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L’Editore declina, dopo attenta e ripetuta correzione delle bozze, ogni responsabilità derivante da
eventuali errori di stampa, peraltro sempre possibili. I contenuti del presente Vademecum non sosti-
tuiscono i consigli del proprio medico che va sempre consultato.
Società Italiana di Pediatria Preventiva e Sociale
Piercarlo Salari, Pediatra, Milano. Responsabile Gruppo di sostegno alla
Genitorialità della SIPPS, Divulgatore medico-scientifico.
Francesco Pastore, Pediatra di Famiglia, Martina Franca (TA). Formatore
nazionale BLSD/PBLSD.
Marco Squicciarini, Medico, Roma. Nominato Esperto presso il “Consiglio Su-
periore di Sanità per le tecniche rianimazione cardio-polmonare pediatriche”.
ISBN 88-6135-XXX-X
978-88-6135-XXX-X
3
GENITORI OGGI: I TRUCCHI DEL MESTIERE
Diventare ed essere genitori è un’esperienza unica ed irripetibile. Ma al tem-
po stesso è un impegno o, se si preferisce, una missione di elevata respon-
sabilità, da affrontare con buon senso, intuito e sensibilità. Non esiste una
scuola per genitori e non bastano pochi click su Internet per trovare consigli
ed indicazioni: quando in gioco ci sono la crescita sana e sicura di un bam-
bino, l’autorevolezza delle fonti è irrinunciabile così come il consiglio e l’assi-
stenza del Pediatra, che deve essere la figura di riferimento per ogni genitore.
“Regaliamo Futuro“ è il macro progetto di salute globale dei Pediatri italiani
in virtuosa sinergia con il Ministero della Salute, per favorire la cultura della
prevenzione, della diffusione di consigli per corretti stili di vita e di indicazioni
pratiche frutto delle moderne acquisizioni scientifiche per affrontare corret-
tamente i più comuni disturbi dell’età evolutiva. Il progetto si declina in una
serie di aree tematiche fra cui “Bambini da amare, Bambini da salvare”
dedicata a Voi genitori per aiutarvi a prendervi cura dei vostri bambini con
competenza e serenità, sempre sotto la vigile guida del vostro Pediatra.
Vipresentiamounanuovaminiguida“Genitorioggi,itrucchidelmestiere”,
dedicato alla sicurezza a tavola, frutto dell’elaborazione pratica di moderne
Linee Guida scientifiche. Ogni settimana in media un bambino perde la
vita a seguito dell’inalazione di cibo o corpi estranei. Il 42% dei bambini
ha un incidente mentre è solo ed ha eluso la sorveglianza di un adulto,
e il restante 58% invece ha un incidente grave con un adulto supervisionante
che non riconosce il cibo pericoloso e non sa come intervenire. Quella che
potrebbe sembrare una fatalità ineluttabile è dunque un’emergenza preve-
nibile se genitori e familiari sono opportunamente addestrati a praticare la
manovra di disostruzione delle vie aeree.
Nel 30% dei casi il soffocamento e quindi l’ostruzione delle vie aeree, è pro-
vocato da oggetti o giochi di piccole dimensioni, che, evocando il rifles-
so di deglutizione, possono poi provocare soffocamento. Tutti gli oggetti
che passano attraverso un foro del diametro di 4,5 cm sono pericolosi per
i bambini di età inferiore ai 4 anni. Tra questi i più pericolosi e più frequen-
temente responsabili di soffocamento sono: pile al litio, palline di gomma,
parti di giocattoli, pongo, monete, tappi di biro o penne in genere.
NON SOLO CIBO…
4
Alzi la mano la mamma che non ha (o non ha avuto) paura a proporre gli
alimenti solidi durante lo svezzamento. Eppure questo è un passaggio na-
turale, per non dire obbligato, che consente al piccolo di perfezionare il
coordinamento della masticazione e di superare una tappa importante nel
suo lungo percorso di crescita. La vera questione non risiede nella scelta
degli alimenti, con i quali è giusto che il bambino si cimenti, ma, come già
segnalato dalle Linee Guida internazionali, alla modalità con cui essi ven-
gono tagliati. Non dimentichiamo che il cibo per il nostro organismo è
un corpo estraneo: fino a quando non viene convogliato o “dirottato”
all’esofago, esso costituisce una potenziale insidia per le vie respiratorie.
Esse sono protette da un riflesso molto efficace, quello della deglutizio-
ne, che si attiva ogni qualvolta un elemento solido o liquido raggiunge la
faringe e, grazie all’epiglottide, chiude fisicamente l’accesso alla trachea.
Se un boccone “va di traverso” si innesca un altro importante meccani-
smo protettivo, la tosse. Nei primi 5 anni d’età, però, non si deve tra-
scurare la fatalità di un’ostruzione delle vie aeree favorita dalla stessa
conformazione del corpo estraneo: i dati riportano purtroppo che ogni
anno in Italia circa 50 bambini con meno di 4 anni muoiono per sof-
focamento, nel 70% dei casi dovuto a cibo. Ecco perché, senza priva-
re il bambino del piacere di assaporare alcuni alimenti, è fondamentale
l’attenzione alla loro preparazione. Prima, però, di entrare nel dettaglio,
è opportuno un rapido richiamo anatomico sulle vie aeree del bambino.
PREPARARE IN SICUREZZA GLI ALIMENTI
FINO AL QUINTO ANNO D’ETÀ
PERCHÈ UN BAMBINO (IN PARTICOLARE DA 0 A 3 ANNI) È PIÙ
SOGGETTO AL RISCHIO DI OSTRUZIONE DELLE VIE AEREE:
1. Conformazione conica delle vie aeree fino alla pubertà.
2. Minore efficienza di masticazione (dentizione decidua) e deglutizione.
3. Minore capacità di reagire in caso di un boccone che va di traverso.
5
LE VIE AEREE DEL BAMBINO
Perché il bambino è di per sé più predisposto al rischio di ostruzione re-
spiratoria? La ragione principale è di carattere anatomico, ossia dovuta
all’assetto delle vie aeree. Nell’adulto, infatti, laringe e trachea sono cilin-
driche, mentre nel bambino, oltre ad avere un diametro più piccolo, sono
coniche: tale forma a imbuto condiziona una maggiore probabilità che, in
caso di inalazione, qualsiasi corpo estraneo vi rimanga bloccato.
Nel bambino, poi, la lingua è in proporzione più grossa rispetto all’orofa-
ringe, la trachea è più corta e la sua cartilagine meno robusta. Il riflesso e
la potenza della tosse, unici meccanismi naturali che possono favorire l’e-
spulsione del corpo estraneo, sono inoltre meno efficaci. Ne consegue che:
• il taglio degli alimenti è un aspetto fondamentale nella prevenzione
dell’ostruzione;
• durante i pasti il bambino dovrebbe essere sempre sorvegliato;
• i genitori o i familiari che accudiscono il bambino dovrebbero saper
praticare la manovra di disostruzione, che consente di salvargli la vita
in caso di necessità ed in attesa dell’arrivo dei soccorsi.
CONFORMAZIONE DELLA LARINGE
LARINGE
CORPO
ESTRANEO
TRACHEA
6
GLI ALIMENTI
La forma è senza dubbio il fattore di rischio che più influenza la pericolosità di
un alimento in caso di inalazione. Un altro aspetto da considerare è la consi-
stenza: appare evidente, infatti, che un cibo gelatinoso o colloso ha maggiori
probabilità di aderire e rimanere bloccato nelle vie aeree rispetto ad un corpo
solido e compatto. Per questo motivo, oltre a suggerire il taglio più adeguato
nelle varie situazioni, proprio per richiamare l’attenzione alle caratteristiche
degli alimenti, è opportuno suddividerli in quattro categorie:
• molli o scivolosi: possono raggiungere le vie aeree ancor prima di es-
sere masticati;
• duri o secchi: sono più impegnativi da masticare e possono essere in-
geriti interi;
• solidi o semisolidi: possono incunearsi (nella loro interezza o in par-
te) e rimanere bloccati a livello di laringe e trachea;
• appiccicosi o collosi: possono aderire alle vie aeree e sono più diffici-
li da rimuovere.
MANIERE BUONE E SICURE
Va da sé che la sicurezza a tavola dipende anche dal rispetto di sempli-
ci norme comportamentali, valide soprattutto per i bambini più grandi,
a partire dalla buona abitudine di non parlare mentre si mangia e di non
distrarsi, per esempio per leggere, giocare o guardare la televisione (che
peraltro dovrebbe essere spenta).
Il momento del pasto, infatti, dovrebbe essere finalizzato esclusivamente
ad assaporare i cibi e a condividere il piacere di stare insieme con gli altri.
Le “buone maniere”, dunque sono importanti non soltanto per l’educa-
zione ma anche per la sicurezza.
7
rimuovere i semi e tagliare gli
acini nel senso della lunghezza
rimuovere il nocciolo e tagliare
in quattro parti
tagliare in quattro parti nel
senso della lunghezza e poi
in pezzetti più piccoli. Evitare il
taglio trasversale (a rondella)
sminuzzare in piccoli frammenti
tagliare in piccoli pezzetti;
evitare di aggiungerla come
ingrediente a piatti caldi (quan-
do fonde può inglobare altri
componenti)
tagliare in quattro parti (non
a metà) ed eventualmente in
pezzetti più piccoli
tagliare il frutto nel senso della
lunghezza e poi ricavarne pez-
zetti più piccoli (evitare il taglio
a rondella)
UVA
CILIEGIA
WURSTEL
ARACHIDI
E FRUTTA A GUSCIO
MOZZARELLA
POMODORINI E OLIVE
KIWI
8
tagliare nel senso della lun-
ghezza e poi in pezzetti più
piccoli. Evitare il taglio trasver-
sale (a rondella)
eliminare i filamenti e tagliare
in piccoli pezzi
sminuzzare in piccoli pezzi
CAROTE
FINOCCHIO CRUDO,
SEDANO
NOCI
GNOCCHI
PASTA
evitare l’abbinamento a for-
maggi che possono sciogliersi e
creare l’«effetto colla»
scegliere i formati più piccoli
9
tagliare in piccoli pezzetti
rimuovere il grasso, evitare la
fetta intera, che deve essere
ridotta a piccoli pezzetti
spalmare sul pane (evitare il
cucchiaino)
tagliare in pezzetti piccoli,
grattugiare nel primo anno
di vita
rimosso il nocciolo tagliare in
pezzetti piccoli, frullare o
omogeneizzare
tagliare in pezzetti piccoli
CARNE O PEZZI DI
FORMAGGIO
PROSCIUTTO CRUDO
BURRO,
FORMAGGI DENSI
MELA, PERA
PESCA, PRUGNA,
SUSINA
UVETTA E FRUTTA
SECCA (fichi, datteri, ecc.)
10
COME AFFRONTARE L’EMERGENZA
L’OSTRUZIONE PARZIALE
Nel caso di un’ostruzione parziale, il lattante o il bambino sono in grado
di tossire vigorosamente, piangere e parlare. In questi casi è opportuno
evitare qualsiasi manovra di disostruzione e favorire la tosse.
L’OSTRUZIONE COMPLETA
In caso di ostruzione completa il lattante/bambino non riesce a pian-
gere, tossire o parlare e si rende perciò necessaria l’esecuzione della
manovra di disostruzione.
COSA FARE NEL LATTANTE
Nel momento in cui ci rendiamo conto che il lattante non respira, non
piange, non tossisce e cambia colore, la prima cosa da fare è allertare i
sistemi medici di emergenza, chiamando il numero 118 o 112.
Quindi ecco come procedere.
1. Con la mano assicurare il capo
del lattante fissando la man-
dibola tra pollice e indice po-
sizionati a “C”.
11
2. Posizionare il lattante pro-
no (pancia in giù) sull’avam-
braccio.
3. Posizionare a sua volta l’a-
vambraccio sulla coscia dello
stesso lato, per garantire la
stabilità e far sì che le ma-
novre siano efficaci, facendo
attenzione a non iperstende-
re il capo del lattante.
4. Effettuare subito le mano-
vre di disostruzione ovvero
5 pacche interscapolari con
via di fuga laterale avendo
cura di non colpire il capo.
12
1. SCUOTERE IL LATTANTE
2. METTERLO A TESTA IN GIÙ
3. METTERE IL DITO IN BOCCA
COSA NON FARE:
Alternare le 5 pacche interscapolari alle 5 compressioni toraciche fino a
quando l’ostruzione non si risolve o il lattante diventi incosciente: in que-
sto caso si inizia il protocollo di rianimazione cardiopolmonare che si può
imparare nei corsi certificativi BLSD/PBLSD o PBLS.
5. Girare il lattante sull’altro
avambraccio, sempre in po-
sizione declive, assicurando-
lo sul piano rigido formato
da avambraccio e coscia.
6. Visualizzare una linea im-
maginaria tra i due capez-
zoli del lattante, posizionare
due dita (indice e medio) al
di sotto dello sterno subito
sotto tale linea ed eseguire
5 compressioni toraciche
lente e profonde.
13
COSA FARE NEL BAMBINO
Sopra l’anno di età e per tutte le età si esegue, in caso di ostruzione tota-
le, dopo aver allertato i sistemi medici di emergenza (118 a breve 112),
una semplice manovra, chiamata manovra di Heimlich dal nome del me-
dico americano Henry Jay Heimlich, che l’ha applicata e diffusa per pri-
mo nel 1974.
1. Collocarsi alle spalle del bam-
bino, in piedi o seduto, stan-
do attenti a bloccare, nel caso
stiamo in piedi, le gambe,
onde prevenire eventuali ca-
dute all’indietro. Inginocchia-
moci alle sue spalle se il bam-
bino è piccolo.
2. Posizionare le braccia al di
sotto di quelle del bambi-
no, abbracciandolo all’altez-
za dell’addome superiore.
14
3. Con il pollice e l’indice di una
mano formare una “C” che
colleghi il margine inferiore
dello sterno all’ombelico.
4. Porre il pugno dell’altra
mano all’interno di questa
“C”, avendo cura di man-
tenere il pollice all’interno
delle altre dita per creare
una superficie piana.
5. Staccare la prima mano e por-
la al di sopra dell’altra.
15
BIBLIOGRAFIA
• Sintesi dell’Aggiornamento delle Linee Guida 2015 per RCP ed ECC dell’American He-
art Association.
• European Resuscitation Council (ERC): Summary of the main changes in the Resusci-
tation Guidelines (ERC guidelines 2015).
• Preventing chocking and suffocation in children. Cyr C. Canadian Paediatric Society. Injury
Prevention Committee. Abridged version: Paediatr Child Health 2012; 17 (2): 91-2.
In caso diventi incosciente si iniziano anche qui le manovre di rianima-
zione cardio-polmonare che si possono imparare in un corso certificativo
BLSD/PBLSD o PBLS.
Alcune Linee Guida prevedono anche nel bambino sopra l’anno di età le
pacche interscapolari alternate alla manovra di Heimlich, che rimane co-
munque preferibile, visto che la pressione intratoracica creata è maggio-
re e favorisce l’espulsione del corpo estraneo in un soggetto al di sopra
dell’anno di età.
6. Eseguire le compressioni con
direzione contemporanea-
mente antero-posteriore e
piedi-testa (movimento “a
cucchiaio”), finchè il bam-
bino rimane cosciente o l’o-
struzione si risolve.
VISUALIZZA I CONTENUTI MULTIMEDIALI
16   2017   guida-la_sicurezza_a_tavola_del_3_08

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  • 1.
  • 2. Copyright © 2016 Finito di stampare nel mese di ............. 2016. EDITEAM Gruppo Editoriale www.editeam.it - info@editeam.it Progetto Grafico: EDITEAM Gruppo Editoriale Tutti i diritti sono riservati. Nessuna parte di questa pubblicazione può essere riprodotta, trasmessa o memorizzata in qualsiasi forma e con qualsiasi mezzo senza il permesso scritto dell’Editore. L’Editore declina, dopo attenta e ripetuta correzione delle bozze, ogni responsabilità derivante da eventuali errori di stampa, peraltro sempre possibili. I contenuti del presente Vademecum non sosti- tuiscono i consigli del proprio medico che va sempre consultato. Società Italiana di Pediatria Preventiva e Sociale Piercarlo Salari, Pediatra, Milano. Responsabile Gruppo di sostegno alla Genitorialità della SIPPS, Divulgatore medico-scientifico. Francesco Pastore, Pediatra di Famiglia, Martina Franca (TA). Formatore nazionale BLSD/PBLSD. Marco Squicciarini, Medico, Roma. Nominato Esperto presso il “Consiglio Su- periore di Sanità per le tecniche rianimazione cardio-polmonare pediatriche”. ISBN 88-6135-XXX-X 978-88-6135-XXX-X
  • 3. 3 GENITORI OGGI: I TRUCCHI DEL MESTIERE Diventare ed essere genitori è un’esperienza unica ed irripetibile. Ma al tem- po stesso è un impegno o, se si preferisce, una missione di elevata respon- sabilità, da affrontare con buon senso, intuito e sensibilità. Non esiste una scuola per genitori e non bastano pochi click su Internet per trovare consigli ed indicazioni: quando in gioco ci sono la crescita sana e sicura di un bam- bino, l’autorevolezza delle fonti è irrinunciabile così come il consiglio e l’assi- stenza del Pediatra, che deve essere la figura di riferimento per ogni genitore. “Regaliamo Futuro“ è il macro progetto di salute globale dei Pediatri italiani in virtuosa sinergia con il Ministero della Salute, per favorire la cultura della prevenzione, della diffusione di consigli per corretti stili di vita e di indicazioni pratiche frutto delle moderne acquisizioni scientifiche per affrontare corret- tamente i più comuni disturbi dell’età evolutiva. Il progetto si declina in una serie di aree tematiche fra cui “Bambini da amare, Bambini da salvare” dedicata a Voi genitori per aiutarvi a prendervi cura dei vostri bambini con competenza e serenità, sempre sotto la vigile guida del vostro Pediatra. Vipresentiamounanuovaminiguida“Genitorioggi,itrucchidelmestiere”, dedicato alla sicurezza a tavola, frutto dell’elaborazione pratica di moderne Linee Guida scientifiche. Ogni settimana in media un bambino perde la vita a seguito dell’inalazione di cibo o corpi estranei. Il 42% dei bambini ha un incidente mentre è solo ed ha eluso la sorveglianza di un adulto, e il restante 58% invece ha un incidente grave con un adulto supervisionante che non riconosce il cibo pericoloso e non sa come intervenire. Quella che potrebbe sembrare una fatalità ineluttabile è dunque un’emergenza preve- nibile se genitori e familiari sono opportunamente addestrati a praticare la manovra di disostruzione delle vie aeree. Nel 30% dei casi il soffocamento e quindi l’ostruzione delle vie aeree, è pro- vocato da oggetti o giochi di piccole dimensioni, che, evocando il rifles- so di deglutizione, possono poi provocare soffocamento. Tutti gli oggetti che passano attraverso un foro del diametro di 4,5 cm sono pericolosi per i bambini di età inferiore ai 4 anni. Tra questi i più pericolosi e più frequen- temente responsabili di soffocamento sono: pile al litio, palline di gomma, parti di giocattoli, pongo, monete, tappi di biro o penne in genere. NON SOLO CIBO…
  • 4. 4 Alzi la mano la mamma che non ha (o non ha avuto) paura a proporre gli alimenti solidi durante lo svezzamento. Eppure questo è un passaggio na- turale, per non dire obbligato, che consente al piccolo di perfezionare il coordinamento della masticazione e di superare una tappa importante nel suo lungo percorso di crescita. La vera questione non risiede nella scelta degli alimenti, con i quali è giusto che il bambino si cimenti, ma, come già segnalato dalle Linee Guida internazionali, alla modalità con cui essi ven- gono tagliati. Non dimentichiamo che il cibo per il nostro organismo è un corpo estraneo: fino a quando non viene convogliato o “dirottato” all’esofago, esso costituisce una potenziale insidia per le vie respiratorie. Esse sono protette da un riflesso molto efficace, quello della deglutizio- ne, che si attiva ogni qualvolta un elemento solido o liquido raggiunge la faringe e, grazie all’epiglottide, chiude fisicamente l’accesso alla trachea. Se un boccone “va di traverso” si innesca un altro importante meccani- smo protettivo, la tosse. Nei primi 5 anni d’età, però, non si deve tra- scurare la fatalità di un’ostruzione delle vie aeree favorita dalla stessa conformazione del corpo estraneo: i dati riportano purtroppo che ogni anno in Italia circa 50 bambini con meno di 4 anni muoiono per sof- focamento, nel 70% dei casi dovuto a cibo. Ecco perché, senza priva- re il bambino del piacere di assaporare alcuni alimenti, è fondamentale l’attenzione alla loro preparazione. Prima, però, di entrare nel dettaglio, è opportuno un rapido richiamo anatomico sulle vie aeree del bambino. PREPARARE IN SICUREZZA GLI ALIMENTI FINO AL QUINTO ANNO D’ETÀ PERCHÈ UN BAMBINO (IN PARTICOLARE DA 0 A 3 ANNI) È PIÙ SOGGETTO AL RISCHIO DI OSTRUZIONE DELLE VIE AEREE: 1. Conformazione conica delle vie aeree fino alla pubertà. 2. Minore efficienza di masticazione (dentizione decidua) e deglutizione. 3. Minore capacità di reagire in caso di un boccone che va di traverso.
  • 5. 5 LE VIE AEREE DEL BAMBINO Perché il bambino è di per sé più predisposto al rischio di ostruzione re- spiratoria? La ragione principale è di carattere anatomico, ossia dovuta all’assetto delle vie aeree. Nell’adulto, infatti, laringe e trachea sono cilin- driche, mentre nel bambino, oltre ad avere un diametro più piccolo, sono coniche: tale forma a imbuto condiziona una maggiore probabilità che, in caso di inalazione, qualsiasi corpo estraneo vi rimanga bloccato. Nel bambino, poi, la lingua è in proporzione più grossa rispetto all’orofa- ringe, la trachea è più corta e la sua cartilagine meno robusta. Il riflesso e la potenza della tosse, unici meccanismi naturali che possono favorire l’e- spulsione del corpo estraneo, sono inoltre meno efficaci. Ne consegue che: • il taglio degli alimenti è un aspetto fondamentale nella prevenzione dell’ostruzione; • durante i pasti il bambino dovrebbe essere sempre sorvegliato; • i genitori o i familiari che accudiscono il bambino dovrebbero saper praticare la manovra di disostruzione, che consente di salvargli la vita in caso di necessità ed in attesa dell’arrivo dei soccorsi. CONFORMAZIONE DELLA LARINGE LARINGE CORPO ESTRANEO TRACHEA
  • 6. 6 GLI ALIMENTI La forma è senza dubbio il fattore di rischio che più influenza la pericolosità di un alimento in caso di inalazione. Un altro aspetto da considerare è la consi- stenza: appare evidente, infatti, che un cibo gelatinoso o colloso ha maggiori probabilità di aderire e rimanere bloccato nelle vie aeree rispetto ad un corpo solido e compatto. Per questo motivo, oltre a suggerire il taglio più adeguato nelle varie situazioni, proprio per richiamare l’attenzione alle caratteristiche degli alimenti, è opportuno suddividerli in quattro categorie: • molli o scivolosi: possono raggiungere le vie aeree ancor prima di es- sere masticati; • duri o secchi: sono più impegnativi da masticare e possono essere in- geriti interi; • solidi o semisolidi: possono incunearsi (nella loro interezza o in par- te) e rimanere bloccati a livello di laringe e trachea; • appiccicosi o collosi: possono aderire alle vie aeree e sono più diffici- li da rimuovere. MANIERE BUONE E SICURE Va da sé che la sicurezza a tavola dipende anche dal rispetto di sempli- ci norme comportamentali, valide soprattutto per i bambini più grandi, a partire dalla buona abitudine di non parlare mentre si mangia e di non distrarsi, per esempio per leggere, giocare o guardare la televisione (che peraltro dovrebbe essere spenta). Il momento del pasto, infatti, dovrebbe essere finalizzato esclusivamente ad assaporare i cibi e a condividere il piacere di stare insieme con gli altri. Le “buone maniere”, dunque sono importanti non soltanto per l’educa- zione ma anche per la sicurezza.
  • 7. 7 rimuovere i semi e tagliare gli acini nel senso della lunghezza rimuovere il nocciolo e tagliare in quattro parti tagliare in quattro parti nel senso della lunghezza e poi in pezzetti più piccoli. Evitare il taglio trasversale (a rondella) sminuzzare in piccoli frammenti tagliare in piccoli pezzetti; evitare di aggiungerla come ingrediente a piatti caldi (quan- do fonde può inglobare altri componenti) tagliare in quattro parti (non a metà) ed eventualmente in pezzetti più piccoli tagliare il frutto nel senso della lunghezza e poi ricavarne pez- zetti più piccoli (evitare il taglio a rondella) UVA CILIEGIA WURSTEL ARACHIDI E FRUTTA A GUSCIO MOZZARELLA POMODORINI E OLIVE KIWI
  • 8. 8 tagliare nel senso della lun- ghezza e poi in pezzetti più piccoli. Evitare il taglio trasver- sale (a rondella) eliminare i filamenti e tagliare in piccoli pezzi sminuzzare in piccoli pezzi CAROTE FINOCCHIO CRUDO, SEDANO NOCI GNOCCHI PASTA evitare l’abbinamento a for- maggi che possono sciogliersi e creare l’«effetto colla» scegliere i formati più piccoli
  • 9. 9 tagliare in piccoli pezzetti rimuovere il grasso, evitare la fetta intera, che deve essere ridotta a piccoli pezzetti spalmare sul pane (evitare il cucchiaino) tagliare in pezzetti piccoli, grattugiare nel primo anno di vita rimosso il nocciolo tagliare in pezzetti piccoli, frullare o omogeneizzare tagliare in pezzetti piccoli CARNE O PEZZI DI FORMAGGIO PROSCIUTTO CRUDO BURRO, FORMAGGI DENSI MELA, PERA PESCA, PRUGNA, SUSINA UVETTA E FRUTTA SECCA (fichi, datteri, ecc.)
  • 10. 10 COME AFFRONTARE L’EMERGENZA L’OSTRUZIONE PARZIALE Nel caso di un’ostruzione parziale, il lattante o il bambino sono in grado di tossire vigorosamente, piangere e parlare. In questi casi è opportuno evitare qualsiasi manovra di disostruzione e favorire la tosse. L’OSTRUZIONE COMPLETA In caso di ostruzione completa il lattante/bambino non riesce a pian- gere, tossire o parlare e si rende perciò necessaria l’esecuzione della manovra di disostruzione. COSA FARE NEL LATTANTE Nel momento in cui ci rendiamo conto che il lattante non respira, non piange, non tossisce e cambia colore, la prima cosa da fare è allertare i sistemi medici di emergenza, chiamando il numero 118 o 112. Quindi ecco come procedere. 1. Con la mano assicurare il capo del lattante fissando la man- dibola tra pollice e indice po- sizionati a “C”.
  • 11. 11 2. Posizionare il lattante pro- no (pancia in giù) sull’avam- braccio. 3. Posizionare a sua volta l’a- vambraccio sulla coscia dello stesso lato, per garantire la stabilità e far sì che le ma- novre siano efficaci, facendo attenzione a non iperstende- re il capo del lattante. 4. Effettuare subito le mano- vre di disostruzione ovvero 5 pacche interscapolari con via di fuga laterale avendo cura di non colpire il capo.
  • 12. 12 1. SCUOTERE IL LATTANTE 2. METTERLO A TESTA IN GIÙ 3. METTERE IL DITO IN BOCCA COSA NON FARE: Alternare le 5 pacche interscapolari alle 5 compressioni toraciche fino a quando l’ostruzione non si risolve o il lattante diventi incosciente: in que- sto caso si inizia il protocollo di rianimazione cardiopolmonare che si può imparare nei corsi certificativi BLSD/PBLSD o PBLS. 5. Girare il lattante sull’altro avambraccio, sempre in po- sizione declive, assicurando- lo sul piano rigido formato da avambraccio e coscia. 6. Visualizzare una linea im- maginaria tra i due capez- zoli del lattante, posizionare due dita (indice e medio) al di sotto dello sterno subito sotto tale linea ed eseguire 5 compressioni toraciche lente e profonde.
  • 13. 13 COSA FARE NEL BAMBINO Sopra l’anno di età e per tutte le età si esegue, in caso di ostruzione tota- le, dopo aver allertato i sistemi medici di emergenza (118 a breve 112), una semplice manovra, chiamata manovra di Heimlich dal nome del me- dico americano Henry Jay Heimlich, che l’ha applicata e diffusa per pri- mo nel 1974. 1. Collocarsi alle spalle del bam- bino, in piedi o seduto, stan- do attenti a bloccare, nel caso stiamo in piedi, le gambe, onde prevenire eventuali ca- dute all’indietro. Inginocchia- moci alle sue spalle se il bam- bino è piccolo. 2. Posizionare le braccia al di sotto di quelle del bambi- no, abbracciandolo all’altez- za dell’addome superiore.
  • 14. 14 3. Con il pollice e l’indice di una mano formare una “C” che colleghi il margine inferiore dello sterno all’ombelico. 4. Porre il pugno dell’altra mano all’interno di questa “C”, avendo cura di man- tenere il pollice all’interno delle altre dita per creare una superficie piana. 5. Staccare la prima mano e por- la al di sopra dell’altra.
  • 15. 15 BIBLIOGRAFIA • Sintesi dell’Aggiornamento delle Linee Guida 2015 per RCP ed ECC dell’American He- art Association. • European Resuscitation Council (ERC): Summary of the main changes in the Resusci- tation Guidelines (ERC guidelines 2015). • Preventing chocking and suffocation in children. Cyr C. Canadian Paediatric Society. Injury Prevention Committee. Abridged version: Paediatr Child Health 2012; 17 (2): 91-2. In caso diventi incosciente si iniziano anche qui le manovre di rianima- zione cardio-polmonare che si possono imparare in un corso certificativo BLSD/PBLSD o PBLS. Alcune Linee Guida prevedono anche nel bambino sopra l’anno di età le pacche interscapolari alternate alla manovra di Heimlich, che rimane co- munque preferibile, visto che la pressione intratoracica creata è maggio- re e favorisce l’espulsione del corpo estraneo in un soggetto al di sopra dell’anno di età. 6. Eseguire le compressioni con direzione contemporanea- mente antero-posteriore e piedi-testa (movimento “a cucchiaio”), finchè il bam- bino rimane cosciente o l’o- struzione si risolve. VISUALIZZA I CONTENUTI MULTIMEDIALI