Report aggiornato a GIUGNO 2017 sui Mercati Emergenti
COMMENTO MERCATI - Marzo 2017
1. COMMENTO MENSILE
Marzo 2017
ESPOSIZIONE PESO
Buona Performance!
Ambrosetti Asset Management SIM S.p.A.
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Appare decisamente più sostenuta la crescita del mercato azionario americano, mentre sul lato europeo, rimangono maggiori
le divergenze fra i singoli paesi con performance effettivamente più distribuite. Simile il clima sul mercato giapponese, alle
prese con qualche dato macro deludente. Venendo ai risultati, Febbraio vede come leader sull’’azionario ancora la borsa
Statunitense (+3.72% S&P500) che accompagna il rialzo dei mercati emergenti (+2.99%). Segue l’area Euro (+2.75%), mentre in
Giappone la crescita resta contenuta (+0.90%). Controtendenza il mercato russo (-8.19%) mentre a livello settoriale fanno bene
Information Technology ed Healthcare, con Energy in difficoltà (-2.62%).
Il contesto obbligazionario nelle ultime settimane ribalta gli equilibri proposti a Gennaio, evidenziando un recupero e
consegnando risultati positivi su tutte le principali tematiche. I progressi sono parziali ma vanno nella direzione di stabilizzare il
mercato dopo le flessioni degli scorsi mesi. L’obbligazionario Usa registra +0.34% con i temi corporate più sostenuti (+1.36%)
mentre in area Euro è soprattutto la Germania ad offrire i rialzi più significativi (+1.53%) con, invece, i paesi periferici alle prese
con qualche incertezza in più. Ancora sostenuta la crescita del reddito fisso Emergente (+2.07%) in valuta forte. Il quadro dei
risultati si conclude con le divise: dopo la forza mostrata ad inizio anno l’Euro subisce le pressioni in vendita ristabilendo gli
equilibri verso le principali valute. Negativi dunque i risultati soprattutto verso Yen (-2.08%) e verso Dollaro (-2.06%) mentre
più stabile il rapporto di cambio con Franco Svizzero (-0.40%) e Sterlina (-0.48%). Ultima nota inoltre sulle materie prime in
generale rialzo con Oro in netta crescita (+3.11%) rispetto al Petrolio (+1.61%). Non vi sono elementi di rilievo per modificare la
visione favorevole al comparto azionario che presenta ancora margini di crescita importanti prima di incontrare soglie
significative in grado di interrompere il percorso rialzista in atto. Resta invece più delicata la condizione obbligazionaria dove,
soprattutto sul fronte europeo, la tensione sui titoli di Stato dei Paesi periferici dell’Eurozona sembra solo temporaneamente
essersi attenuata.
Per il MESE DI MARZO viene incrementata l’esposizione azionaria
complessiva.
Sul fronte allocazione gli asset rimangono concentrati maggiormente a
livello geografico con un sovrappeso degli investimenti sulle principali
aree rispetto alla selezione settoriale. Gli interventi sono quindi
focalizzati ad alleggerire la componente obbligazionaria per aumentare
l’azionario, soprattutto Usa ed Euro.
Confermati, ma con ruolo minore, invece gli investimenti a favore di
Giappone e mercati Emergenti. Rimangono attive le posizioni in valuta a
favore di Dollaro.
Documento riservato ad investitori professionali – Vietata la copia e la divulgazione non autorizzata
Gentile Collega,
nel mese di Febbraio i temi che caratterizzano i mercati
finanziari non hanno evidenziato particolari novità.
Il consensus di mercato è rimasto concentrato, come nelle
attese, a favore del mercato azionario mentre per il segmento
obbligazionario, seppur positivo, si è registrata qualche
incertezza in più, soprattutto sul fronte Euro dove sono
cresciuti gli spread dei paesi periferici rispetto alla Germania.
L’attuale scenario continua a fornire segnali di miglioramento
della crescita con dati macro che confermano le valide
prospettive e con gran parte delle società che presentano
buone valutazioni. I rialzi messi a segno da inizio anno non
sono, al momento, particolarmente significativi e sui mercati
azionari le stime fondamentali non indicano segnali di rischio, in
generale, compresi i listini che si trovano oltre i massimi storici.
Rimangono rilevanti solo i rischi a livello di scenario geopolitico,
soprattutto in Europa con il processo “Brexit” in fase di sviluppo
ed una sequenza di importanti tornate elettorali che
potrebbero rimescolare nuovamente le carte dell’unità
dell’area Euro. Le oscillazioni sono state finora limitate, con
volatilità sotto controllo ed una generale carenza di temi che di
fatto non ha portato nessuna modifica rispetto agli equilibri
definiti nei mesi precedenti.