì come gente rotta, et senza capo et sentimento, perché si fidavano et furono traditi da loro medesimi » (Filippo Villani, Cronica)
  • 38. Intanto (tra 1365 e 1370) era stato fondato da Giovanni di Bicci il Banco dei Medici Nel 1397 la sede del neonato Banco dei Medici fu spostata a Firenze, vicino a Orsanmichele, all'incrocio fra Via Porta Rossa e Via Calimala, con un capitale di 10.000 fiorini per un po' più della metà di Giovanni e per la parte restante dei suoi due soci https://it.wikipedia.org/wiki/Giovanni_di_Bicci_de%27_Medici)
  • 39. IL GRANDE SCISMA (1378-1417) SCISMA D’OCCIDENTE Ma prima di decollare, questa famiglia di indefessi mercanti e banchieri del Mugello dovettero affrontare un altro imponente problema
  • 40. Dai tempi del papato ad Avignone la frattura non si era ricomposta. Abbiamo avuto un momento in cui esistevano contemporaneamente quattro papi, due dei quali stavano a Firenze Protetto dai Medici, uno di questi era Giovanni XXIII
  • 41. La Chiesa, tornata a Roma, si rafforza e elimina altre pericolose eresie (d’accordo con l’imperatore): Jan Hus in Boemia, per esempio Nel 1417 il Concilio di Costanza depose i tre papi spuri e ne elesse un quarto, Martino V, considerato il papa ufficiale
  • 42. Quando l’antipapa protetto dai Medici muore a Firenze, nel 1419, gli viene eretto questo monumento sepolcrale nel Battistero: gli artisti sono Donatello e Michelozzo tra i massimi del tempo
  • 43. Un esempio del fiuto per gli affari della famiglia Medici Questo personaggio fu in gioventù un semplice monaco, che era impiegato come precettore presso alcune famiglie di ricchi mercanti fiorentini, gli Strozzi e gli Albizzi.
  • 44. Questi erano rivali dei Medici, anche se facevano parte insieme dell’oligarchia fiorentina. Palla Strozzi, ricchissimo, si era fatto fare, per la cappella di famiglia, un magnifico dipinto: la Cavalcata dei Magi, che è una vera e propria réclame della sua ditta di tessuti: eccolo in un dettaglio della pala…
  • 45. Gentile da Fabriano, nel 1423 il pittore più “alla moda” dell’epoca
  • 46. Ma Cosimo, figlio di Giovanni, ha iniziato la scalata al potere Poi, vincitore, torna: 1434 Gli oligarchi fanno di tutto perché sia perseguitato, arrestato, bandito. Cosimo va in esilio per un paio d’anni circa, a Padova, seguito da artisti fedeli come Donatello. E così Cosimo porta il Rinascimento fiorentino nel Nord
  • 47. Nel 1447 il monaco diventa Niccolò V E i Medici ritornano ad essere i banchieri del Papa : la loro fortuna è inarrestabile
  • 48. Cosmus Pater Patriae Inizia la Signoria dei Medici: trionfa l’Umanesimo E col loro mecenatismo leggendario inizia il Rinascimento
  • 49.
  • 50. La Cavalcata dei Magi nella cappella di famiglia, nel palazzo appena costruito da Michelozzo, 1444 Suggella l’unione inscindibile tra Dio e Danaro, a Firenze.
  • 51. A presto, con la lezione sull’Umanesimo a Firenze Grazie per l’attenzione
  • 52. Queste lezioni sono state svolte essenzialmente sull’opera di R. Freemantle ed. 1992 che per questa occasione ho tradotto. Ne esiste comunque un’edizione italiana moderna. Dio e denaro Riforma e transizione: il Rinascimento Traduzione di Maria Antonia Rinaldi