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COMMENTO MENSILE
Giugno 2016
Ambrosetti Asset Management SIM S.p.A.
Via Conciliazione 1, 22100 Como
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Gli investimenti obbligazionari continuano ad offrire rendimenti
contenuti ma stabili, godendo di una politica monetaria favorevole e, ad
oggi, sufficiente a sostenere le quotazioni nonostante uno scenario
denso di incognite. Fanno ancora bene i governativi in area euro
mentre le maggiori tensioni giungono sul fronte emergenti sui quali
pesa la prospettiva di un ulteriore indebolimento della valuta.
Nell’ultimo mese, proprio i mercati valutari, hanno proposto le maggiori
oscillazioni con il dominio da parte del Dollaro, guidato naturalmente
dalla percezione del futuro andamento della politica monetaria
americana. La rivalutazione da parte degli operatori delle prospettive di
rialzo dei tassi USA ha, infatti, determinato un drastico rally di
ricopertura con un rafforzamento della valuta statunitense nei confronti
di tutte le principali divise (Usd/Eur +2.86%, Usd/Jpy +3.97% e
Usd/Gbp +0.89%).
Tra le materie prime sta proseguendo il recupero del petrolio (+4.2%
nel mese), con crescite del prezzo di ampio valore, indice di quanto
l’eccesso di offerta che si era accumulato sui mercati negli ultimi 2 anni
si stia riducendo molto velocemente. L’outlook in tal senso rimane
positivo con margini di ulteriore apprezzamento nei mesi a venire.
I mercati, seppur stiano prezzando i rischi economici e geopolitici,
restano a nostro giudizio caratterizzati da una fase transitoria che
necessita di un preventivo e strutturato periodo di stabilizzazione prima
di trovare le condizioni ideali per favorire una solida dinamica rialzista.
Per il MESE DI GIUGNO privilegiamo una esposizione azionaria contenuta
con una riduzione del rischio a carattere tattico.
ESPOSIZIONE PESO
AZIONI
OBBLIGAZIONI
VALUTE
Sul fronte allocazioni diminuisce in particolare il peso degli emergenti
mentre restano equilibrati Usa ed Area Euro. A livello globale viene
confermato un maggior peso relativo degli investimenti sulle principali
macro aree geografiche rispetto alla selezione di singoli settori, tra i
quali si privilegiano Consumi Non Ciclici oltre a Telecommunication ed
Utilities. Sul lato obbligazionario, i flussi in alleggerimento su azionario
vengono indirizzati verso temi Corporate-High Yield con duration
complessiva contenuta. Rimane invece sostanzialmente bilanciata
l’esposizione valutaria extra euro.
Gentile Collega,
il mese di Maggio porta con sé ancora risultati sostanzialmente
positivi sia sul fronte azionario che su quello obbligazionario.
Dopo un inizio più incerto, vi è stata una significativa revisione
delle aspettative che ha riportato le attese degli operatori in
ottica rialzista sulle principali borse.
I numeri di performance registrati vanno dunque a confermare
la solidità dei mercati, i quali rimangono tuttavia ancora
fortemente dipendenti dalle politiche monetarie. In assenza di
indicazioni solide di crescita del ciclo economico, sia in
America che soprattutto in area Euro, continuano ad essere le
banche centrali l’unico snodo fondamentale per il sostegno dei
mercati finanziari; questo elemento pare non sia sufficiente ad
innescare un processo di crescita sostenibile ed in grado di
ridurre i livelli elevati di disoccupazione e la frammentazione
tra le diverse aree.
A rendere maggiormente confusa la situazione contribuisce
inoltre l’incertezza generata dai cosiddetti rischi geopolitici: in
questa fase l’elemento di maggiore attenzione è rappresentato
dalla questione Brexit, considerato che, a poco meno di un
mese dal referendum, i sondaggi continuano a vedere un testa
a testa tra favorevoli all’uscita ed alla permanenza, mentre, per
il momento, il tema Grecia sembra risolto e si sono nettamente
allentate le pressioni sul mercato dopo il rilascio della nuova
tranche di aiuti.
Il saldo finale del mese sulle azioni registra quindi +0.23% a
livello globale, con Usa ed Euro allineati (poco oltre il +1%),
mentre cresce di più il Giappone (+2.93%).
Questo mese il miglior contributo, per il vecchio continente,
arriva dalla Germania (+2.23%) mentre i periferici Spagna
(+0.09%) e soprattutto Italia (-3.09%) forniscono un apporto
marginale se non negativo. Fuori dall’area Euro, sui mercati
tradizionalmente privilegiati da investitori alla ricerca di azioni
di qualità, va bene la Svizzera (+3.21%), più cauto invece il
Regno Unito (-0.18%).
Note negative arrivano invece dai mercati emergenti (-3.90%
l’indice generale), alle prese con problemi di stabilità politico-
economica. Decisamente penalizzata l’area Latin America
(Brasile -10%) mentre India, Taiwan e Sud-Africa consegnano
risultati postivi.
DOCUMENTORISERVATOADINVESTITORIPROFESSIONALI
Vietatalacopiaeladivulgazionenonautorizzata
BUONA PERFORMANCE !