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AMBROSETTI ASSET MANAGEMENT SIM AMBROSETTI ASSET MANAGEMENT SIM AMBROSETTI ASSET MANAGEMENT SIM AMBROSETTI ASSET MANAGEMENT SIM
COMMENTO MENSILE
Maggio 2018
Ambrosetti Asset Management SIM S.p.A.
Via Conciliazione 1, 22100 Como
comunicazioni@ambrosettiam.com
+39 031 338391
www.ambrosettiam.com
A livello di contesto economico finanziario il miglioramento del mercato del lavoro,
della crescita reddituale e della ricchezza delle famiglie sta mantenendo alta la
fiducia dei consumatori supportando così la spesa privata, vero traino dell’output
economico lasciando immutati in positivo gli scenari di crescita attesa. La reale
incertezza quindi non arriva tanto dai dati economici contestuali quanto dall’attualità
finanziaria che resta concentrata sul tema delle tariffe doganali, con l’ipotesi di una
potenziale guerra commerciale i cui contorni e soprattutto le cui conseguenze sono
ad oggi difficilmente misurabili. Gli impatti più significativi sembrano interessare
maggiormente le materie prime, con pressioni al rialzo generalizzate, e soprattutto i
mercati asiatici che proprio nelle ultime settimane hanno faticato maggiormente a
riprendere una intonazione positiva.
In questo contesto, le politiche monetarie delle Banche Centrali passano in secondo
piano e se, da un lato, non vengono più valutate come elementi di sostanziale
supporto al mercato, da un altro non preoccupano nell’immediato in attesa di
eventuali indicazioni inflazionistiche e di crescita così sorprendenti da essere l’unico
fattore ad oggi in grado di richiedere un immediato cambiamento della programmata
dinamica di interventi sui tassi di interesse.
Lo scenario prospettico per il mese di maggio si delinea soprattutto per un
atteggiamento più prudenziale nei confronti degli investimenti azionari con una
scelta tattica di riduzione del rischio che non invalida le attese comunque positive
per la seconda parte dell’anno. Adottiamo dunque una asset allocation equilibrata fra
tematiche azionarie e obbligazionarie privilegiando comunque in entrambi i casi gli
investimenti in area Euro che ad oggi offre maggiori potenzialità di crescita
economica e minori tensioni rialziste sui tassi di interesse rispetto agli Stati Uniti
dove la sviluppata sovrperformance del mercato riflette un ciclo economico maturo e
dove i tassi decennali di riferimento, a ridosso dell’importantissima soglia del 3%,
sono sicuramente sotto pressioni speculative rilevanti ed incorporano un rischio
significativo.
Per il MESE DI MAGGIO si evidenzia un profilo di investimento azionario più contenuto
rispetto al mese precedente.
AZIONI
PESOESPOSIZIONE
OBBLIGAZIONI
VALUTE
In termini di allocazione privilegiamo l’area Euro riducendo, in termini relativi
l’America e riequilibrando gli asset sull’azionario giapponese. A livello settoriale
permane il posizionamento sulle Utilities, e su Consumi Non Ciclici ed Healthcare.
Sugli strumenti obbligazionari si conferma un atteggiamento prudenziale incentrato
su governativi in area Euro, sempre a duration contenuta. Ancora stabile
l’esposizione valutaria che, in questo frangente, non risulta particolarmente elevata.
Gentile Cliente,
il 2018 continua ad essere caratterizzato da importanti movimenti sui
mercati finanziari. Nel mese di aprile, dopo la chiusura incerta del primo
trimestre dell’anno, le principali borse sono tornate a macinare guadagni
ristabilendo l’equilibrio tra domanda ed offerta e riportando le quotazioni
da inizio anno in alcuni casi in territorio positivo. Il movimento di recupero
è certamente significativo per il saldo dei risultati ma soprattutto è
importante perché mostra il permanere di un forte interesse da parte degli
investitori sulle tematiche azionarie confermando che, ad oggi, la ricerca di
rendimento, deve accettare di passare attraverso un percorso di rischio
potenziale più ampio. Certamente in termini di dinamica il mercato ha
riconosciuto dei livelli di snodo fondamentali validando le aree di minimo
testate a febbraio e marzo che oltre ad aver rappresentato un’interessante
opportunità di acquisto a prezzi “scontati”, ora si candidano come solida
base di tenuta del quadro strategico. I mercati dell’area Euro in particolare
hanno guidato il recupero (+5.20% nel mese) con in primo piano
soprattutto la borsa italiana, unica capace di tornare sui massimi registrati
a gennaio segnando una crescita annua significativa (+9.9% YTD). Positivi
i risultati del Giappone mentre America ed Emergenti faticano di più in
questa fase di recupero. Molto buono anche il risultato per il settore
Energy (+9% nel mese) che, insieme a Consumi Ciclici e Information
Technology, sono gli unici a presentare risultati positivi da inizio anno.
Al contrario il comparto obbligazionario, dopo un graduale assestamento,
ha visto i rendimenti riprendere il cammino rialzista in America (10Y Usa
sui massimi dal 2013) generando non pochi grattacapi per i gestori
obbligazionari. Il problema ad oggi è rimasto confinato agli Usa ed ai
mercati emergenti seppure le altre tematiche sia governative che
corporate o High Yield non si sono mostrate come una valida alternativa di
investimento in termini di ritorno. Molto netto anche il comportamento delle
materie prime, in chiaro rialzo e trainate in particolare dal petrolio
ampiamente sopra quota 70$ ed in crescita superiore al 8% solo nel mese
(Brent), mentre sul lato valutario si segnalano un po’ di difformità di
movimento da parte dell’Euro che, da un lato ha mostrato le prime
incertezze verso Il Dollaro e dall’altro ha proseguito in modo netto il
rafforzamento nei confronti del Franco Svizzero con quotazioni ora a 1.20,
storica soglia a ridosso della quale venne imposto il significativo
apprezzamento del Franco da parte della Swiss National Bank.
DOCUMENTORISERVATOADINVESTITORIPROFESSIONALI
Vietatalacopiaeladivulgazionenonautorizzata
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Certamente in termini di dinamica il mercato ha riconosciuto dei livelli di snodo fondamentali validando le aree di minimo testate a febbraio e marzo che oltre ad aver rappresentato un’interessante opportunità di acquisto a prezzi “scontati”, ora si candidano come solida base di tenuta del quadro strategico. I mercati dell’area Euro in particolare hanno guidato il recupero (+5.20% nel mese) con in primo piano soprattutto la borsa italiana, unica capace di tornare sui massimi registrati a gennaio segnando una crescita annua significativa (+9.9% YTD). Positivi i risultati del Giappone mentre America ed Emergenti faticano di più in questa fase di recupero. Molto buono anche il risultato per il settore Energy (+9% nel mese) che, insieme a Consumi Ciclici e Information Technology, sono gli unici a presentare risultati positivi da inizio anno. Al contrario il comparto obbligazionario, dopo un graduale assestamento, ha visto i rendimenti riprendere il cammino rialzista in America (10Y Usa sui massimi dal 2013) generando non pochi grattacapi per i gestori obbligazionari. Il problema ad oggi è rimasto confinato agli Usa ed ai mercati emergenti seppure le altre tematiche sia governative che corporate o High Yield non si sono mostrate come una valida alternativa di investimento in termini di ritorno. Molto netto anche il comportamento delle materie prime, in chiaro rialzo e trainate in particolare dal petrolio ampiamente sopra quota 70$ ed in crescita superiore al 8% solo nel mese (Brent), mentre sul lato valutario si segnalano un po’ di difformità di movimento da parte dell’Euro che, da un lato ha mostrato le prime incertezze verso Il Dollaro e dall’altro ha proseguito in modo netto il rafforzamento nei confronti del Franco Svizzero con quotazioni ora a 1.20, storica soglia a ridosso della quale venne imposto il significativo apprezzamento del Franco da parte della Swiss National Bank. DOCUMENTORISERVATOADINVESTITORIPROFESSIONALI Vietatalacopiaeladivulgazionenonautorizzata BUONA PERFORMANCE!