A misura d’uomo. Il Quattrocento. 1. Storia e società nel bellicoso secolo di...Erika Vecchietti
Il corso chiude il sipario sul Medioevo, presentando un periodo durante il quale si sono sviluppate gran parte delle istanze che poi fioriranno nel successivo periodo rinascimentale e moderno.
La rinascita iniziata nel XIV, che gettò i semi dell’Umanesimo, esplode nella Firenze quattrocentesca, portando alla riscoperta, e alla diffusione, della prospettiva, della figura dell’uomo nella sua dimensione terrena, della filosofia platonica.
La classicità rivive un momento di grande fioritura, nella filosofia e nelle arti.
… Ma cosa accadeva al di fuori delle sontuose corti dei Medici, degli Estensi, dei Montefeltro e degli Sforza? La sanguinosa Guerra dei Cent’anni, terminata nel 1453, la fine dell’Impero bizantino, la caduta del misterioso e affascinante impero di Trebisonda e la fine della Reconquista spagnola.
E venivano bruciati nelle piazze Giovanna D’Arco e Girolamo Savonarola.
… E che dire di Vlad, principe rumeno meglio noto come Conte Dracula, e la sua guerra contro i Turchi?
Alla fine di questo ambiguo secolo, avverrà uno degli eventi più clamorosi della storia dell’umanità: Cristoforo Colombo partirà per un lungo viaggio, che cambierà le sorti della storia.
Resoconto molto sintetico dell'evoluzione e delle caratteristiche della guerra e dei conflitti, dai tempi antichi ai giorni nostri. Utile come spunto di riflessione per vari approfondimenti.
The father of Florence, Cosimo Medici, served as the starting point for several decades of Renaissance and stability in the country. Serving as a major broker for finances, trade, literature, artistry, and religion, Medici linked together people from all walks of life. His connections and his ability to keep people connected only through him greatly contributed to bringing together the people of Florence and overturning a non-functional empire.
Presentation developed by: Alshleigh-Lyne Allen, Shawn Gray, Forrester Hinds, and Jennifer Mueller
Slideshow speaking notes can be found at http://www.slideshare.net/ShawnGray1/cosimo-speaking-notes
Panoramica generale della contrapposizione e sovrapposizione dei generi del BAROCCO e del CLASSICISMO dal Cinquecento al Settecento. Sono mostrate e comparate pitture, architetture, sculture e scritti di alcuni dei principali artisti e letterati dell'epoca.
(lezione per IV superiore a.s. 2007-08)
A misura d’uomo. Il Quattrocento. 1. Storia e società nel bellicoso secolo di...Erika Vecchietti
Il corso chiude il sipario sul Medioevo, presentando un periodo durante il quale si sono sviluppate gran parte delle istanze che poi fioriranno nel successivo periodo rinascimentale e moderno.
La rinascita iniziata nel XIV, che gettò i semi dell’Umanesimo, esplode nella Firenze quattrocentesca, portando alla riscoperta, e alla diffusione, della prospettiva, della figura dell’uomo nella sua dimensione terrena, della filosofia platonica.
La classicità rivive un momento di grande fioritura, nella filosofia e nelle arti.
… Ma cosa accadeva al di fuori delle sontuose corti dei Medici, degli Estensi, dei Montefeltro e degli Sforza? La sanguinosa Guerra dei Cent’anni, terminata nel 1453, la fine dell’Impero bizantino, la caduta del misterioso e affascinante impero di Trebisonda e la fine della Reconquista spagnola.
E venivano bruciati nelle piazze Giovanna D’Arco e Girolamo Savonarola.
… E che dire di Vlad, principe rumeno meglio noto come Conte Dracula, e la sua guerra contro i Turchi?
Alla fine di questo ambiguo secolo, avverrà uno degli eventi più clamorosi della storia dell’umanità: Cristoforo Colombo partirà per un lungo viaggio, che cambierà le sorti della storia.
Resoconto molto sintetico dell'evoluzione e delle caratteristiche della guerra e dei conflitti, dai tempi antichi ai giorni nostri. Utile come spunto di riflessione per vari approfondimenti.
The father of Florence, Cosimo Medici, served as the starting point for several decades of Renaissance and stability in the country. Serving as a major broker for finances, trade, literature, artistry, and religion, Medici linked together people from all walks of life. His connections and his ability to keep people connected only through him greatly contributed to bringing together the people of Florence and overturning a non-functional empire.
Presentation developed by: Alshleigh-Lyne Allen, Shawn Gray, Forrester Hinds, and Jennifer Mueller
Slideshow speaking notes can be found at http://www.slideshare.net/ShawnGray1/cosimo-speaking-notes
Panoramica generale della contrapposizione e sovrapposizione dei generi del BAROCCO e del CLASSICISMO dal Cinquecento al Settecento. Sono mostrate e comparate pitture, architetture, sculture e scritti di alcuni dei principali artisti e letterati dell'epoca.
(lezione per IV superiore a.s. 2007-08)
La toponomastica storica negli accordi del 1582 tra Melfi e i Principi Doria.Francesco Verderosa
FRANCESCO VERDEROSA
Cupa d'auro: un viaggio a ritroso tra ponti, ische e fontane.
La toponomastica storica negli accordi del 1582 tra Melfi e i Principi Doria.
Evento di Archeoclub d'Italia - Sede di Melfi
Il Breviario Grimani è una delle più famose opere d’arte dei Paesi Bassi, capolavoro della miniatura del secondo decennio del Cinquecento.
Si tratta di un libro liturgico, conformato al modello francescano. Si apre con il Calendario, composto da una sequenza di 24 pagine, che presenta sul lato destro il prospetto del mese incorniciato e arricchito di elementi figurativi, mentre nel sinistro compare una scena miniata a tutta pagina, riguardante le attività dei campi, scene di vita quotidiana e di corte.
S. Giuliano martire a Cartagine e il suo territorio a Trapani e al Monte. Conferenza svolta presso l'Associazione per la Tutela delle Tradizioni Popolari Trapanesi in data 26-5-2012 dal prof. Salvatore Corso.
File del Concorso "Classe Turistica" promosso da Touring Club Italia.
La 2^B dell'I.T.I.S. "Pacinotti" consegna un'analisi approfondita di Fondi e su come i turisti possano amare questa città
"Profughi”. L’evacuazione verso la Val Rendena durante la guerra 1914-1918Sergio Primo Del Bello
Marzo Zulberti, "“Profughi”. L’evacuazione verso la Val Rendena durante la guerra 1914-1918"
Gruppo Culturale "Quatar sorele"
video relazione: https://vimeo.com/album/3625498/video/141384108
video recita illustrata: https://vimeo.com/150599086
Asiago, 26/09/2015
ITM Incontri Tra Montani - http://www.incontritramontani.it/
Istituto di Cultura Cimbra di Roana
"Montagne di guerra, montagne di pace"
fotografie: https://picasaweb.google.com/117290793877692021380/ITMAsiago2015?authuser=0&feat=directlink
2. L'assedio di Firenze avvenne tra il 1529 e il 1530, dopo che il Pontefice Clemente VII si mise d'accordo con l'Imperatore Carlo V (per una coincidenza dinastica anche re di Spagna) per riconquistare Firenze: le truppe imperiali assediarono Firenze allo scopo di ristabilire la famiglia Medici sul trono ducale. Per ripicca,venne organizzato lo stesso il calcio storico (era il 17 febbraio 1530 giorno di carnevale). Vi erano 25 bianchi e 25 verdi e, per assicurarsi che l'avvenimento venisse udito, ingaggiarono dei musici che posizionarono vicino alle mura e che vennero attaccati,anche se non subirono danni. Venne poi cotta la vitella in palio. Nell’assedio morirono circa 10.000 fiorentini. Questo episodio costituisce la pagina conclusiva della Firenze comunale.
16. “ Ha resistito a tutte queste demolizioni [del Cinquecento, dell’Ottocento, dei bombardamenti tedeschi, dell’alluvione] il Chiasso di Baroncelli, una stradina medievale che unisce la piazza con via Lambertesca. È un vicolo non più largo di due metri e mezzo, alla sua uscita meridionale limitato da alti edifici che impediscono alla luce di penetrarvi. Due archi lo scavalcano per ricordarci l’antichità e la fragilità dei muri che lo sostengono.” G.A. Brucker, Firenze nel Rinascimento Chiasso di Baroncelli
17. FIRENZE COMUNALE - V cerchia Le mura del 1175 + aggiunte di inizio ‘200
18. Bologna nel XIII secolo Possiamo immaginare che anche Firenze presentasse uno skyline di questo tipo
20. Individuazione delle oltre 150 torri presenti nella città di Firenze nella seconda metà del Duecento Atlante storico delle città italiane: Firenze nei secoli XIII e XIV. A cura di Enrico Guidoni, Roma 2002.
25. Il giglio guelfo Il giglio ghibellino Nel 1215 con l’uccisione di Buondimonte inizia la faida tra guelfi e ghibellini. La città, ormai dotata di istituzioni comunali autonome, inizia la lunga stagione della guerra tra fazioni.
26. Maggiori città ghibelline Arezzo Forlì Genova (predominio 1270-1317) Grosseto Gubbio Mantova Modena Osimo Pavia Pisa Pistoia Siena Spoleto Todi Castiglion Fiorentino Maggiori città guelfe Alessandria Bologna Brescia Colle di Val d'Elsa Crema Cremona Lodi Orvieto Perugia Mondovì Predappio Firenze Città con schieramento variabile Asti (principalmente ghibellina) Bergamo Ferrara Firenze (ghibellina per soli 6 anni) Lucca Milano Padova Parma Piacenza Treviso Verona Vicenza Bolzano
27. Battaglia di Montaperti 1260 Esito: vittoria senese (ghibellini) Data: 4 settembre 1260 Luogo: Montaperti ( Castelnuovo Berardenga , SI ) Schieramenti Siena Firenze Comandanti Provenzano Salvani Iacopino Rangoni Effettivi 4 divisioni (1.800 cavalieri e 18.000 fanti) 3.000 cavalieri e 30.000 fanti Perdite 600 morti e 400 feriti 10.000 morti e 15.000 prigionieri Battaglia di Campaldino 1289 Esito: vittoria dei Guelfi La piana di Campaldino vista da Porciano Data: 11 giugno 1289 Luogo: Piana di Campaldino , Poppi , Italia Schieramenti Guelfi (firenze) Ghibellini (arezzo) Comandanti Guillaume de Durfort Aimeric de Narbonne Guglielmino degli Ubertini Effettivi 1900 cavalieri 10000 fanti 800 cavalieri 10000 fanti Perdite 300 morti 1.700 morti Nel 1266 a Benevento Manfredi re di Sicilia e riferimento per i ghibellini di tutta Italia viene sconfitto e ucciso dalle truppe di Carlo d’Angiò alleato del Papa. A Firenze cacciarono subito i ghibellini, per poi farli rientrare nel 1280
28. Palazzo dell’Arte della Lana L’Arte e la Parte: i luoghi informali del Potere a Firenze Palagio di Parte Guelfa
29. Dopo il 1282 la situazione politica è piuttosto stabilizzata (Arti + Parte guelfa) anche se deve essere ancora chiarito chi dei due contendenti abbia maggiore influenza. Con la vittoria di Campaldino (1289) la politica fiorentina resta in mano alla sola Parte Guelfa. Ma le tensioni tra grandi famiglie e Arti continuano. A fine secolo le Arti – che si facevano chiamare “popolo” riuscirono a far approvare gli Ordinamenti di Giustizia (1293-95). Come si arriva alla divisione in guelfi Bianchi e Neri? Come diventò la città più ricca d’Europa? 1. Alleanza con il papa e regno di Napoli 2. industria dei panni di altissima qualità. Poi anche orefici e altro artigianato. Manufatti venduti all’estero grazie alla rete di affaristi e banchieri.
30. A fine ‘200 la Parte Guelfa si divise in due: Guelfi Bianchi e Guelfi Neri, rispettivamente guidati dalla famiglia dei Cerchi e quella dei Donati. I Bianchi erano fautori di una politica di compromesso con i ghibellini e di indipendenza dalla Curia papale, i Neri viceversa sostenevano un’alleanza con il Papa. Dopo un breve predominio della parte Bianca, i Neri riuscirono, con un colpo di mano, a sottomettere i Bianchi e a confiscarne i beni. Siamo nel 1301. Il tentativo di Corso Donati di farsi Signore di Firenze fu però bloccato dal suo stesso partito. Cacciato dalla città nel 1308, cadde da cavallo durante la fuga : rimase impigliato finendo straziato nell’incidente e dalla folla che lo inseguiva. « Uno cavaliere della somiglianza di Catellina romano, ma più crudele di lui, gentile di sangue, bello del corpo, piacevole parlatore, addorno di belli costumi, sottile d'ingegno, con l'animo sempre intento a malfare, col quale molti masnadieri si raunavano e gran sèguito avea, molte arsioni e molte ruberie fece fare, e gran dannaggio a' Cerchi e a' loro amici; molto avere guadagnò, e in grande altezza salì. Costui fu messer Corso Donati, che per sua superbia fu chiamato il Barone ; che quando passava per la terra, molti gridavano: "Viva il Barone"; e parea la terra sua. » ( Dino Compagni , Cronica delle cose occorrenti ne' tempi suoi ) La fine di Corso Donati, miniatura della Nuova Cronica di Giovanni Villani
31. LE GRANDI OPERE Le ricchezze enormi delle Arti – soprattutto quelle maggiori – crea un budget considerevole che viene destinato alle opere pubbliche. Nuova cinta muraria (1282-1333) Nuovo campanile della Badia Fiorentina (1310) Cattedrale di Santa Maria del Fiore (1296-1436) Campanile in p.za S.Giovanni (1334) Porte del Battistero (1336 Pisano, 1424 e 1452 Ghiberti) Palazzo Signoria (1299-1313) Piazza Signoria (1268-1368) Loggia di piazza Signoria (poi detta dei Lanzi 1374-82) Ricostruzione del ponte vecchio attuale (1345) Chiesa di Orsanmichele (1337-1350) Completamento chiese ordini mendicanti: Santa Croce, Santa Maria Novella, Santo Spirito, S.M. del Carmine, San Marco. In una fase di grande crescita economica avviene l’alluvione del 1333 che, insieme agli enormi danni, si tira giù il ponte vecchio con la statua di marte. La statua era considerata un portafortuna per la città.
32. Battistero e chiesa di Santa Reparta (precedente alla costruzione della cattedrale)
35. PONTE VECCHIO Ricostruito dopo la distruzione dell’alluvione del 1333 A fine ‘500 viene aggiunto il corridoio vasariano e sostituite le botteghe di macelleria con le botteghe degli orafi.
37. ORSANMICHELE, detta anche chiesa di San Michele in Orto, è la chiesa delle Arti fiorentine. « E ordinossi che ciascuna arte di Firenze prendesse il suo pilastro, e in quello facesse fare la figura di quel santo in cui l'arte ha riverenza; e ogni anno per la festa del detto santo i consoli della detta arte facessono co' suoi artefici offerta, e quella fosse della compagnia di Santa Maria d'Orto San Michele per dispensare a' poveri di Dio; che fu bello ordine e divoto e onorevole a tutta la città. » ( Giovanni Villani , Nuova Cronica , XII 67)