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Funghi dimorfici
MODALITA’ DI CRESCITA
          DEI FUNGHI



    FILAMENTI INTRECCIATI             LIEVITI UNICELLULARI
          MICELIO



Alcuni sono funghi dimorfici (possono assumere l’una o l’altra forma
a seconda delle condizioni ambientali)
Funghi     Histoplasma capsulatum

dimorfici
            Blastomyces dermatitidis




        Paracoccidioides brasiliensis




                Coccidioides immitis
CARATTERISTICHE DELLE MICOSI
        SISTEMICHE
Histoplasma capsulatum




Da: Atlante di Micologia Medica- S. Andreoni, C. Farina, G. Lombardi.
Systems
Histoplasma capsulatum

A 25°C le ife sono settate

I conidiofori, corti e indifferenziati, originano ad angolo retto da ife
vegetative

I macroconidi (8-20µm) sono larghi, rotondi, a parete spessa e
tubercolata

I microconidi (2-6 µm) unicellulari, rotondi o piriformi, a parete liscia o
rugosa
Micelio in vitro        Colonie si scuriscono con
                            l’invecchiamento




                    Macroconidi e microconidi




                   Histoplasma capsulatum, lieviti
                   in vitro
Histoplasma capsulatum
crescita lenta
Conidi: sfere piccole o grandi con
proiezioni spinose distribuite ad intervalli regolari
Histoplasma capsulatum
ISTOPLASMOSI
Il polmone è la via di accesso dell’infezione

Conidi o frammenti di ifa vengono inalati, fagocitati dai
macrofagi polmonari dove si convertono in lieviti e dove
possono anche replicarsi

Nell’ospite immunocompetente i macrofagi possiedono
attività fungicida, limitando l’infezione

Nell’ospite immunocompromesso nei macrofagi i
microrganismi    vitali   possono       persistere e
rappresentare sorgente di malattia disseminata
Con la guarigione le lesioni polmonari vanno incontro a
  fibrosi e calcificazione, → tubercolosi primaria.
Porzione di polmone con sezione di un nodulo fibrocaseoso
dovuto a Histoplasma capsulatum
Macrofagi infarciti di numerosi piccoli organismi circondati da un
alone chiaro (intorno al nucleo centrale blu) che può essere scambiato
per una capsula
Histoplasma capsulatum –visibili all’interno di un macrofago
Histoplasma capsulatum




      in macrofagi
Istoplasmosi della mucosa orale
Istoplasmosi
        Diagnostica di Laboratorio
       diagnosi definitiva → Histoplasma nei tessuti o negli essudati


Esame diretto dei campioni

Metodi colturali
                                 Ricerca di anticorpi
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                                 Ricerca di antigeni

                                      Sonde specifiche
Metodi di biologia molecolare
                                      Amplificazione genomica
                                      mediante PCR o nested-PCR
Test cutaneo alla Histoplasmina

Soggetti che hanno subito in precedenza una infezione
da   H.capsulatum     presentano    una   ipersensibilità
cutanea di tipo ritardato ad una inoculazione
intradermica di Histoplasmina, un filtrato sterile di
coltura grezza di miceli sviluppati in terreno sintetico.
Histoplasmosi

L’Itraconazolo è il farmaco di scelta.
Blastomyces dermatitidis
conidi dalla caratteristica
forma sferica
BLASTOMICOSI
•   Non identificata la sorgente di infezione

•   Habitat potrebbe essere rappresentato dal terreno in
    presenza di detriti organici e di legno marcito
Blastomyces dermatitidis
•   A 25°C ife ialine settate con conidiofori di varia
    lunghezza che originano ad angolo retto da ife
    vegetative

•   Conidi ialini unicellulari da globosi a piriformi

•   A 37°C presenza di cellule lievitiformi gemmanti con
    parete spessa a doppio contorno

•   Gemmazione a larga base di impianto
BLASTOMICOSI

•   Malattia cronica granulomatosa

•   Il polmone è la via di accesso dell’infezione

•   Conidi o frammenti di ifa vengono inalati, fagocitati dai
    macrofagi polmonari, dove si convertono in lievito e dove
    sono in grado di replicarsi
BLASTOMICOSI
•   Localizzazione primaria a livello polmonare con
    quadro di polmonite autolimitante o di forma
    polmonare cronica

•   Possibile forma cutanea primaria

•   Possibile anche forma disseminata
Blastomyces dermatitidis




Da: Atlante di Micologia Medica- S. Andreoni, C. Farina, G. Lombardi.
Systems
Blastomyces dermatitidis




Da: Atlante di Micologia Medica- S. Andreoni, C. Farina, G. Lombardi.
Systems
Blastomyces dermatitidis




Da: Atlante di Micologia Medica- S. Andreoni, C. Farina, G. Lombardi.
Systems
Blastomyces dermatitidis
Le gemme sono unipolari (mai più di una gemma per cellula madre).
Blastomycosis
             L’infezione inizia a livello polmonare e si diffonde→
ossa, cute, prostata e di altri visceri Il tratto gastrointestinale viene risparmiato
   dalla lesione primaria polmonare → Le lesioni cutanee particolarmente
   estese, granulomatose con distruzione tessutale
BLASTOMICOSI DISSEMINATA

Può interessare:
la cute dove compaiono ascessi sottocutanei o papule
dapprima singole e poi confluenti e tendenti ad ulcerarsi, che
compaiono soprattutto nelle parti del corpo più esposte
(faccia, gambe, mani) e possono interessare anche le
mucose (laringe, lingua, gola, esofago)

le ossa lunghe e le vertebre con lesioni di tipo osteolitico od
artritico

il sistema nervoso centrale con varia sintomatologia

l’apparato uro-genitale, con possibile interessamento, in
gravidanza, del feto.
Test cutaneo alla Blastomicina


Soggetti che hanno subito in precedenza una infezione
da B. dermatitidis presentano una ipersensibilità
cutanea di tipo ritardato ad una inoculazione
intradermica di Blastomicina, un filtrato sterile di
coltura grezza di miceli.
Blastomycosis

TERAPIA

I lieviti vengono inibiti da cloramfenicolo o la
cicloesimide.

L’Amfotericina B è il farmaco di scelta.
Blastomycosis
Coccidioides immitis
Coccidioides immitis


                       Habitat

E’ rappresentato dal terreno specialmente quello alcalino
delle zone aride e desertiche.

Ambiente caratterizzato da rare piogge, che consentono
lo sviluppo della forma miceliale con abbondante
formazione di artroconidi separati tra loro da una cellula
vuota, che durante i periodi secchi va a morte
consentendo agli artroconidi di disperdersi nell’aria
Coccidioides immitis
A 25°C presenti ife ramificate, settate, che producono artroconidi
che vengono liberati per frammentazione del micelio

A 25°C il micete cresce abbastanza lentamente (10-12gg)

A 37-40°C e a livello tissutale presenti sferule rotondeggianti
contenenti endospore

Per l’elevata infettività i campioni devono essere manipolati sotto
cappe di sicurezza

La crescita è inibita dalla cicloeximide
COCCIDIOIDOMICOSI
Detta anche malattia del “Nuovo Mondo”, ha diffusione
endemica in America soprattutto nelle zone aride dove
parassitizza alcuni roditori

Non è presente in Europa

Agente eziologico: Coccidioides immitis

Malattia infettiva altamente contagiosa

Fungo dimorfo
COCCIDIOIDOMICOSI
La malattia si contrae mediante inalazione dei conidi

Il micelio è costituito da ife e settate che si trasformano
in artroconidi

In vivo è spesso presente uno sporangio o sferula
contenente endospore di 2-5 µm di diametro
Coccidioides immitis




Da: Atlante di Micologia Medica- S. Andreoni, C. Farina, G. Lombardi.
Systems
Coccidioides immitis
Coccidioides immitis
Coccidioidomicosi
Coccidioidomicosi
COCCIDIOIDOMICOSI
La patologia primaria può manifestarsi:

• in forma asintomatica

• in forma acuta benigna polmonare

• come grave malattia cronica, spesso mortale



In soggetti predisposti l’infezione può evolvere:

• in forma secondaria sistemica con interessamento della cute,
  tessuti sottocutanei, articolazioni, linfonodi, meningi e SNC
COCCIDIOIDOMICOSI


•   Sintomatologia simile a malattia da raffreddamento
    oppure con sindrome respiratoria grave e lesioni cutanee

•   Diffusione ematica dell’infezione

•   Formazione di ascessi sulla cute, sottocute, articolazioni,
    ossa, organi interni

•   Particolarmente colpiti i malati di AIDS
Test cutaneo alla Coccidioidina


Soggetti che hanno subito in precedenza una infezione
da C.immitis presentano una ipersensibilità cutanea di
tipo ritardato ad una inoculazione intradermica di
Coccidioidina, un filtrato sterile di coltura grezza di
miceli.
Coccidioidomicosi

TERAPIA

Il trattamento con Amfotericina B risulta abbastanza
utile.
Paracoccidioides brasiliensis
Paracoccidioides brasiliensis
A 25°C in Agar Destrosio di Sabouraud forma ife
ialine, settate, ramificate con clamidoconidi terminali o
intercalari e artroconidi


A 25°C cresce molto lentamente (21-28gg)


In vivo e in coltura a 37°C forma cellule di grandi
dimensioni (10-60µm di diametro), a parete spessa e
con gemmazioni multiple che rimangono adese alla
cellula madre con caratteristica forma “a timone”
Paracoccidioides brasiliensis




Da: Atlante di Micologia Medica- S. Andreoni, C. Farina, G. Lombardi.
Systems
Paracoccidioides brasiliensis
Paracoccidioides brasiliensis
SINDROMI CLINICHE DI INFEZIONE

  Sono riscontrabili 4 distinte forme:

• polmonare primaria asintomatica o ad evoluzione benigna

• polmonare cronica

• muco-cutanea

• disseminata
INFEZIONE POLMONARE PRIMARIA

Può essere asintomatica o ad evoluzione benigna, con reazione
mediata dai macrofagi che ne favoriscono la
disseminazione
INFEZIONE POLMONARE CRONICA

     E’ sintomatica, contraddistinta da
 •   insufficienza respiratoria
 •   febbre
 •   dispnea
 •   tosse produttiva con presenza di sangue
INFEZIONE MUCO-CUTANEA
Si manifesta a seguito di una infezione polmonare
primaria con papule o vescicole tendenti all’ulcerazione
non dolorose e con aspetto granulomatoso


Le ulcere sono caratterizzate da un bordo sanguinante
che può nei casi più gravi portare alla distruzione
dell’epiglottide e dell’ugola e, perforando il palato duro
raggiungere la mucosa nasale


Molto rare lesioni cutanee primarie dovute ad innesto
traumatico di materiale infetto
PARACOCCIDIOIDOMICOSI




Da: Dermatologia Internazionale per Immagini- A. Morrone, A. Giannetti
Edizioni Grafiche Mazzucchelli
INFEZIONE DISSEMINATA

Nei pazienti immunocompromessi può evolvere in micosi
disseminata con lesioni granulomatose in vari organi, prevalentemente
lesioni ulcerative a carico delle mucose orali, nasali e gengivali con
possibile interessamento del viso, e più raramente con lesioni al livello
delle mucose intestinali e ano-rettali.


E’ molto rara e può interessare fegato, milza, intestino, surrene, cervello,
cuore ed ossa.


Nell’età prepuberale la forma diffusa ha spesso esito fatale ed è
caratterizzata anche da lesioni cutanee di tipo acneiformi
Paracoccidioidomicosi

TERAPIA

Il trattamento con Amfotericina B risulta abbastanza
utile.

Il farmaco d’elezione nelle regioni del Sudamerica
risulta il Chetoconazolo.

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19.funghi dimorfici

  • 2. MODALITA’ DI CRESCITA DEI FUNGHI FILAMENTI INTRECCIATI LIEVITI UNICELLULARI MICELIO Alcuni sono funghi dimorfici (possono assumere l’una o l’altra forma a seconda delle condizioni ambientali)
  • 3. Funghi Histoplasma capsulatum dimorfici Blastomyces dermatitidis Paracoccidioides brasiliensis Coccidioides immitis
  • 5. Histoplasma capsulatum Da: Atlante di Micologia Medica- S. Andreoni, C. Farina, G. Lombardi. Systems
  • 6. Histoplasma capsulatum A 25°C le ife sono settate I conidiofori, corti e indifferenziati, originano ad angolo retto da ife vegetative I macroconidi (8-20µm) sono larghi, rotondi, a parete spessa e tubercolata I microconidi (2-6 µm) unicellulari, rotondi o piriformi, a parete liscia o rugosa
  • 7. Micelio in vitro Colonie si scuriscono con l’invecchiamento Macroconidi e microconidi Histoplasma capsulatum, lieviti in vitro
  • 9. crescita lenta Conidi: sfere piccole o grandi con proiezioni spinose distribuite ad intervalli regolari
  • 11. ISTOPLASMOSI Il polmone è la via di accesso dell’infezione Conidi o frammenti di ifa vengono inalati, fagocitati dai macrofagi polmonari dove si convertono in lieviti e dove possono anche replicarsi Nell’ospite immunocompetente i macrofagi possiedono attività fungicida, limitando l’infezione Nell’ospite immunocompromesso nei macrofagi i microrganismi vitali possono persistere e rappresentare sorgente di malattia disseminata
  • 12.
  • 13. Con la guarigione le lesioni polmonari vanno incontro a fibrosi e calcificazione, → tubercolosi primaria.
  • 14. Porzione di polmone con sezione di un nodulo fibrocaseoso dovuto a Histoplasma capsulatum
  • 15.
  • 16. Macrofagi infarciti di numerosi piccoli organismi circondati da un alone chiaro (intorno al nucleo centrale blu) che può essere scambiato per una capsula
  • 17. Histoplasma capsulatum –visibili all’interno di un macrofago
  • 18. Histoplasma capsulatum in macrofagi
  • 20. Istoplasmosi Diagnostica di Laboratorio diagnosi definitiva → Histoplasma nei tessuti o negli essudati Esame diretto dei campioni Metodi colturali Ricerca di anticorpi Indagini sierologiche Ricerca di antigeni Sonde specifiche Metodi di biologia molecolare Amplificazione genomica mediante PCR o nested-PCR
  • 21. Test cutaneo alla Histoplasmina Soggetti che hanno subito in precedenza una infezione da H.capsulatum presentano una ipersensibilità cutanea di tipo ritardato ad una inoculazione intradermica di Histoplasmina, un filtrato sterile di coltura grezza di miceli sviluppati in terreno sintetico.
  • 22.
  • 24. Blastomyces dermatitidis conidi dalla caratteristica forma sferica
  • 25. BLASTOMICOSI • Non identificata la sorgente di infezione • Habitat potrebbe essere rappresentato dal terreno in presenza di detriti organici e di legno marcito
  • 26.
  • 27. Blastomyces dermatitidis • A 25°C ife ialine settate con conidiofori di varia lunghezza che originano ad angolo retto da ife vegetative • Conidi ialini unicellulari da globosi a piriformi • A 37°C presenza di cellule lievitiformi gemmanti con parete spessa a doppio contorno • Gemmazione a larga base di impianto
  • 28. BLASTOMICOSI • Malattia cronica granulomatosa • Il polmone è la via di accesso dell’infezione • Conidi o frammenti di ifa vengono inalati, fagocitati dai macrofagi polmonari, dove si convertono in lievito e dove sono in grado di replicarsi
  • 29. BLASTOMICOSI • Localizzazione primaria a livello polmonare con quadro di polmonite autolimitante o di forma polmonare cronica • Possibile forma cutanea primaria • Possibile anche forma disseminata
  • 30. Blastomyces dermatitidis Da: Atlante di Micologia Medica- S. Andreoni, C. Farina, G. Lombardi. Systems
  • 31. Blastomyces dermatitidis Da: Atlante di Micologia Medica- S. Andreoni, C. Farina, G. Lombardi. Systems
  • 32. Blastomyces dermatitidis Da: Atlante di Micologia Medica- S. Andreoni, C. Farina, G. Lombardi. Systems
  • 33. Blastomyces dermatitidis Le gemme sono unipolari (mai più di una gemma per cellula madre).
  • 34. Blastomycosis L’infezione inizia a livello polmonare e si diffonde→ ossa, cute, prostata e di altri visceri Il tratto gastrointestinale viene risparmiato dalla lesione primaria polmonare → Le lesioni cutanee particolarmente estese, granulomatose con distruzione tessutale
  • 35. BLASTOMICOSI DISSEMINATA Può interessare: la cute dove compaiono ascessi sottocutanei o papule dapprima singole e poi confluenti e tendenti ad ulcerarsi, che compaiono soprattutto nelle parti del corpo più esposte (faccia, gambe, mani) e possono interessare anche le mucose (laringe, lingua, gola, esofago) le ossa lunghe e le vertebre con lesioni di tipo osteolitico od artritico il sistema nervoso centrale con varia sintomatologia l’apparato uro-genitale, con possibile interessamento, in gravidanza, del feto.
  • 36. Test cutaneo alla Blastomicina Soggetti che hanno subito in precedenza una infezione da B. dermatitidis presentano una ipersensibilità cutanea di tipo ritardato ad una inoculazione intradermica di Blastomicina, un filtrato sterile di coltura grezza di miceli.
  • 37. Blastomycosis TERAPIA I lieviti vengono inibiti da cloramfenicolo o la cicloesimide. L’Amfotericina B è il farmaco di scelta.
  • 40. Coccidioides immitis Habitat E’ rappresentato dal terreno specialmente quello alcalino delle zone aride e desertiche. Ambiente caratterizzato da rare piogge, che consentono lo sviluppo della forma miceliale con abbondante formazione di artroconidi separati tra loro da una cellula vuota, che durante i periodi secchi va a morte consentendo agli artroconidi di disperdersi nell’aria
  • 41. Coccidioides immitis A 25°C presenti ife ramificate, settate, che producono artroconidi che vengono liberati per frammentazione del micelio A 25°C il micete cresce abbastanza lentamente (10-12gg) A 37-40°C e a livello tissutale presenti sferule rotondeggianti contenenti endospore Per l’elevata infettività i campioni devono essere manipolati sotto cappe di sicurezza La crescita è inibita dalla cicloeximide
  • 42.
  • 43. COCCIDIOIDOMICOSI Detta anche malattia del “Nuovo Mondo”, ha diffusione endemica in America soprattutto nelle zone aride dove parassitizza alcuni roditori Non è presente in Europa Agente eziologico: Coccidioides immitis Malattia infettiva altamente contagiosa Fungo dimorfo
  • 44. COCCIDIOIDOMICOSI La malattia si contrae mediante inalazione dei conidi Il micelio è costituito da ife e settate che si trasformano in artroconidi In vivo è spesso presente uno sporangio o sferula contenente endospore di 2-5 µm di diametro
  • 45. Coccidioides immitis Da: Atlante di Micologia Medica- S. Andreoni, C. Farina, G. Lombardi. Systems
  • 50. COCCIDIOIDOMICOSI La patologia primaria può manifestarsi: • in forma asintomatica • in forma acuta benigna polmonare • come grave malattia cronica, spesso mortale In soggetti predisposti l’infezione può evolvere: • in forma secondaria sistemica con interessamento della cute, tessuti sottocutanei, articolazioni, linfonodi, meningi e SNC
  • 51. COCCIDIOIDOMICOSI • Sintomatologia simile a malattia da raffreddamento oppure con sindrome respiratoria grave e lesioni cutanee • Diffusione ematica dell’infezione • Formazione di ascessi sulla cute, sottocute, articolazioni, ossa, organi interni • Particolarmente colpiti i malati di AIDS
  • 52. Test cutaneo alla Coccidioidina Soggetti che hanno subito in precedenza una infezione da C.immitis presentano una ipersensibilità cutanea di tipo ritardato ad una inoculazione intradermica di Coccidioidina, un filtrato sterile di coltura grezza di miceli.
  • 53. Coccidioidomicosi TERAPIA Il trattamento con Amfotericina B risulta abbastanza utile.
  • 55. Paracoccidioides brasiliensis A 25°C in Agar Destrosio di Sabouraud forma ife ialine, settate, ramificate con clamidoconidi terminali o intercalari e artroconidi A 25°C cresce molto lentamente (21-28gg) In vivo e in coltura a 37°C forma cellule di grandi dimensioni (10-60µm di diametro), a parete spessa e con gemmazioni multiple che rimangono adese alla cellula madre con caratteristica forma “a timone”
  • 56. Paracoccidioides brasiliensis Da: Atlante di Micologia Medica- S. Andreoni, C. Farina, G. Lombardi. Systems
  • 58.
  • 60. SINDROMI CLINICHE DI INFEZIONE Sono riscontrabili 4 distinte forme: • polmonare primaria asintomatica o ad evoluzione benigna • polmonare cronica • muco-cutanea • disseminata
  • 61. INFEZIONE POLMONARE PRIMARIA Può essere asintomatica o ad evoluzione benigna, con reazione mediata dai macrofagi che ne favoriscono la disseminazione
  • 62. INFEZIONE POLMONARE CRONICA E’ sintomatica, contraddistinta da • insufficienza respiratoria • febbre • dispnea • tosse produttiva con presenza di sangue
  • 63. INFEZIONE MUCO-CUTANEA Si manifesta a seguito di una infezione polmonare primaria con papule o vescicole tendenti all’ulcerazione non dolorose e con aspetto granulomatoso Le ulcere sono caratterizzate da un bordo sanguinante che può nei casi più gravi portare alla distruzione dell’epiglottide e dell’ugola e, perforando il palato duro raggiungere la mucosa nasale Molto rare lesioni cutanee primarie dovute ad innesto traumatico di materiale infetto
  • 64. PARACOCCIDIOIDOMICOSI Da: Dermatologia Internazionale per Immagini- A. Morrone, A. Giannetti Edizioni Grafiche Mazzucchelli
  • 65. INFEZIONE DISSEMINATA Nei pazienti immunocompromessi può evolvere in micosi disseminata con lesioni granulomatose in vari organi, prevalentemente lesioni ulcerative a carico delle mucose orali, nasali e gengivali con possibile interessamento del viso, e più raramente con lesioni al livello delle mucose intestinali e ano-rettali. E’ molto rara e può interessare fegato, milza, intestino, surrene, cervello, cuore ed ossa. Nell’età prepuberale la forma diffusa ha spesso esito fatale ed è caratterizzata anche da lesioni cutanee di tipo acneiformi
  • 66. Paracoccidioidomicosi TERAPIA Il trattamento con Amfotericina B risulta abbastanza utile. Il farmaco d’elezione nelle regioni del Sudamerica risulta il Chetoconazolo.

Editor's Notes

  1. Sono così definiti quei miceti che possono presentarsi alternativamente sotto forma di lieviti o muffe al variare delle condizioni ambientali.
  2. Inizialmente tali colonie presentano un colore biancastro, si scuriscono con l’invecchiamento e formano miceli aerei sottili e delicati
  3. H. capsulatum: a temp ambiente forma miceli a crescita lenta.. I conidi hanno l’aspetto di piccole o grandi sfere con caratteristiche proiezioni spinose distribuite ad intervalli regolari sulla sfera. La fase sessuale è stata denominata Ajellomyces capsulata e viene classificata come un ascomicete. A 37°C le ife presentano restringimenti a livello dei setti, dove si frammentano in cellule allungate che diventano lievito.
  4. E’ stato isolato dal suolo, soprattutto da quello contaminato da escrementi di uccelli, e soprattutto pipistrelli. Tali escrementi arricchiscono il suolo che funge da terreno di coltura; gli uccelli comunque non albergano il microrganismo, che non è capace di adattarsi alla loro elevata temperatura corporea. I pipistrelli sono infetti in quanto serbatoi naturali. La modalità di trasmissione dell’infezione avviene per inalazione dei conidi trasportati per via aerea. Si manifesta nei tessuti infetti come una piccola cellula lievitiforme ovale (1-3 micrometri) localizzata in genere all’interno di macrofagi e cellule reticoloendoteliali.
  5. L’inalazione dei conidi può provocare nell’uomo infezione polmonare. L’infezione iniziale è di lieve entità per lo più asintomatica.
  6. Con la guarigione le lesioni polmonari vanno incontro a fibrosi e calcificazione, dando luogo al caratteristico quadro radiologico che in passato veniva confuso con gli esiti di una tubercolosi primaria. In una minima percentuale di soggetti il processo infettivo decorre in modo progressivo, con estesa disseminazione così da interessare quasi tutti i tessuti ed organi…
  7. This is infection with Histoplasma capsulatum. Note how each macrophage is filled with numerous small organisms. The organisms have a clear zone around a central blue nucleus which gives the cell
  8. Una diagnosi presuntiva di Histoplasmosi si basa sulle manifestazioni cliniche, sui test sierologici e sulla positività al test cutaneo alla istoplasmina. Per ottenere una diagnosi definitiva è indispensabile evidenziare Histoplasma nei tessuti o negli essudati e isolarlo mediante coltura.
  9. Naturalmente questa non riveste alcun significato in quelle zone geografiche in cui il micete è così diffuso che la maggior parte dei soggetti reagisce positivamente.
  10. Le indagini di massa, eseguite mediante radiografia del torace e con la determinazione della reattività cutanea all’istoplasmina, hanno messo in evidenza la notevole diffusione dell’infezione. In alcune zone delle valli dell’Ohio e del Mississippi circa l’80% di tutti i soggetti adulti e oltre il 97% di quelli che presentano lesioni polmonari calcificate reagiscono positivamente alla istoplasmina. Inoltre animali sia domestici che selvatici possono contrarre naturalmente l’infezione; in una zona della Virginia oltre il 50% dei cani è risultato affetto da istoplasmosi.
  11. Nella fase sessuale (Ajellomyces dermatitidis) il micete è un ascomicete eterotallico.
  12. Le gemme sono unipolari (non si ha contemporaneamente più di una gemma per cellula madre).
  13. L’infezione inizia in modo clinicamente manifesto a livello polmonare e si diffonde per via ematica provocando lesioni a carico delle ossa, della cute , della prostata e di altri visceri. Il tratto gastrointestinale viene risparmiato. Le lesioni cutanee risultano spesso particolarmente estese; si ritiene che insorgano come metastasi dalla lesione primaria polmonare e che, una volta formatesi, si aprano verso l’esterno, attraverso la superficie cutanea, dando luogo a lesioni diffuse, granulomatose con microascessi e distruzione tessutale.
  14. Tuttavia le reazioni crociate con H.capsulatum o Coccidioides immitis riducono il valore diagnostico di entrambi le prove; inoltre queste reazioni possono risultare negative in stadi avanzati della malattia.
  15. Il fungo filamentoso è presente nei terreni aridi. L’inalazionne delle artrospore riproduttive è in grado di provocare sia un’infezione respiratoria acuta a decorso benigno che una malattia cronica sistemica a carattere letale. Nei tessuti infetti si manifesta sotto forma di cellule sferiche dette sferule (sporangi)…
  16. Le sferule hanno una spessa parete e possono avere un diametro inferiore a 5 micrometri che nella forma matura può raggiungere i 20- 60 micrometri.
  17. Un aspetto caratteristico delle ife è costituito dalla formazione di ARTROCONIDI a forma di botte, che si alternano con cellule ifali più piccole e chiare. Le ife più vecchie si frammentano con maggiore facilità liberando un’enorme quantità di artroconidi che vengono facilmente trasportati per via aerea risultando altamente infettivi
  18. Una sferula rotta di Coccidioides immitis che lascia fuoriuscire endospore del diametro di 2-5 micrometri. Le endospore liberate si trasformano in sferule.
  19. Si sviluppa come saprofita nei terreni di diverse regioni desertiche sud-occidentali degli Stati Uniti, ed in quelle settentrionali del Messico.
  20. Le forme croniche sono dovute allo sviluppo nel parenchima polmonare di cavità localizzate piene di sporule.
  21. In alcuni individui lo stato di ipersensibilità può persistere per l’intero arco della vita a causa della sopravvivenza delle endospore nelle lesioni ormai guarite e cicatrizzate. Tuttavia le reazioni crociate con H.capsulatum o Coccidioides immitis riducono il valore diagnostico di entrambi le prove; inoltre queste reazioni possono risultare negative in stadi avanzati della malattia.
  22. A temp ambiente cresce come micelio con formazione di clamidospore. Nei tessuti infetti forma grosse cellule lievitiformi (10-30 fino a 60 micrometri).
  23. Gemmazione multipolare: un aspetto caratteristico è dato dal fatto che numerose gemme si sviluppano da una singola cellula madre a cui rimangono unite da sottili legami.Quando tutte le gemme hanno ragggiunto circa le medesime dimensioni (piuttosto piccole), la loro caratteristica disposizione intorno alla cellula madre confrerisce a quest’ultima un aspetto “a timone”. Le gemme possono talvolta presentare le stesse dimensioni della cellula madre cui rimangono legate come “cellule satelliti”. Si possono inoltre osservare gemmazioni disposte a catena.
  24. Paracoccidioidomicosi è un’infezione che colpisce inizialmente i polmoni dove può rimanere in forma latente. La malattia in forma disseminata presenta lesioni sulle membrane mucose della bocca o del naso.