Questi documenti sono stati realizzati nell’anno scolastico 2016/2017 dalla classe 3°B del Liceo delle Scienze Umane Agnesi di Milano con il progetto di alternanza scuola lavoro e sono il frutto della consultazione, analisi ed elaborazione di documenti dell’archivio storico del Museo Martinitt e Stelline di Milano. Rappresentano fonti scritte di memoria del lavoro.
2. Durante questa settimana di alternanza scuola-lavoro, noi studenti abbiamo
avuto l’opportunità di scoprire i lavori più frequenti nel 1900 attraverso l’analisi
dei fascicoli personali delle orfane frequentanti l’Istituto delle Stelline.
Oltre a prendere in esame il lavoro cui erano avviate le stesse fanciulle, abbiamo
considerato anche i mestieri svolti da parenti e genitori, che sono riportati sui
documenti, e abbiamo anche avuto modo di intervistare alcune ex Stelline, e
non, per approfondire anche attraverso la testimonianza orale l’evoluzione del
lavoro nel 900.
3. La signora Marina è nata il 19 luglio 1943 a Milano durante il periodo della guerra. Un anno dopo la
sua nascita (1944) è venuto a mancare il padre.
La madre lavorava presso una fabbrica di dolciumi mentre la nonna, essendo casalinga, badava alle
nipoti.
Le condizioni economiche erano misere, o appena sufficienti, e inizialmente la signora Marina,
insieme alla sorella più grande, era accudita dalla nonna, quando quest’ultima morì fu costretta ad
entrare all’orfanotrofio “Stelline” nel settembre del 1951, all’età di 8 anni.
Marina rimase all’interno dell’orfanotrofio per 5 anni ed uscì all’età di 13 anni nel 1956, la madre
aveva di nuovo la possibilità di mantenere le figlie e così Marina tornò in famiglia.
4. All’età di 13 anni ha trovato lavoro presso una piccola tintoria dove la proprietaria le ha insegnato
come svolgere l’attività.
All’età di17 anni ha iniziato a lavorare nell’ufficio di un negozio di autoricambi dove percepiva uno
stipendio di 60.000 lire al mese.
Sposandosi divenne casalinga.
In seguito trovò un impiego come pellicciaia, ma dopo la nascita del terzo figlio decise di dedicarsi
completamente alla famiglia.
5.
6. Nata nel 1946 nel veneto.
Nella sua vita ha sempre lavorato come impiegata, ma in posti diversi. È il lavoro che ha sempre
desiderato.
All’inizio della sua carriera ha lavorato come contabile in una ditta, percependo un salario di circa
1100 euro.
All’età di 16 anni ha lavorato come operaia (tessitrice).
Lavorava 8 ore al giorno compreso una pausa pranzo.
Mentre lavorava in una piccola azienda è stata licenziata ma ha subito trovato lavoro. Infatti non è
mai stata disoccupata nei suoi 40 anni di servizio.
7. Nel corso della sua vita ha lavorato come operaia in una fabbrica di bambole.
In tutte le ditte in cui ha lavorato la signora Giorgia percepiva uno stipendio, in cui era compresa
un’assicurazione
In una delle numerose aziende in cui ha lavorato doveva indossare un grembiule e un etichetta che
distingueva i gradi all’interno della fabbrica.
È andata in pensione da circa 12 anni dopo aver lavorato per 40 anni.
8.
9. Nato nel novembre del 1952
Il signor Maurizio è nato nel novembre del 1952.
Egli è entrato nell’orfanotrofio Martinitt nel 1962 e uscito nel 1968.
Fuori dall’istituto ha trovato un impiego presso un’ azienda di montacarichi dove guadagnava 190
lire all’ora.
Il salario veniva attribuito in base al grado occupato all’interno della ditta.
L’azienda inoltre era esclusivamente maschile e si doveva indossare un uniforme obbligatoria.
10. Tutti i lavoratori erano forniti di un’assicurazione ma si dovevano comunque osservare le solite
norme di sicurezza.
Ha lavorato anche presso un’azienda farmaceutica come grafico.
Ha aperto in seguito un’attività in proprio grazie alla liquidazione dell’azienda farmaceutica. Era una
ditta che progettava stand alle grandi fiere ( es. Expo).
L’attività è fallita a causa delle pesanti tasse.
Era molto facile trovare lavoro.
11. Nato nel 1952.
Entra nell’orfanotrofio dei Martinitt nel 1958 e dimesso nel 1970
In orfanotrofio fu indirizzato in una scuola professionale di meccanica trovando in seguito
lavoro presso una ditta con una paga mensile di 80.000 lire mensili di cui 34 andava all’istituto.
All’ epoca non era difficile trovare lavoro infatti al signor Renato vennero offerti 6 posti di
lavoro senza aver mai fatto domanda.
Le grandi aziende fornivano spesso delle assicurazioni perciò le protezioni si trovavano sul
luogo di lavoro, ma spesso non venivano attivate.
12. Il salario mutava in base ai sessi.
C’era un alto tasso di posti di lavoro, potevano anche essere suggeriti dagli amici.
Gli straordinari erano un premio ed era il dirigente a scegliere i dipendenti a cui farli fare.
Gli aumenti avvenivano periodicamente sia per il merito del dipendente sia per il numero di anni di
lavoro all’interno della ditta.
Ai dipendenti erano concessi 15 giorni di ferie che comprendeva il periodo di ferragosto.
17. Al termine di questa esperienza il nostro bagaglio culturale si è notevolmente
arricchito, in quanto abbiamo compreso la vita lavorativa e personale delle
Stelline e dei loro familiari durante un importante periodo storico. E’ stato un
lavoro molto motivante ed emozionante, poiché ci siamo fatti travolgere dalle
storie di ogni ragazza.
Inoltre, abbiamo scoperto e apprezzato il lavoro delle persone che ci hanno
seguito e aiutato con molta pazienza e professionalità durante questa settimana.