1. COMMENTO MENSILE
Luglio 2017
ESPOSIZIONE PESO
Buona Performance!
Ambrosetti Asset Management SIM S.p.A.
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+11.68% della Spagna. In generale il semestre ha offerto delle buone opportunità di investimento ma con una selettività importante in grado
di distinguere sensibilmente fra risultati premianti o meno. Si passa infatti attraverso crescite superiori al 15% per i mercati asiatici od i temi
Tecnologici ed il settore Healthcare, attraverso i limitati rialzi di Inghilterra (+2.38%), Brasile e Sud Africa, fino ad arrivare a conclusioni
diametralmente opposte per il settore Energy (-10.95%) o l’azionario Russo (-15.82%) sui quali ha pesato l’evidente difficoltà del Petrolio di
recuperare valore. L’oro nero resta decisamente sotto pressione da parte dei venditori (-12.96% Brent da inizio anno) accompagnando le
principali materie prime al ribasso. Solo l’Oro resiste (+7.75%) seppur concludendo il semestre molto lontano dai massimi visti negli scorsi
mesi. Sul lato obbligazioni, nonostante un andamento inziale incerto, il saldo finale è sostanzialmente positivo con dati macroeconomici che
hanno portato il rendimento dei Treasuries americani vicino ai minimi da inizio anno, influenzando, negli ultimi mesi, anche la direzione del
reddito fisso tedesco che tuttavia consegna risultati parzialmente negativi per gli investitori nel semestre. Le vere sorprese per gli operatori
sono arrivate soprattutto dal mercato valutario ed in particolare dai rapporti di cambio verso l’Euro che ha ribaltato le aspettative dei più,
marcando nuovi apprezzamenti sia verso Dollaro (+8.19%) che in generale nei confronti delle principali monete. Le prospettive di fondo
restano positive con attese di crescita economica in miglioramento ed inflazione al rialzo, direzionata secondo le attese. Elementi dunque a
sostegno dei mercati azionari in logica di ciclo, sebbene, per il trimestre entrante, si profili qualche incertezza in più circa l’immediata
prosecuzione del clima rialzista. In tal senso riteniamo che una eventuale correzione non rappresenti una vera e propria fuga dal rischio
Equity, ma resti limitata ad una rotazione qualitativa dei portafogli offrendosi dunque come una ottima opportunità di investimento. I
principali mercati restano correlati come dinamica, tuttavia è atteso un miglioramento delle stime di crescita per i paesi emergenti rispetto a
quelli sviluppati, tra i quali misuriamo come probabile la continuazione del buon comportamento relativo dei mercati europei. Le possibilità
che proseguano i segnali di sovrarendimento, in particolare dell’azionario Euro, si materializzano come opportunità ad alto successo in una
logica di medio periodo, grazie sia al momentum favorevole dell’economia che ad aspetti valutativi più attraenti con il sostegno potenziale di
un settore bancario vicino alla definitiva risoluzione della crisi che da tempo lo accompagna.
Per il MESE DI LUGLIO viene parzialmente ridotta, in logica prudenziale,
l’esposizione azionaria a livello complessivo. Sul lato delle scelte qualitative gli
asset rimangono maggiormente concentrati sui mercati sviluppati con un
sostanziale bilanciamento fra le principali aree. Il peso della componente di
selezione settoriale si riduce sensibilmente individuando per il trimestre entrante
un posizionamento esclusivamente sul comparto delle materie prime. Sul
frangente obbligazionario si mantiene un profilo prudenziale lasciando
prevalenza alle tematiche a spread con duration in ogni caso contenuta.
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Gentile Collega,
il primo semestre del 2017 si chiude all’insegna della positività sui
mercati finanziari, confermando l’imprinting emerso proprio all’inizio
dell’anno. Seppur di fronte, negli scorsi mesi, a molti eventi
potenzialmente destabilizzanti, i mercati hanno mostrato una stabilità
quasi sconosciuta a recente memoria facendo prevalere su più fronti
un clima decisamente costruttivo. Le fragilità latenti non sono dunque
riemerse ed il clima generale rimane caratterizzato da limitata
incertezza e soprattutto contenuta volatilità. Il sostegno di fondo
continua a dipendere dalla stabilità delle politiche monetarie che le
differenti banche centrali stanno perseguendo ma il ruolo delle stesse
e gli impatti sui mercati gradualmente diminuiscono passando da
“medicina necessaria” ad “integratore di forza”. Superata dunque la
fase di sussistenza di qualche anno fa, l’elemento che oggi porta ad
una minor dipendenza dagli stimoli monetari è certamente legato ai
risultati positivi che pian piano giungono dal fronte dell’economia
reale e che sono riflessi poi, in termini di aspettative, sulle principali
borse. Il semestre ci consegna quindi un indice azionario mondiale in
crescita (+7%) con gli Stati Uniti (S&P500 +8.2%) a ridosso dei massimi
storici ma alle prese con la recente correzione del comparto
tecnologico che allunga qualche dubbio in più circa la capacità di
sostenere gli attuali livelli di quotazione. Anche il mercato Euro
presenta risultati positivi compresi fra il +4.98% dell’Olanda ed il