1. COMMENTO MENSILE
Luglio 2016
DOCUMENTO RISERVATO AD INVESTITORI PROFESSIONALI
Gentile Collega,
il primo semestre del 2016 si chiude all’insegna del
nervosismo sui mercati finanziari, confermando l’imprinting
emerso proprio all’inizio dell’anno. Non sono dunque stati
sufficienti i recuperi visti negli scorsi tre mesi a far prevalere
un clima costruttivo. L’evento Brexit ha cambiato le carte in
tavola, riscritto la storia e sta modificando il volto dell'Europa.
Sono riemerse dunque tutte le fragilità sottostanti al mercato
azionario con conseguenze esplosive in termini di volatilità ed
incertezza.
Gli effetti si sono visti in un’immediata corsa verso gli
investimenti “NoRisk”, dalle obbligazioni all’Oro, con un
importante premio soprattutto per chi, attraverso un market
timing puntuale, riesce a sfruttare l’alternanza di movimenti
sui mercati, con il duplice vantaggio di ridurre il rischio e
sfruttare i recuperi di forza.
Sono stati quindi sei mesi impegnativi per gli investitori, con
indicazioni molto frammentate tra le diverse piazze finanziarie.
Il dato di performance dell’azionario globale (-0.57% MSCI
World) dice ben poco infatti delle reali divergenze createsi. Da
un lato del bilancio scriviamo risultati positivi per Usa
(+2.69%) ed Emergenti (+5.03%) mentre i mercati euro
(-12.3%) ed il Giappone (-19.4%) lasciano sul campo pesanti
perdite. Anche a livello di singoli paesi sono marcate le
differenze (Italia -24.3% vs Olanda -1.34%) cosi come tra i
singoli settori dove prevalgono Energy ed Utilities con crescite
ben oltre il +10% rispetto al tracollo dei temi finanziari (-9.7%).
In questo contesto di incertezza gli investimenti obbligazionari
hanno goduto di ulteriori favori con la prosecuzione del
ribasso dei tassi, ormai giunti a livelli negativi su più fronti. I
rendimenti sono praticamente nulli ma, in generale, il
comparto rimane sostenuto dalle politiche monetarie e
prosegue ad offrire performance positive nonostante uno
scenario denso di incognite. Chiudono dunque il semestre con
ottimi risultati sia i Governativi (Euro meglio di America) che i
titoli Corporate. Nettamente positive anche le obbligazioni dei
paesi emergenti seppur con una volatilità più elevata.
É stato certamente un periodo di crescita anche per le materie prime, trainate dall’importante recupero del Petrolio, capace
di chiudere le perdite iniziali e ribaltare le stime più popolari consegnando un +35.4% nei primi 6 mesi. Ottimo anche il
risultato dell’Oro (+24.5%) certamente favorito dalle recenti tensioni sia economiche che geopolitiche. Chiudiamo con il
quadro valutario dove emergono due elementi principali: la recente e logica debolezza della Sterlina (Eur/Gbp +13.2%) con
le conseguenti incertezze sulla dinamica futura e la diffusa forza della valuta giapponese (Eur/Jpy -12.27% e Usd/Jpy -
14.1%) che ormai risulta eccessiva per molti versi e dunque candidata a rientrare nei prossimi mesi.
Il tema Brexit si è inserito in uno scenario macroeconomico già complesso, caratterizzato da una crescita globale contenuta,
dalla delicata fase di transizione della politica monetaria statunitense e dai timori sul rallentamento dell’economia cinese.
Oggi i mercati finanziari si sono dimenticati il reale andamento dell’economia concentrandosi pienamente sulle incertezze
geopolitiche ed in particolare sul rischio disgregazione a livello di area Euro. In attesa che la BCE riceva il più forte sostegno
politico dalla sua costituzione per evitare il rischio contagio da “Exit” di altri paesi membri, riteniamo che nelle prossime
settimane si manterrà un clima di volatilità ma di potenziale recupero. Alle condizioni attuali, per il trimestre entrante,
l’impostazione dei mercati azionari resta comunque incerta in un contesto di lungo termine, tuttavia, molto più costruttivo e
solido di quanto i mercati non stiano prezzando ad oggi.
Per il mese di Luglio privilegiamo ancora una esposizione azionaria contenuta con un sostanziale equilibrio tra la
componente più rischiosa del portafoglio e la parte obbligazionaria.
A livello di allocazione cresce il peso relativo dei mercati emergenti, in particolare Hong Kong e Russia, e del Giappone
mentre restano equilibrati Usa ed Area Euro. Sulle tematiche settoriali privilegiamo i comparti Energy ed Industrial, mentre
sul lato obbligazionario si conferma una maggiore esposizione sia sui Governativi che sui temi Corporate, in particolare
dell’area Euro. Rimane invece sostanzialmente bilanciata l’esposizione valutaria extra euro.
ESPOSIZIONE PESO
Buona Performance!
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