4LIFE INTERNATIONAL GROUP (www.4lifegroup.it ) nasce con l'intento di far conoscere a tutti un prodotto innovativo, il TRANSFER FACTOR, completamente naturale al 100%, frutto di 50 anni di ricerche e coperto con 4 brevetti mondiali, capace di informare e potenziare il nostro Sistema Immunitario affinchè il nostro organismo reagisca meglio alle più svariate malattie provocate da virus, neoplasie, allergie e malattie autoimmuni.
I Fattori di Trasferimento sono piccole molecole messaggere che trasferiscono informazioni immunologiche da un’entità ad un’altra, per esempio dalla madre al neonato. Le cause dell’indebolimento del nostro sistema immunitario sono molteplici e spesso legate allo stress, all’inquinamento e contaminazione ambientale, alla cattiva alimentazione, ai nuovi ceppi di “superbatteri” dovuto all’eccessivo consumo di medicine.
Anche gli antibiotici, usati troppo spesso e in dosi eccessive per combattere le infezioni hanno, a lungo termine, effetti negativi sul sistema immunitario
Le conseguenze di un sistema immunitario indebolito o deficitario, sono la causa di infezioni e malattie sempre più frequenti e prolungate.
I processi di estrazione dei Fattori di Trasferimento dal colostro vaccino e dal tuorlo dell’uovo, sono protetti da brevetto degli USA nr. 6.468.534 (colostro e tuorlo) e nr. 6.866.868 (tecnica di estrazione), ed altri brevetti in attesa di registrazione.
Oltre 3.000 ricerche scientifiche e test fatti in laboratori indipendenti, indicano che la formula 4Life Transfer Tri-Factor aumenta l’efficacia del sistema immunitario incrementando l’attività funzionale delle NK Cells (Cellule Natura Killer) del 473%.
Le cellule NK sono le barriere difensive del sistema immunitario.
4LIFE INTERNATIONAL GROUP (www.4lifegroup.it ) nasce con l'intento di far conoscere a tutti un prodotto innovativo, il TRANSFER FACTOR, completamente naturale al 100%, frutto di 50 anni di ricerche e coperto con 4 brevetti mondiali, capace di informare e potenziare il nostro Sistema Immunitario affinchè il nostro organismo reagisca meglio alle più svariate malattie provocate da virus, neoplasie, allergie e malattie autoimmuni.
I Fattori di Trasferimento sono piccole molecole messaggere che trasferiscono informazioni immunologiche da un’entità ad un’altra, per esempio dalla madre al neonato. Le cause dell’indebolimento del nostro sistema immunitario sono molteplici e spesso legate allo stress, all’inquinamento e contaminazione ambientale, alla cattiva alimentazione, ai nuovi ceppi di “superbatteri” dovuto all’eccessivo consumo di medicine.
Anche gli antibiotici, usati troppo spesso e in dosi eccessive per combattere le infezioni hanno, a lungo termine, effetti negativi sul sistema immunitario
Le conseguenze di un sistema immunitario indebolito o deficitario, sono la causa di infezioni e malattie sempre più frequenti e prolungate.
I processi di estrazione dei Fattori di Trasferimento dal colostro vaccino e dal tuorlo dell’uovo, sono protetti da brevetto degli USA nr. 6.468.534 (colostro e tuorlo) e nr. 6.866.868 (tecnica di estrazione), ed altri brevetti in attesa di registrazione.
Oltre 3.000 ricerche scientifiche e test fatti in laboratori indipendenti, indicano che la formula 4Life Transfer Tri-Factor aumenta l’efficacia del sistema immunitario incrementando l’attività funzionale delle NK Cells (Cellule Natura Killer) del 473%.
Le cellule NK sono le barriere difensive del sistema immunitario.
GE_in krank oder mostern leider in italienische Sprache geschriebengiovanni Colombo
GE_: meine Erklaerung in CoronaVirus pandemie ... sehr wichtig damit man nicht sterben wird. Dott(2°).Ing.Arch.giovanni Colombo A1360 Ord.Ing.PG_I_1995 09171 Arch.kammer B_de_2003_2011
GE_in krank oder mostern leider in italienische Sprache geschriebengiovanni Colombo
GE_: meine Erklaerung in CoronaVirus pandemie ... sehr wichtig damit man nicht sterben wird. Dott(2°).Ing.Arch.giovanni Colombo A1360 Ord.Ing.PG_I_1995 09171 Arch.kammer B_de_2003_2011
La Candida Albicans è un innocuo lievito, un tipo di fungo che vive naturalmente in ogni organismo umano: uomo, donna, bambino. In un organismo sano, vive in maniera simbiotica in un ambiente equilibrato all'interno del tratto gastrointestinale, nelle mucose e sulla cute. Purtroppo, questo innocuo lievito (un organismo unicellulare) può svilupparsi in eccesso e trasformarsi in un agente patogeno opportunistico. Essendo un organismo commensale (cioè che si avvantaggia di un altro organismo senza danneggiarlo o recargli beneficio) esso è presente praticamente in tutti gli esseri umani dalla nascita, si trova nella posizione ideale per trarre immediato vantaggio da qualunque debolezza o debilitazione dell'ospite; inoltre, probabilmente pochi gli sono uguali in quanto a varietà e gravità delle infezioni di cui è responsabile.
2. MODALITA’ DI CRESCITA
DEI FUNGHI
FILAMENTI INTRECCIATI LIEVITI UNICELLULARI
MICELIO
Alcuni sono funghi dimorfici (possono assumere l’una o l’altra forma
a seconda delle condizioni ambientali)
6. Histoplasma capsulatum
A 25°C le ife sono settate
I conidiofori, corti e indifferenziati, originano ad angolo retto da ife
vegetative
I macroconidi (8-20µm) sono larghi, rotondi, a parete spessa e
tubercolata
I microconidi (2-6 µm) unicellulari, rotondi o piriformi, a parete liscia o
rugosa
7. Micelio in vitro Colonie si scuriscono con
l’invecchiamento
Macroconidi e microconidi
Histoplasma capsulatum, lieviti
in vitro
11. ISTOPLASMOSI
Il polmone è la via di accesso dell’infezione
Conidi o frammenti di ifa vengono inalati, fagocitati dai
macrofagi polmonari dove si convertono in lieviti e dove
possono anche replicarsi
Nell’ospite immunocompetente i macrofagi possiedono
attività fungicida, limitando l’infezione
Nell’ospite immunocompromesso nei macrofagi i
microrganismi vitali possono persistere e
rappresentare sorgente di malattia disseminata
12.
13. Con la guarigione le lesioni polmonari vanno incontro a
fibrosi e calcificazione, → tubercolosi primaria.
14. Porzione di polmone con sezione di un nodulo fibrocaseoso
dovuto a Histoplasma capsulatum
15.
16. Macrofagi infarciti di numerosi piccoli organismi circondati da un
alone chiaro (intorno al nucleo centrale blu) che può essere scambiato
per una capsula
20. Istoplasmosi
Diagnostica di Laboratorio
diagnosi definitiva → Histoplasma nei tessuti o negli essudati
Esame diretto dei campioni
Metodi colturali
Ricerca di anticorpi
Indagini sierologiche
Ricerca di antigeni
Sonde specifiche
Metodi di biologia molecolare
Amplificazione genomica
mediante PCR o nested-PCR
21. Test cutaneo alla Histoplasmina
Soggetti che hanno subito in precedenza una infezione
da H.capsulatum presentano una ipersensibilità
cutanea di tipo ritardato ad una inoculazione
intradermica di Histoplasmina, un filtrato sterile di
coltura grezza di miceli sviluppati in terreno sintetico.
25. BLASTOMICOSI
• Non identificata la sorgente di infezione
• Habitat potrebbe essere rappresentato dal terreno in
presenza di detriti organici e di legno marcito
26.
27. Blastomyces dermatitidis
• A 25°C ife ialine settate con conidiofori di varia
lunghezza che originano ad angolo retto da ife
vegetative
• Conidi ialini unicellulari da globosi a piriformi
• A 37°C presenza di cellule lievitiformi gemmanti con
parete spessa a doppio contorno
• Gemmazione a larga base di impianto
28. BLASTOMICOSI
• Malattia cronica granulomatosa
• Il polmone è la via di accesso dell’infezione
• Conidi o frammenti di ifa vengono inalati, fagocitati dai
macrofagi polmonari, dove si convertono in lievito e dove
sono in grado di replicarsi
29. BLASTOMICOSI
• Localizzazione primaria a livello polmonare con
quadro di polmonite autolimitante o di forma
polmonare cronica
• Possibile forma cutanea primaria
• Possibile anche forma disseminata
34. Blastomycosis
L’infezione inizia a livello polmonare e si diffonde→
ossa, cute, prostata e di altri visceri Il tratto gastrointestinale viene risparmiato
dalla lesione primaria polmonare → Le lesioni cutanee particolarmente
estese, granulomatose con distruzione tessutale
35. BLASTOMICOSI DISSEMINATA
Può interessare:
la cute dove compaiono ascessi sottocutanei o papule
dapprima singole e poi confluenti e tendenti ad ulcerarsi, che
compaiono soprattutto nelle parti del corpo più esposte
(faccia, gambe, mani) e possono interessare anche le
mucose (laringe, lingua, gola, esofago)
le ossa lunghe e le vertebre con lesioni di tipo osteolitico od
artritico
il sistema nervoso centrale con varia sintomatologia
l’apparato uro-genitale, con possibile interessamento, in
gravidanza, del feto.
36. Test cutaneo alla Blastomicina
Soggetti che hanno subito in precedenza una infezione
da B. dermatitidis presentano una ipersensibilità
cutanea di tipo ritardato ad una inoculazione
intradermica di Blastomicina, un filtrato sterile di
coltura grezza di miceli.
40. Coccidioides immitis
Habitat
E’ rappresentato dal terreno specialmente quello alcalino
delle zone aride e desertiche.
Ambiente caratterizzato da rare piogge, che consentono
lo sviluppo della forma miceliale con abbondante
formazione di artroconidi separati tra loro da una cellula
vuota, che durante i periodi secchi va a morte
consentendo agli artroconidi di disperdersi nell’aria
41. Coccidioides immitis
A 25°C presenti ife ramificate, settate, che producono artroconidi
che vengono liberati per frammentazione del micelio
A 25°C il micete cresce abbastanza lentamente (10-12gg)
A 37-40°C e a livello tissutale presenti sferule rotondeggianti
contenenti endospore
Per l’elevata infettività i campioni devono essere manipolati sotto
cappe di sicurezza
La crescita è inibita dalla cicloeximide
42.
43. COCCIDIOIDOMICOSI
Detta anche malattia del “Nuovo Mondo”, ha diffusione
endemica in America soprattutto nelle zone aride dove
parassitizza alcuni roditori
Non è presente in Europa
Agente eziologico: Coccidioides immitis
Malattia infettiva altamente contagiosa
Fungo dimorfo
44. COCCIDIOIDOMICOSI
La malattia si contrae mediante inalazione dei conidi
Il micelio è costituito da ife e settate che si trasformano
in artroconidi
In vivo è spesso presente uno sporangio o sferula
contenente endospore di 2-5 µm di diametro
50. COCCIDIOIDOMICOSI
La patologia primaria può manifestarsi:
• in forma asintomatica
• in forma acuta benigna polmonare
• come grave malattia cronica, spesso mortale
In soggetti predisposti l’infezione può evolvere:
• in forma secondaria sistemica con interessamento della cute,
tessuti sottocutanei, articolazioni, linfonodi, meningi e SNC
51. COCCIDIOIDOMICOSI
• Sintomatologia simile a malattia da raffreddamento
oppure con sindrome respiratoria grave e lesioni cutanee
• Diffusione ematica dell’infezione
• Formazione di ascessi sulla cute, sottocute, articolazioni,
ossa, organi interni
• Particolarmente colpiti i malati di AIDS
52. Test cutaneo alla Coccidioidina
Soggetti che hanno subito in precedenza una infezione
da C.immitis presentano una ipersensibilità cutanea di
tipo ritardato ad una inoculazione intradermica di
Coccidioidina, un filtrato sterile di coltura grezza di
miceli.
55. Paracoccidioides brasiliensis
A 25°C in Agar Destrosio di Sabouraud forma ife
ialine, settate, ramificate con clamidoconidi terminali o
intercalari e artroconidi
A 25°C cresce molto lentamente (21-28gg)
In vivo e in coltura a 37°C forma cellule di grandi
dimensioni (10-60µm di diametro), a parete spessa e
con gemmazioni multiple che rimangono adese alla
cellula madre con caratteristica forma “a timone”
60. SINDROMI CLINICHE DI INFEZIONE
Sono riscontrabili 4 distinte forme:
• polmonare primaria asintomatica o ad evoluzione benigna
• polmonare cronica
• muco-cutanea
• disseminata
61. INFEZIONE POLMONARE PRIMARIA
Può essere asintomatica o ad evoluzione benigna, con reazione
mediata dai macrofagi che ne favoriscono la
disseminazione
62. INFEZIONE POLMONARE CRONICA
E’ sintomatica, contraddistinta da
• insufficienza respiratoria
• febbre
• dispnea
• tosse produttiva con presenza di sangue
63. INFEZIONE MUCO-CUTANEA
Si manifesta a seguito di una infezione polmonare
primaria con papule o vescicole tendenti all’ulcerazione
non dolorose e con aspetto granulomatoso
Le ulcere sono caratterizzate da un bordo sanguinante
che può nei casi più gravi portare alla distruzione
dell’epiglottide e dell’ugola e, perforando il palato duro
raggiungere la mucosa nasale
Molto rare lesioni cutanee primarie dovute ad innesto
traumatico di materiale infetto
65. INFEZIONE DISSEMINATA
Nei pazienti immunocompromessi può evolvere in micosi
disseminata con lesioni granulomatose in vari organi, prevalentemente
lesioni ulcerative a carico delle mucose orali, nasali e gengivali con
possibile interessamento del viso, e più raramente con lesioni al livello
delle mucose intestinali e ano-rettali.
E’ molto rara e può interessare fegato, milza, intestino, surrene, cervello,
cuore ed ossa.
Nell’età prepuberale la forma diffusa ha spesso esito fatale ed è
caratterizzata anche da lesioni cutanee di tipo acneiformi
Sono così definiti quei miceti che possono presentarsi alternativamente sotto forma di lieviti o muffe al variare delle condizioni ambientali.
Inizialmente tali colonie presentano un colore biancastro, si scuriscono con l’invecchiamento e formano miceli aerei sottili e delicati
H. capsulatum: a temp ambiente forma miceli a crescita lenta.. I conidi hanno l’aspetto di piccole o grandi sfere con caratteristiche proiezioni spinose distribuite ad intervalli regolari sulla sfera. La fase sessuale è stata denominata Ajellomyces capsulata e viene classificata come un ascomicete. A 37°C le ife presentano restringimenti a livello dei setti, dove si frammentano in cellule allungate che diventano lievito.
E’ stato isolato dal suolo, soprattutto da quello contaminato da escrementi di uccelli, e soprattutto pipistrelli. Tali escrementi arricchiscono il suolo che funge da terreno di coltura; gli uccelli comunque non albergano il microrganismo, che non è capace di adattarsi alla loro elevata temperatura corporea. I pipistrelli sono infetti in quanto serbatoi naturali. La modalità di trasmissione dell’infezione avviene per inalazione dei conidi trasportati per via aerea. Si manifesta nei tessuti infetti come una piccola cellula lievitiforme ovale (1-3 micrometri) localizzata in genere all’interno di macrofagi e cellule reticoloendoteliali.
L’inalazione dei conidi può provocare nell’uomo infezione polmonare. L’infezione iniziale è di lieve entità per lo più asintomatica.
Con la guarigione le lesioni polmonari vanno incontro a fibrosi e calcificazione, dando luogo al caratteristico quadro radiologico che in passato veniva confuso con gli esiti di una tubercolosi primaria. In una minima percentuale di soggetti il processo infettivo decorre in modo progressivo, con estesa disseminazione così da interessare quasi tutti i tessuti ed organi…
This is infection with Histoplasma capsulatum. Note how each macrophage is filled with numerous small organisms. The organisms have a clear zone around a central blue nucleus which gives the cell
Una diagnosi presuntiva di Histoplasmosi si basa sulle manifestazioni cliniche, sui test sierologici e sulla positività al test cutaneo alla istoplasmina. Per ottenere una diagnosi definitiva è indispensabile evidenziare Histoplasma nei tessuti o negli essudati e isolarlo mediante coltura.
Naturalmente questa non riveste alcun significato in quelle zone geografiche in cui il micete è così diffuso che la maggior parte dei soggetti reagisce positivamente.
Le indagini di massa, eseguite mediante radiografia del torace e con la determinazione della reattività cutanea all’istoplasmina, hanno messo in evidenza la notevole diffusione dell’infezione. In alcune zone delle valli dell’Ohio e del Mississippi circa l’80% di tutti i soggetti adulti e oltre il 97% di quelli che presentano lesioni polmonari calcificate reagiscono positivamente alla istoplasmina. Inoltre animali sia domestici che selvatici possono contrarre naturalmente l’infezione; in una zona della Virginia oltre il 50% dei cani è risultato affetto da istoplasmosi.
Nella fase sessuale (Ajellomyces dermatitidis) il micete è un ascomicete eterotallico.
Le gemme sono unipolari (non si ha contemporaneamente più di una gemma per cellula madre).
L’infezione inizia in modo clinicamente manifesto a livello polmonare e si diffonde per via ematica provocando lesioni a carico delle ossa, della cute , della prostata e di altri visceri. Il tratto gastrointestinale viene risparmiato. Le lesioni cutanee risultano spesso particolarmente estese; si ritiene che insorgano come metastasi dalla lesione primaria polmonare e che, una volta formatesi, si aprano verso l’esterno, attraverso la superficie cutanea, dando luogo a lesioni diffuse, granulomatose con microascessi e distruzione tessutale.
Tuttavia le reazioni crociate con H.capsulatum o Coccidioides immitis riducono il valore diagnostico di entrambi le prove; inoltre queste reazioni possono risultare negative in stadi avanzati della malattia.
Il fungo filamentoso è presente nei terreni aridi. L’inalazionne delle artrospore riproduttive è in grado di provocare sia un’infezione respiratoria acuta a decorso benigno che una malattia cronica sistemica a carattere letale. Nei tessuti infetti si manifesta sotto forma di cellule sferiche dette sferule (sporangi)…
Le sferule hanno una spessa parete e possono avere un diametro inferiore a 5 micrometri che nella forma matura può raggiungere i 20- 60 micrometri.
Un aspetto caratteristico delle ife è costituito dalla formazione di ARTROCONIDI a forma di botte, che si alternano con cellule ifali più piccole e chiare. Le ife più vecchie si frammentano con maggiore facilità liberando un’enorme quantità di artroconidi che vengono facilmente trasportati per via aerea risultando altamente infettivi
Una sferula rotta di Coccidioides immitis che lascia fuoriuscire endospore del diametro di 2-5 micrometri. Le endospore liberate si trasformano in sferule.
Si sviluppa come saprofita nei terreni di diverse regioni desertiche sud-occidentali degli Stati Uniti, ed in quelle settentrionali del Messico.
Le forme croniche sono dovute allo sviluppo nel parenchima polmonare di cavità localizzate piene di sporule.
In alcuni individui lo stato di ipersensibilità può persistere per l’intero arco della vita a causa della sopravvivenza delle endospore nelle lesioni ormai guarite e cicatrizzate. Tuttavia le reazioni crociate con H.capsulatum o Coccidioides immitis riducono il valore diagnostico di entrambi le prove; inoltre queste reazioni possono risultare negative in stadi avanzati della malattia.
A temp ambiente cresce come micelio con formazione di clamidospore. Nei tessuti infetti forma grosse cellule lievitiformi (10-30 fino a 60 micrometri).
Gemmazione multipolare: un aspetto caratteristico è dato dal fatto che numerose gemme si sviluppano da una singola cellula madre a cui rimangono unite da sottili legami.Quando tutte le gemme hanno ragggiunto circa le medesime dimensioni (piuttosto piccole), la loro caratteristica disposizione intorno alla cellula madre confrerisce a quest’ultima un aspetto “a timone”. Le gemme possono talvolta presentare le stesse dimensioni della cellula madre cui rimangono legate come “cellule satelliti”. Si possono inoltre osservare gemmazioni disposte a catena.
Paracoccidioidomicosi è un’infezione che colpisce inizialmente i polmoni dove può rimanere in forma latente. La malattia in forma disseminata presenta lesioni sulle membrane mucose della bocca o del naso.